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Alfred. Vivere con un gatto
Alfred è un gatto coraggioso e intraprendente che vive con il suo padrone a piazza di Spagna. Già da piccolo dimostra di avere un carattere indipendente che lo porta ad avventurarsi per la città facendo mille esperienze. L'istinto felino e la sua saggezza lo aiuteranno ad affrontare i colpi del destino. Vivere con lui servirà agli umani per capire che l'amore non segue delle regole. Comprendere i sentimenti e i desideri inespressi richiede dedizione, disponibilità di ascolto, osservazione, capacità di donare e di mettere ogni tanto in discussione anche le proprie convinzioni. Età di lettura: da 10 anni. -
Irradiare Cristo
Terzo volume della collana Ascolta e Cammina che raccoglie gli scritti dell'abate generale dei Cistercensi Padre Mauro Giuseppe Lepori. Per il modo di esprimere i suoi pensieri e di fermarli sulla carta Lepori è uno degli autori più letti e seguiti nel panorama della cultura cattolica italiana. Nel libro il padre Lepori approfondisce il tema della preghiera che rappresenta un canale privilegiato per parlare e per ascoltare Dio. L'autore attingendo dalla tradizione dell'Ordine cistercense, di cui è abate generale, compie suggestive riflessioni sulla spiritualità propria del monachesimo occidentale. -
Perdonare in Cristo
«Che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?» (Sal 8,5) Avere cura degli altri è l'atteggiamento che sintetizza l'esercizio della misericordia. Incarna l'amore per la vita dell'altro, per la sua crescita, per la sua felicità. San Benedetto è cosciente che la cura per l'altro inizia dall'attenzione che esercitiamo verso le necessità e le miserie dei fratelli e delle sorelle. E l'attenzione è uno sguardo, un vedere ciò di cui l'altro ha bisogno, una sensibilità per il bisogno degli altri, come quella del Padre, di Gesù. «Imiti il misericordioso esempio del buon Pastore» (RB 27,8): la cura del buon Pastore si esercita anzitutto nel vegliare sul gregge, nel tenerlo sott'occhio. San Benedetto ha fissato gli occhi su Gesù, Pastore misericordioso, e quando chiede all'abate di imitarne il pio esempio, la prima cosa che gli chiede è che anche l'abate impari come deve essere e agire «tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento» (Eb 12,2). -
Chiamati da Cristo
«Se tu, al sentir presto, rispondi: Io!» (RB, Prol. 16) Quando Gesù ci chiama a seguirlo, viene a rispondere al desiderio di vita e di felicità che portiamo nel nostro cuore. Sentendo una vocazione, il cuore umano emerge come dai flutti del mare per manifestare che c'è, e che c'è appunto come domanda di vita, come domanda di salvezza. Ed è allora che nell'uomo si afferma l'io, un'identità, il suo essere persona. Lo stupore di fronte alla bellezza della presenza di Cristo che ci chiama a Lui è l'impegno esaustivo e inesauribile della vocazione, e ciò che rigenera nell'incontro con Cristo la gioia e fecondità della nostra sequela, rendendola feconda di gioia per gli altri. Una vocazione è compiuta, non quando è perfetta, ma quando è meravigliata, come all'inizio. È possibile da subito, questa pienezza, se lo sguardo, il cuore, è aperto ora, disarmato, alla bellezza di Gesù Cristo. «Gesù alzò lo sguardo e gli disse: ""Zaccheo!""» (Lc 19,5). La nostra bellezza è lo stupore di fronte a Cristo che ci chiama ora. -
I girovaghi
I Girovaghi sono una strampalata ed esilarante famiglia di nomadi senza meta. Sono in cinque e vivono su un carrozzone ambulante, che si muove grazie al gigante Arturo, il ""motore umano"" che li trascina per mari e monti. A bordo ci sono Nando, un nomade scafato con il naso a patata, la sua (non) bella (Re)Gina e i loro vivaci figli, Pepe, Paprika e Rico. Nando non lavora e Paprika e i suoi fratellini non vanno a scuola, ma il loro campo giochi è il mondo intero. Fanno la spesa in discarica e le visite che ricevono più spesso sono quelle della polizia alla costante ricerca dell'""autografo"" di Nando, o quelle degli insopportabili campeggiatori ficcanaso della famiglia Rompiglioni. -
Birthright. Vol. 10: Epilogo.
La famiglia Rhodes, rimanendo unita in ogni sventura, ha raggiunto il suo scopo: il male è stato sconfitto. Mikey, infatti, con l'aiuto del fratellino Brennan - ormai divenuto un potentissimo stregone - è riuscito in quella che sembrava a tutti un'impresa impossibile: uccidere il Dio-re Lore. Ma non è ancora tempo per il lieto fine: nella guerra che ha posto fine al dominio di Lore, i genitori dei due ragazzi sono rimasti bloccati su Terrenos, e il varco dimensionale che collega quella realtà alla nostra sembra essersi chiuso per sempre. Quindi ora l'obiettivo è recuperarli, sapendo che non esiste una guerra senza perdite, e che a volte, per vincere, è necessario compiere un doloroso sacrificio. Una regola crudele questa alla quale nemmeno il più grande degli eroi può sottrarsi. Lo story-arc finale di Birthright, la serie urban fantasy scritta da Joshua Williamson e disegnata da Andrei Bressan che, nel corso dei suoi dieci volumi, ha raccontato la storia di una famiglia ordinaria alle prese con una realtà straordinaria. -
Capire il vangelo. Una guida per tutti
Il vangelo giunge a noi da una cultura lontana e racconta una storia unica nel suo genere, incomparabile con qualsiasi altra, dal significato mai scontato e intriso di simbologie. Prima di ricavarne degli insegnamenti, di elaborare delle riflessioni, di attualizzarlo, abbiamo però bisogno di capire chiaramente che cosa intende dirci. Ho scritto questo libro pensando a tutti coloro che aspirano a questo: cristiani di ogni età, giovani in ricerca, catechisti, animatori, membri di gruppi biblici, persone di diverse convinzioni che desiderano conoscere meglio i vangeli e il loro misterioso protagonista. Ho cercato di mettermi nei loro panni, di immaginare i loro dubbi e problemi. Questa guida non è dunque un commentario, ma si propone di presentare gli strumenti di base per capire meglio il contenuto dei vangeli. Con taglio divulgativo, è diretta a tutti coloro che, pur non avendo compiuto studi biblici specialistici, desiderano familiarizzare di più con questo testo unico. Lo scopo ultimo di queste pagine è aiutare a sperimentare la gioia di capire il vangelo. -
Tesori dal mondo. Dai reperti degli antichi imperi alle icone del...
Scopriamo insieme i manufatti più celebrati al mondo, provenienti dai più grandi musei e dalle più esclusive collezioni d’arte. Dal Busto di Nefertiti ai Girasoli di Van Gogh, ecco le creazioni dell’uomo che sono divenute negli anni veri e propri oggetti di culto. Oltre alle splendide immagini, che riportano in vita sulla pagina ciascun tesoro, storia, aneddoti e curiosità rivelano la bellezza e la magnificenza di ogni capolavoro. -
Il canto di Natale
Ebenezer Scrooge odia il Natale e tutto ciò che rappresenta: la gioia, la famiglia, la generosità… Lui vorrebbe solo che fosse un giorno come un altro per poter lavorare e guadagnare! Ma una notte gli fa visita il fantasma del suo ex socio in affari, che lo esorta a cambiare vita prima che il suo egoismo abbia conseguenze irreparabili. Età di lettura: da 7 anni. -
Sri Lanka
Serendipità indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso, il trovare una cosa imprevista mentre se ne stava cercando un'altra. E l'isola di Sri Lanka (un tempo Sarandib) ama svelarsi a chi sa lasciarsi trasportare al divenire del tutto per sentieri sconosciuti, attraverso la sua storia che sfuma nella leggenda e i suoi tesori intimamente nascosti nel fitto della sua giungla. Perché se il caso trova sempre il momento per far scoprire qualcosa di imprevedibile, lo Sri Lanka potrebbe essere il posto giusto. -
Con tutti i naufraghi della storia. La teologia dopo Veritatis Ga...
In questo libro sono raccolte le relazioni del convegno ""La teologia dopo Veritatis gaudium nel contesto del Mediterraneo"" promosso dalla sezione san Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale e tenutosi a Napoli il 20-21 giugno 2019. Esso è il risultato di anni di lavoro teso ad elaborare una teologia contestuale che sia capace di discernere i segni dei tempi a partire dall'interculturalità generata dalle migrazioni. In quei segni si rivela l'attualità della parola di Dio e la presenza vivente di Gesù di Nazareth per la costruzione di una società fondata sull'accoglienza, sopratutto delle persone emarginate e deboli, e sul rispetto delle differenze. Il convegno ha registrato la partecipazione straordinaria in qualità di relatore di papa Francesco. Le sue parole indicano ai teologi del Mediterraneo il loro nuovo compito: «La teologia - tenendo la mente e il cuore fissi sul ""Dio misericordioso e pietoso"" (cf Gn 4,2) - può aiutare la Chiesa e la società civile a riprendere la strada in compagnia di tanti naufraghi, incoraggiando le popolazioni del Mediterraneo a rifiutare ogni tentazione di riconquista e di chiusura identitaria». -
Verso una spiritualità laica. Senza credenze, senza religioni, se...
La società industriale non accetta più le religioni tradizionali nate in società pre-industriali, riproducendone le modalità di azione più tipiche e assicurando loro orientamento etico e coesione sociale. Con l’industrializzazione le religioni sono state via via sostituite nella loro funzione dalle ideologie politiche. Siamo adesso in una fase ulteriore, definibile come “società della conoscenza”, in cui anche le ideologie (liberalismo e social-comunismo) si rivelano troppo rigide e poco adatte a guidare i mutamenti sempre più veloci. Orfani delle narrazioni miticoteologiche e ideologico-politiche, le nuove generazioni sono forse destinate al disorientamento nichilistico? Da tanti segnali di sensibilità sociale e di impegno etico non si direbbe. Le società contemporanee non ripudiano ogni forma di spiritualità: anzi, ne hanno sete. Il vino “buono” delle religioni del passato può essere riversato in calici nuovi, se abbiamo l’inventiva di crearli. Solo che questa spiritualità “laica”, accettabile nelle società della conoscenza e del continuo cambiamento, non può veicolare dogmi, precetti e divieti: dev’essere invece tessuta di silenzio, attenzione alla realtà effettiva che ci circonda, impegno concreto per la liberazione da ogni genere di sofferenza. -
100 e più. Oltre un secolo di pallacanestro in Lombardia
Il primo conflitto mondiale innescò dei cambiamenti di enorme portata storica, con dirompenti trasformazioni anche nello sport italiano. Tra queste la felice importazione di alcune discipline d'Oltreoceano, grazie ai soldati statunitensi che le diffusero da noi nell'immediato dopoguerra. IL basket, più e meglio di altri sport, seppe incarnare l'avvento della società di massa. Per cominciare non rappresentò la semplice evoluzione di giochi popolari d'origine rurale, rielaborati dalle public school inglesi, com'era accaduto per il football e il rugby. Il basket rompeva con la tradizione e rispecchiava quello spirito metropolitano tipico della realtà nord-americana, nel quale interagivano industrializzazione, urbanizzazione e forte emigrazione, che nel dopoguerra avrebbe connotato anche l'orizzonte europeo. Uno sport che non presentava discriminazioni di genere, aperto a tutti e tutte, e praticabile in piccoli ambienti: un fattore rilevante in un periodo in cui lo spazio urbano, destinato in primis all'espansione dell'industria e dei commerci, diveniva un bene sempre più raro e prezioso. Così mentre baseball e volley per insediarsi nella nostra penisola dovettero attendere la Seconda guerra mondiale, il basket riuscì subito ad affermarsi tanto fra gli uomini che fra le donne. La Lombardia divenne l'epicentro di questo fenomeno. Ne costituì il movimento-guida che, fatti salvi alcuni tentativi triestini e romani d'incrinarne l'egemonia, dominò il panorama cestistico tra il 1921 e il 1943. In pratica dalla nascita, a Milano, della Federazione italiana Basketball (Fib) alla sospensione dei campionati a causa del Secondo conflitto mondiale. Prefazioni di Giovanni Malagò, Giovanni Petrucci, Marco Riva e Giorgio Maggi. -
Lo spazio di relazione nel carcere. Una riflessione progettuale a...
La condizione abitativa delle carceri costituisce una delle emergenze del nostro Paese. La scarsa qualità degli spazi individuali e collettivi determina condizioni tali da ostacolare le iniziative sociali, politiche e legislative che intendono migliorare la vita delle persone recluse e di coloro che lavorano nel carcere. È urgente tornare a una sperimentazione progettuale che rilevi e affronti le criticità degli spazi e che consenta in modo innovativo lo svolgimento delle pratiche che li attraversano, per un carcere che punti alla responsabilizzazione dei detenuti, in ottemperanza ai principi del testo costituzionale. Questo volume aspira a costruire un sapere progettuale operativo applicabile alle carceri italiane, entro le possibilità ammesse dal quadro normativo esistente, ma capace anche di indicare nuovi temi, alimentando una riforma complessiva dell'ordinamento penitenziario. -
Città di suono. Per un incontro tra architettura e paesaggio sonoro
Un uomo, una sera, vede una persona nei pressi dell'unico lampione della zona. «Cosa state cercando?» chiede. «Ho perso le chiavi». «Le sono cadute qui?». «No, ma questo è l'unico posto dove le posso cercare. Perché solo qui, nel caso, le potrei vedere». L'obiettivo del libro è quello di ""accendere una luce"". Per illuminare un terreno che forse da troppo tempo si trova in ombra, e che separa l'affascinante ambito degli studi sul paesaggio sonoro da quello del progetto dell'architettura. Un ""lampione"" che possa permettere in primis all'architettura di dotarsi di nuovi strumenti per avviare delle forme di progettazione multisensoriale dei luoghi. E al contempo agli studi sul paesaggio sonoro di radicarsi a un solido sfondo, per favorire un effettivo cambiamento dei contesti reali. La contingenza storica per proporre tale riflessione è quanto mai matura, vista la prossima imminente trasformazione del paesaggio sonoro urbano, dovuta all'introduzione delle auto elettriche, al diffondersi di nuove tecnologie sostenibili e silenziose, e al contempo di strumenti di riproduzione sempre più rumorosi e portatili. E vista l'ormai inarrestabile evoluzione del percorso del progetto di architettura, che sta determinando un ampliamento delle responsabilità, delle figure e degli ambiti disciplinari coinvolti. Prendere posizione nel mondo significa mettersi in luce, esprimere dei punti di vista, introdurre delle visioni. Dentro a questo pregiudizio linguistico e percettivo, che fin dai tempi di Aristotele ha premiato la vista rispetto alle altre sensazioni, è andata affermandosi una differente modalità di interpretazione dei luoghi, a partire dai cosiddetti ""sensi minori"". All'interno delle nostre città tradizionalmente visive, fatte di palazzi, luci, colori, si nascondono altrettante città popolate da suoni, sapori, odori, che influenzano profondamente la percezione dei luoghi, portando alla luce simbologie intime e complesse. Una dimensione svelata proprio dai recenti lockdown, che hanno fatto emergere elementi percettivi normalmente soffocati dal brusio quotidiano, risvegliando un'attenzione assopita. Conoscere questi riferimenti rappresenta un imperativo per coloro che praticano il progetto dell'architettura, nella prospettiva di realizzare in modo più consapevole ambienti adatti e sicuri per la nostra vita. ""Città di suono"" propone una lettura di questo tema, in una prospettiva multidisciplinare ricca di suggestioni. -
La Berlino di Schinkel
Quando un architetto instaura una relazione privilegiata con un luogo e quando questa relazione ha una stabilità e una durata nel tempo, il progetto di ogni sua architettura ha una ricaduta immediata sulla forma complessiva della città, così come la forma urbana ha un'influenza determinante sulla definizione dei singoli edifici. È questo il caso di Schinkel a Berlino. I suoi progetti sono esemplari da questo punto di vista e attuali per coloro che intendano studiare il rapporto tra edificio e città, tra progetto architettonico e progetto urbano, credendo nella loro sostanziale identità. -
Io sono il buon pastore. IV anno. Guida
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Sono stata pensata quindi sono. Il pensiero politico di Hannah Arendt
Il nostro ""io"", dice la Arendt, è ""unico e irrepetibile"", ma è sempre e comunque ""plurale"". Perciò se vogliamo uscire da questa situazione, l'unica strada possibile è quella di ""ri-partire dalla politica"". Una politica intesa come ""prendersi cura"", come ""agire plurale"" per salvare i frammenti delle storie di ognuno e per far sì che tutti, donne e uomini, possano realizzare il loro ""abitare la terra"". Il vero miracolo è ""in-cominciare"". È imparare a ""ri-nascere"" ogni giorno. -
Maria Zambrano. Nascere. Dis-nascere. Rinascere
L’esilio è l’evento fondamentale che ha segnato la biografia della filosofa spagnola Maria Zambrano. Nella stretta connessione tra pensare e vivere, esso diviene anche il concetto fondamentale della sua riflessione filosofica, la traccia su cui prende forma un pensiero delirante, capace di svegliarsi e di incontrare la vita con tutto ciò che non entra nella coscienza desta. Pensare l’esilio pone lo stato di crisi la razionalità dialettica occidentale: il “carcere del concetto” lascia il posto al linguaggio della nascita. Si apre alla generatività che “concepisce” e mette al mondo il mondo, accogliendo tutto ciò che nasce semplicemente perché è nato. -
L'immaginazione analogica nell'attività teologica di Henry Le Sau...
Il libro offre uno sguardo complessivo sulla teologia di Le Saux attraverso la visione fondamentale di Tracy, e una ricerca che ne mostri la profondità di senso e di prospettiva storica. Il vasto studio si propone come un'interpretazione del ricco e complesso tragitto compiuto da Le Saux, secondo la lezione di Tracy: dopo il corpo a corpo con i suoi testi e l'evidenziazione dell'organicità del suo pensiero. L'itinerario teologico di Le Saux costituisce un classico religioso moderno, la cui caratterizzazione principale è nell'essere magistrale e profetico per l'epoca contemporanea quanto al dialogo interculturale e interreligioso: gettando le basi per un nuovo modello di cristianesimo con una teologia revisionista e pneumatica, dove la questione ermeneutica è decisiva ed ha al suo centro l'esperienza advaitica.