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Il viaggio incantato. Ediz. illustrata
Per fuggire a un pomeriggio di pioggia e di noia, due fratelli, Tina e Bobby, vivono la più straordinaria delle avventure: entrare nel vecchio quadro del salotto. Ma le avventure e gli incontri che si offrono ai due piccoli protagonisti in questo paesaggio fantastico non sono solo occasioni di puro svago, perché le prove che affrontano comportano rischi e pericoli per loro, rendendo il viaggio in un'esperienza di crescita. Età di lettura: da 4 anni. -
Che disgrazia l'ingegno. Testo russo a fronte. Ediz. bilingue
Aleksandr Andreevic Cackij, giovane acuto e brillante dell'alta società russa, torna a Mosca dopo un viaggio di tre anni e si reca subito dall'amata Sofija, che vive con il padre vedovo Famusov ed è ormai innamorata dell'ossequioso segretario Molcalin, ora stabilitosi in casa loro. Questo è l'inizio di un grande classico della letteratura russa, la commedia Gore ot uma (Che disgrazia l'ingegno, 1825) di Aleksandr Griboedov. Si tratta di un'opera che non può temere confronti per la bellezza dei versi, l'acutezza delle trovate teatrali, l'attenzione ricevuta dalla critica e il riflesso prodotto sulla successiva letteratura e sulla moderna lingua russa: un gioiello che rivive ora in una nuova traduzione italiana, accompagnata dal testo a fronte. -
Vite brevissime
Le trenta microbiografie che compongono questo libro raccontano le vite straordinarie di donne di talento. Non si tratta soltanto di talenti artistici, per quanto non manchino scrittrici e poetesse, ma di quel talento non comune di vivere il proprio desiderio, di prendere in mano la propria esistenza in epoche in cui essere donna significava seguire strade rigidamente tracciate. E allora un titolo appropriato per queste ""Vite brevissime"""" avrebbe potuto essere anche """"Da sole"""", perché da sole queste donne hanno inventato il loro cammino. Sullo sfondo ci sono la Spagna e l'America del Sud, le trame di un storia familiare all'autrice che lì le ha incontrate nel corso della sua attività di studiosa."" -
La bici di Coppi e la sfida del Ghisallo
Sfida ciclistica tra ragazzi adolescenti lungo la salita del Ghisallo sulla scia di Coppi. Età di lettura: da 10 anni. -
Camilla, il piccolo 3 e i suoi amici numeri
Viaggio nel mondo dei numeri a partire dalle loro origini tra magia ed esoterismo. Età di lettura: da 5 anni. -
Lecco... mi stupisci!
Monsignor Franco Cecchin racconta avvenimenti, incontri ed esperienze vissuti a Lecco da agosto 2013 a luglio 2014. -
Con le mani nei capelli. 60 anni di attività
Lo storico coiffeur lecchese si racconta. -
Il pestifero e il professore
Età di lettura: da 7 anni. -
L' uomo delle parole incrociate
Un'opera su Giuseppe Airoldi. -
Muf Muf. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 12 mesi. -
Il crepuscolo della Sicilia islamica. Indagine storica su una violenza etnica continuata
Attraverso la lettura di un numero cospicuo di fonti, si propone lo studio di alcuni aspetti irrisolti di quel che accadeva nel profondo della Sicilia normanna, negli anni della ""pacifica convivenza"""" tra arabi e cristiani. Il profilo è quello di una indagine divergente, tesa a documentare i modi in cui venne forgiato e man mano impiegato dalle aristocrazie latine, dagli episcopati e in una misura non indifferente dagli stessi Altavilla, con una serie di atti emblematici, il paradigma violento che, applicato fino alle estreme conseguenze, nell'arco di poche generazioni avrebbe determinato la distruzione sociale, civile e materiale dell'Islam siciliano. Mediante un approccio mirato ai documenti, per alcuni aspetti inedito, vengono riformulate una serie di domande sui """"moventi"""", sul perché e sul come si poté dare corso, di fatto, alla cancellazione fisica della Sicilia propriamente araba, edificata dagli Aghlabidi, dai Fatimidi e dai Kalbiti in oltre due secoli di storia. Scorre in definitiva il """"reportage"""" di un attacco continuato e pervicacemente voluto, che attraversò la Sicilia della riconquistata cristianità."" -
L' immagine della Sicilia nei resoconti di viaggio del Settecento
Con Goethe prende forma, attraverso la descrizione della Sicilia, un modo nuovo di percepire il paesaggio che prelude alla ventata di novità che sta pervadendo, più o meno visibilmente, il genere del viaggio in Italia. Sulla base di questa ipotesi critica, percorrendo nei testi la scrittura del viaggio in Sicilia della seconda metà del Settecento e del primo Ottocento, si possono tracciare le linee di una nuova immagine della ""regina delle isole"""" in cui l'attrazione classica lascia a poco a poco il campo alla passione romantica."" -
Sicilia archeologica. Caratteri e percorsi dell'isola dal paleolitico all'Età del Bronzo negli orizzonti del Mediterraneo
L'opera di Sebastiano Tusa comprende vari saggi, che centrano vari argomenti: un inquadramento storico, archeologico e filosofico sul Mediterraneo antico; le forme di religiosità delle popolazioni primitive siciliane; l'insorgenza agro-pastorale nell'isola ossia la transizione tra le società di cacciatori e raccoglitori e quelle d agricoltori e pastori; microcosmi insulari straordinari come Pantelleria e le Eolie; infine, le antichissime radici identitarie del popolo siciliano. -
Cristiani e musulmani nella Sicilia normanna
Tre saggi brevi sui rapporti complessi che intercorsero tra cristiani e musulmani nel Regnum Siciliae degli Altavilla. Le prospettive prescelte sono essenzialmente tre: quella storico-linguistica, esaminata da Raffaele, quella etnico-religiosa, analizzata da Ruta, e quella tecnico-scientifica, presa in esame da Tusa. I testi sono corredati da un ampio apparato iconografico su alcuni aspetti materiali e culturali della Sicilia in epoca normanna. -
Storia del viaggio in Sicilia. Dalla tarda antichità all'età moderna
È la ricostruzione storica di un percorso lungo, che prende le mosse dalla tarda antichità, quando Roma resisteva ancora all'urto delle grandi migrazioni da Nord e da Est e introduceva la cristianità nella legalità e nell'ufficialità dell'impero. Oggetto di particolare scandaglio, in questa storia del viaggio, sono perciò la lunga età di mezzo e le fasi complesse che hanno caratterizzato la modernità. L'intera vicenda del viaggio in Sicilia, materiale e raccontato, è attraversata da tradizioni, punti di vista e tòpoi resistenti, di cui l'idealizzazione e il giudizio liquidatorio definiscono per certi versi le polarità. Obiettivo tra i principali dell'opera è quello di esplorare le radici, i codici e i passaggi causali di queste tradizioni, che giungono di fatto, in forme più o meno percepibili, fino alla contemporaneità. -
De Aetna
Il ""De Aetna"""", un breve trattato in forma di dialogo, in cui dibattono personaggi come l'autore medesimo e il padre, Bernardo Bembo, insigne e raffinato esponente dell'oligarchia veneziana."" -
Autogoverno e autonomia. Baschi e siciliani a confronto
La storia non si fa con i se! Tuttavia, forte è la tentazione di comprendere se le cose di Sicilia sarebbero state diverse, avendo alle spalle 70 anni di governo regionale esercitato con poteri di imposizione e di amministrazione fiscale. Gli studiosi baschi, in questo libro, sostengono che l'autonomia senza poteri fiscali è una burla. ""Grazie a questi - affermano con orgoglio siamo oggi tra le regioni più ricche di Spagna. Abbiamo rischiato ed abbiamo vinto"""". Di contro, affermano mestamente alcuni studiosi siciliani: """"Ci sarebbero mancati solo i poteri fiscali per farci precipitare in quel baratro che oggi vediamo dall'orlo. Se la irresponsabilità di una classe politica mediocre ed affarista in settant'anni ci ha condotti a questo stato di cose, figuriamoci cosa sarebbe successo in Sicilia se avessimo dovuto affrontare da soli i rischi di una autonoma gestione finanziaria senza il controllo statale""""."" -
Federico II e il suo tempo. Il regnum e l'impero, il papato, le etnie, le culture
Federico II di Svevia: una figura di monarca complessa, che non ha mai smesso di alimentare discussioni, sin dal tempo in cui egli visse e dominò la scena dell'Impero romano-germanico, quando per i papi e i loro partigiani guelfi era la bestia dell'Apocalisse e l'Anticristo mentre per altri era lo Stupor mundi. Chi fu realmente? Un cristiano autentico o un laico e illuminista ante litteram? Un campione dell'interculturalità? Un anticipatore dello Stato moderno o un regnante del Medioevo? Quale il peso effettivo che egli ebbe nella vicenda intellettuale del XIII secolo? Questi i quesiti cui rispondono gli autori del libro, che scandagliano la figura dell'imperatore svevo da una varietà di prospettive. -
Il Mediterraneo oltre il jihad e le crociate. Il tempo lungo delle contaminazioni
È un saggio di storia, che si muove lungo tragitti epocali, ma con uno sguardo all'oggi. L'autore intende proporre una riflessione sulle relazioni storiche tra l'Europa e il mondo islamico, complesse e ricche di sfaccettature, e sul Mediterraneo quale area di connessione di etnie e saperi. In queste pagine si dipana, in particolare, una lettura della storia che ritrova degli assi significativi nel tempo lungo delle relazioni e delle contaminazioni. Viene quindi sottolineato un ampio orizzonte di esperienze che hanno dimostrato di poter resistere, nei grandi tragitti ma anche nei brevi, al trauma delle inimicizie e dei conflitti tra i popoli. Numerose vicende costruttive e aperte, che non di rado «scompaiono» nella percezione del passato, possono assumere in definitiva un rilievo non indifferente in scenari materiali e di senso più articolati. Un libro di storia appunto, che tuttavia può contribuire a dare delle risposte utili a domande di conoscenza e a problematiche difficili del presente. -
Viaggio nell'antica Roma lungo vie dei saperi, delle cittadinanze e del sacro
L'Urbe si erse dal fondo della storia attraverso un uso strategico della forza: dominatrice e intrisa di bisogni. Di tale pulsione essa seppe fare tuttavia un impiego razionale, imbrigliandola in un complesso progetto di civiltà. E questo fece, in primo luogo, l'originalità del suo cammino. Una ispirazione fondamentale di quel tragitto fu la legge, il diritto, attorno a cui maggiormente si destreggiò il genio di un ceto dirigente, lanciando un po' alla volta un corpus di principî che nelle linee essenziali sarebbero sopravvissuti di gran lunga ai destini monarchici, repubblicani e imperiali della Città Eterna. Quando sentì minacciati i propri interessi vitali, Roma guerreggiò con impeto. Tuttavia, si aprì ai popoli, assimilandone e irradiandone i patrimoni più fecondi. Cercò di disciplinare con ponderazione l'intera vita sociale, maturando una nozione aperta delle cittadinanze. Roma si aprì appunto ai contagi, fino al tramonto della sua potenza politica, quando, mentre consegnava all'Oriente bizantino il testimone di una promettente ma difficile continuità politica e morale, riviveva come capoluogo di una religiosità che avrebbe scritto altre fondamentali pagine di storia.