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La competenza. Appunti di viaggio, oltre l'orizzonte
Che cos'è la competenza? Che rapporto esiste tra conoscenza, expertise e competenza? E tra competenza e obiettivi formativi? La competenza è qualcosa di diverso dalla capacità o dalla abilità? Esiste davvero qualcosa dell'ordine delle competenze trasversali? Che cosa si intende con la locuzione soft skills? Che rilevanza hanno le condizioni di contesto nel favorire prestazioni competenti? Come è possibile che tanti modelli e sistemi di competenze sembrino 'funzionare' in organizzazioni diverse, nonostante differenze di linguaggio e di struttura a volte radicali? Cosa significa affermare che quando si utilizza il termine competenza (al singolare) ci si riferisce a qualcosa di sostanzialmente diverso dalle competenze (al plurale)? E soprattutto, 'ragionare per competenze' a chi e per che cosa può davvero servire? Il volume raccoglie i contributi elaborati dall'autore su questi temi, sui quali svolge attività di ricerca, formazione, consulenza professionale, insegnamento universitario. La ricostruzione del dibattito sul costrutto di competenza e sulle sue molteplici accezioni si accompagna alla riflessione sulle ragioni dell'affermarsi dei tanti 'modelli' che si sono succeduti nel tempo (competenze chiave, trasversali, emotive, strategiche, soft, essenziali, di successo, etc.) nel contesto italiano ed europeo, e al rigoroso intento di verificarne la consistenza logica, la utilità pratica, la sostenibilità organizzativa, e la valenza istituzionale. L'auspicio è che dagli appunti elaborati nel corso di questo lungo viaggio, il lettore possa trarre una mappa intellegibile, suggestiva, 'dotata di senso'; e soprattutto la capacità di utilizzarla come risorsa, nel proprio percorso professionale e, più in generale, nella propria esperienza di vita. -
Musica e musicoterapia nella terza età. Indicazioni per la preven...
Negli ultimi vent’anni l’approccio musicoterapico è stato oggetto di un crescente interesse e approfondimento sia dal punto di vista clinico che scientifico, con il suo pieno inserimento all’interno delle pratiche di cura. Tra i diversi contesti quello geriatrico ha sollecitato, fin dagli anni ’90, interventi di natura musicoterapica. Da un lato, infatti, la musicoterapia consente di entrare in contatto con il paziente più grave e di attuare una sorta di “rianimazione psicofisica” che ne richiami e preservi la sua unicità e irriducibilità; dall’altro, questa prassi permette di intervenire nelle fasi iniziali del decadimento cognitivo ma anche di programmare interventi a carattere preventivo: l’esperienza musicale costituisce una efficace palestra per il nostro corpo e per le nostre risorse superiori, che vengono esercitate e rafforzate, e una piacevole modalità (si pensi alle sue valenze culturali, estetiche, emotigene) per rinforzare la nostra identità, le nostre componenti egoiche, la nostra autostima. Non meno importante è il ruolo che la musicoterapia può svolgere nell’ambito della relazione caregiver/paziente e fra i caregiver stessi, costituendo occasione di incontro, scambio, condivisione e contribuendo ad una migliore qualità di vita. Il testo vuole offrire una panoramica aggiornata ed esaustiva delle potenzialità della proposta musicale e musicoterapica negli interventi preventivi, riabilitativi e di sostegno rivolti agli anziani, affetti o meno da quadri involutivi, e ai loro familiari. I diversi contributi collocano l’intervento musicoterapico nella cornice teorica e metodologica delle terapie non farmacologiche e ne precisano le valenze riabilitative, di supporto e cura. -
Il bambino relazionale. Strumenti e tecniche della psicoterapia s...
Questo libro esplora le modalità con le quali le famiglie rivolgono le richieste di aiuto in situazioni di difficoltà che coinvolgono i bambini, e le possibili strategie di intervento per lo svolgimento di percorsi psicoterapici ad indirizzo sistemico-relazionale. Si rivolge ai professionisti che intendono approfondire le tecniche terapeutiche per le psicopatologie dell’età evolutiva. Esplora il disagio infantile presentando percorsi psicoterapici basati sui principi del modello sistemico e sulle sue possibili applicazioni. Illustra, attraverso diversi casi clinici, un metodo di intervento definito “bambino relazionale”. Si tratta di un costrutto teorico che integra, arricchisce e supera i concetti di bambino osservato e bambino clinico, definiti da Stern: le qualità emergenti nel contesto sistemico consentono sia di osservare il bambino “in azione” nelle sue relazioni familiari, sia di elicitare e accogliere i vissuti emotivi del bambino clinico ricostruito attraverso i ricordi della propria infanzia di ciascun genitore. Pertanto, il bambino valorizzato nelle sue capacità può esprimere le sue competenze cognitive, emotive e relazionali; i genitori, sostenuti nella loro funzione, si sentono liberi di ripercorrere attraverso il figlio le tracce della propria infanzia; il terapeuta, contestualmente, riconnette le esperienze ponendosi come “differenza che crea differenza”. -
Declino cognitivo. Intervenire con esercizi di stimolazione neuro...
Ogni persona presenta un profilo cognitivo specifico che lo specialista che progetta interventi di stimolazione neuropsicologica deve conoscere bene per poter intervenire efficacemente. Questo libro offre ai professionisti un quadro particolareggiato del funzionamento cognitivo e propone esercizi e stimoli neuropsicologici (formulati seguendo gli assiomi e le raccomandazioni del metodo Mensana) per contrastare efficacemente il decadimento cognitivo. Prefazione di Alessandro Antonietti. -
La valutazione che educa. Liberare insegnamento e apprendimento d...
La valutazione è solo una procedura a valle della didattica o è un processo utile a migliorare l’insegnamento e l’apprendimento? Rispondere a questa domanda richiede di mettere a fuoco la funzione che attribuiamo ai processi valutativi. La confusione imperante su come e cosa valutare è infatti legata alla scarsa chiarezza sul perché valutiamo. Come e più di altre prassi, la valutazione rivela la funzione che chi insegna a scuola o in università attribuisce al proprio mandato. Possiamo educare per asservire o per liberare: di conseguenza, valutiamo per riprodurre o per trasformare. Le pratiche concrete di valutazione troppo spesso non vengono percepite come scelte coerenti con lo scopo attribuito all’insegnamento nemmeno dagli stessi docenti che le attuano, ma rimangono impensate, sommerse dal quotidiano ossequio all’abitudine dell’“abbiamo sempre fatto così”. Eppure, si tratta di scelte fondamentali, dato che orientano in maniera decisiva gli apprendimenti e gli atteggiamenti di studentesse e studenti. Muovendo dunque dalla funzione attribuita alla valutazione, l’autore passa in rassegna gli errori da evitare e presenta approcci, metodi, attività e strumenti utili ai fini della formulazione di riscontri valutativi validi, rigorosi e trasformativi. Questo libro è rivolto a insegnanti, dirigenti, studentesse, studenti, famiglie e, in generale, a chiunque abbia a che fare con la valutazione in ambito educativo. -
L'endometriosi tra ricerca e ascolto clinico. La persona, i legam...
L’endometriosi è una malattia invisibile o “invisibilizzata”? Per quali ragioni le persone sono costrette a soffrire nel corpo e nella psiche anche per lunghi anni prima di ricevere una corretta diagnosi? Che cosa significa vivere con una patologia cronica, complessa e potenzialmente devastante per l’impatto pervasivo sulla vita di chi ne soffre? Perché è importante considerare l’endometriosi una “malattia sociale”? Intorno a questi interrogativi si snoda la riflessione proposta nel testo, che offre una rassegna della letteratura di ricerca sulle implicazioni psicologiche, relazionali e sociali dell’endometriosi. Dopo aver messo in evidenza la natura “caleidoscopica” della patologia, caratterizzata da una grande variabilità nelle sue manifestazioni cliniche, viene affrontato il problema del ritardo diagnostico e della sua matrice socioculturale. La sofferenza psicologica associata all’endometriosi è successivamente esaminata considerando la natura cronica della malattia, spesso vissuta come una “spada di Damocle”, ma anche l’impatto soggettivo dei suoi sintomi (con particolare riferimento al dolore e all’infertilità). Lo sguardo viene progressivamente ampliato, fino a includere nell’analisi le conseguenze dell’endometriosi sulla vita amorosa, sulle relazioni e sulla società. La critica agli standard di performance contemporanei attraversa tutto il testo, ricorrendo come un leitmotiv. Attraverso un costante dialogo tra evidenze di ricerca e storie esemplificative, il libro offre a psicologi e psicoterapeuti strumenti teorico-pratici per orientarsi nell’incontro clinico con persone affette dalla patologia, ma è uno strumento utile anche per gli altri operatori sanitari interessati a comprendere meglio l’esperienza soggettiva dell’endometriosi. -
L' addestramento. Piacere mentale
Franco è riuscito a scrivere il suo articolo dedicato al sadomaso, durante quella particolare intervista ha potuto provare sulla propria pelle le emozioni che, inevitabilmente alimentano il mondo Bdsm, così, avendo scelto di sottomettersi volontariamente alla Padrona ed avendo firmato il contratto, inizia il suo addestramento. La Padrona, donna intelligente, dalla psicologia sottile, sa che Franco non ha una natura da sottomesso, per via del suo carattere esuberante e sanguigno, l'addestramento che ha in serbo per lui, sarà ambivalente, in modo da poter far emergere la sua vera natura. Inoltre Franco ha un segreto che tiene gelosamente custodito nell'animo, la Padrona lo ha intuito e lo farà calare nel suo inferno personale per liberarlo da quel peso, perché un Master non può essere in catene. -
Il mio cammino verso il cane
""Vorrei tanto tanto che il mio animo si espandesse nel cielo in mille frammenti eppoi cadere in gocce di rugiada sulla terra. Espandetevi espandetevi nella conoscenza del cane"". -
Fedeltà dinamica. La crisi come opportunità
Restare fedeli all'idea originaria senza inutili rigidità e logoranti nostalgie. Il libro affronta il tema della sfida alla quale è sottoposta la fedeltà allo spirito fondativo di enti e associazioni. Tale fedeltà non può che essere creativa e dinamica se vuole affrontare l'inevitabile crisi che sempre segue il periodo della fondazione. Il discorso si articola seguendo tre nodi tematici: la creatività fedele, l'autocoscienza lucida dei propri limiti, il discernimento comunitario. -
Angel Herrera Oria. L'Apostolo della vita pubblica
La figura del servo di Dio Ángel Herrera Oria (1886-1968) continua a essere di attualità ed è, ancora oggi, un modello per la “nuova evangelizzazione” della società e per una “Chiesa in uscita”. Con la sua vita e le sue opere, il cardinal Herrera ha incarnato il modello di testimone credibile e di apostolo della vita pubblica, invocato da papa Francesco. La vita del servo di Dio rappresenta un riferimento per i cristiani che vogliono impegnarsi a fondo nella società e in ogni ambito della convivenza umana: la cultura, la comunicazione, le attività in favore dei più bisognosi e la politica orientata al bene comune. Prefazione del cardinale Pietro Parolin. -
Il vangelo esseno della pace. Vol. 1
«Saranno presto passati due millenni da quando il Figlio dell’Uomo è venuto per insegnare all’umanità “la via, la verità e la vita”. Portava la guarigione ai malati, la saggezza agli ignoranti e la felicità a coloro che erano infelici e miserabili. Le sue parole, in parte dimenticate, furono raccolte solo alcune generazioni dopo che furono pronunciate. Furono fraintese, falsamente annotate, rielaborate centinaia di volte, riscritte centinaia di volte e tuttavia sopravvivono da quasi due millenni. E anche se le sue parole, come le abbiamo attualmente nel Nuovo Testamento, sono state terribilmente mutilate e distorte, hanno conquistato metà dell’umanità e formato l’intera civiltà dell’Occidente. Questo solo fatto dimostra l’eterna vitalità, il valore supremo e incomparabile delle Parole del Maestro. Questa è la ragione per cui abbiamo deciso di pubblicare le parole autentiche e originali di Gesù, tradotte direttamente dall’aramaico, la lingua parlata da Gesù e da Giovanni, il suo amato discepolo, che fu l’unico tra i discepoli di Gesù a prendere nota con perfetta precisione degli insegnamenti personali del Maestro». (dall’Introduzione al volume) -
Dove torna il vento. Vol. 1: Scritti, interviste
Hayao Miyazaki è un regista di fama internazionale che non ha bisogno di presentazioni. Questo volume raccoglie numerose interviste che mettono a nudo l’animo dell’artista che ha fatto sognare intere generazioni. Da Nausicaa a La città incantata, scopriamo i retroscena dei suoi film culto, ma anche la sua visione del mondo, delle civiltà e della storia. -
Il barocco a Genova «un misto di più maniere»
Genova ad avvio del Seicento è teatro di un fiorire di esperienze artistiche «forestiere». Soggiomano in città o vi inviano opere artisti toscani e senesi vi approdano i pittori lombardi, è presente una colonia di fiamminghi raccolta intorno a Cornelio de Wael, a cui si aggiungono Rubens, di passaggio nella Superba nel 1605 e, negli anni venti, Anton Van Dyck Sono queste alcune delle molteplici componenti alla radice della maturazione di una autonoma scuola locale, che già nel Settecento il pittore e scrittore d'arte Carlo Giuseppe Ratti identificò come «un misto di più maniere, perché ha del Veneziano, del Lombardo, del Fiammingo e del Toscano». La chiave di lettura proposta da Ratti e approfondita da Luigi Lanzi nella sua Storia pittorica della Italia, sarà fatta propria e rielaborata nel Novecento da Roberto Longhi, le cui riflessioni e i cui scritti, punto di avvio del volume, sono uno strumento importante per riflettere sull'identità della scuola pittorica del Seicento a Genova. Il complesso carattere della cultura figurativa della città è analizzato attraverso affondi dedicati ad alcuni protagonisti. Giovanni Benedetto Castiglione, la cui attività si divide tra Genova e Roma, crea un composto tutto personale che mescola agli insegnamenti di Van Dyck, le esperienze del movimento neo-veneziano, le suggestioni di Poussin e Bernini; Gregorio De Ferrari studia e copia Correggio e traduce in chiave decorativa coloristica il barocco beminiano; Bartolomeo Guidobono, artista eccentrico diviso tra Genova e Torino, esporta i delicati e festosi caratteri della pittura genovese nel contesto figurativo della capitale sabauda allo scadere del Seicento. -
Due scimmie in cucina. Ediz. a colori
Vincitore del Premio Andersen 2007. Miglior libro 0/6 annirnrnA Michele più di tutto piacciono le scimmie. Le scimmie, infatti, come racconta il suo libro preferito, trascorrono il tempo felicemente, tutto il giorno impegnate a leggere, ballare, scoprire il mondo e farsi dichiarazioni d'amore. La sorella di Michele, invece, ha ben altro a cui pensare: la sua giornata scorre fra lezioni di cinese, danza ed equilibrismo. Ma sarà poi vero che le persone più impegnate sono le più felici? Michele invita la sorella a trascorrere un pomeriggio da scimmia... Età di lettura: da 5 anni. -
Costruire. Le storie nascoste dietro le architetture
Roma Agrawal è un'ingegnera che ha alle spalle oltre dieci anni di carriera e, come progettista, ha lavorato a uno dei grattacieli più alti d'Europa, lo Shard di Londra, disegnato da Renzo Piano. In Costruire racconta i materiali che hanno rivoluzionato l'arte della costruzione e rivela le straordinarie vite segrete delle architetture nel mondo. Questo libro è un viaggio riccamente illustrato attraverso la storia degli edifici – dal Pantheon alla Tour Eiffel, dal ponte di Brooklyn (la cui costruzione si deve a Emily Warren Roebling, la prima ingegnera dell'era moderna), agli avveniristici grattacieli di Dubai e Kuala Lampur. Grazie alla guida di Roma Agrawal impareremo come calcolare la giusta lunghezza di un ponte, perché alcuni edifici famosi sono crollati (con i criteri di costruzione odierni le Torri gemelle sarebbero ancora in piedi), come progettare lo scheletro di metallo che si nasconde sotto la corazza di vetro di un'altissima torre e come sono disegnati i tunnel che corrono sotto le strade delle nostre città. Il nostro universo artificiale, in continua evoluzione, è un racconto ricco di storie e segreti che, se avete orecchie per sentire, e occhi per vedere, è una vera fascinazione da vivere. -
Deontologia. Filosofia del lavoro professionale
La deontologia professionale ci ricorda anzitutto che il lavoro umano ha un senso antropologico. Il lavoro è uno degli ambiti della vita umana in cui entrano in complessa e feconda dialettica la necessità e la libertà: per tale ragione esso è innervato da significati morali, come testimonia tutta la storia del suo concetto. Di più: il lavoro deriva da relazioni e tesse relazioni tra gli uomini; condiziona la concreta esistenza della famiglia come primo aggregato naturale, e via via ogni forma di associazione umana fino al mondo intero: passando attraverso la categoria professionale, che costituisce una decisiva istituzionalizzazione dei rapporti di colleganza professionale, e non certo per accidente è la fonte della loro disciplina deontologica, sia sul piano delle previsioni normative che su quello applicativo. Nel presente libro, tutto ciò cerca e trova conferma anche sul piano empirico, in particolare nei capitoli specificamente dedicati alla deontologia medica ed a quella giuridica. La verità, individuale e comunitaria, del lavoro professionale, giustifica ed orienta l'esistenza ed i contenuti della sua deontologia, con una connessione assai simile a quella tra struttura ontologica dell'uomo e dimensione giuridica del vivere. La ""lotta"" per la professione ed il suo senso alto, identificato e protetto dalla deontologia, si rivela in tal modo analoga alla lotta per il diritto. -
Il dovere nel diritto. Giustizia uguaglianza interpretazione
Il peculiare itinerario filosofico-giuridico di Bruno Romano, nel suo insegnamento pluridecennale di Filosofia del diritto nella Facoltà di Giurisprudenza della ""Sapienza"", muove teoreticamente dalla questione del diritto istituito nel medio delle relazioni dialogiche, dove la parola (logos) è trasmissione (dia), marcata dall'impronta specifica di ogni essere umano: in tutte le civiltà giuridiche le formalizzazioni dei Parlamenti sono il luogo istituzionale rappresentativo della problematicità, ma anche della peculiarità di questo dialogo. Nell'ultima opera - che, come le altre, risente del costante riferimento originale ai classici del pensiero - viene discusso il rapporto tra dovere e diritto, secondo la prospettiva orientata a privilegiare il versante del dovere rispetto a quello del diritto, accogliendo, tra le altre, le sollecitazioni di Simone Weil. Nella legalità, significata dall'opera del giurista intenzionato a chiarificare il senso delle norme, il diritto esige la ricerca del giusto nel legale. In tal modo, il ruolo del dovere è posto in primo piano, mediato dalla discussione di questioni universali, quale la libertà, che acquista una rilevanza specifica nel momento della istituzione delle leggi e della loro applicazione alla singole controversie. Questo itinerario è percorso attraverso l'approfondimento delle figure del legislatore e del magistrato, con riferimento ai pensatori che affrontano la questione del dovere come prioritaria rispetto al diritto. -
Il metodo della giurisprudenza romana
Il gruppo di ricerca, riunito nel laboratorio ""Law and Argumentation"", studia l'alternativa tra la fissità (legge) e la flessibilità (argomentazione) nel procedimento di individuazione della regola giuridica. L'alternativa corrisponde alle opzioni di fondo che caratterizzano i grandi sistemi giuridici occidentali, il civil law e, rispettivamente, il common law. L'indagine è condotta sul campo attraverso l'analisi casistica di decisioni giudiziali di settore. Il laboratorio cura costantemente l'osservatorio sull'applicazione giurisdizionale delle leggi in Italia e offre la sua consulenza nella stesura di testi normativi, al fine della formulazione di un elaborato congruo, anche in connessione al sistema giuridico in cui si inserisce. -
E in mezzo: noi
Madina si è lasciata alle spalle la guerra e i suoi orrori dopo una fuga pericolosa. Finalmente si sente a casa e accettata in Austria, il nuovo paese che l’ha accolta. Da qualche tempo non vive più nel centro di accoglienza per rifugiati, ma si è trasferita con la sua famiglia dalla sua migliore amica Laura, non indossa più i vestiti donati da altri e a scuola va tutto per il meglio. Tutto cambia quando all’improvviso appaiono delle scritte razziste nella piazza principale della città in cui vive e ogni giovedì un gruppo si raduna urlando ""Fuori gli stranieri!”. All’inizio sono solo in pochi, ma poi aumentano sempre di più. È una prova di resistenza, non solo per Madina, ma per tutta la comunità. Lei però decide di non voltarsi dall’altra parte e di opporsi ai muri e alle divisioni della società. -
L'accusa silenziosa
Un tragico avvenimento sconvolge l’apparente tranquillità di un villaggio immerso nella campagna albanese. Rancori e segreti covati per anni esplodono al termine di una lunga notte di festeggiamenti, notte in cui tutto accade e tutto si compie. “L’accusa silenziosa” è un romanzo corale che ci trasporta in un mondo in cui l’atavico codice d’onore è l’unica legge e l’onta viene lavata con il sangue; è un vortice che, spirale dopo spirale, appassiona il lettore al susseguirsi degli eventi e mette in scena la tradizione di un popolo crocevia di culture, che ha accettato le differenze religiose al suo interno ma che ancora fatica a rinunciare alla giustizia privata, unico mezzo per riparare l’irreparabile.