Sfoglia il Catalogo ibs040
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9101-9120 di 10000 Articoli:
-
Latini e catalani. Vol. 1: Mastro Bertuchello.
"Mastro Bertuchello"""" e """"Il tesoro dei Ventimiglia"""" sono rispettivamente il primo e il secondo volume del grande romanzo storico siciliano """"Latini e Catalani"""" che Luigi Natoli, ambientò nel medioevo siciliano, con specifica attenzione ai fatti storici e alle guerre fratricide volute dalle più importanti baronie siciliane dei Chiaramonte, Ventimiglia e Palizzi, volte alla conquista del potere supremo detenuto dalla corona aragonese oramai debole e pronta a spegnersi. Nei due volumi, che possono leggersi separatamente senza che il secondo renda necessaria la lettura del primo, Mastro Bertuchello muoverà le sue gesta avventurose e temerarie in una Palermo ancora splendida nelle sue vestigia arabo-normanne, ricca di etnie, tradizioni, e cultura ma dove regna anche una grande miseria materiale e morale afflitta da pregiudizi e da una confusa identità politico/popolare; però in questo mondo così complesso e variegato, pieno di intrighi e cattiveria, convivono ancora intatti i sentimenti di lealtà e amicizia che fanno di questo romanzo uno fra i più apprezzati di Luigi Natoli in arte William Galt." -
I cavalieri della stella o La caduta di Messina
La Sicilia sopportò sempre il dominatore spagnolo con l'animo di rivolta e quasi tutte le città dell'isola si opposero fieramente alle barbarie di quest'oppressore. Anche Messina, dopo Palermo e Trapani, non fu da meno delle altre città, e dal 1672 s'impegnò in una fiera resistenza che per le proporzioni e le ripercussioni che ebbe nella politica europea fu di maggiore importanza delle altre. Il 7 gennaio del 1679, il viceré conte di Santo Stefano, soppresse la Repubblica di Messina con l'Accademia della Stella, che era una scuola militare di giovani e valenti cavalieri, abolì tutti i privilegi della città, confiscò i suoi beni dichiarandola civilmente morta, fece togliere il capannone, dove si riunivano i cittadini e demolire il Palazzo di città, arando il terreno e cospargendolo di sale affinché non crescesse più nulla. Così finiva la rivoluzione di Messina che avrebbe potuto conseguire anche l'indipendenza della Sicilia dalla Corona di Spagna. In questi anni di fiera ribellione Luigi Natoli intreccia le vite di personaggi magnifici e immaginari nel rigore di un'attenta ricostruzione storica creando gesta ed eroi che s'imprimono indelebili nella memoria del lettore. -
L' aceddi (gli uccelli)
Tutte le poesie siciliane che Giovanni Meli scrisse sugli uccelli con traduzione in italiano a cura di Francesco Zaffuto. -
Persistenti tracce di antichi dolori
Sanniti, Gaelici, Maya. Tre popoli distanti tra loro nell'arco del tempo, con usi e costumi incomparabili, uniti dalla particolarità di un oggetto prezioso, giunto fino ai nostri giorni per raccontarci della loro scomparsa. Una fine tragica, che però non è riuscita a cancellare né le gesta di quelle Genti né la loro cultura. L'Asse romano Minerva-Toro, il Reliquiario di Monymusk e il Codice di Dresda giacciono nelle teche dei musei che li ospitano per ricordare a tutti noi quale è stato il nostro cammino di uomini. Alla Rossa che scrive gialli l'onore di tessere le trame dei delitti legati a quei reperti, considerandoli alla stregua di persistenti tracce delle dolorose vicende che hanno attraversato i secoli. -
L' abate Meli
Per la prima volta in un solo volume il romanzo di Luigi Natoli ""L'abate Meli"""" il suo studio critico sulla poesia del Meli, e tutte le poesie che il grande scrittore palermitano scelse e inserì nel trattato Musa siciliana, a dimostrazione della grandezza umana e culturale di questi due grandi letterati di Sicilia. Luigi Natoli scrisse il romanzo """"L'abate Meli"""" pubblicato a puntate dal Giornale di Sicilia a partire dal 16 settembre 1929 che non è un romanzo biografico, ma un particolare intreccio narrativo per evidenziare quanto il Meli fosse maestro di vita e impareggiabile artista, inoltre, per sostenere la grandezza poetica e la filosofia del Meli davanti l'ottusa classe letteraria dell'epoca che lo considerava come un semplice poeta popolare rappresentante dell'Arcadia, Natoli scrisse nel 1883 l'eccellente studio critico che ancor oggi rende la dovuta giustizia al poeta siciliano. Il volume è, inoltre, impreziosito da tante poesie siciliane di Giovanni Meli con testo italiano a fronte a cura di Francesco Zaffuto."" -
Rivendicazioni. La rivoluzione siciliana del 1860 e altri scritti sul Risorgimento italiano
La storia del risorgimento siciliano dei siciliani in una perfetta ricostruzione storiografica di Luigi Natoli come non l'avete mai letta, con introduzione storica dello stesso autore. In particolare si narra dei rivolgimenti siciliani del 1860 e segnatamente di Palermo, correggendo secondo verità tutte quelle ingiustizie e ingratitudini che vessarono l'opera dei siciliani che prepararono prima, spianarono e resero possibile e vittoriosa la spedizione garibaldina dei Mille e l'unità nazionale, il tutto ricostruito da testimonianza dell'epoca, alcune raccolte in viva voce dallo stesso Natoli, da manoscritti inediti, lettere e documenti rarissimi anche di fonte borbonica. Il volume contiene: La rivoluzione siciliana nel 1860 - Di un volume di documenti sulla rivoluzione siciliana del 1860 e sulla spedizione dei Mille I più piccoli garibaldini del 1860 - Rivendicazioni attraverso le rivoluzioni siciliane del 1848-1860. -
L' orefice zoppo
Palermo 1974. È una domenica soleggiata, ma non una come tante altre. C'è l'austerity. Per contenere il consumo energetico del petrolio il governo ha emanato notevoli misure di risparmio. Fra queste c'è il divieto di circolazione delle autovetture. Anche Palermo non si sottrae a questa imposizione pertanto molti abitanti del capoluogo iniziano a rivivere le domeniche godendosi la propria città. E il caso di Giovanni che dopo una lunga passeggiata in Viale della Libertà adesso sta sorseggiando un caffè nel centralissimo bar Roney. La sua è una vita serena. Un lavoro che lo soddisfa, nessun problema economico, un amico fraterno, Piero, col quale è cresciuto e una mamma fantastica. Gli manca una donna, però da un po' di tempo nella sua bottega di orafo c'è una cliente speciale: Lucrezia ed è bellissima. All'improvviso alcuni colpi di pistola squarciano il silenzio domenicale. Nella traversa accanto si è consumato un omicidio. Giovanni non da peso a quello che vede perché il suo cuore è pieno di Lucrezia, ma poi inevitabilmente il corso degli eventi insieme a delle scoperte inaspettate, lo porterà a indagare in un vortice di emozioni e colpi di scena narrati con delicatezza e suspense. -
Pasquale Bruno. Romanzo storico siciliano
"Quando ancora la città di Palermo conservava la sua cinta muraria, sulla porta di San Giorgio biancheggiavano dentro una gabbia alcuni teschi di banditi esposti per terrore della gente. E c'era una differenza fra banditi e scorridori: questi erano ladroni, quelli erano fuori bando per qualche vendetta ed erano d'ordinario generosi e cavallereschi. La condizione di perseguitati dalla giustizia li faceva malfattori; ma il coraggio di cui davano prova, li circondava di poesia (Luigi Natoli)"""". Inizia così un lungo articolo del grande romanziere e storiografo palermitano pubblicato sul Giornale di Sicilia nel 1930 e sono le giuste parole per introdurre il romanzo storico siciliano che Alexandre Dumas dedicò alla figura del """"brigante"""" Pasquale Bruno. Fuorilegge per vendetta. Fuorilegge per amore. Il libro contiene anche una introduzione su """"Storie di banditi"""" in Sicilia di Luigi Natoli." -
Una cosa fra noi
Cosa è peggio della morte? Uccidere e sentirsi in colpa. Se pensi di farcela, e dopo ti accorgi di aver sopravvalutato la capacità di dimenticare, allora sei vicino alla fine. Erano amici, erano giovani e senza scrupoli. Davanti a loro avevano una strada in discesa, un posto garantito nel mondo della finanza. Tutto sembrava dovuto, i soldi facili un dettaglio, poi sono stati fottuti. È successo velocemente, troppo velocemente, e hanno perso l'unica cosa che conta davvero: la credibilità. La punizione progettata dopo mesi di appostamenti doveva apparire come un gesto simbolico, invece si è trasformata in una tragedia: un omicidio, per essere precisi. C'è una sola via di fuga: affidare la propria confessione a un perfetto estraneo, scelto a caso dal destino e tenuto in ostaggio per qualche ora. Ma ciò non sarà sufficiente: la voce della vendetta con il passare del tempo assume autorevolezza, diventa insistente, pragmatica. Diventa improrogabile. -
Una notte speciale. Tredici favole e non solo per raccontare il Natale di Gesù. Ediz. illustrata
"La Notte nella quale nacque Gesù, essendo la più speciale della Storia, è quella che nell'immaginario dei piccoli si carica maggiormente di simboli e di magia. Di essa, che continua a far sognare non solo i bambini, abbiamo voluto raccontare, in tredici favole e alcune filastrocche, l'evento, provando a sintonizzarci con i lettori."""" (Fra' Domenico Spatola)" -
Guida di Palermo e suoi dintorni 1891
In occasione dell'Esposizione Nazionale tenutasi a Palermo nel 1891, Luigi Natoli scriveva una guida della città. In questa ristampa abbiamo fedelmente rispettato il testo e inserito le stesse immagini che corredavano il libretto originale, riportando anche nelle pagine finali, gli inserti pubblicitari in appendice allo stesso, che danno al lettore di oggi l'idea di un secolo glorioso tramontato con tante aspettative di progresso sull'imminente 1900. Si potrà godere, di nomi, cose e prodotti oramai sconosciuti; di terminologie non più in uso, e soprattutto delle trasformazioni che ha avuto Palermo, perché ogni cosa è fissata nel limite temporale del 1891. Si pensi al teatro Massimo in fase di costruzione, all'assenza dei fabbricati dell'era fascista, come il Tribunale o il Palazzo delle Poste, e alla ricchezza di splendide chiese e monumenti della zona del porto, molti dei quali abbattuti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; ma sempre in ogni pagina si potrà apprezzare la grande sapienza narrativa di Natoli con le sue innumerevoli spiegazioni. Una guida di gran lusso che ci siamo permessi di raffigurare in copertina insieme con alcuni monumenti della sua amata Palermo. -
I Beati Paoli o la famiglia del giustiziato. Dramma in cinque atti
I beati Paoli trovano nell'omonimo capolavoro di Luigi Natoli, la sublimazione letteraria in un romanzo di carattere storico popolare che tuttora rappresenta l'eccellenza nel suo genere. Prima del grande narratore palermitano, della setta segreta dei Beati Paoli scrissero storici, letterati e anche poeti. Fra i testi di riferimento per gli studiosi del ""fenomeno"""" vi è I beati paoli o la famiglia del giustiziato dramma in cinque atti dell'avvocato Benedetto Naselli rappresentato per la prima volta la sera del 21 dicembre 1863 a Palermo, nel Real Teatro di Santa Cecilia. L'opera, sempre citata e del tutto introvabile, rivive oggi in questa fedele edizione per la collana """"Gli introvabili"""". Maria, la giovane moglie del pittore Andrea Valenti, è povera, cieca ed ha due piccoli figli da mantenere. Le hanno ucciso il marito unica fonte di sostentamento della famiglia, e non solo, glielo hanno pure infamato incolpandolo di un delitto che non ha commesso. Ora vuole essere riabilitata e chiede giustizia per sé, i suoi figli e il giovane marito morto. Chiede a tutti ma La giustizia è cieca ed ha i piedi di piombo..."" -
Un mondo nuovo
A volte i morti viventi ritornano a divorare un immaginario composto da simboli non ancora fatti a fettine, fagocitano storie inedite volte ad una rappresentazione geniale di problematiche attuali, le quali vengono deformate dalla lente di una satira sociale votata ad una presa di coscienza demistificante e liberatoria. L'illustratore genovese Niccolò Pizzorno, cavalca le sfaccettature ambigue del reale ed elabora un gioco di specchi originale, citazionistico e divertito, proteso verso la grottesca denuncia di quella spiacevole caratteristica propria della stragrande maggioranza dei genovesi: il lamento. Lamento inteso come decadimento del dialogo, origine e termine di ogni spicchio di argomentazione, rinuncia ad una presa di coscienza progressiva, punto di vista monolitico e nucleare, atteggiamento di chiusura verso la novità, cecità ottusa che ferisce l'accoglienza, sonno della ragione che genera mostri. Niccolò Pizzorno ha la pretesa di aprire un'estesa breccia in quella spessa patina di monotonia che addormentata Genova, città timida, suscettibile e avara utilizzando il fumetto. -
I morti tornano...
Siamo a Palermo. L'anno è il 1837. Il periodo è turbolento. I tentativi di cospirazione anti-borbonica sono complicati dall'insorgenza di una grande epidemia di colera che miete vittime in maniera spaventosa. L'ambientazione storica, il contesto politico e sociale, la tragedia dell'epidemia sono abilmente descritti da Natoli all'interno di questo romanzo appartenente alla letteratura del contagio insieme alle celeberrime opere de ""I promessi sposi"""" di Manzoni e """"La peste"""" di Camus. Ne """"I morti tornano"""", Natoli lascia parlare da sole le miserie dell'uomo legate al dolore, alla fedeltà, all'onore, all'ira e tutte le altre pulsioni umane che, imbrigliate nelle maglie di una rete di un ineluttabile destino imposto dalle convenzioni, degenerano nella distruzione e nella pochezza dell'animo umano, non più libero, e non più nobile. Una storia che proprio nel momento in cui sembra intorcinarsi dentro i canoni del più classico e banale feuilleton, effettua una nuova e inattesa virata rivelando la sua vera natura: quella - appunto - di una storia nera; anzi, nerissima. Prefazione di Massimo Maugeri."" -
Chi l'uccise?
Un uomo devastato da un caso di coscienza, che seppur combattuto dalla tentazione di ricorrere alla giustizia privata, mascherata da apparente legalità, resta pur sempre e solo un uomo non disposto a farsi schiacciare dal potere di una giustizia borbonica privatistica e disumana divenendo così portatore di sentimenti nobili e di grande rettitudine morale. Il giudice Cantelli vive e opera a Palermo sotto il giogo dell'oppressore bornonico, all'interno dei moti ""liberaleschi"""" e popolari del 1847/48 che da lì a poco porteranno il 27 maggio del 1860 Garibaldi a liberare la città in ginocchio da secoli di tirannia. All'interno del romanzo è presente anche il contesto storico, teatro della narrazione fedelmente trascritto da """"Storia di Sicilia dalla preistoria al fascismo"""" di Luigi Natoli (Ciuni Editore - 1935)."" -
Nella terra del sole che sboccia
La terra del sole che sboccia è un romanzo che si colloca in quel lasso temporale della vita che vorresti non passasse mai. È la storia di una gioventù afferrata, ma mai trattenuta, che si spegne e si accende nello scorrere dei giorni. È la storia di scrittori e amanti, di sogni e illusioni, di verità e fantasie che s'intrecciano a formare una vicenda così distante e allo stesso tempo così vicina alla realtà da rimanerne quasi incantati. È la storia dell'eterna lotta tra felicità e tristezza che non ha né vincitori né vinti. È la storia di Grigio e Oliver, due cani randagi che provano a invertire il mondo con la loro umanità; è la storia di Friedrich Nietzsche intrappolato nei giorni nostri, ben lontano dai suoi concetti ""superiori"""" e irraggiungibili. È la storia senza età che ha come unica richiesta l'aver amato almeno per un giorno. Ma soprattutto è la storia di Albatro e Julie che si inseguono nei labirinti delle loro incomprensioni, nella sfrenata corsa alla ricerca di se stessi, fino a sfociare inesorabilmente in quella che è poi la vita."" -
Braccio di Ferro. Avventure di un carbonaro
Fra tutti i personaggi creati dalla fervida penna di Luigi Natoli è impossibile non amare Tullio Spada, il protagonista di ""Braccio di Ferro. Avventure di un carbonaro"""". In questo romanzo lo scrittore palermitano crea una delle figure più complete e riuscite della letteratura italiana, narrando con elementare semplicità la crescita umana e psicologica di un personaggio che da vanitoso spaccone, durante il corso delle pagine, si trasforma in un fervente patriota raggiungendo vette di profondità e amore universale. Quell'amore verso i veri valori, oggi anche bistrattati o usati per convenienza, come la Patria, la Famiglia, gli Amici. Un eroe che muovendosi all'interno del contesto di oppressione borbonica nella Palermo nel 1820, si troverà a combattere una battaglia in Italia e nel mondo per affermare la libertà e l'onore di una nazione. Il volume è impreziosito dalle illustrazioni di Niccolò Pizzorno che obbedendo al vezzo dell'epoca li voleva corredati da disegni, inoltre e si è anche provveduto a ricostruire il periodo storico trascrivendolo fedelmente da Storia di Sicilia - editore Ciuni (1935) e da Rivendicazioni, edizione I buoni cugini (2016) entrambi di Luigi Natoli."" -
Guarda come si uccide
Chi di voi non ha mai fatto una prova di coraggio con gli amici d'infanzia? Sicuramente pochi. In ""Guarda come si uccide"""" Calogero e Ninni hanno il coraggio di farla, ma all'interno di quella vecchia clinica abbandonata, il solo coraggio non basta! E Giuseppe Ingrassia detto Pinuzzo, perché vuole diventare un uomo di cosa nostra a qualunque costo? Il cuore impazzito di Calogero ha ripreso a fare gli straordinari. Si sporca di sangue, ma non importa. Capisce subito che è proprio ridotto male. Molto male. Sembra che non abbia nulla di sano e poi tutto quel sangue lo confonde. Non sa cosa fare. Si sente inutile. Allora fa l'unica cosa che un bambino di 12 anni sa fare. Piange, gemendo forte. Incantato nel ripetere l'unica parola possibile in questi casi: """"Dio"""" e poi l'altra che ha un senso nella vita: """"Mamma""""."" -
Quello che non ho mai detto
"Nelle mie poesie raccolgo pezzi di vita e li metto assieme. Il puzzle però non è mai completo. Dentro di noi il mare è spesso in tempesta. Presi dalla fatica della vita ci perdiamo in angoli spigolosi al centro della nostra anima."""" (Rosanna Badalamenti)" -
Delitti al Thriller Café. Vol. 1
È l'antologia dei racconti premiati e segnalati del 1° premio letterario organizzato da Giuseppe Pastore, anima di Thrillercafé, sito internet specialiazzato in letterartura di genere noir, thriller, giallo. L'antologia comprende anche un racconto di Piergiorgio Pulixi, e una prefazione di Romano De Marco. Gli scrittori presenti sono: G. Bellizia, M. Bertoli, P. Caminiti, G. Di Matola, F. de Sivo, E. Gavazzeni, R. Landini, R. La Villa, E. Scognamiglio, P. Tagliaferri, F. Tanzanella, D. Torquati, L. Trocanetti.