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Seguendo la stella
Trentotto autori diversi, provenienti da tutta Italia e non solo, compongono le pagine di questo volume. Ogni scritto è un invito ad avere il coraggio di ""aprire lo scrigno della nostra vita"""" con semplicità e povertà per una condivisione, consapevole e concreta, delle gioie e dei dolori, delle speranze e delle delusioni che in esso sono contenute. Un invito a seguire la Stella."" -
La traiettoria della mosca
Un insegnante di sostegno, alle prese con un gruppo difficile, si trova a dover affrontare un fatto imprevisto che riguarda uno dei ragazzi della classe. L’eccezionalità di quell’evento scaturisce nel protagonista di questo breve romanzo noir la più classica delle scintille per avviare l’intreccio narrativo. Da quel momento in poi, l’ostinazione di poter dare il proprio contributo e la ricerca ossessiva della verità lo condurranno lontano da sé e dalla vita quotidiana, facendogli calpestare un terreno fragile e pericoloso. Più di tutto, si accorgerà che niente è come appare in un primo momento: nessuna convinzione, nessuna ipotesi saranno abbastanza forti quanto la realtà delle cose. -
Le parole di mia madre
"Parole di donne, parole circolari. Parole non altisonanti, come quelle della narrazione della storia ufficiale o della letteratura di cui pure è zeppo di riferimenti il libro, parole che, non dai pulpiti né da alti scranni, ma dal sussurrare di fiabe e romanze, dal dono di consigli di vita, da storie narrate intorno al focolare, sono entrate come luci vivide nella mente e nel cuore della nostra autrice. Parole di una madre..."""" (Maria Francesca Lucanto)" -
Nevica sui fiori esplosi rari al sole dell'inverno. Antologia di narrativa dedicata alla IX edizione del premio di poesia e narrativa «F. Graziano»
"Quest'anno il Covid al Premio Graziano ha tolto la cosa che ci rende più umani: la gioia della presenza. Purtroppo, la condivisione di parole, di gesti, di sorrisi, insomma di quel linguaggio che ci avvicina e ci aiuta a capirci, ci è stato negato. Ma non ci ha fermato. Il nostro dialogo è continuato attraverso le vostre scritture che in questo drammatico momento storico ci hanno consolato. Siamo convinti infatti che la parola poetica è feconda e che quando si spargono semi di poesia si raccolgono sempre frutti di conoscenza, di bellezza, di umanità e liberazione.""""" -
I cerchi dell'anima
"La raccolta """"I cerchi dell'anima"""" richiede attenta auscultazione. Dietro l'apparente chiarezza, c'è tutto uno scavo da eseguire per cogliere momenti di forte efficacia che invitano a ricercare e desiderare un mondo privo di offese, di violenze, di disamore. Un sogno forte, questo, non facile da realizzare, ma che va tenuto sempre presente come bussola orientativa del nostro vivere e agire."""" (Enzo Ferraro, Direttore di collana)" -
Tu porti gioia
Care bambine Chloe Libera e Sebastiana Mia vi dedico queste mie riflessioni, a volte espresse in versi altre volte in prosa, scritte durante un periodo storico particolare che verrà ricordato per la diffusione di un virus chiamato Coronavirus (Covid 19), che ha seminato per tutto il 2020 grande paura e morte. Ho voluto dedicarvi questa lunga lettera perché voi, creature venute al mondo, cariche di innocenza e di bellezza, siete espressione della vita che si afferma su ogni forma di annientamento, di decadenza morale e materiale e su tutte le negatività di questo nostro tempo. -
Il settimo senso: l'oltre
"In questo tempo che coltiva la distanza e, simultaneamente, ha bisogno di riempirla di senso, Teresa Marsico esprime il suo mondo interiore mostrando una necessità prorompente di valicare il confine delle sue capacità sensoriali, di andare oltre. Pagina dopo pagina di questa raccolta, si percepisce una viva esigenza di andare al di là: oltre il visibile, oltre l'udibile, oltre il profumo, oltre il sapore, oltre il tangibile, emerge forte il bisogno di superare la barriera legata ai cinque sensi, di andare ancora più in profondità, oltre la percezione sensoriale fino ad arrivare a quello che la poetessa definisce il settimo senso: l'oltre, appunto."""" (Mariangela Chiarello)" -
Il mio Galles. Piccola antologia sentimentale di poeti gallesi. Ediz. italiana, gallese e inglese
"Il mio Galles"""" ripercorre, in una silloge personale selezionata dall'autrice, una storia letteraria della lontana terra di origine celta. Il libro curato dalla glottologa dell’Università della Calabria si chiude, infatti, con i Mabinogi, un insieme di testi tra i più antichi non solo della letteratura gallese ma europea, che sono alla base anche del ciclo cavalleresco bretone. La traduzione è stata certo la parte più complessa del lavoro, soprattutto tenendo conto del doppio registro linguistico, gallese e inglese, con cui si sono formati i diversi poeti presenti nell’antologia. I poeti contemporanei scelti sono, oltre a Davies, Dannie Absie e R.S. Thomas. Ovviamente non poteva mancare il gigante della letteratura britannica, il gallese Dylan Thomas, che in molti scambiano per inglese. Leggendo """"Il mio Galles"""" il lettore curioso penetrerà in un mondo lontano ed emozionante che per molti aspetti è anche il suo. Il nostro mondo. O bydded i’r hen iaith barhau (Possa l’antica lingua durare per sempre) Pierluigi Pedretti" -
Sradicati. Alla scoperta di un'umanità perduta
"Libro intrigante, pulito, coinvolgente. Attraverso le sue vicende di vita, Domenico Panetta (Mimmo, per gli amici) fornisce uno spaccato, tenero e doloroso insieme, dell'emigrazione, di quel taglio delle radici, che tuttavia permangono e fanno sanguinare l'animo, perché creano una nostalgia inestinguibile, ma mai rassegnata e anzi, nonostante lo strappo (o forse proprio a causa di esso), foriera di nuove opportunità e di rinnovata linfa esistenziale. Ma il prezzo è alto. Perché la """"nuova"""" vita rimanda di continuo a quella precedente e costringe a chiederti: che cosa sarebbe stato di me, se non fossi dovuto andare via?; e che cosa sarà di me, ora che mi sono """"sradicato""""?"""". (Mario Capanna)" -
Ruit hora
"Il ruit hora sigilla il tempo caratteristico della nostra storia contemporanea: quello dell'accelerazione. Il tempo corre, precipita, cade, travolgendo tutto e tutti. Anche questa poesia vuole travolgere e stravolgere e il titolo ne è la spia che prepara il lettore a una corsa da montagne russe dove anche i morti perdono la stasi e si ripropongono vivi in mezzo ai vivi che diventano morti"""". (Annalisa Saccà Docente presso la St. John's University di New York)" -
A piedi nudi
"Ogni lirica è un cammino. Ha qualcosa di saldo che non rinvia però al peso, al pondus, ma all'eterea leggerezza di una bolla di sapone che va ammirata di per sé e, se toccata, perde l'organica malìa. Illusione: Anni volati via senza effettivi ritorni. Non è bastato svelare gli inganni credere nella maieutica e nella paideia per un uomo nuovo a lungo sognato e non ancora nato. Emilio Tarditi è custode discreto e delicato della memoria e della qualità della propria giovinezza e maturità, trascorse in mezzo a poche persone di spessore umano, prima che culturale. Fedele sempre, l'autore, agli affetti, alle poche e preziose amicizie."""" (Enzo Ferraro Direttore di collana)" -
Quaderni cegliesi. Esercizi di scrittura. Memorie, storie, saggi, racconti scritture poetiche e appendice critica. Tutte le opere (1989- 2022)
"""""Potrò mai io scrivere una poesia che non sia situata in Buenos Aires?"""". Con questo pensiero di J. L. Borges s'aprono i """"Quaderni cegliesi"""" ed esso assume valore paradigmatico per tutta l'opera storica, letteraria, poetica, saggistica e religiosa dell'Autore che abbraccia un arco temporale cinquantennale. La citazione sta a significare che il luogo delle proprie radici rappresenta la base ineludibile per la formazione del background culturale che caratterizza l'esistenza di ognuno di noi. Nell'opera di Gasparro è ben visibile, per altro, l'idea che bisogna sempre trascendere il """"localismo"""" per confrontare la propria esperienza con una visione """"globale"""" e con la cultura che ha animato e alimentato la storia politico-culturale del Novecento, fino ad addentrarsi nelle attuali propaggini del paradigma del nuovo millennio che avanza. Il microcosmo di ognuno deve essere letto e interpretato come un pensare globalmente e un agire localmente. A esplicitare questa capacità ermeneutica ci invita anche F. Braudel che ci ricorda: """"Anziché avere la Francia davanti a noi, attorno a noi lorenesi, l'abbiamo dentro di noi""""." -
La malinconia del cardillo
"Nel sogno al termine della notte una trave interrompe il cammino. Quando la strada si biforca scelgo il sentiero che porta alla parete verticale. Rimango sospeso sull'orlo del precipizio impossibile scalare la vetta l'ombra che mi segue è bianca di paura. Scivola il treno sulle rotaie grigie stride poi si ferma in una stazione senza nome. Nello spettrale silenzio della notte l'orologio è fermo sull'una e ventitre. Un segnale luminoso annuncia il fine corsa. Scendo e rimango in attesa di nulla. Sulla panchina del binario tre una donna piange con le mani tra i capelli arruffati per una felicità perduta.""""" -
Nelle stanze del tempo. Piccole storie e sguardi antropologici sulla Calabria che manca
«Come farebbe un cantastorie redivivo che contro il cupio dissolvimento dei nostri tempi accerchiati dalla paura e dalla disillusione mediatica, Franco Michele Greco intona a contrasto la sua cantica e restituisce vita alla favola e al mito della memoria, costruisce e fonde con umiltà e perizia il racconto composito della sua casa, del paese, dei suoi abitanti. In questi brevi racconti e ricordi egli lavora le parole senza retorica, ma con la passione autentica di un testimone dal vero, e sempre con abilità lieve e pensosa restituisce ai ricordi un'aura che li fa brillare della patina del tempo con la mano sicura di un vecchio calderaio.» (Mauro Francesco Minervino) -
Haiku di Calabria Citra
"Haiku di Calabria Citra"""" è un viaggio nella provincia di Cosenza attraverso brevi tappe costituite da componimenti tradizionali, caratterizzati dal riferimento alla stagione ed immersi nel mondo della natura, e moderni, nei quali trovano spazio la culinaria, la religione, lo spopolamento, la modernizzazione e altri temi riguardanti il territorio calabrese al di qua del fiume Neto." -
Il palazzo blu e altri racconti
"Sembrerebbero paesaggi mentali, distorsioni e curvature nella fabula ordinaria, se non restituissero frammenti di vita. Conoscere Mattia Gallo, discutere con lui del presente, leggere i suoi articoli, significa capire quanto sfumato sia il margine dei simbolismi che emergono da questi racconti. Non è una prevedibile fantasia che supera il reale, piuttosto la realtà eccede i suoi termini di senso e si lascia invadere dall’ignoto"""". (Claudio Dionesalvi)" -
Recensioni e pre/post/fazioni: 2007-2022
"Recensioni, prefazioni, e postfazioni si ripropongono qui con emendamenti da sviste e miglioramenti in qualche passaggio. La novità concerne l’introduzione nella quale si descrive il modello adottato, che dipende da che cosa si vuole ottenere con una recensione. Si propone uno schema tripartito .La prima parte descrive la struttura del libro: foto/quadro in copertina e in quarta di copertina, prefazione e/o postfazione, titolo e suoi possibili legami con il contenuto dell’opera, l’organizzazione dei testi. La seconda illustra il contenuto del libro: è la piuù complessa, perché richiede la comprensione degli argomenti trattati, che il diffuso ermetismo in poesia può rendere ardua; è anche la piuù facile, per un altro verso, perché occorre fornire l’espressione diretta del poeta a ogni interpretazione, affinché il lettore non solo venga a contatto con i suoi versi, ma possa intravedere anche un’altra visione, altri possibili sensi, rispetto a quelli forniti dal recensore. La terza parte si interessa del linguaggio e degli strumenti usati dal poeta o scrittore"""". (Michele Lalla)" -
Dove sono
Si dà esperienza del mondo solo attraverso le parole, la lingua. Probabilmente il mondo stesso è una creazione del linguaggio: extra linguam si è in un habitat di cui poco possiamo sapere; di cui potremmo anche disinteressarci, entro certi limiti. Ho ereditato dai miei antenati questa lingua in cui oggi scrivo. Mi è stata trasmessa sin dal tempo dell’origine. Per lei, grazie a lei, penso, sento; nella sua sintassi scarna, nella sua fonetica aspra mi muovo, sono. A me essa appare originaria, incastonata in quel tempo della vita di cui ho ricordi del pari intensi e vaghi. Intessendo parole, assemblando goffi e appassionati versi, ascoltandone il suono nel silenzio ritorno a quel tempo remoto in cui cominciavo a modellare con intraprendente cautela il mondo, il mio mondo. In questa lingua – forse presunta – evoco assenze, sogno con gli occhi aperti cose che solo per me sono. Quel che resta sono fotografie, immagini, scrittura della o con la luce, apparenze in scala di grigi: ¡Lástima grande que no sea verdad tanta belleza! -
Perché non ti schiudi anima mia?
Il titolo è un esplicito invito – che l’autore rivolge a se stesso – perché decida di svelare alcuni dei suoi sentimenti, stati d’animo, memorie (che una condizione connaturata di riservatezza, anche di timidezza, ha lasciato, ostinatamente, nell’ombra) per affidarli a una sorta di effemeride; ciò perché tutto ha origine da un Principio unico, che connota la creatura umana e la informa in tutte le sue manifestazioni; un Principio unico, quindi, che la coscienza individuale (per ragioni ineffabili) sente, comunque, proprio ed esclusivo. Alla luce di quest’asserzione, l’espressione lirica – quando è confessione sincera, fatta al cospetto della propria coscienza – può, anzi deve, considerarsi, svelamento del proprio animo in una dimensione totale. Ciò significa che i sentimenti, seppur riflettano condizioni emotive proprie – plasmate, quindi, da esperienze concrete o intime vissute realmente – non possono che definirsi memoria storica. -
Amara
È il 1993. Amara ed Angela hanno otto anni e sono come il diavolo e l'acqua santa. La storia si apre in Lucania, a Potenza, sullo sfondo di un paesaggio ancora acerbo e brullo, dove la scuola è l'unica finestra sul mondo. Un mondo che, però, le bambine tendono a figurarsi secondo le esperienze quotidiane di una società arroccata tra le montagne, chiusa ad ogni contatto con il diverso e stretta preferibilmente intorno alla parrocchia. È in questo scenario che Angela e Amara si incontrano. Un'intesa intellettuale e morbosa si instaura tra le due protagoniste durante l'infanzia e l'adolescenza mantenendosi salda anche nella età adulta nonostante le diverse scelte di vita. L'amicizia, le passioni, gli studi e l'Erasmus sposteranno alternativamente la scema dall'Italia alla Turchia in linea con quell'idea di società globale nella quale, dall'inizio del nuovo millennio, il vecchio continente si è tuffato a capofitto.