Sfoglia il Catalogo illibraccio001
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8201-8220 di 10000 Articoli:
-
Scrivere una serie. La narrazione seriale
«I am the one who knocks», dice Walter White in Breaking Bad. Come può una battuta di dialogo racchiudere il senso di un'intera serie? Scrivere una serie invita a cambiare il punto di vista e a pensare che alla base di una fiction non c'è semplicemente una storia, ma un dispositivo in grado di generare storie infinite. Questo libro è un viaggio alla scoperta delle regole che stanno alla base della serialità contemporanea, una mappa per orientarsi tra i modelli e i generi, una lente per dissezionare, analizzare e meglio comprendere la struttura alla base della narrazione a puntate, ma soprattutto è il primo manuale di scrittura seriale in Italia, sintesi di centinaia di ore di lezione tenute dall'autore. Il testo aiuterà a scoprire come rinnovare i dilemmi dei personaggi, costruire dialoghi brillanti, esplorare le regole delle arene: dal salotto della psicanalista di Tony Soprano al divano di Friends, dai Sette Regni del Trono di Spade ai caveau de La Casa di Carta, dalle lande desolate della Louisiana di True Detective alla Scampia di Gomorra, dalla New York della Fantastica signora Maisel alla Londra di Fleabag e oltre. -
Il metodo dello stretching globale attivo (SGA). Le autoposture e...
Le autoposture dello SGA-stretching globale attivo, suggerite nel manuale da Philippe Souchard, sono state inizialmente ideate per una applicazione nello sport: il loro obiettivo era la preparazione allo sforzo, la prevenzione delle lesioni e il recupero dopo l'attività motoria, con risultati, anche in termini di miglioramento della performance, che hanno superato immediatamente le aspettative. Quando poi sono state chiaramente sistematizzate, si è iniziato ad applicarle anche ai soggetti non sportivi: attualmente si riscontra che l'80% delle lesioni dolorose muscolo-scheletriche siano dovute alle alterazioni della morfologia corporale da posture associate alle attività lavorative e si raccomandano forme di attività fisica che sono indiscutibilmente necessarie ma non sprovviste di inconvenienti, poiché non si oppongono totalmente agli accorciamenti muscolari, e lo stretching globale attivo può evitare gli inconvenienti in cui si può incorrere durante le attività quotidiane e aiutare a prevenirne gli effetti negativi. -
Con gli occhi chiusi
Ritorna, in un'edizione a cura di Marco Marchi, il romanzo di Federigo Tozzi. Una storia d'amore come un perverso gioco di specchi, un caleidoscopio da vertigine di occhi che sfuggono o annichiliscono. Tutti in ""Con gli occhi chiusi"" si abituano a non parlare, a non vedere o a trasmettere con sguardi assassini; tutti imparano a restare immobili, magnetizzati e magnetizzanti, paralizzati pur sentendosi costantemente braccati. Una pedagogia dell'inibizione consegue i suoi frutti. Anche la folgorazione, in assenza di parole, è in agguato, tanto che gli occhi, in trattoria o nei campi, si chiudono a tutti. Tutti, invece di vigilare come sarebbe loro dovere, appaiono letargici, sbadiglianti, sonnambolici quando non ipnoticamente impietriti: in preda al terrore che li attanaglia o, al contrario, a terrorismi indotti, derivati da chi, in un podere alle porte di Siena o all'Arco de' Rossi, anche con le occhiate esercita il suo dominio, il suo carisma inesorabile. -
Tra corpo e mente. Questioni di confine
La ricostruzione storica di temi e problemi oggi molto discussi, come il significato dell'empatia, i rapporti tra emozione e conoscenza, il concetto di valore e quello di naturalismo, consente di mettere in luce nuovi significati e relazioni di termini spesso considerati invece come contrapposti o ridotti l'uno all'altro. L'unità tra corpo e mente è analizzata da diverse prospettive, attraverso la dottrina hegeliana della libertà, attraverso la dottrina dell'empatia di Lipps, che non la considera soltanto come una manifestazione neurofisiologica, attraverso il modo in cui Meinong attribuisce una funzione cognitiva alle emozioni; ma anche, più in generale, attraverso la relazione tra soggetto e oggetto, intesi come regioni che si determinano a vicenda e vengono definite nei loro reciproci rapporti attraverso categorie e forme della coscienza in Avenarius, Husserl, Hartmann. Intrecci e zone di confine tra corpo e mente risultano così temi privilegiati della filosofia da Kant agli sviluppi contemporanei della fenomenologia. L'analisi e l'approfondimento di essi mostrano come sia impossibile prescindere dalle componenti morali, culturali e valutative delle motivazioni ad agire e separare natura e cultura. -
La rivelazione della vita. Cristianesimo e filosofia in Michel Henry
Il volume propone una considerazione globale dell'originale intreccio che nel pensiero di Michel Henry si delinea tra la ricerca filosofico-fenomenologica del vero e il patrimonio di pensiero e di esperienza della fede cristiana. Di questo intreccio vengono dipanati i fili ponendo in rilievo il tema intorno a cui si costruisce: la vita e la sua natura rivelativa e affettiva. La filosofia di Henry è una profonda ed intensa meditazione della vita. La sua forza è nell'appassionata difesa dell'interiorità quale luogo in cui la vita di Dio originariamente si rivela. Ne deriva per la teologia l'invito a riscoprire 'la via dell'interiorità' nell'itinerario ad Deum e nell'argomentazione della credibilità della fede, una via antica e affascinante che essa oggi è chiamata a seguire con rinnovato coraggio. -
L' uomo e la parola. Pensiero dialogico e filosofia contemporanea
La nostra epoca, forse come nessun'altra in precedenza, ha saputo modulare il nesso ""uomo-parola"" in una ricca e continua ""variazione sul tema"": la filosofia del linguaggio e l'ermeneutica, la ""parola poetica"" e la ""retorica della parola"", l'""ontologia della parola"" e la riscoperta del suo valore simbolico e ""iconico"", sono solo alcuni dei percorsi tracciati da un pensiero, quello contemporaneo, che trova proprio nella ""svolta linguistica"" il suo significativo contrassegno.Il presente volume, intende essere l'occasione per riflettere su tale nesso attraverso il confronto tra il ""pensiero dialogico"" e alcune prospettive filosofiche contemporanee.Il pensiero dialogico esige il ripensamento della soggettività in relazione alla parola e al tempo: solo nell'apertura responsoriale a colui che di volta in volta e in modo sempre nuovo mi sta di fronte, può costituirsi un'autentica ragione in dialogo, una ragione per l'altro la quale, secondo l'insegnamento evangelico, accetti la propria indigenza e sappia essere non violenta, mite e povera. -
Opinione, verità, società e chiesa. Saggi di filosofia politica
La verità a livello socio-politico è di tipo procedurale, e cioè è frutto di impegno discorsivo tra le opinioni e di condivisione intersoggettiva ed universale. La via più sicura per conseguirla è la democrazia, perchè consente di raccogliere nello spazio della convivenza le tessere per comporre il mosaico di questo tipo concreto di universalità. In tale situazione la politica ha la possibilità di entrare in modo fecondo in tensione con la filosofia, che ha il compito di porre in essere le condizioni perché il mondo sia razionale. La condizione nota più adeguata a tale scopo è l'éthos democratico, che viene adottato in forza della pressione esercitata dalla filosofia in quanto tale, e cioè dalla filosofia libera dai condizionamenti dell'ideologia. L'éthos democratico permette di configurare in termini razionali, consensuali ed imparziali sia l'istituzione della democrazia sia la produzione istituzionale e socio-politica che ne consegue. Ciò significa, tra l'altro, che il percorso democratico ha una funzione epistemica: implicando un consenso motivato razionalmente, esso è non solo sorgente di legittimità, ma anche itinerario di verità. -
Giovanni Battista. Un profeta e tre religioni
Oggi più che mai, dinanzi al fenomeno sociale dell'immigrazione, si impone urgente il bisogno etico del dialogo interreligioso e interculturale. Questo volume si prefigge lo scopo di preparare persone sensibili e attente al confronto fra popoli e individui, nella ricerca delle convergenze, ma anche nel rispetto delle singole peculiarità religiose. Lo studio della figura di Giovanni Battista - apprezzata e venerata in tutte e tre le religioni monoteistiche - permette uno stimolante dibattito a più voci su un tema che, partendo da dati storico-esegetici, si ripercuote anche nel tessuto sociale contemporaneo nel momento in cui la sua profezia è unanimamente riconosciuta come annuncio ed esortazione alla sequela di Dio. Viene così proposta una conoscenza del personaggio del Battista attraverso il confronto tra testi ebraici e cristiani. E - in continuità con le Scritture ebraiche e cristiane al lettore è offerta la possibilità di avvicinare le linee essenziali della vita di Giovanni a partire dal Corano e dai suoi Commentari, nonchè dalla letteratura religiosa islamica. Dallo studio storico-esegetico ci si introduce in un dibattito più specificatamente teologico con una lettura comparata delle tradizioni cristiana e islamica e soprattutto attraverso la comprensione del concetto di profezia, elemento chiave e rivelatore che contraddistingue ciascuna tradizione. -
Il perdono che genera la vita. Oltre il pregiudizio della giustiz...
Da sempre il perdono è stato visto come una sorta di rimedio per riparare un torto subito,quasi come una sorta di sanatoria a fronte di una situazione a cui non può essere posto rimedio con i criteri normali della giustizia. Di qui, appunto, la contrapposizione con la giustizia. Ed ecco, allora, la consapevolezza della difficoltà di perdonare per tutti e per ogni situazione. Insomma un tappabuchi quando vi siano le condizioni di una giustizia impossibile e una generosità ""eroica"" per chi riesce a perdonare. L'ipotesi di lavoro di questi studi è che, invece, il perdono sia una mentalità strettamente legata al bene che precede il porsi dell'uomo nei confronti dell'altro uomo e che comprende in sé le esigenze di giustizia. Il perdono è così inteso come un fatto originario, che dà luogo alla vita e permette lo sviluppo di un'antropologia veramente umana. Gli studi, che costituiscono questo libro, esplorano all'interno delle diverse discipline (filosofiche, teologiche, psicologiche, teologico-pratiche) la pertinenza dell'ipotesi di lavoro. -
Agire in équipe nei gruppi ministeriali
Molto è già stato scritto sul lavoro in équipe, perché ritornare sul tema? La realtà ecclesiale, pur abituata a un linguaggio comunionale, partecipativo e sinodale, dimostra fragilità nell'uso dei metodi di azione. Questo non per malafede o superficialità ma per mancanza di una adeguata frequentazione dell'ambito pedagogico. L'elemento cognitivo continua ad avere preminenza nel modo di procedere in pastorale, sovente in prospettiva deduttiva e assertiva. Il presente contributo si offre come suggestione di tipo pedagogico-pastorale, con l'intento di sottolineare la necessità di una prospettiva pedagogica nella pastorale ordinaria di una comunità cristiana. La convinzione scaturisce anche dalla presenza di modifiche in atto nel panorama ecclesiale, sia nelle strutture (Unità Pastorali) che nei soggetti (équipes e gruppi ministeriali). Questo comporta una modifica nelle relazioni e nelle modalità di fare pastorale. La volontà di mettersi insieme non è necessariamente garanzia di riuscita né di raggiungimento degli obiettivi. Lavorare insieme è un'arte che va affinata e collaudata. Da qui la necessità di impostare e gestire la pastorale con strumenti che aiutano a mettere in luce l'importanza del legame tra contenuto e metodo, in particolare di segnalare opportunità, difficoltà e rischi del lavoro in gruppo. -
I saperi della liberazione. Una mappa delle teorie critiche della...
Nella società di mercato dove il sistema finanziario ha assunto una centralità egemonica, la coscienza collettiva ha smarrito sempre più la capacità sia di analizzare criticamente la situazione storica presente, sia di immaginare vie di trasformazione sociale e modelli di vita alternativi. In un contesto simile, risulta preziosa l'eredità della ""teoria critica della società"" elaborata nella prima metà del '900 a Francoforte da un gruppo di filosofi, psicologi, sociologi e politologi. Da allora sono fiorite numerose teorie critiche che offrono strumenti di diagnosi delle patologie sociali e insegnano a valutare la validità o la negatività delle logiche che presiedono all'organizzazione della convivenza. Oggi possiamo avvalerci del contributo sia dei principali esponenti della Scuola di Francoforte - Horkheimer, Adorno e Marcuse -, sia di autori e autrici come Hannah Arendt, Michel Foucault, René Girard, Emmanuel Lévinas, Nancy Frazer, Sheyla Benhabib e altri ancora. Questo libro, elaborato da un gruppo di giovani studiosi coordinati dal prof. Roberto Mancini, presenta l'apporto di ognuna di queste prospettive. Esso offre per la prima volta al lettore italiano una mappa organica delle teorie critiche della società nel pensiero contemporaneo, aprendo la via che conduce a una visione integrata. Una visione che può consentirci di ritrovare l'orientamento verso la priorità della dignità umana, così da rigenerare le forze culturali, sociali e politiche necessarie per avviare il processo storico... -
Martiri e briganti. La «Bagaudia cristiana» e gli sviluppi della ...
Quali furono i fattori che determinarono una nuova percezione dei Bagaudi - i contadini responsabili delle violente rivolte divampate nelle campagne galliche e iberiche tra III e V secolo -, descritti dalle fonti, prima, come nemici dell'Impero e ""briganti"", poi come ""cultori della fede cristiana"" e martiri? Per rispondere a questo interrogativo l'indagine ripercorre gli snodi attraverso i quali, tra Tarda Antichità e Alto Medioevo, prese lentamente forma l'idea di una ""Bagaudia martirologica"". Senza trascurare l'esame delle presunte affinità tra i ribelli e i movimenti dell'""eversione religiosa"" tardoantica (soprattutto i Circoncellioni d'Africa), l'autore ricostruisce le tappe fondamentali di un tragitto di ""lungo periodo"", durante il quale i cristianesimi occidentali fornirono soluzioni discordanti a problematiche come il valore da attribuire al martirio ""cum et sine cruore"", al culto dei santi e al sacrificio dei martiri militari. La cristianizzazione della Bagaudia rappresenta, dunque, un fenomeno paradigmatico, il cui studio può facilitare il vaglio delle trasformazioni che caratterizzarono il pensiero cristiano durante un'età inquieta, permettendo, al contempo, di isolare e valutare sia le persistenze, sia le cesure rispetto alla riflessione teologica dei secoli precedenti. -
Verso il vento della vita. Un modo diverso di intendere i vizi ca...
Attenzione: stai aprendo un libro ""pericoloso"". Sei proprio disposto a mettere in discussione tutte le tue certezze? Prima di aprire pensaci un attimo. E poi decidi. ""Alex non volle dare peso all'avvertimento e, con atteggiamento spavaldo, aprì senza pensarci due volte e lesse..."" Nel profondo di ogni uomo c'è una realtà intima che non possiamo né vedere né toccare, ma solo sentire. È il monastero interiore, un luogo che puoi raggiungere solo imparando ad ascoltarti nel silenzio... La cosa strabiliante è che questa ""cantina"" è abitata da Qualcun altro... questa persona ha un nome, si chiama Spirito. È come il vento, non lo vedi, non lo tocchi, ma c'è; e quando lo lasci agire non ti lascia come prima. Fermati, ascolta, entra dentro la tua cantina interiore e imparerai a gustare il soffio di Dio. Tu non sei solo, Dio ti abita dentro. Questo libro è per coloro che desiderano spiegare le vele e prendere il largo verso l'oriente, dove nasce il Sole senza tramonto. In compagnia di Alex, un percorso di liberazione dagli effetti dei vizi capitali verso un nuovo modo di intendere la vita. -
Facing Ali. 15 avversari raccontano il grande campione
Hanno vinto, hanno perso, sono stati disprezzati o si sono rallegrati, ma sono stati sul ring con il campione. Muhammad Ali attraverso le storie di 15 dei suoi avversari. Ogni pugile che è salito sul ring con Ali, ha brillato più intensamente del risultato; nessuna vita o carriere avrebbe potuto essere ancora la stessa dopo. Stephen Brunt, uno degli scrittori sportivi più stimati, ha viaggiato per incontrare gli uomini che hanno combattuto contro Ali. Si parla di campioni e ""bidoni"", persone senza speranza e pochi che lo hanno battuto; gli uomini che lo hanno combattuto possono parlarci del pugile come nessuna altro potrebbe. L'autore ha modellato le loro storie in un affascinante ritratto dell'uomo che continua ad essere un fenomeno. -
Nessuno prima di me
Il calcio e Antonio Caliendo si conoscono ormai da tanti anni. Lui, il pallone, è da sempre l'amico di tutti, grandi e piccini che sognano di vederlo rotolare in rete, magari contro la squadra rivale; Lui, Antonio da Mariglianella, gran lavoratore, sognatore, editore un po' allenatore un po' imprenditore, molto manager, diventa il primo procuratore sportivo della storia del calcio e traccia la linea di queste pagine. Parliamo di calcio, il gioco che a Firenze dicono di avere inventato tanto tempo fa, chissà mai all'ombra del Palazzo della Signoria. E così si parte dai verdi prati inglesi e si arriva in tutto il mondo. E forse non è solo un caso che Caliendo, proprio a Firenze farà storia con il passaggio del ""suo"" Roberto Baggio dai viola della Fiorentina alla Juventus, nemica storica. Questo e tanto altro sono storia di una lunga serie di eventi/avvenimenti diventati cultura, storia di un lungo viaggio che dai club di cricket di fine ottocento, oggi, negli anni duemila, arriva in tutte le case del mondo e coinvolge folle oceaniche. ""Il calcio è fatto di cose semplici e di tanto tanto lavoro."" Parole di per sé semplici di un uomo altrettanto semplice, che sa rendere semplici le cose complesse di un business che arriva ad essere milionario. Parole di un uomo che giorno dopo giorno ha vissuto di ""pallone"", respirando l'aria dei più grandi calciatori del pianeta. Molti di loro li ha ""creati"" calciatori prima, campioni poi, curandosi delle loro esigenze quotidiane, prima ancora di quelle legate alla professione, relazionandoli subito dopo con l'ambiente calcio. Un mondo, quello del calcio, complesso come pochi, perché apparentemente dorato, ma ricchissimo di sfumature sconosciute ai tifosi. ""E così è sempre stato, sin da quando mi ricordo io!"" Caliendo riesce a parlarne distaccato come deve essere un vero professionista di altissimo livello, alternando però parole affettuose e premurose figlie dell'atteggiamento che solo un padre attento sa offrire. Una vita nel calcio significa una miriade di emozioni. Tre decenni spesi con il ""gioco del pallone"" rappresentano una specie di scrigno di fatti, avvenimenti piccoli e grandi; misteri e segreti che il popolo del calcio vorrebbe conoscere. -
Cosa sognano le donne
Undici racconti che compongono una stravagante partitura musicale. I racconti scanditi da tre movimenti di scrittura: allegro ma non troppo; marcia funebre; presto delirando. I movimenti sono bilanciati da due intermezzi a cui fanno da cornice un sipario inaugurale e in finale, ouverture. Gli intermezzi non si danno come semplice momento di raccordo ma diventano ""chiave"" musicale per la comprensione dell'architettura narrativa. Il filo conduttore dei racconti, come dice il titolo, sono donne che sognano o, solo in due casi (""Ho sognato che mi tradivi"" e ""Alle donne sognare fa male"") sono uomini che hanno direttamente a che fare con il loro ""sogno"" di donna (nel primo un uomo che desidera scoprire i tradimenti della moglie, nel secondo un figlio che uccide una madre stanca di una vita mediocre, impedendole di ribellarsi e di lasciarlo). In questi racconti il sogno non è mai una fuga dalla realtà, un rifugio protettivo, una rinuncia. Piuttosto, le donne che ci presenta l'autrice pagano a caro prezzo e sulla loro pelle il non aver abdicato in favore di un mondo senza sogni. Sono donne che reagiscono anche quando patiscono, disposte ad atti estremi pur di rivendicare il loro diritto a sognare e a desiderare. -
P.C.R. Per colpa ricevuta
""Per quanto taciuta, negata, dissimulata la verità appare, nelle favole di Barbara Codogno, come una sorta di epifania condivisa, un fatto 'pubblico', capace di trasformare i rapporti tra i soggetti che con la loro azione hanno contribuito al suo disvelamento. Può trattarsi di una confessione tardiva, di una morte improvvisa o di una nascita inattesa, qualunque sia la sua forma, l'evento che getta luce sul senso della storia ha anche l'effetto di introdurre una novità assoluta, una discontinuità rispetto al passato, un evento originario, un qualcosa che, accadendo per la prima volta, ha l'effetto di avviare legami imprevedibili e nuove possibilità di coesistenza umana."" (Dalla prefazione di Fabio Grigenti) -
Apprendisti neuroni. Formazione attiva degli insegnanti nella scu...
I laboratori sono fondamentali nella prassi educativa? Molto spesso, quasi sempre, no. D'altra parte, tra i manuali di didattica e quel che chiamiamo ""scuola"", soprattutto di questi tempi, la discrepanza è enorme. Sono i contesti a manifestare, a rappresentare concretamente i modelli dominanti: e i contesti esprimono il conflitto con il nuovo, gli resistono, lo boicottano. Il lavoro di gruppo e la cooperazione sono lasciati alla buona volontà di docenti e studenti, in una cornice costruita per andare proprio altrove: individualismo, competizione, separatezza specialistica, dipendenze univoche ed unilaterali, gerarchie immobili e immotivate... Una dimensione distante dall'accoglienza, dall'ascolto, dalla cura, con livelli molto alti di violenza strutturale e culturale, e con situazioni evidenti di violenza diretta (sia a lezione sia, soprattutto, nel chiuso degli studi e durante gli esami...). In tutto questo, un laboratorio che prova a fare ""altro"", l'opposto, tenta di rappresentare una contraddizione interna, una nicchia ecologica, uno spazio marginale. Come rivela la sorprendete e spiazzante lettura di queste pagine, la visione ecologica dell'educazione è qualcosa di più complesso e di più ampio che ""fare educazione ambientale"", ""insegnare una materia che si chiama ecologia"", ""creare un ambiente positivo per l'istruzione"". Si propone come trasformazione degli atteggiamenti e non solo dei comportamenti (attraverso accorgimenti o aggiunte di tecniche, di nuove materie o attività). -
La cometa
-
Differenze e prossimità. Riflessioni pedagogiche
A partire da un’analisi riflessiva sul tempo della contemporaneità e sulle sue mille sfaccettature, il volume individua nel pensiero complesso e nel tessuto emotivo e solidale quelle àncore formative idonee al buon governo della contemporaneità. Una contemporaneità popolata di differenze che, nel volume, vengono analizzate alla luce dell’antinomia pedagogica uguaglianza/differenza e individuate in primis nella differenza culturale, in quella generazionale e in quella di genere. Si tratta di un’analisi squisitamente pedagogica che fa specifico riferimento a un modello di formazione per l’intero corso della vita, nella pluralità dei luoghi di vita e di esperienza, quale antidoto al veleno dell’incomprensione, dell’individualismo, della separazione, del conflitto. È, infine, nel costrutto della fraternità che trovano ragione e giustificazione le analisi riflessive del volume: in tal senso, l’agire educativo – se vuole porsi nella direzione di conseguire il proprio telos, che è quello, appunto, dell’emancipazione delle persone – non può non continuare a credere e a investire nell’utopia pedagogica di una società fraterna ed empatica.