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Le età nel caos
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La casa stregata di Fulham Road e altri orrori
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Tumistufi s'innamora. Ediz. illustrata
C'era una volta in un regno lontano un castello splendente, anche se un po' fuori mano; vi regnava felice una bella famigliola: un re, una regina e la loro figliola. Età di lettura: da 3 anni. -
Anita e Nico. Dalle Foreste Casentinesi alla Vena del Gesso
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L' età d'oro del viaggio in treno. Ediz. illustrata
Poivre d'Arvor è di quei viaggiatori che praticano il treno come si pratica una filosofia. Per disporre del tempo necessario, per vedere sfilare il mondo fuori dei finestrini... Per il lusso dei bei palazzi su ruote, per la poesia degli addii sui marciapiedi delle stazioni... L'epopea delle ferrovie d'antan ci viene narrata attraverso la storia delle undici linee più stravaganti, ancora attive oggi. Dal Toy Train di Darjeeling, che si inerpica sul tetto del mondo, ai vertiginosi treni delle Ande, senza dimenticare il Train bleu profumato di mimose, si passa da un paesaggio all'altro, da una cultura all'altra. Il tutto scoprendo le più folli avventure ferroviarie: dalla costruzione della linea Mombasa-Nairobi (1903) funestata dai leoni mangiatori di uomini, a quella del Far West (1869), costretta ad aprirsi un varco nelle Montagne Rocciose a colpi di dinamite. -
Dalì. Ediz. illustrata
Seni turgidi, sessi eretti, amanti stretti l'uno all'altro in amplesso, scene di fellatio caratterizzarono tutta una parte dell'opera grafica di Dalì, sia in singole realizzazioni, sia in sequenze di studi e schizzi, sia nell'illustrazione di interi volumi. La presente antologia ne propone un significativo campionario, a testimonianza delle sfrenate fantasie sessuali dell'artista nonché della maestria del suo impareggiabile tratto grafico. -
Kimono. I colori del Giappone. Ediz. illustrata
Avvicinatosi al mondo del kimono da collezionista, Katsumi Yumioka ha aperto a Tokyo un negozio di kimono d'antiquariato. Fervido sostenitore del movimento per la valorizzazione del kimono antico, ha anche curato alcune mostre negli esclusivi grandi magazzini ginza della capitale. -
Fine terra. Benjamin a Portbou
Agli inizi dell'autunno del 1940, il quarantottenne Walter Benjamin attraversa la sua ultima frontiera. Nel marzo del 1933, abbandonata una Berlino ormai avvolta da un'aria ""assai poco respirabile"", raggiunge Parigi, trovandovi un temporaneo rifugio, che nel giugno del Quaranta dovrà però abbandonare in seguito all'occupazione tedesca. Sottoponendosi a uno sforzo che per lui, sofferente di cuore, sarebbe potuto risultare fatale, il 25 settembre varcò clandestinamente il confine franco-spagnolo, seguendo un estenuante itinerario tra le montagne pirenaiche. In serata, giunto a Portbou, piccolo villaggio catalano, poiché sprovvisto dei documenti necessari per lasciare la Francia, sarebbe dovuto essere immediatamente riaccompagnato al confine. Tuttavia, gli venne concesso di passare la notte in paese. Prese così alloggio in un albergo, ma di lì a qualche ora si tolse la vita. Sulla base di documenti ritrovati nei primi anni Novanta del Novecento e di nuove testimonianze, il libro indaga minuziosamente sulle ultime ore della vita di Walter Benjamin, sul suo decesso e sulla singolare vicenda della sepoltura, presentando evidenze documentali, congetture e dubbi ancora irrisolti. Ma esso vuole essere anche una guida per chi, avendo scelto di recarsi in quel villaggio sulla riva del Mediterraneo, intenda sostare dinnanzi a ciò che, oggi, ricorda l'ultimo passaggio dell'apolide in fuga dall'Europa in fiamme. -
Prospettiva Deleuze. Filosofia, arte o politica?
Per un testo che vuole essere introduttivo non è certo facile dare conto di un pensiero che, come quello di Deleuze, ha attraversato i campi e affrontato i problemi più diversi e apparentemente lontani. L'autore sceglie di misurarsi solo con alcuni dei molti temi di una trama di ricerche e di creazione di concetti tra le più ricche e straordinarie della filosofia contemporanea. L'intento espressamente dichiarato è quello di tracciare una mappa e fornire una ""prospettiva"" attraverso le quali cogliere l'originalità e la complessità del percorso di pensiero di Deleuze. Ciò lo porta inevitabilmente a rinunciare a molte delle tematiche affrontate dal filosofo francese. Ma grazie a questa rinuncia viene tenuta a freno ogni semplificazione di un mondo filosofico tanto generoso e potente quanto ""modesto"" e implacabile. Così, queste inevitabili lacune, come l'insieme del libro, valgono da pressante invito alla lettura diretta delle opere di Deleuze, di questo straordinario filosofo che è tanto più sovversivo quanto più è, come egli stesso orgogliosamente rivendicava, un ""filosofo molto classico"". E lo è, un ""classico"", proprio perché, come nessun altro, ha scompaginato, nella nostra epoca, e con la gioia di una gaia scienza atea e minoritaria, tanto la distribuzione degli esseri e dei concetti, quanto le prospettive etiche e politiche, facendoci vedere e sentire, con i suoi concetti, la miseria della forza del potere e quella della stupidità violenta del ""pensiero"" maggioritario. -
Piccolo atlante di storia medievale, 249-1492
Sullo sfondo cartografico costante dell'Europa e delle coste del Mediterraneo, trentotto sequenze a colori illustrano gli spostamenti dei popoli e le formazioni e le dissoluzioni di imperi, stati e regioni politiche dalla metà del III secolo dopo Cristo alla fine del XV. È uno strumento sintetico e di base per uno studio generale del Medioevo. Suggerisce una storia che segua il ritmo della vita umana e delle generazioni, e in ognuno di questi segmenti di tempo descrive gli avvenimenti e i mutamenti che si verificavano in ogni parte dello spazio europeo e mediterraneo. -
Giudizio umano e giustizia divina. Una lettura storica della ""Com...
Il libro spiega in maniera semplice cose che semplici non sono: la struttura sociale delle città, e di Firenze in particolare, nei secoli XIII e XIV, la dinamica e le ideologie della politica, le strutture familiari ordinarie, la memoria familiare e la questione delle aristocrazie, i livelli della cultura e l'evoluzione nell'uso delle lingue (latino e volgare) nella scrittura. Sono questioni ineludibili per chi voglia leggere Dante in un'ottica propriamente storica e sono affrontate qui con un inquadramento ""generazionale"", cioè entro la generazione in cui visse Dante e con le opportune estensioni un poco indietro e un poco avanti nel tempo. Tutta in costante collegamento con i versi della ""Commedia"", con i suoi personaggi, con i problemi e con le emozioni che il grande poema suscita. -
De André e dintorni. Genova e i cantautori. La guida
Una ""guida"" del tutto insolita, ai luoghi cantati e vissuti dai massimi interpreti della ""scuola genovese"" della canzone d'autore e della poesia. Dalla piazzetta della Foce a via del Campo, dalla stazione di Sant'Ilario al cielo in una stanza, tutti i luoghi di vita e di ispirazione di Fabrizio De André, Ivano Fossati, Luigi Tenco, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Eugenio Montale, Giorgio Caproni... -
Archeologia dell'edilizia storica. Documenti e metodi
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Green marketing. Il manifesto
Innovazione, creatività, attenzione alla persona: sono parole chiave che identificano il marketing, una disciplina che ha fatto della sensibilità alle esigenze del consumatore il suo indefettibile credo. Ora però l'eleganza, il risparmio energetico e il rispetto della natura sono le nuove linee guida che il Manifesto indica come indispensabili per il futuro. Con un saggio di Alex Giordano e Mirko Pallera, NInjamarketing.it. -
La pipina commedia. O come avvicinare la Divina Commedia ai ragazzi
Noiosa la Divina Commedia? Forse. Per i ragazzi che non l'affrontano partendo da un punto di vista un po' speciale. Quello del teatro. Perché a teatro si può tutto o quasi, anche ""giocare"" con un mostro sacro della nostra letteratura, come Dante Alighieri, appunto. Si provi ad immaginare Dante in versione casalinga, in pigiama e berretto da notte, o Virgilio in versione domatore di belve, con tanto di frusta e cerchio di fuoco. Ci si potrebbe divertire e appassionare al loro viaggio un po' speciale, una tournée attraverso i gironi dell'inferno e del paradiso, costellati da personaggi particolari. Tutto questo in attesa della prova-provino finale alla quale il protagonista dovrà sottoporsi, pena le ire del suo famoso papà. -
Il virus benefico. Aprirsi la strada per la libertà e la verità i...
In un mondo dominato dai conflitti e dall'ipocrisia c'è ancora spazio per l'individuo? La risposta è affermativa, ma arrivare alla certezza di questo fatto non è scontato. La complessità in apparenza inestricabile del nostro tempo va affrontata con una ragionevolezza che è l'esatto opposto della ""razionalità"" occidentale - quella stessa ""razionalità"" che si esprime anche nelle soffocanti convenzioni del quotidiano, nel mito delle ""buone maniere"", e che ha trasformato l'intero mondo in un campo di battaglia. Occorre invece trovare una strategia di liberazione interiore, di affrancamento dalle menzogne, dagli opportunismi che spingono in egual misura gli individui, gli uomini di potere e i mass media - ciascuno nella propria sfera d'azione - a manipolare fatti, valori e sentimenti. ""Il virus benefico"" è la risposta ironica e accorata di Pierluigi Dadrim Peruffo a un tempo altrettanto paradossale: la scoperta di un senso critico e di una ragionevolezza nuova, un'inedita apertura mentale il cui corrispondente relazionale è un apparente rinuncia a se stessi, ai capricci di un ego trionfante - ma che come esito avrà la riscoperta di un ""io"" più maturo. -
Raccontati dopo cena. Ediz. integrale
""Raccontati dopo cena"" (Told after supper) è un'originale raccolta riccamente illustrata da Kenneth M. Skeaping e pubblicata nel 1891 dall'allora già celebre autore di Tre uomini in barca (per non parlare del cane), romanzo uscito solo due anni prima riscuotendo un ampio, immediato e duraturo successo. Le storie sono tenute assieme da una cornice in cui il narratore trascorre la Vigilia di Natale presso uno zio e, come d'usanza, ascolta e racconta lui stesso storie di fantasmi. Ma è molto più di quel che sembra: ci troviamo al cospetto di un piccolo capolavoro dell'horror comico, nel quale Jerome ironizza su una lunga e radicata tradizione inglese e su tutti i cliché relativi ai racconti di fantasmi che venivano narrati in occasione della veglia natalizia. «Tutte queste cose accadono la Vigilia di Natale, e tutte si raccontano la Vigilia di Natale. Raccontare storie di fantasmi in qualsiasi altra sera che non sia la sera del ventiquattro dicembre sarebbe impossibile nella società inglese secondo le regole attuali. Per tale motivo, nel presentare le tristi ma autentiche storie di fantasmi che seguono, ritengo che non sia necessario informare lo studente di letteratura Anglosassone che la data in cui furono raccontate e in cui accaddero gli eventi era… la Vigilia di Natale.» -
Tararì tararera... Storia in lingua Piripù per il puro piacere di...
Il primo libro scritto in lingua Piripù racconta le disavventure di Piripù Bibi, il più piccolo della famiglia. Piripù non accetta di restare a terra ad aspettare che gli altri tornino dalla raccolta della frutta e si addentra nella foresta a caccia di guai! Età di lettura: da 2 anni. -
Mia sorella è un quadrifoglio. Ediz. illustrata
Quando Mimosa nasce, Viola capisce subito che c'è qualcosa che non va. Sua sorella le sembra bruttissima, ma anche carina, proprio come tutti i neonati, solo che il papà, la mamma e persino la nonna si comportano in modo strano. Viola si rende conto che Mimosa è diversa ma sa anche che è speciale. Questo libro racconta, attraverso lo sguardo, le sensazioni e le esperienze della sorella, la storia di Mimosa e anche della famiglia che si trova ad affrontare la nascita di una bambina disabile. Con un linguaggio spontaneo e leggero il volume affronta la tematica della diversità. Età di lettura: da 5 anni. -
Rulba rulba! Una nuova storia in lingua Piripù per il puro piacer...
Piripù Bibi si ferma a osservare ogni cosa, invece si dovrebbe spicciare per fare quello che fanno tutti I ""grandi"". Ma questa volta la sua distrazione tornerà molto utile per salvare tutta la famiglia. Una nuova avventura narrata in lingua Piripù sempre al seguito del piccolo monello Piripù Bibi. Età di lettura: da 2 anni.