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Dentro e fuori la stanza. Cosa accade a chi fa psicoterapia oggi
Cosa accade a chi fa psicoterapia oggirnCostanza JesurumrnrnrnNegli ultimi trent’anni la psicologia e la psicoterapia sono diventate delle presenze costanti delle nostre vite. Gli psicologi sono spesso protagonisti del dibattito pubblico, intervengono sui giornali, in tv, hanno voce in cause giudiziarie, sono interpellati da chi decide le politiche sociali... La psicologia è autorevole, ha guadagnato credito, e chi ne fa uso fa molta meno fatica a capirne la necessità e a chiederne il sostegno.rnNonostante ciò, la psicoterapia appare come un nebuloso insieme di questioni: se la sua efficacia comincia a essere data per assodata, rimane un senso di grande confusione sulla sua essenza. Che cos’è, rispetto alla medicina? Perché ci sono tante scuole?rnQuanto è bene pagare? Perché bisogna pagare anche le sedute che si saltano? Perché il genitore che manda il figlio in terapia non può avere informazioni dal terapeuta ogni volta che desidera? Perché tanti psicoterapeuti non prendono in terapia parenti dei propri pazienti? Quali rischi ci sono nell’affidarsi a chi promette di guarire la nostra psiche?rnDentro e fuori la stanza è un libro che cerca di articolare una serie di risposte chiare per chi va in terapia, e al tempo stesso di ricostruire il dibattito contemporaneo e la storia della psicologia recente. Un testo divulgativo su un mondo che pensiamo di conoscere ma che è molto meno trasparente di quanto appaia, utile a fare la cosa più difficile e più semplice di sempre: diventare se stessi. -
In stato di ebbrezza
"In stato di ebbrezza"""" è l'esordio narrativo di James Franco, uno dei giovani attori più affermati di Hollywood. Da sempre appassionato di scrittura, Franco ha ambientato questi primi racconti nella sua città natale, Palo Alto, in California. Lontana dall'immagine di ordine e benessere tipica della Silicon Valley (oggi vi ha sede, ad esempio, il quartier generale di Facebook), la Palo Alto degli anni Novanta è, in queste pagine, lo scenario desolato di storie di confusione e frustrazione adolescenziale. Fra i campetti da basket, le case borghesi e i viali alberati, i teenager protagonisti di questi racconti sfuggono alla noia e alla solitudine dandosi all'alcol, alle droghe, al sesso casuale, alla violenza. James Franco racconta le loro storie senza edulcorare nessun dettaglio, ma lasciando trapelare, dietro la brutalità distaccata del quotidiano, la tenera e dolorosa umanità dei suoi personaggi." -
Italia de profundis
Giuseppe Genna porta qui agli estremi l'operazione chirurgica su se stesso e l'Italia. Convoca i lettori in una sorta di Stonehenge fatta di storie. Si formano sotto i nostri occhi episodi di un'autobiografia impazzita, rivelazioni plausibilmente autentiche di quanto il personaggio ""Giuseppe Genna"""" ha vissuto: il drammatico ritrovamento del cadavere del padre, in un'atmosfera lynchiana, una tardiva autoiniziazione all'eroina, l'esplosione dell'iracondia in una forma che guarda alla scrittura di Burroughs e l'intervento attivo e criminale nell'eutanasia di un caso simile a quello di Piergiorgio Welby. Fino all'avventura surreale in una estate solitaria presso un villaggio turistico in Sicilia, dove le tessere di questo racconto scomposto trovano una soluzione che è esilarante fino all'inabissamento finale. Fiction reale o realtà finzionale, questo libro pretende e concede un atto d'amore assoluto, formulato come appello al lettore, affinché sia cancellato l'autore e si ascolti l'inquietante risata con cui Genna stesso e l'Italia vengono seppelliti."" -
Rock encyclopedia e altri scritti
Nel 1959 sbarca a New York una giovane giornalista australiana. Donna indipendente, scrittrice brillante, osservatrice acuta e affamata di novità: il suo nome è Lillian Roxon, e in dieci anni intensissimi, vissuti gomito a gomito con gli artisti, i musicisti e gli intellettuali più in vista degli anni Sessanta, rivoluzionerà il modo di raccontare la cultura pop e i fenomeni giovanili. Nel 1969, l’anno del festival di Woodstock, esce la sua Rock Encyclopedia, la prima enciclopedia dedicata alla musica rock. Con uno sguardo lucido e appassionato, affilato da una vena ironica e uno stile di scrittura modernissimo, Lillian Roxon tira le somme di un decennio di eccessi e innovazioni, di mode passeggere e profonde trasformazioni dei costumi, dettando lo standard per il nuovo giornalismo musicale che sarebbe esploso – come genere di scrittura e come metodo di interpretazione della contemporaneità – negli anni Settanta. Questo volume presenta per la prima volta ai lettori italiani il testo integrale della Rock Encyclopedia, ed è completato da una selezione di articoli dell’autrice e da un profilo introduttivo firmato dal biografo Robert Milliken.«Riuscire a tenere in piedi il mondo del rock quanto bastava da permettermi di fotografarlo è stata una delle missioni più difficili nel fare questo libro. Troppa gente ha chiuso gli occhi nell’attimo esatto in cui scattavo la foto. Anche se poi, non è proprio questo il rock? Questa irrequietezza? Questa follia e disperazione e intermittenza elettrica? Volevo registrare i fatti senza perdere le emozioni. E però alla fine è stata la stessa musica a raccontare la storia. Il libro è solo il compagno di viaggio di quella storia».Lillian Roxon New York, agosto 1969 «Sono della vecchia scuola che ama un gruppo quando è senza un soldo e si batte e tormenta con liti e conflitti e tragedie emotive. Continuo a pensare che “commerciale”, se accoppiato alla musica rock, sia una brutta parola. Il che, mi spiace ammetterlo, è un modo di pensare molto anni Sessanta. Gli anni Settanta sono arrivati e non è più così che vanno le cose. Il rock è un grosso affare e tant’è. Potrà non piacermi, ma non posso cambiarlo così come non posso rimettere insieme i Beatles».Lillian Roxongennaio 1971 -
Il cuore girevole
"Il cuore girevole"""" è un romanzo corale e polifonico in ventuno capitoli, ognuno condotto dal punto di vista di un personaggio diverso, su quanto accade in un paesino della campagna irlandese all'esplosione della bolla speculativa immobiliare che costellò gli insediamenti rurali di ghost town, lotti di mini-villette a schiera mai abitate. La lente d'ingrandimento di Ryan consegna al lettore il quadro delle vicende che si sviluppano attorno al fallimento di un'impresa edile: relazioni, tradimenti, rapporti familiari disfunzionali, un omicidio e un rapimento trovano uno spazio tanto naturale quanto le gesta dettate dall'amore, dallo spirito di solidarietà, dalla dignità e dal rispetto. Ogni capitolo recupera la trama del precedente spingendola in avanti: la vicenda avanza arricchendosi ogni volta di informazioni decisive, rivelazioni, ipotesi e dubbi formulati da prospettive inedite e inattese..." -
La guerra dei cafoni
Poema cavalleresco e satira sociale, romanzo di formazione e divertissement pulp, tragedia dell'antica borghesia e commedia dell'Italia moderna.rnrnEstate 1975. In un villaggio della costa salentina si rinnova la guerra che oppone i ragazzini benestanti ai figli dei pescatori, dei pastori, dei contadini: i cosiddetti cafoni. A dichiarare e alimentare questo conflitto è il quattordicenne capo dei signori, che fa Angelo di nome, ma che nel soprannome porta il segno del campione e della perfidia: Francisco Marinho (rapinoso calciatore brasiliano dell’epoca), altrimenti detto il Maligno. Ossessionato dall’odio per i cafoni, Francisco Marinho combatte in nome dell'ordine sociale, della divisione di classe, della continuità storica. Ma quando, per un tragicomico equivoco, nella sua visione del mondo subentra una punta di compassione – o forse di affetto, o forse di amore – verso una giovane cafona, la separazione tra il bene e il male comincia a offuscarsi. Intorno a lui, i sintomi di una stagione nuova: dove il prestigio o la disgrazia dell'essere cede il passo all'arroganza dell'avere. La guerra dei cafoni non sarà più scontro tra i ranghi che ribadiscono la propria natura, ma lotta di conquista, arrampicamento, disordine collettivo e interiore. Metafora, attraverso un microcosmo di ragazzini indemoniati, del cambiamento collettivo che in quegli anni trasfigurò il nostro paese, il nuovo libro di Carlo D’Amicis è poema cavalleresco e satira sociale, romanzo di formazione e divertissement pulp, tragedia dell'antica borghesia e commedia dell'Italia moderna. -
Storie in affitto
Nelle case in affitto gli inquilini vanno e vengono, si portano dietro storie che spesso si intrecciano, umanità che si incontrano. Roberto Moliterni è andato a caccia di queste storie per tutta Roma, mentre cercava una casa in affitto. Appartamenti fastosi di ricchi decaduti, minuscole e disordinate stanze di studenti a San Lorenzo, trappole per turisti americani a Trastevere, monolocali ricavati da salotti che nessuno si può più permettere. E dentro queste case uomini soli, personaggi strampalati, improbabili venditori di ottimismo, pensionati incapaci di stare a riposo, padri mancati, possibili assassini, cuori spezzati o amori saffici che nascono di nascosto. In “Storie in affitto” viene fuori una geografia umana tragicomica -raccontata con ironia e leggerezza - dove, in fondo alla disperazione, rimane sempre un barlume di umanità e un affresco della contemporaneità compromessa dall'incertezza. In questo viaggio nel presente, l'autore mischia la propria vulnerabilità a quella dei personaggi che conosce, cambia, si confronta con la propria identità, percorre un viaggio di formazione che nasce dall'incontro con l'altro. Perché, in fondo, le vite degli altri, annidate dietro le finestre degli appartamenti, non sono che lo specchio delle possibilità che ciascuno di noi potrebbe ritrovarsi a vivere. -
Leggere uno spettacolo multimediale. La nuova scena tra video mapping, interaction design e intelligenza artificiale
Interpretare uno spettacolo tecnologico (di prosa, di danza, di lirica) significa collocarlo nella giusta cornice temporale, nel contesto di fruizione per cui è stato pensato e comprendere le potenzialità, le tematiche e le ragioni drammaturgiche dell’uso di una specifica tecnologia.rnIn questo libro le creazioni teatrali sono lette attraverso le teorie di Lev Manovich, Jay David Bolter, Richard Grusin e Henry Jenkins sulla “cultura convergente”, la “cultura del software” e la tendenza alla “remediation”, cioè al riutilizzo delle vecchie tecnologie.rnDopo un breve sguardo al videoteatro degli anni Ottanta e al teatro digitale degli anni Novanta, ci si concentra sul periodo che va dalle prime coreografie interattive con uso di motion capture alle ultime sperimentazioni con sistemi di Intelligenza Artificiale.rnIl libro è arricchito inoltre da interventi di studiosi italiani che illustrano i nuovi formati digitali e le tecnologie di riferimento, nonché da una sezione di schede delle opere tecnoteatrali più significative. -
La nascita della Marina Militare italiana. Dalle Marine preunitarie alla Marina Militare italiana
Le origini della Marina militare italiana vanno ricercate nelle vicende che conducono alla formazione del Regno d'Italia attorno agli anni 1859-61. In quest'ambito la Marina militare del Regno di Sardegna, che costituirà la base della futura Marina militare italiana, svolge un ruolo essenziale e sovente non adeguatamente evidenziato se non da parte degli storici ufficiali. -
Fratello senza peccato. Il mio Fabrizio De André. Filippo Mariotti, fattore dell'Agnata, racconta l'amico fragile
Fratello senza peccato è la storia dell'amicizia fraterna tra Fabrizio De André e il fattore dell'Agnata, Filippo Mariotti. Insieme, i due, Fili e Fabri, hanno passato inverni solitari, primavere ricche di nuovi progetti, estati dedicate al riposo e autunni dolcissimi di idee e pensieri. -
Un ufficiale asburgico tra fedeltà e patria slovena. Dal fronte galiziano al poligono di Opicina (1915-1944)
Il memoriale inedito dell'ufficiale austriaco di lingua slovena Stanislav Dekleva non è solo uno dei tanti diari di guerra. È bensì un racconto avvincente che vede il suo protagonista spostarsi dalla Galizia al ghiacciaio della Marmolada, nel corso di tutta la Grande Guerra, rivelando intuizioni geniali e brillanti azioni. È lui che ""inventa"""" i famosi tunnel di ghiaccio che rendono gli spostamenti veloci e imprevisti tra seracchi e posizioni di prima linea. Questa ricerca racconta anche il difficile dopoguerra vissuto da antifascista sloveno culminato nell'eccidio di Opicina in cui perse la vita."" -
San Lorenzo o re Davide? La liturgia funeraria antica nei mosaici del Mausoleo di Galla Placidia
"Con l'ausilio della narrazione agostiniana della morte della madre Monica e di altre antiche fonti, liturgiche e patristiche, i mosaici del Mausoleo ravennate sono come un """"rituale"""" che raffigura le diversi fasi della liturgia cristiana del commiato: la domanda di purificazione e perdono a Dio durante la processione funebre e davanti al sepolcro del defunto (il re Davide/Cristo che getta sulla graticola il libro dei peccati); la preghiera per la deposizione del corpo nella tomba, con l'esaltazione del """"refrigerium"""" dell'anima nel paradiso, accolta dagli Apostoli e dai Santi (lunette e cupola stellata). La lunetta sulla porta d'ingresso del Mausoleo, che si ammira soprattutto nell'atto di uscire fuori, riflette la liturgia delle esequie, che prega perché l'anima sia """"portata sulle spalle dal buon Pastore"""" (dalla prefazione di Erio Castellucci Arcivescovo di Modena-Nonantola e Carpi, Presidente Commissione Episcopale Dottrina Fede). """"In particolare la studiosa avanza l'ipotesi che l'ideatore dell'intero programma iconografico e iconologico del sacello, forse congiuntamente con la stessa Augusta, abbia voluto fare precisi riferimenti al rito sepolcrale cristiano dei primi secoli. Così tutta la decorazione musiva appare fortemente ispirata sia dal cerimoniale, sia dalle letture dei Salmi prescritti per la funzioni. In questo contesto anche il personaggio biancovestito posto nella lunetta sul fondo del Mausoleo assume una nuova identità, coerente con tutto l'apparato iconografico"""" (dall'introduzione di Linda Kniffitz Archeologa e storica dell'arte)." -
Omero filosofo. L'enciclopedia omerica e le origini del razionalismo greco
I poemi omerici hanno orientato i contenuti della successiva letteratura greca. Lo stesso pensiero filosofico trae spunti di riflessione dai canti epici. Omero dunque costituisce un inizio anche per la storia della filosofia. Nell'épos si era accumulata una tradizione che lasciò residui fecondi su tre diversi piani: lessicale, enciclopedico, del mito (le cui intuizioni intorno alle strutture del cosmo e alle forze dappertutto operanti implicano quasi un'architettura logica). Il mito fu capace di costruire un tessuto di significati o d'idee, formando quasi una riserva di pensiero per le età che seguirono, una prima forma di sapere organizzato, offrendo materia di riflessione a chi si pose i primi interrogativi sui grandi temi dell'essere e del divenire. La religione olimpica era già sulla via dell'incipiente filosofia greca, e non oppose al fiorire del pensiero razionale le resistenze di una religiosità diversamente orientata, mistica e dommatica. Ad una filosofia attenta alle fonti storiche interessa conoscere come dalle intuizioni del mito il pensiero razionale sia venuto lentamente precisando concetti, categorie, criteri costitutivi di una visione laica e scientifica del reale. -
Caput Boreanum. Ripartiamo da noi
"In questa Antologia si è voluto raccontare il mondo della provincia nella sua forma più autentica ed essenziale. E ne è uscita fuori un insieme di voci, di suoni, di timbri che parlano di Gavorrano come roccaforte e forma primordiale di tutto ciò che la provincia rappresenta, nel bene e nel male.""""" -
Furbissimo io!
Cosa vuol dire diventare gatto? Già protagonista del romanzo ""Furbo io!"""", il piccolo Conte ritorna ai suoi lettori con una domanda di cui lui stesso non conosce una risposta. La troverà nel diario di questo suo primo anno di elementari, tra umani che non sanno comprenderlo, uccellini malfidati, gatti pronti a sfidarne l'audacia e la generosità. Una paternità inattesa cambierà il suo orizzonte e proprio nell'amore per il piccolo Sonny Conte saprà trovare la sua strada per crescere e diventare finalmente adulto, senza rinunciare a se stesso e alla sua voglia di stupire. Dedicato a chi ama i gatti."" -
La vera storia di Antonello Zappadu. Il fotoreporter di Villa Certosa che è diventato l'incubo di Berlusconi
Su ""Panorama"""" del 28 maggio 2009 viene lanciato il servizio che accusa Antonello Zappadu di aver richiesto un milione e mezzo di euro al premier Silvio Berlusconi per le foto riprese a Villa Certosa. Seguiranno le denunce e l'intervento del garante che sequestra tutto il materiale. Quando """"El Pais"""", quotidiano spagnolo, il 5 giugno pubblica solo cinque di quei """"presunti scatti bollenti"""", l'intero mondo mediatico va in tilt: duecento tra le più importanti emittenti mondiali aprono o accompagnano i loro notiziari con ampi servizi su questo colossale scoop. Ma qual è la verità dietro questa storia? Questo libro la racconta, ripercorrendo le vicende del fotoreporter che dagli anni Ottanta in poi ha documentato i sequestri di persona in Sardegna, partecipato alla liberazione di Farouk Kassam, cercato Ingrid Betancourt rischiando di essere venduto alla guerriglia, ritratto i tagliatori di teste dell'Amazzonia, i campi di addestramento di Gladio, e dal 1994 in poi seguito molto da vicino Silvio Berlusconi. Senza tralasciare niente - dagli aneddoti ai documenti esclusivi, dalle foto pubblicate su """"Oggi"""" nel 2007 alle ultime clamorose rivelazioni - Salvatore Zappadu racconta un'altra storia italiana, la nostra storia, in difesa della libertà di stampa."" -
A scuola con il mondo. Un'esperienza modello, un modello di esperienza
Storia di vita e di intensa sperimentazione psicopedagogica, ""A scuola con il mondo"""" racconta l'esperienza didattica e umana di Angelina Linda Zammataro: una maestra-psicologa romana che, tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, mise la sua vita al servizio di una nuova idea di scuola. Con un linguaggio appassionato e appassionante, il lavoro della Zammataro riflette su una realtà in perenne mutamento, come quella che avrebbe portato la scuola a cimentarsi con la tematica dell'interculturalità, e, non senza ironia, denuncia i retaggi conservatori che ancora pesano sulle istituzioni didattiche italiane. Il risultato è un testo in cui, al valore scientifico, si unisce la testimonianza di un nuovo e concreto metodo pedagogico: la Psicoanimazione. Un approccio innovativo nel fondamento teorico dell'insegnamento e del tutto attuale per le soluzioni offerte alle più scottanti questioni sociali - dall'integrazione degli alunni provenienti da contesti extraeuropei all'inserimento dei diversamente abili - in grado di ricondurre le stesse all'interno di un percorso più ambizioso: dare vita a una scuola davvero capace di riportare il bambino al centro del processo educativo e restituirle così il suo autentico fine di formare esseri liberi e pensanti."" -
Pesca alla trota in America
Pesca alla trota in America è il capolavoro di Brautigan. Scritto nel 1961 e pubblicato per la prima volta nel 1967, diventa subito un libro culto per l'America di quegli anni, vendendo più di due milioni di copie e facendo di Brautigan un'icona della controcultura. Ma cos'è Pesca alla trota in America? È un'entità imperscrutabile e multiforme, che assume via via le sembianze di un vecchio barbone malconcio, uno stato mentale, un alberghetto di cinesi, una trovata da terroristi in erba. È forse la memoria collettiva del sogno americano di fronte al suo tramonto, un lamento sulla perdita dell'innocenza con il sorriso sulle labbra. Enigmatico e funambolico, dissacrante ed elegiaco, Pesca alla trota in America mescola forme e generi letterari per costruire un'altra America, un'America della mente che è un distillato d'immaginazione e creatività. E soprattutto è uno spasso da leggere. -
Ricerche aritmetiche
Le ""Disquisitiones arithmeticae"""" di Carl Friedrich Gauss (1777-1855) rivestono una straordinaria importanza nella storia della matematica costituendo il primo trattato moderno di teoria dei numeri. Pubblicate in latino per la prima volta nel 1801 presso l'editore Fleischer di Lipsia, sono state oggetto di edizioni successive e traduzioni nelle principali lingue europee. Mancava però una traduzione completa e affidabile in italiano: il volume intende colmare questa lacuna dopo oltre due secoli dall'uscita dell'edizione originale. Prefazione di Umberto Zannier."" -
Il primo libro di solfeggio. In doppio pentagramma per chi suona il pianoforte, il violoncello, l'arpa. Livello preparatorio. Vol. B
Chiave di violino e di basso per chi suona il pianoforte, l’arpa e il violoncello, appendice con il gioco sul dettato ritmico e melodico. Ogni pagina contiene gli esercizi per una lezione: solfeggio parlato, solfeggio ritmico, un canto a difficoltà graduale e un disegno da colorare. Età di lettura: da 7 anni.