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Metropoli piccole
Metropoli piccole. Un'espressione che è quasi un nonsenso, una definizione che ribalta l'immagine che la letteratura, il cinema, l'arte ci hanno consegnato: quella della metropoli come gigantesco artificio, insieme denso, affollato di oggetti smisurati. Esiste invece una condizione metropolitana che si riconosce nei modi nuovi con cui sono utilizzate e percepite molte parti del territorio italiano. Nuove aree metropolitane nascono anche nelle province italiane, mescolando infrastrutture, campagne, centri antichi e nuovi. Sono metropoli piccole perché si confrontano con le misure raccolte del paesaggio italiano. Sono metropoli perché è metropolitana l'idea di spazio e di uso del territorio dell'abitante che le percorre. -
Da Stradivari ai giorni nostri
Il catalogo presenta una breve ma esauriente prefazione a cura di Paolo Sorgentone, in cui è tratteggiata la storia della liuteria con approfondimenti relativi ai liutai costruttori degli strumenti esposti e alle aree geografiche in cui hanno operato. A ogni strumento sono dedicate 4 pagine: la prima prevede brevi cenni sulla vita del liutaio che ha realizzato lo strumento e le caratteristiche tecniche dello stesso completato da una scheda tecnica con i dati delle misure; dalla seconda alla quarta pagina sono illustrate alcune immagini dello strumento (cassa fronte e retro, strumento intero fronte e retro). -
Olio d'Italia. Lazio. Le guide ai sapori e ai piaceri
«È molto bello associare l'inizio di una storia millenaria con l'inizio della storia di un prodotto. Nel Lazio la storia degli etruschi, dei coloni greci, degli imperatori romani degli ordini religiosi (benedettini in primis) si incrocia ín maniera indelebile con la storia degli ulivi, con la potenza di un prodotto, l'olio, che riesce a contenere in sé il meglio della terra, della salubrità, della longevità. Con profumi e colori che soltanto un prodotto fortemente legato alla vita dell'uomo può esprimere.» (Giuseppe Cerasa) -
Il pranzo della domenica. Campania. Le guide ai sapori e ai piaceri
«Quante volte vi é capitato di andare al ristorante o in trattoria di domenica a pranzo e di incontrare famiglie unite per celebrare il rito della reunion generazionale? Occasione unica per parlare della vita, dei ricordi, del futuro, dei sogni, dei problemi e soprattutto gustare piatti intramontabili. Piatti della migliore tradizione italiana, fatti col metodo di sempre, genuini. Noi con questa collana abbiamo chiesto a centinaia di cuochi italiani di svelarci I segreti dei loro piatti della domenica. E loro hanno risposto con entusiasmo a questo invito, sciorinando una galleria infinita di piatti da gustare anche a casa. Proseguiamo con la Campania e buona domenica.» (Giuseppe Cerasa) -
Il pranzo della domenica. Lazio. Le guide ai sapori e ai piaceri
«Quante volte vi é capitato di andare al ristorante o in trattoria di domenica a pranzo? Occasione unica per parlare della vita, dei ricordi, del futuro, dei sogni, dei problemi e soprattutto gustare piatti intramontabili. Piatti della migliore tradizione italiana, fatti col metodo di sempre, genuini. Noi con questa collana abbiamo chiesto a centinaia di cuochi italiani di svelarci I segreti dei loro piatti della domenica. E loro hanno risposto con entusiasmo a questo invito, sciorinando una galleria infinita di piatti da gustare anche a casa. Proseguiamo con il Lazio e buona domenica!» (Giuseppe Cerasa) -
Il pranzo della domenica. Sicilia. Le guide ai sapori e ai piaceri
Il rito del pranzo domenicale, raccontato attraverso le ricette di 20 chef e osti siciliani, alfieri della cucina tradizionale. Un viaggio tra sapori, profumi e storie, dalla pasta con le sarde agli involtini di pesce, dalla minestra di tenerumi al timballo di anelletti al forno: per ogni insegna, tre ricette che compongono un ideale menu della domenica, ma anche i consigli di viaggio per conoscere l’Isola partendo proprio dal ristorante. -
Lettere a Giovanna Vizzari (1978-1986)
Le lettere di Carlo Betocchi a Giovanna Vizzari aggiungono al mosaico della ricchissima bibliografia epistolare del poeta un'altra tessera, un documento di grande valore umano: siamo nell'epoca terminale della vita del poeta e il carteggio può essere considerato una delle ultime testimonianze di un rapporto che accompagna un arco temporale di forte rilievo. Queste lettere ci restituiscono l'intimità di un colloquio familiare, un'immediatezza e una spontaneità nel tono del discorso altrove in parte subordinate al reciproco ruolo dei corrispondenti. L'amicizia con la più giovane scrittrice costituisce per Betocchi l'estrema manifestazione della carità, l'autentica possibilità di vedere con gli occhi di un fanciullo che «la carità non ha sesso». -
Nero. Un trittico
Ciclico e perennemente attuale è il connubio fra potere e psicosi, il conflitto fra egolatria e idolatria. A rivelarlo può bastare un'idea ossessiva. Quella di Nerone è che gli uomini abbiano creato lo spazio del divino per paura della morte, per poter chiedere aiuto. Da qui il dramma che il protagonista prova a mettere in scena evocando un eroe dell'empietà: Aiace d'Oilèo. Gli dèi rappresentano un bisogno di immortalità. Nerone incarna la necessità di ribellarsi agli dèi: è necessario sfidarli, ucciderli, liberarsi dei padri. E l'ultima sfida sarà un assolo. Non è dato conoscerne l'esito, come accade quando la Storia si fa storia interiore. Così nell'ultimo atto il dramma continua dietro il sipario, senza spettatori. -
Sul piano obliquo. Tra Deleuze e Simondon
Cos'è un piano obliquo? È il luogo in cui le questioni vengono poste in forma radicale, la ""piega"" di una superficie il cui interno, il ""che cos'è"", risulta simultaneamente il ""fuori"" più estroflesso. Il presente lavoro si interroga appunto su questo piano, e sul suo significato plurivoco e controverso, attraversando Bergson, Simondon e Deleuze, nonché confrontandosi, in maniera puntuale e serrata, con alcuni aspetti peculiari della nuova fisica quantistica. Come sottolinea Ubaldo Fadini nella sua Prefazione, si tratta di un testo che si muove secondo la prospettiva di «una antropologia dinamica, relazionale, metamorfica», e che definisce «un pensiero dei processi di soggettivazione (non esauribili dalle pratiche di assoggettamento oggi imperanti), in un senso che ne esalti il carattere virtuale dal lato del produrre incessantemente nuove figurazioni, immagini differenti. Un altro po' di possibile, per dirla con Deleuze». -
Dottore in carne ed ossa. Libretto di istruzioni emotive per aspi...
Quarta edizione di questo piccolo classico del genere ""psy"". Il dottore in carne ed ossa del titolo cerca di rispondere alla domanda che la giovane protagonista, Valentina, a sorpresa gli rivolge: «Che qualità bisogna avere per fare lo psicoterapeuta?». Un testo che riesce a fondere il saggio scientifico con l'opera letteraria e che si rivolge anche ai non specialisti, ma che risulta particolarmente utile per gli studenti di psicologia e per gli psicoterapeuti... aspiranti... o collaudati che siano... -
Quadernino arancio. La fragilità dell'essere
Come scrive Cettina Caliò nella Introduzione, «i testi di Marco Zungri hanno la brevità di un bagliore, vanno per assonanze, sinestesie e colori. Sono silenziose pagine di vita. E così è la poesia: vita, minuzioso protocollo di futilità ..., di profumo ricordante. È sempre d'amore la poesia, perché d'amore è il rapporto che abbiamo con la vita. Qui, l'amore è melodia in sottofondo, un fiorire incessante della luce tra gli scuri, è nostalgia, è dolore, è falda di smarrimento». Con la sua scrittura l'autore cerca di occupare quello spazio potenzialmente infinito e arduo da dire il cui luogo è la sospensione medesima fra il sentire e le parole. In questa raccolta giunge ad evidenza una costante ricerca di senso esistenziale che di quella sospensione fa chiave ermeneutica principale e che in un recupero di originaria ""ingenuità"" addita possibilità di ulteriore apertura. -
De partibus sive super creatione partium Guelfe et Gebelline et i...
Una tendenziosa attualizzazione del poema di Lucano, un personaggio sceneggiato sulla Politica aristotelica, uno sguardo originale sul rapporto tra città e campagna, un gustoso prologo agli inferi, un duello tra gemelli nemici, un puzzle di citazioni classiche, il plagio di un collega: tanti sono gli elementi che si intrecciano nelle vicende raccontate nel De partibus. L'unica opera certamente attribuibile al grammatico trecentesco Cristiano da Camerino è un poemetto in esametri latini conservato nella Biblioteca Vaticana che svela i motivi scatenanti e le prospettive del conflitto politico in Europa. -
Il mago deluso
Tutto comincia in una fredda e chiara giornata di neve, in un quadro montano sulle prime non ben identificabile ma che pian piano si disvela come l'Appennino centrale nel suo versante adriatico. Una piccola stazione di un centro indicato con sola iniziale, R., non lontano dalla cittadina di C. e ad essa collegato con un ""tramway"" in quel momento fuori servizio. Un piccolo albergo, una modesta sala da pranzo mediocremente confortevole, un giovane viaggiatore costretto a condividere una serata con una strana coppia. Si apre su questo scenario provinciale il bizzarro romanzo ""giallo-nero"" pubblicato nel 1947 dallo scrittore, commediografo e insegnante di Liceo Carlo Alianello. -
CQC e documenti professionali
La carta di qualificazione del conducente (CQC) costituisce un percorso formativo fondamentale per coloro che svolgono, a livello professionale, l'attività di conducenti di veicoli per la cui guida necessitano patenti delle categorie C1 e C, anche speciali, C1E, CE, D1, D, D1E e DE. La CQC, obbligatoria dal 9.9.2008 per il trasporto persone, e dal 9.9.2009 per il trasporto cose, è stata introdotta e regolamentata in Italia dal decreto legislativo n. 286/2005 integrato da vari provvedimenti amministrativi, fra cui, da ultimo il DM 20.9.2013 in vigore dal 4.6.2014. Questo manualetto, pur contenuto nel numero di pagine, affronta nel dettaglio tutti i risvolti amministrativi ed operativi della CQC e degli altri documenti professionali, anche con approfondimenti dottrinali di pregio ed è diretto ad autoscuole e centri di formazione, esaminatori e funzionari UMC, operatori che svolgono servizio di polizia stradale. -
Vuillard. Catalogue critique des peintures et pastels. Ediz. illu...
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L' autore e il suo editore. Le vicende editoriali di Hesse, Brech...
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La vita viene prima. Il cinema di Francesco Bruni. Ediz. critica
Dopo i successi dei suoi film ""Scialla!"", ""Tutto quello che vuoi"" e ""Cosa sarà"", quello di Francesco Bruni sta diventando un nome ormai familiare al grande pubblico. Ma Bruni è uno dei protagonisti del panorama italiano da molto più tempo di quanto molti pensino e la sua penna ha firmato alcuni dei momenti fondamentali del nostro cinema e della nostra televisione negli ultimi vent'anni. Non solo autore di tutti i film di Paolo Virzì fino al 2014, Bruni è infatti anche lo sceneggiatore di punta di tutta la serie del ""Commissario Montalbano"", che certo non ha bisogno di presentazioni. Sceneggiatore quindi e ora anche regista, porta con sé un'idea di cinema tutta italiana, appresa durante il discepolato presso i maestri della nostra commedia, da cui ha imparato un amore per la sala quanto mai necessario. ""La vita viene prima"" ripercorre la filmografia di un autore che non ha certo finito di raccontare attraverso il cinema la provincia, la grande città, la famiglia, la scuola, la giovinezza e la vecchiaia, finanche la malattia, con uno sguardo di implacabile compassione verso la fragilità. -
Blossom Avenue n.8
""Il tram che viaggiava nel tempo"" ha lasciato i lettori con il fiato sospeso e tanti interrogativi. Chi è la misteriosa donna dai capelli rossi che ha bussato alla porta di Marshal? Tra dubbi, emozioni e paure, lo scrittore affronterà un'altra straordinaria avventura, affiancato da vecchi e nuovi amici. Attraverso le memorie di Judith, Marshal ripercorrerà la sua storia insieme a lei, ambientata nella cornice della loro vecchia casa di Blossom Avenue n.8. -
Il volo
Milena, una ragazza ambiziosa e solare, dopo una prima cocente delusione, riesce a trovare il ragazzo ideale con cui costruire una famiglia. Ma deve affrontare l'ostracismo di una madre possessiva che, pur di non perderla, la ricatta pervicacemente sul piano affettivo, finché la costringe a cedere e ad accettare, obtorto collo, il suo matrimonio. Coronato il quale, dovrà difendersi dalla suocera megera e dalla presunzione delle cognate che la osteggiano al fine di sottometterla e pregiudicare il rapporto con il marito. Bypassato anche questo ostacolo, ne subentra un altro più insidioso: l'incapacità di generare l'agognato figlio che la costringe a ricorrere, vincendo le perplessità iniziali del marito, alla fecondazione assistita sottoponendosi a sacrifici e sofferenze che ne mettono a rischio anche la vita. Dopo un primo doloroso fallimento, spronata dal medico e confortata dall'esempio di alcuni amici, ripete il percorso e, tra mille ostacoli e paure, il sogno diventa realtà. Una storia esemplare dove la ribellione, la determinazione e la forza d'animo rappresentano il nerbo più efficace contro le avversità della vita. -
Abbiamo le ali. Tre racconti sulla potenza della vita
Ecco una nuova opera di Ernesto Gallarato che riesce con la sua garbata e raffinata ironia, unita alla scrittura vivace, a catturare l'attenzione del lettore grazie a trame imprevedibili e avvincenti. I personaggi sono ben delineati, i contenuti risultano meditazioni profonde espresse in maniera gradevolissima e apparentemente lieve. Lo scrittore sa ben comunicare il suo sguardo sereno e positivo sulla vita e quella sua fiducia profonda nel bene che gli deriva dalla capacità di dialogo e ascolto verso l'altro rispettato sempre come un dono. I testi di questi racconti sono impreziositi ulteriormente da brevi poesie dell'Autore e da massime e insegnamenti ispirati al Buddhismo; ed è particolarmente gradevole trovarli anche nelle considerazioni e nei dialoghi dei protagonisti, in cui spicca positivamente il contrasto tra le condizioni esteriormente umili di essi e la loro saggezza.