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Fenomenologia della mistica
Rigoroso tentativo di analizzare l'esperienza mistica seguendo le coordinate offerte dal metodo fenomenologico husserliano, con l'obiettivo di operare il superamenteo del materialismo di cui l'autrice(cresciuta in una famiglia atea, attivista del gruppo giovanile del partito socaldemocratico e approdata poi al cristianesimo) dichiara il fallimento. -
Commento al salmo Miserere mei, Deus. Testo latino a fronte
Arrestato la Domenica delle Palme del 1498, in una notte di guerriglia urbana, Girolamo Savonarola è in prigione. È terminato da pochi giorni il processo civile contro di lui a cura della Repubblica fiorentina e sono in corso, a sua insaputa, delicate trattative con il papa Alessandro VI Borgia, uno dei bersagli preferiti della sua infuocata predicazione, per un'eventuale inquisizione, o un trasporto del prigioniero a Roma. Tra solitudine nel presente e incertezze circa il futuro, senza libri (né Bibbia, né breviario) e senza l'uditorio di nobili e plebe che riusciva a eccitare i suoi fuochi profetici, egli scrive questo Commento al salmo 50, destinandolo alla stampa. Vi mette effusione lirica, preghiera, ardente richiesta a Dio perché venga a liberarlo da ristrettezze e impedimenti, perdonando i suoi peccati; effettua così il riconoscimento della propria miseria, che eleva fino a renderla figura della più ampia miseria di ogni uomo peccatore e a sciogliere un canto di lode, anche se nell'angustia, al Dio che salva e perdona. -
L' esperienza cristiana. Percorsi di filosofia, teologia e spirit...
Il volume, frutto di una Giornata di Studio, torna a riflettere sul tema dell'esperienza. Un tema scottante nella cultura postmoderna dove la realtà è misurata e commisurata dal e al soggetto. Il rischio è quello di perdere, o quanto meno sminuire, l'incidenza e la forza pregnante del significato originario di ""esperienza"" quale è stato assunto nella teologia spirituale: una riflessione a ritroso su un evento, su un fatto, su un atto, su un sentimento e cosa l'ha prodotto. Nella teologia spirituale il dibattito sulla definizione del termine esperienza è stato (ed è) quanto mai vivace, sia nell'identificazione del rapporto tra soggettività e oggettività, sia nella possibilità narrativa dell'esperienza nel momento in cui raggiunge la soglia della mistica, dove le parole si spengono, entrando, al massimo, nel linguaggio simbolico, metaforico, in grado solo di avvicinarsi a un'esperienza che mantiene un secretum meum mihi est. Il volume costituisce così quasi una ""sfida"" nel voler tornare su un tema dibattuto e controverso con l'intento di coglierne la dinamica, oltrepassando l'ambito specifico della teologia spirituale. -
Teresa Verzeri (1801-1852). «La santa Teresa dei nostri giorni»
Le recenti ricerche hanno individuato nelle centinaia di nuove congregazioni, in gran parte femminili, sorte nell'Ottocento, una delle manifestazioni più singolari della vita ecclesiale. Le nuove congregazioni hanno reso possibile alla Chiesa un contenimento delle spinte secolarizzatrici, grazie alla capillare presenza dei nuovi istituti sul territorio dovuta alla loro maggiore flessibilità. Le nuove congregazioni non solo coadiuvano l'azione evangelizzatrice della Chiesa, ma spesso introducono novità pastorali meglio rispondenti ai bisogni del tempo. Questo è particolarmente evidente nel caso delle Figlie del Sacro Cuore, la Congregazione femminile iniziata ufficialmente nel 1831 a Bergamo ad opera del canonico Giuseppe Benaglio (1767-1836) e di Teresa Verzeri, che trovò accoglienza a Trento, Brescia, Piacenza, Roma. L'attività delle Figlie del Sacro Cuore riguarda l'educazione delle ragazze dei ceti popolari e borghesi e comprende la formazione cristiana e il soddisfacimento delle esigenze materiali e sociali delle giovani. Grazie alle capacità della fondatrice, le Figlie del Sacro Cuore possono contare su un proprio metodo pedagogico e su propri sussidi catechistici. Teresa Verzeri è stata protagonista di una profonda esperienza spirituale tale da essere definita la più grande maestra di dottrina spirituale dell'Ottocento in Italia, grazie al libro ""Dei Doveri"" e al suo ricco epistolario. -
Il corpo, i beni e il discernimento. Uno sguardo spirituale sull'umano
Guardare con intelligenza e profondità alla vita quotidiana, confrontandosi con il messaggio biblico e con le figure più rappresentative della tradizione che ci precede. Si potrebbe provare a definire così lo ""sguardo spirituale sull'umano"" proposto in questi tre studi. Uno ""sguardo"" qui rivolto a tre tratti fondamentali della vita di ogni donna e di ogni uomo: la dimensione corporea dell'esistenza; i beni che la caratterizzano e la accompagnano; le scelte che ogni giorno la determinano. Tre elementi che aiutano a verificare e a comprendere meglio chi siamo e chi vorremmo essere. Un esercizio che, condotto con serietà e nel confronto con le grandi tradizioni culturali e religiose che hanno segnato la nostra storia, ci consente più facilmente di superare qualche luogo comune, di abbandonare alcune vecchie e ingiustificate abitudini, di far maturare un'umanità più autentica. -
La vita consacrata in tempo di riforma
In questo volume sono raccolte le relazioni tenute alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale negli incontri formativi nati dalla collaborazione tra il Centro Studi di Spiritualità e i Vicariati Episcopali per la Vita Consacrata dell'Arcidiocesi ambrosiana. I contributi vertono sulla condizione complessa della Vita Consacrata in un tempo di mutamenti straordinari. Consapevoli dell'attuale cambiamento epocale, i contributi del volume, da prospettive disciplinari differenti, cercano di declinare l'attuale istanza di riforma nella Chiesa in riferimento alla Vita Consacrata. In ascolto della storia della Chiesa e dei processi sociali in atto, gli autori mostrano le potenzialità presenti nella Vita Consacrata oggi, con realismo e audacia, indicando modalità inedite di condivisione delle diverse spiritualità di vita consacrata nella Chiesa particolare e suggerendo nuove forme di presenza pastorale sul territorio. -
Visio dei, visio fidei. Il sapere del figlio incarnato
Il volume ripropone la dissertazione dottorale difesa presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale. Nel tentativo d'incoraggiare un nuovo consenso teo-logico propone la formula visio fidei come sintesi delle istanze enucleate nel percorso di ricerca: anziché per i-renico concordismo o progressiva limatura d'antiche concorrenze la permanente validità delle ragioni raccolte dalle parti è garantita proprio accogliendo la loro composizione: libera e liberante attestazione della verità divina, la visio Dei di Gesù accade nella e come fede, la stessa di cui Gesù è autore e perfezionatore quale mediatore definitivo della rivelazione di Dio. A motivo del legame tra incidenza ontologica, psicologica, sote-riologica ed escatologica del tema, il provato legame di Gesù con Dio identifica pure senza confusione né sepa-razione l'essere d'entrambe, la realtà di Dio e dell'uomo. Avverato in Cristo secondo l'eterno volere di Dio che così si pensa e in vista di ciò dispone ogni cosa, mediante lo stesso Cristo, Verbo incarnato, quel medesimo legame è condiviso in una visione di fede che, iniziata in terra a giustificazione della nostra ottica di peccatori, si compirà nella gloria della salvezza eter-na. -
Il «Chi della storia». Un possibile rilancio della proposta antro...
Il volume indica una possibile via per un rilancio della proposta antropologica elaborata da L. M. Rulla nel suo Antropologia della vocazione cristiana. Basi Interdisciplinari. Dopo l'analisi del testo di Rulla secondo l'aspetto filosofico, psicologico e teologico,viene affrontata la questione problematica delle condizioni di esistenza di una psicologia in grado di cogliere l'esperienza vissuta nella sua irriducibile singolarità. Questo nodo problematico, rimettendo in questione la psicologia moderna nel suo statuto ontologico ed epistemologico, guida la seconda parte del lavoro, nella quale è proposto un dialogo con gli studi di G. Arciero e la sua proposta per una Psicologia Fenomenologica che abbia come positum l'esperienza vissuta in quanto storica e incarnata e per suo metodo quello dell'indicazione formale di heideggeriana memoria. -
Vocazione alla vita consacrata oggi. Teologia, spiritualità, pastorale
A cosa si pensa oggi quando si parla di vita consacrata e di vocazione? Quale immagine di vita consacrata e di vocazione viene veicolata dai mezzi di comunicazione? Cinema e letteratura, nonostante gli ampi processi di secolarizzazione, si occupano con abbondanza di frati, preti e suore, senza tralasciare anche le figure più recenti di consacrazione laicale. Gli autori, confrontandosi con queste narrazioni, propongono alcune suggestive piste di rilettura della vocazione dal punto di vista antropologico, spirituale e pastorale. La riflessione teologica, infatti, non può ignorare l'immagine della vocazione mediata dalla cultura del tempo. -
Autorità e forme di potere nella Chiesa
Quali sono le ragioni per poter dire che nella Chiesa ""l'autorità è servizio""? A partire dal fondamento cristologico e pneumatologico è importante la ricostruzione di alcune figure storiche nevralgiche, quali il passaggio dall'età apostolica alla seconda generazione cristiana, il tempo medievale e il contributo del Vaticano II. Nell'auspicio di un ""potere sanato"" si riaffermano ad un tempo l'irrinunciabilità del potere e la necessità di una costante e vigile riforma delle sue attuazioni. -
Esperienza religiosa, religione e interreligiosità
Il declino delle religioni nelle società occidentali non equivale alla scomparsa della vita religiosa. L'uomo moderno possiede una spiritualità che non è più regolata dalle istituzioni religiose ma dal desiderio personale. Ma è possibile raggiungere il Mistero del mondo, abbandonando i sentieri tracciati dalle grandi tradizioni religiose? Senza conoscere la grammatica del sacro non si rischia di trasformare il dialogo con l'Altro in un narcisistico monologo dell'ego? Uno strumento per comprendere l'«esperienza religiosa» in un contesto segnato dal pluralismo etnico e culturale. -
Fare teologia. Per questo mondo, per questo tempo
I mutamenti culturali in atto, in particolare la nuova visione dell’uomo, interrogano la fede e la teologia. Quest’ultima, se vuole essere “per questo uomo, per questo tempo”, è chiamata a abbandonare schemi consolidati e a partecipare al dibattito pubblico. È possibile per la teologia situarsi in un contesto civile, al di fuori delle comunità cristiane? Come riflettere sulla fede usando le categorie della cultura contemporanea? Il volume è un contributo che la teologia italiana offre per arricchire la comprensione del senso della vita e vivere un'esistenza più autenticamente umana. Il volume contiene gli atti del XXVII Congresso Nazionale dell’Associazione Teologica Italiana (Napoli, 30 agosto-3 settembre 2021). -
Credo in Gesù Cristo. Meditazione teologica sul Cristo della Chiesa
Il testo si distingue e dissocia dalle non poche Cristologie moderne e contemporanee per le quali il ""Gesù della storia"" non sarebbe ""il Cristo della Fede"". Il loro intento critico è quello d'incapsulare Gesù Cristo nella categoria del mito, oppure di liberarlo dai significati della sua mitizzazione con una ricerca al di là delle fonti storiche, là dove il mito sarebbe nato. Quanto al metodo il testo si distingue pure dai principi formali e dalla distribuzione contenutistica dei manuali di Cristologia. L'autore, infatti, raccogliendo i dati della più pura ed ininterrotta tradizione cattolica, fissa il suo sguardo sul Cristo della Chiesa, quale la Chiesa stessa propone alla Fede dei suoi figli con il secondo articolo del Credo e con le formulazioni dogmatiche dei Concili ecumenici cristologici. La contemplazione, peraltro, non esclude la fondazione critica d'ogni singolo asserto attraverso un procedimento in cui teologia biblica, Tradizione, filologia e retta ragione rendon il loro omaggio a Cristo. -
Editoria e controcultura. La storia dell'Ed.912
L'avventura dell'Ed.912 è breve e attraversata da contraddizioni, ma si rivela capace di registrare e riflettere, con assoluto anticipo, la progressiva trasformazione che in quel periodo interessa i territori dell'arte, sempre più influenzati e contaminati dalla nascente cultura alternativa. Si tratta di un mutamento radicale, che risponde alla necessità di una metamorfosi del lavoro culturale, da intendersi come un'azione concreta, reale, politica, lontana da speculazioni meramente teoriche ed estetiche. Nella Milano della metà degli anni Sessanta, scenario di tensioni socio-politiche in cui emerge forte l'ambizione di sovvertire i modelli culturali vigenti, i poco più che ventenni Gianni-Emilio Simonetti, Gianni Sassi e Sergio Albergoni fondano l'Ed.912, una casa editrice che, in appena due anni, dal 1967 al 1969, dà vita a una pluralità di iniziative e progetti, fra cui riviste, manifesti, libri, oggetti e concerti Fluxus, che la rendono ""la più grande casa editrice d'avanguardia in Italia"". -
Senso civico. Ricordi e pensieri di un giudice mantovano
Giovanni Scaglioni ha trascorso gran parte della propria esistenza nelle aule dei tribunali, in veste di procuratore e giudice. Attento osservatore e conoscitore della natura umana, in questi anni non ha mancato di far sentire pubblicamente la propria voce attraverso una serie di lettere, considerazioni e ricordi spesso pubblicati dalla stampa locale o sui social media. I suoi interventi hanno spesso animato il dibattito civile e culturale mantovano, talvolta sollevando dubbi o mettendo in luce alcune contraddizioni legate alla vita cittadina, oppure contribuendo al dibattito sempre vivo e spinoso che circonda la giustizia e il ruolo della magistratura, o infine riportando gustosi aneddoti forensi e ricordando importanti figure incontrate sul cammino di giudice. Il senso civico espresso con la parola è dunque il tema che sta alla base di questo libro, una selezione di scritti che con ironia e indipendenza di giudizio propongono al lettore una serie di riflessioni, amare o sorridenti, comunque espressioni di una profonda libertà di pensiero. -
La filosofia come forma-di-vita
Dalle passeggiate con Pavese verso il santuario di Crea al concetto di simulacro in Pierre Klossowski; dal problema dell'incompiutezza delle grandi opere letterarie del Novecento al ritrovamento di un Kandinskij tra le pagine di un libro impolverato. Cosa unisce ricordi, immagini e riflessioni tanto disparate? Quale filo lega i frammenti della vita di uno studioso con i problemi teorici che cammin facendo si è trovato ad affrontare? Se è vero che considerare la filosofia un sapere esclusivamente tecnico e specialistico significa dimenticare che essa è anche un modo di vivere quel sapere, da uno all'altro degli incontri qui raccolti, il lettore vedrà progressivamente dissolversi il confine fittizio che di norma separa il piano biografico da quello teorico, l'aneddoto dal concetto. ""Forma-di-vita"" è il nome che, dalle ricerche di Giorgio Agamben, è parso ai curatori meglio testimoniare l'intima, segreta inscindibilità che lega il pensiero alla vita di ogni pensatore. -
La famiglia come «soggetto» sociale. Riconoscersi, relazionarsi, ...
Cosa si intende per ""soggettività sociale"" della famiglia? Come si relaziona con la ""soggettività ecclesiale""? Esistono forme esemplari di realizzazione? Il testo raccoglie relazioni, interventi, presentazioni di esperienze che cercano di dare risposta a queste domande e che lo rendono uno strumento utile per operatori pastorali, associazioni familiari, persone interessate a comprendere meglio il contributo della famiglia nella società e a sostenerlo efficacemente. -
Il Vangelo delle comunità di Matteo
Le legioni di Tito, distruggendo Gerusalemme, sempre pensata come la città simbolo del regno di Dio, avevano messo in crisi le comunità di Matteo, di origine giudaica. Anche la loro fede in Gesù di Nazaret era stata scossa, stava quasi per affondare, visto che molti autorevoli rabbini li stavano accusando di aver provocato l'ira divina per aver abbandonato i sacrifici del tempio, le pratiche di pietà e l'osservanza stretta della legge; avevavo disprezzato l'insegnamento e le tradizioni dei padri per seguire un semplice galileo, senza istruzione né riconoscimento. Come essere testimoni di questo Gesù vivo in mezzo a noi? Il cammino era rivedere tutta la Torah, la legge, alla luce di Gesù che ne dava il senso e la compiutezza. Le comunità di Matteo costruiscono, allora, il loro nuovo Pentateuco, ci parleranno della Genesi del Regno di Dio; ricorderanno i dieci gesti di liberazione fatti da Gesù, nuovo Esodo di vita; un nuovo libro dei Numeri ci annuncerà quali sono le difficoltà che il Regno incontrerà nella storia e le vincerà; la comunità dei piccolini, capace di accogliere di perdonare sempre, sará il nuovo Levitico, il libro del vero culto e il nuovo Deuteronomio ci presenterà la necessità di scegliere tra il cammino della morte e quello della vita che si riassume in ciò che faremo al più piccolo dei nostri fratelli. Per questo hanno ucciso Gesù di Nazaret che, però è vivo il mezzo a noi fino alla fine dei tempi. -
Tutte le poesie. Ediz. critica
Il rilievo che il lucano Albino Pierro (1916-1995) ha nella poesia italiana del Novecento è stato riconosciuto dalla maggiore critica italiana, oltre che internazionale, come dimostrano le traduzioni in tutte le più importanti lingue europee. Pierro ha recuperato le radici dialettali della sua infanzia, inventando una nuova lingua poetica. Il dialetto marginale di Tursi, paese della Basilicata meridionale, che, privo di qualsiasi precedente letterario, ha acquistato lo statuto di lingua poetica matura. Le quindici raccolte in dialetto tursitano possono anche essere lette come uno straordinario documento del mondo lucano della prima metà del Novecento, il quale, seppure rivissuto dal poeta simbolicamente, è rappresentato con una verità, una partecipazione e una bellezza che hanno suscitato l'attenzione di grandi etnologi come Ernesto De Martino. L'edizione raccoglie l'intera opera poetica pubblicata, sia in italiano (244 poesie) sia nel dialetto di Tursi (403 poesie, tutte con le traduzioni dell'autore), con apparato filologico delle varianti e un'annotazione essenziale che mette in chiaro i riferimenti ai luoghi, alle tradizioni, agli usi, presenti nei versi. -
I promessi sposi nostri contemporanei. Sette lezioni su Manzoni. ...
L'autore sulla base dei comportamenti di più importanti protagonisti del famoso libro ""Promessi sposi"" fa paragone con noi, come suoi contemporanei, nel nostro tempo.