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Magellano
Con una biografia che si legge come un romanzo d'avventura, pubblicata per la prima volta nel 1938, Zweig rende omaggio a Magellano, una delle figure più affascinanti dell'età d'oro dei viaggi di esplorazione, consegnandoci l'appassionante racconto di un'epopea eroica e tragica.È un portoghese di ferro, fiero e coraggioso, testardo e inflessibile, il protagonista della più grande impresa marittima di tutti i tempi, l'uomo che, fra il 1519 e il 1521, scopre il passaggio fino ad allora sconosciuto tra l'Atlantico e il Pacifico – la ""via occidentale"" verso le Indie che Colombo e tanti altri hanno invano cercato – e tenta per primo di circumnavigare la Terra. Ferito nell'orgoglio dal rifiuto del proprio sovrano, pur di realizzare il suo sogno non esita a passare al servizio del re di Spagna. Nulla viene risparmiato a questo capitano che sfida l'ignoto e l'impossibile: la furia degli elementi, lo spettro della fame, la ribellione dei compagni di viaggio – nemmeno la morte, che lo coglie sulla strada del ritorno. Ma nessun ostacolo riuscirà a spezzare la sua irriducibile volontà; e così alla fine, insieme alla sua geniale intuizione, a trionfare sarà la più sobria delle sue virtù: la perseveranza. -
Nostra Signora degli eretici. Storia di Maria di Nazaret
Della madre di Gesù si sono impadroniti, nel corso dei secoli, i movimenti più retrivi e reazionari, facendone la portabandiera di rivendicazioni oscurantiste e antievangeliche. La sua limpida figura è stata poi inquinata da una pioggia di pseudo-apparizioni che ci presentano, secondo un cliché ormai stantio e ripetitivo, una madonna-giramondo sempre loquacissima che affida misteri e segreti a persone d'ogni genere, e che non manca di versare lacrime, magari di sangue, da statue di ogni continente. Con ""Nostra Signora degli eretici"" Alberto Maggi si rivolge invece a quanti vogliono riappropriarsi con decisione della figura di Maria in quella che è la sua reale essenza, e che desiderano riscoprire la sua stupenda figura per amarla come nostra sorella nella fede: non più ridotta a un'icona solo da venerare, ma una persona con cui camminare insieme. Solo in questo modo è possibile cancellare quell'aura che per secoli ha reso Maria distante, inavvicinabile, inimitabile, per riuscire così a vedere Maria con gli occhi di un abitante di Nazaret, e Gesù con gli occhi di Maria e della sua famiglia. -
Due in condotta
Condividendo la sua storia con l'incontenibile gioia che lo contraddistingue e senza mai scivolare nella nostalgia, Alberto Maggi ci indica la strada per rispondere sempre con il sorriso alle difficoltà che ci impone la vita.rn«Frate, raffinato teologo, religioso spesso accusato di ""eresia"", e uomo spiritoso» - La Repubblicarn«Non si cantava perché si era felici, ma si era felici perché si cantava.»rnrnDopo aver raccontato con candore e allegria dei giorni trascorsi tra interventi chirurgici, terapie e speranze in «Chi non muore si rivede», Alberto Maggi risponde alle tantissime richieste dei lettori, curiosi di conoscere il resto della sua incredibile vita. Riprendendo così il filo interrotto dei ricordi, ci offre un ideale album di istantanee per scoprire aspetti inediti e sorprendenti dell'autore: il bambino ribelle in un'Italia del Dopoguerra più povera ma ricca di speranza, una scuola non sempre capace di contenere tutto il suo entusiasmo, le grandi letture adolescenziali, la scoperta dell'amore, i primi lavori da dattilografo, fino al riconoscimento della sua vocazione e alla scelta – in un primo momento osteggiata da una famiglia incredula – di diventare frate. Condividendo la sua storia con l'incontenibile gioia che lo contraddistingue e senza mai scivolare nella nostalgia, Alberto Maggi ci indica la strada per rispondere sempre con il sorriso alle difficoltà che ci impone la vita, per non arrenderci mai alle avversità e continuare sempre a combattere per i nostri sogni e per la felicità nostra e di chi sta accanto. -
Lasciami, non trattenermi. Poesie ultime
""Mario Luzi ha scritto nuove poesie fino agli ultimi giorni della sua vita, con un'energia e una luminosità invidiabili. Dopo ""Dottrina dell'estremo principiante"" (Garzanti 2004) Luzi stava cominciando a dare un qualche assetto a questi suoi ultimi versi e aveva fatto trascrivere a Caterina Trombetti, in sezioni distinte, trentacinque poesie, che costituiscono l'ultima serie di testi ordinata dall'autore, di cui si è avuto qualche anticipo su riviste e nell'antologia personale, allestita da Paolo Andrea Mettel in ""Autoritratto"" (Garzanti 2007). Insieme a questo gruppo ""Lasciami, non trattenermi"" (incipit della sua probabile ultima poesia) presenta altri inediti assoluti, scritti nell'ultimo anno, che si possono considerare in qualche modo ""approvati"": si tratta di vari testi, recuperati tra dattiloscritti e autografi - con evidenti segni di rilievo e di evidenza d'autore - e anche di una ""parlata"", ovvero una sorta di monologo, intimo e dolente, sulla propria vicenda coniugale, all'indirizzo della propria sposa, nel momento della sua irredimibile vecchiezza; una poesia, composta sul valico del 2002-2003, che - per mio tramite - volle affidare al figlio Gianni, con implicita destinazione postuma."" (Stefano Verdino) -
Discorso naturale
Il tema della natura umana nella poesia attraversa tutta la riflessione generale di Luzi e le sue successive indagini critiche. Anche in quest'opera riaffiora l'argomento confermato o contestato dalle molte verifiche compiute sulla tradizione antica e recente e messo a confronto con i tanti problemi che la nostra epoca ha suscitato circa i limiti, le attuabilità e perfino la legittimità della poesia. Mario Luzi conduce il suo ""Discorso naturale"" dall'interno di quella disputa e dà insieme un'ariosa ricognizione della poesia, nei secoli passati e nel momento attuale, da Boccaccio a Palazzeschi, da Petrarca a Saba. -
Montanelli e il Cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo
8 gennaio 1994: Silvio Berlusconi, che da qualche mese ha deciso di invadere l'arena politica, irrompe nell'assemblea dei redattori del ""Giornale"". È il culmine del durissimo scontro con Indro Montanelli, che a quel punto è costretto ad abbandonare il quotidiano che egli stesso ha fondato vent'anni prima. Partendo da questo episodio, dai suoi retroscena, dai suoi risvolti e dalle sue conseguenze, Marco Travaglio ricostruisce il tormentato rapporto tra il grande giornalista e quello che fu per diversi anni il suo editore, attraversando così un periodo chiave della recente storia italiana cruciale soprattutto per i rapporti tra l'informazione e il potere politico-economico. Con la prefazione di Enzo Biagi e un nuovo saggio introduttivo dell'autore. -
L' azzurro del cielo non ricorda
Sulle sponde del lago il cottage è quasi invisibile, nascosto dalla vegetazione. L'acqua sotto il pontile riflette i timidi colori della brughiera inglese. Un luogo incantato. Un luogo ideale per rifuggire il mondo. Il nascondiglio perfetto per un segreto. È questa la strana eredità che Lila, trent'anni, ha ricevuto in dono da un anonimo benefattore. All'apparenza un lotto di terreno sperduto da qualche parte nell'Inghilterra settentrionale. In realtà una seconda occasione, la possibilità di lasciarsi alle spalle Londra, e con essa un dolore difficile da sopportare. È come se quel luogo potesse parlare direttamente alla sua anima. È come se volesse raccontarle una storia. La storia di cinque amici che, trent'anni prima, in quello stesso cottage hanno inseguito il sogno di un'esistenza libera e spensierata. Che tra quelle mura di pietra antica hanno conosciuto l'amore e la gelosia, il coraggio e la paura, l'entusiasmo e la sconfitta. Che lungo le rive di quel lago, durante un'estate riarsa dal sole, hanno costruito la loro personale idea di felicità. Fino a quando l'arrivo di un ospite inatteso ha spezzato l'incanto e trasformato il sogno di un'eterna giovinezza in un segreto da nascondere a tutti costi. Via via che il cottage ritrova vita grazie agli amorevoli restauri di Lila e la primavera inonda l'orizzonte di colori, la voce del passato torna a farsi sentire, portata dal vento che soffia tra l'erba. -
Foglie d'erba
La pubblicazione della prima edizione di ""Foglie d'erba"", nel 1855, ebbe un effetto dirompente sul panorama letterario mondiale: per la prima volta compariva sulle scene un «nuovo bardo» – come ebbe a definirlo H.D. Thoreau – che segnava l'inizio di una rivoluzione nella poesia americana. Nella loro straordinaria intensità i versi di Walt Whitman, qui tradotti e selezionati da Roberto Mussapi, poeta e traduttore di poeti, raggiungono un profondo, commosso misticismo: non un misticismo religioso e inerte, ma un canto vitale intriso di energia – proprio come i fili d'erba che dalla terra spuntano e traggono nutrimento – che abbraccia in tutta la sua forza il cosmo, l'esplodere dell'eros, la morte e la vita, vissute e raccontate nella loro immediatezza. -
Poesie
«L'opera di Marin», scrive Claudio Magris, «si muove tra due poli: un'autenticità istantaneamente comunicativa e una raffinata coscienza delle lacerazioni del nostro tempo. Suo fulcro e chiave è un linguaggio che si sottrae a ogni compromesso, proteso verso quella ""vita vera"" di cui la lirica moderna constata e denuncia l'esilio: il dialetto. Il canzoniere di Marin ha la continuità del diario e il respiro dell'eternità: pervaso da un umanissimo senso del sacro e da un'illuminante percezione del cosmo, tocca con limpida e serena naturalezza apici di profondità metafisica.» Il volume raccoglie un'ampia selezione di poesie di Biagio Marin, seguita dall'omaggio a lui rivolto da alcuni dei maggiori protagonisti della vita letteraria italiana del Novecento: Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Andrea Zanzotto, Claudio Magris, Pier Vincenzo Mengaldo, Edda Serra, Massimo Cacciari. -
L'amante silenzioso
Vuoi tutte le risposte? Impara a non credere a nessuno.rn«Una narratrice dal tocco lieve». - Corriere della Serarnrn«La scrittrice spagnola più amata nel nostro paese». - Annarita Briganti, la Repubblicarnrn«Clara Sánchez pone il lettore davanti a una realtà dirompente che parla di amore, memoria, segreti, tradimenti, colpa, scoperta, perdono, coraggio e speranza». - Donna ModernarnRigogliose piante di un verde smeraldo addobbano il patio dove si svolge la cena. Isabel è lì su invito di un'ambasciata spagnola in Africa. Tutti credono che sia una giovane fotografa con la voglia di immortalare i colori e i panorami di quella terra bruciata dal sole. Ma non è questa la verità. Isabel sta cercando qualcuno. Sta cercando, per conto dei suoi genitori, Ezequiel, che si è lasciato tutto alle spalle per ritrovare sé stesso. È stato un uomo a fargli credere di non aver bisogno di null'altro, Maina, che con il suo potere carismatico di persuasione ha legato a sé diverse persone che come Ezequiel si sentivano perse. Perse come amanti silenziosi in cerca d'amore. Isabel deve salvarlo. Deve farlo perché non ci è riuscita con suo fratello che si è affidato a qualcuno con le stesse capacità manipolatorie. Per questo ha accettato questa strana missione, apparentemente semplice: trovare Ezequiel e capire se sta bene. Ma quando Isabel incontra finalmente il ragazzo e conosce Maina capisce che dietro l'obiettivo di regalare nuove prospettive di vita a chi credeva di non averne si cela qualcosa di molto più grande. Attraversando i piccoli villaggi e la natura incontaminata, Isabel si accorge di strani movimenti, nei quali sembra invischiato anche Ezequiel. C'è qualcosa che non torna. Eppure sa che non può fare troppe domande. Perché rischia di essere condizionata e di perdere anche lei il controllo. Perché la sua copertura di fotografa può cadere da un momento all'altro. Perché da sola non è facile farsi scudo da una rete di intrighi e loschi affari. -
L'orizzonte ci regalerà le stelle
L’orizzonte ci regalerà le stelle è una storia profonda e toccante che ci trasporta nel cuore della Spagna franchista e ci insegna che non è mai troppo tardi per rompere il muro del silenzio e denunciare le ingiustizie.rnrnrnrn«Un romanzo attualissimo che invita tutti noi a non ripetere gli errori commessi in passato». - The New York Timesrn«Una storia ricca di colpi di scena e sorprendenti rivelazioni». - The Wall Street Journalrn«Ancora una volta Ruta Sepetys ci sorprende, regalandoci un ritratto memorabile della Spagna franchista». - Publishers WeeklyMadrid, 1957. Da anni la Spagna è stretta nella morsa della dittatura franchista. Nel paese la tensione è palpabile e per sopravvivere esiste un'unica parola d'ordine: silenzio. Quello imposto dal regime che decide come ci si deve comportare per evitare terribili punizioni. E che Daniel, giovane fotoreporter, cerca di catturare nei suoi scatti, nonostante non gli sembrino mai abbastanza incisivi. Mai efficaci. Finché un giorno il suo obiettivo inquadra il volto di una donna: è diversa dalle altre, ha gli occhi fieri e cammina a testa alta come se non avesse paura di niente e di nessuno. Si chiama Ana e con il suo coraggio sprona Daniel a non arrendersi e a perseverare nel suo ruolo di testimone per scuotere l'indifferenza del mondo. Insieme, si aggirano per quartieri desolati, dove la lunga ombra della dittatura oscura ogni cosa. In luoghi dove si consumano separazioni forzate che intere famiglie sono costrette ad accettare senza batter ciglio. Senza nemmeno provare a opporsi. Non importa quanto sia pericoloso e quali rischi potrebbero correre: Ana e Daniel non sono disposti ad arrendersi di fronte a un destino che può e deve essere cambiato. Ma si tratta di una battaglia piena di difficili prove da superare, che presto li costringerà a fare i conti con un segreto che li riguarda da molto vicino. Un segreto che, se portato alla luce, trasformerà ogni cosa e li legherà per sempre. -
Paura. Ediz. integrale
La paura è l'emozione che travolge Irene Wagner quando un giorno, uscendo dalla casa dell'amante, s'imbatte in una sconosciuta: la donna sa tutto della sua doppia vita, e Irene dovrà pagare in cambio del silenzio. Il ricatto sempre più pressante, il terrore di essere scoperta e l'invincibile sensazione che il marito possa già sospettare qualcosa non le danno pace, minacciando la sua imperturbabile esistenza borghese. La spirale di angoscia che attanaglia e incalza Irene prende a girare sempre più vorticosamente, in un crescendo di suspense... -
La donna dal collier di velluto
Racconta Dumas che la storia della ""Donna dal collier di velluto"" (1849) gli fu rivelata in punto di morte dall'amico Charles Nodier, geniale inventore di trame in cui l'immaginario irrompe nel quotidiano. Protagonista della vicenda è un altro grande della letteratura fantastica europea, Ernst Theodor Hoffmann, le cui novelle tradotte negli anni Venti stregarono i romantici francesi. È nel segno del duplice omaggio che Dumas compone questo originale pastiche, un potente cortocircuito tra suggestioni letterarie e grande Storia, una commedia nera in cui realtà e allucinazione si scambiano le parti. Nella Parigi del 1793, in pieno Terrore, un talentuoso violinista tedesco in viaggio nella capitale francese viene sedotto da una danzatrice misteriosa e fatale con la quale si abbandona a una notte di passione. Ma l'alba del nuovo giorno porta con sé una macabra scoperta. Introduzione di Lanfranco Binni. -
Lumie di Sicilia e altri atti unici
Gli atti unici, di cui il volume propone una scelta, sono un osservatorio privilegiato per ripercorrere gli sviluppi della drammaturgia pirandelliana. Spesso concepiti come versione teatrale di precedenti prove narrative, sono ascrivibili ai generi più diversi: dal bozzetto rusticano (La giara, 1916) al dramma borghese (Il dovere del medico, 1911), dal monologo esistenziale (L'uomo dal fiore in bocca, 1923) alla commedia crepuscolare (Lumie di Sicilia, 1910). La pièce che dà il titolo alla raccolta fu la prima opera di Pirandello a essere rappresentata insieme a La morsa. Venata di rimpianto per l'innocenza di un mondo che va scomparendo, è la storia di Micuccio Bonavino, modesto suonatore di banda di un paesino siciliano che decide di pagare gli studi di canto a una giovane talentuosa di cui è innamorato. Ma quando, dopo qualche tempo, le fa visita in città portandole in dono un sacchetto di lumie, scopre l'incolmabile distanza che lo separa dalla donna, ormai «arrivata» ma guastata dal successo. Il volume comprende: Lumie di Sicilia; Il dovere del medico; All'uscita; La giara; La patente; L'uomo dal fiore in bocca. Introduzione di Nino Borsellino. Prefazione e note di Maria Luisa Grilli. -
Moralità leggendarie
Apparse nel 1887, le Moralità leggendarie coronano la breve carriera letteraria di Laforgue, stroncato dalla tisi a 27 anni, pochi mesi prima della pubblicazione del suo capolavoro. L'unica opera in prosa di uno scrittore che si era fatto conoscere soprattutto come poeta è una raccolta di sei racconti che sorprende per il gusto tutto moderno dell'artificio, la commistione di antico e di nuovo nel gioco della parodia, il virtuosismo nel tratteggiare figure d'invenzione che attingono al mito ma vengono spogliate di ogni carattere ideale e calate nel quotidiano. Amleto, Lohengrin, Pan, Perseo, Salomè sono gli eroi di queste storie in bilico tra favola filosofica e sofisticato esercizio di stile, in cui Laforgue reinventa la tradizione, fa il verso a Wagner, pesca a piene mani da Schopenhauer e si misura con Shakespeare. Sostenuto da uno sperimentalismo che precorre Cocteau e Queneau, questo gioioso dissacratore si cimenta in una lingua piena di inciampi e dissonanze, capace di far vibrare sapientemente più corde – il parlato, il gergale, il dotto, l'onirico – con lo stile svagato, ironico e brillante di un vero funambolo della parola. -
Enrico VI, parte seconda. Testo inglese a fronte
Nella seconda parte della trilogia dell' Enrico VI (1590-92) la nazione inglese precipita definitivamente nel caos. Persa la Francia, non resta alla nobiltà che spartirsi il suolo della madrepatria. Il dramma si apre con il fastoso matrimonio tra il giovane sovrano e Margherita d'Angiò (1445), e si chiude, dieci anni dopo, con la débacle delle forze reali di fronte agli yorkisti nella prima battaglia di Saint Albans. Dopo la morte violenta del saggio duca di Gloucester, zio di Enrico VI, figura paterna che aveva cercato di pilotare la rotta dello stato in difesa del debole sovrano, Riccardo di York esce finalmente allo scoperto, reclamando la corona per sé e per i figli. Divampa la lotta fratricida tra gli York e i Lancaster, entrambi discendenti dal ceppo dei Plantageneti, passata alla storia come Guerra delle due Rose: una guerra dove non esistono vincitori definitivi, dove tradimenti e voltafaccia stravolgono le alleanze, dove i campi di battaglia assomigliano a mattatoi, una festa di sangue in cui a regnare sovrana è la violenza più cieca e forsennata. Introduzione di Nemi D'Agostino. -
Alì dagli occhi azzurri
Pubblicato per la prima volta nel 1965, Alì dagli occhi azzurri è l'unico volume di racconti scelti e raccolti direttamente dall'autore. I testi, scritti nell'arco di quasi dieci anni a partire dal trasferimento a Roma nel 1950, descrivono una parabola creativa che dalle prime prove più realistiche, nel segno di un programmatico rifiuto dell'italiano colto, approda allo sperimentalismo dei racconti «non finiti». Prende forma così un libro caratterizzato da una grande varietà di temi: la vita del sottoproletariato romano, il paesaggio allucinato delle borgate, le riscritture dantesche. Opera a tratti profetica e tra le più personali di Pier Paolo Pasolini, capace di alternare l'elegia accorata e il sarcasmo feroce, la narrazione in versi e le sceneggiature cinematografiche, ""Alì dagli occhi azzurri"" delinea con immediatezza l'evoluzione artistica e la ricerca intellettuale dell'autore. -
Il grido silenzioso
Due fratelli, Mitsu e Taka, fanno ritorno al loro villaggio d'origine nel Sud-ovest del Giappone. Vivono in maniere diverse il senso di distruzione e sradicamento che li ha investiti e la difficile ricomposizione del loro universo psichico e sociale, mitico e storico, dal quale si scoprono ancora dipendenti. Il motore di questa macchina narrativa è il contrasto tra i due protagonisti: Mitsu l'introverso, il pensatore disincantato e scettico, poco incline all'azione, condannato da un incidente ad avere un occhio aperto sulle tenebre; Taka l'idealista, l'aggressivo e misterioso fratello minore, si identifica con i personaggi scomodi e perdenti della famiglia. Saga famigliare, parabola politica, drammatica confessione in cui si fondono la ricomposizione dei sentimenti, la dignità cercata oltre le angosce prodotte dalla storia, la speranza ritrovata al termine di un crudele e liberatorio ritorno alle origini, Il grido silenzioso è una tragedia moderna che dà forma a un mondo immaginario di straordinaria ricchezza. -
Fra i miei libri
Stretto tra nuovi e vecchi media, mai come oggi il libro sta dimostrando un'autorevolezza che fa del suo contenuto la sua stessa forma. In tale contesto si inserisce questo piccolo gioiello, un punto d'osservazione inesauribile sul significato della conoscenza e della cultura, firmato da una delle menti più eclettiche e geniali del Novecento. ""Fra i miei libri"" di Tullio Gregory racconta la creazione e l'identità di una biblioteca, ma anche la formazione e l'evoluzione dello sguardo del suo autore. Una testimonianza raffinata e originale, nella quale è possibile scorgere il senso di un'esperienza intellettuale che ha segnato la cultura italiana: relazioni, incontri, amicizie e passioni che hanno attraversato il ""secolo breve"". Gennaro Sasso nel suo saggio rende omaggio alla vita di Gregory, vissuta tra i libri: quelli intercettati per caso, quelli consigliati e quelli studiati. -
Trattato di diritto civile. Vol. 3
Il terzo volume del trattato affronta gli atti unilaterali e titoli di credito, fatti illeciti, tutela del credito, l'impresa (l'imprenditore commerciale e agricolo, il piccolo imprenditore, l'azienda, i consorzi). Il volume è diviso in parti e capitoli con un ampio apparato di note. PARTE DECIMA - GLI ATTI UNILATERALI E I TITOLI DI CREDITO CAPITOLO PRIMO - Gli atti unilaterali fra vivi aventi contenuto patrimoniale CAPITOLO SECONDO - Il voto e la deliberazione CAPITOLO TERZO - I titoli di credito PARTE UNDICESIMA - I FATTI ILLECITI E GLI ALTRI FATTI FONTE DI OBBLIGAZIONI CAPITOLO PRIMO - I fatti illeciti come fonte di obbligazione CAPITOLO SECONDO - L'ingiustizia del danno CAPITOLO TERZO - Il rapporto di causalità CAPITOLO QUARTO - Il dolo e la colpa CAPITOLO QUINTO - La responsabilità indiretta CAPITOLO SESTO - La responsabilità oggettiva CAPITOLO SETTIMO - La responsabilità del produttore CAPITOLO OTTAVO - Il risarcimento del danno CAPITOLO NONO - Il danno ingiusto tipico CAPITOLO DECIMO - Fra responsabilità aquiliana e rimedi contrattuali CAPITOLO UNDICESIMO - Altri fatti fonte di obbligazione PARTE DODICESIMA - LA TUTELA DEL CREDITO CAPITOLO PRIMO - Responsabilità del debitore e garanzie del creditore CAPITOLO SECONDO - Le garanzie personali PARTE TREDICESIMA - L'IMPRESA CAPITOLO PRIMO - L'imprenditore CAPITOLO SECONDO - L'imprenditore commerciale e l'imprenditore agricolo CAPITOLO TERZO - Il piccolo imprenditore CAPITOLO QUARTO - L'azienda CAPITOLO QUINTO - L'imputazione dell'attività di impresa CAPITOLO SESTO - Lo « statuto » dell'imprenditore commerciale CAPITOLO SETTIMO - Le opere dell'ingegno, le invenzioni industriali e il know-how CAPITOLO OTTAVO - I segni distintivi CAPITOLO NONO - I consorzi fra imprenditori CAPITOLO DECIMO - L'iniziativa economica e la concorrenza