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L'affaire 8 settembre. Savoia, la via del disonore
L'estate del 2023 segna l'80° anniversario della convulsa e indimenticabile ""Estate degli inganni"", quella del 1943. Una stagione che nel giro di neanche tre mesi segnò per sempre i destini del nostro Paese. Avrebbe potuto infatti rappresentare per noi italiani un momento di tripudio: il regime fascista era stato abbattuto e il governo Badoglio aveva completato il progetto per far uscire il nostro Paese da quella disastrosa guerra, rompendo l'alleanza con il feroce e sanguinario Terzo Reich. Invece, quell'estate è ricordata soprattutto per una vergognosa gestione del secondo evento, la proclamazione dell'armistizio appunto. Una gestione dissennata di una classe dirigente non all'altezza dei quel momento storico. Condizionati dalla paura di una reazione tedesca, ossessionati dall'idea di finire in prigionia o magari al muro come era successo ad altri Capi di Stato europei, la Corona, il Governo e i vertici militari scelsero la strada meno gloriosa: abbandonarono in assoluta clandestinità Roma e l'esercito nelle mani dei tedeschi, fuggendo al Sud per evitare l'arresto. Forse, anche, attraverso un patto scellerato con il nemico, ex alleato tedesco. -
La cucina napoletana. A tavola con le ricette e la storia di una città
Con l'intento di fornire ai lettori una rivisitazione dell'arte culinaria partenopea in un'ottica storico-socio-culturale, l'opera è stata divisa in tre parti. La prima ""La storia"", inizia con ""La Cucina di Trimalcione"" (periodo Greco Romano) venticinque secoli fa ed arriva con ""La Cucina di Piedigrotta"" ai giorni nostri. La seconda ""La cucina"", riporta i piatti caratteristici della tradizione napoletana ancora oggi in uso. La terza ""Le ricette"", descrive la preparazione delle pietanze: Pastasciutte, Minestre, Carni, Pesce, Pizze e Fritture, Ortaggi e Verdure, Dolci e Menù Festivi. -
Universo figurato di un dandy
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Carta n. 5. Val Germanasca val Chisone. Carta dei sentieri e stra...
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Approfondimenti del primo gruppo del Go-Kio
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Alla periferia dell'anima
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Il pane quotidiano della parola. Vol. 2: Tempo ordinario/1
In ogni celebrazione eucaristica, prima di rinnovare la ""Cena del Signore"" e di porgere ai fedeli il pane sacratentale, corpo di Cristo, la Chiesa ha cura di offrire loro il Pane della Parola di Dio. Non è possibile, infatti, nutrirsi bene del ""Pane della vita"" (Gv 6,35.48) senza aver accolto prima le ""parole di vita eterna"" (Gv 6,68). Per favorire l'assimilazione gustosa di tali parola, questo volume presenta brevi commenti alle letture bibliche per le settimane I-XVII del Tempo ordinario. Non si tratta di commenti scientifici, ma di riflessioni utili alla vita spirituale, che aiutano a gustare la Parola ispirata e a esserne illuminati, confortati e trasformati. ""Nei Libri Sacri, infatti, il Padre che è nei cieli viene con molta amorevolezza incontro ai suoi figli e dialoga con essi"" (Dei Verbum, n. 21). -
Sentinella-Sentry. Ediz. bilingue
Nel brevissimo racconto di Fredric Brown, «Sentinella», un raffinato gioco di specchi qui tradotto in 25 lingue, oltre l'italiano, si manifesta, improvviso e dirompente, il senso profondo della tolleranza; un valore, quest'ultimo, che il mondo attuale mette continuamente alla prova, ora stravolgendolo ora recuperandolo, e che bene attecchisce e si rinnova nel territorio ospitale ed etico della traduzione. Così, le illustrazioni - o meglio le opere - che accompagnano il testo si trasformano in un'operazione intersemiotica. -
Francesco e la croce di s. Damiano
Il Crocifisso di S. Damiano è stato studiato sin nei minimi dettagli, costruendo percorsi possibili o anche solo immaginari. Questo libro è un invito ad una lettura diversa, su solide basi storiche e agiografiche. Qualsiasi studio sulla croce di S. Damiano non può che prendere avvio da san Francesco. Benché non manchino racconti di visioni, o miracoli di immagini che si animano e parlano anche prima del santo di Assisi, il colloquio di Francesco col Cristo di S. Damiano conserva un carattere assolutamente unico; il Crocifisso che ha parlato a Francesco inizia da quel momento una nuova storia che intreccia devozione, spiritualità ed agiografia fino a diventare, in tempi più vicini a noi, immagine stessa di Francesco e del francescanesimo. Il Crocifisso che ha parlato a Francesco parla anche a noi di Francesco. -
Elettromagnetismo, relatività, quanti. Fisica, storia, epistemologia
Il volume propone una rivisitazione critica di alcuni argomenti di fisica alla luce di una visione epistemologica unitaria della fisica classica e quantica. La posizione epistemologica, illustrata nella prima parte del volume, è successivamente applicata ad argomenti quali il tempo, l'elettromagnetismo, la luce, l'energia e la meccanica quantica. La trattazione dei vari argomenti è ancorata a punti di svolta cruciali nella storia della fisica. Nel testo sono delineati solo i calcoli essenziali. Derivazioni più complete sono collocate in quattro appendici. -
Il tocco del toccare. Filosofia del tuca tuca
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Uno scapolo
Victor è un ragazzo orfano di padre e madre, cresciuto nelle campagne della Boemia da una donna semplice. Per lui è il tempo inquieto del passaggio al mondo adulto, sospeso tra le incertezze di due età, su cui spicca però un'unica, tenace convinzione: non prenderà mai moglie. Prima di lasciare per sempre il guscio della giovinezza e indossare i panni dell'uomo responsabile, accettando un impiego statale, è chiamato a compiere un viaggio: un suo burbero e solitario zio, che vive al riparo dal mondo su un'isola remota, vorrebbe incontrarlo. Le ragioni che si celano dietro a questa richiesta resteranno oscure finché il rapporto tra i due non avrà superato le iniziali durezze e spigolosità, per poi risolversi in una sorprendente epifania. ""Uno scapolo"" è uno studio psicologico e un delicato lavoro di cesello, dove l'attento realismo, il desiderio di limpidezza e misura, il pessimismo sottile ma mai distruttivo e il pensoso umorismo compongono il più umano e autobiografico degli scritti di Adalbert Stifter, la cui produzione artistica merita di essere riscoperta nella sua totalità. -
Politica e diplomazia nella Roma dei papi alla fine del '500. I «...
Giovannni di Agnolo Niccolini (1544-1611), membro di una famiglia aristocratica di Firenze, fu ambasciatore residente di Toscana presso la corte di Roma per un lungo periodo (1587-1611), svolgendo il servizio diplomatico sotto sette pontefici, da papa Sisto V a Paolo V. Lasciò memoria manoscritta dei primi anni della sua legazione in un lunghissimo diario-cronaca che racconta gli avvenimenti di cui fu testimone, ma anche attore protagonista, nell’arco di tempo che va dal 1 gennaio 1588 al 30 aprile 1593. Portato alla luce per la prima volta nella presente edizione, il manoscritto del Niccolini mette a disposizione degli studiosi una preziosa testimonianza che descrive molti passaggi cruciali della storia italiana ed europea di questo periodo. Una cronaca densa di avvenimenti e di personaggi che si intreccia con il privato dell’ambasciatore, la cui carriera e le cui aspirazioni vengono ricostruite nella prima parte del libro, grazie alle sue carte personali conservate nell’archivio di famiglia. -
L' edera di Leonida
Marcello Gigante in questo saggio prende le distanze dal giudizio degli interpreti della poesia leonidea che l'hanno preceduto, dal Wilamowitz al Gow, e offre una lettura nuova degli epigrammi di Leonida di Taranto. L'opera del poeta tarantino, originale e scabro, si configura come lo specchio di una società umile e operosa. Se l'essenzialità della forma è il tributo al canone ellenistico, il realismo delle descrizioni è la cifra più autentica del suo stile. Leonida appare, alla fine, come un tassello significativo di una ricca e varia cultura non soltanto letteraria, ma anche materiale della Magna Grecia, in una fondamentale epoca di raccordo tra mondo greco e mondo latino. -
Educare per crescere. Il viaggio del camaleonte
Agostino e Anna, una storia di amicizia tra due bambini alle prese con la ""vita"" e i suoi mestieri... ma anche con il quotidiano. Un viaggio, in varie tappe, nei luoghi della scoperta di sé e della propria dimensione umana e sessuale. Due bambini alla conquista dei nuovi universi, dentro i quali espandere la propria straordinaria energia. Sotto un albero di fico un Camaleonte dalla lingua lunga intona per loro il suo canto della felicità e del desiderio. Se li aiutiamo a crescere autonomi, sicuri, tranquilli, se sappiamo qual è il posto che corrisponde ad ognuno, prima in casa, poi nella scuola e nella società, li stiamo proteggendo dalle raffiche di disumanizzazione che ci presenta la cultura contemporanea e stiamo favorendo così che si realizzi una parte di ciò che chiamiamo felicità. -
Con Ignazio alla scuola dell'apostolo Pietro
Questo testo non è propriamente un nuovo commento alla Prima lettera di Pietro. Non offre una nuova proposta di struttura della lettera, non contiene erudite note di critica al testo originale, non propone le diverse proposte interpretative della recente esegesi o le discussioni ancora aperte sui punti controversi. Non è neppure un corso di esercizi spirituali che, muovendo dalla Prima lettera di Pietro, articola poi una serie di meditazioni che aiutino a focalizzare alcune tematiche. Lo scritto che Francesco Rossi de Gasperis ci offre è piuttosto uno strumento per aiutare a entrare nell'ascolto di questa epistola petrina col metodo, antichissimo e sempre vivo, della lectio divina. Metodo per ""pregare la Parola"" che egli scoprì in un corso di esercizi spirituali che fece nel lontano 1966 con Giuseppe Dossetti e Umberto Neri: «Da allora mi immersi con immensa gioia nel mare della lectio divina fatta con l'aiuto dei passi paralleli, e l'ho fatto per tutta la vita». Il pregio del presente lavoro è quello di essere uno scrigno, dal quale trarre perle ""evangeliche"" dotate di straordinaria bellezza. Una vera miniera per entrare nel ""mondo della Bibbia"" e ricomprendere e purificare i nostri vissuti come discepoli di Gesù Messia, liberandoci da atteggiamenti mondani o da schemi clericali. -
L' avete fatto a me... Meditazioni teologiche sulle opere di mise...
""L'avete fatto a me"" è una meditazione teologica sul mistero della misericordia divina contemplato anzitutto in Cristo e di riflesso nelle opere di misericordia della Chiesa. -
La ruota e l'incudine. La memoria dell'industria meccanica bologn...
La storia della meccanica bolognese, il settore produttivo che dalla fine del XIX secolo ad oggi si è imposto come il più importante del territorio, trova nel Complesso Monumentale della Certosa una chiave di lettura insolita e particolare. La simbologia, le rappresentazioni artistiche, le iscrizioni dedicatorie mostrano o lasciano intuire l'impegno e l'orgoglio degli uomini, ma anche di alcune donne, che hanno dato vita e poi gestito aziende piccole e grandi che hanno segnato la storia della città, raggiungendo in molti casi un successo nazionale e mondiale. Il racconto delle vicende personali ed imprenditoriali si delinea quindi, oltre che dai documenti archivistici, familiari ed aziendali, anche attraverso le memorie collocate nei chiostri e nelle sale del Cimitero di Bologna. -
Soggiorno napoletano. La città nella dissacrante descrizione del ...
Sono le pagine redatte dal marchese de Sade durante la sua permanenza a Napoli nel 1766. La descrizione della città si muove in bilico tra erotismo e scontrosità aristocratica. Parla infatti ""dell'onesto commercio dei sessi"" e delle servette al soldo del piacere dei privilegiati, concepite come ""mobili in carne e ossa"". Fa emergere però anche un forte senso di superiorità e di sarcasmo, descrivendo Napoli come ""il più bel paese dell'universo abitato dalla specie più abbrutita"" e sentenziando su popolo, regnanti, nobiltà come i più beceri d'Europa. Ne esce una visione della città estremizzata, colorita, qua e là persino respingente, ma certamente di divertente lettura. Il libro è preceduto da una introduzione esplicativa di Attilio Wanderlingh. -
Giuseppe Terragni: trasformazioni, scomposizioni, critiche
Il volume Giuseppe Terragni: trasformazioni, scomposizioni, critica – che esce finalmente dopo 40 anni di gestazione – documenta ed esamina a fondo due capolavori dell’architetto razionalista italiano Giuseppe Terragni: la Casa del Fascio (1933-'36) e la Casa Giuliani-Frigerio (1939-'40), entrambe a Como. Questa ricerca ad ampio raggio – illustrata con più di 500 diagrammi architettonici originali e fotografie d’archivio – si avvale di quella che Eisenman chiama lettura critica e testuale dei due edifici, applicando una metodologia affatto distante dagli approcci tradizionali – sociale, storico, estetico, funzionale. Al loro posto, le varie articolazioni e le aperture sulle facciate costituiscono una serie di segni e notazioni che sono alla base dell’analisi.Il libro include un saggio di Terragni sulla commissione, il progetto e la costruzione della Casa del Fascio e un testo critico di Manfredo Tafuri, il noto architetto, storico e teorico italiano, scomparso nel 1994. Questi condensa come segue la prestazione di Eisenman su Terragni:«Eisenman, scrivendo di Terragni, lo riprogetta, dunque: il libro che l’architetto americano dedica al suo ‘padre’ degli anni ’20-’30 è un ulteriore manifesto teorico a sostegno delle sue architetture senza patria, liberate sopra lo spazio e il tempo. Anche Eisenman è maestro nell’arte della simulazione».