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Terapia psicomotoria nel ciclo di vita. Indicazioni e ambiti applicativi
La terapia psicomotoria, nata cinquant'anni fa in Francia e diffusa rapidamente nel mondo, è una tecnica a mediazione corporea con una doppia applicazione: terapeuticoriabilitativa in ambito sanitario e pedagogico-educativa nelle scuole. Storicamente utilizzata in età evolutiva, a partire dagli anni '80, almeno in Italia, viene applicata anche con l'adulto e l'anziano. Si tratta di una tecnica basata sulla relazione paziente-operatore, che si realizza attraverso il corpo e il movimento utilizzando come strumento privilegiato il gioco: in età evolutiva, si pone l'obbiettivo di favorire e sostenere le fisiologiche traiettorie dello sviluppo; nelle fasce d'età successive, di ridimensionare i vissuti distorti emergenti, coscientizzandoli ed elaborandoli. Grazie alla riscoperta del piacere e del significato del movimento attraverso la relazione viene favorito il raggiungimento dell'autonomia e quindi della capacità di scegliere, decidere, rapportarsi in modo libero e paritetico con gli altri, al di là dell'eventuale realtà invalidante. La terapia aiuta a far riscoprire il piacere nell'utilizzo di una eventuale funzione alterata o compromessa, cercando comunque di utilizzarla al massimo del suo potenziale, ma soprattutto colorandola di affettività e cognitività. Il volume, dopo una panoramica sui presupposti teorici della terapia psicomotoria, prende in esame l'applicazione di questa tecnica durante tutto l'arco di vita, descrivendo le necessarie variazioni e modifiche legate alla fascia d'età e analizzandone applicazioni e integrazioni declinate nei molteplici percorsi di cura e riabilitazione. Si rivolge, quindi, a neuropsicomotricisti dell'età evolutiva, psichiatri, neuropsichiatri, psicologi, tecnici della psicomotricità, terapisti della riabilitazione psichiatrica, educatori, infermieri, operatori della relazione d'aiuto. -
Al tavolo della negoziazione. Strumenti e metodi dei negoziatori professionisti
Molti degli snodi cruciali in una carriera professionale includono una negoziazione. Negoziamo dal primo stipendio fino a tutte le promozioni; dal passaggio di incarico al licenziamento. Negoziamo con clienti e con fornitori; con le parti sociali e gli enti territoriali. Quasi sempre, al di là del tavolo, c'è un professionista che fa della negoziazione il suo mestiere. Quando l'inesperto si siede al tavolo, il più delle volte non ha consapevolezza di quanto sia grande il divario di abilità fra le parti. In ambito sportivo, sarebbe impensabile far incontrare un professionista con un dilettante. Nella vita avviene regolarmente, solo che non ce ne rendiamo conto. Come prepararsi? Come comportarsi? Cosa chiedere? Come rispondere a un'offerta? In breve, come negoziare? Il libro prova a rispondere a queste e a tante altre domande, spiegando passo-passo il processo negoziale e fornendo suggerimenti pratici per affrontare qualunque negoziazione con più consapevolezza e tranquillità. È scritto per tutti, donne e uomini, giovani e meno giovani, con la certezza che diventare negoziatrici e negoziatori preparati e abili porterà benefici tangibili a noi, ai team che ci supportano e anche alle nostre famiglie. -
Il management delle malattie croniche. Profili economico-aziendali
Il presente lavoro, che si pone all'attenzione di studiosi, policy-maker, manager, operatori nel campo della salute, sviluppa contenuti utili per una riflessione in chiave economico-aziendale sul tema della gestione delle malattie croniche, attualmente in grande aumento in Italia e all'estero. La gestione della cronicità si fonda sulla capacità dei servizi sanitari, nazionali e regionali, di coniugare efficacemente obiettivi di performance clinico-assistenziale con obiettivi di economicità delle prestazioni erogate dalle aziende sanitarie e dai professionisti del territorio e dell'ospedale. Le malattie croniche richiedono una gestione integrata dei percorsi assistenziali dei pazienti che implica lo sviluppo di modelli di reti, nonché l'impiego di tecnologie e strumenti innovativi di digital health, al fine di ridurre il carico dell'assistenza ospedaliera. In quest'ottica, e in un momento di grande attenzione alle performance e alla sostenibilità economico-finanziaria, sociale ed ambientale dei servizi sanitari, nazionali e regionali, la presente opera propone profili economico-aziendali, approfondimenti teorico-pratici e spunti di analisi critica per supportare un ripensamento del tradizionale sistema di curahospital-based per le malattie croniche a favore di un incremento e potenziamento del sistema delle cure primarie e domiciliari e, più in generale, dell'assistenza territoriale. Il volume accoglie i contributi di diversi autori per offrire un quadro internazionale e nazionale sulla gestione in chiave economico-aziendale della cronicità con un excursus sull'esperienza di gestione della malattia dello scompenso cardiaco in Regione Molise. Il presente studio si inserisce nel framework di ricerca del Value Based Health Care che misura gli outcome e i costi delle cure sui pazienti e ben si inserisce nel quadro della recente riforma dell'assistenza sanitaria territoriale (il DM 77/2022), del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP 2020-25) del Ministero della Salute. -
Emozioni e movimento nella didattica della lingua. Prospettive teatrali e drammapedagogiche
Parlare una lingua straniera implica una vera e propria messa in gioco di tutto il corpo, che partecipa in maniera olistica al processo di produzione e acquisizione del linguaggio, unitamente alle dimensioni cognitiva, emozionale, relazionale e motivazionale. In tale direzione si inserisce il progressivo interesse della comunità scientifica internazionale per le arti performative, in particolar modo il teatro e il drama, poiché privilegiano gli elementi della comunicazione, l'aspetto sociale e non verbale, l'interazione personale, la partecipazione personale del soggetto in formazione. A partire dal costrutto di apprendimento e insegnamento performativo, viene qui presentato un approccio multimodale alla glottodidattica che riconosce ai codici non verbali, al movimento corporeo e alle emozioni una valenza strategica, per arrivare a scoprire il significato dei concetti di drama e drammapedagogia. Il volume si propone come strumento di studio e riflessione sia per chi si sta formando in ambito educativo-formativo sia per i docenti in servizio, mediante riflessioni teoriche e spunti operativoapplicativi per la progettazione di percorsi drammapedagogici, in grado di generare esperienze totalizzanti, ricche di significato e potenzialità inclusive. Philipp Botes è dottore di ricerca in Pedagogia, dirigente scolastico e docente universitario a contratto. I suoi interessi di ricerca riguardano i processi di insegnamento-apprendimento, la glottodidattica, le arti performative e l'istruzione degli adulti. -
Scritti su violenza, diritto e pena
Il diritto può offrire al lettore strumenti concettuali per decifrare il complesso mondo in cui viviamo e in cui facciamo esperienza della violenza (bellica, istituzionale, criminale)? Può rappresentare una risposta adeguata oppure occorre puntare su soluzioni alternative? Partendo da queste fondamentali domande, il volume raccoglie una serie di scritti sul rapporto tra diritto e violenza, questione divenuta cruciale nella società di oggi, sia per l'esplosione di una guerra in Europa, sia perché il diritto è in misura crescente oggetto di critiche per le sue connivenze con il potere e per il carattere opprimente e brutale del sistema punitivo statuale. Gli studi ripresentati nelle pagine di questo libro analizzano il problema da prospettive diverse. In alcuni l'indagine si focalizza sulla natura del diritto per sondare se e a quali condizioni sia eliminabile la dose di forza costrittiva che esso incorpora, oppure se e a quali condizioni può essere strumento di pace anziché di guerra; in altri si approfondiscono le criticità del diritto penale, da sempre avvertito come intriso di violenza repressiva, e la plausibilità delle teorie di giustificazione della pena; in altri ancora si considera il sistema penitenziario e la sua difficile compatibilità con il rispetto della dignità umana, visto che spesso si riduce a luogo di degradazione di esistenze emarginate dal contesto sociale. Sullo sfondo, la lezione e le riflessioni che, sul tema, hanno prodotto grandi maestri del passato più o meno recente. -
L'impatto sociale. Dati di valore verso il bilancio sociale
Ritenere che i dati siano un valore e credere che la sostenibilità sia centrale nel pensare e nel misurare l'impatto nella narrazione di un bilancio che vuole essere sociale è la sfida che il libro ha accolto. Un testo di stampo scientifico che però nasce da un desiderio che ha il sapore di utopia. Originato dall'incontro fra il lavoro di ricerca applicata degli autori e dalla passione e competenza dei curatori, tenta di rispondere alla domanda se è possibile incidere veramente nel mondo della vulnerabilità, nonostante possa sembrare un paradosso, ma è il luogo da cui far partire una nuova comprensione agli attori dei processi dei cambiamenti e in particolare ai decision maker. Il libro si pone l'obiettivo di chiarire con rigore scientifico il social impact, ma anche quello di mostrare praticamente un percorso possibile di strutturazione e narrazione del bilancio sociale. -
Autonomie speciali e regionalismo italiano. Un bilancio
Il compiersi dei primi cinquant'anni del Secondo Statuto di Autonomia della Regione Trentino-Alto Adige / Südtirol (1972-2022) rappresenta lo spunto per un articolato bilancio, a più voci, sul processo italiano di regionalizzazione e sulla posizione che in esso hanno avuto e potranno ancora avere le autonomie speciali. Non si tratta solo di stimolare uno sguardo retrospettivo, pure utile per l'acquisizione consapevole di alcuni indispensabili dati di contesto storico-istituzionale. A venire in gioco, più in generale, è il grande e attuale dibattito sul grado della differenziazione territoriale che il sistema repubblicano delle autonomie può alimentare e sostenere. È una discussione che oggi si svolge al di fuori di un disegno sistematico di riforma e pare affidare le sorti dei rapporti tra lo Stato e le autonomie a singole iniziative, finalizzate a realizzare forme innovative di regionalismo differenziato. Si sta dunque dando vita a un modello dichiaratamente e diffusamente asimmetrico? Quali sono le infrastrutture di questa trasformazione? Qual è il ruolo dell'amministrazione centrale? E quali cambiamenti possono derivare per il significato e per le proiezioni organizzative dell'autonomia? Su questi temi si confrontano studiosi di esperienza e provenienza diverse, alla ricerca delle coordinate necessarie per rispondere agli interrogativi che caratterizzano tuttora il regionalismo italiano come un progetto in costante divenire. Contributi di: J.-B. Auby, E. Balboni, R. Bifulco, M. Cammelli, E. Carloni, C. Caruso, F. Clementi, F. Cortese, A. Deffenu, D. Florenzano, T. Font i Llovet, G. Gardini, P. Giangaspero, A. Giovanardi, D. Girotto, B. Guastaferro, F. Guella, A. Mastromarino, F. Palermo, S. Parisi, A. Ruggeri, I. Ruggiu, G. Tarli Barbieri, R. Toniatti, D.E. Tosi, L. Violini, J. Woelk. -
La marca. Tra impresa e società
Le marche sono degli importanti strumenti impiegati dalle imprese per finalità economiche e commerciali, ma svolgono un ruolo estremamente rilevante anche all'interno dell'intera società. Sono cioè dei veri e propri protagonisti della cultura sociale. D'altronde, negli ultimi decenni il modello della marca, data la sua efficacia, ha oltrepassato i confini del mondo strettamente aziendale ed è stato sempre più adottato anche da individui e organizzazioni di vario genere. Questo testo analizza le marche soprattutto per quanto riguarda il ruolo sociale che esse rivestono. Lo fa considerando la natura dello spazio sociale fortemente estetizzato in cui le marche attualmente operano, analizzando come agiscono concretamente e mettendo in luce alcuni concetti teorici innovativi, quale quello di immaginario di marca. Il volume è completato da dieci analisi, finalizzate a mostrare come questo concetto si concretizzi in casi di marca particolarmente rilevanti. -
Ragioneria generale. La logica e la tecnica delle scritture contabili. Nuova ediz.
La ragioneria è una materia fondamentale per l'espletamento degli obblighi di tenuta delle scritture contabili ma è assolutamente indispensabile anche per la piena comprensione del fenomeno aziendale. Suo compito, fra l'altro, è infatti quello di sintetizzare la dinamica gestionale in cifre onde consentire, in qualsiasi momento successivo, di riconvertire tali cifre in andamenti economici. La ragioneria, oltre che per soddisfare dei vincoli giuridici, diventa così uno strumento essenziale per gli imprenditori, i manager e gli analisti i quali, grazie ad essa, possono interpretare i risultati conseguiti ed individuare i punti di forza ed i punti di debolezza delle combinazioni produttive. Tuttavia, per ""far parlare"""" le scritture contabili ed i connessi bilanci è necessario conoscere non solo la """"tecnica"""" delle rilevazioni, ma soprattutto la """"logica"""" di fondo che sottende a tali registrazioni. Il presente volume intende pertanto, attraverso un percorso di apprendimento e di approfondimento progressivo, fornire tutti gli elementi necessari al fine di giungere anzitutto ad una piena maturità nella conoscenza della """"logica"""" delle rilevazioni contabili, per poi acquisire la totale padronanza anche della relativa """"tecnica"""" scritturale. In questo modo la ragioneria non si limiterà ad essere utile per raggiungere l'obiettivo della rilevazione delle operazioni di gestione, ma rappresenterà una materia realmente """"di base"""", essenziale e determinante per comprendere appieno il fenomeno aziendale e quindi funzionale per lo studio delle altre numerose discipline che tale complesso fenomeno sottopongono ad investigazione. A questo scopo si segnala che è pure disponibile uno specifico manuale pratico di casi, applicazioni e quesiti che costituisce il naturale complemento dell'opera."" -
Media digitali. La costruzione delle relazioni sociali
Intelligenza artificiale, piattaforme digitali, nuovi spazi per la realtà aumentata: l'homo digitalis deve essere in grado di affrontare sfide così complesse. Per farlo, è indispensabile che si riaffermi un sistema sociale in cui le Istituzioni tornino protagoniste, stabilendo regole e confini, assumendosi la responsabilità di controllare il futuro dello sviluppo tecnologico, nel solco di un'innovazione consapevole. Così vicina; eppure, così lontana: la rivoluzione digitale, che solo una trentina d'anni fa ha iniziato a incidere profondamente sulle nostre vite, ha rappresentato un momento di rottura con il passato, ormai sedimentato nella nostra memoria. I cambiamenti che ne sono derivati, e che si riflettono sugli individui e sulla struttura sociale, si sono susseguiti negli anni, apparentemente come ""scosse di assestamento"""", ma in realtà generando a loro volta mutamenti consistenti. La pandemia, poi, ha inferto una spinta decisiva verso l'adozione di procedure e strumenti tali per cui la quotidianità è sempre più proiettata in una dimensioneonlife e la tradizionale dicotomia tra mondi fisici e virtuali è destinata a sfumare definitivamente. Così, mentre si è consumato il passaggio dalla """"società in rete"""" alla """"società delle piattaforme"""", nel momento in cui ci poniamo dubbi sulle conseguenze dell'intelligenza artificiale generativa, all'orizzonte si staglia un'ulteriore novità: il Metaverso. Il volume ripercorre il tragitto che ha portato dagli albori della rete allo scenario contemporaneo, attraverso una rilettura delle teorie che hanno connotato gli Internet Studies, focalizzandosi su queste trasformazioni e cercando di individuare quelle che ci attendono in un immediato futuro."" -
Didattica speciale per l'inclusione: prospettive metodologiche
La SIPeS, in occasione del proprio convegno nazionale nel 2022, organizzato nella sede dell'Università di Macerata, si orienta verso una chiara focalizzazione sul tema delle ""Didattiche speciali per una scuola innovativa"""". Interpretata come sfida globale, capace di sviluppare processi di innovazione che coinvolgano l'intera esperienza scolastica, la scommessa sulle """"didattiche speciali"""" necessita di una coerente azione, declinata su molteplici versanti, da quello delle metodologie didattiche a quello dell'implementazione delle tecnologie per l'apprendimento. Un tale intendimento conduce alla strutturazione di un bagaglio pedagogico-didattico composito che pone il tema dell'inclusione al centro dei processi di sviluppo dell'intera comunità scolastica. Didattica Speciale per l'inclusione: prospettive metodologiche rappresenta un punto di incontro della sinergica collaborazione tra esperti di Pedagogia e Didattica Speciale presenti nel territorio nazionale, che da anni si muovono all'unisono nella direzione della disseminazione di teorie e pratiche che contribuiscono all'avanzamento della ricerca, dando vita ad itinerari esplorativi aperti verso ulteriori e innovative piste di lavoro."" -
Tempo, spazio, corpo-corporeità, relazione comunicativa. Dialoghi per la ripartenza in un confronto trans-disciplinare e multi-esperienziale
Il volume intende avvicinare il lettore ad alcune riflessioni transdisciplinari e multi-esperienziali avviate all'interno dei Dialoghi per la ripartenza, un ciclo di seminari promosso nel 2021-2022 presso il dipartimento ForPsiCom dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Lo scopo che ha guidato l'iniziativa è stato offrire una prima opportunità di rielaborazione dell'esperienza pandemica appena trascorsa e individuare questiones e strategie di intervento utili a ricalibrare gli assetti metodologici e le possibili tematizzazioni. In particolare, il libro privilegia la problematizzazione critico-filosofica che rinviene dal metodo di indagine fenomenologica attorno a un focus privilegiato: ""stare in situazione relazionale"""". Il gruppo di ricerca afferente al CIRLaGE ha provato a derubricare fenomenologicamente quattro coordinate teoriche indispensabili nel processo di ri-significazione della relazione interpersonale: tempo, spazio, corpo-corporeità, relazione comunicativa. Il volume permette di ripercorrere le tappe teoriche che hanno scandito la ricerca e la proposta didattica dei seminari; rilancia, inoltre, ulteriori suggestioni al fine di analizzare i focus tematici trattati e permette di ripartire da questi per allenarsi al continuo riorientamento e intenzionamento degli atti di significazione che li sottendono."" -
Neoliberismo e difesa dello stato di diritto in Europa. Riflessioni critiche sulla costituzione materiale dell'UE
Le condizionalità poste dall'UE nelle procedure di adesione hanno offerto fragili puntelli alla democrazia costituzionale di Ungheria e Polonia, allieve modello di ieri e democrazie illiberali di oggi. Col nuovo regolamento 2092 l'Unione torna alla condizionalità per piegare quei Paesi al rispetto dello Stato di diritto, colpendoli nella ""borsa"""". Una vittoria per """"l'Europa dei valori"""" che rischia di essere più apparente che reale. La fuga dei capitali scatenata dalla crisi del 2008, assieme alla drastica migrazione economica, hanno reso lo spazio di competizione dell'UE un luogo pericoloso per le """"piccole Nazioni"""" e per la piccola borghesia che le abita. Alla fragile """"costituzione formale"""" che ha sugellato l'alleanza tra élite liberiste e capitale transnazionale, si è sostituita una più solida """"costituzione materiale"""" che internalizza le esigenze competitive del mercato unico ma ignora i valori non economici dell'UE. Riannodare i fili dell'adesione all'UE, prima, e del contro-movimento dell'involuzione illiberale, poi, serve a riflettere sui guasti del neoliberismo, che ha fatto dello Stato di diritto una moneta di scambio per il successo economico. Il law shopping assecondato dall'UE non è stato un buon viatico: fondare sull'economia il valore del diritto è un rischio per ogni sistema democratico, non solo nell'Europa centrorientale."" -
Storie di Siracusa tra Ottocento e Novecento
La città di Siracusa ha rappresentato per l'autore il territorio su cui impegnarsi in un esercizio di ricerca di storia urbana, capace di intrecciare la storia dello spazio con quella sociale, politica e dell'amministrazione. In questo libro il lettore troverà la ricostruzione delle reti famigliari che legano la borghesia delle professioni, della rendita e dell'impiego alla gestione del municipio. Troverà la ricostruzione dei profili patrimoniali e delle propensioni economiche delle principali famiglie commerciali. Troverà ancora i processi di modernizzazione della città legati al piano regolatore, all'espansione edilizia e alla costruzione delle reti tecnologiche della luce e dell'acqua. Troverà, infine, la formazione dei profili identitari costruiti sia attraverso il discorso pubblico sulle radici classiche e sull'innovazione tecnologica, in un intreccio tra modernità e tradizione, sia attraverso le retoriche della centralità mediterranea della città, tese a legittimare il ruolo e l'azione della classe dirigente. Queste storie sono dunque un esercizio di storiografia, un contributo al dibattito nazionale e internazionale sulla storia urbana, ma allo stesso tempo esse si offrono alla finalità più ampia di contribuire alla costruzione di un discorso pubblico sulla città. Il libro pone in questo senso il tema di come una storia interdisciplinare complessa, che mette insieme società, amministrazione e spazio, può contribuire alla formazione di una identità cittadina, può rappresentare uno strumento per narrare un'idea di città utile alla città. In altre parole pone il tema di come la storia di una città può farsi strumento di formazione di una coscienza storica che metta i cittadini nella condizione di conoscere il passato, per capire il presente e orientare il futuro. La domanda che il libro vuole porre è dunque: come queste storie possono aiutarci a costruire il futuro di Siracusa. -
Le parole del lavoro
I temi presentati vengono da lontano e riguardano quasi l'intera vita accademica dell'Autore, intorno ai quali ha riflettuto ancor prima che il professore Achille Ardigò lo chiamasse dalla vita lavorativa organizzativa e dipendente a quella universitaria e soprattutto all'insegnamento, che rappresentava una meta da sempre perseguita. Un insegnamento sociologico sui e dei problemi del lavoro, trattazione costante e pressoché vocazionale, approccio privilegiato per tutta la carriera accademica. Le riflessioni che qui si sono solo cercate di aggiornare ruotano intorno a problemi sui quali l'Autore ha riflettuto per tutti gli anni successivi alla sua appartenenza accademica e affrontano temi sia che abbiano riguardato l'insegnamento, sia che abbiano investito le analisi teoriche via via affrontate, sia infine in quanto abbiano interessato le diverse e numerose ricerche nazionali e internazionali nelle quali l'Autore stesso ha lavorato, che ha diretto o alle quali ha semplicemente collaborato. Qualcuno penserà: perché pubblicarle oggi? Perché attualizzando le tematiche più generali affrontate, dunque ridisegnandole con gli occhi e la mente di oggi, avrebbero potuto parlare, come suggerisce il titolo del volume, anche ad altri. Non resta che dare voce ai diversi significati proposti, nella speranza di provocare interesse e conoscenza in chi le leggerà e su cui rifletterà. -
Etsi Constitutio non daretur. Le costituzioni civili nel mondo transnazionale
La globalizzazione è finita e stiamo tornando allo Stato nazionale sovrano? La governance, come dispositivo politico e categoria normativa, ha fallito? Di che tipo di diritto abbiamo bisogno per affrontare le imponenti sfide che il nostro tempo ci presenta? Sono questi gli interrogativi cui il libro intende dare risposta nel solco delle teorie del costituzionalismo globale, indagandone i principali caratteri e limiti. Ripensando un particolare modello di costituzionalismo globale, quello sociale, teorizzato dal giurista Gunther Teubner, il volume esplora la possibilità di trasporre le categorie del costituzionalismo tradizionale in una dimensione sovranazionale. Nell'oceano della globalità, emergono nuove isole in grado di esprimere una inedita normatività costituzionale. Non si tratta di una semplice rivendicazione di autonomia normativa che i sistemi sociali invocano nei confronti del diritto statale e internazionale bensì di una vera e propria giuridicità costituzionale. Solo che la nuova 'questione costituzionale' non si esprime più nell'organizzazione del potere politico ma nella necessaria limitazione funzionale delle energie dei regimi privati, la cui esplosione rischia di investire Stati, ambienti sociali, sistemi, individui, diritti e libertà. Il costituzionalismo sociale viene allora re-interpretato come una nuova governance costituzionale transnazionale che riparte dal carattere fortemente pluralistico e aperto del costituzionalismo post-weimariano, cui aggiunge l'elemento riflessivo e quello funzionale. Tra le pieghe amorfe dello scacchiere geopolitico mondiale, indagando il ruolo dell'Unione europea e confrontandosi con alcune pronunce della Corte di Giustizia europea, emerge così una governance sul mondo, più che una governance del mondo, che nella consapevolezza di non poter ridurre il molteplice a unità, prova comunque a governare la frammentazione e il disordine globale. -
Etnografia nel Chaco argentino. Una storia di vita
Basato su una precisa analisi storica e sociale del contesto, il libro si addentra nel microcosmo di una famiglia indigena, nei legami di parentela, nella vita quotidiana, nelle transizioni imposte dai profondi e incessanti cambiamenti culturali e nella vivace adesione all'universo tradizionale. Il villaggio è quello di Misión Nueva Pompeya, un'antica missione francescana nel Chaco argentino, dove oggi convivono comunità indigene, criollos, missionari di diverse appartenenze, chaqueños e gringos. Un universo osservato attraverso gli occhi di Teodora, arrivata qui negli anni Settanta, quando era appena giunta nell'antica missione Guillermina Hagen Montes, una suora appartenente al movimento della Teologia della Liberazione. Il volume analizza come si articolano le reti di parentela, come si alimentano le relazioni nelle famiglie wichís, cosa significa la paura di trovarsi intrappolati nell'incesto. La storia presentata da Teodora riecheggia inevitabilmente con quella del mito. Come il mito, essa mostra i drammi familiari, gli aspetti dolorosi e nascosti della sua esistenza, le fragilità di una donna orfana di fronte a reti di parentela che prescrivono precisi comportamenti all'interno del gruppo. Se nel mito i figli della corzuela (tsona), per evitare le restrizioni imposte dal loro status di orfani (quello di sposare una sorella classificatoria), si allontanano completamente dal mondo sociale rifugiandosi nel mondo celeste, le storie qui raccontate mostrano cosa succede quando gli orfani decidono consapevolmente di vivere la loro vita sociale perché non possono o non vogliono sottrarsi. -
Pedagogia speciale. Infanzia e servizi educativi inclusivi
La questione identitaria della Pedagogia speciale e della sua configurazione scientifica ha attraversato gli ultimi due secoli durante i quali la prospettiva inclusiva si è affermata, ancorata alla consapevolezza di una necessaria progettazione e pianificazione di interventi educativi e didattici, individualizzati e personalizzati, riconoscendo l'educabilità di tutti e di ciascuno. La Pedagogia speciale è, in tal senso, attenta a individuare e a interpretare i bisogni educativi speciali, offrendo risposte adeguate, efficaci e contestualizzate, coerentemente con il costrutto dell'inclusione. Essa, pertanto, chiama in causa l'esercizio dell'agentività nel sistema educativo, attraverso interventi intenzionali e generativi, derivanti da una progettualità in grado di rimuovere o di attenuare gli ostacoli che provengono dai contesti, ricercandotraiettorie non lineari per un agire educativo inclusivo. Diviene necessario, in tal senso, pensare a una formazione degli educatori centrata su un agire consapevole e intenzionale, che diventi caratteristica imprescindibile di ogni professionalità educativa coinvolta. Nell'ambito dei servizi di educazione e di istruzione, quelli dedicati all'infanzia assumono un ruolo determinante rispetto allo sviluppo delle potenzialità che appartengono a ogni bambina e bambino e che vanno riconosciute e valorizzate. In particolare, l'evidente complessità di tali servizi rivela la necessità di un approccio ecologico e sistemico, fondato sulla condivisione di intenti, sulla collegialità delle scelte, sulla corresponsabilità tra più attori. Partendo da tali premesse, il volume intreccia le indicazioni derivanti dalla normativa con le suggestioni della Pedagogia speciale, proponendosi di offrire un contributo alla riflessione sull'inclusione, in quanto dimensione ineludibile nel sistema integrato di educazione e di istruzione zerosei. -
Giustizia digitale e Costituzione. Riflessioni sulla trasformazione tecnica della funzione giurisdizionale
Le tecnologie dell'informazione hanno trasformato ogni aspetto della vita umana, sviluppando con il diritto un rapporto bidirezionale: da un lato, richiedono una disciplina giuridica e, dall'altro, sono destinate a condizionare il modo stesso di 'fare' diritto. La crescente attenzione al rapporto tra efficienza ed evoluzione tecnologica coinvolge, inevitabilmente, anche il settore della giustizia. La digitalizzazione interseca il processo (giurisdizionale) su diversi piani (lavoro, organizzazione, procedure, decisioni), incontrando numerosi ostacoli di ordine giuridico, culturale e materiale: alcuni sono il prodotto di una fisiologica resistenza al cambiamento (in buona parte ingiustificata e, quindi, superabile), altri, invece, derivano dall'irrinunciabile confronto con i principi fondamentali che sono costitutivi dell'idea stessa di Stato di diritto. Assumendo primariamente la prospettiva del diritto costituzionale, l'Autore indaga le tre dimensioni dell'integrazione del digitale nella giurisdizione (il ""processo dematerializzato"""", il """"processo fuori dal processo"""" e il """"futuro nel processo""""), confrontandosi con i problemi del processo telematico, delle Online Dispute Resolutions (ODR) e dell'impiego delle Intelligenze Artificiali soprattutto a fini predittivi, mettendo in evidenza i rischi e i benefici dell'evoluzione tecnologica rispetto alla tutela giurisdizionale dei diritti."" -
La scuola italiana come servizio per la comunità. Qualità dell'insegnamento, autonomia, policentrismo
La ""Costituzione scolastica"""" individua la scuola quale servizio offerto alla cittadinanza, sia in funzione democratica e di uguaglianza, sia come fattore di creazione di capitale umano, per lo sviluppo della persona e della Nazione. Servizio chiamato ad operare in un assetto policentrico, il cui fulcro è individuato nell'autonomia funzionale delle scuole. Centralismo burocratico, disinvestimenti, divari territoriali e sociali, conflitti istituzionali, inadeguati livelli di apprendimento, dispersione scolastica, freni elettorali e corporativi minano l'effettività del diritto sociale all'istruzione. In una fase di """"rivoluzione industriale"""" delle conoscenze, la scuola italiana, come servizio per la comunità, è al centro di una tensione che rischia di tramutarsi in un fattore di declino del Paese, in cui a farne le spese saranno i più giovani. Completare il processo di attuazione dell'autonomia scolastica, dare corpo alla governance policentrica e innalzare la qualità dell'insegnamento, quale leva per il miglioramento degli apprendimenti, costituiscono possibili rimedi per consentire al servizio di istruzione di svolgere al meglio il ruolo assegnato dalla Costituzione e dal diritto europeo.""