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Hildegard prophetissa
Il 7 ottobre del 2012 papa Benedetto XVI proclamò la badessa benedettina Ildegarda di Bingen dottora della chiesa, dopo santa Caterina da Siena, santa Teresa d'Avila e santa Teresa di Lisieux, quarta donna su trentatré uomini ad avere questo titolo prestigioso. A cinque anni dalla sua proclamazione, questo libro ripropone la vita e le opere di Ildegarda fornendo anche notizie su ""Il cammino di Ildegarda"", un percorspo turistico-culturale che è stato inaugurato in Germania nell'ottobre del 2017. L'autrice ha scelto la formula narrativa di alternare capitoli in terza persona che illustrano il difficile periodo storico, l'anno 1000, in cui visse la monaca e capitoli in prima persona in cui a parlare è direttamente Ildegarda, anche attraverso citazioni tratte dalla sua opera letteraria. Prefazione del dottor Matteo Bertelli. -
«Pacem in terris» già e non ancora
La ""Pacem in terris"", scritta da papa Giovanni XXIII nel 1963, è un appello alla pace rivolto al mondo che in quegli anni si trovava sull'orlo di una guerra nucleare. Un'enciclica che si rivolge a ogni uomo e donna di buona volontà, che riconosce la pace come un ""anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi"", e la delinea non semplicemente come assenza di guerra, ma come il risultato di un processo educativo, spirituale, economico e politico. A 60 anni dalla promulgazione dell'enciclica, un'introduzione a un testo oggi di estrema attualità. La pace è promessa già ora, possibile se ciascuno vi anela e la costruisce. -
C.A.P.O. Come condurre una squadra vincente
Essere un capo non costituisce il risultato di una buona ricetta o il frutto di uno studio approfondito unito all’applicazione di procedure predefinite. La capacità di gestire le risorse umane passa attraverso un insieme di variabili che devono comporre un sistema capace di fornire risultati potenzialmente diversi ma ugualmente utili al conseguimento dell’obiettivo. Bacchi e Rampin, attraverso la loro esperienza, offrono diversi esempi che rappresentano riferimenti a cui il lettore può accostarsi o dai quali scegliere di affrancarsi in relazione alla sua personalità. È l’aspetto personale e intimo di ognuno di noi a decidere “come fare”, partendo dal presupposto di condivisione sul “cosa fare”. -
Io... Sognatore
Vi chiederete che cosa mi abbia spinto a narrare e scrivere fatti, costumi e modi di vivere della gente del mio paese, Bressanvido, dalla metà del secolo scorso ai giorni nostri. Sono più di vent'anni che mi arde il desiderio di prendere in mano la penna e mettere per iscritto quello che da tanto tempo mi sento dentro, ricordando ciò che è stato il nostro passato...per non dimenticare! Percepivo già da tempo che il modo in cui stavamo vivendo non era tanto consono ad una vita sana e serena. Ora, sto rievocando le raccomandazioni che mia madre mi dava e ripeteva spesso in quegli anni. Leggendo quel poco che ho scritto, si capirà del suo continuo ""predicare"". Essendo lei vissuta negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, in un periodo di estrema povertà, notava già negli anni '70, come ci stavamo dirigendo verso un consumismo esagerato. -
Angel heart
Vudù e magia nera in un thriller soprannaturale. Un detective privato, Harry Angel, assunto dal diabolico Louis Cyphre, scende nell'inferno di New York per rintracciare un famoso cantante scomparso, mettendo a repentaglio non solo la vita ma anche la propria anima. Un romanzo all'ultimo respiro, molto più terrificante dal film che ha ispirato con Robert De Niro e Mickey Rourke. -
La preghiera
Si potrebbe dire che questo testo è una ""scuola di preghiera"". Con queste meditazioni, p. Serafino aiuta a prendere coscienza che la preghiera realizza il rapporto personale con Dio, perciò deve nascere dal profondo del cuore come un grido interiore. Il rapporto con Dio riempie il cuore di pace, di letizia, di fiducia. Perciò il programma di vita del cristiano suggerito da San Paolo è possibile: essere sempre lieti, pregare incessantemente, in ogni cosa lodare Dio e rendergli grazie. La preghiera dunque è un modo di essere che va coltivato, è imparare a stare alla presenza di Dio sempre, e questo implica una lotta dura con se stessi e con il nemico. P. Serafino prende in considerazione diverse forme di preghiera (preghiera contemplativa, preghiera vocale, giaculatorie, Rosario, Salmodia ecc.) e le difficoltà che si possono incontrare pregando, in particolare le distrazioni. La preghiera è ""un duro lavoro"", certo, ma imparare a pregare scioglie le paure, fortifica l'anima e il corpo, introduce sempre di più nella dimensione della gioia, e cambia realmente la vita. -
Undici donne nelle pagine di un diario
Da Giulia che combatte con la depressione a Monica che affronta un tradimento d'amore passando per Serena che scrive una lettera alla bambina che tiene in grembo:?questo testo di Ginevra Roberta Cardinaletti ci permette di leggere una pagina del loro diario, una fotografia dei loro pensieri, un fermoimmagine della loro storia in cui scopriamo la loro voglia di non arrendersi e di non fermarsi, e in cui, soprattutto, troviamo una parte di noi che forse teniamo nascosta. E che invece ci permetterebbe di volare. Forse stiamo fingendo tutti, ma per dimostrarci cosa? Non sarebbe più facile se ci aprissimo agli altri, se ammettessimo le nostre incertezze? Parlare con sincerità di noi ci farebbe sentire più libere, e sentire le storie e i sentimenti delle altre donne ci aiuterebbe a capire che non siamo poi così strane. -
L'epistemologia
Il presente testo, pubblicato da Bruno Widmar nel 1974, conclude un percorso di ricerca iniziato sul finire degli anni ’50; pur rispondendo a bisogni di carattere didattico, anche per i costanti interessi verso i problemi educativi che hanno caratterizzato gran parte del suo impegno, Widmar traccia un panorama delle problematiche tipiche della riflessione epistemologica. Si delinea, così, un approccio storico-critico, attraverso una metodologia incentrata sugli stretti rapporti fra filosofia e storia delle scienze, sulla scia delle diverse tradizioni europee di epistemologia storica che, in quegli anni, stavano contribuendo a creare un clima da più parti definito ‘post-neopositivista’. Tale percorso è ben visibile già nella ""Introduzione alla filosofia della scienza"" (Bologna 1970), in ""Le geometrie non euclidee in rapporto alla filosofia"" (Lecce 1971) e in ""La memoria. Saggio storico-epistemologico"" (Napoli 1974) oltre che in precedenti profili di scienziati-filosofi confluiti, con altri scritti, nel volume ""Libertà, ragione, società"" (Napoli 1967). -
Tra moderno e postmoderno. Saggi di filosofia sociale e di etica ...
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Mito e critica delle forme. La giovinezza di Hegel (1770-1803)
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Essere ed esperienza in Heidegger. Una fenomenologia possibile fr...
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«Il nodo che... me ritenne». Riflessi intertestuali della «Vita n...
L'opera si propone di indagare il rapporto che lega Francesco Petrarca al suo più grande predecessore: Dante. Il tutto prendendo in considerazione un aspetto per lo più trascurato dagli studiosi: il rapporto tra i ""Rerum vulgarium fragmenta"" e la ""Vita Nuova"". Dopo una trattazione introduttiva che permette di centrare il tema d'indagine, partendo dal peso centrale dello stilnovismo dantesco e dei passi teorici della ""Vita Nuova"" che ne costituiscono il fondamento, la dissertazione si apre con un'analisi dell'ipotesto di ""Donne ch'avete"" e della prosa che la circonda in virtù della loro doppia funzione di manifesto poetologico e di prima esemplare messa in atto del nuovo stile. Nel terzo capitolo l'autrice si sofferma sui singoli componimenti dei ""Rerum vulgarium fragmenta"", alla vicenda amorosa che trova il suo epilogo nella morte della donna, tema centrale del quarto capitolo. Il dolore per la perdita dell'amata, Laura e Beatrice, non sancisce però la fine dell'attività poetica, proprium esclusivo delle due opere a confronto; all'analisi degli esiti letterari dei ""Rerum vulgarium fragmenta"" e della ""Vita Nuova"" è dedicato il quinto capitolo con cui il volume si chiude. -
La doppia luna
""Da una parte due vecchie che vivono insieme. La bisbetica Vittoria, 96 anni, due più della cognata Cesarina, che è pazza e non parla quasi più. Tutti i giorni si ripetono uguali, nell'attesa che qualcuno - il figlio di Vittoria, oppure il marito di Cesarina - si sieda a mangiare con loro su quella tavola. Dall'altra parte c'è Corrado, un ragazzo che fa il cassiere in un supermercato, ma crede di appartenere al cielo; è come se fosse trasparente, inesistente, ma diventa alla fine qualcuno sulla terra. Francesca Ricchi gioca con i generi letterari. Prima fa credere che siamo in presenza di un romanzo gotico, di una favola nera, poi scopriamo di essere dentro una parabola mascherata in leggenda. E ci insegna che la realtà è solo quella che accetta di accogliere anche l'imponderabile, l'universo enigmatico della poesia."" (Postfazione di Andrea Caterini) -
Dall'oro al cristallo
Alexis Pinturault è uno sciatore francese, di Courchevel. È il terzo, nella storia dello sci transalpino, ad aggiudicarsi la Coppa del Mondo assoluta dopo due mostri sacri come Jean-Claude Killy (1967, 1968) e Luc Alphand (1997). È una delle icone dello sci moderno: polivalente (si cimenta in tutte le discipline, dallo slalom alla discesa libera), tecnico, potente. In Francia è un vero e proprio beniamino. La sua storia è fatta di impegno, sacrificio, al servizio di un talento cristallino. Questa autobiografia, scritta a quattro mani con il giornalista de L'Equipe, Olivier Villepreux, è uno spaccato sulla vita sportiva e personale di un grande campione che non ha mai amato raccontarsi troppo ai media. Ne esce così un ritratto profondo, intenso e per grandi tratti inedito. -
Le monde juif et l'astrologie
Gli ebrei e l'Astrologia appartengono a un passato molto lontano che ha attraversato secoli e culture diverse, ogni volta incontrando sfiducia e allo stesso tempo fascino. Jacques Halbronn, propone in questo volume un panorama vasto dei possibili legami tra Astrologia e Giudaismo, partendo dalle posizioni più favorevoli fino ad arrivare a quelle che considerano la vicinanza di questi due mondi come impossibili. -
Psychologie. Ediz. francese
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Deux figures clés de la démarche traditionnelle. René Guénon et F...
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La liberazione dall'errore
Questo libro fu scritto da al-Ghazâlî nel periodo del suo secondo insegnamento a Nishapur, fra il 1106 e il 1109. In esso l'autore narra delle sue crisi religiose: di carattere più intellettuale la prima poiché, rifiutando di sottomettersi al conformismo dei dotti, si mise alla ricerca delle prove della fede allo scopo di acquisire la certezza di essere nel vero; di carattere morale la seconda, che lo indusse ad abbandonare una vita ricca di soddisfazioni e di agi, per accettare anni di solitudine e ritiro spirituale onde scoprire se i mezzi idonei per arrivare al possesso pieno della Verità erano quelli seguiti dai Sufi. Così, dopo un'intensa ricerca, giunse infine a dichiarare che erano i Sufi a seguire la via di Dio. L'importanza di quest'opera non è solo nelle pagine che descrivono il tormento spirituale di al-Ghazâlî: è anche nel suo essere una trattazione spirituale con intenti didattici e apologetici. Le critiche che egli muove ai dotti amanti del lusso e corrotti miravano a un risanamento morale di quanti venivano meno ai loro doveri. -
Lo spazio e la norma. Per una ecologia politica del diritto
Nell'esperienza giuridica c'è spesso la tendenza a considerare lo spazio come un oggetto a priori, un dato assunto come presupposto non dimostrato e non pensato. Eppure una norma è valida, efficace ed effettiva sempre e solo in un determinato spazio e per un certo tempo. Nonostante questa intima necessità, lo spazio sembra non avere alcuna rilevanza nel processo di produzione giuridica. Recentemente questo approccio pare essere messo in discussione dall'ecologia politica, che considera lo spazio come prodotto della continua interazione fra la dimensione ecologica della spazio naturale e la dimensione politica ed economica dell'agire umano, dimensione quest'ultima entro cui le norme sono prodotte e rese operative. In questa prospettiva, lo spazio non è più considerato come un supporto passivo su cui si proiettano gli ordinamenti giuridici, ma piuttosto come un loro fattore costitutivo e di conseguenza la norma abbandona la sua astratta autonomia, per farsi dispositivo ermeneutico imbricato nella dimensione terrestre del vivere. Lungo questa linea interpretativa lo spazio e la norma si co-implicano aprendo alla possibilità di pensare e reimmaginare un nuovo nomos della terra. Saggio introduttivo di Salvatore Settis. -
Laghat. Un cavallo speciale. Ediz. illustrata
Questa è la storia di un cavallo realmente esistente: si chiama Laghat, è un Purosangue Inglese, ed è stato allevato per diventare un cavallo da corsa e vincere i Grandi Premi negli ippodromi. Non sempre, però, la vita va nella direzione attesa e Laghat, quando è ancora puledro, a seguito di una malattia diventa quasi completamente cieco. A quel punto il suo destino sembrerebbe segnato ma Laghat è un cavallo fortunato perché è circondato da persone che si prendono cura di lui e che riescono a capire che, nonostante il suo ""svantaggio"", potrebbe ugualmente fare quello per cui è nato, correre e vincere. E questo è quello che accade: Laghat vince ben 26 corse negli ippodromi! Da qualche anno è in ""pensione"" e si gode, coccolato da tutti, il suo meritato riposo. Età di lettura: da 6 anni.