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L' invasione degli ultracorpi di Don Siegel
Fino a qualche tempo fa Santa Mira era la classica smalltown tranquilla, ""normale"". Ora, malati che improvvisamente guariscono, bambini che dicono che la madre non è la madre, donne che dicono che lo zio non è lo zio. Qualcosa di strano sta accadendo. Il dottor Bennell vuole capire l'origine vera di questi ""disturbi"". È l'inizio di uno dei grandi incubi della storia del cinema, un capolavoro sulla paranoia collettiva anni '50. Don Siegel firma questo classico della fantascienza aliena e horror, che ha avuto tre remakes, ha influenzato registi e ha terrorizzato spettatori. Il fascino duraturo del film risiede nel piacere proibito che nasce dalla paura profonda di essere sostituiti da una copia di se stessi, insensibile e priva di emozioni. Il terrore dell'Ignoto si somma alle interpretazioni ideologiche, che hanno fatto del film, di volta in volta, un attacco al conformismo borghese o una denuncia dell'egualitarismo comunista. Al fondo, però, sta l'eterna paura di perdere i nostri tratti personali, ciò che ci rende unici e singolari, in un mondo globalizzato e asservito alla tecnologia. -
Il falco pellegrino. Nuova ediz.
Scritto nel 1967, ""Il falco pellegrino"" offre il diario di una stagione trascorsa osservando i falchi pellegrini, senza altri avvenimenti che non siano le abitudini, i fatti, gli incidenti dei pellegrini osservati. Non ci sono dialoghi, né incontri con uomini, i personaggi sono gli animali, talvolta antropomorfizzati, e gli oggetti naturali, spesso animati; gli eventi sono la stagione, le predazioni fallite e riuscite, i cadaveri freschi o putrescenti delle prede, gli umori atmosferici, il succedersi delle comunità animali, i colori, gli odori, i rumori... -
Puglia. Viaggio nella gastronomia
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Il freddo e il crudele
«Con troppa fretta si è portati a ritenere che sia sufficiente rovesciare i segni, capovolgere le pulsioni e concepire la grande unità dei contrari per ottenere Masoch partendo da Sade. Il tema di una unità sadomasochista, di una entità sadomasochista, è stato particolarmente nocivo per Masoch. Egli ha sofferto non soltanto un ingiusto oblio, ma anche un’ingiusta complementarità, un’ingiusta unità dialettica con Sade. Infatti, quando si legge Masoch appare chiaro che il suo universo non ha nulla a che vedere con quello di Sade. Non si tratta soltanto di tecniche, ma di problemi e di preoccupazioni, di progetti totalmente diversi. Non si può obiettare che la psicoanalisi ha da gran tempo dimostrato la possibilità e la realtà delle trasformazioni tra sadismo e masochismo. È l’unità stessa di quel che viene denominato sadomasochismo ad essere in causa. La medicina distingue tra sindromi e sintomi: i sintomi sono segni specifici di una malattia, ma le sindromi sono unità di incontro o di incrocio, che rinviano a discendenze causali molto diverse, a contesti variabili. Non siamo certi che l’entità sadomasochista non sia essa stessa una sindrome, che dovrebbe esser dissociata in due discendenze causali irriducibili. Troppe volte ci è stato detto che uno stesso soggetto era sadico e masochista; abbiamo finito per crederci. […] Poiché il giudizio clinico è pieno di pregiudizi, bisogna ricominciare tutto da un punto situato al di fuori della clinica, dal punto letterario, che diede nome alle perversioni. […] La sintomatologia pertiene sempre all’arte. Le specificità cliniche del sadismo e del masochismo non sono separabili dai valori letterari di Sade e di Masoch. E in luogo di una dialettica che riunisce affrettatamente i contrari, è necessario tendere a una critica e a una clinica in grado di cogliere sia i meccanismi realmente differenziali che le originalità artistiche». -
La nuova Atlantide
“La Nuova Atlantide” è opera di messianesimo profetico e di sociologia utopistica o (come oggi si usa dire) di futurologia, ma non è certo un’utopia politica. In essa sono assenti tutti i classici temi dell’utopismo politico sulla miglior forma di governo, sul ruolo delle magistrature, sulla funzione della nobiltà, sull’educazione del principe. A differenza di quanto hanno sostenuto alcuni filosofi dei secoli a lui successivi, Bacone non credette mai che la scienza e la tecnica, in quanto tali, rappresentassero la salvezza. Non fu mai un sostenitore di quel tecnicismo moralmente neutro contro il quale, da tante parti, si sono levate critiche e proteste. La restaurazione del potere dell’uomo sulla natura che si realizza attraverso la scienza e la tecnologia ha valore, ai suoi occhi, solo se posta al servizio dell’ideale della fratellanza e della «carità». (Dallo scritto di Paolo Rossi) -
Ancora in vespa da Milano a Tokyo. 1964 - 2020
1964: Roberto Patrignani parte da Milano in Vespa per consegnare un trofeo al CIO nipponico, in occasione dei Giochi Olimpici. 2021: Tokyo ospita di nuovo i Giochi Olimpici e Fabio Cofferati ritenta l'impresa, ma il Covid gli metterà i bastoni tra le ruote. Un viaggio su più livelli con l'autore che si mette a nudo, una sfida dove non si può programmare niente, una lucida follia per cercare le risposte ai dubbi di una vita. Il racconto dell'unico viaggio intercontinentale a due ruote in tempo di pandemia. Una emozionante avventura overland dove il traguardo è il viaggio stesso, in un crescendo teatrale dal finale a sorpresa. -
Il «Libre de Barlam e de Josaphat» e la sua tradizione nella Prov...
Della Storia di Barlam e Josaphat che ha affascinato il Medioevo, l'Occitania ha custodito un solo testimone, il manoscritto trecentesco Paris, Bibliothèque nationale de France, fr. 1049, prezioso anche per un piccolo ciclo iconografico (di cui questo volume offre la riproduzione fotografica) contenente una rara rappresentazione a piena pagina dell'albero dei sette peccati capitali e una prospettiva ""a libro aperto"" della bestia d'enfern dell'Apocalisse di san Giovanni. Nella prima parte lo studio considera il manoscritto dal punto di vista codicologico, paleografico e storico-artistico. Successivamente si sofferma sulla devozione francescana-angioina, sul culto di Ludovico di Tolosa e sulle correnti spirituali che nel primo quarantennio del XIV secolo avevano percorso la Provenza, protette e tutelate da Roberto d'Angiò e Sancia di Maiorca. Nell'ultima parte si presenta l'edizione critica (la prima di questo fondamentale testo provenzale ad apparire in italiano e la prima in assoluto a studiare il codice nella sua interezza) del Libre de Barlam et de Josaphat con analisi linguistica, commento al testo e glossario. -
Musa medievale. Saggi su temi della poesia di Venanzio Fortunato
Venanzio Fortunato, poeta latino del VI secolo, ha costituito un ponte tra la cultura antica e quella medievale. Nato a Valdobbiadene e formatosi a Ravenna, estremo fortilizio italico della cultura classica, Venanzio visse nella ferrosa Gallia merovingia, dove poté brillare come poeta grazie al riparo offertogli da Radegonda e Agnese, nobildonne ritiratesi in un monastero con le quali intrecciò un affettuoso legame cantato in versi che sembrano anticipare la lirica cortese. Profondo conoscitore dei classici ma anche ardito sperimentatore, è stato a sua volta considerato un classico e perciò è stato ammirato e imitato da un nutrito stuolo di poeti medievali, Dante compreso, ma qualcosa della sua poesia si rintraccia ancora in Foscolo, Huysmans, Joyce e perfino in Reinhold Messner e anche nella musica di Pierluigi da Palestrina, Giacomo Puccini e, inaspettatamente, di un gruppo tedesco folk metal. Al di là delle riprese puntuali, a Venanzio la tradizione poetica occidentale deve soprattutto lo spudorato rilancio di quel gusto per le scintille di parola che secoli dopo si chiamerà barocco. -
Un romanzo d'architettura del 1934 a Roma. I diari e il trattato ...
Un diario, un romanzo, un saggio storico, una riflessione critica su Roma e la modernità. Questo scritto di Renato Nicolini, rimasto inedito per circa un quarto di secolo, è tutto questo e contemporaneamente molto altro. Un testo nel quale si riflettomo le tante sfaccettatura di un intellettuale prestato alla politica e all'architettura. -
Verso sud. Quando Roma sarà andata a Tunisi-Southward. When Rome ...
""Il cambiamento climatico non è solo una questione economica o di incolumità. Riguarda la percezione e i modi di abitare, identità e memoria. Secondo la teoria della deriva a sud della latitudine, in alcune decadi la temperatura delle città diventerà molto più calda: Parigi prenderà allora il posto di Tolosa, Londra di Bordeaux, Roma sostituirà Tunisi e così di seguito.«Roma è soprattutto un'atmosfera, una luce, un clima: è come una fatalità, una delle molte espressioni di quel carattere eterno che è stato sempre attribuito alla città"", così Ludovico Quaroni nel 1969. Ma cosa succederebbe se la sua temperatura media si alzasse ancora? Cosa accadrebbe alla sua celebrata luce dorata? Cosa ne sarebbe della trasparenza del suo orizzonte? Come cambierebbero la vegetazione, i cicli di vita, le alternanza stagionali? Cosa succederebbe alle coreografie involontarie degli abitanti negli spazi aperti, ai rituali sociali, condivisi nella vita di ogni giorno? Il volume racconta il viaggio di Roma diretta in Africa tramite la dimensione impercettibile del cambiamento climatico, esplorata attraverso minuscoli dettagli visuali e sonori con musiche di Jonathan Berger. -
Adnexus. Una indagine interdisciplinare tra immagine disegno e arte
Nel XXXV capitolo della ""Naturalis Historia"", Plinio racconta il mito, tramandato a partire da Erodoto, della figlia del vasaio corinzio di nome Butade la quale, affranta per l'imminente partenza del proprio amato, ne segnò la silhouette del suo volto aiutandosi con una lampada che proiettava l'ombra dell'uomo sul muro. Butade, partendo dalla silhouette tracciata dalla figlia, riproduce con la creta il volto dell'uomo ormai lontano. L'interpretazione condivisa di questo racconto, che ha avuto un certo successo a partire dal Rinascimento ma soprattutto tra gli artisti neoclassici minori di area francofona, è la nascita della pittura. Ed è significativo che questa esperienza arcaica di arte, nasca da un disegno prodotto tramite un processo ottico, quindi da una immagine. Da una immagine, una donna traccia un disegno e germoglia l'arte dei ritratti in creta. Il volume propone al lettore un viaggio che ha come punto di partenza il rapporto tra immagine, disegno e arte. -
Il paesaggio: glossario
Il paesaggio è un oggetto di percezione e conoscenza del nostro cervello, che è un organo molto dinamico, a livello sia funzionale,sia morfologico, un sistema aperto, in costante scambio di energia, materia e informazione con l'ambiente in cui è immerso. Esso non è pertanto solo quella porzione di natura che si mostra ai nostri occhi: è il luogo invisibile in cui s'incontrano e si confondono, inaugurando nuovi confini, il mondo esterno e il mondo psichico, con le sue strutture percettive e cognitive e con lo straordinario strumento di trasporto aptico costituito dalle emozioni, le quali proiettano fuori componenti del nostro corpo e recepiscono dalla realtà circostante atmosfere che smuovono la coscienza e la mobilitano. Per questo il paesaggio contribuisce a formare gli individui e le comunità, che a loro volta lo arricchiscono di elementi non immediatamente fisici e biologici, ma profondamente simbolici e culturali. -
L'egoista
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La nuova geografia del diritto alla salute. Innovazione tecnologi...
Questo lavoro nasce dall'esigenza di tracciare un nuovo approccio teorico allo studio delle relazioni che intercorrono tra diritto e innovazione tecnologica e, in particolare, allorché si tratti di indagare le dinamiche che presiedono alla diffusione e al funzionamento. Per quanto la riflessione esposta in questo lavoro si focalizzi in via esclusiva sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione utilizzate in ambito sanitario, la stessa offre nozioni e riscontri di carattere empirico che possono tornare utili anche in ulteriori analisi che si prefiggono di indagare le connotazioni e gli effetti dei processi di innovazione tecnologica nell'era digitale. delle nuove tecnologie all'interno delle società contemporanee. -
La competenza religiosa nell'IRC
Il titolo di questo libro - La competenza religiosa nell'IRC - manifesta i tre elementi che vengono trattati e collegati sistematicamente in esso: il costrutto di competenza, il concetto di competenza religiosa e la competenza religiosa nell'IRC. La struttura del lavoro adotta una metodologia deduttiva che procede dal generale al particolare, dalla considerazione del ruolo centrale della nozione di competenza nell'ambito dell'educazione formale scolastica, alla descrizione delle competenze religiose proposte dall'IRC lungo il processo educativo. In questo modo, l'esposizione delle diverse tematiche segue una logica discendente, che permette di interpretare le competenze sviluppate dalle Indicazioni per l'IRC alla luce del concetto di competenza religiosa inserito, a sua volta, nel concetto più ampio di competenza. -
Allarga la vita! Sulla «bio-etica globale» di papa Francesco
Il presente lavoro è una ampia e circostanziata riflessione sulla proposta della bioetica globale di papa Francesco. L’autore, richiamando le sottolineature della visione morale di Francesco, considera possibile individuare gli ambiti che delineano il tratto olistico della vita di cui si occupa la bioetica: considerare la vita umana nella sua più vera e completa realtà. La vita che è in gioco è quella della persona, la quale è chiamata a compiere il bene affinché la sua esistenza sia realmente bella e buona. Secondo l’autore, la prospettiva morale di papa Francesco e la sua proposta di una “bioetica globale” sono lo spazio vitale perché rispetto e cura siano i due verbi che ogni uomo e ogni donna devono coniugare perché si possa realmente vedere nella realtà vivente umano-ambientale lo splendore del Creatore. Se la bioetica possiede il tratto della globalità è perché in gioco non è solo ogni persona ma tutta la vita della stessa nella sua totalità. E in questo itinerario di pensiero e di azione tutti siamo coinvolti. -
Elementi di psicotraumatologia e psicopatologia dello sviluppo. D...
Un agile e pratico saggio, frutto di una approfondita conoscenza maturata sul campo, rivolto agli studenti universitari, specializzandi e operatori sociali, che racchiude gli elementi per osservare e comprendere le storie di sviluppo dei loro futuri utenti e pazienti e gli esiti psicopatologici che da queste storie traumatiche possono essersi originati. -
Dal Corriere dei piccoli a Poochie. Le riviste di fumetti che han...
Il Corriere dei Piccoli, Il Giornalino, Più e il suo gioco, Poochie, Candy Candy, Barbie, Magic Boy, Magic Girl, Sailor Moon: erano tra le riviste più amate dai giovani e giovanissimi degli anni '80 e '90, settimanali per ragazzi e ragazze che mescolavano fumetto, cartoni animati, musica, tv, rubriche, notizie e che riscossero un enorme successo. Si trattava di proposte colorate, dalla grafica accattivante, con l'immancabile poster centrale e, a volte, con originali e interessanti gadget in omaggio. Era un'offerta strepitosa quella di cui potevano beneficare in edicola i giovani dell'epoca. Se poi aggiungiamo i fumetti umoristici (Braccio di Ferro, Provolino, Soldino, Geppo e via dicendo), ecco che lo scarto con gli anni che viviamo, dominati soprattutto da tablet, smartphone e tv, si fa enorme. Moira Liberati, partendo dalla sua ampia collezione privata, indaga a fondo queste riviste, le racconta, le fa rinascere e, in qualche modo, rendo loro onore. È un saggio, questo, pensato non solo per i collezionisti, ma anche per tutti coloro che, curiosi, desiderino fare un tuffo nel passato o ricordare la loro giovinezza. -
Papà Hemingway. Racconti personali
Nel 1948, A.E. Hotchner va all'Avana per chiedere a Ernest Hemingway di scrivere un articolo per la rivista ""Cosmopolitan"". L'articolo non si materializza, ma da quel primo incontro fino alla morte di Hemingway nel 1961, Hotchner e l'autore vincitore del premio Nobel sviluppano una profonda e duratura amicizia. Fanno baldoria a New York e a Roma, corrono con i tori a Pamplona, cacciano in Idaho e pescano nelle acque di Cuba. Ogni volta che si incontrano, Hemingway parla di una sorprendente varietà di argomenti, dall'arte del daiquiri perfetto alla Parigi degli anni '20 fino alla sua infanzia a Oak Park, Illinois. E, fortunatamente, Hotchner prende nota di tutto. In questo libro, dunque, egli ci racconta dettagli affascinanti sulla vita quotidiana di Hemingway e documenta i suoi ricordi di Gertrude Stein, F. Scott Fitzgerald, Martha Gellhorn, Marlene Dietrich, e molti dei più impor - tanti artisti e celebrità del Ventesimo secolo. Negli ultimi anni, quando la cattiva salute dello scrittore comincia a influenzare il suo lavoro, Hotchner ritrae teneramente e onestamente i valorosi tentativi di Hemingway di sconfiggere la depressione che lo avrebbe portato a togliersi la vita. Profondamente compassionevole e molto divertente, questa biografia ""fa vivere Hemingway come nessun altra"". -
San Michele. L'arcangelo armato
Parlare dell'arcangelo Michele significa affrontare un compito impegnativo. Cominciamo che per la nostra cultura di radice cristiana è il principio: la Scrittura. Apprestiamoci a sdipanare un discorso che dalla Bibbia ci condurrà fino a quel Michele venerato sulla vetta del Monte Gargano e anche altrove, in molti luoghi che si somigliano: una montagna costiera tra Normandia e Bretagna, che nelle ore d'alta marea diventa un'isola e sulla quale sorge un immenso santuario gotico; un'altissima roccia attorniata da vulcani spenti in Alvernia, a poche centinaia di metri dal santuario della ""Madonna Nera"" di Le Puy; un imponente picco che domina un passo alpino in Val di Susa; la spelonca di Coli in Liguria, una grotta della valle dei rio Curiasca.