Sfoglia il Catalogo ibs041
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2681-2700 di 10000 Articoli:
-
Le miriadi di tempi vissuti
«Sempre motivato ed espansivo, il testo di Kamanda è fatto d’immaginazione surreale e insieme di respiro e ritmo profondo.» (Dalla prefazione di Mario Luzi) -
Le cose per cui mi batto. Scritti su cultura e politica
Raccolti in maniera organica e divisi per sezioni (cultura e politica) gli articoli e i discorsi del grande scrittore abruzzese sul ruolo dell'intellettuale nella società e sugli avvenimenti politici dei primi anni del dopoguerra, tratti da vari giornali e riviste: dal periodico socialista ""Critica Sociale"""" a """"Tempo Presente"""", fondato e diretto con l'amico Nicola Chiaromonte, dalla rivista azionista """"Il Ponte"""" a """"Volontà"""". Il libro è preceduto da una prefazione di Alessandro Bresolin, che ha curato anche i due saggi introduttivi delle sezioni """"cultura"""" e """"politica""""."" -
Credenza e desiderio. Monadologia e sociologia
Gabriel Tarde (1843-1904) è per Deleuze il campione della ""microsociologia"""", del sapere necessario per afferrare e comprendere la """"differenza"""", senza la quale non si dà né ordine né liberazione. In questo modo Deleuze decreta che il pensiero di Tarde va oltre il suo tempo e che non tutto ciò che è morto deve continuare a morire. Da questo punto di vista, la pubblicazione di due importanti scritti di Tarde, """"Credenza e desiderio"""" e """"Monadologia e sociologia"""", vuole contribuire al ritorno del suo pensiero, alla segnalazione della sua attualità. In """"Credenza e desiderio"""" Tarde individua gli elementi fondanti della soggettività, della vita stessa, nella credenza e nel desiderio. Queste matrici, che sarebbero per lo spirito quello che lo spazio e il tempo sono per la realtà esteriore, sono presenti in ogni organismo della scala vivente e operano in ogni momento della vita. Ogni cellula e ogni attimo sono animati da queste potenze che strutturano la nostra percezione, regolano la nostra affettività, spingono il nostro pensiero. In """"Monadologia e sociologia"""", testo che riecheggia nelle riflessioni di Deleuze sulla monadologia di Leibniz, Tarde chiama a testimoniare tutte le scienze della sua epoca per ripensare le categorie ontologiche tradizionali, per rifondare la filosofia non più intorno alla nozione di essere, ma intorno a quella di avere: si tratta di non separare più gli elementi e gli insiemi per poi forzatamente sposarli."" -
La cosa e l'ente. Verso l'ipotesi ontologica
Che cosa si nasconde nella differenza tra la cosa e l'ente? In che modo tale diseguaglianza tra ciò che è lo stesso, istituita ogni volta che diciamo una parola e che rimane perciò indicibile, ha a che fare con l'ontologia, la teologia, la tecnica e il nichilismo? Qual è il solvente che finisce per rendere ogni cosa, ogni essente, in fondo un bel niente? Sono queste le domande che istradano lungo un percorso a ritroso, dalla riesumazione heideggeriana della questione dell'essere, indietro verso la prima filosofia greca, la teoria della verità di Platone e la fisica di Aristotele, alla ricerca di cosa ne è della ""cosa"""" nel gioco di specchi del logos, che la può dire sempre e solo come ente. Nel solco dell'antica massima di Misone di Chene: """"Che non vengano le cose dalle parole, ma dalle cose le parole""""."" -
Luigi da Porto. Lettere storiche 1509-1513. Un'edizione critica
Non ci mancano, sulle guerre nate dalla Lega di Cambrai (1509-1517), testimonianze di cronisti dell'epoca, che però si limitano a narrare ciò che avviene entro la cinta delle mura cittadine, o che, come il supercronista veneziano Marin Sanudo, affastellano notizie d'ogni dove. Ma la testimonianza di una guerra combattuta da un gentiluomo privato, e narrata dallo stesso, è cosa propria di Luigi da Porto, e di nessun altro nel Cinquecento. Guerra cui egli partecipa volontario, con la 'lieta furia' dei suoi vent'anni, baldanzoso e sicuro della propria forza e destrezza, ma anche curioso, attento, indagatore e pensoso. Nelle Lettere del da Porto si alternano e si fondono momenti di felice vitalità e drammi sanguinosi: le scaramucce fra cavalieri d'eccezione sotto gli occhi degli alti comandi veneziani, come in un teatro verde, a due passi da Verona; lo spettacolo, in Friuli, d'un commilitone ungherese la cui calma e folle audacia strappa un applauso a Luigi, d'un tratto trasportato nel mondo fiabesco e stralunato delle chansons de geste e dei romanzi cavallereschi spagnoli; le imprese della maestrevole e sinistra cavalleria leggera albanese al servizio di Venezia; l'orrore ipnotico delle esecuzioni capitali con i loro rituali di degradazione; l'imboscata al chiaro di luna fatta, si direbbe, come una serenata alla sua donna, col buio finale che precede l'alba, e il ricordo dell'inno a Venere di Lucrezio... -
Perché vuoi scappare? Da vent'anni in Olanda
Perché vuoi scappare? È semplice. Chi è stato mandato per primo in assoluto alla città pagana con un messaggio di Dio? Giona profeta. Giona è il profeta recalcitrante che mostra una inclinazione impressionante verso la morte, che vuole costantemente scappare. Proprio come abbiamo fatto noi con tutte le nostre crisi, peccati e nevrosi. Chi scappa dalla volontà del Signore, inconsciamente cerca la morte. Infatti è scritto: ""Chi pecca contro di me, danneggia se stesso; quanti mi odiano cercano la morte!"""" (Pr 8,36). Abbiamo imparato quanto è vero quel che già Origene diceva: """"Se quando siamo soggetti al pericolo delle tentazioni ci ricordassimo che è il Signore che ci ha obbligato a imbarcarci, per precederlo sull'altra riva! Ebbene, chi non è passato per la prova dei flutti e del vento contrario è impossibile che giunga all'altra riva... Perciò, quando ci vediamo accerchiati dalle difficoltà, se vediamo il soffio del maligno ostinarsi contro di noi, pensiamo che abbiamo il vento contrario, ma ricordiamo che alla quarta ora della notte verà a noi il Figlio di Dio camminando sul mare per rendercelo tranquillo"""". Ecco perché la storia dei primi tempi della Missione Olanda è affiancata alla storia di Giona profeta. Ciascuno è libero di trarre i paralleli e di riconoscersi."" -
Raperonzolo. Le bambine toste si salvano da sole
Raperonzolo è prigioniera nella torre, ma non sta certo ad aspettare che qualcuno la venga a salvare: un bel colpo di forbice ai capelli ed è pronta a lanciarsi in sella al suo cavallo a caccia di streghe cattive! -
L' eremita del Libano. Vita prodigiosa di San Charbel Makhlouf
Nel 1977 papa Paolo VI canonizzò il monaco libanese Charbel Makhlouf. Raramente, si può dire, un cristiano ha vissuto nella povertà evangelica in un modo così assoluto come l'ammirevole monaco del Libano. Era così conquistato da Dio che riuscì quasi a sfuggire alle leggi di gravità del mondo, per adorare il Padre in spirito e verità e penetrare sempre più nel mistero ineffabile della Santissima Trinità. Dalla sua morte, molti sono i pellegrini, cristiani o musulmani, che si recano alla sua tomba, dove si sono già verificate molte guarigioni miracolose. -
Le commedie di Pulcinella
Sono qui raccolte le commedie di Eduardo Scarpetta nelle quali compare Pulcinella. Che sia protagonista, comprimario, comparsa, questa figura, nata nel Cinquecento e fiorita nelle rappresentazioni della commedia dell'arte, ha incarnato per secoli il ""tipo napoletano"""". Compresa una certa accezione non del tutto positiva: Pulcinella viene dalla plebe, è un personaggio frenetico e a tratti triviale, lazzarone e a tratti servile, maneggione e furbesco, capace di risolvere le situazioni difficili strappando un sorriso. Accanto a lui, non di rado compare l'altra grande reinvenzione di Scarpetta, Felice Sciosciammocca (che poi sarà portato al successo al cinema nell'interpretazione di Totò)."" -
Il costo umano del comunismo
Il libro contiene tre rapporti della commissione del Senato americano sulle vittime dei crimini dei regimi comunisti, rispettivamente in Unione Sovietica, in Cina e nel Vietnam comunista, pubblicati nei primi anni 1970. Il numero delle vittime del terrore comunista calcolate a quel tempo era di circa 60 milioni, esclusi i caduti in guerra – o per ragioni riconducibili alla guerra – quelle dovute a fattori estranei al comunismo. Oggi questi dati sono largamente superati dalle inchieste condotte dagli specialisti dopo il crollo dell’URSS: Il libro nero del comunismo parla di almeno 100 milioni di morti. In questo centenario della Rivoluzione di Ottobre riproponiamo le stime americane del 1972, come testimonianza di una tappa della drammatica storia del confronto fra comunismo e anti-comunismo. -
La memoria dell'acqua
Una ragazza custodisce un segreto che cela alla sua migliore amica. Una coppia stimata di coniugi ha un oscuro progetto. Un gruppo di giovani cacciatori di fantasmi incappa nella rete di un potente sciamano. Sono alcune delle vicende narrate in questo libro, denso di emozioni e colpi di scena. Sullo sfondo la ridente cittadina di Bronte e il suo Castello Nelson. -
Ra-ta-tu-ja. Parole alla prova
Ratatuja, che in dialetto veneto significa ""mescolanza"""", raccoglie quattro brevi prose di Francesco Maino, autore di """"Cartongesso"""" (Einaudi, 2014), romanzo vincitore del Premio Calvino 2013. In questi testi Maino affronta, con una formidabile espressività linguistica, diversi temi legati all'attualità politica e alla nuova antropologia della sua regione (e dell'Italia). Accompagnano i testi cinque """"variazioni calligrafiche"""" a inchiostro di china di Franco Zabagli."" -
Anarcoccultismo. Dissertazione sulle cospirazioni dei re e sulle cospirazioni dei popoli
Nel corso della storia, un filo rosso ha sempre legato i circoli occulti ai movimenti politici: dalla massoneria ai movimenti operai internazionali, dagli alchimisti ai culti esoterici, la storia del contro-potere ha sempre mostrato le zone d'ombra invisibili allo sguardo del comune pragmatismo. Non a caso, il simbolismo riveste un ruolo centrale per definire la geografia e gli equilibri delle forze tra loro in competizione. In Anarcoccultismo, Erica Lagalisse analizza come le teorie politiche, i simboli e la storia dell'anarchismo e del socialismo affondino le proprie radici anche nell'occultismo, passando attraverso la caccia alle streghe (detentrici di una scienza medica empirica), maghi rinascimentali e massoni rivoluzionari. Tenendosi alla larga da improbabili teorie del complotto e avvalendosi di una minuziosa bibliografia, Anarcoccultismo mostra come i sentieri oscuri dell'eresia di ogni epoca sono incrociati con la lotta alle disuguaglianze, all'oppressione patriarcale e alle coercizioni del potere. -
Viaggio al Polo
1845. Il capitano Franklin parte con le navi Erebus e Terror alla ricerca del passaggio a Nord Ovest, il leggendario collegamento fra i due oceani che costò la vita a centinaia di marinai ed esploratori, vinti dalla natura selvaggia del Polo Nord. In questa storia vera s'intreccia l'avventura del giovane Théodore, che nel viaggio e nell'incontro col popolo Inuit attraversa la sua linea d'ombra verso la conquista della propria libertà. -
Campo di battaglia. Produzione, trasformazione e conflitto in Louis Althusser
È difficile non sentire, leggendo Althusser, la tensione militante di chi con immenso coraggio ha opposto a ogni nuovo attacco la necessità del lavoro politico per la rivoluzione, la necessità di fare blocco su un programma strategico e di fase che avesse la trasformazione (della politica, della cultura, della teoria) come suo snodo centrale. Come non avvertire la rispondenza profonda, il respiro comune con le lotte che coinvolgevano in tutto il mondo i più diversi strati sociali, in quello straordinario ciclo di protagonismo sociale che va dal 1965 alla seconda metà degli anni Settanta, passando per il '68? Come non vedere che nei suoi scritti sono già identificati con precisione il terreno di scontro e gli obiettivi che la parte avversa perseguiva pervicacemente, e che ha continuato a perseguire negli ultimi quarant'anni: la cancellazione dell'idea stessa di conflitto e di mutamento sociale? La sua teoria è l'esposizione di un vero e proprio metodo di lavoro politico nel concetto: facendo la ricognizione delle forze avversarie, penetrando nel loro campo e decostruendone il potere, una pratica teorica che lavora per l'emancipazione realizza nozioni che producono vie di fuga dal dominio. -
Ottocento. Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento. Vol. 38
Una nuova sigla editoriale firma la trentottesima edizione dello storico ""Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento"""", proseguendo così l'attività di editori come Bolaffi, Editoriale Giorgio Mondadori e Libri Scheiwiller. Rimangono invariati direttore, curatore e comitato di consulenza, così come invariati rimangono l'impianto editoriale e grafico del volume, l'accuratezza delle informazioni e delle documentazioni raccolte. Il volume fornisce una panoramica documentata del mercato dell'arte italiana dagli inizi del XIX secolo al primo trentennio del Novecento: mostre, aste, gallerie, valori, diffusione in Italia e nel mondo. Come ogni anno è stato effettuato un accurato lavoro di revisione delle informazioni di mercato: i dati su rarità delle opere, quotazioni di dipinti, disegni, sculture e aree di diffusione dei singoli artisti controllati e aggiornati da un comitato di esperti. Non manca il censimento degli esiti delle aste italiane e internazionali che dal luglio 2008 al giugno 2009 hanno presentato opere dell'Ottocento e del primo Novecento italiano."" -
Ottocento. Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento. Ediz. illustrata. Vol. 42: Primo Novecento.
Prosegue anche quest'anno l'attività dello storico ""Catalogo"""" (in passato pubblicato anche da Bolaffi, Editoriale Giorgio Mondadori, Libri Scheiwiller) che fornisce una panoramica documentata del mercato dell'arte italiana dagli inizi del XIX secolo al primo trentennio del Novecento: oltre 1.000 schede dei principali artisti del periodo considerato, con biografie e bibliografie aggiornate degli artisti, aree di diffusione, valori di mercato; tutte le aste italiane e internazionali dal luglio 2012 al giugno 2013, con stime ed esiti completi; 1.400 illustrazioni in bianco e nero delle opere sul mercato (antiquari, aste, gallerie, privati). Sono presenti, inoltre, 100 grandi tavole a colori, una sezione speciale - """"Firme e ritratti"""" - con le firme, i ritratti e gli autoritratti degli artisti e musei e gallerie dedicati all'Ottocento italiano."" -
Ottocento. Catalogo dell'arte italiana Ottocento-primo Novecento. Vol. 43
Oltre mille schede dei principali artisti dell'Ottocento e del primo Novecento italiano, con biografie e bibliografie aggiornate degli artisti, aree di diffusione e valori di mercato. I principali risultati delle aste italiane e internazionali dal luglio 2013 al giugno 2014; più di mille illustrazioni in bianco e nero delle opere sul mercato (antiquari, aste, gallerie, privati); 100 grandi tavole a colori. Infine, una sezione speciale con le firme, i ritratti e gli autoritratti degli artisti e un repertorio aggiornato di musei e gallerie dell'Ottocento italiano. -
Note sulla tecnica della refrazione e l'arte della prescrizione degli occhiali
L'autore tratta l'argomento della compensazione delle ametropie, sia dal punto di vista optometrico che dell'ottica fisiopatologica. Tra le altre cose vengono considerate le tecniche oggettive sulla refrazione e sull'equilibrio accomodativo, nonché di bilanciamento bioculare e binoculare e di compensazione degli anisometropi. A conclusione dell'opera è stata aggiunta una breve appendice sullo stato eteroforico. I fruitori di questo lavoro possono essere sia studenti sia professionisti desiderosi di ""rinfrescare"""" l'argomento."" -
Progetto privato. Ediz. italiana e inglese
Le case di Mauricio Pezo e Sofia von Ellrichshausen con la loro presenza autorevole trasmettono significati. Queste strutture organizzano le azioni della vita senza sforzo, ma soprattutto, al di là della loro chiara funzionalità, sono dispositivi di meditazione sul paesaggio e la natura, l'orizzonte e la gravità, lo spazio e la luce, il silenzio e l'intimità. La loro reiterata strategia progettuale di contenere le funzioni di servizio all'interno dello spessore della facciata, offre un duplice vantaggio: da un lato gli spazi sono netti, solenni, ""re-mitizzati"""", dall'altro, lo spesso muro rafforza il senso di protezione, di intimità e privacy. I caratteristici disegni utilizzati della coppia di architetti, che richiamano quelli di Auguste Choisy, enfatizzano i sistemi organizzativi e costruttivi delle case, piuttosto che la lettura immedata,esperienziale, degli spazi e volumi. Le case sono mostrate isolate per esaltare la loro essenza di artefatti, di dispositivi percettivi che ricordano il telescopio o la camera oscura.""