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Rimbaud. Speranza e lucidità
Arthur Rimbaud, il poeta che ha rivoluzionato la poesia, finalmente liberato dai facili schematismi di molta critica presente e passata: è qui non solo il poeta maledetto per eccellenza, ma il protagonista di un viaggio nella parola che ha costituito una frattura radicale, una svolta decisiva capace di ridefinire la poesia stessa. Yves Bonnefoy, il maggiore poeta francese vivente e una delle più illustri personalità della cultura mondiale, ripercorre in questo, libro - appena uscito in Francia e frutto del lavoro di un cinquantennio - le tracce di una passione e di un dialogo con l'opera del grande poeta di Charleville: dallo storico e fortunatissimo ""Arthur Rimbaud"" (1961) al recente e inedito ""Notre besoin de Rimbaud"" (2008), i saggi di Bonnefoy appaiono in una nuova versione, che rappresenta un'estrema messa a punto della sua visione. Pagine da leggere come un diario, come il racconto di un lunghissimo amore mai sopito: l'amore per i versi di Rimbaud che, in ultima analisi, sembra coincidere con quello per la poesia. Dalla ricostruzione minuziosa dell'ambiente provinciale d'origine, che attinge alla corrispondenza familiare, al rapporto controverso con la madre e i fratelli, fino alla relazione con Verlaine e all'attraversamento della ""Stagione in inferno"", il saggio di Bonnefoy ricolloca Rimbaud al centro del dibattito poetico, riscoprendo la grandezza di una poesia che nella sua immediatezza e intensità non ha mai smesso di essere necessaria per il nostro presente. -
Antropologia dell'acqua. Riflessioni sulla natura liquida del lin...
""La voce più originale della letteratura in lingua inglese oggi"", così Michael Ondaatje - l'autore del Paziente inglese - ha definito Anne Carson. A scorrere le pagine di questo piccolo capolavoro della celebratissima autrice canadese, non si fa certo fatica a comprendere le ragioni di una simile ammirazione: Anne Carson rompe qualsiasi schema e ha il dono raro di risvegliare nei suoi lettori energie emozionali e intellettuali assolutamente nuove. La lettura di questi testi non potrà che affascinare chi non crede nei ""generi"". Antropologia dell'acqua è infatti felicemente inclassificabile: possiede il ritmo della poesia e la concretezza della prosa, la logica della matematica e il respiro del pensiero. Saggi, diari, appunti di viaggio, racconti: i diversi materiali che compongono il volume sono in primo luogo una riflessione sulla natura liquida del linguaggio, sul suo stagnare, scorrere, dissolversi. Le pagine sono mappe su cui seguire la relazione tra le creature e l'acqua, tra l'amore e l'acqua, tra la morte e l'acqua. È un libro di viaggio che spalanca la descrizione per riflettere davvero sull'enigma del visibile, è una coraggiosa meditazione sul dissolvimento dei nostri legami e sulla nostra impotenza a trattenere chi amiamo, proprio come è impossibile trattenere l'acqua tra le dita. Un libro filosofico e poetico, tessuto, ma non appesantito, di citazioni, fitto di microracconti, a volte conclusi altre volte no, come accade del resto nella vita. -
Piccola storia del paesaggio. Uomo, mondo, rappresentazione
Giardini all'italiana, alla francese o all'inglese, sublimi deserti, brughiere malinconiche, foreste incontaminate, montagne maestose: tutto è paesaggio. Non c'è paesaggio soltanto sulla Terra ma anche sulla Luna, e non solo in campagna ma anche in città. I paesaggi possono persino trovarsi in spazi chiusi. Ma non è sufficiente mettere insieme un guazzabuglio di elementi, animati e non, per fare un paesaggio: ciò che conta sono le immagini, gli stati d'animo, le interpretazioni dell'osservatore rispetto alle cose percepite. In questo agile volume, uno dei massimi esperti del tema ripercorre la storia di un concetto che tanto ha a che fare con la percezione del mondo e la rappresentazione che l'uomo ne ha dato nel corso dei secoli. Il paesaggio, infatti, è cosa completamente diversa dalla natura, ma non esiste paesaggio, anche il più artefatto paesaggio urbano, che non porti in sé tracce della natura. È in questa zona di confine tra natura e cultura che si collocano le riflessioni intellettuali, artistiche, filosofiche che hanno composto la storia del paesaggio. A partire dall'ascesa di Petrarca al monte Ventoso fino alle odierne questioni relative alla tutela delle aree paesaggistiche, Küster ci conduce in un viaggio affascinante nell'immaginario dell'uomo moderno, che nell'idea di paesaggio ha condensato, nel tempo, il suo altalenante rapporto con la natura, sempre teso fra tentazioni di dominio e assoluta fascinazione. -
Un fisico delle origini. Heidegger, la scienza e il rapporto con ...
Qual è il rapporto di Martin Heidegger con la scienza? È la domanda a cui questo libro tenta di rispondere, allargando l'orizzonte alla filosofia teoretica, alla storia della filosofia e a quella della scienza. Il confronto di Heidegger con la scienza contemporanea, soprattutto con la relatività e la fisica dei quanti, costituisce per Enrico Giannetto il terreno privilegiato per una nuova lettura del suo percorso filosofico. Se Heidegger ha proposto una filosofia negativa, una filosofia vivente, non disgiunta dalla vita, il suo pensiero si muove nel solco di una radicale frattura con la tradizione filosofica precedente, colpevole di aver prodotto una metafisica che tradisce nel suo significato più pieno la vita stessa. Heidegger emerge come un cristiano delle origini, che tale è rimasto nel suo rifiuto de! cristianesimo come sistema dottrinale-metafisico: è infatti la vita cristiana autentica il luogo in cui - da ancora prima di ""Essere e tempo"" e anche dopo - egli ha individuato la radice della sua prospettiva antimetafisica. Heidegger riscopre nel presocratico pensiero della physis la via per ricomprendere il cristianesimo originario, in alternativa al platonismo e all'aristotelismo. Con una lettura assolutamente innovativa, Giannetto connette questo aspetto cristiano di Heidegger con il suo attacco alla metafisica, la sua critica alla scienza moderna e la sua comprensione degli orizzonti aperti dalla fisica contemporanea. -
Raja. Il più grande mago del mondo
Raja appartiene a un'antica famiglia di maghi. Purtroppo, però, nessuno erede ai suoi poteri. Così, quando una mattina Raja annuncia a suo padre e agli anziani che, per onorare la memoria di sua madre, lui diventerà il più grande mago del mondo, non sono in molti a prenderlo sul serio... Età di lettura: da 7 anni. -
Adelaide. Il canguro volante. Ediz. illustrata
""Adelaide cresceva e le ali diventavano sempre più grandi. Le piaceva guardare gli uccelli e gli aeroplani che passavano sul deserto, e desiderava tanto poterlo fare anche lei"". Età di lettura: da 4 anni. -
Fine della finanza. Da dove viene la crisi e come si può pensare ...
Si dice, con leggerezza, che tutte le crisi prima o poi finiscono - salvo ammettere in seguito, con altrettanta leggerezza, che ve ne saranno sempre di nuove. Ma le crisi non sono affatto un inevitabile ""effetto collaterale"" della finanza. Piuttosto, sono la prova di un difetto costitutivo dell'attuale configurazione della finanza di mercato. È pensabile un'altra finanza? Per rispondere a questa domanda gli autori sottopongono la crisi finanziaria a una triplice interrogazione. Che cosa è entrato in crisi? Da dove viene la crisi? Come uscire dalla crisi? -
Amici così, per grazia di lettura
A quasi trent'anni dalla sua scomparsa, l'antologia ""Amici così, per grazia di lettura"" raccoglie trenta poesie e un poemetto del grande poeta spagnolo e antifranchista Jorge Guillén nelle versioni di Montale, Traverso, Bigongiari, Luzi, Guidacci, Risi e Zanzotto. Amico di Salinas e García Lorca, membro della cosiddetta generazione del '27, il ""vate castigliano"" (come lo definì Montale) amò infinitamente il nostro paese e fu a sua volta fine traduttore di autori classici e moderni della letteratura italiana. In Italia quasi tutti i grandi poeti, del primo come del secondo Novecento, conobbero la luce pura e trasparente dei suoi versi intrattenendo con lui un vivace e intenso scambio intellettuale ed epistolare. Amici così, per grazia di lettura è un'antologia di soli poeti e poeti-traduttori. La scelta non è stata casuale e segue il desiderio che lo stesso Guillén aveva espresso a Oreste Macrì in una lettera del 1960: ""Lerici desidera pubblicare un'antologia [...] mi piacerebbe che accanto alle sue traduzioni figurassero quelle dei miei amici italiani. In questo modo, la forma corale esprimerebbe felicemente i miei rapporti personali con i poeti e letterati di questo paese: Montale, Traverso, Bigongiari, Luzi, Baldi, Tentori, Guidacci"". -
Album letterario o Lo scrigno del giovane Kreisler
Lettore appassionato e vorace, Johannes Brahms cominciò nel 1853 a trascrivere su robusti quaderni foderati di lino i passaggi più interessanti o toccanti dei libri che acquistava o si faceva prestare. Sulla copertina del primo, annotò a grandi lettere ""Lo scrigno del giovane Kreisler"", titolo che rimanda a Johannes Kreisler, il musicista al limite tra genio e follia scaturito dalla penna di E.T.A. Hoffmann, con il quale Brahms si identificò con entusiasmo al punto da trasformarlo nel proprio alter ego romantico, impulsivo e tormentato. Pubblicati in Germania nel 1909 dal musicologo Carl Krebs, tali quaderni appaiono in un'edizione che integra e rettifica in più punti la versione originale tedesca, arricchita da un'introduzione aggiornata ai più recenti studi musicologici brahmsiani. Scorrerne le pagine consente di compiere un viaggio nel cuore della sensibilità dell'epoca: Jean Paul e Novalis, Goethe e Schiller, Eichendorff e Tieck, Herder, Lessing, Wackenroder, Grillparzer, Grabbe, Rückert, Shakespeare e Swift, Dante e Tasso sono solo alcuni degli oltre 120 autori che vi compaiono. Ma accanto a un interesse di carattere generale, queste annotazioni poetiche e filosofiche, talvolta citate a memoria e spesso modificate da Brahms, offrono al lettore la possibilità di entrare nel laboratorio creativo e psicologico più profondo di una personalità per altri versi fortemente enigmatica; un laboratorio in cui la poesia e la grande letteratura si fondono con pulsioni poetiche personali e intime. -
Capire e farsi capire in ceco, polacco, slovacco, sloveno, ungherese
Un compagno di viaggio utile per risolvere le situazioni più difficili, che permette di scambiare opinioni e di prendere parte attiva a incontri e conversazioni; aiuta a condividere interessi e sentimenti, a parlare di arte, cultura, sport, amore. -
India. Ediz. illustrata
La storia millenaria dell'India, le sue innumerevoli divinità, la varietà dei paesaggi e delle culture, in un libro colorato e vario come un mercato di spezie.Un libro che racconta ai ragazzi i mille volti dell'India: natura e clima, religione e arte, storia e vita quotidiana. Illustrato con fotografie, cartine e dipinti all'acquerello, come un carnet di viaggio. Età di lettura: da 8 anni. -
Le scoperte di Alice nel paese delle meraviglie
LeMilleunaMappa è l'unica cartina che ti fa viaggiare con la fantasia senza perdere la strada. Una cartina 66x98 cm ingualcibile, idrorepellente, indistruttibile che in un solo colpo d'occhio situazioni, ambienti, personaggi; con una legenda dettagliata, sentieri ben segnalati: impossibile perdersi e con le strane parole e gli strani animali di Alice. Età di lettura: da 5 anni. -
Django. Vita e musica di una leggenda zingara
Nato in un carrozzone zingaro a un crocevia in Belgio, Django Reinhardt, nonostante una mutilazione alla mano sinistra sofferta da ragazzo, diventa in pochi anni uno dei più famosi jazzisti europei, guadagnandosi l'apprezzamento dei protagonisti del jazz d'oltreoceano, da Armstrong a Ellington. La sua personalità era geniale, lirica e imprevedibile: vestiva con gli abiti più alla moda, era capace di ottenere compensi enormi e di spenderli alla stessa velocità con cui li guadagnava; ospite regolare dei più eleganti alberghi d'Europa, la sua vera dimora restava il carrozzone nel villaggio manouche. Il suo stile ha rivoluzionato la tecnica della chitarra jazz per sempre. Di lui Michael Dregni fornisce il ritratto definitivo, non solo tratteggiando la sua colorita biografia, ma inserendola in un'ampia narrazione della cultura zingara e dell'ambiente musicale parigino dell'epoca; getta inoltre nuova luce sulla sua maestria tecnica e musicale, esaminando nel dettaglio le molteplici forme cui Django ha applicato il suo genio, dalla musette al jazz hot, e rievocando gli incontri che hanno segnato il suo percorso artistico, primo fra tutti quello con l'amico fraterno Stéphane Grappelli, senza dimenticare gli altri chitarristi manouche con cui amava suonare; completa quindi il libro una breve storia del gypsy jazz dopo la scomparsa del grande maestro. -
Sguardo a Oriente. Reportage, ricordi, racconti di un continente ...
""Sguardo a Oriente"" è una raccolta di reportage, ricordi e racconti di Dacia Maraini su Afghanistan, Cina, Corea, Giappone, India, Iran, Palestina, Pakistan, Siria, Tibet, Turchia, Vietnam, Yemen... Sono testi in cui si sente il ritmo narrativo della grande scrittrice che, come la nonna Yoï, il padre Fosco e la madre Topazia, ama viaggiare e raccontare le vicende e i personaggi di posti lontani. Paesi come il “Caro Giappone” di cui ricorda il periodo di internamento a Nagoya dal 1943 al 1945, le vittime della bomba atomica, i morti per il ""superlavoro"", l’emancipazione femminile e il fascino del teatro Nō. Il libro parla anche di alcune nazioni che l’autrice ha visitato con Maria Callas, Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini: dalla Cina, pronta a fare “l’ultima pedalata verso il capitalismo”, allo Yemen, afflitto dalla guerra e dalle carestie, e all’India, dove sono in crescita episodi di stupro e di femminicidio. Un’attenzione particolare è riservata a problematiche attuali come la guerra civile in Siria e la coraggiosa protesta delle donne afghane contro le restrizioni imposte dal regime talebano. -
Rembò
Davide Enia è attore, regista e autore teatrale pluripremiato. Ha scritto e interpretato su Rai Radio2 Rembò, la storia di un calciatore prodigio, un poeta del pallone, che nel 1974, a soli 19 anni, nonostante sia al culmine del successo, si ritira. Da allora, di lui non si sa più niente. La narrazione della sua vita leggendaria è ora un libro. -
Maria accanto
Immaginate una commedia romantica senza love story. Prendete la Santa Vergine Maria e trattatela come una di noi: jeans di H&M e scarpe da ginnastica. Poi lasciatevi stupire. Elisabetta, detta Betty, è una ragazza di venticinque anni senza particolari pretese né ambizioni. E di Milano, vive con la madre nel quartiere di Lambrate e fa la segretaria in uno studio dentistico con un contratto a tempo indeterminato, una vera fortuna se paragonata alle situazioni precarie in cui versano Vero, la sua migliore amica, e Luchino, il suo più stretto confidente. Si divide fra lavoro, fidanzato e serate in compagnia. Una normalità rasserenante. Ma una sera, dopo piccoli avvertimenti a cui non dà peso, le appare Maria, la Madonna, proprio in camera sua. È un'apparizione esclusiva, a carattere privato. Nessun segreto da rivelare, nessuna profezia di catastrofi imminenti. Maria ha bisogno di un'amica. Di una persona semplice, quasi banale, da frequentare e con la quale condividere esperienze quotidiane. Vuole essere una ragazza qualsiasi, ciò che non è potuta mai essere. -
Il marchio
Anna Kreuz, infermiera in un centro di cura in Svizzera, trascorre il proprio tempo libero nella serra, cataloga, seziona, ibrida, tratta gli esseri umani come piante e le piante come esseri umani, li mantiene in vita senza parole, con gesti meccanici. Gli anni passano tra gli esercizi e i lavaggi degli ospiti, fino al giorno in cui alle sue cure viene affidata Gertrud e tra le rughe di quel viso Anna riconosce i tratti di un angelo sterminatore del passato. Poco alla volta emerge dalla nebbia la storia, reale o immaginata, del tormentato legame tra due ragazze, una zingara e un'ebrea, chiuse entrambe in un collegio, entrambe ai margini, Anna e Franziska. I ricordi cominciano a ribollire come lava, le voci a scandire le immagini. La vicenda ci viene rivelata per illuminazioni improvvise che fanno solo intuire ciò che è accaduto, o meglio ciò che la memoria restituisce come verità. Così realtà e immaginazione, o incubo, si fondono, evocate con un linguaggio secco e frammentato, che sa del dolore del castigo. Con ""Il marchio"", Fandango Libri comincia la ripubblicazione delle opere narrative di una delle maggiori autrici europee del Novecento, paragonata per grandezza a Paul Celan, Nelly Sachs e Antonin Artaud. Insieme a ""Labambina"" e ""Accusata"" questo primo romanzo compone La trilogia della violenza, tre pannelli netti e crudeli per raccontare, tra sogno e realtà distorte dalla sofferenza, una storia di esclusione: l'accanita persecuzione di un'etnia nel cuore della ricca Svizzera del secondo Novecento. -
Uomo invisibile
Uno dei romanzi più abbaglianti del '900, pubblicato per la prima volta nel 1952, che ha certamente cambiato la letteratura statunitense.rnrn«Un libro di prim'ordine, superbo» - Saul Bellowrn«Un libro che mi ha formato come uomo e come politico» - Barack Obamarn«Un classico. Una delle voci più originali dell'America nera» - The Timesrn«L'uomo che ha reso visibile l'America nera... sconvolgente, sincero e incredibilmente divertente» - TelegraphrnrnEllison racconta il disincanto di un giovane umiliato, senza identità, se non il colore della sua pelle nel Sud razzista e ad Harlem, prima testimonianza del dramma irrisolto degli afroamericani. Uno dei romanzi più abbaglianti del '900, pubblicato per la prima volta nel 1952, che ha certamente cambiato la letteratura statunitense. -
Sono un mostro che vi parla
Durante le giornate internazionali dell'École de la Cause Freudienne a Parigi, nel 2019, Paul B. Preciado tiene una conferenza davanti a 3500 psicoanalisti. Psicoanalisti che gli hanno ripetutamente diagnosticato una ""malattia mentale"". Non intende parlare dell'omofobia e della transfobia dei padri fondatori della psicoanalisi, ma mette in luce la complicità della psicoanalisi con l'ideologia della differenza sessuale. Con la sua profonda visione, lancia un appello per la trasformazione dei discorsi e delle pratiche psicoanalitiche. La pubblicazione integrale di questa conferenza, essenziale per arricchire ed estendere il dibattito in Italia. -
Una squadra
Dal 1976 al 1980 l'Italia è la squadra da battere. Parliamo di tennis e il trofeo per cui si lotta è la Coppa Davis. La squadra è formata da quattro giocatori: Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli. In quei cinque anni raggiungono la finale quattro volte, vincendo solo una volta: nel '76 contro il Cile. Intorno a quella finale si crea un vero e proprio caso politico, con enormi polemiche sull'opportunità di andare a giocare con i colori dell'Italia nel Cile del dittatore Pinochet. ""Una Squadra"" è la voce dei cinque artefici di una delle vittorie più epiche dello sport nazionale.