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Storia della Crimea. Dall'antichità a oggi
La posizione geografica e la conformazione naturale hanno fatto della Crimea un luogo cruciale d'incontro tra i popoli dell'Eurasia e quelli del Mediterraneo. Nella sua lunga storia è stata abitata da Tauri, Cimmeri, Sciti, Greci, Goti, Bizantini, Ebrei, Armeni, Genovesi, Tatari, Russi; nessuno di questi popoli ha legato in maniera definitiva il suo nome alla regione, ma ognuno vi ha lasciato importanti tracce storiche e culturali. In epoca moderna e contemporanea due popoli hanno avuto al suo interno un ruolo fondamentale e in sostanza egemonico: dapprima i Tatari (dal 1441 al 1783), quindi i Russi (dal 1783 ad oggi con una interruzione tra il 1991 e il 2014). L'autore ci guida alla scoperta di questa regione tracciandone la storia dall'antichità, evidenziandone la dimensione multietnica e multiculturale, e giungendo al presente, all'annessione alla Russia nel 2014 e alla guerra russo-ucraina. -
Le pietre di Gerusalemme. D'oro, di rame, di luce e di sangue
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La ricchezza del debito pubblico. Secoli XII-XXI
Una montagna pronta a crollare con inenarrabili danni: così molti immaginano il debito pubblico o meglio la sua eccessiva dimensione. Si tende a demonizzarlo, senza tener conto di altri aspetti. Per darne conto, il volume ricostruisce l'evoluzione del debito pubblico tra Medioevo ed Età Contemporanea. In questo quadro emerge come in realtà abbia svolto una funzione spesso propulsiva in vari settori della vita; in particolare ha consentito uno sviluppo capace di migliorare le condizioni materiali e di sicurezza della popolazione. Il denaro preso a prestito è servito a costruire infrastrutture viarie, industriali e sanitarie, a finanziare conflitti ma anche a garantire l'alimentazione e il sostegno di segmenti fragili della popolazione, ad ampliare il patrimonio artistico e a concedere qualche svago a chi non se lo sarebbe potuto permettere. -
Solo i folli cambieranno il mondo. Arte e pazzia
«Il folle fugge dal pensiero cristallizzato per vivere in un futuro diverso e apre strade che solo più tardi saranno percorse con naturalezza anche dai cosiddetti normali.» Albert Einstein diceva che «solo coloro che sono abbastanza folli da poter pensare di cambiare il mondo lo cambiano davvero». La follia non è irrazionalità, la follia può essere considerata una forma di pensiero eccentrico, capace di nuove interpretazioni, nuovi modi di vedere e nuovi modi di cogliere il mondo. In questo volume, Lamberto Maffei ci accompagna nel mondo dell'arte e del cervello. Attraverso il racconto di artisti folli, ci mostra come la creatività può salvare il mondo fornendo un punto di vista diverso, ma al tempo stesso vero e diretto. In un tempo ricco di incertezze e retto dalla pressione all'omologazione delle nuove tecnologie, l'autore ci fornisce un quadro della nostra natura umana inedito, nuovo e autentico, dove non si nascondono fragilità, bellezza e paure dell'infinito e della fine, temi esistenziali propri dell'essere persone consapevoli. -
Macroeconomics
Si propone la versione inglese del testo di macroeconomia dello stesso autore, uscito per la prima volta nel 2008 e successivamente nel 2014 e nel 2019. Qui vengono introdotti i fatti macroeconomici – aggiornati ai dati più recenti – in una prospettiva di confronto europeo e internazionale. Il testo è stato adattato nei contenuti e nelle dimensioni alle esigenze dei corsi in lingua inglese; particolare attenzione è riservata al ruolo delle imperfezioni di mercato nella spiegazione delle tendenze economiche di medio e lungo periodo, alla dinamica del debito pubblico, all’economia Keynesiana, alla interazione fra mercati finanziari e reali, alla crisi e agli anni successivi di lenta ripresa, alla crescita economica esogena ed endogena, alla contabilità ambientale. -
Ribelli contro Roma. Gli schiavi, Spartaco, l'altra Italia
Il nome di Spartaco è legato alla terza e più nota delle guerre cosiddette servili, ribellioni di schiavi e non solo, che afflissero lo Stato romano fra secondo e primo secolo a.C. All'indomani di conflitti che avevano lasciato strascichi spaventosi di rovine, lutti, odio, Spartaco riuscì a coagulare attorno a sé lo scontento delle popolazioni meridionali, soprattutto appenniniche, non ancora integrate. Fu dunque l'ultimo condottiero di un'Italia disperata e furibonda, da secoli in lotta con Roma. Crasso mise fine alla guerra, ma Roma, provata, fu infine costretta a cedere pienamente alle richieste degli Italici. «Brizzi apre il dossier dell'""altra Italia"", quella del mondo appenninico e meridionale che fino all'inizio del I secolo a.C. prese più volte le armi contro Roma» (Paolo Mieli). -
La vita sensibile
La sensibilità marca profondamente la nostra esistenza: piene di forme sensibili sono la vita diurna così come quella che ci regalano i sogni notturni, la musica che ascoltiamo, gli affetti che proviamo e i sapori che gustiamo. Ma la sensibilità è altresì facoltà attiva: parlando, disegnando, modificando la materia che ci circonda produciamo ogni volta sensibilità. Anche se la scienza, la filosofia, il diritto ci hanno abituato a scorgere nella razionalità il tratto distintivo della specie umana, e nella ragione la facoltà che rende veramente umana la vita di Homo sapiens, Emanuele Coccia propone oggi di infrangere questa lunga tradizione di pensiero, riabilitando una modalità negletta eppure onnipresente della nostra vita. -
Stranieri. Storie e immagini dell'altro nella cultura romana
La scelta di Romolo, che dopo aver sconfitto i Sabini in guerra ne fa altrettanti cittadini romani, è solo il primo caso di un'attitudine all'incorporazione di genti ed etnie diverse che caratterizza Roma sin dalla sua fondazione: nei secoli successivi il processo continua fino a comprendere tutti gli abitanti di un impero esteso su tre continenti. Chiamando a raccolta saperi diversi, il volume esplora alcuni momenti di questo percorso, raccontando storie di uomini e donne, ma anche vicende di dee e dèi venuti da lontano e accolti nel pantheon di Roma, e giungendo al rapporto con gli stranieri più estremi, stanziati nel cuore dell'Asia, eppure coinvolti in uno scambio commerciale capace di stabilire relazioni e cancellare distanze. -
Introduzione alla psicologia del lavoro. Nuova ediz.
Questo manuale offre una panoramica dei temi più rilevanti che costituiscono l'oggetto di studio della psicologia del lavoro. In questa nuova edizione ampiamente aggiornata si tiene inoltre conto dell'evoluzione dei fattori di contesto che hanno condizionato e condizionano lo svolgimento delle attività lavorative e, di conseguenza, il loro studio psicologico: dalle nuove tecnologie, agli sviluppi delle modalità di lavoro da remoto. L'attività lavorativa è vista qui come espressione di una complessa interazione di aspettative, intenzioni, valori e scopi, attraverso i quali il lavoratore si confronta attivamente con le richieste di un concreto ambiente tecnico e sociale, ricavandone benefici, ma, nel contempo, pagandone dei prezzi spesso non proporzionati al livello di impegno profuso. -
Prevenzione è rivoluzione. Per vivere meglio e più a lungo
Cosa vuol dire prevenzione? Vivere più a lungo e liberi da malattie, innanzitutto. Ma non solo. Prevenzione è lotta alle disuguaglianze, a cominciare da quelle economiche; prevenzione è cura dell’ambiente; è risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale, in favore di maggiori risorse per una salute accessibile e gratuita per tutti. Potremmo rendere possibile tutto questo, a patto di una vera e propria rivoluzione culturale, ormai indispensabile per il pianeta e per la popolazione umana. È questa la sfida di Silvio Garattini che invita ciascuno di noi a impegnarsi per un futuro più sano e giusto. -
Spalancare gli occhi sul mondo. Dieci lezioni su Leopardi
«Non conosciamo bene il luogo in cui vogliamo arrivare. Non esiste una città o un paese che si chiami «Leopardi». Magari per alcuni di noi ci sono capitoli di manuale, brani di antologia che hanno quel nome. Mettiamoli da parte, il viaggio deve avvenire con le sole nostre forze. Non mostriamo impazienza, o paura di perderci ogni tanto. Partiamo, seguendo da subito un primo cartello segnaletico in cui è scritto L'infinito...» Come parlare di un autore immenso come Leopardi? Come trasmettere oggi il fascino di un poeta contemporaneo di ogni tempo? Si possono raccontare l'infinito, l'amore per la natura, le donne sognate e negate, il senso del vero e della bellezza, infine quell'unità di pensiero e poesia che lo caratterizza? Dieci lezioni, dieci modi per intrecciare Leopardi con la nostra epoca inquieta, e sempre più alla ricerca di un equilibrio difficile tra l'uomo e l'ecosistema. Da questo libro emerge tutta la potenza di un autore sul quale non si possono dire parole definitive, perché suscita continue domande; un autore che sentiamo intimamente moderno anche nella sua lontananza, nel suo essere stato un grande «assente» dalla vita. Leopardi scrittore dell'immaginazione, della creatività, del desiderio, che ci costringe ancora a spalancare gli occhi di fronte al mondo: Leopardi «sensibile e immaginoso». -
Teorie e tecniche dell'inchiesta e del sondaggio
Le inchieste e i sondaggi sono di gran lunga gli strumenti di ricerca cui si fa più frequentemente ricorso nelle scienze sociali applicate. Questo volume presenta le basi teoriche e applicative per la realizzazione di una ricerca basata su queste tecniche e per la definizione di strumenti, a partire dal questionario, da utilizzare in questo ambito. Nei diversi capitoli vengono presentate la metodologia per la progettazione di una ricerca, la costruzione di un questionario, la definizione della attendibilità e validità, fino alle tecniche di somministrazione, la codifica dei dati e la loro presentazione. Vengono inoltre affrontati aspetti pratici della ricerca, come i criteri per decidere quando utilizzare un questionario esistente o svilupparne uno nuovo o come costruire un buon questionario. Un manuale per chi si occupa di metodologia della ricerca e di teorie e tecniche del questionario. -
Sorelle nello Spirito. teresa di Lisieux e Elisabetta di Digione
Teresa di Lisieux ed Elisabetta di Digione hanno considerato l'atto della dedizione totale a Dio uno e trino come il modo più sublime ed efficace per impegnare la propria vita nella salvezza del mondo. Esse sanno bene che una simile vocazione porta al nascondimento, così come le radici affondano nel terreno oscuro. Ma, come von Balthasar mostra magistralmente, è proprio da questo nascondimento che la Chiesa trae nutrimento e forza per le proprie azioni. Sarebbe assurdo strappare le radici dal terreno «affinché anch'esse possano stare all'aria e al sole»; l'albero infatti seccherebbe subito. Teresa ed Elisabetta, unite in un'intuizione fondamentale, si trovano, pur in questa concordanza di vedute, animate da un'opposizione estremamente feconda per il cammino della Chiesa verso la salvezza. Il loro donare la vita alla realtà della fede, infatti, prende corpo nel 'fiat' incondizionato che i loro cuori pronunciano al richiamo della volontà divina, il loro abbandonarsi e lasciarsi condurre è ciò che von Balthasar indica quale esempio di totale adesione alla parola di Dio. -
Opera omnia. Vol. 2: L'uomo e il sacro nella storia dell'umanità.
In questo secondo volume Ries si interroga sui valori e le risorse del sacro e studia il ruolo che esso svolge nella vita, nei comportamenti e nelle attività umane, trattando i temi dell'ambiente, della santitè, delle reliquie, della preghiera, del sacrificio, degli spazi sacri, dei santuari, dei pellegrinaggi. -
Sorpreso dalla gioia. I primi anni della mia vita
Il libro in cui Lewis racconta il suo passaggio dall'ateismo al cristianesimo. È una storia, come dice l'autore, «insopportabilmente personale». Chiunque però cominci a leggerla la lascerà a malincuore come accade ad ogni vera storia, come accade quando uno scrittore sa «creare» un mondo, sia che lo inventi, sia che lo testimoni. E i lettori di Lewis sanno che egli è magistrale in ambedue i casi. Si legge la storia di questa conversione senza accorgersi di percorrere una lunga strada: dai passatempi dell'infanzia alle emozioni dell'adolescenza, all'inizio della maturità. È come assistere all'indagine di un detective che voglia andare a fondo di un «caso» che lo appassiona. C'è in questa storia una tensione analoga, resa con la capacità poetica e il vigore narrativo di un grande scrittore. -
Contro gli avversari delle icone
Le tre Confutazioni contro di iconoclasti di Teodoro lo Studita, monaco bizantino vissuto tra l’VIII e il IX secolo, sono un trattato in forma dialogica che testimonia tutta la forza spirituale del Santo nell’affrontare, con franchezza d’animo e profonda convinzione, l’eresia iconoclasta. Le argomentazioni dell’autore, esposte secondo la logica del sillogismo di tradizione greca, manifestano la sua straordinaria cultura, dimostrandosi fondate e inattaccabili, non lasciando spazio al dibattimento perché la verità è unica ed eterna. Il libro di Antonio Calisi – noto iconografo e conoscitore della teologia e della liturgia bizantina – è la prima traduzione in lingua italiana del testo antico edito da Migne nella Patrologia Graeca (vol. 99) e offre un notevole contributo alla conoscenza della questione delle icone e del dibattito sull’ipostasi di Cristo. Un utile supporto di studio per gli appassionati della teologia dei Santi Padri e della storia della Chiesa nell’impero bizantino ai tempi di Teodoro lo Studita. La prefazione è opera di Emanuela Fogliadini. -
Gesù di Nazaret
L'analisi compiuta in questo libro tende a dimostrare che Gesù ha eliminato il fondamento della cultura ebraica scalzando i legami di sangue come unità di essenza, il tempo come attesa della salvezza, i tabù e i rituali di purificazione. Viceversa il cristianesimo, costituendosi fin dalle prime azioni di Pietro e di Paolo con tutte le strutture normali del sacro, non ha messo in atto quello che Gesù aveva proposto. Si tratta di un'operazione impossibile? A giudicare da quello che è avvenuto nei duemila anni trascorsi e da quello che sta avvenendo oggi, con il riavvicinamento della Chiesa wojtyliana all'ebraismo e al musulmanesimo, sembrerebbe di sì. Tuttavia la proposta di Gesù sembra l'unica degna di salvare l'uomo contemporaneo. -
Il Corano
Secondo la tradizione islamica, il Corano è il Libro Sacro per eccellenza, la Parola di Dio rivelata al profeta Muhammad tramite l'Angelo Gabriele. Composto da 114 capitoli, detti sure, suddivisi in versetti (ayat), il Corano all'inizio fu trasmesso oralmente: dopo la morte del Profeta le sure furono raccolte e divise in sure meccane e medinesi, a seconda del periodo in cui furono rivelate. Le sure meccane, più antiche e brevi, risalgono a prima dell'emigrazione (egira) di Muhammad a Medina e in esse sono contenuti i fondamenti dell'Islàm; le sure medinesi sono discorsi su culto, diritto e ordine sociale rivolti alla nascitura e neonata comunità islamica. Questa edizione del Corano, lasciata in eredità dal maggior islamista italiano Alessandro Bausani, rimane un costante punto di riferimento a più di quarant'anni di distanza dalla sua prima apparizione: qui, riproposta con revisioni e aggiornamenti, si avvale di tutta la scientificità e complessità degli studi contemporanei per garantire al lettore la più adeguata conoscenza dell'Islàm e del suo Corano. -
Il giuoco delle parti
""Non t'è mai avvenuto di scoprirti improvvisamente in uno specchio, mentre stai vivendo senza pensarti, che la tua stessa immagine ti sembra quella d'un estraneo, che subito ti turba, ti sconcerta, ti guasta tutto, richiamandoti a te, che so, per rialzarti una ciocca di capelli che t'è scivolata sulla fronte?"" (Luigi Pirandello). -
L'enigma di Piero. L'ultimo bizantino e la crociata fantasma nell...
A Urbino nella Galleria nazionale c'è un dipinto misterioso, la ""Flagellazione"" di Piero della Francesca, di cui s'ignora la committenza, la data precisa, il significato. A partire da questo enigma Silvia Ronchey ha scritto una vera e propria detective story, piena di colpi di scena. Protagonisti? Papi, cardinali, agenti segreti, torbidi signori rinascimentali, spie russe, grandi pittori e, come un ragno al centro della tela, il genio politico dell'ultimo grande bizantino, Bessarione. La teoria suggestiva che emerge da queste pagine rimanda a un evento che, come un 11 settembre immensamente più devastante, ha sancito lo scontro di civiltà tra Cristianesimo e Islam: la caduta di Costantinopoli in mano ai turchi nel 1453.