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Diventare genitori. Sfide e risorse
Come nasce il desiderio di avere un bambino? Come si trasforma la relazione di coppia con l'arrivo di un figlio? A queste domande cerca di rispondere il presente volume, che ha il merito di considerare il diventare genitori come un processo di sviluppo e di mettere a fuoco i percorsi di vita che portano la coppia a diventare una nuova famiglia, i punti di svolta e le situazioni critiche che, se in certi casi costituiscono una significativa opportunità di crescita, in altri possono tradursi in veri e propri fattori di rischio per il benessere individuale, della coppia e della famiglia che va formandosi. -
Cook Korean! Un libro di cucina a fumetti
Robin Ha, coreana trapiantata negli Stati Uniti, ha cominciato per gioco a raccogliere ricette in un blog, fino a quando non è stata notata da un editore. Il resto è quasi storia: Cook Korean! è entrato nella book list dei bestseller del «New York Times» ed è ancora citato tra i migliori libri di cucina coreana.rnLe dieci sezioni che lo compongono accompagnano professionisti e aspiranti chef alla scoperta di più di 60 ricette:lo stufato di kimchi (Kimchi Jjigae), la zuppa di germogli di soia (Kongnamulguk), il tradizionale bibimbap, ovvero riso con verdure, per citarne solo alcune. -
Merlino. Ediz. a colori
""Quando è arrivato, Merlino sembrava davvero un piccolo merlo: si spaventava a ogni battito di ciglia e si nascondeva dentro la mia ombra."" Quando in casa arriva un nuovo cucciolo, ci vuole un po' di tempo per conoscersi e riconoscersi. È il caso di Merlino che, proprio come un piccolo mago, sembra assumere di volta in volta sembianze diverse: drago, farfalla, pantera, leone, orangotango, piovra, elefante... Un libro per tutti i cani che aspettano di far parte di una famiglia, per tutte le famiglie che accolgono (e riconoscono) la magia di un cane. Età di lettura: da 5 anni. -
Miele amaro
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La veranda
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Il teatro greco
Un teatrino pop-up che riproduce un teatro greco antico con le sagome dei personaggi da ritagliare, gli scenari e il copione: un libero adattamento della commedia ""Gli uccelli"" di Aristofane. Commedia divertente, di straordinaria fantasia e di estrema attualità perché rappresenta i sogni dell'uomo. Età di lettura: da 6 anni. -
I misteri di Glastonbury
Glastonbury, la mitica Avalon di re Artù, meta di pellegrinaggi sin dal Medioevo, è una terra che, come Stonehenge, cela misteri: cerchi nel grano, campi elettromagnetici, paesaggi leggendari, presenze ultraterrene. I misteri di Glastonbury è un rompicapo, un rebus sugli arcani che si celano nell'anima di ciascuno di noi, ma anche un romanzo sull'interazione e sul contatto con chi non c'è più. Paola Giovetti ci guida alla scoperta di una possibilità alternativa alla paura: l'accettazione, l'apertura, la disponibilità all'interazione. Nel solco della migliore letteratura inglese di genere, Paola Giovetti tesse un romanzo capace di tenere col fiato sospeso fino all'ultima riga e di aprire le menti all'accoglienza dell'ignoto. «Io ho sempre pensato che non bisogna aver paura di ciò che è al di fuori della portata della nostra vista. Ci sono tante cose che non conosciamo, ma che non per questo sono meno reali. Esistono anche se noi siamo miopi e la nostra mancanza di umiltà ci impedisce di intuire la loro importanza e il loro signicato». -
Cansiglio, Alpago e Piancavallo in mountain bike. 23 itinerari tr...
Ventitré itinerari per esplorare, sulle due ruote, il territorio compreso tra l'Alpago, il Cansiglio e il Piancavallo. L'occasione di riscoprire una realtà montana unica, che cambia gradatamente attraversando una grande quantità di ambienti: dalle pareti rocciose dell'alta quota alle faggete rigogliose, dagli specchi lacustri agli scorci paesaggistici offerti dai piccoli villaggi, con la loro cultura, le tradizioni, le feste e le sagre paesane. Un volume ricco di consigli, indicazioni, indirizzi per imparare a conoscere una realtà montana unica. -
Comandante di U-Boot contro l'Inghilterra. Diario di bordo del co...
La presente pubblicazione è una traduzione di un libro pubblicato nel 1916 da Georg Günther von Forstner, comandante del sommergibile tedesco U-28. Il diario è stato scritto con la fretta un po' disattenta di un uomo che approfitta di rari momenti di svago, evidentemente soggetti a improvvise e prolungate interruzioni. Sono state omesse molte ripetizioni e fatti banali, ma, al fine di esprimere la personalità dell'autore, la traduzione è stata la più letterale possibile ed essa evidenzia la strana commistione di sentimentalismo e ferocia, peculiare nella psicologia tedesca. Parte del libro offre una descrizione tecnica - non tanto della struttura di un sommergibile quanto della natura delle sue attività - che concede al lettore l'insolita opportunità di cogliere alcuni preziosi avvenimenti attraverso questo personale e intimo diario di un U-Boot tedesco. Diversi capitoli sono semplici resoconti delle avventure dello stesso comandante durante le prime due missioni, fino all'agosto 1915, dell'U-28 impegnato nella guerra navale condotta contro i trasporti commerciali. Forstner è un compagno fedele; un buon ufficiale preoccupato per il benessere del suo equipaggio. È anche gentile con i suoi prigionieri quando scopre che sono vittime docili. È anche disposto a riconoscere il fegato e il coraggio del suo avversario. Non risparmia mai la propria persona e mostra un'ammirevole resistenza sotto la pressione di un intenso lavoro e di una grande responsabilità. È pieno di amore entusiasta per la sua professione e nel descrivere una tempesta in mare il suo stile piuttosto monotono di scrittura sale improvvisamente all'eloquenza. Ma nella sua esaltata devozione nei confronti dell'Onnipotente Signore della Guerra e della Patria rivela apertamente la sua gioia fanatica nel lavoro nefasto che deve svolgere. Ovviamente Forstner, preso dalla celebrazione, sua e della Kaiserliche Marine, ""si dimentica"" delle conseguenze meno gloriose di alcune sue imprese, non citando i casi in cui, assieme al vascello nemico, sono annegati anche molti uomini, militari e civili. -
Persona umana e ordinamento giuridico
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Régula castigliana. Poesia sarda e metrica spagnola dal '500 al '700
Questo articolato e documentato libro sulle forme della poesia sarda ne esplora le relazioni con le strutture della poesia spagnola (villancico, glosa, quintilla, décima, lira garcilasiana, sexteto-lira), tenendo anche d'occhio l'Italia e la Catalogna. Territorio spagnolo dal '400 al '700, la Sardegna ha espresso una letteratura in versi erede, per molti tratti, della metrica ispanica, una produzione spesso misurata su una régula castigliana. L'affascinante universo della metrica sarda si dispiega e assume consistenza storica attraverso l'analisi di forme come la sesta e ottava torradas, la deghina glosa, la battorina, la lira, la chimbina. La minuziosa indagine tecnica e il rigore filologico, applicati su un'ampia messe di testi sardi, si dimostrano strumenti per disegnare diagrammi di più vaste dinamiche estetico-culturali. Ne risulta una storia formale della poesia sarda e un inedito capitolo di ispanistica. -
Undici
4 giugno 2006: una barca di sei metri, senza nome e senza bandiera, è ritrovata da un pescatore a largo dei Caraibi. A bordo, i corpi quasi mummificati di undici uomini neri. È tutto ciò che resta di un convoglio di 47 persone partite dalle coste dell'Africa nel giorno di Natale. La scrittrice si prende il carico di dar voce agli undici senza nome, trasfondendo le loro storie in una prosa che si fa canto, ora epico, ora lirico, ora romanzesco. Gli undici si raccontano nell'attimo prossimo alla morte, raccontano i loro desideri, le ambizioni e i fallimenti. Raccontano di una società in fermento, fatta di architetti, autisti d'autobus, costruttori di piroghe, di uomini che difendono le proprie figlie da usanze arcaiche, andando contro la comunità. Nel canto del griot, poeta sacerdote mezzo uomo e mezzo dio, palpita una luminosa amara Africa. -
Quelli dalle labbra bianche-Il parroco di Arasolè
Francesco Masala si può considerare il padre della nuova narrativa sarda che negli ultimi anni ha ottenuto successo nazionale ed internazionale. ""Quelli dalle labbra bianche"" e ""II parroco di Arasolè"" - due romanzi brevi strettamente correlati per tema e spirito - rappresentano un capitolo fondamentale nella rappresentazione letteraria di una Sardegna senza autocompiacimenti etnici e folklorici. Un giorno, nel villaggio-universo di Arasolè, il campanaro Daniele Mele, suonando a doppio, chiama a raccolta i compaesani per rendere omaggio, dopo vent'anni, ai caduti in guerra. Daniele Mele, unico superstite fra i compaesani spediti nella disastrosa avventura, è la voce recitante della memoria di una sottostoria che riporta alla trincea, al caposaldo tre della linea K sul fronte russo. Gli orrori del fronte, il ritorno al villaggio e alle sue storie si mescolano in una poesia della solidarietà contro la retorica e la logica dell'eroismo. Dal villaggio-universo di Arasolè proviene anche Don Adamo, protagonista e voce recitante del secondo romanzo. Un'eclisse solare è occasione per le sue riflessioni, per gli sfoghi di sradicato dalla originaria comunità contadina, spedito per superiore volere ad amministrare la chiesa del paese-dormitorio di un polo industriale, petrolchimico. -
Memorie di un ex terrorista. Dall'attentato al «Diana» all'ergast...
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Respirare
""Questo libro viene da lontano, da un lungo passato nella respirazione. Viene dai paesaggi avvelenati della mia nascita, da una familiarità con patologie respiratorie che colpiscono certe professioni, certi paesi, certe classi sociali, dagli occasionali attacchi di soffocamento di un'infanzia convalescente, e da un vago amore per tutto ciò che dà immediatamente aria: l'acqua, il mare aperto, la calma, le partenze, i ritorni, la fraternità, la parola vera"". Respirare di Marielle Macé propone una riflessione sull'irrespirabilità del nostro tempo. Unica tra le funzioni essenziali che possiamo in parte controllare, il respiro è una sorta di sfida a sé stessi da intendere come una partecipazione al mondo circostante e non come funzionamento autonomo del proprio piccolo organismo. ""Respirare è anche un modo per capire quanto dobbiamo all'ambiente e alla sua salute, per esempio al dono delle piante, poiché l'ossigeno ci viene fornito dalle piante che respirano. Possiamo respirare in modo sano solo in un ambiente altrettanto sano. Bisogna darsi il permesso di respirare"". -
Empatia, danno cerebrale, ricostruzione del sé
L'empatia è genericamente definita come l'insieme delle capacità che ci consente di condividere, comprendere e anticipare l'esperienza emotiva, le intenzioni, i desideri e le credenze dell'altro. Il presente volume ha l'obiettivo di riunire, in un'opera unica, i contributi di auteroveli ricercatori e clinici che si occupano dello studio dei processi empatici nelle persone con esiti di grave lesione cerebrale acquisita (GCA). L'intento dell'opera è fornire al lettore una conoscenza approfondita e aggiornata sugli aspetti teorici, diagnostici, terapeutici e metodologici di maggiore livello. -
Questione previa contro gli eretici
""De praescriptione haereticorum"" è un'opera che affronta un problema cruciale della vita ecclesiale: la nascita e lo sviluppo delle eresie. Sia la dottrina cattolica sia l'eresia attestano di possedere la verità; occorre quindi individuare il criterio di verità. Poiché la fonte della verità è la Scrittura che contiene la rivelazione divina, il punto capitale è di verificare a chi spetti il possesso e l'uso della Scrittura. Tertulliano dimostra che la Chiesa cattolica possiede l'autentico insegnamento di Cristo trasmesso dagli apostoli (Tradizione divino-apostolica e Scrittura), comprovato dall'apostolicità delle Chiese, dalla successione episcopale, dall'identica e comune dottrina. L'eresia invece è successiva alla fede ed è un'alterazione della Scrittura che la Chiesa possiede. In definitiva, nel confronto con gli eretici bisogna porre questa questione preliminare (praescriptio) verificando chi possieda quella anteriorità/apostolicità che determina l'autenticità della fede. Introduzione di Attilio Carpin. Testo critico a cura di R. F. Refoulé. -
Dramata. Vol. 1: Scritti sulla drammaturgia euripidea
A partire dall’articolo sull’Oreste del 1961, prima pubblicazione poco dopo il conseguimento della laurea, Diego Lanza si è occupato ripetutamente della drammaturgia di Euripide, dedicando ad essa numerosi saggi, interventi a convegni, contributi in miscellanee. Il volume ""Dramata I. Scritti sulla drammaturgia euripidea"" raccoglie una decina di saggi che costituiscono tappe di un percorso di ricerca condotto sempre con acume e con sguardo spiazzante. La prospettiva seguita da Lanza nell’analisi dei drammi euripidei segue varie direzioni: il punto di vista dello spettatore, ovvero il livello di coinvolgimento emotivo e critico che egli sperimentava nell’assistere alla rappresentazione teatrale, l’individuazione di pratiche rituali e simboliche allusivamente riprese nei testi, la scansione dei tempi e dei rapporti di causa-effetto nello svolgimento dell’azione, i codici espressivi e visivi che la prassi teatrale del V sec. a.C. prevedeva ed imponeva. Ne esce un’immagine di Euripide quanto mai variegata e complessa, perché ogni tentativo di “catturare” il drammaturgo di Salamina nel recinto di una determinata etichetta o di una specifica chiave interpretativa è destinato al fallimento. -
La gemma nel vestito. Piccole storie dalla tradizione buddista
Qual è la via per giungere alla Felicità? Dove si nasconde la Verità? Le antichissime risposte della saggezza orientale a questi dilemmi sono illustrate in quattro fiabe che raccontano le peripezie di poveri vagabondi, re sapienti e donne generose. Kahlil che mendica per una vita intera senza conoscere il tesoro nascosto in lui, il re illuminato che insegna ai suoi sudditi le molte forme della Verità, la povera Myra che dona tutti i suoi averi per accogliere Budda, e il sovrano chiacchierone che impara a misurare le parole ci invitano a conoscere la filosofia buddista. -
Tra politica e religione
I saggi raccolti in questo volume, in larga parte dedicati alla vita religiosa italiana del Cinquecento e ai suoi molteplici fermenti eterodossi, proseguono un filone di ricerca volto a studiare le immagini come documenti storici, prescindendo da valutazioni sul loro valore estetico e sul loro significato nell’evoluzione del gusto figurativo. Essi si muovono dunque ai margini della storia dell’arte, cercando di inserire dipinti e sculture nei loro contesti politici e religiosi per meglio capirne i contenuti iconografici e i messaggi iconologici.