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Il pastore senza nome. Storia sul Natale... da raccontare tutto l...
Due ragazzi si incontrano, in una notte speciale della Palestina, sotto un cielo blu scuro scuro scuro carico di stelle. Quando tanti pastori scendono dai pascoli e invadono il suo villaggio, in cui sta succedendo qualcosa, Emeth corre a vedere, con i suoi amici. Ma in mezzo alla folla si accorge che un pastorello con una pecorella al collo si dirige mogio mogio in senso contrario. Così, incuriosito, lo segue. Vincendo a poco a poco la sua timidezza, Emeth scoprirà tante cose di questo Pastore senzanome, come ha deciso di chiamarlo. Scoprirà il perché della sua tristezza, il nome della pecorella, Adamah, e chi gliel'aveva regalata: un vecchio pastore cieco che era stato testimone di un'altra notte speciale, in cui una stella cometa aveva guidato i pastori da un Bimbo. E quando Adamah scompare, si mettono a cercarla insieme, vivendo la bellissima avventura dell'amicizia. Così Adamah viene ritrovata, e anche i genitori di Emeth, che non sapevano dove fosse finito il loro figlio, lo ritrovano. Anzi, ne trovano due… ma se vuoi sapere che cosa questo vuol dire, e se vuoi conoscere il nome del Pastore senzanome (sì, un nome ce l'ha!), non ti resta che leggere questa storia fino alla fine. È una storia di Natale? Sì, ma è anche una storia per tutto l'anno e per ogni giorno, perché l'amore e l'amicizia non hanno orari e non hanno giorni, e nutrono il nostro cuore ogni minuto. Età di lettura: da 6 anni. -
Zombicide. Vol. 1: primo giorno, Il.
Uno strano virus sembra aver colpito la Terra, e adesso i morti stanno tornando alla vita con l'unico scopo di divorare i sopravvissuti. L'inferno è arrivato, ed è in questo mondo sprofondato improvvisamente nel caos che dovrà muoversi un gruppo di coraggiosi eroi, pronti ad attraversare quella che da città degli angeli si è trasformata nel regno dell'incubo. -
Il fiore vinto dal gelo-L'artista tibetano
Vengono qui proposti due racconti particolarmente rilevanti dello scrittore Dhondup Gyal che nei primi anni Ottanta ha contribuito più di ogni altro al rinnovamento della letteratura tibetana. ""Il fiore vinto dal gelo"" è riconosciuto come ""la grande storia d'amore"" della narrativa tibetana contemporanea. Il racconto mette in scena un confronto tra tradizione e modernità intorno alla pratica, ancor oggi diffusa in Tibet, del matrimonio combinato, caratterizzandosi per una costruzione abile e originale. Ciascuna delle sette parti in cui è suddiviso esprime il punto di vista di un personaggio diverso: testimonianze spesso discordanti che si incastrano tra loro rivelando i veri moventi delle azioni e i tragici fraintendimenti. Ne ""L'artista tibetano"" l'autore si contrappone all'imposizione delle autorità cinesi di veicolare esclusivamente messaggi sociali nelle opere letterarie e attinge a sentimenti umani universali raccontando un controverso rapporto tre padre e figlio all'interno della rinomata comunità artistica dei pittori di thangka della contea di Rebkong. -
Lettere dal Giappone
Il giovane Kipling, appena prima di diventare il vate della letteratura mondiale che tutti conosciamo, con questi undici scritti consegna al lettore il ritratto inedito di un Giappone in pieno fermento durante il periodo Meiji. Lettere dal Giappone raccoglie le corrispondenze redatte da Kipling nel 1889 per il giornale dell'India britannica «The Pioneer» nel corso del viaggio che dall'India lo avrebbe riportato a Londra facendo scalo in diversi paesi asiatici e negli Stati Uniti. La meraviglia di fronte ai paesaggi e ai siti storici giapponesi e l'ammirazione per le pregiate manifatture locali si accompagnano all'attenzione per i costumi e le riforme socio-politiche - non senza un certo sdegno per la massiccia occidentalizzazione che a giudizio dell'autore mal si sposa con l'innata raffinatezza nipponica - e al tentativo di prevedere il futuro ruolo del Giappone nel consesso mondiale. Come una raccolta di istantanee che catturano lo spirito e l'immediatezza del viaggio restituendole attraverso la lente dell'epoca e dell'ambiente culturale di Kipling, le Lettere dal Giappone, con la loro ricchezza di incontri, aneddoti e ironia costituiscono un tassello importante, e per nulla minore, nella storia della visione occidentale del Giappone. -
L' Europa centro orientale e la storiografia post 1989. Mutamenti...
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Yoga per la vista
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Dizionario dialettale di San Mango sul Calore (Avellino)
In un mondo rapidamente cambiato negli ultimi decenni, un dizionario dialettale offre, con la documentazione linguistica di un luogo, il ""ritratto"" di una cultura materiale e di modi di vivere che appaiono ormai lontani, in una situazione in cui i dialetti si modificano, anche se restano in uso. La percezione della distanza storica si fa particolarmente intensa nel caso di San Mango sul Calore, paese irpino distrutto dal terremoto del 1980 e interamente ricostruito con una diversa sistemazione urbanistica, che rende evidenti, anche sul piano spaziale, gli effetti di un'improvvisa accelerazione della storia e di una traumatica frattura della continuità delle tradizioni. Come ogni raccolta di parole di un piccolo dialetto, il Dizionario dialettale di San Mango sul Calore contribuisce a uno studio più articolato delle aree dialettali italiane, ma, circa trent'anni dopo la prima edizione, fissa anche una testimonianza che si inquadra nella storia (non solo linguistica) dell'Italia del Novecento. Presentazione di Gianrenzo P. Clivio. -
Le musiche per la dislessia. Elementi teorici per il trattamento ...
La musica e la Musicoterapia, in virtù della peculiarità del mezzo sonoro, mirano a porsi come elementi ""riequilibratore e armonizzante"" dello spazio interno e sociale della persona. Il suono è espressione dell'unità mente-corpo-emozioni-relazioni. Il ritmo è alla base di tutte le manifestazioni della vita, della scienza e dell'arte. È elemento di ordine e di misura; aiuta la concentrazione, l'attenzione, la coordinazione, la memoria, la percezione dello spazio e il contatto con gli altri. Il testo nasce e si propone come strumento di supporto e potenziamento per le diverse aree: Motoria, Letto-Scrittura, Sequenza, Percezione, Pensiero, Memoria, Attenzione, Linguaggio, Grafomotricità e Calcolo. Esso si rivolge a diverse figure professionali: Insegnanti, Musicoterapeuti, Psicologi, Tnpee, Neuropsichiatri, Logopedisti, Educatori, Pedagogisti. -
Monstra. Costruzione e percezione delle entità ibride e mostruose...
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Amarcord Piombino. I ragazzi di via Gaeta
Quello che state per sfogliare non potrà mai essere un libro di storia o un semplice compendio di fatti e aneddoti riemersi dal passato. È piuttosto una sinfonia di ricordi, composta con le parole scritte da Gordiano Lupi che evocano immagini e con le foto scattate da Riccardo Marchionni che sembrano parlanti. Pensieri, parole e combinazione di bianchi, neri e grigi sono come un drone che sorvola il passato e, soprattutto, si sofferma sulle emozioni che riemergono dai pensieri. E non c’è nostalgia, se non sullo sfondo di alcuni passaggi legati a luoghi dell’adolescenza andati perduti, semmai c’è l’orgoglio di aver vissuto un’epoca e di volerla tramandare a chi avrà voglia di condividere le riflessioni. Anche per capire quel che accade oggi negli stessi luoghi. In questo libro si trova soprattutto amore per il tempo perdu-to, si trova l’abbraccio con un passato che non è vivere “di” ricordi ma “con” i ricordi. Perché il recupero della memoria aiuta a capire meglio anche il presente e, forse, a evitare altri errori da qui in avanti. -
Gli eroi di Bligny. 1918, l'epopea delle truppe italiane sul fron...
La Grande Guerra si sarebbe conclusa con la vittoria dell'Impero germanico se a Bligny i soldati italiani del II Corpo d'Armata non avessero stroncato la poderosa offensiva scatenata dal generale Ludendorff nel luglio 1918. Questa è la storia di cinquantamila Fanti e Artiglieri in grigioverde schierati sul Fronte Occidentale da aprile a novembre dell'ultimo anno di combattimenti della prima guerra mondiale. Un conflitto gigantesco che vide una grande unità italiana ergersi con eroismo epico nel momento culminante del confronto. Una pagina che merita di essere rivissuta, per quanto possibile, in un racconto e consegnata alla memoria. -
Ognuno tenta una vita. Poesie (1997-2022)
In una comunità monastica ci può essere anche chi, nella capacità di trasfigurazione acquisita giorno dopo giorno dall’assiduità con la Parola, se ne fa eco con poche parole consegnate in un canto: ecco le poesie di un monaco, frutto di solitudine, della preghiera e del balsamo della vita comune tra fratelli e sorelle. -
Torino. Storie, volti e sapori. I piaceri del gusto. Ediz. italia...
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Gli affetti del giovane Berg
Come scrive Giovanna Dal Bon nella postfazione, Gli affetti del giovane Berg è un continuo affidarsi alla scrittura nel tentativo di dire quello che non può e non deve farsi racconto, che non conosce il balsamo consolatorio del narrare letterario. Michele Toniolo si affida all'unico strumento che gli è urgente e necessario: la parola. Quella nuda, scarna, la sempre inadeguata ad esprimere il senza ritorno. Parola che non cerca conforto, né può offrire asilo. In questo testo, il narratore inventa l'incontro con un giovane di nome Berg e lo accusa, lo interroga sulla fine della madre, su che cosa significhi vivere. E la scrittura non può che assottigliarsi, alla fine cedere allo spazio bianco della pagina. Con una domanda finale che emerge, a sovvertire un estremo brandello di senso: ""Ti hanno dato alla vita, Berg, e tu non l'hai data a nessuno. Il tuo è stato un vivere scorsoio?"". -
Come il padre ha mandato me, così io mando voi
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Quiz, quesiti e casi clinici di medicina di laboratorio
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Leggere, spiegare, comprendere la parola. Schemi per omelie domen...
Il libro si rivolge a chi svolge il servizio della predicazione, offrendo spunti di riflessione sul messaggio della Parola di Dio. -
Gianni Colombo. La modulazione dello spazio. Ediz. illustrata
«Per pigrizia mentale molti chiedono all'artista la fabbricazione di oggetti fermi: così per anni gli ambienti si sono riempiti di tavole e manichini la cui opacità e inerzia ci precludono ormai di sentire i valori di divenire che in essi sono solidificati sotto forma di simboli. Da tempo ho cominciato a stabilire sul piano del 'quadro-oggetto' dei dislivelli, in modo che l'occhio dello spettatore, scorrendo sulla superficie, fosse costretto a salire e scendere da spessori, ad entrare e uscire da cavità indagando gli aspetti che la luce in naturale variazione determinava nel quadro.» (Gianni Colombo). Questa monografia dedicata a Gianni Colombo (Milano 1937 - 1993) si aggiunge ai numerosi cataloghi di esposizioni collettive e personali dell'artista, pubblicati da istituzioni pubbliche e private. La sua storia si inserisce in quella internazionale della neoavanguardia degli anni Sessanta e Settanta, con cui ha condiviso uno stesso sentimento, orientato a proporre nuove forme e inedite modalità percettive. -
Una vita in versi
Arnaldo Salustri è nato a Morro d'Alba (AN) il 1 agosto 1883 ed è deceduto a Roma il 1 marzo 1971 Fin da giovane si è cimentato nello scrivere poesie e parole per brani musicali, sia in lingua italiana che in dialetto romanesco. Nel 1908 ha sposato Isabella Caldari, romana da sette generazioni, come si dice a Roma e, anche per una lontana comunanza di radici, con il principe della poesia romanesca Carlo Alberto Salustri (Trilussa), ha coltivato ed onorato questo meraviglioso dialetto, ancora oggi vanto dei romani. Alcune sue opere sono state oggetto di pubblicazione sotto la copertura di pseudonimi, dato spesso il contenuto critico nei confronti dei vigenti regimi. Ha avuto sei figli a cui ha dedicato molte delle sue poesie, parte delle quali raccolte nel libretto ""Le mie pupe"" pubblicato nel novembre 1915 Negli anni '40-'50 ha sintetizzato, sempre in versi romaneschi, molte delle caratteristiche di quell'epoca, mestieri, costumi e comportamenti, che rappresentano uno stimolo di profonda riflessione per coloro che hanno il privilegio di poterli leggere. È stato insignito della Onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto, quale reduce della Grande Guerra. -
Il monumento e i caduti di PIetrabbondante
Il libro del Prof. Giovanni Tesone rappresenta, nella millenaria storia di Pietrabbondante, una straordinaria testimonianza che rende onore ad un simbolo identitario della nostra Terra e del nostro glorioso passato: il Guerriero Sannita. Da cento anni questa austera scultura bronzea, magnifica opera d'arte dello scultore Giuseppe Guastalla, veglia su Pietrabbondante con solennità ed imponenza. Il Prof. Tesone, esimio figlio di questa Terra, in occasione del centenario della posa in opera della statua del Guerriero Sannita nella piazza principale di Pietrabbondante, con la sua opera letteraria restituisce al lettore una puntuale ricostruzione storica dello stesso monumento bronzeo svelando, nel contempo, particolari inediti su avvenimenti e personaggi che aprono lo sguardo su un periodo storico che ha visto l'espressione viva e autentica dei più alti valori umani. Lungo questo itinerario, l'autore colloca alcune pietre miliari: l'inquadramento dell'epoca storica in cui l'opera fu realizzata, la sua dettagliata descrizione, gli avvenimenti che portarono alla relativa realizzazione ed ""innalzamento"". In questo coinvolgente sfogliar di pagine, persi nell'incedere di parole che scuotono la nostra più intima sensibilità, ritroviamo il fiero Guerriero Sannita simbolo monumentale in onore dei Caduti di tutte le Guerre, in ricordo dei Figli di questa Terra che con estremo sacrificio hanno difeso la nostra Patria.