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Sii gentile. Ediz. illustrata
Quando Tanisha versa il succo d'uva su tutto il suo vestito nuovo, e tutti ridono di lei, il suo compagno di classe vuole farla sentire meglio, chiedendosi: cosa significa essere gentili? Dal chiedere alla nuova compagna di giocare insieme al difendere qualcuno vittima di bullismo, dal fare compagnia a chi è solo al ricordarsi i nomi delle persone, questa commovente storia rivela come la gentilezza e ogni nostra azione, grande o piccola, possono fare la differenza, e sprona a superare la difficoltà di provarci. Grazie al bellissimo tratto di Jen Hill, l'autrice ci guida attraverso gli occhi dei più piccoli fra i molti esempi concreti di come due semplici parole possono cambiare il mondo. Età di lettura: da 4 anni. -
Nuvolario. Atlante delle nuvole
Finalista Premio Andersen 2021. Miglior libro di divulgazioneChe nuvola sarà quella che sta passando sopra la tua testa proprio in questo istante? Eh sì, anche le nuvole hanno un loro nome e appartengono a delle categorie... Quando guardi una nuvola cosa ti viene in mente? Un viaggio naso all'insù fra le tavole di Susy Zanella e le parole di Sarah Zambello per scoprire fatti scientifici sulle nuvole, la loro natura, composizione e classificazione, ma anche i tanti modi in cui hanno da sempre saputo affascinare l'umanità diventando protagoniste di arte, fotografia, letteratura, musica... Grazie a questo albo puoi fantasticare, giocare o rilassarti guardando il cielo, ma anche imparare a identificare e classificare le nuvole per comprenderne i segnali e prevedere così, come i meteorologi, l'arrivo di piogge, temporali... o cieli limpidi! -
I viaggi di Ulisse. Ediz. a colori
Con il vento a favore, Ulisse avrebbe dovuto impiegare pochi giorni per tornare a Itaca dopo aver vinto la famosa guerra di Troia, ma Poseidone decide di vendicarsi e prolungare per anni il suo viaggio, costringendolo ad affrontare continue sfide e grandi pericoli... Una sintesi illustrata degli straordinari eventi narrati da Omero nell'Odissea come, ad esempio, l'incontro con le Sirene e la lotta con il ciclope Polifemo. Età di lettura: da 6 anni. -
Le quattro ragazze Wieselberger
Vincitore premio Strega 1976In una incantevole Trieste fine Ottocento, vivificata dall'aria mitteleuropea e dalla bora dell'irredentismo, si muovono, aggraziate, e come consapevoli di un loro tragico destino, le quattro sorelle Wieselberger. Appartengono a una della buona società: la madre è una tranquilla signora, che si divide tra la casa di città, odorosa di cera e di pulito, e la grande casa di campagna, con giardino, orto e vigna; il padre è uno stimato musicista, che dirige con autorità affettuosa sia la famiglia che l'orchestra dei ""dilettanti filarmonici"". Narrando la loro storia, che è poi quella della sua ramificatissima famiglia, Fausta Cialente racconta mezzo secolo di storia. Integrando la memoria con la fantasia e cogliendo i nessi espliciti e sotterranei tra vita privata e pubblica, tra individuo e storia, «Le quattro ragazze Wieselberger», vincitore del Premio Strega nel 1976, porta a compiuta maturità umana ed espressiva l'attività di scrittrice svolta dalla Cialente nell'arco di quarant'anni e realizza il senso, più segreto e vero, della sua vocazione artistica. -
Natalia
Tra sogno e realtà. Un mondo onirico, fatto di visioni e di aperture verso quello reale. In mezzo la vita, con le sue gioie e i suoi dolori (tra cui quelli inflitti dalla guerra). Una vita che impone delle scelte, spesso obbligate, come lo sono quelle di una donna, specie negli anni Venti. Un marito, dei figli. Un matrimonio a cui Natalia si vota per scontare un peccato ritenuto ignobile: l'amore proibito per la più adulta e affascinante Silvia. Natalia si muove con leggerezza nella vita, grazie ai suoi sogni. Ma non si sottrae alla realtà, anzi reagisce in modo anticonvenzionale e audace. La scrittura intensa di Fausta Cialente conquista la critica, vincendo il Premio dei Dieci conferitole da Massimo Bontempelli, ma così non può arrivare al pubblico. Il regime chiede all'autrice di apportare alcuni cambiamenti: quell'amore saffico è troppo sconveniente, e il termine «disfatta» riferito alla battaglia di Caporetto non è accettabile. Lei si rifiuta, e il libro si inabissa nell'oblio per decenni. Un romanzo antico eppure ancora attuale: Natalia è una donna che appartiene a ogni tempo, mostrando i segni del conflitto fra ciò che desidera e il ruolo che la società le impone. -
Kim-Ji Young, nata nel 1982
Kim Ji-young, che è stata una normalissima bambina e adolescente, ora ha trent’anni, da un paio di anni è sposata e ha lasciato malvolentieri il lavoro per prendersi cura della sua bambina a tempo pieno. Un giorno, però, Ji-Young inizia a fingere di essere un’altra persona. Prima impersona sua madre, poi una vecchia compagna di scuola: non è uno scherzo, si immedesima completamente in loro, imitandone la voce e il pensiero in modo così perfetto che sembra quasi posseduta da un demone. All’inizio il marito liquida in fretta questi incidenti, ma la situazione peggiora e presto diventa chiaro che Ji-Young soffre di una sorta di disturbo mentale. Così le organizza sedute di terapia con uno psichiatra, che inizia a registrare la sua storia, che è poi la storia di tutte le donne: una storia di pregiudizi, di limitazioni, di accuse e di colpe attribuite gratuitamente; una storia di soprusi e di silenzi, di trattamenti differenziati – a scuola, a casa, nel lavoro; una storia in cui una donna è costretta a scegliere tra la carriera e la famiglia, in cui è sottoposta a severo giudizio qualunque cosa faccia e in cui la sua sofferenza – fisica e mentale – non conta mai davvero quanto quella degli altri, neppure per chi le vuole bene. Un romanzo crudo, ambizioso, che offre uno sguardo onesto e senza veli sulla condizione delle donne nella società coreana, e non solo, e che racconta la misoginia attraverso la metafora spiazzante e radicale di una donna che, pur di essere finalmente libera, è costretta a perdere se stessa e la propria voce. -
Spreco di eternità e altri racconti
Sperimentali e profondamente introspettive, queste storie delineano un tema centrale della scrittura di Nin: il contrasto tra l'io pubblico e quello privato. rnrn«Arrivano finalmente in Italia i racconti d'esordio dell'autrice novecentesca: una galleria di invenzioni che mostra sia il suo talendo che la sua idea di inconscio» - Rosella Postorino, RobinsonrnrnrnrnScritti quando Anaïs Nin aveva circa ventisei anni e viveva in Francia, i racconti raccolti in Spreco di eternità contengono molti elementi familiari a chi conosce le opere successive dell'autrice, nonché indizi rivelatori di temi sviluppati nei suoi romanzi e racconti più maturi. Ricche di dettagli legati all'infanzia e alla vita a Parigi, queste storie nostalgiche parlano di artisti, scrittori; di sconosciuti incontrati di notte; raffigurano un mondo di caffè, teatri, danzatrici; parlano di donne che consacrano se stesse al loro lavoro e alle loro visioni, ma anche al romanticismo e, soprattutto, ai loro desideri. Nella maestria di questi racconti vengono offerti ai lettori un arguto umorismo, uno spirito ironico, dialoghi coinvolgenti ma anche una prosa estatica, e qualche finale a sorpresa. Dal principio alla fine risplende la personalità di Nin, una meravigliosa combinazione di sentimento e razionalità, di vulnerabilità e forza: forse lei, più di ogni altro interprete del Novecento, ha saputo padroneggiare questo gioco di equilibri, elaborandolo alla sua maniera e curando sempre di sfidare, con la sua scrittura tagliente ed enigmatica, la società e le convenzioni del tempo, nella vita come nella letteratura. -
Mia madre ride
Una regista molto amata, e una scrittrice ancora da scoprire: Chantal Akerman, la cineasta belga scomparsa qualche anno fa e nota al pubblico italiano soprattutto per il suo lavoro documentaristico sui margini sottili tra arte e vita, con ""Mia madre ride"" si lascia scoprire nelle vesti di figlia, artista e donna che ha sempre dedicato alla letteratura uno sguardo privilegiato. Questo è un libro fluido, un diario-memoir a episodi, scritto mentre l'autrice viaggiava tra New York e Bruxelles per assistere la madre anziana negli ultimi anni prima della scomparsa. In queste pagine si racconta la difficoltà di lavorare (= esistere) nei pressi di un amore così incondizionato come quello materno, ma anche episodi della vita della madre e della propria, il loro rapporto (poi ripreso nel documentario No Home Movie), l'amore per le donne (e in particolare per una più giovane), le sue frequenti depressioni e i blocchi creativi. Mia madre ride è un'autobiografia e allo stesso tempo una riflessione sul potere della parola e sull'amore. Un'opera lirica e toccante, a tratti struggente, che offre uno sguardo, non mediato dalla cinepresa, sul dolore e sulla resistenza che vi si oppone. Una meditazione su arte e vita che non mostra il lato trionfalistico dell'artista che ha usato la sua vita per il suo lavoro, ma piuttosto quello sofferto della volontà di creare una testimonianza e lasciare traccia. Un libro profondamente femminista senza la presunzione di volerlo essere apertamente, scritto con una delicatezza che non lascia scampo e una sintassi disinvolta e intima. -
I luoghi di Lovecraft. Novissima guida ad uso del viaggiatore
"Volete mangiare del buon pesce a Innsmouth? Sognate di organizzare la vostra luna di miele sulle Montagne della Follia? Vi piacerebbe assaggiare una ricetta tipica delle Terre del Sogno? A queste e a molte altre domande cerca di dare una risposta la prima, autentica guida turistica illustrata dei luoghi lovecraftiani, realizzata pensando alle più elementari esigenze dell’incauto viaggiatore. Da Arkham a Dunwich, da R’lyeh all’onirica Celephais, ""I luoghi di Lovecraft"" si rivela a ogni pagina come una semiseria Lonely Planet d’epoca, pronta ad accompagnarvi in un percorso negli abissi più innominabili inventati dal visionario di Providence." -
H.P. Lovecraft. I gatti di Ulthar e altri racconti
Quattro storie. Quattro viaggi nell'incubo che ci raccontano di un Lovecraft agli inizi della sua folgorante carriera. Se vi aspettate divinità cosmiche urlanti al centro dell'universo o creature tentacolate che emergono dal fondo di abissi ribollenti, siete fuori strada. Ancora lontani dagli orrori cosmici che lo avrebbero reso una leggenda, i racconti proposti in questo volume (Il terribile vecchio, I gatti di Ulthar, L'estraneo, Il Segugio) porteranno alla luce (o copriranno di ombre minacciose) un Solitario di Providence precedente all'avvento dei Grandi Antichi. -
Spoon. 27 giorni da bombo
""Ha poco tempo e una manciata di stelle per conquistare l'immortalità"". Spoon è un imenottero nichilista, vive a Vernon, in Normandia. Quando scopre che la vita di un bombo non supera i 28 giorni decide di lasciarsi tutto alle spalle e affidare il suo destino alle correnti della Senna. Approderà a Parigi dove scoprirà l'amore e il gusto per la vita. -
ZombieCity. Strategie urbane di sopravvivenza agli zombie e alla ...
Le conseguenze più drammatiche del cosiddetto sviluppo stanno mettendo a rischio la sopravvivenza stessa del genere umano: dissesti idrogeologici, desertificazione, uragani, ma anche sommosse, terrorismo e pandemie dimostrano che le nostre città non sono attrezzate per far fronte agli imprevisti più catastrofici. Di fronte a questo scenario, parlare di zombie, può non apparire una priorità. Eppure, l'immaginario può essere usato come metafora per stimolare studenti e professionisti a interrogarsi sulle opportunità offerte dalle distopie. Nato da una ricerca avviata nel 2012, aggiornato oggi alla luce delle conseguenze urbane del coronavirus e del movimento Black Lives Matter e con gli interventi di otto ricercatrici e ricercatori, ZombieCity studia le crisi in atto per catalogare gli strumenti progettuali utili alla vita su questo pianeta, cercando soluzioni concrete, sia strategiche che tecnologiche, che mirino alla creazione di una società in cui la felicità sia garantita non dalla crescita economica, ma dalla crescita della qualità della vita. -
L'ospite d'onore. Racconti scelti
Poco nota in Italia, Joy Williams è universalmente riconosciuta come una delle maestre del racconto americano insieme a scrittori quali Raymond Carver, John Cheever, Grace Paley e Ann Beattie.rnrn«Una delle opere più ardite e sferzanti che la nostra letteratura abbia mai conosciuto» – Ben Marcus, New York Timesrnrnrn L’ospite d’onore riunisce gran parte dei racconti, alcuni apparsi in precedenti raccolte, altri inediti, composti dall’autrice nell’arco di quasi cinquant’anni. Le sue storie ruotano tutte intorno a un momento di trasformazione, che spesso ha luogo al di fuori della pagina scritta e di cui intravediamo solo un barlume: il mistero ribolle in superficie, per un istante, e poi torna a inabissarsi. Il mondo di Joy Williams è pervaso di un orrore esistenziale, che tuttavia trova redenzione in lampi di feroce umorismo. Che siano ambientate nei paesaggi riarsi del Sud-ovest, in una piccola isola al largo delle coste del New England o del Massachusetts, o ancora, in un’auto malconcia che sfreccia su un’interstatale polverosa, le sue storie mettono a nudo l’inadeguatezza umana dinanzi al cambiamento e alla perdita. Leggerle è come affacciarsi sull’orlo di un precipizio: spaventoso e al contempo illuminante. -
Freeman's. Scrittori dal futuro. Vol. 1
""Scrittori dal futuro"" è il primo numero dell’edizione italiana della rivista letteraria ""Freeman’s"", e il quarto di quella americana. I primi tre numeri proponevano contenuti inediti di nuove voci e autori già noti (Haruki Murakami, Colum McCann e Aleksandar Hemon e molti altri) sotto forma di piccole antologie, ciascuna dedicata a un tema: arrivo, casa, famiglia. In questo numero speciale, ""Freeman"" abbandona momentaneamente la progressione per associazioni tematiche e, basandosi su consigli di editor, critici, traduttori e autori internazionali, propone una lista di ventinove fra poeti, saggisti, romanzieri e scrittori di racconti che nell'attuale clima di chiusura ed esclusione sono riusciti a guardare al di là delle barriere di identità nazionale, età o genere cui la loro opera verrebbe normalmente ascritta, per rivendicare il diritto a fare della scrittura uno strumento di comunicazione globale. -
Freeman's. Vol.2. Potere
Freeman’s – Potere scava in profondità nel cuore della questione, sfidando ilrnlettore a rivedere i propri assunti e considerare nuove sfumature di complessità. Il risultato è unrncompendio di straordinaria vitalità e finezza.rnrn«Il dialogo fra due autori diversi puòrncostituire un ponte tra il mondo della politicarne quello della letteratura. Questa è la ragionernche mi spinge a continuare a viaggiare, a nonrnfermarmi mai: sondo cose che non conosco erncerco persone disposte a sondarle con me» - John Freemanrn«Freeman’s eleva la rivista letteraria arnstrumento di suprema utilità socialernchiamando sia giovani che noti scrittori arnpronunciarsi su tematiche universali a partirerndalla propria esperienza personale. Le storiernche leggerete vi accompagneranno a lungo» - Chicago LiteratirnrnCosa significa la parola «potere» oggi? Come si manifesta, in quali ambiti? Che sia tra marito ernmoglie, soldato e civile, osservatore e osservato, una cosa è certa: il potere non ha mai smesso dirnesercitare il suo fascino sull’essere umano. Il secondo numero dell’edizione italiana di Freeman’s sirninterroga su come operi nel mondo odierno e chi abbia l’ultima parola in un’epoca di disordinirnsociali.rnAccostando l’opera di scrittori esordienti, quali Nicole Im, Jaime Cortez e Nimmi Gowrinathan, arnquella di autori celebrati in tutto il mondo come Margaret Atwood, Etgar Keret, Elif Shafak ernAleksandar Hemon, Freeman’s – Potere scava in profondità nel cuore della questione, sfidando ilrnlettore a rivedere i propri assunti e considerare nuove sfumature di complessità. Il risultato è unrncompendio di straordinaria vitalità e finezza. -
Nuova poesia americana. Vol. 1
Ispirandosi alla fortunata collana lanciata negli anni Sessanta da Penguin, Edizioni Black Coffee propone ai suoi lettori «Nuova poesia americana», una serie di piccole antologie concepite come guide alla ricchezza e alla diversità della poesia nordamericana contemporanea. Ciascun volume riunisce ogni anno una selezione rappresentativa dell'opera di sei autori, al fine di agevolare il naturale incontro fra il lettore curioso – così come l'abituale fruitore di poesia – e le voci più entusiasmanti dell'attuale scena poetica d'oltreoceano. Il compito di portare ai lettori il meglio che questa forma di scrittura, purtroppo raramente frequentata, può offrire è affidato all'esperienza del poeta e critico letterario John Freeman e del principale traduttore italiano di poesia americana, Damiano Abeni. Volume I, i poeti: Tracy K. Smith, Terrance Hayes, Natalie Diaz, Robert L. Hass, Layli Long Soldier, Robin Coste Lewis. -
Freeman's. California
Dai flussi migratori al cambiamento climatico, la California è sempre stata uno degli epicentri delle principali questioni legate al nostro tempo. rn«John Freeman: un americano pieno di vitalità e idealismo» - Livia Manera Sambuy, Il Corriere della Serarn«La qualità dell’aria che respiriamo oggi a livello letterario la dobbiamo a John Freeman» - Valentina Della Seta, Iconrn«È facile individuare il criterio con cui Freeman sceglie i contributor per la sua rivista: il suo infallibile gusto personale» - Luca Briasco, Aliasrn«… Una raccolta idiosincratica di scrittori molto famosi e di altri che lo saranno se l’ex direttore di Granta, la leggendaria rivista letteraria britannica, in questi dieci anni non ha perso il suo celebrato fiuto» - Riccardo Staglianò, Il Venerdì di RepubblicarnTra le voci che in questo numero sono state chiamate da John Freeman a dar vita a un mosaico letterario che restituisse la bellezza e la complessità di questa terra: William T. Vollmann, Tommy Orange, Rachel Kushner, Jennifer Egan, Rabih Alameddine, Anthony Marra, Geoff Dyer, Natalie Diaz, Lauren Markham, Reyna Grande, Frank Bidart, Robin Coste Lewis, D.A. Powell, Juan Felipe Herrera, Manuel Muñoz, Javier Zamora, Héctor Tobar, Oscar Villalon, e Elaine Castillo. Le forme che compongono il mosaico spaziano come sempre dal racconto al saggio, dall'articolo di giornale alla poesia. -
Biloxi
Biloxi è una storia di rassegnazione e inaspettata rinascita, di limiti autoimposti e seconde possibilità. Mary Miller si riconferma maestra del minimalismo e voce di spicco nel panorama letterario del Sud degli Stati Uniti.rn«Con il personaggio di Louis, Mary Miller fotografa le insicurezze di un uomo imperfetto ormai oltre i suoi anni migliori, che cerca il proprio posto nel mondo. Il risultato è un romanzo incantevole, formidabile» – Publishers Weeklyrnrn«Il nuovo romanzo di Mary Miller è un resoconto meravigliosamente lucido e accurato della vita precaria di un sessantenne che, dopo aver sperimentato la solitudine e l’isolamento, si riscopre capace di desiderare, temere, di credere ancora nel valore della speranza» – Frederick Barthelmernrn«Se l’umorismo malizioso di Lorrie Moore e il minimalismo di Ernest Hemingway concepissero un figlio, il risultato sarebbe Biloxi di Mary Miller» – Hannah PittardAmbientato in una delle contee più conservatrici di uno degli Stati più conservatori d'America, Biloxi è la storia di Louis McDonald Jr., sessantatreenne senza più nulla da chiedere alla vita: il padre è morto e la moglie l'ha lasciato dopo 37 anni di matrimonio. Ritiratosi a vita privata in attesa di un'eredità che tarda ad arrivare, trascorre le giornate a guardare reality e bere birra, tentando di evitare la figlia e l'ex cognato che, preoccupato per la sua salute, gli porta regolarmente i propri avanzi. Un giorno Louis si imbatte in uno sconosciuto che gli offre Layla, una meticcia in lieve sovrappeso e dall'aria non particolarmente sveglia. Senza alcuna ragione apparente, Louis sente il bisogno immediato di prendersene cura e nel corso di pochi giorni i due diventano inseparabili. Louis ritrova la forza di uscire, incontrare persone nuove, e a poco a poco i confini del ristretto orizzonte entro cui si era confinato iniziano a espandersi. -
Nuova poesia americana. Vol. 2
Ispirandosi alla fortunata collana lanciata negli anni Sessanta da Penguin, Edizioni Black Coffee propone ai suoi lettori Nuova poesia americana, una serie di piccole antologie concepite come guide alla ricchezza e alla diversità della poesia nordamericana contemporanea. «Anche nel cuore delle metropoli spesso si vive la solitudine, l'ermo abisso del nulla, nel brutale isolamento favorito da invenzioni tecnologiche e social, ancor più crudele dinanzi agli imponenti spazi geografici degli Usa. L'unico rimedio è dare voce ai più rilevanti autori in versi della contemporaneità d'oltreoceano come fa il secondo volume dell'antologia Nuova poesia americana» - Franco Manzoni, la Lettura«Per tutti, tra i paesaggi giganteschi d'America, la poesia è antidoto all'isolamento. Per sentirsi meno soli nella disperazione, nella rabbia e nel dolore» - RobinsonCiascun volume riunisce ogni anno una selezione rappresentativa dell'opera di sei autori, al fine di agevolare il naturale incontro fra il lettore curioso - così come l'abituale fruitore di poesia - e le voci più entusiasmanti dell'attuale scena poetica d'oltreoceano. Il compito di portare ai lettori il meglio che questa forma di scrittura, purtroppo raramente frequentata, può offrire è affidato all'esperienza del poeta e critico letterario John Freeman e del principale traduttore italiano di poesia americana, Damiano Abeni. -
Nuova poesia americana. Vol. 3
Ispirandosi alla fortunata collana lanciata negli anni Sessanta da Penguin, Edizioni Black Coffee propone ai suoi lettori Nuova poesia americana, una serie di piccole antologie concepite come guide alla ricchezza e alla diversità della poesia nordamericana contemporanea. Ciascun volume riunisce ogni anno una selezione rappresentativa dell'opera di sei autori, al fine di agevolare il naturale incontro fra il lettore curioso - così come l'abituale fruitore di poesia - e le voci più entusiasmanti dell'attuale scena poetica d'oltreoceano. In questo volume: Marilyn Hacker, Jericho Brown, Nikky Finney, Sandra Cisneros, Ishion Hutchinson e Patricia Smith.