Sfoglia il Catalogo illibraccio003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3321-3340 di 10000 Articoli:
-
L' immagine, le parole. Una scelta di poesie dall'antichità ad og...
-
L' elegia veneziana di Kranjcevic. Il crollo del campanile (1902)
-
Piacevolmente insensibile
In questo romanzo l’autore, come un’onda impetuosa, travolge letteralmente il lettore in una trama avvincente dove verità e coraggio, sogni e delusioni si scontrano e si fondono per esaltare i valori di vita ritenuti fondanti in una società civile e pacifica. Un diario-romanzo coinvolgente, inquadrato nella meravigliosa Sicilia, ma che riesce ad intrecciarsi e quindi ad offrire uno sguardo più amplio degli eventi più influenti di quegli anni, caduta del muro di Berlino su tutti. Per concludere, usando le parole di uno dei personaggi principale che, parlando della propria vita, sembra alludere, invece, proprio alla creazione letteraria, questo libro affascinante “È come quel mare sterminato che ha in sé milioni di onde, non ne perde di vista neanche una, segue ognuna delle sue creature. E ogni volta che ne vede allontanarsi una verso la terra la tira a sé, la fa tornare indietro per riprenderla tra le sue braccia. Non lascia neanche una goccia, le riprende tutte. Perché ogni goccia, ogni singola goccia è parte del mare; ogni singola goccia alimenta l’amore”. -
Storie e uomini di teatro
-
Teologia (2021). Vol. 4
Nel cammino all'insegna della sinodalità che Papa Francesco ha chiesto di vivere alla Comunità ecclesiale, a livello mondiale e locale, quale contributo anche la teologia è chiamato ad offrire?Il recente volume di Johan Ickx, Pio XII e gli ebrei, ripropone il tema ampiamente dibattuto della posizione della Santa Sede nel tempo dell'Olocausto. Posta la scelta di Pio XII di affrontare le persecuzioni contro gli ebrei attraverso la via diplomatica, ci si chiede se questa scelta sia stata adeguata. Chiude questo numero la nutrita - e molto apprezzata - rubrica con la presentazione degli articoli di maggior interesse metodologico delle principali riviste teologiche internazionali. -
La seconda chance
Il fiume Panaro, che scorre incessante e indifferente ai drammi che accadono nei suoi pressi, diventa il palcoscenico dove rabbia e amore sono i protagonisti assoluti. I paesi di Vignola, Marano e quelli delle colline poco lontane, Guiglia Zocca e Montese, assieme ai loro abitanti, sono i testimoni di fatti di sangue che abbracciano un lasso di tempo lungo più di sessanta anni. Rabbia, ribellione e amore sono il filo conduttore che percorre tutto il romanzo, tessuto sul filo di una personale lotta contro una rabbia divoratrice il cui effetto è quello di portare all'isolamento da tutto e da tutti. Ma c'è qualcuno che all'ultimo gli dona amore. Per ognuno ci deve essere sempre una seconda chance. -
Poeti circus. I nuovi poeti italiani intorno ai trent'anni
-
Uno starnuto fortissimo
«Se Gérard Genette ha scritto che la quarta di copertina è un lieu stratégique, figurarsi che avrebbe detto delle descrizioni su Amazon (grande Jeffrey compra 60000 copie tanto che te ne importa in banca ci avrai quasi sette milioni). Così ho deciso di usare questo spazio per intrecciare un dialogo altrimenti impossibile con una persona che mi sta molto a cuore: Matteo Renzi. Caro Matteo, se sei su Amazon a cercare un massaggiatore cervicale (lo so, che tensioni il potere) e ti sei imbattuto in questo libretto, certo non ti chiedo di sguainare la PostePay e comprarlo. Ci mancherebbe. Vorrei solo un attimo della tua attenzione per dirti che io continuo strenuamente a credere in te. Ti ammiro dai tempi dei boy scout, per me resti l'unico che può rialzare questo maledetto paese. Non mi interessa cosa raccontano giornalisti tipo Paolo Travaglio, storie come l'Arabia Saudita, la casa grande, le partite di hockey truccate. Giuro, non sto scherzando. Se non siete Renzi e state visionando questo libro, invece compratelo per favore. Il mese scorso ho risposto ""sì"" anzi che ""pronto"" a un trader online e ora mangiare è un casino (piccola bugia: in realtà è che vorrei tanto una Range Rover).» -
Con acqua viva. Liturgia delle ore quotidiana. Lodi, ora sesta, v...
“Con acqua viva” è la pubblicazione bimestrale che rende facile la recita della liturgia delle ore, la preghiera più importante dopo la santa Messa. Non ti dovrai più chiedere: Come faccio a orientarmi nella Liturgia delle ore? In quale settimana mi trovo? Come funziona nelle solennità e nelle feste? E nei tempi forti dove trovo gli inni e le antifone? Perché nel volume è tutto semplice, “lineare” e a portata di mano. Per ogni giorno sono riportate le lodi, l’ora sesta e i vespri. Nelle domeniche, solennità e feste c’è anche l’ufficio delle letture e, in fondo al libro, si trova la compieta per ogni giorno della settimana. Ciò che rende questo testo unico e molto facile da utilizzare è il fatto che, per ogni momento di preghiera, si trovano tutte le parti che servono disposte in successione. Questo è particolarmente utile nelle domeniche, nelle memorie dei santi e in altre festività liturgiche, dove il testo ufficiale del Breviario “costringe” a continui, e spesso complicati, cambi di pagina. -
Storie della nostra terra
Questa raccolta di ""storie"" ovvero di fiabe e di racconti, è parte indiscussa, insieme ai canti, ai balli, ai proverbi, alle nenie e alle tiritere, di quel ricco e misconosciuto patrimonio della cultura orale, risalente ai primordi, delle genti europee. Le popolazioni rurali, almeno fino agli anni '50 dello scorso secolo, nel corso delle lunghe e gelide serate invernali, trascorrevano insieme i rari momenti sereni e di reale distacco dagli affanni e dai numerosi e gravi problemi che si trovavano ad affrontare ogni giorno. In quei rustici raduni, ascoltando le ""storie"" ritrovavano il conforto e la forza necessari per continuare faticosamente a tirare avanti giorno dopo giorno. -
La Galilea e La moschea verde
""Penso di recarmi presto a Gerusalemme, dove cercherò di recuperare qualche briciola di fede"", così scrive nel 1876 Pierre Loti a un amico. Passeranno tuttavia alcuni anni prima che possa realizzare il suo progetto: solo nel febbraio del 1894 infatti inizierà il suo pellegrinaggio in Terra Santa. Ma la sua speranza di ritrovare la fede non si realizzerà. Quindi il capitano di fregata Pierre Loti, deluso del suo viaggio e inappagato nella sua ricerca, affiderà alla penna la sua esperienza di viaggiatore. Nasce così una trilogia autobiografica: ""II deserto"", ""Gerusalemme"", ""La Galilea"", che verrà pubblicata tra il 1895 e il 1896. -
Le dimenticanze
-
Questo è il mio sangue
Yeshùa ha spesso mal di piedi, ma è camminatore infaticabile; è permalosetto col piglio del comando. Lo considerano ribelle o riformatore. È un uomo che soffre e gioisce, s'imbizzarrisce e si diverte. È litigioso, dispotico, implacabile; il linguaggio della Missione è violento, indivisibile, esasperante, l'amore che lo caratterizza è un rischio: l'esistenza n'è annientata. I seguaci devono rallegrarsi ed esultare di insulti e persecuzioni causati dall'unica scelta possibile. Chi lo segue non si sentirà dire ""ti amo"". Eppure, Myriam ne è innamorata, così altre donne. Pietro, pur essendo designato, stenta a decifrare il suo messaggio; mentre Giuda ne intuisce il senso profondo e accetta il sacrificio estremo. Tutti fino alla morte e oltre. -
Francesco e il sultano. Un'immaginazione attiva
Una mattina di fine estate del 1219 due uomini correvano a braccia alzate su un campo di battaglia in Egitto. Era caldo, ma entrambi indossavano lunghe tuniche di lana marrone. I soldati nemici li attaccarono e quasi li avrebbero uccisi, se uno dei due non avesse gridato: «Sultano, sultano!». Forse aveva un messaggio per il sultano, pensarono i soldati, e portarono i due alla tenda del califfo. La storia è tramandata sia da parte cristiana sia da parte islamica. L'uomo coraggioso in saio marrone e il suo accompagnatore altri non erano che Francesco d'Assisi, che allora aveva 37 anni, e il suo giovane confratello Illuminato. Due anni prima Francesco e i 400 membri appartenenti al nuovo Ordine da lui fondato avevano deciso di partire come missionari nel mondo. Francesco si mise in viaggio per la Terra Santa e per l'Africa; si unì a una crociata e nell'agosto del 1219 lo troviamo in un accampamento dei crociati che assediavano la città di Damietta sul delta del Nilo... La conoscenza della storia reciproca rientra tra le premesse per un dialogo possibile. Sulla base di questa considerazione l'autore ricostruisce un episodio che appartiene alla storia comune di cristiani e musulmani: l'incontro tra Francesco d'Assisi e il sultano al-Kamil. Al di là dei loro ruoli e delle loro convinzioni, Francesco e il sultano riuscirono a parlarsi semplicemente da uomini, intessendo un dialogo coraggioso che noi non conosciamo. L'autore prende questo episodio come immagine di partenza per un'esperienza di «immaginazione attiva», tecnica immaginativa di C.G. Jung. Collocati i due protagonisti sullo scenario immaginativo, ricostruisce in modo immaginale, ma possibile, il loro confronto, dando corpo a quello che storicamente costituì un esempio formidabile di dialogo interreligioso, ricco di spunti interessanti e, a distanza di un millennio, più che mai attuali. Prefazione di David Steindl-Rast. -
GIS. Teorie e applicazioni
Questo sussidiario è pensato per dare un aiuto a chi intende addentrarsi nel mondo dei Sistemi Informatici Geografici cogliendone le diverse opportunità e utilizzi. -
Il terzo scatto
Sono lucidi i ricordi che Carlo ha di quando era bambino; lucidi quelli che riguardano Anciulina e l'inizio del loro amore; lucidi quelli della sua famiglia, fra nascite, matrimoni e lutti. Ma ora non ricorda più dove si trova. Prova a prendere in giro e assecondare tutti, vuole ""ritornare a casa sua e tutti quegli estranei che gli ronzano intorno gli danno solo fastidio"", compresi questi due che dicono di essere i suoi figli, che gli chiedono: ""Papà, cerca di essere ragionevole"". ""Ancora?"" risponde lui. Come in un teatro, sul cui palcoscenico l'attore viene illuminato da un fascio di luce, seguiamo la vita di Carlo anche attraverso i lunghi monologhi che ci accompagnano nel suo passato, tratteggiano i caratteri dei componenti della sua numerosa famiglia, ne raccontano la storia, l'origine e il suo modo di stare al mondo, un mondo fatto di sentimenti. Il ""terzo scatto"" è quasi una scenografia, un unico atto come la vita, in cui si scattano foto per immortalare un momento, per non dimenticare. Sipario. -
Il sogno di Annibale
Amilcare e il figlio Annibale, hanno un sogno: distruggere Roma. Il loro sogno è anche quello di Alessandro il Macedone che mira a unificare il mondo Mediterraneo. In questo romanzo tra realtà e fantasia, Annibale vagheggia di sradicare la tracotanza di Roma da tutto il Mediterraneo e di costruire un ordine nuovo con Capua capitale e Roma relegata a semplice provincia. Vuole dare ai popoli italici la possibilità di vivere, una volta liberati dalle catene di Roma, sulle terre del Mediterraneo, con le proprie leggi, i propri commerci, i propri costumi. Sono i popoli italici a non fare proprio il sogno del Cartaginese. Annibale si ritira nei suoi castra maris nel Bruzio (l'attuale Castella, dove tradizionalmente si riscontrano le tracce del suo soggiorno), nei pressi di Crotone, e attende che la sorda Cartagine invii gli aiuti richiesti e che le genti italiche accettino quel suo sogno e comprendano che la libertà e l'autonomia si possono conseguire solo con l'annichilimento di Roma. Protagoniste del romanzo anche le donne amate dall'eroe: Himilce, la sposa iberica di Annibale, e la misteriosa Iride. Al dissolvimento del sogno di Annibale concorrono due personaggi: Quinto Fabio, il princeps senatus, che fomenta contro di lui le popolazioni italiche bollandolo come straniero, alienigenae, e Scipione, il giovane tribuno che dall'alto del ponte diruto sul Ticino lancia un'occhiata di sfida ad Annibale e si allontana con una turma di reduci dal campo della disfatta di Canne. Scipione ha studiato a lungo il suo avversario e, complice l'infedele Himilce, ha scrutato la sua anima e emulato ogni sua tecnica. A Zama lo surclasserà, adoperando le medesime manovre militari con cui Annibale aveva distrutto a Canne l'esercito romano. Di Annibale emergono le furbizie e le tecniche militari, ma anche le debolezze del grande condottiero, che provoca uno scontro fra due diverse civiltà, che difficilmente avrebbero potuto compenetrarsi. -
Chirurgia d'urgenza. Principi e pratica
Il testo è interamente devoluto a quella branca della chirurgia che chiamiamo in Italia Chirurgia d'Urgenza. In essa, secondo la tradizione americana, ha largo spazio la chirurgia del trauma. Il libro si rivolge quindi alle patologie traumatiche e non traumatiche che richiedono un intervento chirurgico nel contesto dell'emergenza/urgenza, affrontando in maniera sistematica il tema. Il libro, curato e coordinato da maestri della moderna chirurgia dell'emergenza e del trauma, rappresenta la sintesi efficace di prudenti innovatori che attraverso la saggezza della loro lunga esperienza chirurgica sono stati capaci di affiancare le proposte più moderne alla terapia tradizionale più consolidata. -
Archeologia di superficie
-
Scuola, intellettuali e identità nazionale nel pensiero di Antoni...