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Giallomilanese 2022
Giunto quest'anno alla diciottesima edizione, il premio letterario GialloMilanese, istituito per la prima volta da ExCogita nel 2005,raccoglie in questo volume la pubblicazione dei sedici racconti finalisti e le due menzioni speciali dell'Editore e del main sponsor. I magnifici sedici di GialloMilanese 2022: Federica Antico, Ivana Bollina, Lucia Bollina, Federico Bonati, Susanna Bontempo, Giuseppe Borasi, Lucia Cabella, Pietro Cazzaniga, Cynthia Collu, Paolo Delpino, Riccardo Grazio, Alessandra Jorio, Fabrizio Leonardi, Pozzo&Martini, Nicola Tilli, Fabio Valente. Le menzioni speciali: Andrea Calderoni e Federico Romagnoli. -
Tutto sommato. Scritti giornalistici 1952-1971
In occasione del centenario della nascita di Luciano Bianciardi, ExCogita ha voluto raccoglierne l'intera produzione giornalistica. Giornalista infaticabile, traduttore prolifico e narratore di raro acume, Bianciardi ha lasciato in pochi anni una produzione vastissima, raccontando sui giornali l'evoluzione della storia dei costumi, della televisione, della politica, della letteratura, dell'arte, del cinema e dello sport. Per presentare questa immensa mole di testi, si è scelto di adottare l'ordine cronologico: il susseguirsi degli articoli restituisce al lettore una sorta di storia d'Italia vista dagli occhi di un personaggio che è stato definito anarchico, ribelle e inclassificabile. Come in un diario costruito giorno per giorno, lo sguardo di Bianciardi si sofferma con lo stesso straordinario acume e la stessa valenza profetica sia sui grandi fatti internazionali sia sulle piccole vicende quotidiane, mostrando un lato inedito della personalità dell'autore che si discosta dalla narrazione mitologica che spesso lo accompagna. Se nel grande mucchio del lavoro di Bianciardi non troverete mediocrità e sciatteria, è per una ragione soltanto: lui era uno scrittore ""naturale"""", lo era anche prima di pubblicare libri e di diventarlo per riconoscimento sociale. Non sarebbe stato capace di scrivere una sola riga senza che le sue parole gli assomigliassero e gli appartenessero, e questa mi pare, tutto sommato, la definizione più azzeccata di """"scrittore"""". Dalla prefazione di Michele Serra"" -
Dentro
Dentro è un'indicazione: delimita il campo dell'interiorità e del sistema chiuso che costituiscono l'unico orizzonte dell'io poetico in apertura di raccolta, tra fughe solo tentate, comfort zone da preservare e un'identità da indagare. Ma come ogni indicazione, prefigura anche un percorso, fatto di orme sulla sabbia, luci dalle finestre degli altri e sogni mai rispondenti alla realtà, ma che alla fine, faticosamente, riesce ad aprirsi al mondo. -
L'amore ai tempi dell'intelligenza artificiale
In un anonimo centro commerciale all'ombra del Vesuvio, grandi potenze si contendono il primato dell'intelligenza artificiale su un campo di Subbuteo, gioco da tavolo rispolverato dagli anni Settanta. Uno scontro tra uomini e un robot, tra il mondo trascendente degli algoritmi e le esperienze umane: ma i sentimenti finiscono per sparigliare i piani di ognuno e svelare un inaspettato talento letterario. -
Calendari Alguerés. Calendari Alguerés 2017
Lo calendari té lo valor simbòlic de marcar lo temps. Ell nos fa companyia per un any i presupon auspicis de benestar i mil esperances, cosa que cada home té endins d'ell i desitja veure realitzada en aqueix temps. Tot comprehensible i just si se desitja un any bo amb perspectives de riquesa i de salut Tot això està en lo calendari, encara més si aquest calendari reporta les coses de cada dia de'n casa nostra. Per a tots lo Calendari Alguerés 2017 vol fer companyia als algueresos i als amics, amb l'auguri, per cada home, de ""Salut, vida llonga i pol menut"""", com diu lo ditxo. La gent té l'esperança de un demà amb salut, un treball segur per pares de família i pels joves i vol serenitat. Tots desigem concòrdia en família, pau en la nostra comunitats i entre los pobles del món en nom de un futur sense guerres, per nos fer sentir germans rics de amor. Però, abans de tot, cerquem de actuar la pau entre nosaltres, sense més baralles que ruïnen los raports de la convivència social, compatim los defectes de qui nos està a prop, estem disponibles al diàleg; així serem bons construïdors de amistat i de pau."" -
Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata
Oltre 500 lemmi distinti al loro interno in tre sezioni: lemmi singoli, acronimi, locuzioni e modi di dire; per ciascuna delle voci sono state riportate la categoria grammaticale, l'etimologia, la marca d'uso, il tipo lessicale, il significato, l'ambito di attestazione. Di particolare interesse, inoltre, la definizione degli ""strati di appartenenza"""" della forma. A cura degli studenti di Scienze della comunicazione, informazione, marketing dell'Università LUMSA di Roma. Prefazione di Marzia Caria."" -
Il canonico Antonio Michele Urgias (1771-1826). La memoria de l'Alguer
La città di Alghero ha conosciuto tra Sette e Ottocento una straordinaria fioritura di studi storico-eruditi che ha visto il ruolo determinante di alcuni ecclesiastici: innanzitutto Gianfrancesco Simon e Gianandrea Massala. A essi si aggiunge il canonico Antonio Michele Urgias, nato ad Alghero nel 1771 e morto nel 1826 a soli 55 anni di età. Al canonico algherese, Antonio Nughes dedica questo studio che, attraverso un'attenta ricognizione delle carte conservate nelle biblioteche e negli archivi, traccia un puntuale profilo biografico pienamente inserito all'interno della società algherese sette-ottocentesca e raccoglie i documenti relativi alla storia ecclesiastica, la serie cronologica dei vescovi e le vicende del santuario di Valverde, a quella civile, fra cui spicca la cronaca della malattia e della morte del duca di Monferrato, alla religiosità e alla fede popolare, dalla siccità del 1817 al ""Canto della Sibilla""""."" -
Il catalano di Alghero: una lingua a rischio d'estinzione
In questo saggio l'autore si pone alcuni interrogativi sul regresso d'uso che colpisce il catalano di Alghero e sullo scarso interesse istituzionale per una politica linguistica che possa rivitalizzarlo. Analizza inoltre le conseguenze del processo di sostituzione linguistica, iniziato con l'uscita della città dall'orbita politico-culturale catalana e rafforzatosi con il prevalere dell'egemonia dell'italiano, mettendo in evidenza le pressioni del contesto culturale. Il saggio è diviso in capitoli che affrontano alcuni fondamentali temi vincolati alla lingua, come per esempio i pregiudizi, che ancora ai nostri giorni colpiscono le lingue minorizzate; il sentimento identitario sempre più indebolito da condizionamenti culturali; l'atteggiamento delle istituzioni; i tentativi di arrivare a una codificazione della varietà algherese, al fine di liberarla dalla sua condizione di parlata quasi esclusivamente orale; la conflittualità con altre lingue minoritarie in contatto; e infine un'indagine statistica per conoscere la percezione che i parlanti hanno dello stato attuale della propria lingua. -
Ospedali di Alghero dal XVI al XX secolo
Questa è la storia degli ospedali di Alghero ricostruita attraverso documenti poco conosciuti, custoditi negli archivi o in pubblicazioni quasi introvabili. Oltremodo preziose sono le relazioni del dott. Ballero e del prof. Mastandrea, ricche di fotografie che fanno rivivere la città della prima metà del Novecento. Le interviste hanno permesso di riportare alla memoria fatti ed eventi che hanno trovato così una nuova vita. La nostra indagine si è spinta oltre il ricordo dei contemporanei per capire in che modo ad Alghero si affrontava il problema della salute pubblica ante litteram. Abbiamo così scoperto luoghi, vicende, personaggi dei quali non avevamo mai sentito parlare e che ora ci sono diventati familiari. Una vera e propria immersione in un passato nel quale hanno vissuto gli antichi algheresi; con loro condividiamo gli spazi e, ora, anche le storie. -
La platja de les estrelles
Poesia catalana. Prologo di Guido Sari. -
La Grande Guerra (1915-1918). Alghero. Un'intera città dentro il più atroce conflitto di ogni tempo
Alghero, una città sarda sul mare, si ritrova all'improvviso catapultata nel ""più atroce conflitto di ogni tempo"""". Il libro di Antonio Budruni ricostruisce gli anni dal 1915 al 1918 lavorando quasi essenzialmente sui materiali dell'Archivio storico cittadino. Il risultato è il quadro drammatico di una popolazione disperata, sprofondata nella miseria, nella fame, nell'orrore e nel dolore per i suoi giovani, morti sul """"campo dell'onore"""", le cui famiglie urlano di rabbia per essere state private degli affetti più cari e della normalità del vivere. Anni nei quali la vita è appesa a un filo, per chi sta in trincea, e al """"sussidio"""" statale per chi resta a casa. Anni tristissimi, desolanti, bui. Iniziati al suono delle fanfare e degli inni guerreschi e diventati ben presto giorni, mesi e anni di morti ammazzati, di feriti, di invalidi, di dispersi, di prigionieri, di vedove, di orfani, di disperati. Ma anche giorni, mesi e anni di fame, di stenti, di bassezze e di generosità, di odio e di solidarietà; di colera, di tifo, di """"spagnola"""". Una brutta pagina, certamente. La cui ricostruzione deve servire da monito e da memento. Per non dimenticare. Mai!"" -
Il prezzemolo del diavolo
Tra realtà e fantasia si snodano le vicende raccontate in questo romanzo, che prendono avvio con l'arrivo di Antonio, un giovane commerciante di tessuti toscano, in un piccolo paese della Barbagia. Qui Antonio trova l'amore e forma una famiglia, dando inizio a una saga familiare intensa e appassionata che nasce nell'Ottocento, negli anni dell'Unità d'Italia, e arriva fino ai primi del Novecento. La storia romanzesca di questa famiglia si intreccia così con la Storia dell'Italia, ma soprattutto con la Storia della Sardegna di quel periodo, sconvolta da una serie di drammatici eventi sociali e naturali: sommosse popolari, invasioni di cavallette, epidemie. E, sullo sfondo, la storia di un'isola più recondita, fatta di tradizioni, leggende, superstizioni. Una scrittura letteraria disseminata di sardismi e forme regionali, che contribuiscono a connotare localmente la parlata dei personaggi. -
Ghost game. La paura è solo un gioco
La più feroce critica mai realizzata sul mondo dei reality show e della televisione. -
Voci notturne. Storia di un capolavoro dimenticato di Pupi Avati
"Voci Notturne"""" andò in onda per la prima volta nel 1995, su RaiUno. Da allora diverse traversie hanno trasformato questo sceneggiato, scritto da Pupi Avati e prodotto dal fratello Antonio, in un piccolo, indiscusso cult in rete. La mancanza di un supporto home video ufficiale ha creato e alimentato leggende sulla produzione e sulla messa in onda. Franzì, grazie agli interventi degli autori, produttori e attori protagonisti, ha messo insieme testimonianze e schede critiche per fare ordine nell'intricata vicenda creativa e produttiva, con una sorta di guida ufficiale per sapere tutto quanto è necessario di questo gioiello televisivo dimenticato dal grande pubblico." -
Il ballo delle spiritate (La sceneggiatura)
Lo psicologo Giulio De Santis parte per la Puglia a capo di una troupe con l'intento di girare un documentario su uno dei miti più discussi e complessi del folklore italiano, quello del tarantismo. L'uomo ha avuto notizia del ritorno negli ultimi tempi nella provincia di Taranto di questo fenomeno che sembrava ormai scomparso da molti anni. Grazie all'aiuto di un ragazzo del posto, Giulio scopre che la tradizione viene portata avanti dai giovani della comunità in ""segreto"""" nella terra pugliese: le tarantate esistono e vengono tenute nascoste agli occhi del resto del mondo, ed è all'interno dei vecchi fienili che vengono praticati ancora gli esorcismi per guarire le possedute dal morso del ragno. La troupe indagherà sui riti popolari che ruotano intorno al tarantismo, riportando alla luce una tradizione che sembrava ormai dimenticata da oltre cinquant'anni..."" -
L' ultimo desiderio (La sceneggiatura)
Due storie on the road ai confini della realtà che vedono come protagoniste una vecchia Cadillac del 1995 e una Chevrolet. Due sceneggiature in bilico tra il thriller e la paura, un omaggio ai grandi capolavori horror come Duel di Steven Spielberg e Christine di John Carpenter. -
The King. Il primo magazine al mondo sul re dell'horror
"The King. Il magazine"""", è il primo book-magazine completamente dedicato al Re dell'horror, Stephen King. Edito da Weird Book, è curato da Luigi Boccia e Giada Cecchinelli, con la grafica di Luca Borri. Un volume fotografico con novità, approfondimenti ed esclusive: George Romero, intervistato da Lorenzo Ricciardi ci racconta del suo rapporto con King, e il regista Tommy Lee Wallace per la prima volta parla di IT con dichiarazioni inedite. Tra gli speciali: Stephen King e gli zombie, i fumetti di """"Shining"""", il cimitero vivente di Mary Lambert. Interventi di Nicola Lombardi, Gianfranco Nerozzi, Marcello Gagliani Caputo, Simonetta Santamaria e Diego Matteucci. Interviste a Giovanni Arduino e Massimo Volta." -
Christopher Roth. La sceneggiatura del film
"Christopher Roth"""" è una sceneggiatura scritta da Maxime Alexandre, che ne ha anche diretto l'omonimo film thriller/horror nel 2010. Dopo aver pubblicato il suo ultimo romanzo """"Room 237"""" Roth decide di annunciare al suo editore di voler cambiare genere di scrittura per mostrare al mondo il suo vero talento. Decide di trasferirsi con sua moglie in una villa in affitto in Umbria, e giorno dopo giorno Christopher Roth trova quella pace spirituale di cui aveva bisogno per lanciarsi nella scrittura di un romanzo, romantico, ignaro però del fatto che, proprio in quella regione d'Italia, l'efferatezza di un serial killer soprannominato """"Il Cinghiale"""" stia prendendo spazio nelle notizie e, presto, anche a livello internazionale..." -
The apartment. La sceneggiatura
Michelle McDowell è una giovanissima e affermata modella che ha appena preso in affitto l'appartamento dei suoi sogni: una penthouse nel quartiere residenziale nel centro. Ma quel luogo nasconde un segreto e inizialmente una serie di telefonate mette in agitazione Michelle perché uno sconosciuto ""ammiratore segreto"""" sembra sapere ogni cosa di lei... Un thriller dal sapore hitchcockiano dall'atmosfera claustrofobica..."" -
Nightland. Incubi e sogni nella filmografia di M. Night Shyamalan
In ""Nightland"""" viene affrontata per la prima volta in Italia la filosofia cinematografica di M. Night Shyamalan, il regista delle paure recondite e dell'inquietudine. Il saggio si snoda attraverso un'analisi sociologica, antropologica e psicologica delle opere del giovane filmmaker americano: a partire da """"Il Sesto Senso"""" (il film d'esordio campione d'incassi in tutto il mondo) per giungere fino a """"The Visit"""" (il mockumentary """"Sangue e Rap"""" del ritorno alle origini della paura) vengono analizzati i temi, le ossessioni, la simbologia e l'evoluzione di uno dei registi più discussi e talentuosi degli ultimi anni.""