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L'economia della ciambella. Sette mosse per pensare come un econo...
Il modello economico oggi prevalente ha aiutato miliardi di persone a migliorare le proprie condizioni di vita. Tuttavia, questi risultati sono stati ottenuti imponendo un prezzo altissimo ai sistemi naturali prima e a quelli sociali dopo. Da un lato, inquinamento, cambiamenti climatici e distruzione della biodiversità; dall'altro, livelli di diseguaglianza che non hanno probabilmente uguali nella storia dell'umanità e che, assieme alle crisi innescate dal sistema finanziario, contribuiscono a dare forza ai movimenti populisti che incendiano gran parte dei paesi dell'Occidente. È chiaro che qualcosa non funziona, e che l'economia deve essere aggiornata alle realtà del XXI secolo. Per farlo, Kate Raworth ricostruisce la storia delle teorie che stanno alla base dell'attuale paradigma economico, ne evidenzia i presupposti nascosti e con grande sagacia li smonta pezzo per pezzo. Dopo aver fatto piazza pulita di teorie che, pur risalendo all'Ottocento continuano a essere insegnate ancora oggi, Raworth presenta l'economia della ciambella, che attinge alle ultime acquisizioni dell'economia comportamentale, ecologica e femminista, e a quelle delle scienze del sistema Terra. Indica sette passaggi chiave per liberarci dalla nostra dipendenza dalla crescita, riprogettare il denaro, la finanza e il mondo degli affari e per metterli al servizio delle persone. In questo modo, si può arrivare a un'economia circolare capace di rigenerare i sistemi naturali e di redistribuire le risorse, consentendo a tutti di vivere una vita dignitosa in uno spazio sicuro ed equo. Ricco di storie e prospettive sorprendenti, attento alle realtà profonde degli esseri umani, “L'economia della ciambella” è un’opportunità per imparare a pensare come economisti del XXI secolo. -
Bioeconomia per la rigenerazione dei territori. Decarbonizzare l'...
In questo libro Catia Bastioli racconta la storia e il futuro di Novamont, una delle eccellenze dell'industria italiana nel mondo, e illustra la sua visione di un'economia sostenibile, capace di rigenerare quei territori che sono stati impoveriti da una globalizzazione indifferente a qualunque costo umano e ambientale. Infrastrutture di bioeconomia, filiere agricole integrate e sviluppo di prodotti intesi come soluzioni ai problemi dell'ambiente e della collettività: sono questi i tre pilastri su cui si fonda il Modello Novamont, la cui applicazione garantisce la riduzione dei rifiuti e il contrasto all'inquinamento e agli impatti dei cambiamenti climatici. Una vera e propria rivoluzione, capace di ridare slancio all'economia del nostro Paese. -
Mercanti di dubbi. Come un manipolo di scienziati ha nascosto la ...
Fumo, DDT, piogge acide, buco nell’ozono e riscaldamento globale: per decenni, l’applicazione delle misure a tutela della salute delle persone e dell’ambiente è stata ritardata da scienziati, politici, apparati industriali e media compiacenti. Mercanti di dubbi spiega come hanno fatto, e cosa occorre fare per difendersi dalla manipolazione.rnrnDalla fine della Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti sono stati all’avanguardia nella tecnologia e nella ricerca scientifica, e hanno dato contributi fondamentali al progresso della salute pubblica e della tutela dell’ambiente. Eppure, proprio dagli Stati Uniti sono partite, e continuano ancor oggi a partire, le campagne di disinformazione più efficaci e pericolose.rnrnMercanti di dubbi è il resoconto, dettagliato e avvincente, di come un manipolo di scienziati abbia piegato all’ideologia le proprie conoscenze e le abbia messe a disposizione delle industrie e dei decisori politici. Le loro tattiche, screditare la comunità scientifica e costruire dubbi e incertezze, sono state messe a punto negli anni della Guerra fredda e si sono sviluppate nell’era dei social e delle fake news. Oggi hanno trovato il modo per raggiungere più persone, e per questo Mercanti di dubbi – da cui nel 2014 è stato tratto un docufilm con il titolo omonimo – si conferma come un contributo essenziale al dibattito sul ruolo delle istituzioni scientifiche per il funzionamento delle democrazie. -
Il clima è (già) cambiato. 9 buone notizie sul cambiamento climat...
Il riscaldamento globale è la grande questione ambientale di questo secolo. La scienza è chiara: entro pochi decenni, dobbiamo rottamare l'attuale sistema energetico e costruirne uno basato su efficienza facendo con la rapidità necessaria, continuiamo a rinviare e ad accumulare ritardi. È ormai evidente che la paura e il senso di colpa non sono stati efficaci nel motivare le persone, le imprese, la politica e la società a modificare i propri comportamenti. La minaccia senza la speranza porta infatti a un pessimismo cupo che rende difficile la scoperta, l'analisi e il sostegno alle alternative possibili. La spinta per superare questa paralisi può venire dal riuscire a scorgere un altro futuro possibile. La nuova edizione di ""Il clima è (già) cambiato"" fa il punto sui progressi e le battute d'arresto che si sono alternati negli ultimi tre anni nella complicatissima e maledettamente grave faccenda del riscaldamento globale. Perché se è vero che il tempo è sempre più scarso - la ""buona"" notizia in meno rispetto alla prima edizione - è anche vero che, come scrive Stefano Caserini, ""la storia di come gli esseri umani del XXI secolo hanno cambiato il clima del pianeta è in buona parte ancora da scrivere. Le scelte che faremo nei prossimi decenni contano assai"". -
La nuova guerra del clima. Le battaglie per riprenderci il pianeta
Per decenni le industrie legate ai combustibili fossili hanno negato che il clima stesse cambiando o che le attività umane avessero un qualche ruolo nel riscaldamento in atto. Oggi il consenso della comunità scientifica gli impatti sempre più evidenti e la pressione sociale crescente hanno di fatto azzerato le forme più radicali di negazionismo ormai limitate ai recessi più oscuri dei social media. La battaglia per il clima però non è ancora vinta. Le aziende dei fossili nel tentativo di ritardare il più possibile gli interventi che servono a evitare livelli di riscaldamento pericolosi ma che metterebbero a rischio i loro profitti hanno infatti cambiato approccio. Non negano più e puntano invece a distrarre e a rinviare. Michael E. Mann da oltre vent'anni uno dei climatologi più importanti del mondo in La nuova guerra del clima analizza e decostruisce le nuove strategie di questi ""inattivisti"". Per esempio l'enfasi sulla responsabilità individuale: gli appelli legittimi a ridurre i consumi e a evitare gli sprechi sono stati trasformati in una potentissima arma di distrazione di massa capace di dividere gli attivisti per il clima e di distogliere l'attenzione dalle aziende dei fossili vere responsabili del riscaldamento in corso. Vengono poi presi in esame gli appelli di lobbysti politici e opinionisti a favore di quelle che Mann chiama ""soluzioni-non soluzioni"": per esempio il gas naturale gli interventi di riforestazione e la geoingegneria. Si tratta di misure che non risolvono il problema dei cambiamenti climatici e ritardano le azioni davvero efficaci come l'abolizione dei sussidi ai fossili e l'imposizione di un prezzo sul carbonio. Infine Mann non risparmia critiche a quella che chiama ""pornografia climatica"" l'idea spesso compiaciuta secondo cui la catastrofe sarebbe ormai inevitabile e non possiamo più fare niente. Non è così. Le soluzioni ci sono quello che bisogna fare adesso è decarbonizzare il più rapidamente possibile le nostre economie perché ""ogni grammo di carbonio che non bruciamo migliora le cose"". Possiamo farlo investendo in tecnologie già disponibili prime fra tutte il solare e l'eolico e dando fondo alle qualità migliori del nostro essere umani. -
Sampdoria 1991. L'anno dello scudetto e le cose mai dette
Nel 1991 la Sampdoria vinse uno storico scudetto, ultima celebrazione di un lungo periodo di successi culminati anche con la conquista, nel 1990, della Coppa delle Coppe. Una vittoria, quella del Tricolore nazionale, che fece gioire la metà blucerchiata di Genova ma che fu anche il viatico per l'addio, di certo non indolore, di Luca Pellegrini alla sua amata Sampdoria. Che cosa ci fu dietro quella separazione? Possibile che un club sia arrivato a privarsi del proprio capitano dopo la conquista di uno scudetto? Nel secondo volume della sottocollana ""I capitani di una favola"", Luca Pellegrini ripercorre, in maniera assai lucida, la sua lunga carriera da calciatore, dai primi calci a Varese fino all'approdo a Genova. Spiega come e perché nacque quel gruppo fantastico capace di vincere cinque trofei in sette anni, ma soprattutto fa luce su quanto accaduto nel biennio 1990-1991, sulle questioni di spogliatoio, le cose mai dette e i rapporti con molti dei campioni di quella squadra: da Mancini a Vialli, da Lanna a Cerezo, fino a Boskov, Enrico Mantovani e l'idolo Luca Fusi. -
La città degli angeli
Il libro descrive il soggiorno di Christa Wolf a Los Angeles tra il 1992 e il 1993, ospite della Fondazione Getty, soggiorno che coincise con una profonda crisi nella vita della scrittrice, quando in seguito alla divulgazione dei dossier dei servizi segreti (Stasi) della Germania Est si scoprì che la scrittrice, oltre a essere stata spiata per più di trent'anni perché considerata una voce critica e scomoda, in precedenza, dal 1959 al 1961, aveva collaborato in modo informale con quegli stessi servizi segreti. Il racconto alterna episodi di ""vita quotidiana in California, incontri di Christa Wolf con esponenti della seconda generazione di ebrei emigrati dalla Germania negli anni Trenta e Quaranta, che hanno mantenuto con la Germania un legame fantasmatico, e il tentativo di ripercorrere le orme degli intellettuali tedeschi esiliati a Los Angeles durante il nazismo (la cosiddetta ""Nuova Weimar sotto le palme"": Mann, Brecht, Feuchtwanger, ecc.). Contemporaneamente l'autrice è raggiunta dalle notizie della violenta campagna stampa contro di lei che monta in Germania, e che a poco a poco non riesce più a ignorare o a tenere relegate ai margini della coscienza. Il libro diventa così un tentativo di ricostruire le tappe dell'adesione a un'idea di giustizia sociale che metteva al centro l'essere umano, e contemporaneamente una lucida riflessione su memoria e rimozione (""come ho potuto dimenticare?"" è la domanda attorno alla quale ruota l'autoanalisi dell'io narrante). -
Regina nera. La giustizia di Mila
Un bosco morto del Trentino Alto Adige. Una donna uccisa a cui hanno cavato gli occhi. Mila Zago, incaricata di catturare l'autore di un simile massacro, scopre che la storia della donna uccisa s'intreccia con quella di Laura Giozzet, la prima candidata premier italiana: una novità sconvolgente, al punto che qualcuno ha deciso di chiuderle la bocca. La protagonista della ""Ballata di Mila"" ripercorre le stazioni di una discesa nell'Ade che la porterà a scontrarsi con sette sataniche, politici corrotti e chitarristi hard rock, e a difendere alcune donne dalle più spietate forme di sopraffazione e violenza. -
Macadàm
Fedele alla deontologia della sua missione civile, il cantoniere Gengoni Selvino percorre e controlla ininterrottamente, avanti e indietro, il cantone che gli è stato affidato, cioè il ""suo"" tratto di Nazionale (per la precisione attorno al Km 238,491 della Strada Statale n. 16 Adriatica, in località detta Il Curvone), tenendo sempre gli occhi bene aperti, per cui diventa testimone più o meno oculare - dei grandi fatti che la Storia del XX secolo (e degli inizi del XXI) gli srotola davanti, alcuni dei quali realmente accaduti, altri inventati di sana pianta. Il romanzo è un compatto affresco fatto in casa secondo i procedimenti narrativi tipici dell'affabulazione popolare, epico e corale nello stesso tempo: epico per chi ancora sappia apprezzare l'epica ""della pacca di fava"", quella cioè attenta alle piccole cose oltre che ai grandi eventi; corale perché accanto al protagonista e a sua moglie Isolina pullula una galleria di personaggi minori, che la sanno e la dicono lunga sul Paese reale. La narrazione alterna pagine comiche a pagine tristissime, come capita del resto nella vita concreta: a entrambe, ciclicamente, fa da contrappunto, in una sorta di amaro basso continuo, il dialogo impossibile del cantoniere con suo figlio. -
Rosso caldo
Tornano i personaggi di ""Bianca"" e ""Tre numero imperfetto"" in una nuova indagine narrata con il personalissimo stile di Patrizia Rinaldi. Anche nel commissariato di Pozzuoli arriva la primavera piovosa e fredda: il commissario Martusciello rimpiange la capacità di memoria degli anni passati, la sovrintendente Bianca vive una crisi amorosa con l'ispettore Liguori, l'agente scelto Carità è tornato nei suoi silenzi. Dovranno dimenticare le loro irrequietezze per occuparsi di due omicidi. Le vittime lavoravano nello stesso ufficio postale di zona, ma questo pare l'unico legame, perché le morti si riferiscono a contesti diversi: spiriti e voyeurismo pseudoartistico da una parte e crimine di rapine e ricatti dall'altra. Intanto Gianni Russo, il padre di Nini, la figlia adottiva di Bianca, in carcere per aver confessato l'omicidio della moglie, scappa dall'ospedale dov'è ricoverato. Cerca Nini e la fa sprofondare di nuovo nell'incertezza da cui la ragazza si sta liberando. Il rapporto tra Bianca e Nini si incrina, Russo ferisce gravemente il commissario Martusciello e le vite di tutti si frantumano. -
Sotto a chi tocca. Le inchieste del commissario Sanantonio della ...
"Se dico Svizzera, scommetto che subito qualche frescone sbadiglia e comincia a pensare alle belle contadinotte con le tette in fiore, alle vacche da latte e cioccolato, agli chalet confidenziali come i cantanti di una volta. O magari qualche arpagone pensa agli gnomi di Zurigo, ai conti cifrati, alle manovre sotterranee dei bancari senz'anima... Be', amici cari, la Svizzera, se permettete, è questo, quello e tante altre cose ancora! È il paese delle spie, se non vi fa schifo, la sede per eccellenza di tutti i trafficanti d'armi del globo, di tutti i dittatori defenestrati. La sede ideale di tutte le organizzazioni terroristiche. Come la Mohari, tanto per farvi un esempio, la temibilissima fornitrice di armi ai ribelli: arabi, palestinesi, ebrei, curdi, indostani brigatisti, naristi, carlisti, dadaisti, i compagni del belcul, le fioriste di Sancacchio, le perpetue di Santana eccetera. Ed è proprio con la Mohari che il vostro Sanantonio d'oro deve andare a scontrarsi! Be', mi raccomando, non state a sottilizzare sui metodi che dovrò usare di fronte a un drammatico caso di incoscienza. Non si guarda in faccia a nessuno!" -
Bella di giorno
Séverine Sérizy è una giovane ed elegante signora della medio-alta borghesia parigina. Sposata con un promettente chirurgo, conduce una vita agiata. Tuttavia, non è felice. Forse a causa di un tentativo di violenza subita quando era piccola (ma di cui non conserva alcun ricordo cosciente), Séverine ha una vita sessuale problematica, tra frigidità e desideri al limite della perversione. Un giorno scopre che una donna appartenente al suo stesso ambiente ha deciso di fare la prostituta in una casa d'appuntamenti in rue Virène. La notizia la turba e la intriga al tempo stesso. Come attirata da una forza irresistibile, Séverine si reca in rue Virène. Dopo un primo momento di naturale imbarazzo e dopo qualche indecisione, la giovane donna prende un impegno con la tenutaria Anaïs: incontrerà i clienti ogni pomeriggio dalle 14 alle 17. Pomeriggio dopo pomeriggio prende forma la doppia vita di Séverine. L'azzardo di vivere due esistenze parallele regge per un po' di tempo, fino al giorno in cui tutte le precauzioni di Séverine vanno in briciole. -
In paradiso
L'americano Clements Olin, docente universitario e poeta di origini polacche, partecipa a un ritiro spirituale che si tiene ad Auschwitz cinquant'anni dopo i mostruosi eventi che ne hanno inciso il nome nella storia. Olin torna in quella Polonia che gli diede i natali, portando con sé amare riflessioni sul proprio presente, vaghi dubbi sul futuro e un vergognoso segreto del passato. Ma nulla di quanto ha dentro è sufficiente a prepararlo al turbinio di anime nel quale si troverà costretto ad aggirarsi. Le anime di quanti come lui hanno preso parte a questo evento commemorativo, parenti delle vittime o dei colpevoli, ebrei, tedeschi, polacchi, francesi, americani, preti, monache, rabbini e monaci zen. E le tante, troppe anime smarrite e dimenticate, strappate alla vita con sistematica e brutale malvagità. Il ritiro si trasforma così in un'arena di regolamenti di conti, ma anche in un'occasione di inattese vicinanze. -
Morituri
Ambientato nell'Algeria di oggi, questo romanzo giallo prende spunto dalla misteriosa scomparsa della figlia di un alto papavero del vecchio regime. Io narrante della storia è il commissario Llob al quale sono state affidate le indagini. La vicenda offre all'autrice l'opportunità di narrare lo strazio di una nazione stretta fra la ferocia degli integralisti e la corruzione della mafia politico-finanziaria ai vertici del regime algerino. -
Il figlio della fortuna
Cosa deve al proprio padre un figlio che la madre chiama ""figlio della fortuna""? Nel nuovo romanzo di Christoph Hein, in cui l'autore dispiega tutte le sfumature della propria arte narrativa e tutta la sua capacità di analisi storica, questo padre è un'ineludibile forza motrice. Sebbene in senso tutt'altro che positivo. Il figlio, cittadino della nascente Repubblica democratica tedesca, deve infatti trascorrere l'intera sua vita, sin dalla nascita nel 1945, ad allontanarsi dal defunto padre, criminale di guerra, dal punto di vista psichico, fisico, lavorativo, geografico. Molti sono i tentativi del figlio di sottrarsi alle ombre lasciate dal padre: la scelta di prendere un altro cognome, la decisione di entrare nella Legione straniera a Marsiglia, il ritorno nella RDT poco dopo la costruzione del Muro, dove però gli viene impedito di terminare gli studi... Ironico e umoristico, commovente, Christoph Hein ci racconta una vita esemplare e senza precedenti percorrendo sessant'anni di storia tedesca. -
Stagione di cenere
Franco Zanna è di nuovo al lavoro. Con l'arrivo del caldo, la pacifica Porto Sabore si è riempita di turisti e vacanzieri. Celebrità più o meno importanti popolano le grandi ville sulla costa, gli yacht e i locali notturni. Va a caccia di scoop, Zanna, da buon paparazzo, fra attori di grido, bellezze brune, glaciali nobildonne e imprenditori dalla cattiva fama. Ma quest'anno sarà il fuoco, il terribile flagello degli incendi, a diventare protagonista. Un flagello dietro al quale si muovono interessi milionari. Esistono uomini che grazie al fuoco hanno acquisito ricchezza e potere. Professionisti della distruzione che non si fanno alcuno scrupolo a bruciare terre, case e vite umane. Per il sorriso di una giovane orfana, come un moderno Don Chisciotte armato di sigarette e macchina fotografica, Zanna darà loro la caccia. E come sempre andrà fino in fondo, con l'aiuto di Cosima, di Irene e del vecchio, implacabile zio Gonario. Fino a un mulino a vento fatto di fiamme, sangue e acqua scura e che nasconde orribili, neri segreti. -
Man of many faces. School collection. Vol. 1
Per la prima volta in hard cover, i volumi che raccolgono le opere firmate dal quartetto di autrici, partendo da quelli che hanno come protagonisti Akira Ijyuin, Kentaro Higashikunimaru, Takeshi Shukaido e tutti gli altri membri dell'istituto Clamp, prestigioso campus citato anche nel famoso X. L'uomo dai molti volti è un temibile ladro che trafuga opere d'arte in una tranquilla cittadina. In realtà, si tratta di Akira Ijuin, studente elementare di nove anni che, sostituitosi al padre dopo la sua scomparsa, ruba oggetti preziosi, sempre però avvertendo educatamente le sue vittime. A dargli la caccia, ci penserà Ryosuke Kobayashi, amico di Akira, che ovviamente non conosce la vera identità del piccolo ladro e la giovane Utako Okawa, la quale finirà per innamorarsi proprio di Akira! -
Terra di confine
C'è una lingua di terra che corre tra Repubblica d'Irlanda e Irlanda del Nord. Al centro di essa, a Lifford, viene trovato sotto la neve il cadavere di Angela Cashell, una ragazzina di quindici anni. L'indagine è affidata all'ispettore Ben Devlin della Garda Police, la polizia nazionale irlandese. Unici indizi: un anello con una pietra di luna e una vecchia fotografia. In gabbia, intanto, finisce il padre della ragazza, Johnny Cashell, colpevole di aver appiccato il fuoco, insieme ai fratelli, a un accampamento di nomadi per farla pagare a un certo Whitey McKelvey. È Whitey l'assassino di Angela? È lui che ha cercato di vendere l'anello a un banco dei pegni e che si trovava insieme alla ragazza la notte dell'omicidio? Alla ricerca di risposte, Devlin sprofonda in una storia nerissima. Un rompicapo maledetto, in cui ogni indizio rimanda a un passato tragico consumato in quella terra di confine. -
Berlino
Cécile Calla, è una giornalista che vive a Berlino da molti anni e conosce la città come le sue tasche; l'illustratrice, Isabel Kreitz, è molto apprezzata in Germania per le sue creazioni di fumetti e graphic novel. Insieme, le due compagne d'avventura vi mostreranno sotto una nuova luce questa capitale fuori dagli schemi dove le epoche differenti si confrontano, si sovrappongono e si integrano in un mosaico architettonico unico. Dai cortili delle fabbriche dove fiorisce la cultura alternativa alle sponde del lago Wannsee, passando per i viali dell'ex DDR, viaggerete nello spazio e nel tempo attraverso la storia di Berlino e le sue metamorfosi, che sono il filo conduttore degli itinerari proposti. Le illustrazioni vi offriranno un quadro vivido di questa città in continuo fermento, svelandovene i molteplici volti. -
Piccole donne
Meg, Jo, Beth e Amy March sono quattro giovani sorelle, di età compresa tra gli undici e i diciassette anni, caratterialmente diverse l’una dall’altra. Una madre molto attenta e prodiga di buoni consigli si prende cura di loro, in attesa del ritorno del padre partito, con grande spirito patriottico, per la Guerra di Secessione, in qualità di cappellano. Le vicende che si susseguono, alcune dolci e piacevoli, altre tristi e dolorose, sono tutte affrontate dalle piccole protagoniste con co raggio e dignità, e magistralmente descritte dalla penna di Louisa May Alcott. La famiglia March, pagina dopo pagina, svelerà al lettore l’immenso valore nascosto delle piccole cose, mostrando in ogni occasione grande umiltà e civiltà morale. Età di lettura: da 9 anni.