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Umberto Riva. Interni e allestimenti
L'architettura di Umberto Riva, classe 1928, ha attraversato gli ultimi 60 anni distinguendosi per la sua stimolante complessità. Questa monografia analizza, per la prima volta in forma organica e cronologicamente estesa, il suo lavoro nel campo degli interni e degli allestimenti, ambiti d'indagine fondamentali per l'architetto milanese. Negli spazi domestici a contatto con la natura, negli appartamenti in città o nei locali pubblici emerge infatti il carattere inquieto e radicale dell'opera di Riva, in cui la ricerca della forma porta con sé una più intima riflessione sull'abitare. Nel campo degli allestimenti, l'architetto mette invece in scena un rapporto complesso tra le opere esposte, la narrazione curatoriale e lo spazio del museo, dimostrando di essere uno dei migliori eredi e continuatori della rivoluzione museografica italiana del Novecento. -
Guida alla Parigi ribelle
Parigi è da sempre teatro di manifestazioni popolari, di insurrezioni e di sommosse collettive: la rivoluzione del 1830, quella del 1848, la Comune, i grandi scioperi del Fronte popolare del 1936, la Liberazione nel 1944, le proteste studentesche del maggio '68, fino alle rivolte delle periferie nel 2005. Strada per strada, edificio per edificio, arrondissement per arrondissement, gli autori tracciano una vera e propria mappa dei luoghi dove hanno vissuto e agito rivoluzionari, scrittori, artisti ribelli. Da Bakunin a Hemingway, da Simon Bolívar a Ho Chi Minh, da Marx a Louise Michel, e poi George Sand, la banda Bonnot, la Bella Otero, Guy Debord, il subcomandante Marcos, Picasso, Lenin, Chopin, tutti questi e mille altri hanno tratto alimento dalla città delle rivoluzioni e del libero pensiero. -
Le notti fiorentine
Una raccolta di lettere datate 1922 – nove scritte da Marina Cvetaeva ad Abram Višnjak, e una indirizzata da lui a lei – testimonianza del breve ma intenso rapporto epistolare tra la grande poetessa russa e il proprietario della casa editrice Gelikon. Una passione travolgente dall'epilogo amaro. Inedite fino al 1983, quando videro per la prima volta la luce in Italia, ""Le notti fiorentine"" hanno anche contribuito ad alimentare la folta leggenda degli amori della Cvetaeva. -
L' invenzione dell'amore
Dalla terrazza del suo appartamento a Madrid, Samuel osserva con distacco il viavai quotidiano della città. È un uomo che non ama impegnarsi con nulla e con nessuno, vive da solo e passa da una relazione all'altra. Una mattina, però, qualcuno gli annuncia al telefono che Clara è morta in un incidente stradale. Sebbene non conosca nessuna Clara, Samuel decide di partecipare al funerale, spinto da un misto di curiosità e noia. Affascinato dalla possibilità di sostituire la persona per la quale lo scambiano, Samuel s'inventa una relazione con Clara, entrando così in un gioco di cui a poco a poco perderà il controllo. -
Febbre da fieno
Una serie di morti inspiegabili, un enigma dal gusto intellettuale in cui le regole del gioco sembrano chiare, eppure qualcosa sfugge sempre, le certezze divergono, i dati raccolti si contraddicono e il quadro generale rimane oscuro. L'ultima risorsa è un astronauta in pensione che, coinvolto nelle indagini, viaggerà tra Napoli, Roma e Parigi mettendo più volte a repentaglio la propria vita nel tentativo di risolvere il mistero. Uscito in Polonia nel 1975, arriva anche in Italia ""Febbre da fieno"". Stanislaw Lem, autore dalla sconfinata cultura scientifico-umanistica, costruisce un racconto a tratti allucinante che fa tremare la solidità del mondo e, in un certo senso, mette in discussione le leggi che crediamo lo governino. -
Sete
Dalla penna inimitabile della narrativa contemporanea, Amélie Nothomb, un romanzo di passione che è anche una profonda riflessione sull’amore e sulla colpa.rn«Non è un Gesù pop: anzi collerico, sensuale; un po' filosofo. Ma è simpaticissimo. Avere un corpo è quanto di più bello possa capitare» - Dario Galateriarn“Non sono mai stato altro che me stesso, ma ho l’intima convinzione che questo potere lo possiedano tutti.”rnrn È da questi elementi che nasce Sete, in cui, grazie alla totale libertà di scrittura e a un’inventiva sconfinata, l’autrice belga dà voce e corpo a Gesù Cristo e offre a chi legge una versione personalissima della Passione del figlio di Dio. Il Cristo di Sete è umano sopra ogni altra cosa, innamorato di Maria Maddalena, figlio amorevole e sofferente nel corpo. Arrivato secondo al Premio Goncourt e in cima a tutte le classifiche di vendita in Francia, si presenta come un libro audace e vibrante che celebra la vita ed esalta l’intricato meccanismo con cui corpo e mente sono legati. Sete è il ventottesimo romanzo a firma di Amélie Nothomb. -
Il convitto
Potente atto conclusivo di un viaggio nelle pieghe più profonde dell'Ucraina orientale, Il convitto dispiega davanti ai nostri occhi una guerra che l'Europa ha già dimenticato.rn«Fondamentali e sovversive le considerazioni sulla lingua, il mescolarsi, sottolineato dall'autore, del russo e dell'ucraino, come per dire, le identità sono un'invenzione, un modo di rappresentarsi. E del resto, nel corso di questo viaggio, anche il protagonista reinventa se stesso. Un romanzo, appunto, esistenzialista» - Wlodek Goldkorn, RobinsonPotente atto conclusivo di un viaggio nelle pieghe più profonde dell'Ucraina orientale, ""Il convitto"" dispiega davanti ai nostri occhi una guerra che l'Europa ha già dimenticato. Un giovane insegnante vuole riportare a casa il nipote tredicenne che vive in un convitto. Il fronte si avvicina e la scuola in cui la sorella ha lasciato il ragazzo non è più sicura. Attraversare la città richiede un'intera giornata e il ritorno diviene un'odissea rabbiosa scandita dai posti di blocco e dai fuochi gialli che lampeggiano all'orizzonte. Le mitragliatrici rantolano, le mine esplodono. Truppe paramilitari, cani randagi che appaiono come fantasmi tra le macerie, un'umanità apatica che brancola disorientata in un paesaggio urbano apocalittico, dove ogni gesto di malinconica fratellanza e il senso di responsabilità si stagliano con luminosità commovente. -
Il campo delle pere
Un orfanotrofio alla periferia di Tbilisi nella Georgia postsovietica. Lo chiamano la ""scuola dei ritardati"": nato per ragazzi con disabilità intellettiva, è ormai frequentato da orfani e figli di migranti, che vengono cresciuti tra abusi e negligenza. Tra loro c'è Lela, una giovane temprata dalla rabbia che, mentre progetta l'omicidio dell'insegnante di storia, sogna un futuro migliore lontano da lì, oltre il campo delle pere. Quando, ormai maggiorenne, può finalmente fuggire dall'incubo, Lela decide di restare, determinata ad aiutare chi è costretto a rimanere. Come il piccolo Irakli, convinto che la madre emigrata in Grecia tornerà per lui... -
Il libro delle sorelle
Nora e Florent vivono un idillio perpetuo. Spinti dagli amici e dalle convenzioni sociali, decidono di avere dei figli. Tristane, la primogenita, nasce nel giro di poco tempo, ma nulla cambia: Florent ha occhi solo per Nora, che lo ricambia. La bimba, dotata e brillante, impara a essere discreta e soffre nel non trovare un posto nella coppia fin troppo affiatata formata dai genitori. La sua solitudine finisce con la nascita della sorellina Lætitia. A prima vista le due bambine provano un trasporto forte e incondizionato l’una per l’altra, con il tempo il loro rapporto esclusivo e infallibile diventa uno scudo contro l’indifferenza dei genitori… -
Le cronache di Château Lacrotte
La bulgara Kalina ha sposato in seconde nozze il francese Didier e, nella macchina carica all’inverosimile di animali e cose, parte con il marito alla volta della Francia per conoscere i suoceri, gli aristocratici madame Geneviève e monsieur Jean-Baptiste de Lacrotte. Nella magnifica tenuta di famiglia, l’incontro tra i rappresentanti delle due culture innesca una serie di avventure surreali, dove fanno la loro comparsa personaggi memorabili: il proctologo sedicente buddista, la cantante fallita, l’interior designer con manie di grandezza e perfino i prorompenti zii di un remoto villaggio bulgaro… -
Marta, Maria e Lazzaro. Tre meditazioni sui legami e l’amicizia
L’Amicizia è l’alfabeto che Gesù ha usato di più in tutto il Vangelo per annunciare la novità della Sua Misericordia. In questo senso gli amici sono come un sacramento nascosto che ci salva la vita. Anche Gesù ha avuto amici. Tre di loro sono Marta, Maria e Lazzaro. Nella loro diversità hanno qualcosa da raccontare sul grande tema del legame. Questo piccolo volume approfondisce il tema dell’amicizia a partire proprio dalla diversità di questi tre personaggi. -
Sapienza collaterale. Non sprecare il tuo dolore
Questo libro è scritto per chi sta elaborando un lutto, per chi fa i conti da una vita intera con le conseguenze dannose del disamore o viceversa dell'amore soffocante che ha ricevuto, per chi da sempre ha paura di non farcela, per chi è convinto di non valere nulla, per chi ha fatto del male alle persone che ama, per chi non sa a che santo votarsi per dare un'interpretazione al dolore assurdo che gli è capitato in sorte. Questo libro intende arditamente sostenere che c'è una sapienza che segue il decorso del dolore, che gli è collaterale e che può allargare la nostra capacità di amare e gli orizzonti della nostra speranza. -
Il cielo nel tuo corpo. Teologia del corpo di lui e del corpo di lei
Chi sei tu? Qual è la tua identità più profonda? Nel rispondere a questa domanda che posto ha il tuo corpo? È esperienza comune a tanti, forse a tutti, la difficoltà nello scorgere quel “filo rosso” capace di unire le dimensioni cruciali della vita: l’amore, la fede, la sessualità, i sentimenti, le sensazioni, i limiti e i desideri. Eppure, quel filo rosso è molto meno nascosto di quanto non possa sembrare: è custodito nel nostro corpo, magnifico e fragile capolavoro. Questo libro nasce dall’esperienza unita alla conoscenza della teologia del corpo di San Giovanni Paolo II e desidera svelare le tracce di Cielo inscritte nel nostro corpo, capaci di svelare chi siamo veramente come maschi e femmine, affinché ciascuno possa abbracciare la pienezza della sua identità e del suo destino. -
Il sapore del pane. Ascoltare l'incertezza per narrare la speranza
Quando il cambiamento diventa realtà quotidiana e tocca ogni ambito della vita di una persona o di un'organizzazione spesso entrano in gioco altri elementi, a volte né voluti né cercati: l'incertezza, la confusione, lo smarrimento. Alla sensazione che un ciclo, un pezzo di storia si stia chiudendo, non corrisponde tuttavia, in molti casi, la consapevolezza di ciò che sta per accadere e delle giuste scelte da fare. E in questi momenti che forse la capacità di tornare all'essenziale e di ascoltare nel profondo questa incertezza e il suo bagaglio di contraddizioni può far nascere idee e soluzioni, riflessioni e speranze. Momenti in cui, sia nel mondo del lavoro, sia in ogni altro ambito, talvolta non è più la grande storia a farla da padrone ma quella che ciascuno mette in gioco nella propria vita quotidiana, attraverso le situazioni e con le persone che rendono ogni esistenza unica e insostituibile. Le storie che fanno da sfondo ai racconti del libro vogliono provare a narrare come sia possibile, da soli e assieme, nel lavoro così come nella vita privata, ritrovare speranze e progetti, pur dentro a una realtà all'apparenza così confusa e dura. E vogliono essere segno, piccolo ma certo, di come proprio nelle difficoltà sia possibile rintracciare il filo rosso che lega ciascun uomo a se stesso, a chi gli sta accanto e a tutto ciò che rende pieno di senso il proprio tempo. Prefazione di Gian Carlo Bregantini. Postfazione di Paolo Massobrio. -
Filosofia della crisi
Per molti anni si è parlato di crisi della ragione e della filosofia, senza pensare che esse hanno, invece, la funzione storica di affrontare la crisi, descrivendone non gli aspetti contingenti, bensì le linee essenziali, le condizioni di possibilità. Rovesciando dunque il paradigma, si analizzano qui i vari (e contraddittori) significati che il termine crisi ha rivestito nella storia del pensiero, partendo dal presupposto che essa nasce quando un modello, prevalendo sugli altri, li prevarica e mira alla loro soppressione. È stato imposto nel mondo occidentale, e all'Europa in particolare, un ""pensiero unico"", una linea di sviluppo, non solo economica, che si è rivelata subdolamente autoritaria: un modello che ha ucciso la ricerca del senso come molteplicità di punti di vista possibili, che ha colto la crisi solo come incombenza da superare eliminando la varietà e le differenze. Si è con ciò implicitamente rinunciato a un'eredità simbolica che vede nella pluralità la genesi problematica della ragione, assumendo la crisi come male assoluto, per sconfiggere la quale sembra lecito distruggere stili culturali diversi, modi differenti di guardare il significato delle cose. È andato così scomparendo il suo valore dialogico, la sua capacità di essere fonte di giudizio e di consapevolezza. La filosofia oggi, di fronte alla crisi, deve dunque esplorarne il senso profondo, comprendendo che essa è lo stato stesso del pensiero: indagine sulla verità, sul nostro mondo della vita. -
Quando il Caucaso incontrò la Russia. Cinque storie esemplari
L'incontro storico tra il Caucaso e la Russia è stato per molti aspetti conflittuale e violento. Questo incontro ha però conosciuto anche momenti di importante integrazione culturale. È ben noto il fascino esercitato dal Caucaso sulla cultura russa, in particolare sulla letteratura, da Puskin a Tolstoj. Ma vi furono anche importanti dinamiche di scambio culturale attraverso le quali le popolazioni caucasiche poterono accostarsi alla modernità europea attraverso la mediazione della Russia. Dopo una breve introduzione storica sulla conquista russa, questo volume delinea questo processo di modernizzazione culturale presentando cinque diverse personalità, ognuna delle quali ha avuto un valore paradigmatico nel rapporto tra il Caucaso e la Russia: il principe e poeta georgiano Aleksandre C'avcavadze (1786-1846); Xacatur Abovean (1809-1848), fondatore della letteratura armena moderna; lo scrittore azerbaigiano Fat'gli Axundov (1812-1878); lo storico circasso Sora Nogmov (1794-1844); il poeta nazionale degli Osseti, Kosta Chetagurov (1859-1906). -
Design e apprendimento creativo. Questioni ed esperienze
Negli anni recenti, a livello internazionale, il sistema dell'educazione è stato sottoposto a rinnovata critica. Crescente attenzione è stata posta sulla costruzione di ambienti e occasioni di apprendimento creativo che sostengano l'individualità dei bambini e sui processi conoscitivi interattivi. Contesti educativi come scuole e musei si sono aperti maggiormente al coinvolgimento e all'integrazione di diverse conoscenze e competenze. In questa cornice, quale contributo può venire dai designer e dalla pratica del design? Design e apprendimento creativo raccoglie attorno a questo interrogativo alcune risposte e riflessioni attraverso la voce e le esperienze di designer, pedagogisti, teorici, psicologi, mediatori museali e educatori. Il volume presenta e discute le attività sviluppate nell'ambito di EDDES ""Educare attraverso/con il design: stimolare l'apprendimento creativo in contesti museali e scolastici"", progetto di ricerca triennale interfacoltà (Facoltà di Design e Arti e Facoltà di Scienze della Formazione) condotto presso la Libera Università di Bolzano nel periodo 2014-2017. Con contributi di: Giovanni Anceschi, Annalisa Casagranda, Michele Corna, Pietro Corraini, Emanuela De Cecco, Alessandra Farneti, Jorge Fraseara, Francesca Genova, Roberto Gigliotti, Brita Köhler, Walter Lorenz, Franco Lorenzoni, Giulia Mirandola, Guillermina Noél, Juanjo Oller, Pedagogías Invisibles, Jonathan Pierini, Ilaria Rodella, Stephan August Schmidt-Wulffen, Simone Simonelli, Carlo Tamanini, Beate Weyland. -
Wuhan. Il romanzo documentario
Attraverso l'avvincente, rocambolesca e drammatica vicenda personale di Ai Ding, novello Odisseo, Il virus di Wuhan svela informazioni e documenti fino ad ora inaccessibili al grande pubblico. Ai Ding, dopo essere passato da interminabili quarantene e tentativi di fuga, riuscirà con l'astuzia a raggiugere Wuhan, la sua Itaca, solo per ricongiungersi alla figlia e vedere la moglie morire di Covid-19, ed essere poi arrestato dalla polizia per i messaggi poco ortodossi diffusi online. L'autore, attraverso la voce del protagonista, descrive la violenza con cui il governo cinese ha imposto il lockdown, trasformando tutto il paese «in una enorme prigione». Riunisce, integrandole nella storia del personaggio principale, tutte le impensabili vicende di dolore, sofferenza e soprusi avvenute in Cina, che in qualche modo hanno superato la grande censura. Indaga, senza complottismi e ingenuità, l'origine del ""virus di Wuhan"", sottolineando tutti gli elementi ambigui che riguardano il laboratorio P4, elencando le diverse teorie scientifiche sul virus e non facendo sconti alle menzogne diffuse dal regime comunista sulla repressione delle poche voci libere che hanno cercato invano di informare il Paese. -
Immuni alla verità. Quello che (non) dobbiamo sapere sul potere d...
Cosa hanno in comune metaverso, telemedicina e Green Pass? E mentre l’Intelligenza Artificiale diventa sempre più pervasiva, nella quotidianità come negli spazi politici, perché il dibattito pubblico non segue il passo? Qual è il costo sociale di questa corsa all’innovazione? Se tra democrazia e tecnologia la partita non è più alla pari, la posta in gioco rischia di diventare la vita dei cittadini. L’era della cyberpolitica è già iniziata, questa è la verità a cui siamo immuni: dalle smart city agli investimenti di Google, Facebook e Amazon nel settore sanitario è in atto un’espansione tentacolare delle multinazionali della sorveglianza. -
Sailor Moon. La bella ragazza guerriera. Ediz. illustrata
Cinque anni di successi, cinque serie animate, tre lungometraggi, un musical, una serie TV con attori in carne e ossa, videogiochi e canzoni da Top Ten... Icona dei movimenti gay, amatissima non solo dai bambini, Sailor Moon è stato un successo multimediale planetario che scatenò roventi polemiche. Per alcuni era troppo giapponese, per altri troppo sexy, per altri ancora ""minacciava l'identità sessuale delle giovani generazioni"". Per questo Sailor Moon ancora oggi appassiona e divide, perché non è un semplice cartone animato, ma una tappa, a suo modo importante, verso una visione moderna dei ruoli sessuali nella società.