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Ma & Mateer's. Ecografia in emergenza
Più di 200 anni fa Rene Laennec inventò un dispositivo per aiutare a raccogliere le informazioni necessarie per migliorare l’assistenza; si trattava del primo stetoscopio, che ci permetteva di auscultare bene i pazienti, in salute e in malattia. rnrnSebbene all’inizio il design fosse rozzo e richiedesse molta esperienza, questo strumento ora è uno dei dispositivi basilari utilizzati da molti operatori sanitari. Ha permesso ai medici e ad altri professionisti di acquisire maggiori informazioni, velocementerne in sicurezza. rnrnL’ecografia ha una storia più breve, ma una traiettoria simile. rnrnLa fisica di base esisteva prima del 1800, ma l’uso dell’ecografia in medicina iniziò solo nel 1942. Gli apparecchi inizialmente erano grandi, difficili da usare e fornivano risultati meno indicativi della patologia o risultati che avevano bisogno di ulteriori approfondimenti. Nel corso dei decenni successivi tutto è migliorato: ora abbiamo molti dispositivi, alcuni tascabili, con diversi pacchetti hardware e software che consentono una valutazione rapida e dettagliata dell’anatomia e della fisiologia a portata di mano. rnrnI medici di emergenza iniziarono ad usare l’ecografia negli anni ’80, spesso inizialmente suscitando critiche; i fautori del mezzo sapevano che, nel nostro ambiente di area critica, con condizioni e casistica che richiedono tempi veloci, c’era bisogno di strumenti diagnostici migliori e rapidi, come aveva fatto Laennec con il suo stetoscopio. I loro sforzi, i progressi nelle apparecchiature, i volumi di ricerca pragmatica e le schiere di medici di emergenza preparati negli ultimi 30 anni hanno creato una nuova realtà: l’ecografia in emergenza è uno strumento basilare per molti, sia per la terapia che per la diagnosi. rnrnAbbiamo migliorato l’importantissima fase iniziale dell’assistenza utilizzando l’ecografia nei nostri Dipartimenti di Emergenza e in altre strutture di assistenza precoce. Molti pazienti con malattie o lesioni di nuova manifestazione o peggiorate ne traggono beneficio, non solo quelli con traumi o condizioni ginecologiche, per i quali era usata inizialmente. Altri medici, inclusi i nostri colleghi focalizzati sull’imaging, ora usano gli ultrasuoni, che aiutano a far progredire il livello del loro impiego al letto del paziente. rnrnMa e Mateer ci offrono ora questo testo, che insegna al principiante attraverso l’esperto, utilizzando un insieme organico di capitoli che affrontano temi molto importanti. Il contenuto è ben sequenziato, ben organizzato e copre un’ampia gamma di argomenti, bilanciando il pragmatismo con i dettagli. rnrnLa scrittura è nitida, accompagnata da illustrazioni e video di grande impatto e da elenchi di argomenti chiave e bibliografie ampliate da link online. Gli autori sono noti per la loro esperienza e i curatori sono autorità indiscusse dell’imaging inrnemergenza. Chiunque si occupi di assistenza in emergenza ne trarrà beneficio, compresi coloro che cercano una formazione avanzata e un riconoscimento dopo l’acquisizione iniziale di competenze all’interno di un programma di medicina di emergenza o simile. -
Il sole beffardo
""Il sole beffardo"" di Elena Ungari affronta il difficile tema della perdita e del dolore, vissuti nel loro rendere, purtroppo, la vita di chi li incontra un abisso sempre più profondo e apparentemente senza possibilità di scampo. Sarà la vita, però, negli incontri sorprendenti che sa riservarci, a ricordare come non sempre tutto sia perduto e di come l’opportunità di rinascita si celi anche dietro la coltre più tenebrosa. È, questo, un romanzo di rinascita, di speranza, ma soprattutto di consapevolezza, quella che ognuno può trovare dentro di sé, anche se spesso a costo di sacrifici e sofferenze, che saranno però nulla a confronto del senso di pace che impareremo a scoprire, lentamente ma in tutta la sua potente forza. -
Sogno di una ricercatrice a New York
""Il giorno dell'incontro arrivò. Charlotte, come indicato da alcuni ragazzi, incrociati lungo il viale dell'Università, a cui aveva domandato dove poter trovare il dottor Miller, si diresse con passo deciso e veloce verso un edificio tinteggiato di grigio e con mattoni rossi nella parte alta."" Inizia così la sorprendente avventura che trascinerà Charlotte, la protagonista del romanzo, in una serie di esperienze inimmaginabili. Charlotte Anderson è una giovane ricercatrice molto promettente di neanche trent'anni. Con molti sacrifici ha raggiunto il suo sogno ed è stata chiamata a New York, presso una prestigiosa università, per continuare la sua attività di ricerca. Sarà in questo contesto fortemente motivante e affascinante che avrà l'opportunità di fare degli incontri sconvolgenti. Tuttavia, le difficoltà e le delusioni torneranno a riaffacciarsi nella sua vita, già provata da un terribile segreto del suo passato. -
Relatività perfetta
Un viaggio introspettivo non solo alla ricerca del buio e della luce interiori, ma anche di quelli che risiedono nella realtà al di fuori di noi. Contraddizioni e paradossi vengono mostrati con un linguaggio filosofico che ha le sue radici profonde nella logica. Alcuni lettori troveranno gli argomenti analizzati illuminanti. Altri forse rifiuteranno verità scomode, per il solo fatto di scongiurare il pericolo verso il quale ci traghettano inesorabilmente alcuni meccanismi ormai penetrati profondamente nel tessuto della società moderna. -
In principio era il legame. Sensi e bisogni per dire Gesù
Un saggio per farci 'gustare' il Mistero di Cristo. Un invito a pervenire al 'senso' facendo parlare i propri 'sensi'. L'antica letteratura cristiana sapeva che la conoscenza di Cristo e legata alla sensibilità spirituale. L'autore ci invita ad un'esperienza del genere, ma nel contesto della nostra modernità. Proprio dai bisogni della fame e della sete e dai sensi - dei quali fa parte anche il gusto - prende avvio la sua proposta. La novità e il pregio del saggio stanno in una duplice sfida: per il lettore che deve mobilitare, oltre alla sua intelligenza, anche la propria sensibilità umana e spirituale, mettendo all'opera tutta la sua umanità. -
Ricordi di un viaggio in Germania. Inventare una patria del pensiero
Nel 1817 Victor Cousin, giovane e brillante professore di filosofia a Parigi, intraprende un viaggio in Germania. Non parla tedesco e conosce pochissimo Kant: ma il suo intento – anche sulla scorta della fresca lettura di Madame de Staël – è vedere da vicino quella che, nell’Europa postnapoleonica, veniva ormai considerata come la «patria del pensiero». Durante il viaggio annota puntualmente impressioni, riflessioni e risposte di colleghi illustri: fra gli altri Schlegel, Goethe, Schleiermacher e Hegel. Il suo journal de voyage costituisce il documento del primo incontro d’un futuro maestro della filosofia francese con la cultura tedesca. Di questa, Cousin avrebbe detenuto per molti decenni il monopolio in patria – anche capitalizzando sapientemente la fama che gli derivò da una strana disavventura accadutagli oltre Reno, qualche anno più tardi… Mitica o reale che sia, agli occhi dei contemporanei l’esperienza tedesca di Cousin diverrà un elemento decisivo nella costruzione della cultura filosofica europea del XIX secolo. -
Manifesto. Per una ri-forma del pensare
Un'opera che ripensa il pensiero grazie al contributo di teologi e filosofi. -
Topografia cristiana
Cosma Indicopleuste fu un mercante egiziano, originario di Alessandria d’Egitto, vissuto a cavallo tra V e VI secolo, la cui biografia rimane ancora piuttosto ambigua e di difficile identificazione. La sua unica opera giunta a noi è la Topografia Cristiana, della quale qui si offre la prima traduzione in lingua italiana. Nei primi cinque libri la Topografia Cristiana affronta la polemica contro coloro che tra i cristiani ritenevano che il cielo fosse sferico e dichiara l’incompatibilità di questa concezione con la fede cristiana. Successivamente, trattando di geografia, l’autore offre diverse informazioni sui propri viaggi. Le parti successive, invece, risultano essere aggiunte posteriori e trattano di argomenti più disparati ed eterogenei, quali ad esempio i movimenti e la grandezza delle stelle, un commento al Cantico di Ezechia o ancora una descrizione e rappresentazione degli animali e delle piante dell’India. -
Un manuale per il perfetto statista. Il Lun Yu di Confucio
“I primi missionari gesuiti che lo lessero, in lingua cinese, lo tradussero in latino. Voltaire e Leibnitz ne furono impressionati, scrivendo di invitare missionari confuciani in Europa. Il cancelliere tedesco Hermuth Kohl ebbe questo libro come sua guida spirituale durante i drammatici giorni della riunificazione fra Germania Est e Germania Ovest. Tradotto dal Cinese”. -
Grazie, Strega
È il 1991. In un agosto dal clima tropicale, con giornate torride e potenti acquazzoni notturni, si incrociano casualmente tre esistenze straziate. Diego è un alcolista che cerca conforto nel fondo delle bottiglie dopo l’improvvisa disgregazione della sua vita ordinariamente felice, divisa tra la famiglia e la squadra amatoriale di rugby. Laura è una quindicenne di Castellamonte in fuga da un rapporto con i propri genitori. Marco è un minuto ragazzino di undici anni. È cieco. Vive a Roccapiccola e proprio lì, i destini dei tre protagonisti si intrecciano con quello del boss di una piccola organizzazione criminale. ""Grazie, strega"" racconta la nascita del profondo legame affettivo che cambierà definitivamente le vite dei tre protagonisti -
La grande Bibbia dei piccoli. Ediz. a colori
La Bibbia è il libro più importante che sia mai stato scritto, ma per i bambini più piccoli non è sempre facile capire da che parte cominciare. È qui che entra in gioco ""La grande Bibbia dei piccoli"". Progettato per i bambini di 3-5 anni, questo libro offre una rivisitazione semplice e di immediata comprensione di alcune delle storie bibliche più amate e conosciute. Illustrazioni spiritose e coloratissime accompagnano brevi racconti, rendendo ""La grande Bibbia dei piccoli"" un ottimo strumento per far conoscere la storia sacra ai più piccoli, in modo simpatico e divertente. -
Vincere la pigrizia. Per vivere e non sopravvivere
La pigrizia non fa vivere ma sopravvivere, impedisce di fare il minimo sforzo per cambiare qualcosa. È un peccato contro la bellezza della vita in quanto rende infelici e incompleti, facendo scivolare verso l'indifferenza e la solitudine, fino al punto di smarrire il senso della vita e deformare le relazioni con il tempo, lo spazio, le persone e Dio. L'autore, con linguaggio semplice e immediato, cerca di definirne il volto, le cause e le conseguenze; ne presenta gli aspetti problematici che, in modo profondo e subdolo, annebbiano la coscienza e compromettono tutti gli ambiti dell'esistenza. Perciò è necessario conoscerne i meccanismi perversi che fanno della pigrizia un male per se stessi e per la società. Nell'ultima parte del libro sono proposti itinerari di guarigione per compiere un cammino di risalita dal buio del non senso e ritrovare il gusto della vita. -
L' angolo bello. Testo inglese a fronte
Il ritorno in patria di un americano a lungo vissuto in Europa, New York nella convulsa trasformazione primo novecentesca, gli incerti confini della realtà psichica: con questi ingredienti Henry James scrive ""L'angolo bello"" (1908). Cosa sarebbe stato del maturo espatriato se non avesse abbandonato New York? Questa questione innesta un ossessivo inseguimento di un possibile altro da sé tra le mura di una bella casa avita, abbandonata da tempo, vuota di famigliari e suppellettili, ma ricca di echi del passato, intatta pur nell'assedio di demolizioni e nuovi, sovrastanti grattacieli. Nelle ampie stanze silenziose il protagonista ricerca non un fantasma del passato ma una apparizione del presente, un essere contemporaneo che, angosciosamente e minacciosamente, pare prendere corpo in una scrittura che scivola nella presa diretta di un qualcosa che sta per accadere e infine accade: le due personalità del protagonista si confrontano, e il confronto coinvolge mondi opposti, Europa e America, passato e presente, agiati ozi e feroce competizione finanziaria, e, infine, si profila l'incubo della sopraffazione da parte di un ""oscuro straniero"", un altro da sé per destino, volontà e storia. Ne ""L'angolo bello"" James spinge il racconto verso l'esplorazione di uno stato psichico al limite del conoscibile, e il brivido dell'ignoto modernamente si affina nella verosimiglianza della sua resa. -
Storia della letteratura giapponese. Vol. 2: Dal XVI al XVIII secolo.
Il secondo volume della ""Storia della letteratura giapponese"" di Kato Shuichi si svolge sul filo di due secoli e mezzo, dalla metà del XVI secolo agli albori dell'Ottocento e prende in esame la terza ""svolta"", che vede l'impatto con l'Occidente, la nascita di un pensiero filosofico autoctono e il sorgere di una cultura popolare, in particolare nella città di Osaka e di Edo. È attraverso la narrativa, il teatro, l'arte grafica e la poesia, che il variopinto mondo di mercanti e artigiani si esprime, trovando, nei quartieri di piacere e nella finzione dei drammi, momenti di oblio alle ferree regole imposte dalla società samuraica. -
Navigare lungocosta. Ediz. illustrata. Vol. 1: Dal golfo della Sp...
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Una bellissima storia sbagliata
Luisa è una donna che all'apparenza ha tutto: bella, intelligente, di buona famiglia, aiuto primario a soli 35 anni, cos'altro chiedere alla vita? Eppure lei si sente terribilmente sbagliata! Durante una missione umanitaria in Sierra Leone, conosce Giorgio un affascinante medico, per cui perde la testa, dimenticando che lui è un uomo sposato con una famosa creatrice di gioielli non vedente. Una notte i guerriglieri arrivano in un villaggio vicino l'ospedale da campo, distruggendo e incendiando tutto ciò che incontrano. Tra il fuoco e la desolazione si fa strada una donna con una bambina in braccio, salvare quella piccola vita che la madre morente le affida, darà inizio ad una catena di eventi che la cambierà per sempre, trascinandola verso un viaggio introspettivo per domare i suoi demoni, tra un passato familiare nebuloso e dal quale non vuole più scappare, ed un futuro incerto, divisa tra un amore impossibile e la paura di aprirsi ad una nuova relazione. -
Salvador Allende. L'uomo. Il politico
Questa biografia di Salvador Allende si apre con l'atto finale della sua vita: il discorso pronunciato nel palazzo presidenziale l'11 settembre 1973, mentre tenta di resistere all'assedio dei militari golpisti. Parole che, come spiega l'autore, costituiscono la colonna sonora dell'intero libro. Jesús Manuel Martínez, oltre a tracciare un quadro storico e sociale del Cile nei secoli XIX e XX, ricostruisce la vicenda personale e politica del Presidente, offrendo al lettore un racconto documentato, preciso, ricco di sfumature, di aneddoti, di fonti e di testimonianze, in cui il rigore della ricerca storica si mescola alla passione e all'affetto per l'uomo Allende. Un racconto che fa trasparire l'ammirazione per lo strenuo difensore della giustizia sociale e, prima ancora, della legalità democratica. -
Faville di umanità tra gli orrori della guerra. Campagna di Russi...
«Mamme e padri, se vivete ancora, figli e spose, non cercate di conoscere o di immaginare come è morto il vostro congiunto. Né in questo... né nell'altro mondo. È morto e basta. Troppo grande sarebbe lo strazio per voi e anche per lui, sfortunato e valoroso, se sapesse che non vi è stata risparmiata la verità. È morto e basta, la sua lunga agonia, ferito e solo, magari su di un filo spinato, le sue orride ferite, solo, nella notte e nel gelo, per quanto sia durata è finita». Vittorino Chioffi è uno dei superstiti della tragica ritirata di Russia. Questo libro è il racconto, tra mille pericoli e peripezie, di un tenente della Sanità del Regio Esercito che ha visto con i propri occhi il dolore immenso della morte, della perdita, della fine di ogni speranza. L'Armir di fronte all'avanzata dell'Armata Rossa si dissolve e l'autore con pochi altri, fortunosamente riesce ad uscire dalla sacca. Tra camion e ambulanze, lunghe file di disperati a piedi, le isbe e la popolazione, i carri armati sovietici, gli attacchi aerei, Chioffi osserva pietosamente l'umanità disfatta in guerra. -
Magic mistery. Il fantasma dell'opera
Cinque grandi amici che frequentano l'Accademia di stregoneria di Roma vanno in gita a Venezia! La prof. Tignosetta cercherà di fermare il loro desiderio di avventura, ma i ragazzi si ritroveranno a investigare su inspiegabili eventi che accadono al famoso teatro La Fenice. Chi o che cosa fa suonare gli strumenti di notte, quando tutti dormono? E chi o che cosa lascia piume magiche in giro? Indaga con Romeo, Lucilla e gli altri ragazzi e risolvi gli enigmi, questa gita scolastica sarà tutta un mistero! Età di lettura: da 10 anni. -
Il verbo dell’Opera. Dizionario del linguaggio in uso nella lirica
Quando all’Opera ascoltiamo un termine come “ambascia”, “malandrino”, “scomunicato” non ci scomponiamo: ancorché desuete, sono parole presenti nel nostro vocabolario mentale. Un minimo disagio coglie invece quando nel Mefistofele sentiamo “le troadi ninfe”: la mente deve compiere un piccolo sforzo, tornare agli anni di studio e ricordare che è tale chi proviene da Troade, città dell’Asia minore.rnSe però nel Falstaff gridano “t’arronciglio come un can”, allora diventa necessario consultare un lessico per capire che il verbo – derivante dal ferro ricurvo detto roncìglio – sta per “piegare a uncino o attorcigliare”. Accade anche quando nella Francesca da Rimini sono citati “liuto, ribecco e monocordo”: anche qui serve un dizionario per cogliere che il ribecco è deformazione di ribeca, strumento medievale. Stessa cosa quando nel rossiniano Signor Bruschino esclamano “bravo il cabalone!”: solo un buon vocabolario svelerà che si tratta di un “imbroglione”.rnServe appunto un lessico specifico per il mondo della lirica, un manuale capace di guidare nell’elegante singolarità del linguaggio operistico. Ed eccolo tra le nostre mani: magnifica gerla di quelle rarità verbali che – oltre alla musica – fanno la ricchezza della lirica.