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Il coraggio dei vinti
Mentre la Seconda Guerra Mondiale imperversa sul territorio italiano, una famiglia di contadini fatica a portare avanti le colture secondo il contratto di mezzadria. La storia, ispirata a fatti realmente accaduti, si dipana tra le vicende dei tre figli chiamati alle armi e la situazione sempre più complicata nella fattoria, dove manca la forza-lavoro. L'arrivo degli Alleati rappresenta una svolta per i tre ragazzi che, nel tentativo di tornare a casa, si imbattono nella Brigata Stella Rossa e nell'eccidio del Monte Sole a Marzabotto. Un'atrocità che non riusciranno a dimenticare. -
Una macedonia di fiabe. Ediz. a colori
""Narrare una fiaba è un atto ricco di valenze simboliche e pedagogiche. È un vero dono d'amore oltre che un passaporto per il pensiero divergente e per esplorare con l'immaginazione mondi fantastici. E, ricordiamolo, l'immaginazione è una risorsa indispensabile per conquistare un pensiero libero, uno spirito indipendente, una mente creativa. «La logica ti porterà da A a B» diceva Einstein «ma l'immaginazione ti porterà ovunque». È proprio così! E un laboratorio di fiabe è uno spazio privilegiato per potenziare l'ascolto condiviso, lo sviluppo del pensiero narrativo, la capacità di immaginare e fantasticare. Ascoltando una fiaba, i bambini iniziano ad attivare due modalità caratterizzanti l'attività mentale degli esseri umani: la realtà e la fantasia"". (dall'Introduzione) Età di lettura: da 5 anni. -
D'Annunzio a Venezia
Questo volumetto vuole recare in poche pagine un contributo alla conoscenza della vita così intensa e avventurosa di Gabriele D'Annunzio. Ma soprattutto intende seguire il Vate a Venezia, da quando la prima volta pose piede sulla Riva dei Schiavoni, sbarcando dal Lady Clara per l'inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II nell'autunno del 1887, fino alla sua permanenza nella famosa Casetta Rossa sul Canal Grande. E vuole seguirlo come poeta, come soldato, oltre che come spesso perdutamente innamorato, e specialmente preso dalla passione durata alcuni anni per l'attrice Eleonora Duse. -
La volpe
Una fattoria della campagna inglese, luogo centrale di questa storia, è gestita da Jill e Nellie. Le due sono amiche non più giovanissime, ma legate da una salda amicizia che pur vedendole diverse nel carattere le rende affini nel modo di vivere. Un giorno alla loro porta bussa un giovane soldato che mette in crisi l'equilibrio del loro prezioso rapporto. Nellie sembra attratta fatalmente dal giovane e quel sentimento intacca la vita quiete della fattoria, causando la nascita di sentimenti contrastanti: gelosia, inquietudine, ansia, potere, tenerezza. Nel frattempo, di notte, una volpe fa razzia dei polli della fattoria. Quell'animale diventa metafora di un legame vitale tra i personaggi e protagonista di un piccolo mondo che sta per diventare un luogo altro. -
La fede e la giustizia degli affetti. Teologia fondamentale della...
La fede e la giustizia degli affetti. Questa formula non è consueta nel linguaggio della teologia fondamentale. Nello stesso tempo, però, le più recenti sollecitazioni del magistero autorevole (Deus caritas est, Caritas in veritate, Lumen fidei) hanno esplicitato vigorosamente la centralità del nesso tra fede e affetti, verità cristiana e giustizia dell'amore. Il libro si propone di introdurre alla comprensione delle ragioni teologiche di questo ricupero della centralità della dimensione affettiva e pratica dell'atto e dell'attuazione della fede. La coerenza antropologica ed epistemologica della fede, che vive e si perfeziona nella giustizia degli affetti suscitati dall'amore di Dio, è il tema centrale del compito affidato al rinnovamento della teologia fondamentale, che rende pensabili, nella loro unità, la verità della rivelazione e la grazia della fede. -
Camminare sulle acque. Leggere la Bibbia in tempi di crisi
Gesù che cammina sulle acque: un'immagine che fa da stella polare nel pensare la fede per questa generazione. Invece di togliere le acque, Gesù ci cammina sopra. Invece di neutralizzare il negativo, lo percorre, mostrando che è possibile camminare anche in una situazione che fa acqua da tutte le parti, anche mentre si è in un mare di guai. Che cosa possono dirci le Scritture ebraicocristiane sulle situazioni di crisi che attraversiamo, come singoli e come collettività? Ha ancora senso riesumare quella parola antica? Non bastano le parole di medici, pensatori, economisti e politici, parole che, almeno sulla carta, si presentano come concrete, dette in situazione e con cognizione di causa? Noi umani abbiamo bisogno di molti linguaggi per dire il mondo. Anche di quella parola antica, la cui distanza può rivelarsi preziosa per accendere altri sguardi sul nostro presente. Abbiamo bisogno di immagini che sappiano illuminare con luci inedite la situazione in cui ci troviamo e, insieme, ne mostrino le possibilità. Immagini che ci strappino dalla paralisi della situazione di fatto. -
La fonte vivente e la fonte nascosta. Per una fenomenologia della...
L'intento dell'indagine nella sua totalità è approfondire quanto scrisse Edith Stein sulla vita interiore e sulla mistica, nei testi cioè propriamente dedicativi e nelle riflessioni sull'argomento sparse nelle opere filosofiche, nella sua avventura conoscitiva e nella loro proiezione sulla scena filosofica. Si tratta di penetrare nelle sue intime radici, così permeate e strutturate razionalmente e fenomenologicamente, e cogliere come sia giunta alla comprensione di Teresa di Gesù e di Giovanni della Croce, le colonne del vivere carmelitano, e di Dionigi l'Areopagita. «L'irruzione di Dio nel pensiero di Edith Stein investe la domanda di senso che pervade la sua riflessione fenomenologica e la sua vita, e concerne perciò anche la vita interiore e la mistica». -
Magica scienza. Trucchi magici e giochi di prestigio per stupire ...
Chi ha detto che gli esperimenti scientifici si fanno solo in laboratorio? Con questo libro imparerete che i fenomeni della natura possono dare vita a trucchi magici, illusioni e giochi di prestigio sorprendenti. Ogni trucco è basato su principi di fisica e chimica, è facile da eseguire e avrà effetti strabilianti. Divertitevi a stupire i vostri amici con incredibili esperimenti… e buona magia! Include un set di materiali da utilizzare per i tuoi trucchi! Prefazione di Raul Cremona. Età di lettura: da 7 anni. -
Le notti bianche
«Così è possibile che non ci vedremo mai più? Domani non potrò evitare di tornare quaggiù. Sono un sognatore; ho così poca vita reale che attimi come questo, come adesso, li considero una tale rarità che non posso non farli rivivere nei sogni. Fantasticherò di voi tutta la notte, tutta la settimana, l’intero anno.» «Bene» disse la fanciulla. «Forse domani verrò quaggiù, sempre alle dieci. Ne ho bisogno per me stessa. Ma ecco... be’, ve lo dirò in tutta franchezza: non ci sarà nulla di male se verrete anche voi. Solo, prima si deve stabilire un patto.» Due anime, la magia della notte. Tra confessioni, attese, speranze e disillusioni. Il romanzo “sentimentale” di Fëdor Dostoevskij, sospeso tra sogno e realtà. Età di lettura: da 11 anni. -
Insegnare latino. Sentieri di ricerca per una didattica ragionevole
I cambiamenti dell’istruzione italiana hanno imposto ai docenti della scuola superiore e dell’università una riflessione sullo statuto disciplinare del latino, sui contenuti da in - segnare nella lingua e nella letteratura, sul modo di trasmettere la cultura classica agli studenti che – ed è bene ricordarlo – si avvicinano alla materia con grande curiosità e, a volte, con vera e propria passione, anche se con strumenti non sempre adeguati. Non solo: per una generazione alla ricerca di punti di riferimento, le lingue e le letterature classiche possono offrire un soccorso, un sostegno, un supplemento di contenuto e di senso, a patto di restituire loro una dimensione non astrattamente paludata, ma connotata dall’apertura al dialogo, alla ricerca, al confronto e alla partecipazione. Il moderno professore di latino, quindi, non può limitarsi a padroneggiare la disciplina ma, sollecitato da nuove richieste della scuola e della società, deve continuamente mettersi in gioco, agire, attivarsi per motivare, spiegare, dare un ruolo alla sua materia: questo libro ha l’ambizione di fornirgli gli strumenti per svolgere il suo compito. L’autore è infatti profondamente convinto che il latino debba possedere un ruolo centrale nella scuola e nella cultura italiana, proprio perché intrinsecamente formativo e utile a chi non voglia rinunciare a pensare, a crescere, a dotarsi degli strumenti per scoprire una propria strada nella vita: in una parola, a godere di una piena cittadinanza, locale e globale. -
Riti magici e amuleti. Malocchio in Sardegna. Ediz. illustrata
Il malocchio, gli amuleti, le medicine “magiche”, i rituali, le tecniche di prevenzione e guarigione così come sono stati tramandati dalla tradizione agropastorale della Sardegna. Questa ricerca, condotta fra il 1970 e il 1980, registra convinzioni e modi di credere all’epoca assai radicati ma ancor oggi tutt’altro che scomparsi. Sul malocchio in Sardegna vi è abbondante letteratura, con studi sociologici e antropologici. In quest’opera si approfondiscono gli aspetti della “malattia”, i “sintomi” e le “medicine” utilizzate per scongiurare gli effetti dei malefici. Un’ampia dotazione di immagini riproduce i più popolari e diffusi fra gli amuleti, la funzione dei quali è ulteriormente spiegata in schede dedicate. -
Valorizzare il patrimonio strategico d'impresa. Per il rilancio d...
Scoprire e valorizzare le risorse intangibili, alla base del patrimonio strategico, significa provvedere concretamente alla crescita di un'impresa. Ma che cos'è, in sostanza, il patrimonio strategico? È un insieme di competenze, professionalità, sistemi relazionali e componenti intangibili che costituiscono l'identità stessa dell'impresa. Ovviamente, queste voci di patrimonio possono essere strategicamente impiegate solo se individuate, evidenziate e valorizzate mettendole in relazione con quelle che i concorrenti possono avere o non avere a disposizione. Sono, in altri termini, le concrete leve che consentono di produrre innovazione tramite la scoperta e la valorizzazione di ciò che è inconsapevolmente posseduto. Questo è il solo modo che consente di abbandonare l'attesa di un miracolo preveniente da una politica asfittica e da una economia ostaggio della finanza. Si tratta di un percorso che può risultare esaltante perché in grado di rivelare risorse che non si ha la consapevolezza di possedere. Si tratta di una vera e propria nuova ""cassetta degli attrezzi"" del manager vincente. -
Tra cime, boschi e paludi
Gramignani si trova ad attraversare, alle soglie del Duemila, un momento in cui in Italia già si profilava quella recessione culturale che mise in discussione la sopravvivenza del popolo dei cacciatori; l'Autore cerca così di ridefinire lo status di chi, come lui, ritrova la sua vera dimensione solo tra cime, boschi e paludi, alla ricerca degli amati selvatici. Sul filo di una memoria appassionata e commossa, si snodano lungo le pagine di questo libro ricordi di cacce a starne e a coturnici, dall'Umbria alla Regione balcanica; di battute a beccacce nella Valle dell'Ofanto, nel Gargano e sulle pendici del suo bel Conero, monte delle origini. Così Gramignani si definisce «... un poeta che per tutta la vita, indossando la vecchia cacciatora logora e stinta come una divisa e come una bandiera, inseguì senza sosta una visione di bellezza e di perfezione, materiate di pura poesia». -
Trasparenza e segreto nella Chiesa Cattolica
Avere informazioni su qualcuno o classificare qualcosa come segreto significa avere potere. Essere trasparenti, invece, rende vulnerabili, ma anche più credibili agli occhi dei propri interlocutori. Qual è il limite della segretezza? Quale quello della trasparenza? Una delle sfide della Chiesa è tenere insieme apertura e confidenzialità, combattere l'insabbiamento e tutelare la presunzione d'innocenza, e il libro si interroga proprio su come rendere questo possibile. Il presente studio non ha come oggetto principale gli abusi sessuali nella Chiesa, ma il contesto in cui si muove è segnato anche da questa realtà, soffermandosi sulle riforme fatte da Papa Francesco riguardo il diritto penale canonico. Il libro propone, infine, l'accountability e la metafora della traslucenza, al posto della ""trasparenza assoluta"", come modello organico più adeguato alla natura, alle finalità e alla missione della Chiesa. -
Una vita con Leopardi. Ovvero «il perché delle cose»
Quanto l’amore per un poeta può diventare un solido punto di riferimento nelle vicende della vita? Quanto il ricchissimo patrimonio umano che chiamiamo letteratura può accompagnarci, confortarci, aiutarci a comprendere intimamente noi stessi e gli altri? Sono alcune delle domande alle quali questo libro cerca di dare una pur parziale risposta. Tra i due protagonisti, Giacomo Leopardi e l’autrice, si stabilisce un dialogo fitto e intenso sui grandi temi dell’esistenza, l’incanto e lo stupore, la morte, l’amore, la compassione, l’amicizia, il male, il dolore. La scrittura è intessuta di parole leopardiane, alcune note altre rare, parole generosamente prestate dal poeta all’autrice per aiutarla a esprimere alcuni nuclei cruciali delle sue esperienze. Come la nominazione del luogo dove ci si viene a trovare quando si è toccati dalla sventura: l’“altra terra”. Ma il libro esplica anche quello che è il principio di una vera esegesi: portare la parola di un testo dentro la propria vita. -
All'origine del finzionalismo. Con l'autobiografia di Hans Vaihinger
Il miglior modo per comprendere il pensiero di un filosofo è entrare nella sua vita, scorgere la natura dei cambiamenti che lo coinvolgono, osservandone la fitta rete di interazioni che lo determinano, che lo influenzano, che lo trasformano, per scrutare infine le ragioni intime del suo pensiero, le sue evoluzioni, i suoi prodotti. Le autobiografie sono un invito ad entrare nella vita di chi le scrive, attraverso gli occhi e i pensieri di chi ha vissuto ciò che racconta. È il caso dell'autobiografia del filosofo tedesco post-kantiano Hans Vaihinger, il quale ci racconta con estrema intensità e trasporto emotivo le vicende della sua vita e i momenti decisivi per l'elaborazione del suo pensiero filosofico. Si tratta della prima traduzione italiana dell'autobiografia di Vaihinger, pubblicata per la prima volta in tedesco nel 1921. L'autobiografia è inoltre corredata da un ricco studio introduttivo, indispensabile per approcciarsi al pensiero di Vaihinger, in quanto propone sia una ricostruzione storica delle edizioni dell'opera principale del filosofo, La filosofia del come se, sia delle coordinate per orientarsi nella corrente filosofica della quale Vaihinger è considerato l'iniziatore: il finzionalismo. -
Messina la capitale dimenticata
Questo lavoro racconta un'epopea perduta dove Messina si distinse per laboriosità e impiantistica industriale, mai più trovata dopo l'unità italiana. In un crescendo di conquiste tecnologiche, politiche, e sociali, Messina diventerà il centro urbano dove ogni iniziativa si trasformava in guadagno. Attraverso il suo Porto Franco coagulava il lavoro e l'ingegno dell'imprenditoria siciliana e calabrese, trasformandosi in collettore d'iniziative per veicolare quei prodotti attraverso la via del mare in tutto il mondo. Una fitta rete di documenti permettono di descrivere i traffici commerciali delle materie prime: zolfo (il petrolio dell'epoca), le miniere di carbone, il commercio della seta e dell'oppio cinese, la cantieristica (fornendo veloci imbarcazioni ai marines americani), o ai traffici dell'avorio in centro Africa. Per non parlare dell'industria degli agrumi, i cui profitti riuscivano a coprire il disavanzo pubblico di tutto il regno delle due Sicilie. Le innovazioni tecnologiche producevano: stabilimenti meccanici, siderurgici, di designer per arredamenti, di scuole di progettazione per costruire macchine utensili. Trovando nel campo dell'innovazione tecnologica, tutta una serie d'invenzioni ancora oggi adottate dall'industria moderna: come il nastro trasportatore, la catena di trasmissione, i sollevatori meccanici, compressori chirurgici, additivi chimici, osservazioni scientifiche ed opere pubbliche. All'interno di questo stesso volume sarà possibile trovare novità sul risorgimento, la guerra civile siciliana (controrivoluzione) nella crisi del 1848, quando a bombardare Messina furono i liberali siciliani. Nonché sulla politica internazionale della corona di Napoli, che dietro le quinte tramava contro l'Inghilterra, spingendosi in azioni e ritorsioni in Polinesia, nell'America Latina, così pure nella crisi di Tangeri. La contaminazione del bello, e dell'innovazione tecnologia, trovava nella città di Messina un fermento mai più raggiunto. Prefazione di Pino Aprile. -
Le gesta di Berengario imperatore. «Gesta Berengarii Imperatoris»...
Nei ""Gesta Berengarii Imperatoris"" sono tratteggiate figure storiche come Berengario del Friuli, il protagonista assoluto del poema, Arnolfo di Garinzia e Guido da Spoleto, filtrate attraverso la lente di un anonimo poeta di corte, forse identificabile in Ardingo, vescovo di Brescia. Lo stile dell'opera è tendenzialmente alto, anche quando sono rappresentate cruente battaglie e le terribili ferite riportate dai condottieri, ed in ciò l'autore è aiutato dall'ampia conoscenza degli autori classici, specialmente di Virgilio. Sulla ""marea"" di fantaccini (o sul popolo nel caso dell'ampia descrizione dell'incoronazione a imperatore), svettano i comandanti delle varie schiere e, al massimo grado, Berengario e il suo avversario Guido. L'autore vuole trasmettere l'immagine ideale di Berengario come ""pius rex"", come principe della pace che scende in guerra solo perché costretto dagli altri e invocato dal popolo. Molto interessante la connotazione nazionale conferita a Berengario, definito ""heros italicus"" mentre il suo avversario Guido è il ""tyrannicus gallicus"". I ""Gesta Berengarii Imperatoris"" rappresentano una testimonianza preziosa per comprendere in modo più ravvicinato uno tra i periodi più turbolenti e interessanti della storia medievale italiana a cavallo dei secoli IX e X. -
Segreto della camera di consiglio ed opinione dissenziente. Un ra...
Il segreto della camera di consiglio richiama la situazione dell'opinione dissenziente, che in termini semantici attiene al divieto di divulgazione della presa di posizione minoritaria assunta da un componente dell'organo giurisdizionale collegiale; non anche al dissenso. Quel segreto è categoria dogmatica che, se da un lato, è situazione del processo, essendo sottesa alla decisione, che, a sua volta, rinvia ai rapporti tra legge e fatto, tra questioni e procedimento probatorio, tra casi e giudizio; dall'altro, rimanda alle relazioni tra decisione ed interpretazione. Il giudice domina entrambe, nonostante la prima (decisione-fatto-procedimento probatorio) sia destinata al giudizio inteso come accertamento, mentre la seconda (decisione-interpretazione) rinvii alla ricerca ermeneutica, alla comprensione argomentata del diritto da applicare al giudizio. A questi nessi, poi, sono affidati, rispettivamente, il merito e la legittimità; rispetto a cui gli effetti della dissenting opinion si esprimono in maniera differente. Ancora. Lo speculare sulla combinazione tra opinione dissenziente-decisione-motivazione ed interpretazione appare operazione necessaria nel momento storico-giuridico attuale, in cui i confini del diritto si dissolvono e le forme con cui eravamo abituati a considerarlo si rivelano inadeguate rispetto alle nuove spinte giurisprudenziali che promanano dagli ordinamenti, dalle organizzazioni e dai sistemi sovranazionali. Infine. Quando è oggetto di (rare) riflessioni da parte della dottrina del processo penale, l'opinione dissenziente è situazione spesso incompresa dall'interprete. In questi indirizzi di metodo si svela il nostro impegno ad individuare ed a rappresentare i motivi della opportunità di rivisitare - sia pure limitatamente alle giurisdizioni superiori - la preclusione della pubblicizzazione dell'opinione dissenziente che i fondano la propria ratio nel contesto multilivello del rafforzamento della tutela delle posizioni giuridiche coinvolte nella e dalla fase deliberativa del processo. Perciò si abbandona l'anacronistico retaggio del pensiero giuspositivista che ancorava la difesa della certezza del diritto all'apparente unanimismo della sentenza tutelato dalla segretezza della camera di consiglio e che riteneva che quella certezza non ammettesse la divulgazione dei contrasti interni, pena la messa in discussione dell'autorità della sentenza, dunque, della legge, per preferirvi un approccio innovativo che tiene conto, quando si ragiona sulle categorie dogmatiche, in generale, e sull'opinione dissenziente, in particolare, del processo di positivizzazione dei diritti fondamentali oltre i confini nazionali e del passaggio dal principio della certezza del diritto - inteso in senso procedurale - a quella della certezza dei diritti. In più, un approccio consapevole che la giurisdizione, nel sistema multilivello, si espande quanto più si estende l'area delle possibili violazioni del diritto protetto, proponendo dialettiche più complesse e meno condivisibili sintesi. -
Acciaio. Storia breve del più grave problema industriale dell'Ita...
Che cos'è l'acciaio? È questa la prima domanda a cui Enrico Maria Pedrelli risponde, una questione fondamentale che permetterà di porre le basi per poter seguire l'autore in questo viaggio nella storia dell'acciaio e dell'industria siderurgica attraverso i secoli. Partendo dall'Inghilterra della Prima Rivoluzione Industriale, ci si sposterà in Italia agli inizi del Novecento, seguendo le fasi dello sviluppo industriale lungo il corso dei grandi eventi della nostra penisola, fino ad arrivare a oggi. Con un'analisi esaustiva dell'universo che ha girato e gira tutt'ora attorno all'acciaio, Pedrelli riesce a mostrare quali sono stati e quali sono i punti di forza e le debolezze dell'organizzazione siderurgica italiana, che, come dice Oscar Sinigaglia in relazione alla questione siderurgica del 1937 è ""il più grave problema industriale dell'Italia di oggi"".