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Antichi mestieri del Veneto
Un viaggio nella memoria dei veneti, dedicato ai vecchi mestieri sopravvissuti per secoli e oggi travolti dall'onda lunga della modernità, con qualche eccezione che riesce a resistere all'usura del tempo. Un capitolo a sé è dedicato allo straordinario e unico scenario veneziano, raccontato da storie individuali e collettive che ancora oggi sopravvivono e sorprendono. -
La (dis)informazione ai tempi di internet
""È tutto vero quello che leggiamo su internet o che si racconta in giro? E se non lo è, perché anche tra i nostri conoscenti, i colleghi e gli amici c'è chi cerca di convincerci che lo sia? Come è possibile che le ""fake news"" siano tra i contenuti più condivisi sui social? Perché nell'era che ha reso illimitata e gratuita la possibilità di informarsi ci si fa intortare dal primo che passa? Perché molte persone si sono rinchiuse nei propri convincimenti e hanno smesso di prestare ascolto a coloro che manifestano un punto di vista diverso dal loro? Quanto guadagnano le case farmaceutiche? L'euro ci ha impoveriti? E se si ritornasse alla moneta sovrana? Politica, medicina, complotti, allarmismi, economia e finanza: è tutto come ce la raccontano? L'autore cerca di mettere in dubbio le certezze che molti individui nell'era di internet si sono cuciti addosso e nelle quali si sono blindati, smettendo di prestare ascolto a qualsiasi contenuto che differisce dalle proprie opinioni"". -
Lei che «spia fin quel che si fa nel globo della Luna»: Francesco...
Lo sfogo del vercellese Francesco Maria Vialardi, simile a un pianto rotto e malinconico, oggi scandito dalle diverse interruzioni che riempiono il recto dell'ultimo foglio di guardia di una copia di pregio della ""Gerusalemme conquistata"", da lui postillata durante i sei anni di reclusione trascorsi nelle carceri del Santo Uffizio romano, rende bene l'idea della parabola biografica di un letterato-informatore che fu al servizio di molti Signori, versato nelle Belle Lettere e nella filosofia, e interamente immerso nel vivere politico del suo tempo. Questo volume intende ricostruire l'itinerario biografico del letterato di Vercelli, le tappe principali del suo apprendistato di cortigiano, dedito particolarmente allo scrivere le cose del mondo. -
Storia del museo d'istruzione e di educazione. Tessera dopo tessera
Il Museo d'Istruzione di Educazione costituisce la più antica istituzione museale italiana dedicata alla scuola e all'educazione; la sua origine risale, infatti, al 1873 e la sua fondazione si deve a Ruggiero Bonghi. Diretto prima dal geografo Giuseppe Dalla Vedova (1875-1877) e poi dal filosofo e pedagogista Antonio Labriola (1877-1891), l'istituto museale ha dato un rilevante contributo al rinnovamento del sistema scolastico italiano nei primi decenni post-unitari. In linea con quelle che erano le caratteristiche dei musei scientifici europei nel secondo Ottocento, il Museo d'Istruzione e di Educazione ha rappresentato, nel contesto italiano dell'epoca, un innovativo laboratorio pedagogico-scolastico e un centro propulsore per l'ammodernamento della scuola italiana e per la crescita pedagogica e culturale dell'intero Paese. La storia del Museo d'Istruzione e di Educazione si presenta, complessivamente, come una storia nella quale i momenti di fondazione, connotati da una forte progettualità pedagogica e politico-culturale, si alternano a fasi di declino, contrassegnate dalla dispersione di gran parte del patrimonio museale. -
Nel - il + Livio Vacchini disegni 1964-2007. Ediz. italiana e inglese
I progetti di Livio Vacchini fino ad una certa data comprendevano oltre ai disegni di massima, agli esecutivi e alle eventuali vedute generali anche schizzi preparatori. Da quella data in poi, più nulla: solo disegni in qualche modo conclusivi elaborati al computer risolti sostanzialmente in una sorta di icasticità metafisica affidata alle piante, ai prospetti e alle sezioni rappresentati in bianco e nero e annullando ogni attenzione al dettaglio. Da quella data, l'opera di Vacchini assume una propria autonomia caratterizzata dalla chiarezza nel rapporto struttura/luce, dal rigore logico costruttivo, da una lucida procedura alla riduzione formale e da un ricerca sul ritmo come elemento che connota il progetto. Il volume, preceduto da un saggio di Roberto Masiero, presenta i disegni più significativi dei progetti elaborati da Livio Vacchini in quarant'anni di lavoro. -
Un bellissimo spreco di tempo
""Un bellissimo spreco di tempo. È questa l’essenza dello sport, per chi lo guarda da lontano e ne assapora i momenti, che poi entrano a far parte della vita. Una serie infinita di fatti e di personaggi, di vittorie e sconfitte, di gioie indicibili e di penose sofferenze. Di ricordi che poi ti accompagneranno per sempre, insieme alle persone con le quali hai condiviso un’emozione. E gli abbracci, la disperazione, il pianto, la risata, la commozione e tutto quello che un campione, o un’impresa, può rappresentare. Per poi capire come la vittoria più mirabolante, o la sconfitta più rovinosa, è proprio roba da un minuto o poco più. E che l’emozione, per quanto intensa, svanisce in fretta: destinata ad essere ben presto immagazzinata nel cosiddetto tempo sprecato della nostra esistenza. Poi c’è il ricordo, che quell'emozione si porta dietro. E quello è bellissimo. E non svanisce mai."" Prefazione Giancarlo Brocci, Andrea Bacci. -
Volevo essere un carabiniere, un soldato di Cristo
Questo libro scritto con amore da Giuseppe Febbraio vuole essere un messaggio di speranza. I miracoli non li fanno solo i Santi, ma ogni cittadino che svolge a pieno il suo dovere. Giuseppe, carabiniere in congedo, divide la sua vita in due tempi. Nella prima parte della sua vita si è dedicato in modo rigido ed esclusivo all’assolvimento di quei compiti istituzionali che sono le fondamenta dell’arma dei Carabinieri. Nella seconda, iniziata il giorno successivo al congedo dall’Arma, ha cercato e sta cercando di divulgare le sue idee e la sua esperienza. Prefazione di Liberato Ferrara. Postfazione di don Luigi Merola. -
Ingrediente segreto: l'italianità nel mercato extralberghiero. Il...
Perché i viaggiatori scelgono di visitare l'Italia? Perché dovrebbero soggiornare proprio nelle nostre strutture? Quali sono le aspettative e i desideri che la nostra ospitalità può soddisfare? I viaggiatori che scelgono il ""nostro"" territorio hanno delle caratteristiche speciali? In quale modo offrire un'ospitalità italiana autentica permette di uscire dalle dinamiche di vendita legate alla guerra sui prezzi? Questo manuale insegna a declinare il concetto di ospitalità italiana autentica in modo pratico, semplice e coinvolgente: da come si prepara la struttura, agli aspetti legati al marketing, allo storytelling, all'organizzazione del lavoro con i collaboratori, mettendo in risalto, per ogni aspetto, gli elementi su cui puntare per arrivare all'offerta di ospitalità italiana autentica. Un percorso in cui il lettore sarà coinvolto e ""calato"" con l'immaginazione nella realtà del territorio in cui opera, per stimolare e ottenere idee nuove con cui rendere la sua ospitalità sempre più autentica, unica e indimenticabile. -
La mia storia in Croce Rossa. I miei primi 45 anni di servizio (1...
«Massimo ha fatto della Croce Rossa una missione di Vita oltre che umanitaria, quello che auguro ad ogni Volontario che rappresenta un bene comune e prezioso da preservare.» dalla Prefazione di Luigi De Angelis, Presidente Croce Rossa Italiana Comitato della Spezia «La narrazione di Massimo ha valore anche di cronaca e testimonianza del cambiamento e sviluppo della Croce Rossa a livello centrale e territoriale: (...) nuovi corsi per preparare il personale ad affrontare al meglio nuove criticità e bisogni della popolazione, quindi anche formazione sempre più approfondita e specifica. Vengono menzionati anche nuovi o più idonei mezzi, strumenti, materiali e dispositivi di sicurezza per assicurare l'aiuto più professionale ed adeguato alle persone in stato di necessità. Il libro è tutto questo e di più, perché vengono descritti anche episodi ed eventi legati al servizio, alcuni anche molto dolorosi, altri venati di una certa vena umoristica, la stessa vena che affiora quando Massimo parla del quartiere e dei suoi abitanti che interagiscono con i Volontari e la Sede di Croce Rossa. Ci troviamo di fronte allo spaccato di una piccola comunità che Massimo descrive nel passato e nel presente, e di cui Croce Rossa è stata ed è parte integrante.» dalla Presentazione di Landa Landini, Consigliere Qualificato CRI per l'Applicazione del Diritto Internazionale Umanitario. -
Come dipingere fiori ad acquarello partendo da fotografie
Esercitatevi a dipingere i fiori con calma, senza preoccuparvi del periodo di fioritura, del mutare delle condizioni di illuminazione o dell'appassire del soggetto. Questo libro raccoglie 55 specie floreali scattate da fotografi naturalisti professionisti. Imparate a catturare la magia dei fiori selvatici nel loro ambiente naturale, a illustrare singoli fiori con grande precisione botanica e a dipingere composizioni floreali elaborate ed esotiche. -
Finestre sulla memoria. Dissolvenze e sovrapposizioni
Nella Filosofia dello spirito jenese, Hegel guarda negli occhi degli uomini e scorge una notte che ci scruta: notte terribile e spaventevole. Tenebra sterminata che nulla può coprire. Quegli occhi gridano una domanda che attraversa lacerante i secoli. Agostino d'Ippona invoca: ""Qui ergo sum, Deus meus? Quae natura sum?"". Nietzsche afferra, raffina e rilancia: ""Perché vivo? Quale lezione debbo trarre dalla vita? Come sono divenuto quel che sono, e perché soffro d'esser-così?"". Dopo il suo ultimo libro Derive, Doriano Fasoli riprende a scavare ancora nel sottosuolo di queste domande, per immergersi ulteriormente nelle forme di esperienza che rifuggono dall'oggettività. Non s'illude né illude di possibili risposte consolanti. Ciò che ne zampilla è questo nuovo libro ""Finestre sulla memoria"". Una voce dal tono talvolta grave, a volte amara, e altre volte ironica e quasi burlesca, in cui espone il brusio del suo cuore disegnando ombre umili, persino sordide o inesorabili. L'Io, comunque, vaporizza, lasciando la nudità dell'uomo che fattosi voce reclama la sua irriducibilità. Forse, in Fasoli risuona l'asciutta sicurezza di Camus: nessun uomo può dire quel ch'egli è. -
L' ispettore Fortunato
1953. L'Italia è ancora impegnata nella ripresa del dopoguerra. Le strade di Roma sono ricoperte dai sampietrini e lo sferragliare dei tram scandisce la giornata dei lavoratori. Le ragazze sognano il loro avvenire attraverso le pagine dei fotoromanzi mentre Sofia Lazzaro si sta trasformando in Sofia Loren. La TV italiana non esiste ancora. Le auto della polizia non hanno la ricetrasmittente. Sul ""bagnasciuga"" di una spiaggia romana un'avvenente fanciulla, Wilma Montesi, viene trovata morta. Esattamente un mese dopo, una mattina di primavera, una giovane cameriera, Assia Carbone, viene trovata strangolata nel bagno della stazione dell'Acqua Acetosa. Il caso è affidato all'ispettore Fortunato che ha già svolto indagini sulla Montesi e da alcuni indizi acquisiti sospetta che fra le due vi possa essere un legame. Quello che sembrava un omicidio senza movente si rivela ben presto la conseguenza di un intrigo familiare che nell'omertà trova la sua ragion d'essere. Nella sua indagine Fortunato fa immergere il lettore nell'atmosfera degli anni '50, fra nostalgici del fascismo, case di tolleranza e intrighi politici. -
Dalla salle d'asile alla scuola materna. Il percorso storico-peda...
Pauline Kergomard è una pedagogista francese che ha articolato la sua riflessione educativa tra il 1800 e il 1900 il cui nome è correlato alla nascita della scuola materna in Francia. Personalità attiva e impegnata dal punto di vista sociale e politico, assume ben presto un ruolo di prestigio nel sistema scolastico francese, assumendo il ruolo di Ispettore capo (per la prima volta attribuito ad una donna) nella scuola materna francese. Kergomard ha sviluppato un modello teorico che individuava nell'asilo - successivamente, grazie alla sua opera, ribattezzato ""scuola materna"" - un contesto che si poneva in forte continuità con l'ambiente familiare, sia nell'atteggiamento del personale educativo, sia nell'organizzazione degli spazi e dei materiali, sia nella progettazione e nella realizzazione delle attività. Si può affermare che, grazie al contributo offerto al sistema di istruzione francese ed internazionale e in considerazione dell'evoluzione promossa nell'ambito dell'educazione prescolare Pauline Kergomard si pone come figura di spicco nel panorama pedagogico moderno. Ciononostante, seppure in presenza di numerosissime istituzioni scolastiche a lei intitolate nell'ambito del suo contesto nazionale, sembra che la fama di cui la pedagogista gode nel panorama internazionale - spesso dimenticata nella trattazione dei maggiori pedagogisti del XIX - le renda poco omaggio in considerazione dell'apporto che il suo pensiero ha fornito alla scuola contemporanea. Per questi ed altri rilevanti motivi, che si evinceranno dallo studio del testo, i due autori cercano di riportare alla luce una personalità così importante e variegata, per tanto, troppo tempo trascurata. Prefazione di Vittoria Bosna. Introduzione di Alessandro Barca e Franca Pesare -
Leccatevi i baffi. Appunti e spunti per una cena tra amici
""Leccatevi i baffi"" non è l'ennesimo libro di cucina, ma un taccuino di spunti e idee per chi ha ancora voglia di ricevere gli amici a cena a casa o, perché no, anche in barca. Qualche aneddoto, trucco dell'autore, frutto dell'esperienza di trent'anni di ""carriera"" tra i fornelli, per rendere le ricette, anche le più semplici, innovative e alla portata di tutti, affinché la convivialità tra le mura domestiche non passi di moda. -
La direzione d'orchestra italiana
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Venti anni con il mio gatto
In una notte di fine estate, la brezza della sera traghetta il flebile miagolio di un micio fino a una finestra. Una donna ne segue la traccia e si ritrova di fronte a un batuffolo di peli chiari incastrato nella rete di recinzione di una scuola superiore. Un gatto appassionato di sardine e palamite in agrodolce, che resterà a lungo nella vita dell'autore. Inizia così una convivenza che accompagna la scrittrice e poetessa Inaba Mayumi in ogni fase della sua vita: dai traslochi al divorzio, dal licenziamento alla scoperta di nuovi orizzonti nella scrittura. -
Una vita fatta a mano. La storia di Ruth Asawa
Per essere creativi, tutto quel che occorre... sono le mani! La scultrice Ruth Asawa ci guida nei regni incantati della fantasia, per fare di ogni foglia e sasso una piccola opera d'arte. Il libro racconta la storia della scultrice americana Ruth Asawa (1926-2013), dall'infanzia in una famiglia di agricoltori, a stretto contatto con gli animali e la natura, alla formazione al Black Mountain College, sotto la guida di artisti d'avanguardia e pensatori come Anni e Josef Albers, Buckminster Fuller, Merce Cunningham e Robert Rauschenberg, mostrandoci poi le sue celebri sculture di fili che rappresentano le massime realizzazioni della sua carriera. Ruth Asawa ha sostenuto instancabilmente e con grande passione un'educazione dei giovani attraverso l'arte e questo libro, riccamente illustrato con un tratto poetico e incantato dall'artista Andrea D'Aquino, coinvolge le giovani lettrici e i giovani lettori, rendendoli partecipi dell'avventura umana e artistica della protagonista. Il libro è arricchito da una pagina finale di strumenti didattici che genitori ed educatori possono utilizzare per far realizzare delle attività creative. Età di lettura: da 10 anni. -
Vestire le statue. Arte, devozione e committenza nella Toscana no...
Frutto della convergenza di studiosi di diverse generazioni, il volume affronta l'affascinante tema delle ""statue vestite"", una categoria di immagini sacre ancora largamente trascurate dagli studi storico-artistici. L'ambito territoriale della ricerca è quello della Toscana nord¬occidentale, ma in questo universo apparentemente circoscritto tra i monti, il mare e la piana dell'Arno si riflettono aspetti e problemi largamente diffusi nella pratica religiosa dell'intera ecumene cristiana. Dà conto di ciò la struttura stessa del volume, che ad una prima parte di saggi affianca una seconda parte di catalogo. Mentre qui lo sguardo si concentra su trentatré opere analizzate in dettaglio, li sei punti di vista diversi suggeriscono altrettante proposte di sintesi dei molti dati raccolti. E allegato al libro un documentario nel quale la complessa realtà delle statue vestite s'esprime col linguaggio delle immagini in movimento e del connesso sonoro, offrendo un ulteriore stimolo alla conoscenza ed all'apprezzamento di quei particolarissimi manufatti. -
Le origine del Franciacorta nel Rinascimento Italiano
«La coltivazione della vite rappresenta un tratto caratteristico della produzione del territorio lombardo, denominato Franciacorta, dove già dall'alto medioevo è documentabile una coltura viticola specializzata in area collinare. In particolare la documentazione monastica e quella episcopale permettono di individuare anche le varietà, bianche e rosse, che vengono prodotte e vendute sin dalla fine del XII secolo"". Così scrive il Prof. Gabriele Archetti nel ""Vite e vino nel medioevo-Note storiche sul territorio bresciano» (2017 Edizione Arti), documento di grande importanza sulla storia del vino in Franciacorta. Proprio da quel documento è nata la volontà di coinvolgere nuovamente il Prof. Archetti per la realizzazione di una sintesi che porta la preziosa introduzione di Andrea Grignaffini, perché abbiamo ritenuto opportuno ricordare e condividere le profonde radici enoiche della nostra terra: La Franciacorta. Un libro alla scoperta della Franciacorta nel Rinascimento. -
Uno
Un romanzo raccontato con delicatezza e passione. Immediato. Una storia in cui l'unicità di ogni personaggio sfuma nei confini dell'altro e, attraverso l'altro, si specchia e si scopre un poco per volta. Così come Selvaggia dà inizio e fine alla narrazione, la citazione finale riprende l'incipit del romanzo, come un cerchio che si chiude, una raccomandazione che si consolida: l'amore ti troverà quindi faresti meglio ad essere pronto.