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Il mistero dell'uomo-spirito. Vol. 3: Della parola
L'obiettivo di questo libro è di mostrare come l'Uomo-Spirito (o esercitante un ministero spirituale) può migliorarsi e rigenerare se stesso e gli altri, restituendo la Parola o il Logos all'uomo e alla natura. Ed è mediante questa parola di Dio, che l'autore chiama eterna parola, che l'Uomo-spirito può oggi ripetere nei confronti dei nostri simili, sebbene limitatamente, l'opera che il Riparatore ha compiuto su tutta la famiglia umana, e ciò in quanto essendo l'eterna parola depositaria dell'eterna misura, dell'eterna luce e dell'eterna vita, bilancia continuamente e particolarmente per l'uomo quaggiù, il disordine, l'angoscia e l'infezione in cui egli è immerso. -
Mystica aeterna. I rituali del culto cognitivo
Con la forza del mito, così Rudolf Steiner interpretava la metastoria di Caino e Abele. Abele era il prediletto di Dio, offriva in sacrificio animali, cioè qualcosa che già vive, in cui vi è già la vita. Caino offriva i frutti della terra, il frutto del suo duro lavoro, creando in qualche modo il ""vivente dal non vivente"""". """"Abele era un pastore: si dedicava alla vita che già c'era. È il simbolo della forza divina ereditata che nell'uomo agisce come saggezza, che non conquista da solo, ma che fluisce in lui. Caino crea il nuovo da ciò che l'ambiente gli offre"""". Da una parte chi ascolta, guarda, riceve quello che lo circonda, dall'altra chi è attivo, chi produce. """"Abele [...] accoglie l'elemento divino che lo compenetra, che fluisce nelle sue intenzioni, e tutto questo è simboleggiato dal suo essere 'guardiano' [...] che nutre e cura la vita, come l'intuizione cura la vita della sapienza divina. Caino ha la sapienza maschile che accoglie dall'esterno, che si occupa del suolo per coltivarlo. La materia è all'esterno e lui diventa il 'coltivatore dei campi'"""". I suoi doni hanno richiesto l''Arte Reale', il sapere, la saggezza dell'uomo. La chiesa cattolica, la casta sacerdotale, è della stirpe di Abele. La Massoneria, come società iniziatica che raccoglie e forma 'artigiani', 'operai', come Hiram, come Tubalcain, è di quella di Caino. Chi sa e chi ricerca. La fede e la filosofia. La Mystìca Aeterna era la Loggia di Steiner di cui proponiamo i rituali in prima edizione italiana. Steiner aderì infatti al Memphis Misraim per circa nove anni e ne fu addirittura a capo, in Germania, raccogliendo attorno a sé seicento 'fratelli'. Un'avventura della coscienza che, in tre gradi, si rischiara finalmente Spirito."" -
365 racconti horror per un anno
una raccolta di 365 racconti horror selezionati fra migliaia che hanno partecipato alle selezioni sul forum della Writers Magazine Italia. Nell'antologia, oltre a decine di autori al loro esordio letterario, anche un gruppo di scrittori professionisti di primissimo piano, che hanno dato il loro contributo a quest'altra pietra miliare della letteratura breve del nostro Paese. -
Robot. Rivista di fantascienza (2019). Vol. 88
Secondo gli osservatori più attenti la fantascienza del futuro non verrà (o non verrà solo) dall'Occidente ma anche e forse soprattutto dall'Oriente. Alcuni paesi come la Cina addirittura investono nella fantascienza, la promuovono, la insegnano nelle scuole. Su Robot abbiamo avuto diversi autori cinesi o cino-americani, questa volta un'autrice giapponese e una malese (che vive a Londra) con due splendidi esempi di come si possa combinare il fantastico tradizionale orientale con la fantascienza più pura. Fumio Takano racconta una storia di esperimenti di fisica nucleare e Zen Cho propone un racconto (premio Hugo) che parla di creature davvero aliene. Tornando in Italia abbiamo una parata di grandissimi autori italiani: Dario Tonani col suo Mondo9, Franco Ricciardiello, Lanfranco Fabriani (sì, con il suo UCCI) e due tra le più promettenti nuove voci che stanno dando vita alla nuova età d'oro del fantastico italiano. Poi parliamo di nuove tendenze con Sandro Pergameno, di una grande autrice poco valorizzata con Salvatore Proietti, di una colonna del fantastico italiano con Gianfranco de Turris, di Good Omens e intervistiamo una grande artista: Galen Dara. -
Lessico crociano. Un breviario filosofico-politico per il futuro
Cosa resta di Croce oggi? ""Il Lessico crociano"""" che qui si presenta muove da questa domanda. Il progetto editoriale ha avuto inizio nel 2013, quando alcuni dei più autorevoli studiosi italiani e stranieri e una nuova generazione di interpreti di Croce sono stati invitati dalla curatrice a redigere un piccolo essenziale """"lessico"""" concettuale del pensiero crociano. E così hanno preso forma le """"voci"""" che qui si leggono e che spaziano dall'arte alla politica, dalla logica alla storia, dando testimonianza della variegata e complessa fisionomia intellettuale del pensatore che più e meglio di altri ha rappresentato nel Novecento lo spirito della filosofia italiana, anche al di fuori dei confini nazionali. Superata la stagione ideologica che ha visto schierati su due fronti avversi i """"liquidatori"""" e i """"difensori"""" ad oltranza del crocianesimo, e verificata pure l'insufficienza di una storiografia """"monumentale"""" e """"antiquaria"""" applicata alla carne ancora viva dell'eredità di pensiero crociana, il tempo è propizio per leggere finalmente Croce in modo positivamente """"barbarico"""", vale a dire da figli di nessuna scuola e con occhi nuovi. E verificare, di conseguenza, non la banale profetica attualità o la irredimibile inattualità dei contenuti quanto la benefica vitalità di un impianto metodologico e in generale di un approccio autenticamente cosmopolitico alle questioni del mondo."" -
Gioventu ribelle a San Francisco. Tra «beat generation» e «hippie» (1956-1967)
«In poco più di due anni e mezzo (dalla primavera 1965 all'autunno 1967), il movimento hippie dei ragazzi dai lunghi capelli, jeans sdruciti, sorrisi e fiori in testa, riesce a distaccarsi dalla società circostante, a «darne le dimissioni», a esodare. Questo movimento prova a costruire tutta una simbologia intensa ed espressiva, con pratiche e linguaggi, cultura del corpo e delle relazioni sociali, alla ricerca non di obblighi ma di piaceri, non di responsabilità negative ma d'istinti positivi, non rigida organizzazione ma microcomunità di mutuo aiuto (self heIp communities). Come già i rockers, i mods, i rockabilly, anche gli hippie si trasformano in un'altra ""tribù"""" e si organizzano come una seconda società alternativa alla prima: abitano, vestono, mangiano, lavorano, amano, fanno amicizia, viaggiano, fanno musica, informazione e cultura in modi assolutamente distintivi, propri.»"" -
La saggezza della lotta
In occasione dei suoi Novanta anni, Mario Tronti restituisce, in questo testo, un breve profilo autobiografico, dove sono ripercorse le tappe più importanti della sua formazione politica e teorica. Attraverso il ricordo dei tanti amici e compagni, che con lui hanno condiviso la militanza politica, Tronti traccia la sua personale interpretazione del Novecento e delle categorie di politica e storia che hanno attraversato questo secolo. Servendosi di quegli autori che sono stati per lui maestri di vita e di pensiero, dai classici del marxismo fino ai teorici del realismo politico, Mario si interroga su cosa caratterizza quella che egli definisce «la saggezza della lotta». A integrazione del testo, una serie di immagini, a lui care, tra le quali il lettore può ritrovare in forma estetica ciò che viene espresso nelle pieghe teoriche del discorso. -
Nel nome di Marco
Giro d'Italia, 30 maggio 1999. Marco Pantani arriva primo sul traguardo ad Oropa. Una vittoria ottenuta a dispetto della sfortuna che lo ha appiedato all'inizio della salita, ma che non gli ha impedito di andare a riprendere e staccare a uno a uno gli avversari in una rincorsa mozzafiato. All'arrivo, confuso tra la folla in delirio, c'è don Fausto, grande tifoso del Pirata. Da quell'impresa leggendaria, che a tutti sembrava impossibile, troverà la forza di affrontare quello che fino a poco prima anche a lui sembrava impossibile: abbandonare la tonaca e sposare Sandra, dalla quale aspetta un figlio. Ma quando nasce Marco, affetto da sindrome di Down, Fausto vede il segno di una punizione divina e, travolto dal senso di colpa, abbandona la famiglia. 14 febbraio 2004. Fausto è a Rimini per rincontrare Sandra e Marco proprio il giorno in cui Pantani viene trovato morto in un residence. E ancora una volta la sua vita cambierà. -
Una mattinata persa
La protagonista principale di ""Una mattinata persa"""" è Vica, una donna anziana, semplice, colma di ironia e buon senso, che ha avuto una vita difficile e in passato ha lavorato come sarta, e che in un mattino freddo decide di fare visita ad alcuni conoscenti a Bucarest. E mentre Vica attraversa la città, i suoi ricordi presentano al lettore, in modo vivace e diretto, il presente e il passato. Tra le visite previste da Vica c'è quella a Yvonne, figlia di una donna presso cui Vica ha prestato servizio. E con la conversazione tra le due donne e il ritrovamento di una vecchia fotografia, il lettore viene proiettato nel passato, alle soglie dell'entrata della Romania nella prima guerra mondiale. Torna così alla luce il mondo della borghesia prebellica, tramite le vicende della famiglia del professor Mironescu, il padre di Yvonne. La narrazione procede attraverso i monologhi interiori dei vari personaggi, che lasciano intravedere la prospettiva e il carattere di ognuno e il modo di considerare gli altri e il mondo. Le vicende personali, spesso insignificanti e banali, ma che assumono per ciascuno un'importanza estrema, si intrecciano con le preoccupazioni e le discussioni politiche che agitano una Romania in cui le voci di guerra si fanno sempre più forti."" -
Note parallele. Vite di Brian Wilson e di Epic Soundtracks
Quando, nel 1966, ""Pet Sounds"""" fu pubblicato in America, i Beach Boys erano all'apice del loro successo. Da tempo però Brian Wilson, leader del gruppo, non era soddisfatto di quello che stava ottenendo come musicista. """"Pet Sounds"""" sarebbe stata la risposta alla propria insoddisfazione, e avrebbe mostrato al mondo un nuovo modo di concepire la musica. Oggi quell'album è considerato uno dei capolavori della musica pop di tutti i tempi. Epic Soundtracks, che fu un grande ammiratore del genio di Brian Wilson, ne racconta la storia prima e dopo """"Pet Sounds"""", e il percorso visionario che portò il musicista californiano a immaginarne un ideale seguito, """"Smile"""", che doveva suonare come una straordinaria sinfonia adolescente a Dio, ma che di fatto restò soltanto una chimera. Parallelamente, Simone Caltabellota ricostruisce la vicenda di Epic Soundtracks, a sua volta eccezionale - e semidimenticato - musicista britannico, batterista e fondatore con il fratello Nikki Sudden degli Swell Maps e quindi autore di alcuni album bellissimi e fuori dal tempo. Nell'incrocio sorprendente dei percorsi biografici e musicali di Brian Wilson e Epic Soundtracks che """"Note parallele"""" testimonia e racconta, c'è tutto il fascino e il mistero del rock 'n' roll e delle forme imprevedibili che assume il destino quando si fa """"rima"""", musica e parole."" -
Dalla casa nel bosco al grande mondo. Storie di bambini ebrei tra la Toscana e Israele
Questo libro è un'indagine storica e un'inchiesta giornalistica sopra uno dei fatti storici che riguarda il nostro territorio unendo il passato, con il presente e il futuro. Le storie che troverete in questo libro sono quelle dei bambini ebrei dell'ex orfanotrofio israelitico di Livorno, sfollati a Sassetta, che nel 1944 sopravvissero ai bombardamenti della stazione di Vada, dove furono soccorsi dalle famiglie del paese. È un libro in cui troverete un negozio di un cappellaio un tempo molto famoso a Livorno, come la storia dei Kibbutz comunitari; leggerete di soldati hawaiani a Sassetta e dei ricordi del ""cuscussù"""" nei giorni di festa. I testimoni rintracciati dagli autori ramificano le loro storie dal nostro territorio al resto del mondo, Ed è questo che rende l'intreccio storico e narrativo molto intenso."" -
Elisa Bonaparte Baciocchi. Principessa di Piombino
«È questo un preciso capitolo di storia napoleonica locale che non era mai stato scritto. Attraverso la nozione e la constatazione diretta di una massa di lavori eseguiti nel breve periodo francese, manifestazione di ripresa della città di Piombino, troppo logorata dai Boncompagni Ludovisi, è già possibile avvicinarsi alla configurazione di una quadro realistico del governo dei Baciocchi, ispirato, pur con tutte le sue luci ed ombre, al ""Bonheur du peuple"""", come parola d'ordine per la popolarità della causa bonapartista, ed anche, in buon misura, ad uno spirito di rinnovamento che nasceva da una sincera volontà progressista. Non esiste una vera e propria coscienza in merito a che cosa significò l'era dei Baciocchi; e perché poco, e non di rado a sproposito, se ne è parlato. In questa sede ho dato particolare rilievo ad argomenti e temi che mi premeva trattare sulla città capitale. Riaprendo d'altronde un corso di storiografia napoleonica locale, non potevo esimermi dal ricacciare leggende e luoghi comuni radicati e dal ricostruire, benché sinteticamente quanto era indispensabile del passaggio storico fra Rivoluzione francese e Restaurazione. Il libro nella nuova ristampa è corredato di un indice analitico delle persone dei luoghi e delle cose.»"" -
L' arte della guerra nel mondo antico
La guerra non è un'arte fine a se stessa, bensì un'arte strumentalizzata che riflette le concezione delle varie civiltà. Studiare le sue caratteristiche significa, allora, indagarne i fattori dinamici in relazione alla loro logica funzionale. Ed è proprio questo che fa Jacques Harmand in questo libro. Illustrando con estremo rigore come si struttura e quali caratteristiche possiede l'arte bellica nel mondo antico, Harmand ne delinea i fondamenti, le forme e i mezzi, con l'aiuto delle arti figurative e dei documenti letterari, sino a prendere in considerazione azioni psicologiche quali l'inganno o l'intimidazione. -
Petrarca politico
Il volume Petrarca politico, che oggi vede finalmente la luce, si presenta come una miscellanea significativamente strutturata su tre principali direttrici, distinte fra loro, ma al contempo in sé e reciprocamente coerenti: il pensiero politico del Petrarca, il Petrarca insieme testimone e protagonista della storia politica e diplomatica del proprio tempo, il Petrarca e Genova. Queste sono le linee di ricerca proposte da noi alcuni anni fa in accordo col Consiglio direttivo dell'Associazione internazionale ""Artes Renascentes"""", che sul tema più generale de Il Petrarca e la geografia del petrarchismo ha promosso e organizzato tre diversi incontri di studio tenutisi a Zurigo, a Genova e a Parigi fra il 2010 e il 2011. Questa raccolta di saggi si colloca dunque entro una prospettiva di ricerca di ampio respiro internazionale volta a promuovere un rinnovato studio dell'opera del Petrarca non meno che della sua ricezione e della sua fortuna nell'Umanesimo e nel Rinascimento tanto d'Italia quanto d'Europa."" -
L'impossibile
«Come i racconti fittizi dei romanzi, i testi che seguono – almeno i primi due – si offrono con l’intenzione di rappresentare la verità. Questo non significa che io sia portato a conceder loro un valore convincente. Non ho voluto barare. D’altra parte non esiste romanzo che, in linea di massima, possa barare. E io non potevo presumere di riuscirci meglio di un altro. Credo persino che in un certo senso i miei racconti attingano chiaramente l’impossibile. Queste evocazioni hanno in verità una grevità penosa. Una grevità che si lega forse al fatto che l’orrore ha talvolta avuto nella mia vita una presenza reale. Può anche darsi che soltanto l’orrore, sia pur colto nella finzione, mi abbia permesso di sfuggire al sentimento di vuoto della menzogna... Il realismo mi sembra un errore. Soltanto la violenza si sottrae al sentimento di povertà delle esperienze realistiche. Soltanto la morte e il desiderio hanno la forza che opprime, che spezza il respiro. Soltanto l’eccesso del desiderio e della morte permette di attingere la verità. […] Si apre dinanzi alla specie umana una duplice prospettiva: da un lato la prospettiva del piacere violento, dell’orrore e della morte – esattamente quella della poesia – e, in senso opposto, quella della scienza o del mondo reale dell’utilità. Soltanto l’utile, il reale, hanno un carattere di serietà. Non possiamo mai arrogarci il diritto di preferirgli la seduzione: la verità ha dei diritti su di noi. Ha su di noi persino tutti i diritti. E tuttavia noi possiamo, e persino dobbiamo rispondere a qualcosa che, non essendo Dio, è più forte di tutti i diritti: quell’impossibile al quale possiamo accedere solo obliando la verità di tutti quei diritti, solo accettando la scomparsa». -
Teoria della religione
"La morte di Dio non è stata soltanto l'«evento» che ha suscitato, nella forma che noi conosciamo, l'esperienza contemporanea: essa ne disegna indefinitamente il grande sostegno scheletrico. Bataille sapeva bene quali possibilità di pensiero questa morte poteva aprire, e in quale impossibilità essa impegnava il pensiero. Cosa vuol dire, infatti, la morte di Dio se non una strana solidarietà tra la sua inesistenza che esplode e il gesto che lo uccide? Ma cosa vuol dire uccidere Dio se non esiste, uccidere Dio che non esiste? Probabilmente, vuol dire ucciderlo perché al tempo stesso non esiste e affinché non esista (è la risata). Uccidere Dio per liberare l'esistenza da questa esistenza che la limita, ma anche per ricondurla ai limiti che questa esistenza illimitata cancella (è il sacrificio). Uccidere Dio per ricondurlo a quel nulla che egli è; per manifestare la sua esistenza nel cuore di una luce che la fa fiammeggiare come una presenza (è l'estasi). Uccidere Dio per perdere il linguaggio in una notte assordante, e perché questa ferita lo faccia sanguinare fino a che zampilli un «immenso alleluia perduto nel silenzio senza fine» (è la comunicazione). La morte di Dio non ci restituisce a un mondo limitato e positivo, ma a un mondo che si snoda nell'esperienza del limite, si fa e si disfà nell'eccesso che lo oltrepassa."""" (Michel Foucault) Testo stabilito da Thadée Klossowski. Con uno scritto di Paola Alberti." -
Jan Van Beyghem. Un caravaggesco tra le Fiandre, Roma e l'Emilia
La parabola di questo pittore di fede caravaggesca non è dissimile da quella di altri suoi colleghi nordici, i quali, una volta esaurita l'esperienza romana, si spingevano nei centri periferici dello Stato pontificio alla ricerca di incarichi e commissioni. Ma a differenza di molti altri artisti rimasti purtroppo anonimi, la vita di Jan van Beyghem, alias Giovanni Vangembes, emerge con forza dalla documentazione, grazie ad un lungo e approfondito scavo archivistico compiuto dall'autrice negli archivi della città natale del pittore, Malines, e in quelli della città di adozione dove egli visse per la maggior parte della sua vita e dove le sue opere sono ancora conservate, Ferrara. La vita di questo artista non eccelso, figlio di un tagliatore di diamanti originario di Anversa, è rocambolesca come la sua pittura, un caravaggismo di sapore francese che guarda ai maestri emiliani contemporanei, come Guercino e Bononi. Cresciuto nella bottega del padre, degna di un set di Peter Greenaway, una volta terminato l'apprendistato presso il maestro Melchior van Avont intraprende, giovinetto, il viaggio in Italia, probabilmente attraverso la mediazione del potente nunzio di Fiandra, il ferrarese Guido Bentivoglio. I documenti, per la maggior parte inediti, ci raccontano di un carattere non mite che condusse a frequenti alterchi sfociati in processi e a uno stupro ai danni della giovane servetta Dorotea. Quegli stessi documenti, atti notarili e contabili, testamenti e inventari, ci permettono di ricostruire, inoltre, il patrimonio, le committenze e il network sociale e professionale del pittore, assieme ad una avvincente saga familiare catturata nell'arco di un secolo, tra il 1588 e il 1689, tra le Fiandre e l'Emilia. Il volume ripercorre le tappe di questa vicenda, ed è arricchito da un saggio di Enrico Ghetti che ricostruisce il probabile soggiorno romano del pittore sullo sfondo della grande avventura caravaggesca. Completano i saggi il primo catalogo sistematico delle opere del pittore e una ricca appendice documentaria, che ci restituisce la parabola umana e artistica di un degno ed altrettanto curioso rappresentante del barocco internazionale. -
Il concetto giuridico di nobiltà dal mondo romano ad oggi. Atti del secondo Convegno di studi di diritto nobiliare (Tivoli, 22 giugno 2013)
Questo volume riporta gli Atti del secondo convegno di Studi di diritto nobiliare dedicato al tema ""Il concetto giuridico di nobiltà dal mondo romano ad oggi"""" che si è tenuto a Tivoli nel 2013, organizzato dall'istituto Internazionale di diritto Nobiliare Storia ed araldica, proseguendo un'attività di approfondimento delle tematiche del diritto nobiliare iniziata con il primo convegno tenutosi nel 2012. Nelle relazioni introduttive vengono affrontati i temi della ricostruzione del concetto di nobilitas nel mondo romano, la poco conosciuta esperienza dei titoli nobiliari nell'Impero Romano d'Oriente , il concetto giuridico di nobiltà nel medio evo così come nucleato da grandi giuristi dal 1300 fino al 1700, e le originali tematiche della nobiltà napoleonica. Seguono gli interventi programmati che trattano dell'adrogatio romana, della nobiltà feudale nel regno di Napoli e di Sicilia nel periodo normanno svevo e, successivamente in quello aragonese, del patriziato genovese, della disciplina dei titoli nobiliari nell'attuale repubblica francese , ed una sintesi di quale fosse la legislazione nobiliare vigente negli Stati pre-unitari e nel successivo Regno d'Italia. Si presenta così agli occhi del lettore un quadro vivace e variegato, svoltosi in un periodo di tempo di quasi duemila anni, che appare ricco di spunti per comprendere lo sviluppo storico e, sotto alcuni profili, anche alcune realtà del mondo contemporaneo."" -
Il quaderno della cucina adriatica. Storie e sapori di mare, di terra, di laguna
Escursioni sentimentali, erranti, tra luoghi e sapori dell'Adriatico orientale, da dove muove l'autore, con gustosi tocchi sulla costa occidentale. L'Adriatico: uno spazio di terre e di acque in cui, nei secoli, le genti si sono incontrate e hanno scambiato, integrato, messo insieme - talvolta inconsapevolmente - ingredienti, ricette, tecniche. Luoghi noti e meno noti, aneddoti, voci poetiche, profumi, sapori da scoprire tra le pagine di questo autentico taccuino di viaggi. -
L' uomo di Cirene
Una famiglia di mercanti cirenei di resine profumate, incensi e myrrha percorre il deserto libico fino all'oasi di Siwa, e dalla Galilea alla Giudea. Attraverso le loro esperienze e i loro occhi, si ripercorre il pellegrinaggio fino al momento in cui i sentieri di vita dei loro discendenti incroceranno quelli di Yeshua Ben Yoseph, il Mashiach, (il Messia-agnello ""che toglie il peccato dal mondo"""") al tempo della sua adolescenza fino al momento culminante del suo incomprensibile arresto e della sua altrettanto incomprensibile agonia. Qui, Shimon, il cireneo, sarà """"il testimone vivente"""" per i nuovi adepti di un grande movimento che stava nascendo e che avrebbe conquistato il mondo: il Cristianesimo. Giacomo Mangiaracina descrive una realtà esatta, divisa tra la cronaca e il messaggio biblico, la religione e la storia, in un percorso di fede che si nutre di devozione e spiritualità.""