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Un' amicizia disvelata. Carteggio (1883-1896)
"È preziosa questa edizione italiana del carteggio tra Alfred Nobel e Bertha von Suttner. Finalmente viene offerta la possibilità anche a chi non è poliglotta di entrare nello storico """"laboratorio di pensiero e di azione"""" che avrebbe portato all'istituzione del premio Nobel perla pace: un laboratorio dove nulla è scontato, tutto è dialettica, e in cui posizioni analoghe, ma certo non identiche, si confrontano con grande rispetto, ma anche senza reticenze. Scrivendosi, Nobel e Suttner rivelano le proprie fragilità, i momenti d'incertezza e la fatica di stare nel mondo, le ansie di tutti i comuni mortali per la salute, gli incerti economici, i difficili rapporti con gli altri. Le lettere delineano due concezioni del mondo e del vivere per nulla monolitiche, e di certo non sovrapponibili, ma che si scoprono forse complementari nelTaspirare a quell'obiettivo comune: la pace. Impetuosa, appassionata, dominata dall'ottimismo della volontà, Bertha von Suttner; pragmatico, realista, incline al pessimismo della ragione Nobel: due modi di stare nel mondo, per certi versi antitetici. Eppure quest'uomo e questa donna, grazie al rispetto vicendevole e all'altissima considerazione reciproca, di cui le parole che leggiamo danno testimonianza, riescono a trovare un minimo comun denominatore che fa da collante a una relazione i cui dettagli essenziali continuano a rimanere sepolti nel riserbo voluto dagli interessati."""" (Dalla postfazione di Paola Maria Filippi)" -
L' ambiguità del patire. Quando la psicopatologia svela le radici culturali del presente
Quale aria si respira oggi negli studi di psicoterapia? È l'aria dei problemi di sempre, oppure un'aria viziata da nuove forme di inquinamento? Le storie di vita degli uomini e delle donne che bussano alla porta delle stanze d'analisi e di psicoterapia non raccontano solo di un disagio individuale, cresciuto nelle mura di casa. Esse raccontano anche di un nuovo disagio della civiltà, dove la speranza nel futuro ha perso cittadinanza, la cultura ha delegittimato la natura e la perdita di senso non si accompagna all'aspettativa di un tempo migliore. Il libro analizza i modi della sofferenza oggi più eloquenti, in quei pazienti che scelgono di ricavarsi un tempo e uno spazio nei luoghi della cura psicologica, osando chiedere un ascolto che i farmaci non possono e non sanno dare. Pazienti che soffrono lo smarrimento del panico, l'inimicizia anoressica con il proprio corpo, la noia che opacizza il quotidiano, la rabbia che non tollera il limite, la colpa che rende pesante ogni separazione. Forme di sofferenza individuale, ma che svelano anche nuovi stili collettivi di vivere il tempo, lo spazio, le relazioni. Dentro questo scenario la richiesta di aiuto si fa socialmente più pressante e non si accontenta di anestetizzare il dolore. Per questo le psicologie, come quella di ispirazione fenomenologica e psicoanalitica, che si interessano all'interiorità del paziente e a ciò che si cela oltre la loro coscienza, hanno ancora un irrinunciabile ruolo terapeutico e sociale. -
Cristianesimo ribelle
Il cristianesimo è geneticamente ribelle verso tutte le forme di alienazione e in particolare nei confronti del dominio del sacro. Dall'età di Costantino c'è stata una modificazione genetica nell'assetto istituzionale ecclesiastico. Ma una linea di fedeltà al carattere ribelle del primo cristianesimo è stata mantenuta, pur con fatica e contraddizioni fino ad oggi da movimenti, correnti di pensiero critico e comunità di base. Attingendo alla propria esperienza elaborata e vissuta all'interno di una rete di relazioni comunitarie aperte, specialmente a partire dall'anima profonda del sessantotto, l'autore analizza il processo storico di liberazione dal dominio del sacro e, con molti interrogativi irrisolti, vede l'esistenza personale e della storia come tracciato non sempre lineare ma dotato di senso, passo dopo passo: dalla schiavitù al riscatto, dalla oppressione alla liberazione, dalla alienazione alla responsabilità, dalla sacralità come dominio esterno alla sacralità intrinseca al tutto, dall'angoscia per la finitezza dell'esistenza, all'accettazione fondamentalmente gioiosa del ""nulla creativo"""" che ci avvolge."" -
L' immagine estrema. Cinema e pratiche della crudeltà
È possibile identificare nella pratica del cinema qualcosa di analogo a ciò che, in ""Il teatro e il suo doppio"""" e in altri scritti, Antonin Artaud teorizzava come """"teatro della Crudeltà""""? E come si trasforma la Crudeltà nel momento in cui i corpi, presenti sulla scena teatrale, si trasfigurano sullo schermo, acquistando lo statuto di ombre? """"L'immagine estrema"""" cerca di rispondere a queste domande, nell'ipotesi che la Crudeltà, così come Artaud la teorizzava, non vada intesa tanto come sadismo, versamenti di sangue, stupri e torture, quanto come implacabile rigore e lucida coscienza; ma anche ipotizzando che esista sempre un versante fisico in ogni pratica filmica, che si riverbera sui corpi, rendendoli per paradosso più reali."" -
La pittura in Liguria nel XV secolo
La pittura il Liguria nel XV secolo è un momento poco noto nel panorama della cultura figurativa italiana, nonostante la presenza di artisti provenienti dalle regioni vicine e la precoce attenzione dei committenti nei confronti delle novità straniere: l'altissima rielaborazione della pittura fiamminga portata avanti da Donato de' Bardi, i soggiorni a Genova e a Savona di Vincenzo Foppa, l'enigma affascinante di Carlo Braccesco sono i principali momenti di una situazione assai complessa. In questo quadro rientrano anche i differenti orientamenti dei principali centri culturali, che non sempre si riconoscono nel capoluogo, e si rivelano talora pronti ad accogliere le tendenze in voga, talora capaci di elaborare un linguaggio autonomo. -
Retorica della narrativa. Vol. 1: Arte e narrativa. Come e perché funzionano i meccanismi della narrazione romanzesca
Questo libro - un classico della moderna teoria narratologica - propone un'indagine nitida e accurata sul funzionamento della narrativa. Attraverso una lettura puntuale di testi della grande tradizione romanzesca, da Fielding a Jane Austen, da Stern a Henry James. Booth smonta i pregiudizi di una certa vulgata estetica e descrive i meccanismi concreti della comunicazione narrativa. Scrivere un romanzo o un racconto significa infatti predisporre un impianto di codici e di congegni in cui le nozioni di realismo, di impersonalità o di commento esplicito sono soltanto gli effetti di una particolare scelta formale. Ma l'idea di Booth è che la tecnica non si riduca soltanto a una cassetta degli attrezzi. Se le sue analisi mettono a fuoco concetti fondamentali come quelli di autore implicito, di narratore inattendibile, di controllo autoriale. la tesi che sostiene tutto il discorso è che il testo narrativo sia un dispositivo retorico in senso ampio, un atto di comunicazione che rimanda sempre a un progetto generale di persuasione. Così, suggerisce Booth, il valore di un testo si può misurare anche sull'efficacia del suo funzionamento: un '""buon libro"""" si riconosce dalla capacità di imporre ai suoi lettori un'immediata visione del mondo. Il volume 1 “Arte e narrativa”, affronta con taglio non solo accademico ma anche polemico questioni da sempre centrali nel dibattito culturale del nostro tempo."" -
Oltre la pace, oltre la guerra. Diario di vita in foresta
L'Africa mi ha scoperta. Ho imparato che cosa significa temere un fucile, ma Muhanga mi ha insegnato, oltre la guerra, la gioia di vivere. L'Africa mi ha sconvolta. Mi sono sentita al posto giusto nel mondo, ma Muhanga ha fatto molto di più, oltre la pace, la consapevolezza. -
Felicità di perdersi. Poesie 1998-2012
"Roberto Pazzi ritorna alla poesia con un titolo che è un ossimoro allusivo alla ricomposizione di un dissidio. È una poetica attratta dalla noluntas di Schopenhauer e dall'aspirazione alla Persuasione, contro la Retorica, di Michelstaedter, l'autore italiano moderno in cui più vibra un'ansia di assoluto. In """"Felicità di perdersi"""" la lirica di Pazzi, tentata di farsi sapienziale, è pur sempre visiva nella fedeltà alla terra e alle sue stagioni (...inverno, vieni in fretta, liberami dall'estate...), alla città amata ed eletta ad osservatorio permanente (Ferrara è la mia camera da letto). Spalanca lo scenario la stessa magia visionaria dei suoi romanzi, riaccesa anche nel verso dal timbro leggero, affidato alla musicalità di un gioco di assonanze e allitterazioni. Così dal Po, dilatando i cortili antichi e la sala d'attesa ferroviaria di Ferrara.""""" -
Poesie d'amore nella Spagna medievale
"Vieni, o incantatore! /Alba che ha sì bel fulgore, / quando viene, chiede amore"""". A partire dai trasalimenti appassionati e segreti, dalle voci femminili delle kharge arabo-andaluse, che ci riportano agli albori della lirica europea, attraverso i grandi poeti-cortigiani del Tre-Quattrocento, fino alle narrazioni sospese e allusive del romancero, sono qui raccolte testimonianze preziose, nel segno dell'eros, della letteratura spagnola prima del Siglo de oro. Sullo sfondo dei motivi sentimentali della fin'amor si stagliano le raffinate figurazioni di Villasandino, di traslucida superficialità, le serranillas ariose, bucolicamente edonistiche, serene e fluenti del Marqu s de Santillana, l'ingegnoso, audace concettismo di Juan de Mena. Per misterioso equilibrio le agudezas della galanteria possono assumere movimenti circolari, incantatori, di sapore folklorico, trovando forma perfetta: """"Da quando vi vidi / e voi mi vedeste,/ mai più m'allegrai: / tal pena mi deste / che d'essa morrò. / Angoscia e dolori, / da cui sono affranto, / son mali d'amore / causati da voi. / Per questo ho da dire / che mal mi faceste / al solo vedervi: / tal pena mi deste / che d'essa morrò""""." -
I fantasmi di Rowan Oak. Storie di sogno e di paura scritte e raccontate da William Faulkner
Il volume, curato da Dean Faulkner, sorella dell'autore, è una raccolta delle storie di fantasmi che egli era solito narrare nella tenuta di Rowan Oak ai ragazzi della sua famiglia. Queste storie affondano le loro radici nel folklore sudista, ma sono anche ricche di riferimenti alla cultura d'origine della patria inglese, e narrano di case abbandonate, presenze che non vogliono scomparire, destini segnati da una fatalità ostinata e crudele, accadimenti sospesi ""in quell'istante in cui tutto quello che è naturale, familiare e sicuro si muta rapidamente in alieno, strano, spaventoso""""."" -
Edith Stein. La grande figlia di Israele, della Chiesa, del Carmelo
"La grande figlia d'Israele, della Chiesa, del Carmelo"""". Con queste parole, pronunciate il primo ottobre del 1999, Giovanni Paolo II sintetizzava la luminosa figura di Edith Stein, mentre la annoverava tra le patrone d'Europa, accanto a Brigida e a Caterina da Siena. Della santa martire carmelitana Francesco Salvarani ha ripercorso con cura e partecipazione la vicenda biografica mettendo in evidenza l'intensa relazione tra produzione filosofica ed esperienza di vita. Emerge il profilo di una donna forte, moderna e coraggiosa, ma, nello stesso tempo, ricchissima di umanità. Restano così impresse nella memoria le pagine che ci restituiscono gli snodi del suo percorso: la puntigliosità degli anni dell'infanzia, la dedizione dell'esperienza come crocerossina, il tormento alla ricerca della verità, gli anni votati alla filosofia, la gioia purissima della conversione e dell'entrata al Carmelo, il dramma della prigionia e il sacrificio ad Auschwitz." -
Campania e Basilicata. Carta stradale e turistica 1:275.000. Ediz. multilingue
La mappa riporta la cartografia aggiornata della rete viaria, le linee ferroviarie, gli aeroporti, le linee dei traghetti, le funivie, i parchi e le riserve naturali, le terme, le zone archeologiche, le abbazie e i camping. Sul retro le mappe di Napoli e Salerno e l'elenco dei comuni delle regioni Campania e Basilicata. Edizione multilingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo. -
Un' altra modernità
Questo libro non è un ennesimo elogio del pensiero cosiddetto ""antimoderno"""" alla cui disamina sono dedicati già numerosi studi, ma l'analisi della possibilità di una modernità altra da quella che oggi ha dichiarato bancarotta. Una prospettiva differente che emerge, in maniera carsica ed intermittente - a partire dall'Illuminismo e dalla Rivoluzione, colossi contrapposti che sorvegliano l'ingresso nel nostro tempo - in figure come Chateubriand, de Maistre e Novalis fino a giungere a Adorno, Horkheimer, ma anche Evola e Guénon. Ripensare il concetto di moderno per assegnare un futuro al nostro presente, intrappolato in una crisi epocale. Crisi, comunque, implicita nelle sue premesse. Che esista una sola modernità - questo il comandamento da infrangere per rimettersi sui binari della storia."" -
Gola del Furlo. Monti delle Cesane. Urbino, Acqualagne, Fossombrone. Carta dei sentieri 1:25.000. Ediz. italiana, inglese, francese e tedesca
Carta dei sentieri per escursioni a piedi e in mountain bike nella Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, e dei Monti delle Cesane. -
Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. carta dei sentieri 1:25000
La Vena del Gesso, come più volte ricordato, è tagliata perpendicolarmente da tre vallate fluviali principali (Santerno, Senio, Sintria), più una quarta che la lambisce ad oriente (Lamone). I quattro cordoni gessosi delimitati dai corsi d'acqua sono interessati da altrettanti sentieri ad anello, da percorrere a piedi. Un quinto percorso collega tutto il sistema pedonale, da una parte all'altra del parco della Vena del Gesso Romagnola. Questo sistema di percorsi escursionistici è gestito direttamente dal Club Alpino Italiano, in collaborazione con l'Ente Parco. -
Mind power. Sviluppare e potenziare la mente
Questo non è soltanto un libro di tecniche mentali, ma una vera e propria introduzione all'arte del pensare. L'approccio è all'insegna della chiarezza, della semplicità e dell'efficacia, anche se i contenuti proposti costituiscono un vero e proprio trattato sul pensiero e sulla funzione mentale. Partendo dall'assunto che ""avere pensieri nella mente non equivale a pensare"""", il lettore viene guidato a scoprire e a sperimentare nuove e potenti forme di utilizzo della mente e delle facoltà ad essa collegate, attraverso un percorso teorico-pratico che tocca aspetti diversi, in modo assolutamente originale e completo. Una sintesi chiara ed esauriente di una nuova condizione mentale, in uno studio architettonico nitido quanto inusuale per riconvertire tutti i nostri processi mentali a un nuovo modo di pensare e di vivere."" -
Storia e testi della letteratura italiana. Vol. 5: La società di antico regime (1559-1690).
Nel contesto di un'opera in più tomi, il volume percorre il tempo dell'assolutismo e della Controriforma, in cui si esprime un contrasto irresolubile tra libertà e valori autoritari, tra edonismo e religiosità: contrasto testimoniato soprattutto dalla ""malinconia"""" e dalle insicurezze di Tasso. Queste modificazioni radicali degli orizzonti della vita si riflettono nel Manierismo e nel Barocco, che rompono gli equilibri del Classicismo rinascimentale e affermano l'""""ingegno"""" e la ricerca della """"meraviglia"""", in una cultura che concepisce il mondo come teatro e la vita come rappresentazione. In quest'ambito l'Italia dà il via a forme di spettacolo di diffusione europea, come la favola pastorale, il melodramma e la commedia dell'arte. Le scoperte geografiche e le invenzioni tecniche, poi, ribaltano la tradizionale immagine del mondo. Bruno definisce un mondo infinito e senza centro; Campanella si immerge, con una tensione utopica, nella vita segreta della natura; la nuova scienza di Galilei, infine, si accompagna all'elaborazione di una prosa scientifica moderna, che intreccia precisione tecnica e misura classica. rnScrive nella Presentazione, l'Autore: """"In un momento in cui la letteratura...sembra attraversare una crisi pericolosa, che può dar luogo ad esiti assai gravi nella coscienza 'civile' delle nuove generazioni, questo manuale vuole essere un invito ad amare la nostra letteratura e il nostro paese, a sentire il valore irrinunciabile di una tradizione che vorremmo sempre più aperta in un orizzonte europeo e mondiale""""."" -
Ghibellina 24. Cronaca di fatti memorabili per la storia della Resistenza fiorentina
Seconda opera dello scrittore toscano Gianfranco Benvenuti, edita nel 1974 da Vallecchi, ""Ghibellina 24"""" è insieme una storia collettiva e un'autobiografia. Vi si narra di un non ancora diciottenne Gianfranco che nei pochi frenetici giorni tra il 25 luglio e l'8 settembre 1943 diviene, come molti coetanei, un antifascista prima nei fatti e poi nella coscienza. Entrato in una formazione partigiana garibaldina (il """"covo"""" è a Firenze, appunto in via Ghibellina 24) opererà sugli Appennini, tra Pratomagno e Monte Giovi, scendendo le colline a nord dell'Arno tra Pontassieve e Firenze per contribuire nell'agosto del '44 alla liberazione di Firenze""""."" -
Il gentiluomo. Una storia di stalking
"Il gentiluomo"""", romanzo d'esordio di Marzia Schenetti, si apre con il primo appuntamento tra Matilde e Marco, un uomo apparentemente galante, cortese e pieno di attenzioni. Già al termine di questo incontro, però, Matilde avrà l'impressione che tutto quello che le darà Marco avrà un prezzo, che ogni briciola di dolcezza dovrà essere ottenuta con grande sforzo, che sarà ogni volta come dover sollevare una pietra enorme per avere un granello di zucchero. È l'inizio di una storia di stalking, espressione inglese che abbiamo imparato dalla cronaca e che racchiude in sé tante parole: persecuzione, umiliazione, sopraffazione e violenza sono solo alcune delle cose che evoca. E poi c'è quello che una parola da sola non può raccontare, c'è la necessità di dire passo passo, dettagliatamente, come in una cronaca, ciò che accade a una donna quando si trova faccia a faccia con lo stalking: è quello che fa l'autrice, con l'intensità di chi ha avuto la disavventura di vivere questa esperienza sulla propria pelle, ma anche il coraggio e la fortuna di uscirne." -
A cena con i terroristi. Incontri con gli uomini più ricercati del mondo
La storia dell'odissea del giornalista Phil Rees, che l'ha portato da Belfast a Bilbao, dal Kashmir a Il Cairo, da Kabul a Baghdad. Che l'ha condotto a condividere una bottiglia di rum con i guerriglieri in Colombia, o a discutere animatamente davanti a una tazza di the con uomini armati, nello Sri Lanka. E a seguito di questi colloqui, Rees rifiuta un mondo dove il bianco e il nero sono delimitati da precise linee di confine, per scoprire gli uomini dietro alle maschere, i loro ideali, le loro aspirazioni. Mentre il mondo occidentale si sta confrontando con un nemico chiamato, vagamente, ""terrorismo"""", l'autore indaga sulla domanda fondamentale: """"Chi è un terrorista?"""".""