Sfoglia il Catalogo illibraccio003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6661-6680 di 10000 Articoli:
-
Raccolta di cantate a voce sola
-
Opere poetiche. Antologia di testi religiosi
In questo volume sono pubblicate alcune poesie del grande Paul Claudel, a tema religioso, scelte e tradotte dal compianto Mons. Alessandro Maggiolini. Nella poesia a tema religioso di Claudel traspare tutto lo stupore e la letizia di un incontro di menti e di cuore tra il Signore che si offre e l'uomo che si converte ed accoglie. -
Il vangelo secondo Van Hutten
-
La via regale della realizzazione yogadarsana
-
Normale. Storia di una vita caparbiamente felice
Una congiuntura di eventi sfortunati in sala parto e nei primi istanti di vita: la vita di Francesca parte in salita. Ma un'irrefrenabile voglia di vivere e di ""volare"", unita alla tenacia di una famiglia in cui gli uomini sono solidi e le donne paiono incrollabili, fa crescere nella protagonista la legittima aspirazione a un'esistenza normale. Gli obiettivi sono stati, nel corso degli anni: prima la scuola, le passioni artistiche e sportive, poi le relazioni. Non tutto è stato ed è facile, neanche con il sorriso contagioso con cui Francesca affronta la vita. Eppure punta sempre più in alto. -
L'imperatrice e l'anarchico
Chi era Elisabetta d'Asburgo, nata Wittelsbach, per tutti Sissi? E come diventò il suo assassino un giovane anarchico, l'italiano Luigi Lucheni? Un docu-romanzo sulle vite parallele dei protagonisti di una delle tragedie più taciute del XIX secolo, che pose fine alla Belle Époque spianando la strada alla Grande guerra. Il destino a volte intreccia le vite di potenti e miseri. E a pagarne le conseguenze è la storia di milioni di persone comuni. -
Pietro Toesca a Roma e la sua eredità
-
«Uno contone de marmoro». Angoli del Rinascimento a Ferrara
L'edilizia storica di Ferrara è caratterizzata da murature in mattoni con decorazioni di terracotta e rari elementi in pietra. Tra questi ultimi sono spesso presenti, all'incrocio delle strade, soluzioni d'angolo ottenute con l'impiego di colonnine e pilastri, conformemente ad una tradizione dell'architettura altomedioevale, non solo padana, che a Ferrara ebbe seguito anche nei secoli successivi assumendo il carattere di una significativa peculiarità ambientale. Pertanto, tra i valori urbanistici del tessuto storico della città, trovano oggi speciale evidenza proprio i cantonali del Rinascimento che nell'Addizione di Ercole I d'Este, a partire dal quadrivio dell'antica via degli Angeli con via dei Prioni, dove si attesta il Palazzo dei Diamanti, configurano angoli di notevole interesse. -
Giovanni Battista Cavalcaselle 1819-2019. Una visione europea del...
-
Essad Bey. Un genio in fuga da sé stesso
Essad Bey è sicuramente uno dei più misteriosi scrittori europei del Novecento. Autore di molti libri popolari negli anni '30, si spense nel 1942 a Positano: il turbante 'arabo' che sormonta la stele presso la sua tomba suscita sempre viva curiosità fra i visitatori del locale cimitero. Nacque a Kiev (per caso) nel 1905 con il nome di Lev Abramovic Nusenbaum (poi cambiato in Nussimbaum) ma crebbe fino 15 anni a Baku, nel Caucaso. Figlio di un importante imprenditore petrolifero ebreo, perse giovanissimo la madre che si suicidò in circostanze misteriose: il suo girovagare per il mondo ebbe fine a Positano dove un'altra esule, la scrittrice tedesca (di origine ebraica) Elizabeth Castonier di lui scrisse: Un russo-turco di nome Essad Bey spuntò fuori da qualche parte insieme con una vecchia signora trasandata (Alice Schulte, la sua governante), che parlava solo russo e di cui egli affermava che un tempo era stata la sua balia. Era un uomo misterioso, che come unico documento d'identità possedeva una carta d'imbarco del Norddeutschen Lloyd, che agli occhi dei rispettosi gendarmi figurava come un passaporto diplomatico. Ammalatosi del morbo di Buerger, visse nella cittadina costiera fino alla sua morte, evitando forse il triste destino del suo amico, il commerciante o 'scrittore' (così indicato nell'elenco degli ebrei redatto dal Comune di Positano nel 1942) Albert Adler, che finì i suoi giorni ad Auschwitz. -
Una nuova Salerno romana
""Quando più di venticinque anni fa scrissi di Salerno romana attraverso i reperti conservati nel Museo Archeologico Provinciale di Salerno, non pensavo che si sarebbero potuti rilevare altri interessanti elementi per una revisione del quadro della città romana appena tracciato. A metà degli anni Novanta erano emersi dal riscavo dei depositi di quel museo centinaia di reperti trovati già nell'ultimo trentennio dell'Ottocento e poi negli scavi e nei trovamenti dei primi trent'anni del secolo scorso. Dai rinvenimenti occasionali di fine Ottocento dagli sbancamenti lungo il Corso Vittorio Emanuele per la nascita della 'città moderna' dopo l'unità d'Italia, alle lucerne rinvenute sotto la Scuola Vicinanza nel 1913, ai materiali per l'erigenda Banca d'Italia alla fine degli anni Venti, ai corredi dalle trincee di fondazione per la costruzione del Tribunale, fino ai reperti presso la Stazione Ferroviaria dopo la guerra, per citare gli episodi più salienti di quei decenni a cavallo di secolo. Reperti che consentirono di delineare l'immagine di una città ricca di spunti di lettura, ma restata sempre obliterata dalla fama della città medievale. Restava poi insoluta, ai miei occhi, la questione della iconografia della bella testa di bronzo, ritenuta di Apollo fin dal ritrovamento nel 1930, sulla quale non avevo osato azzardare ipotesi diverse, essendo stata sostenuta senza tentennamenti da tutti gli studiosi, o quasi, che se ne erano occupati. Oggi la revisione di articoli di inizio Novecento e, di converso, la pubblicazione di recentissimi resoconti di scavi vicino alla Ferrovia, come la stessa rilettura delle citate note sulla rivista ""Notizie degli Scavi di Antichità"" di fine Ottocento, concorrono a definire in modo più esaustivo e sfaccettato l'immagine della città nel periodo di cui ci occupiamo. Si è dato molto spazio ai resoconti d'epoca la cui rilettura appunto ha fornito altri spunti, riproponendo interi brani sconosciuti ad un più vasto numero di lettori"". -
Letargo e riproduzione delle specie mediterranee. Genere testudo ...
Che cos'è il letargo, e come deve svolgersi per garantire ad ogni specie o sottospecie di tartarughe del genere Testudo il rispetto dei cicli fisiologici. Ma anche tutte le sue varianti e l'influenza che ha sulla riproduzione. L'importanza della corretta gestione dei riproduttori e tutto quello che favorisce il miglior successo riproduttivo, a partire dai recinti di deposizione, dall'importanza di sole, luce e temperatura, senza tralasciare tutte le tecniche di incubazione e le implicazioni sullo sviluppo dei piccoli nell'uovo. Per finire vengono trattati importanti argomenti di profilassi igienica e prevenzione di possibili contagi e le tecniche per prevenire errori di gestione degli esemplari allevati. Non manca neppure una sezione che tratta della certificazione cites, su come vada letto ed interpretato il certificato di nascita, per finire su alcune importanti considerazioni sulll'uso degli strumenti per marcare le tartarughe. Trattasi del primo volume di una collana che andrà ad approfondire di volta in volta tutti gli aspetti di vita e classificazione delle tartarughe mediterranne appartenenti al genere Testudo. -
Scialpinismo in Comelico-Sappada
-
Chanel
Chi è Chanel? Un’amante insaziabile? Una escort di lusso? Una moglie fedifraga? Chanel ci dona una lezione di vita, di indipendenza, ci mostra come sia possibile godere in libertà, scevri da schemi mentali. Ecco alla verità: una donna normale che ama fare sesso. In questa società così disponibile, aperta, per molte persone il sesso rappresenta ancora un problema. La cosa più bella, naturale, perfino gratuita, è autocastrata da mille pregiudizi. Chanel ci dona una lezione di vita, di liberà, ci mostra come è possibile godere in liberà, scevri da schemi mentali. Ed eccola mostrarsi in una webcam per il piacere altrui, e suo. Eccola frequentare una misteriosa Villa dove le persone vanno in cerca di lussuria, di godimento, ma anche di più o meno innocenti perversioni. Cosa sarebbe la vita senza perversioni? Una noia da sbadigli. Per fortuna c’è Chanel, donna sincera, intelligente, porca senza limiti, nata per godere, per fare godere uomini e donne, soprattutto per insegnare come si fa l’amore. Si avvisano le lettrici e i lettori della presenza di un linguaggio adeguato al personaggio, crudo ed esplicito. Adatto a un pubblico adulto. -
Il petrolchimico
-
Voglio sposare Cappuccetto rosso. Favole per bambini e per adulti
-
Giappone underground. Il cinema sperimentale degli anni '60 e '70
Dai primi maestri come Takahiko Iimura e Nobuhiko Obayashi si giunge ai sodali di Koji Wakamatsu, primo fra tutti Masao Adachi, passando per l'esperienza isolata dello scrittore Yukio Mishima, fino ai nomi dei grandissimi Toshio Matsumoto e Shkji Terayama. -
Il male peggiore. Storie di scrittori e di donne
-
Spaghetti western. Vol. 4: crepuscolo e la notte del genere (anni...
Ultimo volume di una vera e propria enciclopedia dedicata al western all'italiana e, più in generale, al cinema di genere italiano. Matteo Mancini parte dalla nascente New Hollywood, dal revisionismo indiano e dalla decostruzione del mito operato da registi quali Sam Peckinpah, per mostrare lo sviluppo del genere in Italia, ma anche nel mondo, dall'America alla Turchia, passando per il Messico e il Brasile. Dagli anni della proliferazione del barzelletta western, figlio dei successi del sorrisi & cazzotti portato ai vertici delle classifiche incassi da Trinità, ai tentativi di Sergio Leone, ormai in veste di produttore, di chiudere col mito in un'ottica agrodolce proiettata al nuovo che avanza con ""Il mio nome è Nessuno"" e ""Un genio, due compari, un pollo"". Una perdita di identità che porta dapprima al demenziale quindi ai tentativi di contaminazione con il cinema delle arti marziali proveniente da Hong Kong fino a ritrovare una nuova graffiante dimensione col western crepuscolare. Da qui la crisi generale degli anni Ottanta. -
Courmayeur dalle origini alla mondanità
Capita di passare davanti a un monumento o a una chiesa, di passeggiare in centro con l’attenzione concentrata esclusivamente sul soggiorno, sul relax, sul divertimento. Se però ci fermiamo un momento a riflettere, ci accorgiamo che forse stiamo perdendo qualcosa: lo spirito e la storia di quel posto. È esattamente quello che è capitato all’autore a proposito di Courmayeur. Dopo anni di frequentazione del borgo alpino è scattato quel meccanismo che spinge a porsi domande più approfondite su un certo luogo, per scoprirne il passato e l’identità, e dare un senso a ciò che spesso si vede e si ascolta un po’ distrattamente. Il libro è il risultato di questa osservazione e ha lo scopo di offrire al lettore l’opportunità di conoscere e capire meglio Courmayeur. Frutto di una lunga ricerca, il volume, abbraccia la storia, lo sviluppo del turismo, l’evoluzione della società e del costume locale dalle origini fino ai nostri giorni. Il quadro è completato dai profili di alcuni cormaioresi di forte rilevanza nelle vicende locali e dalle testimonianze di diversi protagonisti di questa storia.