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Diverse intese. Vita professionale e vita privata delle donne migranti a Napoli: una difficile «conciliazione»
Il volume raccoglie i risultati di una ricerca svolta sul tema della conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia per le donne migranti. Partendo dal loro progetto migratorio e passando attraverso un'analisi della loro condizione occupazionale, sono state approfondite le aspettative, i bisogni e le difficoltà per queste donne di conciliare vita professionale e familiare, portando in superficie l'influenza che questi aspetti hanno sulle scelte, i modi e i tempi del loro effettivo percorso migratorio. L'indagine è stata realizzata nell'ambito di un progetto Equal promosso dal Fondo Sociale Europeo, mirato a promuovere le pari opportunità e la riduzione delle cause della segregazione di genere di cui sono vittime le donne migranti. È stata svolta nell'area napoletana e ha coinvolto le donne migranti scelte fra le comunità più rappresentative insediate in questo territorio, insieme a vari testimoni privilegiati. -
Sapere per. Il valore del lavoro e il valore dell'apprendimento nella società della conoscenza
Un'analisi approfondita dei temi relativi al valore dell'apprendimento in questa fase dello sviluppo che si è soliti definire ""età della conoscenza"""". Un lavoro a più voci che propone al lettore numerosi elementi di riflessione, di valutazione, di conoscenza. Che affronta insieme le opportunità e i limiti delle politiche e dei processi che hanno fino ad oggi caratterizzato l'educazione e la formazione """"lungo tutto l'arco della vita"""". Sullo sfondo il tentativo di considerare i processi di apprendimento come la via fondamentale per sostenere i cittadini di ogni età nei loro sforzi tesi a consolidare e sviluppare le proprie capacità critiche, di pensare sul lungo periodo, di avere autonomi punti di vista nell'ambito dello spazio pubblico. E di offrire ragioni e motivazioni per imparare, per fare, per partecipare, non solo attraverso il consumo ma anche attraverso la produzione e lo scambio di contenuti e informazioni reso possibile dallo sviluppo delle nuove tecnologie della comunicazione. Sapere, dunque, per essere più consapevoli, più partecipativi, più liberi. Sapere per vivere vite più degne di essere vissute."" -
Lavoro e libertà. Scritti scelti e un dialogo inedito con Vittorio Fo a e Andrea Ranieri
Gli scritti qui raccolti di Bruno Trentin si cimentano con la grande questione dei diritti e della rappresentanza del lavoro, che si ripropone oggi imperiosa. Per un cinquantennio l'autore ne è stato un protagonista in Italia e in Europa, come leader sindacale e come studioso autorevole. Da questa antologia - curata da Michele Magno - emerge l'attualità del suo pensiero, in un passaggio di secolo che ha decretato la cesura tra il capitalismo novecentesco e le nuove forme della produzione e dell'organizzazione sociale. Il lettore non farà fatica a rintracciarne il filo rosso nell'idea che - nel sistema dei valori sommi della sinistra - la libertà viene prima dell'eguaglianza, per parafrasare il titolo del suo ultimo libro. La libertà, per Trentin, non può che essere che la libertà della persona nel rapporto di lavoro. Perché è la libertà rimasta ""minore"""" nelle democrazie postbelliche e nelle stesse culture storiche del movimento operaio. Una posizione critica che motiva la sua ricerca appassionata di un """"socialismo possibile"""", fondato sulla vitalissima tensione dei salariati ad ampliare gli spazi di autonomia e di creatività nel lavoro. La straordinaria biografia politica e intellettuale di Trentin, come mostra anche il suo dialogo inedito con Vittorio Foa e Andrea Ranieri, è tutta dentro questa prospettiva progettuale."" -
Dizionario del pensiero organizzativo
Può un dizionario del pensiero organizzativo essere utile, suscitare un qualche interesse, non solo tra gli studenti ma anche tra coloro, sindacalisti, imprenditori, dirigenti, formatori, professionisti, knowledge worker, che con i sistemi organizzativi e l'innovazione si ritrovano, in maniera più o meno consapevole, a fare i conti ogni giorno? Con 108 voci. Un'ampia bibliografia ad vocem. L'indice delle voci e dei riferimenti. E tre messaggi nella bottiglia. Sul primo c'è scritto che per apprendere bisogna innanzitutto capire. Poi studiare. Infine cercare di applicare a contesti reali (famiglia, amici, lavoro, svago, studio, affetti) ciò che si è studiato. Sul secondo che la possibilità/capacità di collaborare, connettersi, stabilire relazioni è una componente sempre più importante del processo di apprendimento. Sul terzo che costruire senso vuol dire costruire un contesto condiviso per l'azione. E che la società della conoscenza ha senso se sa essere prima di tutto una società accogliente, capace di comprendere le ragioni dell'altro. -
Spine rosse. Breve storia della minoranza congressuale della CGIL (1978-2006)
Il primo congresso nazionale della Cgil con due documenti contrapposti - uno della maggioranza e uno di minoranza - è stato quello del 1991. Nel corso degli anni novanta la scena si è ripetuta più volte, fino al congresso del 2002 partito con due documenti e chiuso con documento unitario. Con il XV Congresso del 2006 maggioranza e minoranza hanno stabilito un nuovo patto, ma nella Cgil le tensioni politiche tra l'area maggioritaria e le aree di minoranza sono ancora forti. Come si può definire oggi una minoranza di sinistra in un sindacato come la Cgil? Questo libro vuole essere un tentativo di fornire alcune risposte a questi interrogativi, attraverso la ricostruzione dell'esperienza della minoranza di ""Democrazia consiliare"""" (oggi """"Lavoro società - Cambiare rotta"""") e delle sue alleanze tattiche con altre sinistre interne, come quella che fu guidata da Fausto Bertinotti. Il racconto di quasi trent'anni di storia della minoranza della Cgil attraverso le testimonianze dei protagonisti, i documenti e le ricostruzioni giornalistiche: dalla """"svolta"""" dell'Eur del 1978, passando per la crisi dei partiti storici della sinistra, la sconfitta alla Fiat, la fine delle componenti, il crollo del Muro di Berlino, la morte di Berlinguer, la """"scesa in campo"""" di Berlusconi, la scomposizione del mondo del lavoro e infine i governi del centrosinistra."" -
Le malattie da lavoro. Prevenzione e tutela
L'incontro che ha dato vita ai contributi raccolti in questo volume è nato dalla constatazione che il fenomeno delle malattie da lavoro è certamente sottovalutato e sottostimato. Si parla molto degli infortuni sul lavoro, ma assai meno delle malattie da lavoro, che pure costituiscono un problema non meno grave ed allarmante sia qualitativamente che quantitativamente. Problematica, peraltro, destinata ad aggravarsi, sia per alcune malattie di lunga latenza, sia per le cosiddette ""costrittività"""" nei luoghi di lavoro (persecuzioni, violenze morali, mobbing, molestie sessuali), sia, infine, per l'esposizione alle nanoparticelle determinata dalla crescita delle nanotecnologie. Da qui nasce la necessità di approfondire il tema, sotto il profilo della tutela e della prevenzione, sul piano civilistico e su quello penalistico, oltre che su quello della medicina del lavoro. La raccolta di saggi è completata da un'ampia ricerca sull'intera materia nonché dalla pubblicazione della parte generale del recentissimo Testo Unico della sicurezza sul lavoro (d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81)."" -
Storia dell'INU. Settant'anni di urbanistica italiana 1930-2000
Tempi duri per l'urbanistica. Quelli più recenti sono stati anni di disinteresse e, peggio, di diffidenza per la disciplina che dovrebbe disegnare e governare correttamente la città e il territorio abitato. E non a caso, negli stessi anni, si osserva una crescente inesorabile squalificazione del paesaggio e una sempre maggiore difficoltà a garantire la necessaria efficienza delle strutture insediative. Per tentare di superare questa gravissima situazione non c'è che sostenere le ragioni dell'urbanistica, tanto più in quelle sedi (in special modo quelle politiche) dove meno se ne parla. Questo è il proposito (forse non poco ambizioso) di questo libro, nel quale sono delineate le vicende dell'Istituto nazionale di urbanistica (INU), dalla nascita alla fine del secolo da poco terminato. Su di esse, proprio oggi, sembra necessario tornare per comprendere a fondo la ""crisi"""" della disciplina e per confermarne le ragioni. Alle quali, a giudizio dell'autore, sarà anche opportuno (e forse necessario) riconoscere una fondamentale dimensione estetica, non revocabile in dubbio se si vuole avere un ambiente insediativo fatto ad arte, ben ordinato, funzionale e quindi, in definitiva, vivibile e bello. Franco Girardi, architetto, membro dell'INU, ha svolto attività professionale in materia di ricerca e progettazione edilizia, recupero, pianificazione urbanistica, programmazione economico-territoriale. È autore di numerosi saggi di carattere teorico e applicativo."" -
Le periferie nella città metropolitana
Una riflessione della Cgil di Roma e del Lazio sul ""Modello Roma"""", sulle trasformazioni dell'area metropolitana romana e delle sue periferie, a partire dalle varie forme di disagio urbano, sociale e culturale che si manifestano a causa dei processi di trasformazione dei sistemi produttivi e della frantumazione della grande impresa; dei processi di deindustrializzazione e di terziarizzazione dell'economia urbana; del crescente disagio abitativo; della precarizzazione del lavoro; della crescita dei flussi migratori. Un'indagine sulla nuova configurazione urbana e sulla diffusione della città nel territorio; sul rapporto tra rendita finanziaria, rendita immobiliare ed espansione urbana; su quello tra processi di valorizzazione immobiliare, caro affitti; sulla trasformazione multietnica della città, sulle politiche di accoglienza degli immigrati e sui conflitti che provocano con le popolazioni residenti; sulle pratiche partecipative dei cittadini e sul governo di prossimità."" -
L' aborto e la responsabilità. Le donne, la legge, il contrattacco maschile
La legge 194 ha compiuto trent'anni. Dalla sua approvazione la questione dell'aborto non ha mai smesso di essere un nervo scoperto del dibattito pubblico italiano, pronto a farsi vivo a ogni delicato passaggio della vita politica e culturale del nostro Paese. Attraverso una rilettura dei testi femministi e del dibattito politico e istituzionale dell'epoca, questo libro ricostruisce l'origine del principio di autodeterminazione e le vicende che portarono nel 1978 all'approvazione della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza. Sin da allora, la questione dell'aborto rese evidente lo scarto tra la nuova coscienza delle donne e le norme che avrebbero dovuto riconoscerla. L'autrice riparte da questo scarto e dalla diversità di piani tra l'elaborazione del movimento delle donne e il dibattito tra le forze politiche per offrire una rilettura di trent'anni di conflitti che hanno al centro il riconoscimento della soggettività femminile, della sua libertà e responsabilità. -
Racconti lontani. Due storie illustrate tratte da racconti di Tonino Guerra e di Mario Rigoni Stern
Una graphic novel che prende spunto da due grandi scrittori italiani: Tonino Guerra e Mario Rigoni Stern. Due autori accomunati dall'attaccamento alla propria terra e al dialetto che la abita. Gianni Carino ricostruisce, a partire da quei racconti, un universo autonomo con la propria cifra stilistica e il proprio ritmo interno. ""Un ragazzo di contrada"""", di Rigoni Stern, racconta una storia di altopiano, di guerra, di morte e libertà a cui Carino aggiunge una """"tridimensionalità esemplare"""", come la definisce Voltolini nella prefazione. Silenzioso e scabro """"La scala che va verso il cielo"""", il racconto di Guerra: un uomo e una donna sono colti in un rapporto delicato e misterioso, venato di impalpabili flash back in punta di matita, rappresentati in un panorama di quiete e silenzio estremi."" -
Corciano. Nella grande traformazione da comune rurale ad area industriale (1950-1990)
Le domande che tempo fa poneva, da par suo, un grande scrittore come Italo Calvino sono una volta di più utili, oltre che intriganti, per la presentazione di un dibattito interdisciplinare, intenso e partecipato: ""Cosa è, oggi, per noi la città? A chi serve? E qual è la sua funzione?"""". Gli interventi raccolti in questo volume costituiscono, per una parte, l'esito di un lavoro di selezione e rappresentazione di indizi sui caratteri di una trasformazione epocale che ha interessato un comune, piccolo ma strategicamente collocato nel territorio, e per la parte residua, ma non secondaria, il frutto di un dibattito spontaneo, vivace e appassionante. L'avere promosso un primo momento di riflessione sull'identità, il ruolo e le prospettive di Corciano, e l'aver poi deciso di serbarne la memoria con questa pubblicazione è da considerarsi auspicio per il lavoro di saggi e accorti amministratori, i quali, col dono di una visione strategica, sappiano promuovere un percorso di evoluzione della città e delle città che sia condiviso e realizzato dalla città e dalle città."" -
Elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa. Manuale aggiornato al D.M. 14 gennaio 2008. Con CD-ROM
In Italia è lentamente diminuito il numero delle denunce di malattie professionali e conseguentemente dei riconoscimenti da parte dell'Inail; non è estranea a questo calo la paura di molti lavoratori delle reazioni dei datori di lavoro di fronte alle denunce né il fiscalismo spesso eccessivo dell'Inail. Questo manuale è una raccolta ragionata degli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa per cui vige l'obbligo della segnalazione. Uno strumento che vuole rendere più facile il compito dei delegati sindacali e degli operatori del patronato, nell'individuazione delle malattie di possibile origine lavorativa che potrebbero essere indennizzate. Tutte le malattie sono riportate in ordine alfabetico, segnalando per ognuna gli agenti e il codice identificativo. Ogni malattia può così essere immediatamente identificata e ricondotta alla lista di appartenenza. Il CD-ROM contiene l'intero testo degli elenchi e la modulistica necessaria ai lavoratori e alle aziende per la denuncia delle malattie all'Inail. -
Planetario. Scritti giornalistici (1951-1969)
Gianni Toti è stato un protagonista della letteratura e dell'arte del secondo Novecento, attivo su più fronti: scrittore di poesia e prosa di fondamentale importanza, tra i primi autori di videopoesia e videoarte. In questo libro viene documentata la sua attività giornalistica, svolta sui periodici ""Lavoro"""" e """"Vie Nuove"""", tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Questo volume documenta proprio la sua attività giornalistica, fino a oggi dispersa in varie testate. La raccolta è considerevole, non solo perché fa conoscere meglio questo autore spesso trascurato dalla critica, ma anche perché offre un esempio singolare di scrittura giornalistica, priva dell'aria svagata e un po' schizzinosa tipica dello scrittore prestato alla stampa. Toti è giornalista a pieno titolo, puntiglioso raccoglitore di indizi e solerte intervistatore, e però nello stesso tempo è un autore d'avanguardia, un acrobata del linguaggio dedito a continue invenzioni di stile e di terminologia. Il libro mostra uno spaccato storico degli anni della guerra fredda pieno di spunti polemici e acute analisi, in cui è dato scorgere peraltro non pochi elementi ancora di attualità; è inoltre un viaggio suggestivo per le vie di un mondo già in scala """"globale"""" (tanto che il titolo di una sua rubrica è, appunto, """"Planetario""""), dove Toti dimostra tutta la sua versatilità e la sua fame di conoscenza e di parole."" -
Politica senza reti. L'Italia al voto nel 2006 e nel 2008
Il responso elettorale, a partire dal 1994, ha regolarmente modificato gli equilibri politici precedenti e ha configurato nuove maggioranze, più o meno coese, più o meno stabili. Secondo molti studiosi, esiti così diversi sono generati dalla crisi di quei partiti politici che avevano per lungo tempo congelato il mercato elettorale italiano e dal corrispondente aumento del numero di cittadini disponibili a modificare la propria scelta di voto da una consultazione all'altra. La ricerca descritta in questo volume si propone di individuare le principali determinanti del comportamento di voto degli italiani nelle elezioni politiche del 2006 e del 2008: le caratteristiche socio-demografiche, la partecipazione a reti associative e il coinvolgimento in attività politiche. E l'attuale fase politica è più chiara se si tiene conto dell'evoluzione, tra il 2006 e il 2008, della rilevanza di questi fattori nella strutturazione della scelta di voto. Di fronte a un comportamento di voto dei ceti popolari che spesso si risolve in consenso a politiche che tutelano interessi di altri gruppi sociali, infatti, la ricerca evidenzia che i cittadini socialmente periferici e isolati tendono ad assumere decisioni più appropriate alla loro condizione quando non vengono esclusi, ma sono inseriti in reti sociali, politicamente influenti. -
Le scommesse dell'Europa. Istituzioni, diritti, politiche
La sorte del Trattato di Lisbona, dopo la bocciatura referendaria del 13 giugno 2007, è oggi legata alle iniziative del Consiglio europeo per superare la nuova impasse nel processo di riforma istituzionale dell'Unione, mentre la realtà sociale, economica e tecnologica continua ad alimentare quel processo di unificazione che ha fatto dell'Unione un laboratorio ""sovranazionale"""" di sperimentazione e di confronto istituzionale innovativo ed originale, ben oltre la sfera del mero coordinamento e della mediazione tra gli Stati membri. Il percorso di strutturazione dell'inedito soggetto politico sovranazionale punta ora alla sfida """"razionalizzatrice"""" del nuovo Trattato, mostrando soprattutto in questo momento di grave crisi economica internazionale - la necessità di ridefinire e aggiornare continuamente lo stesso """"progetto europeo"""". Il libro valuta l""""impatto del Trattato di Lisbona sul funzionamento delle istituzioni e sulle condizioni di vita dei cittadini europei, offrendo un""""ampia panoramica dei temi e dei problemi che attraversano l""""attuale fase di costruzione europea, con l""""intento al contempo di rendere omaggio al sessantennale della Dichiarazione universale dei diritti dell""""uomo."" -
Il testamento biologico
È davvero così difficile elaborare un modo laico e liberale di affrontare il problema della rinuncia all'accanimento terapeutico? O è possibile riconoscere, senza infingimenti, che esiste un diritto all'autodeterminazione personale, che esiste il principio dell'autonomia del singolo individuo? Medici, giuristi, storici, scrittori, teologi e sindacalisti discutono su un tema appassionante come quello del cosiddetto testamento biologico, denso di implicazioni religiose, morali, culturali, giuridiche, costituzionali. Nell'ottica del riconoscimento di una sovranità personale che consenta libertà di decisione e anche eventualmente di rinuncia alle cure, emerge un punto di contatto tra laici e cattolici che si rinviene nel paradigma del rispetto della persona umana. In questa nuova luce finisce con il diventare secondaria quella distinzione che invece viene oggi drammatizzata nel dibattito e che costituisce oggetto di una contrapposizione quasi violenta anche nelle proposte di legge in discussione, e cioè la differenza tra trattamento medico in senso stretto e strumenti cosiddetti di sostegno, come l'idratazione e l'alimentazione artificiale. -
La festa dei lavoratori. Il primo maggio a Brescia dalle origini alla prima guerra mondiale
Scrivere una storia del Primo Maggio non significa limitarsi a ripercorrere le tappe di una manifestazione che si ripete di anno in anno da più di un secolo. Significa anche raccontare la storia di una speranza di riscatto, di una utopia, quella socialista di una società di eguali e senza sfruttamento, che per un giorno sembra farsi reale nelle speranze e nei comportamenti dei lavoratori in festa. Tradotto sul piano locale, il Primo Maggio, dalle origini alla prima guerra mondiale, è la cartina di tornasole degli sviluppi del giovane socialismo bresciano: i difficili inizi, la repressione, la prime libertà, la conquista della città in alleanza con i liberali, le divisioni interne tra riformisti e rivoluzionari, lo scontro con il forte movimento cattolico e l'addensarsi delle prime nuvole belliche. -
Simboli e pratiche religiose nell'Italia «multiculturale»
Il datore di lavoro può proibire ad un'impiegata di fede islamica di indossare il velo nell'ambiente lavorativo? Può un ente locale tramite ordinanza imporre obbligatoriamente l'esposizione di un simbolo religioso nei suoi locali? Fino a che punto i lavoratori appartenenti a fedi minoritarie nel paese possono rivendicare orari di lavoro compatibili con le proprie esigenze di culto e festività religiose? Quali sono i precetti dell'Islam e quali le richieste che i suoi fedeli pongono alla società italiana? Quale modello di società e di relazione tra cittadini e migranti stiamo costruendo in Italia e in Europa? Come reagire giuridicamente alle discriminazioni per motivi religiosi? Sono queste solo alcune delle molte domande che con sempre maggiore frequenza emergono a fronte della trasformazione della società italiana in senso multiculturale e multireligioso. I saggi raccolti nel volume affrontano in maniera interdisciplinare questa complessa sfida posta al mondo del lavoro e alla società italiana nel suo divenire. Con la prefazione di Walter Citti. -
Crisi economica: quali prospettive per la ripresa
Per il sindacato, discutere di crisi economica e di prospettive di ripresa, come si può cogliere dalle importanti relazioni pubblicate nel libro, significa delineare una risposta all'altezza della nuova situazione. Il crollo disastroso del modello neoliberista può riaprire, anche se in modo non automatico, nuove e importanti prospettive per il movimento dei lavoratori. La svolta liberista che a partire dagli anni '8O del secolo scorso si è realizzata, seppur con modalità e con forza diverse, in tutti i paesi avanzati, infatti, ha puntato ad un ritorno ai vecchi assetti della stagione dell'individualismo liberale, messi, a suo tempo, in discussione proprio dalla crescita del movimento operaio, dallo sviluppo delie organizzazioni sindacali. La crisi che oggi ha sconvolto l'economia mondiale chiude questo ciclo. La surroga esercitata dalla finanza rispetto ad un insufficiente reddito dei lavoratori non è più riproponibile e si riafferma, quindi, l'esigenza di organizzazioni sindacali forti come agenti di un'efficiente distribuzione della ricchezza. L'economia si è sradicata dalla società. Per uscire dalla crisi c'è bisogno di una ricostruzione sociale, non solo economica. Anche per questo serve un sindacato forte c autorevole, con un pensiero all'altezza delle sfide che ha di fronte. -
Hitchcock. Il laboratorio del brivido
Alfred Hitchcock, il maestro del brivido, il regista che continua a conquistare consensi e prestigio per la qualità dei suoi film e telefilm, in cui mostra e conferma il suo talento di aurore, la sua grande forza d'inventore di spettacoli indimenticabili. Questo libro, a trent'anni dalla morte di Hitch - come viene chiamato dagli appassionati del suo cinema -, è un racconto-biografia, con rivelazioni sorprendenti, poco note, sugli anni di formazione, e un'analisi approfondita dei suoi lavori, anche quelli giovanili, nel grande scenario storico di una carriera cominciata ai tempi del muto. I suoi temi: il crimine, la paura, la colpa, le ""bionde virginali"""", gli scontri e la collaborazione con famosi produttori di Hollywood, rivivono nel racconto. In cui si narra l'avventura di pellicole straordinarie e vitali, quali """"Rebecca"""", """"Io ti salverò"""", """"Notorius"""", """"Verrigo"""", """"Psycho"""", """"Gli uccelli"""", e diversi retroscena che rivelano gli aspetti di una personalità sensibile, esemplare nella ricerca artistica e nei percorsi più intimi, più profondi. Venata di un'ironia impertinente e sottile.""