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Suite per un castagno
C'è una solida e atavica saggezza radicata nel senso della terra, della sua storia, del suo sapore e delle vite che accoglie. Per appropriarsene occorre recuperare la semplicità delle cose, attraverso occhi bambini. Anche a 100 anni. rn«Narrazione, appunti di botanica, fantasticherie, persino ricette popolari. Sclda il cuore e fa riflettere: la natura è equilibrio» - Io DonnarnCon la lente dei ricordi di un'infanzia e un'adolescenza trascorse in pieno contatto con la natura, ""Suite per un castagno"" ci (ri)porta a quelle radici, in un viaggio-memoir che vagabonda tra storie personali, letterarie, culinarie, fantastiche. L'autrice le narra prendendo come guida e punto di riferimento il castagno. Pianta dei primordi, sopravvissuta alle grandi rivoluzioni geofisiche del pianeta, per millenni i suoi frutti hanno nutrito gli esseri viventi, tanto da meritare il nome di albero del pane; una fonte economica e di scambio che ha favorito la formazione delle civiltà moderne. Una pianta che sembra partecipare alle complessità del mondo, dell'ecosistema e della Storia, con la serena resilienza di chi non ha fretta perché sa di avere molto da esprimere in ogni stagione. Come un maestro di vita. -
Kombucha, kefir e oltre. Una guida divertente e gustosa per prepa...
Rendere più facile la vita, alimentandola con la vita. Complicato? No, basta scegliere cibi e bevande fermentati che permettono di assimilare meglio vitamine e minerali, rinforzano il sistema immunitario e poi... sono buoni! Naturalmente non basta farcire un panino con un po' di crauti o bere una tazza di kombucha per liberarsi di una malattia, ma è dimostrato che gli alimenti fermentati permettono di assorbire meglio i nutrienti e di migliorare la digestione, grazie a miliardi di batteri. Birra e vino sono bevande fermentate, così come fermentati sono il pane, le olive, i salumi, il cioccolato, il caffè, il miso, diversi formaggi e alcuni tipi di sottaceti, la ginger ale e il sidro. Molti si trovano nei negozi, ma farli a casa è facile e decisamente più economico. Non serve una laurea in biochimica: in questo libro troverete tutte le informazioni di base per muovervi nel variegato mondo di batteri, lieviti e muffe. -
Dessert. Ediz. illustrata
Un maestro indiscusso della cucina francese racconta tutta la sua passione per il dolce. -
Cucina economica. 120 ricette per mangiare bene con poco, risparm...
Un tempo la “cucina economica” era un elettrodomestico sognato dalle giovani sposine – oggi la nostra vita è cambiata e cucinare con parsimonia è necessario per vivere in modo maggiormente etico e sostenibile, oltreché per risparmiare denaro.rnrnEliminare lo spreco in cucina, mangiare in modo migliore e risparmiare imparando a fare economia domestica è un tema più attuale che mai. Csaba dalla Zorza, autrice dei best seller The Modern Cook e The Modern Baker con questo nuovo libro affronta il tema della cucina di casa ponendo l’accento sulla necessità di tornare alla parsimonia come scelta. E non si limita a dare ricette che utilizzino ingredienti poveri, ma condivide una filosofia di vita che vuole ridurre l’impatto che il cibo ha sulla nostra spesa mensile, sul consumo delle risorse del Pianeta, e sull’investimento di tempo che richiede portare in tavola un pasto completo.rnrnSi parte dalla gestione della dispensa, suddivisa per stagione, la conservazione in frigorifero, la rotazione degli ingredienti settimanali, la pianificazione del menù e l’utilizzo degli avanzi di un pasto per dar vita, in modo sincero e affatto scontato, a quello del giorno dopo. Ma si arriva anche a imparare come migliorare la propria organizzazione personale, per fare la spesa in modo intelligente e avere sempre a portata di mano ciò che serve. Senza tralasciare quello stile garbato che l’autrice condivide anche quando apparecchia un piatto unico fatto con gli avanzi della cena del giorno prima. Nulla si butta, ma tutto concorre a creare piatti che nessuno potrebbe mai sospettare siano animati dall’idea del risparmio. Anche quando abbiamo ospiti. -
Cucina giapponese facile
Un libro di cucina per tutti i giorni, che raccoglie le ricette imparate osservando una madre e una nonna ai fornelli e assaggiando i loro piatti, ricchi non solo di sapori, ma anche e soprattutto di gioia. Un libro che è un inno alle ricette tradizionali di cucina familiare giapponese con cui l’autrice è cresciuta, ma che contiene anche originali ricette di sua creazione, ispirate dalle cucine straniere di tutto il mondo. Questo meraviglioso insieme di tradizione e proposte fusion rappresenta molto bene l’offerta nipponica contemporanea. È possibile rispettare la cucina familiare tradizionale e avvicinarvisi con un atteggiamento aperto, al di là dei confini nazionali: questa è la versione della cucina giapponese odierna dell’autrice, che ha riscoperto il piacere di cucinare partendo da zero e di creare tutto con le sue mani, come facevano in passato sua madre e sua nonna prima ancora di lei. Con l’obiettivo di trovare gli ingredienti migliori, le ricerche dell’autrice le hanno permesso di scoprire aziende gestite in modo appassionato e che producono in modo responsabile tutti gli ingredienti alla base della cucina nipponica: il miso, le alghe, le verdure giapponesi, il tofu e molto altro ancora, che non devono più essere necessariamente importati dal Giappone (con tutto quello che ne consegue dai vari punti di vista: economico ed ecologico). Sushi, ramen, miso, natto, anko e curry giapponese preparati quindi in casa al 100%, grazie a una cucina casalinga sicuramente più sana e anche così squisita! E per i vegani, non potevano certo mancare anche le alternative a base di vegetali! -
Vietnameasy. Facili ricette vietnamite da cucinare a casa
Per chiedere “Come stai?” i vietnamiti dicono “Hai già mangiato il riso?”. Il cibo è il fulcro della loro vita: mangiano per il piacere di mangiare, come se non ci fosse nessun altro valido motivo per stare al mondo senza la passione per la buona cucina. Il cuore della cucina vietnamita si trova tra la capacità di arrangiarsi con quello che c’è, adattandosi ai cibi disponibili e di stagione, e una leggerezza insospettabile, data dalla scarsa quantità di grassi e dal largo utilizzo di prodotti vegetali. In Vietnameasy troverete ricette ricche di erbe fresche, molte zuppe delicate celestiali, verdure grigliate da condividere e servire con il riso, l’alimento più diffuso in Vietnam, o i caratteristici tagliolini, presenti in molte altre tradizioni culinarie asiatiche. E poi ancora insalate fresche e croccanti e piatti veloci per tutti i giorni. Questo libro sarà una vera e propria sorpresa perché vi guiderà alla scoperta di una tradizione alimentare poco nota ma affascinante: tutto vi sembrerà facile perché la cucina vietnamita ha bisogno di pochi ingredienti essenziali. Basta seguire la regola dell’equilibrio tra i sapori: dolce, agro, salato, umani, amaro, piccante e porterete in tavola dei piatti che vi catapulteranno in un altro mondo. Il cibo può essere felice e gioioso, soprattutto se si può preparare in anticipo: quello vietnamita, inoltre, è gustoso e insolito e non prevede l’utilizzo di molte pentole. Cosa si può chiedere di più? -
Per una didattica dell'inclusione. Prove di formalizzazione
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Pedagogia dell'autotrascendimento. Devianza e criminalità nei «ma...
La pedagogia dell’autotrascendimento rappresenta la proposta educativa e rieducativa di questo lavoro, orientato, da un lato, all’analisi di una delle possibili cause eziologiche della devianza e della criminalità, ovvero il mal-amore, dall’altro alla ricerca di strategie e di approcci operativi utili alla domanda umana di cambiamento e di evoluzione personale impliciti nel concetto di rieducazione e non solo, che fa leva, in particolare, sui concetti di responsabilità soggettiva e di scelta, come antidoti al fatalismo e al determinismo esistenziale.rnIl valore pedagogico ed educativo dell’autotrascendimento sta nella sua capacità di innescare una visione anagogica di sé volta al continuo superamento dialettico di sé, in cui il passato, gli eventi traumatici, i vissuti irrisolti possano inserirsi come fattori dialettici di un percorso che deve, necessariamente, portare all’evoluzione.rnSpesso i mal-amati sono soggetti resilienti che impiegano un tempo variabile per la loro ripresa evolutiva, spesso escono fuori dalle loro ombrose caverne avendo vinto i propri demoni, spesso dopo vite complesse, roccambolesche, romanzesche, criminali, devianti, sofferte. Forse perché i mal-amati hanno una particolare affinità con le zone d’ombra, con le oscurità interiori e questo li predispone anche bene a uscirne fuori, riportando danni più o meno gravi e cicatrici addosso più o meno profonde, ma restando saldi alla vita e al loro percorso di evoluzione personale, che sentono più profondamente, come una missione esistenziale da compiere per poter finalmente essere ed esistere, dandosi una seconda vita nell’autodeterminazione di sé. -
L'ICF a supporto di percorsi personalizzati lungo l'arco della vita
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Il quaderno goloso. Biscotti e delizie al cioccolato
Biscotti, dolcetti, baci di dama, budini e tante altre prelibatezze tutte a base di cioccolato. Un mondo di dolcezza per coccolarsi un po'... -
Carnet di degustazione. Piccolo vademecum per riconoscere i vini ...
La Collana ""GRADO BABO"" parla di vino e di storia, di uomini e di viaggi, di cambiamenti lungo la storia di ogni singolo vitigno; si sofferma a raccontare le qualità che fanno di ogni vino un grande vino, anche se il suo nome non è importante o blasonato. Non poteva quindi mancare un piccolo taccuino per accompagnare i momenti piacevoli in cui, oltre alla conoscenza nelle pagine, il vino si incontra nei calici o nei bicchieri. Completano il volume alcune indicazioni sui principali vini, le loro caratteristiche organolettiche, qualche aneddoto storico, ma soprattutto le schede per la conoscenza e la valutazione, redatte da un tecnico professionista. -
Anna e il dito in bocca
La piccola Anna, come molti altri bambini, ha un'abitudine che non riesce proprio a perdere: si mette il dito in bocca. Questo gesto non piace proprio ai grandi, che, oltre a rimproverarla, cercano in tutti i modi di trovare una soluzione al problema. Un racconto accompagnato da illustrazioni, un aiuto ai genitori alle prese con bimbi che non riescono proprio a smettere di succhiarsi il dito! Età di lettura: da 4 anni. -
Ci sono gli alberi... ci sei tu
""Ci sono alberi"" che anche se nudi non sentono freddo perché vengono abbracciati; che sono vestiti di colori quando ""intorno è grigio""; che sono altissimi e quasi sfiorano ""le nuvole""; che sono ""bambini"" e ""le nuvole"" non le hanno ancora conosciute; che vengono rallegrati da ""piccole luci"" quando le ""notti"" sono ""tiepide""; che si guardano allegri in specchi d'acqua; che si stagliano felicemente alla ""luce calda del sole""; che donano riparo dal sole cocente; che sono molto ospitali; che sono ""timidi"" e accolgono ""pochi amici""; che ascoltano tante storie; che possono raccontare tante cose. E poi ""ci sono bambini"" che non sentono freddo perché vengono riscaldati dagli abbracci; che indossano abiti di mille colori anche se sono circondati dal ""grigio""; che sono capaci di toccare ""il cielo""; che devono ancora nascere e ""il cielo"" devono ancora vederlo; che illuminano l'oscurità ""con piccole luci""; che si specchiano felicemente; che adorano riscaldarsi con la ""luce del sole""; che cercano riparo dal sole che scotta; che amano accerchiarsi di tantissimi compagni; che, guidati dalla timidezza, cercano ""pochi amici""; che ascoltano storie di alberi e bimbi felici. -
Non dire il tuo nome-Don't say your name
Giuseppe gioca sul balcone e ai giardini pubblici, finché non arrivano le leggi razziali. Allora deve partire, anzi, fuggire, insieme alla mamma, al papà e alla sorella Micol, ricordandosi di non fare mai una cosa: dire il suo nome. Solo quando finirà la guerra, Giuseppe potrà tornare a dire chi è. Una storia semplice e istruttiva su una tristissima pagina della nostra storia, narrata attraverso gli occhi del bambino protagonista. Integra il testo una serie di domande e risposte per spiegare i principali aspetti storici ed etici della vicenda. Età di lettura: da 6 anni. -
Agopuntura. Dal simbolo alla pratica clinica
Nel suo lavoro di medico agopuntore Jean-Marc Kespi si è sempre approcciato al trattamento del paziente cercando il punto perfetto o i due punti perfetti che risolvessero i problemi di salute del paziente: fisici, emotivi e spirituali. È proprio questa ricerca che Kespi esplora in questo libro. Riportando brevi casi clinici illustra il suo rapporto con i punti e la logica che segue per selezionarne solo uno o due per ogni paziente. I casi clinici conferiscono forza e coerenza allo scheletro teorico del suo approccio. E il lavoro di un medico esperto, di un insegnante che scrive negli anni della maturità, sicuro della sua conoscenza e della precisione del suo approccio. E ovunque Kespi onora e rispetta il suo principio fondamentale: rispondere ai bisogni del corpo senza preconcetti o anticipazioni, cercando in ogni seduta i punti migliori con la ragione e con l'intuito. Agopuntura non è un libro per principianti ma per operatori intenti ad approfondire e integrare i fondamenti della medicina cinese. Leggendo la sintesi della teoria agopunturistica di Kespi e studiando i punti e i casi clinici dalla sua prospettiva, è possibile avere un quadro di riferimento importante per espandere i propri processi di pensiero, le proprie abilità intuitive e per riflettere sul proprio modo di praticare la medicina cinese. -
Le ferriere tra gli ulivi. Storia delle acciaierie e ferriere pug...
Il libro di Antonella Pugliese ripercorre le vicende delle Acciaierie e Ferriere Pugliesi di Giovinazzo e delle organizzazioni sociali e politiche che, nell'area di Bari, inaugurarono le forme del moderno conflitto industriale in Italia. In una ricostruzione ricca e dettagliata, corredata di interviste e documenti d'epoca, la storia di Giovinazzo e delle AFP si offre come utilissimo strumento per decifrare la tumultuosa evoluzione dell'industria italiana negli anni a cavallo del boom economico. Un'esperienza il cui valore civile merita di essere ricordato e riscoperto dalle nuove generazioni. -
Da oggetto di intervento a soggetto della propria trasformazione....
Questa raccolta di articoli e l'intervista conclusiva intendono fare il punto sullo sviluppo dell'utilizzazione dei Gruppi di Psicoanalisi Multifamiliare in Italia negli ultimi anni. La Psicoanalisi Multifamiliare nasce come un'estensione del metodo psicoanalitico per trattare i pazienti gravi in Ospedale Psichiatrico, ad opera di Jorge Garcia Badaracco, a Buenos Aires, alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. Dal suo punto di vista, le malattie mentali, gravi e meno gravi, sono da mettere in relazione non a qualcosa che accade esclusivamente dentro un individuo, di tipo fisico e/o psicologico, ma ai legami che si stabiliscono tra due persone, significative l'uno per l'altro, quali possono essere, tipicamente, un genitore e un figlio. Tali legami vengono definiti ""interdipendenze patologiche e patogene"" e a essi si fa riferimento, nel libro, per approfondire un'ipotesi sul modo in cui queste forme patologiche così gravi si sviluppino. Il gruppo, costituito da tante famiglie, compresi i pazienti, rende possibile il riconoscimento dell'esistenza di questi legami e la possibilità di attenuarli, aiutando le persone, figli e genitori, a rendersi conto della situazione in cui stanno. Una volta che questi legami si riescano ad attenuare, sarà possibile che emerga la ""virtualità sana"", cioè la natura profonda e veritiera di ognuno dei due, che sarà così finalmente libero di provare a vivere la sua vita per proprio conto, tenendo meno o affatto in considerazione l'altro, contrariamente a prima, cioè trasformandosi da oggetto di intervento in soggetto della propria trasformazione. -
Lo yoga, le parole e le immagini. Un manuale emozionale
Di che cosa parliamo quando parliamo del corpo? Questo libro vuole rispondere alla domanda considerando il corpo nella sua interezza, come l'insieme complesso di tutti gli elementi e i fattori che lo compongono, quelli che formano l'apparato muscolo-scheletrico e quelli che scorrono attraverso di esso: le idee, i pensieri, le emozioni, i ricordi, le nostre percezioni e il nostro sentire. Il corpo è il luogo in cui noi entriamo in rapporto con ciò che ci circonda, e questa relazione si modifica continuamente lungo il nostro cammino esistenziale. Fabio Furlan, uno dei maestri più attivi nel nostro paese, si propone di illustrare uno Yoga universale, slegato dal ""dogma"" dello Yogasutra e dalle sue tante interpretazioni e scuole successive. 170 foto illustrano le 60 Asana che, raggruppate nelle categorie delle loro posture, vengono descritte nel dettaglio e restituiscono una visione completa ed essenziale dello Yoga, che potrà essere fatta propria sia da chi lo pratica da sempre, sia da chi gli si è accostato solo da poco. -
Bella ciao. La canzone della libertà
Non c'è canzone al mondo capace di scatenare entusiasmi di piazza, cori ed euforia come Bella ciao, ma allo stesso tempo non c'è canzone così capace di suscitare dibattiti e dividere gli animi. Le note e le parole che tutti conosciamo nascondono un'energia che non ha pari nella musica popolare. In ogni manifestazione pubblica, a ogni anniversario, le note di Bella ciao sono simbolo di libertà e di liberazione. Ma dove nasce questa canzone? La storia ha origini incerte: decine di indizi e di suggestioni la riconducono a melodie bretoni, trovatori provenzali, mondine italiane, canzoni popolari di amori traditi, canti di protesta, stornelli per bambini. Tracce di passaggi di questa melodia compaiono in molte zone d'Italia, spuntano nei quartieri degli immigrati a New York per poi ricomparire nei bistrot degli chansonniers francesi e sui palchi dei grandi artisti contemporanei. L'approdo più noto è quello della Resistenza italiana ma la storia non si ferma, perché dagli anni Sessanta Bella ciao diventa il canto universale che oggi conosciamo, arrivando fino alle piazze di Hong Kong, Istanbul, Atene, Parigi e trovando ogni giorno una nuova voce che lo anima. Il libro di Carlo Pestelli ricostruisce il percorso della canzone, racconta i luoghi in cui è passata, in un viaggio fatto di musicisti e combattenti, poeti e sognatori, genti in lotta e piazze che ballano festanti. Prefazione di Moni Ovadia. -
Stranieri su un molo
In questo breve e intenso saggio, Tash Aw accompagna il lettore in un tour guidato nel proprio terreno più intimo: la sua faccia. La vitalità culturale dell'Asia moderna è riflessa nel suo stesso volto, il tono cangiante della sua pelle e i suoi lineamenti riflettono una complicata storia familiare fatta di migrazione e adattamento. Gli stranieri del titolo, smarriti su un molo, sono i nonni dell'autore, approdati a Singapore dopo l'insidioso viaggio in barca per fuggire dalla Cina verso la Malesia negli anni Venti. Dal porto di Singapore, a una corsa in taxi nella Bangkok di oggi, a un'abbuffata da Kentucky Fried Chicken nella Kuala Lumpur degli anni Ottanta, Aw tesse storie di inclusione ed esclusione, tra scenari che saltano da villaggi rurali a club notturni e una varietà vertiginosa di lingue, dialetti e slang, per creare un ritratto sorprendentemente intricato e vivido di un luogo stretto tra il futuro in rapido avvicinamento e un passato che non si lascia andare. ""Lui era un immigrato. Io ero il nipote di un immigrato. Non avremmo mai avuto lo stesso sguardo sul mondo."" Il libro è completato da un'intervista all'autore fatta in esclusiva per l'edizione italiana del volume.