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Con le ali di pietra
Pantelleria viene rasa al suolo, per prima, nel 1943 col Corkscrew, poi Hiroshima col Little Boy, Nagasaki col Fat Man, New York col Ground Zero, la Siria, dove Palmira inoffensiva, indiscriminatamente, anche coi barili di bombe e le armi chimiche. Agli scampati il lutto per i morti e per i focolari sepolti, con le speranze, tra le macerie delle proprie pareti. La presunzione della mente e la forza dell'animo, cruentemente annichilite! In un abbandono all'inerzia più grave che se fosse stata a fronte di catastrofi naturali, in qualche modo, nell'ordine d'un presumibile rischio. Disancorata dal messaggio occidentale ma al passo col tempo digitale: è una poesia della precarietà quella che velocemente appare alla lettura per scomparire nella labilità. E il vento della disillusione soffia sempre più forte sulle certezze dell'animo. -
La sofferenza. Prospettive teologico-morali
Teologi o credenti che vogliano pronunciare una parola umile sul mistero che è l'uomo sofferente, non hanno riferimento migliore della Sacra Scrittura. Nella Bibbia, la riflessione non è condotta in una prospettiva astratta; è legata all'esperienza concreta delle persone. Chi vive nelle tribolazioni può e deve interrogare Dio; con Gesù si può affermare: ubi crux, ibi Deus quarens et amans. La teologia cristiana è theologia crucis, dove la morte è sconfitta e vince la vita. L'uomo può vivere bene la realtà inevitabile della sofferenza solo se si fa sorreggere dall'evento pasquale. -
Qohèlet rejected
"Il personaggio di Qohelet prende voce in un contesto tutto contemporaneo: quello dell'universo asfittico della stanza in cui un adolescente si è rinchiuso per comunicare solo via web con i complici - suoi unici interlocutori - un efferato crimine, mai nominato e sempre incombente. Così si intuisce dalla lettera alla madre all'inizio del libro, scritta da un linguista innominato da Milano, nel 2042. Questo passaggio nel futuro dà un giro di volta alla storia e forse ne custodisce il segreto, quel senso di inafferrabilità, mutuato dal testo madre, che il lavoro di Gaggianesi trasmette in maniera impressionante a chi legge e ascolta. Mi piace pensare a Qohèlet rejected come a una sorta di dittico, in italiano e in dialetto, e avvicinare questo lavoro alla esperienza dei grandi scrittori dialettali in Italia, che per far cantare alto il dialetto, sperimentarne le possibilità espressive, per trovarne tutta la maestà di suono e di ragioni, si facevano le ossa traducendo in lingua dialettale quanto di più alto trovavano in letteratura: alcuni canti della Divina Commedia o della Gerusalemme liberata: Porta, Balestrieri, De Lemene per restare in area lombarda."""" (Franca Nuti)" -
Torna a casa
All'età di diciassette anni, Riccardo si innamora per la prima volta, scoprendo in Marlena, affermato medico e madre del giovane Edoardo, tutto ciò che egli ha sempre desiderato: affetto, comprensione, voglia di vivere appieno quelle giornate che prima sembravano non giungere mai al termine. Una storia in bilico fra passione e tormento, angoscia e desiderio, una lotta interiore che porta con sé il profumo deciso delle rose rosse e la fragilità di petali bianchi. -
Le rane. Raccolta di racconti
Racconti di: Nunzio Bellassai (La stazione); Gaia Bugamelli (Le rane); Giorgio Cozzatelli (Fuga dall'aggressività); Carlotta Ferrari Angelo Comneno (La speranza); S. Fongaro, A. Nicolini, M. Ruffo, D. Zenari (La storia di Amber); Irene Hosmer Zambelli (Occhi che salvano); Martina Milello (Eleonora amava la vita); Fabiana Pellegrini (Chi non è senza peccato, scagli la prima pietà); Alice Scalas Bianco (Andrea e Beatrice). -
La biblioteca di Crispiano. Documenti, testimonianze e foto di un'esperienza di promozione culturale, sociale e turistica nel territorio di Crispiano
Dal 1964 ad oggi, Crispiano ha avuto, nell'ordine, amministratori monarchici, di sinistra, del Polo: ma nessuno, pur conservando fieramente la propria identità, ha voluto abbattere le mura di questa cittadella del sapere, anzi, appena ha potuto, le ha fortificate. Parlano da soli oggi i collegamenti che la ""Carlo Natale"""" ha con tutte le biblioteche nazionali e che consentono all'utente delle sale di lettura di Crispiano di sentirsi l'ombelico del mondo."" -
Con la speranza nel cuore. La mia storia
"Per lungo tempo la mia mente si è rifiutata di ricordare il passato, forse per difesa contro una sofferenza protrattasi per innumerevoli anni, per paura che essa potesse riaffiorare distruggendo l'equilibrio che con fatica ero riuscita a costruire attorno a me e nel mio cuore. Ma riflettendo, parlando con la gente, interrogando me stessa, sono giunta alla conclusione che, raccontando la mia vita, avrei incoraggiato chi soffre, fisicamente e moralmente, a credere nei sogni e che la vita è comunque bella e merita di essere vissuta appieno""""." -
Il viaggio di Carlo Magno in Terra Santa. Un'esperienza di pellegrinaggio nella tradizione europea occidentale. Nuova ediz.
Nel 1095 l'appello di papa Urbano II ai cristiani per la liberazione dei Luoghi Santi aveva riconosciuto in Carlo Magno il prototipo del crociato modello. Le campagne dell'imperatore e dei re carolingi a difesa del Papato contro i Longobardi, quelle contro i Saraceni in Spagna e contro i pagani in Sassonia, insieme ad un corpus di tradizioni che attribuivano a Carlo Magno la conquista di Costantinopoli e il ""protettorato"""" sui Luoghi Santi, alimentarono l'idea che l'imperatore avesse realmente guidato una crociata a Gerusalemme. I cronisti rappresentarono i condottieri dell'epoca come avanzanti lungo la strada che era stata di Carlo Magno. Nacque così la leggenda di un Carlo Magno pellegrino e crociato in Oriente, non priva di riscontri in una realtà di scambi economici e diplomatici, utile a legittimare una vasta mole di reliquie di dubbia natura e tradizione e a dare fondamento alle pretese universalistiche di diversi imperatori. Nuova edizione. Presentazione di Franco Cardini."" -
Pulsioni. Racconti dell'afa. Pretesti di scena noir
Racconti di morti violente beffarde insolute, in luoghi che non esistono, con la calura opprimente a fare da quinta scenica. Sesso e disagio in un mondo visionario di esseri che sfuggono alla realtà e danno vita a micro scritture sceniche di sapore noir. I racconti si arricchiscono di tavole pittoriche e plastiche dell'Autore. -
Il duro varco
"Il poeta non può essere solo chi picchia alle porte dei vari perché e del mistero dell'esistenza, ma ha fondati timori scientifici sulla possibilità della prosecuzione della nostra sopravvivenza sul pianeta Terra e della stessa Terra nell'universo, gravemente minata dalla follia degli uomini, con tutti quei problemi, che sarebbe estremamente banale elencare, a cominciare da quello attuale del Coronavirus. Il filosofo Leopardi, a metà '800, non poteva ancor vivere le estreme conseguenze della cieca insania del capitalismo, nemico del mondo, ma non gli sfuggiva l'insania, connaturata alla stessa natura umana, che costruiva case quasi a sfida del formidabil monte (il Vesuvio). Avrebbe voluto che l'uomo ritornasse sui passi di quella razionalità che aveva abbandonato, rigettandosi nelle braccia della fede religiosa e di quella illimitata fiducia nel progresso. Oggi non c'è cosa più avvilente dell'accorgersi, che, nel pieno trionfo della Scienza e della dea Tecnologia, non si riescano ad evitare i danni materiali e morali, che ogni giorno si producono nel mondo, convinti che tutto dipenda da una pura, pervicace volontà dell'uomo che non riesce a vedere al di là del proprio naso"""". S.N." -
Il castello Verona. Sogno d'amore
Entrando nel Camposanto di Fasano dall'ingresso principale, e svoltando subito a destra, a dieci passi di distanza sulla sinistra, è ubicata una tomba per due persone, sormontata dalla scultura in marmo di un pianoforte e un angelo a misura d'uomo, con il gomito poggiato su di esso e lo sguardo assorto verso la tastiera. Il tutto in marmo bianco. Sul frontale si legge: Coniugi Verona - De Mola. ""Uniti in vita così in morte"""". D'istinto, colpito dalla bellezza e dal romanticismo di questo monumento funebre, ho fatto delle ricerche sui due personaggi e ne sono rimasto affascinato; ritengo giusto e opportuno fare partecipi gli altri della loro vicenda umana."" -
Sinfonia di pause
Il richiamo a Pantelleria è costante, e riconoscibile nella descrizione degli elementi della natura (l'acqua coglie il tramonto tra le rughe) e prelude inevitabilmente alla tempesta. È palese l'aspirazione a fruire di un mondo essenziale, senza fronzoli e contaminazioni; nei giardini della vita tutto ha un prezzo da pagare, preferibilmente entro la scadenza. Il valore delle pause che ""contano l'anima"""" viene esaltato; tra delusione, speranza, tristezza e allegria l'oggi è già domani. I giorni lenti si susseguono in un agosto di """"notti vuote e bianche""""; lo stentare del tempo che passa senza """"miele né sale"""" affatica il poeta, mentre già avverte gli acciacchi del tempo. In Eseguire le pause la metafora della vita è affidata alla musica, e come nella musica, è necessario rispettare i tempi per evitare di stonare. La raccolta si conclude con una piccola perla, rappresentata dalla poesia Amore: quattro versi che racchiudono un mondo!"" -
Villanova dalle origini al 1650. Ristampa anastatica
"La scelta dell'Autore di rivolgere l'indagine su Villanova pare determinata da una conoscenza personale approfondita, da una cara consuetudine di vita che lo induce a riandare nel passato, indagare e scoprire antiche vicende. Ma anche, da questa conoscenza diretta di quel tanto che rimane al presente, la possibilità di cogliere le tracce del passato, collegarle e coordinarle tra loro, confrontandole là dov'è possibile con la documentazione scritta, ricostruire il tempo lontano. Così la sua tesi sulla data e sulla causa della distruzione di Villanova, riapre una questione antica, che risale al cronista Domenico di Gravina, al Gioia, al Pepe - quest'ultimo tornò più volte sull'argomento - e si prospetta del tutto nuova, originale, degna d'esser presa in considerazione, sia per l'impostazione che per le prove che vengono addotte. L'indagine condotta è ampia per l'informazione e offre spunti di particolare interesse anche per la storia del costume."""" (dall'Introduzione di Attilio Tanzarella)" -
La strana distanza dei nostri abbracci
Estate del '69: i giovani sono spinti dal gioioso vento beat a frantumare le barriere sociali, reclamano nuove libertà. Ma a Bolzano si avverte l'ambiguità di una terra di confine contesa, lambita appena dal sentimento di fratellanza universale. Rudi è uno studente, abita a Shangai nel quartiere a ridosso della zona industriale. Ama scrivere, poetare, è attratto dall'arte e dalla bellezza. Non sa che farsene della politica. Franziska è una ragazza tedesca consapevole e intelligente quanto spinosa. Il destino incrocia le loro vite in una sequenza di accadimenti sconvolgenti e così alla dolcezza per la reciproca scoperta si contrappone l'ombra di laceranti esperienze personali. -
Le incompiute smorfie
Manhattan, Lincoln Center. Un noto artista italiano è stato invitato negli Stati Uniti a sostenere una pubblica intervista in cui, per la prima volta, si decide a raccontare gli aspetti più oscuri e inconfessati della sua vita prima che essa volga inaspettatamente al successo. Qui rivela una stranissima infanzia, due genitori ancor più strani e l'incontro chiave con un sacerdote, padre Nator. Con questi condivide una morbosa ossessione, che solo dopo una serie di macabre peripezie riesce a sublimare nell'arte che l'ha condotto alla fama. Quando però sta per esaurire il suo racconto ha come un improvviso cedimento: cosa si nasconde nel Lincoln Center? -
Il cuore in tasca. Antologia di racconti
L'antologia di racconti ""Il Cuore in tasca"""", curata dallo scrittore Alessio Biagi, raccoglie i migliori racconti degli studenti del Liceo Artistico, Scientifico, Liceo Linguistico, delle Scienze Sociali e delle Scienze Umane, Liceo Classico di Massa e I.t.i.s. che hanno partecipato al 2° Premio Letterario di Scrittura Creativa """"Cristina Biagi"""", patrocinato dal Comune di Massa e dalla Provincia di Massa Carrara. """"Il cuore in tasca"""" è un contenitore di idee, urgenze, ambizioni ma soprattutto l'espressione, sotto forma di prosa, dei più variegati sentimenti d'una generazione oltre misura sottovalutata, che celebra l'essenza stessa della scrittura, oltre a rappresentare la volontà dello scrittore Alessio Biagi, di concedere agli studenti della città di Massa, la possibilità concreta di mostrare il proprio talento letterario stimolandone e supportandone la creatività e l'ambizione artistica. """"Il cuore in tasca"""" comprende anche il racconto Yellow Boy di Alessio Biagi. I proventi ricavati verranno utilizzati per il finanziamento della prossima edizione del Premio dedicato alla memoria di Cristina Biagi."" -
Marvarosa
"La madre, il mare, la luce mediterranea. C'è un'ampiezza di respiro particolare in questo libro che porta il nome di un fiore: Marvarosa è simbolo di un rapporto stretto con la terra, è un profumo che tutti noi abbiamo imparato a conoscere a casa delle nostre nonne, le quali coltivavano l'antico geranio sui balconcini di paese. Marvarosa è contemporaneamente narrazione personale e tributo alla terra delle origini. L'autrice percorre un viaggio emozionante sul filo del passato e del presente, raccoglie memorie e pensieri, esperienze, dolore, perdite affettive, tracce d'infanzia, storie di vita e di abitudini, in un incrocio realistico tra generazioni. Così le vicende della vita diventano materia di narrazione. Pagine struggenti raccontano le tappe di una perdita, quella della madre, seguendo il filo di un discorso che tende a far riflettere sulla solitudine di chi soffre, soprattutto in una civiltà come la nostra che ha abolito ogni rituale collettivo per superare e condividere i passaggi fondamentali della nostra esistenza""""." -
L' equipaggio del re Josè
La novella ""L'equipaggio del re José"""", aprendo la seconda serie de """"Los Episodios Nacionales"""", illustra gli importanti episodi della fine della Guerra di Indipendenza e la restaurazione della sovranità spagnola nella penisola quali frutto del Trattato di Valençay del 1814, nel contesto sociale e politico della fine della contesa con l'esercito francese in ritirata dalla penisola iberica."" -
La birra nel mondo. Vol. 2: C-K.
Quante marche di birra esistono nel mondo?... Un'infinità! Basta considerare che i produttori non sono meno di 10 mila e che anche il più piccolo (per esempio, un brewpub appena nato) propone normalmente almeno tre o quattro varietà. Grandi aziende poi presentano linee su per giù complete di tipologie diverse; fino ad arrivare ai casi estremi, come la statunitense Stroh, con un assortimento da capogiro. La produzione della birra infine può essere oggi considerata un fenomeno internazionale. E, mentre la maggior parte delle fabbriche ""sfornano"""" un numero di gran lunga maggiore rispetto al passato, sotto forma nuova o anche rivisitata; in ogni paese spuntano come funghi birrifici, magari di piccole dimensioni, con proposte però da non trascurare assolutamente."" -
La città di Tropea
Dopo la pubblicazione anastatica, si è ritenuto utile intraprendere una traduzione dal latino all'italiano del primo dei tre libri che compongono la ""Chronologica collectanea sive chronicorum de civitate Tropea"""" di Francesco Sergio. L'utilità di questo testo per ricostruire un pezzo importante di storia del territorio va da Zambrone a Joppolo è stata dimostrata in altre sedi, soprattutto in funzione del fatto che il testo si occupa di un territorio per il quale, nel periodo cronologico in questione, ovvero i secoli XVI-XVII, non ci sono altri documenti dello stesso genere. La Chronologica Collectanea è una fonte primaria particolarmente interessante anche per la grande varietà degli interessi dell'autore che riferisce fatti precisi e analizza fenomeni, fornendo dati materiali e paesaggistici di notevole importanza: si passa dall'antiquaria alle notazioni sull'evolversi dell'economia del posto, dalla realtà amministrativa e culturale di Tropea alla descrizione dei suoi casali, dei centri limitrofi nonché di quelli già a quel tempo scomparsi e abbandonati.""