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Villino Teresa
Nel segmento di storia che va dall’Unità d’Italia allo scoppio della seconda guerra mondiale si snoda la vicenda del protagonista del romanzo e, profondamente intrecciata ad essa, quella di Palermo. Entrambe seguono una linea parabolica: l’ascesa di Gibì, che si realizza come uomo e nel contempo porta a compimento i suoi progetti sul piano economico e sociale, si riflette in quella della città, che sembra vivere un momento culturale ed economico “felicissimo”; il declino, poi, è analogamente tristissimo per il protagonista e per la città, che si ritrovano di fronte allo sgretolamento e alla fine di un mondo che hanno considerato incrollabile. Tutt’intorno Palermo nei suoi luoghi, nei suoi personaggi, nella sua anima. -
Manuale pratico di astrologia dell'anima. Un nuovo metodo di inte...
L'autore espone il suo personale metodo di lettura del tema natale dal lato dell'astrologia dell'anima. Dopo avere dato conto di come trovare in noi la percentuale dei quattro ingredienti archetipici che ci formano, viene insegnato come trovare il pianeta dal quale proviene la propria anima, chi è il suo maestro spirituale, chi la sua guida terrena. -
La perversione psicosomatica
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La notte degli Zefirotti. Ediz. illustrata
Della città le persone conoscono solo una piccola parte, quella visibile. Sotto la superficie, infatti, esiste il mondo degli Zefirotti. Gli Zefirotti sono esseri meravigliosi perché è grazie a loro che esistono le città. Nessuno sa che le città sono dei ""gonfiabili"". Gli Zefirotti scavano delle gallerie ovunque, dentro i muri delle case, nei monumenti, nel sottosuolo, nel sotto-sottosuolo e ancora più giù per far circolare l'aria che tiene in piedi le città. ""La notte degli Zefirotti"" è il racconto di una grande battaglia che si svolge da mezzanotte e cinque a mezzanotte e cinque. Una battaglia che salvò la città. Età di lettura: da 5 anni. -
Il grande gioco della mitologia greca. Libro pop-up. Ediz. illustrata
Apollo contro Pitone, Ade e Persefone, Ermes e Argo, il giudizio di Paride: quattro giochi pop-up, che fanno conoscere ai bambini alcuni dei più noti e affascinanti miti della cultura classica. Età di lettura: da 5 anni. -
La lezione dell'antico
""L'Antico è la Vita stessa. Non v'è nulla di più vivo dell'Antico, e nessuno stile al mondo ha saputo né potuto raffigurare la Vita nello stesso modo. L'Antico ha saputo raffigurare la Vita, per che gli antichi sono stati i più grandi, i più seri, i più mirabili osservatori della Natura che siano mai esistiti. L'Antico ha potuto raffigurare la Vita, per che gli antichi, grazie a questa maestria nell'osservazione della Natura, hanno saputo vedere quel che vi è in essa di essenziale, ossia i grandi piani e i loro dettagli, le loro grandi ombre. E poiché in questo risiede la verità stessa, le loro figure, costruite secondo tali principi, hanno conservato nel corso dei secoli tutta la loro potenza. [...] L'Antico è per me la bellezza suprema, è l'iniziazione all'infinito splendore delle cose eterne: è la trasfigurazione del passato in qualcosa di eternamente vivo. I greci ci prendono per mano, ci fanno sentire la bellezza delle forme, l'elemento sacro presente in essa, ci mostrano con il loro esempio che non bisogna esser chiamati vanamente alla festa della Vita. i loro marmi sono i messaggeri divini che ci insegnano il nostro dovere"". (Dall'introduzione). Con uno scritto di George Simmel. -
Il mio posto al mondo-My place in the world. Ediz. bilingue
Il testo di Ippolito Pizzetti (1926-2007), pubblicato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche per la prima volta anche in inglese nell'ambito della collana editoriale ""Memorie"", serie ""Minima"", è stato scritto a Roma tra il dicembre 1981 e il 21 marzo 1982, come Introduzione al suo volume Pollice verde. Questa, che è molto più che un'introduzione, era già stata resa disponibile dalla Fondazione nel 2011, a cura di Domenico Luciani: «Ippolito Pizzetti è stato per tutti noi, dal 1988, un riferimento imprescindibile per acutezza critica, per ampiezza di interessi, per stile di vita. In tanti viaggi entusiasmanti e faticosi, in tante discussioni intense e fertili, in tante comuni battaglie, ci ha insegnato il gusto per il confronto di idee e di proposte. Ha donato alla Fondazione Benetton Studi Ricerche la sua biblioteca, con un gesto di generosità radicale e di raro disinteresse. I suoi pareri puntuali e i suoi consigli molto concreti, lontani da ogni intellettualismo, sono stati per noi preziosi in ogni situazione nella quale la Fondazione fosse alle prese con elaborazioni sul governo e sul disegno del paesaggio e del giardino. [...]». -
Preparazione al teatro per bambini dagli 8 anni in su. 60 esrcizi...
Spesso, il lavoro teatrale svolto con gli allievi viene considerato solo nella sua fase ""visibile"": quella della rappresentazione. Docenti e animatori puntano per lo più all'apprendimento del testo, alla preparazione delle scenografie, dei costumi... per rendersi conto alla fine che manca proprio l'essenziale, vale a dire la riflessione e il lavoro sul corpo, lo spazio, la respirazione, la voce, il ritmo, il contatto e il rilassamento. Destinato a chi - da insegnante di scuola primaria o secondaria, o da animatore di un laboratorio teatrale - intenda organizzare al meglio l'attività da svolgere con i giovani allievi, questo volume propone uno stimolante e funzionale training di preparazione al teatro specificamente studiato per bambini e ragazzi dagli 8 anni in su, i quali saranno guidati lungo un percorso che consentirà loro di vincere la timidezza, sbloccare l'espressività della faccia e del corpo, affinare la percezione, controllare la gestualità e la voce. Frutto di una lunga attività di insegnamento e di educazione alla scena, le indicazioni contenute nel volume si riferiscono anche a come organizzare le singole sedute e - elemento fondamentale - tengono conto del tempo che si ha a disposizione per lo svolgimento del laboratorio o l'allestimento dello spettacolo: tre giorni, una settimana o un intero anno scolastico. -
Parla sostenibile. Poche (tante) parole per diffondere il verbo green
Dal cibo alla raccolta differenziata, un racconto concreto della sostenibilità, strettamente collegato alla nostra routine quotidiana. Ogni nostra scelta, infatti, influenza i grandi numeri del cambiamento climatico, a prima vista così lontani. In questo libro troverete un nuovo linguaggio che può essere compreso e poi utilizzato (e quindi diffuso) da tutti. Il riciclo, i risparmi ma anche l’acqua in bottiglia (!). Come mi vesto e come viaggio. Tutto qui? Ma naturalmente no... Come la mettiamo con la perdita di biodiversità? E con l’uso dell’energia? E, infine, sì, anche la parità di genere ha a che fare con la sostenibilità. Non ci resta che iniziare il viaggio! -
Escursioni in Lagorai e Cima d'Asta. Valsugana, Tesino, Vanoi, Pr...
I porfidi del Lagorai e i graniti di Cima d'Asta non sono forse in apparenza così attraenti, ma basta passare una volta da queste parti, anche per sbaglio, per rimanere inesorabilmente folgorati dalla potenza che la natura sa esprimere fra queste creste, su questi pendii talvolta brulli e talvolta verdissimi, fra le centinaia di laghetti che punteggiano le praterie d'alta quota, fra le acque di scroscianti cascate e rumorosi, nonché numerosi, torrenti. Montagne per veri intenditori, montagne farcite di silenzi, montagne nude, montagne dove la presenza umana è marginale e quasi sempre rispettosa dei modi e dei tempi che la natura da sempre impone. Montagne di fuoco, la cui genesi, seppur complicata e differenziata, parla di eventi catastrofici, in grado di modificare e stravolgere il paesaggio. Lagorai e Cima d'Asta sono questo, un miscuglio di forze opposte, di colori in antitesi, di contrasti decisi, ma mescolati con la leggerezza degna di un grande pittore. La seconda edizione si arricchisce di nuove e bellissime escursioni. -
Casa d'altri. Ediz. illustrata
""Casa d'altri"" è ""un racconto perfetto"", come lo definì Eugenio Montale sulle pagine del ""Corriere della Sera"" celebrando Silvio D'Arzo - pseudonimo di Ezio Comparoni (1920-1952), figura atipica e solitaria nel panorama letterario italiano del Novecento - scomparso prima di poter vedere pubblicato il suo capolavoro. Tra gli echi di un paesaggio purgatoriale, affiorano due figure una povera vecchia e un prete di montagna - tormentate da una domanda che non si lascia pronunciare e ammutolisce chi è chiamato a rispondere. Come in un giallo dell'anima, le tracce di un'indagine esistenziale scandita dall'attesa di una rivelazione continuamente differita alimentano una suspense che il silenzio non scioglie, fino a lasciare il lettore faccia a faccia con una verità da ascoltare con gli occhi girati dall'altra parte. -
Il silenzio e la quiete. Meditazioni quotidiane
La meditazione è una via per raggiungere il proprio centro, le fondamenta del proprio essere, e rimanere lì immobili, in silenzio, vigili. Nella sua essenza, la meditazione è una via per imparare a diventare attenti, pienamente vivi e immobili. La via verso tale stato di veglia è il silenzio, l'immobilità. Questa è una grande sfida per chi vive nella nostra epoca, poiché la maggior parte di noi ha poca esperienza del silenzio, che può risultare molto minaccioso nella cultura in cui viviamo, dominata dalla tecnologia. Dovete abituarvi a quel silenzio. Ecco perché la via della meditazione consiste nell'imparare a recitare una parola interiormente, nel vostro cuore. -
Oltre il relativismo. Comprendere e superare le ragioni di Nietzs...
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Tre fratelli Piumini
Età di lettura: da 8 anni. -
Pittura medievale in Sicilia. Ediz. illustrata
«Pittura medievale in Sicilia» intende tracciare un profilo delle manifestazioni pittoriche che si sono svolte in Sicilia dal XII fino al XV secolo. Lo scopo di questa vasta ricostruzione delle vicende storico-artistiche è quello di proporre una lettura organica di un percorso pittorico così come si è delineato territorialmente in questo lungo arco di tempo, per cogliere nella contestualità spazio-temporale della elaborazione artistica, omogeneità o differenziazioni che scaturiscono da peculiarità di situazioni storiche, economiche, ambientali delle diverse realtà territoriali. -
I tesori spirituali. Le fonti della grazia. Sacramenti e sacramentali
La Chiesa, maestra infallibile di preghiera, ci indica nella S. Messa il centro di tutto il culto cristiano: dal santo Sacrificio è tutta una luce ed un calore che sale al cielo in adorazione e ringraziamento, e che si diffonde al Purgatorio e alla Terra in propiziazione e come supplica. Ma attorno alla S. Messa stanno disposti in ordine di dignità e di efficacia i sette Sacramenti, e in gran numero i sacramentali, che dal Sacrificio della Croce attingono virtù; e sono come canali che portano le acque della grazia ai fedeli; nel modo che dal capo discende alle membra ogni vigoria e comando per l'attività di esse. Vivere del Cristo, e nel Cristo, e per il Cristo è tutto il fine della preghiera. Per i Sacramenti l'anima si innesta al Cristo e ne riceve l'alimento e la linfa divina, come il tralcio vive della vite. Le preghiere della Chiesa contengono insieme il dogma cristiano, la morale cristiana, il culto cristiano: più i fedeli penetrano il senso della Chiesa, e più si istruiscono su le verità, meglio conoscono i divini precetti, e più si uniscono nello Spirito Santo a Gesù Cristo vita nostra. Il presente volume, contiene i Sacramenti ed i Sacramentali più comuni, tradotti in lingua vernacolare e spiegati in maniera conveniente. -
Lance deve morire
18 gennaio 2013. Lance Armstrong ammette davanti alle telecamere del programma di Oprah Winfrey di essersi dopato e che i suoi sette Tour de France consecutivi sono stati vinti con l'inganno. Come altri milioni di persone, Fausto è davanti alla TV. Però, per lui, quella notizia non è solo una notizia e da quel momento la sua vita va in frantumi. Nell'estate del 2000, quando sulle strade di Francia Armstrong in salita lottava testa a testa con Marco Pantani e si accingeva a vincere il secondo dei suoi sette Tour, a Fausto avevano diagnosticato un tumore ai testicoli, lo stesso che, quattro anni prima, aveva colpito, e da cui era poi guarito, il campione americano. L'unica via di salvezza da una morte quasi sicura è farsi curare in America. Fausto affronta la malattia guardando Armstrong prima alla tv, e poi sulle strade del Tour. Quasi in una corsa parallela, Armstrong vince e Fausto guarisce, Lance conquista la Francia e Fausto conquista Venus, la donna con cui è tornato a conoscere la felicità. Poi, d'improvviso, di nuovo il buio: Venus scompare, Lance confessa. La vita è una menzogna. E per estirpare la menzogna dalla vita, Fausto decide di impugnare una pistola… -
Adorati piedi. Breve storia del feticismo del piede nella letteratura
Adorati piedi è un piccolo viaggio erotico nella storia della letteratura mondiale. L'autrice Miriam Costa ha saputo svelarci con leggerezza i punti nei quali i grandi scrittori confessano tutta la loro indole di feticisti. I protagonisti di questa particolare antologia sono dunque i piedi delle attempate signore, donne, adolescenti e giovanissime ragazze protagoniste dei grandi romanzi. Vi stupirete nello scoprire quante pagine sono state dedicate all'adorazione del piede in tutte le sue forme, dal footworship al trampling, dal footstool allo shoe licking o footjob, svelando un numero incredibile di celebri autori feticisti come: Kafka, Goethe, Dickens, Svevo, Flaubert, Thomas Mann, Moravia, Shakespeare, Verga, Joyce, Foscolo, Poe, Gadda, Fitzgerald, David Foster Wallace, Mastronardi, Gogol, Dostoevskij, James, Musil, Nabokov, Ariosto, Dumas e tantissimi altri. E tra i tanti questo libro ha un ultimo pregio, ed è la conferma che i feticisti dei piedi oggi hanno ragione, visto che del loro club hanno fatto parte le menti più geniali che siano mai esistite. -
Nera è la pioggia su Palermo
Veronica è una donna che ha lacerato ogni legame con il suo passato. Durante il giorno lavora come ricercatrice, la notte indossa i guanti, sale nell’ottagono e combatte per scacciare dal corpo una furia che non riesce a controllare. Lottatrice di MMA, Veronica cerca di fuggire dal caos di una società che dietro le buone maniere nasconde una feroce follia e da un destino implacabile che sembra fare di tutto per marchiarla con il segno della violenza. Eppure al destino non si sfugge. Lo capisce quando incontra Ettore. Lui è un mercenario della morte, mietitore giudizioso a caccia di altre ombre che non rispettano la vita e quindi non meritano di stare al mondo. Un predicatore della verità che, come un angelo nero, cala dal cielo per liberare il sentiero dai reietti e dai mostri creati da un Dio che non ha saputo rimediare ai propri errori. Lui uccide delicatamente e mentre le sue mani si sporcano di sangue, le note dell’aria di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, Un bel dì vedremo, riecheggiano nel suo cuore che batte il tempo di una divinità detronizzata e quindi libera da ogni menzogna. Ettore riconosce in Veronica l’odore della follia. Anche lei è scesa negli abissi. Comprende in pochi attimi di avere davanti a sé un’altra Butterfly, quella che non deve morire, ma, al contrario, stendere un velo intriso di sangue sui peccatori dediti al museo degli orrori. Le lancia così la sua sfida: “Scegli tra la tua vita e quella degli altri. O salvi loro o salvi te stessa.” Sullo sfondo di una Palermo monumentale e imponente, bella e dannata come una santa meretrice che accoglie tutti i peccati del mondo, Veronica è costretta a compiere la sua scelta e insieme a Ettore dà il via a un gioco spietato dove vittime e carnefici si confondono fino a indossare gli stessi abiti. Sulle loro tracce Pietro Romano, commissario della sezione Omicidi della Squadra Mobile di Palermo, e l’ispettore Roberto Carrisi. I due uomini iniziano una caccia agghiacciante e spaventosa che li devasterà e li distruggerà perché le ombre non si possono fermare. Sono loro a raggiungerti. La scia di sangue che incombe su Palermo spazza via il velo di ipocrisia e sussurra i segreti di un’umanità fallita che invoca la luce dei riflettori mentre Dio le volta le spalle e si allontana in silenzio. Nera è la pioggia su Palermo è un thriller disturbante, psicologicamente cattivo, di forte impegno etico: mentre le voci anonime di opinionisti e giornalisti fanno da colonna sonora inquietante a tutto il romanzo e analizzano la crisi d’identità dell’uomo moderno, i personaggi sono chiamati a raccontare la caduta del genere umano che non è mai stato così solo e sbandato e al quale non rimane altro che inginocchiarsi, recitare un mea culpa e accogliere la benedizione di un mondo che non ha più pietà per nessuno. Perché non è vero che il bene vince sempre. E il mondo, con la sua antica saggezza, lo ha sempre saputo. -
Esercizi di cristocentrismo
Negli Ottanta e Novanta, monsignor Giuseppe Colombo (1923-2005) ebbe occasione, più volte, di predicare corsi di esercizi spirituali ai Vescovi di varie Conferenze Episcopali dell’Italia Settentrionale (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Triveneto). Scelse come tema il cristocentrismo, nella convinzione che la teologia, in quanto «comprensione riflessa, motivata, argomentata e, in questo senso, critica della fede», è utile «in tutti gli ambiti, non soltanto nell’ambito della scuola, ma anche nell’ambito della vita» e, perciò, anche nella «pratica della fede». Ne nacquero dieci meditazioni di carattere teorico e pratico che vengono pubblicate per la prima volta in occasione del centenario della sua nascita.