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Dentro un viaggio senza vento
Un viaggio nel viaggio, un concert book alla scoperta dell'album Viaggio senza vento dei Timoria.Pubblicato nel 1993, diventera disco d'oro, dando un'iniezione di fiducia al formidabile movimento indie rock italiano degli anni '90. Venticinque anni dopo, il disco viene ristampato dalla Universal ed entra immediatamente nella top ten della classifica, in vinile e in cd. In questo libro, Omar Pedrini esplora le emozioni e gli avvenimenti che hanno ispirato la nascita delle canzoni, fra aneddoti, ricordi e la voglia di emozionare ed emozionarsi. Ambientato durante la conclusiva data milanese del trionfale tour e accompagnato da un bellissimo diario fotografico e da una storia nella storia a fumetti, Viaggio Senza Vento è un viaggio alla scoperta di un disco e di un artista di riferimento del rock italiano. -
Hermes. La storia della celebre casa di moda
Dal laboratorio di selleria del XIX secolo alla Parigi degli anni Sessanta e oltre, Hermès ha adornato le braccia e plasmato i guardaroba delle icone dello stile, da Grace Kelly e Jane Birkin fino a Victoria Beckham. In questo libro interamente illustrato, curato dalla storica della moda Karen Homer, troverete tutti i pezzi più iconici e ambiti della maison: i foulard di seta, le borse Birkin e Kelly e le collezioni da passerella. Lo sapevate che la borsa Birkin è nata nel 1984 durante un volo Parigi-Londra? -
Yves Saint Laurent. La storia del celebre stilista
A Yves Saint Laurent si deve l’elevazione dell’haute couture ad arte, la trasformazione delle sfilate in spettacoli di proporzioni mozzafiato e la modernizzazione del concetto di abbigliamento femminile attraverso i codici androgini che lo contraddistinsero. Venite a conoscere la sua storia, da studente a braccio destro di Dior fino a diventare lo stupefacente stilista che ha saputo stupire il mondo combinando lusso e teatralità! “Io non sono un sarto, ma un fabbricante di felicità.” YSL. Introduzione di Yves Saint Laurent. -
Tutti vogliono un fenomeno. La storia di Fabri Fibra
Passano gli anni ma Fabri Fibra resta uno dei rapper più famosi e di maggior successo in Italia. Il celebre autore e critico musicale marchigiano Michele Monina, a fianco di Fibra ancor prima che venisse baciato dal successo, racconta la vita, le lotte, le contraddizioni, i dissing, le polemiche, e le rime al veleno di colui che più di ogni altro è riuscito a trovare una via italiana al rap. Accurata e appassionata raccolta di episodi e interviste inedite, considerazioni e recensioni, “Tutti Vogliono un fenomeno” è un’opera dal ritmo hip-hop con dentro tutto quello che avreste voluto sapere su Fabri Fibra dagli esordi fino ad oggi. Dal celebre critico musicale Michele Monina la biografia definitiva di Fabri Fibra l’uomo che ha sdoganato il rap in Italia. Prefazione di Federico Traversa. -
Jim Morrison. Ultimi giorni a Parigi
Il 3 luglio 1971 la misteriosa morte di Jim Morrison, avvenuta a Parigi, sconvolse il mondo del rock. Il cantante dei Doors era allora una delle rockstar più adorate, un sex symbol provocatorio e controverso. In questo libro, un documento davvero unico, Hervé Muller, giornalista parigino grande amico di Jim, racconta gli ultime mesi di vita di Morrison, distinguendo tra il mito e la realtà di un'esistenza tanto breve quanto intensa. E racconta anche la sua indagine sulle circostanze della morte del cantante, ricostruendo gran parte delle ultime ventiquattr'ore della sua vita, facendo luce su tanti punti mai chiariti. Un Jim Morrison inedito raccontato da chi era con lui a Parigi. Introduzione di Federico Traversa. Prefazione di Gilles Yéprémian. -
Norme tecniche per le costruzioni coordinate con la circolare app...
Testo del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018, recante «Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni» (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 20 febbraio 2017, n. 42 - Suppl. Ord. n. 8) integrato paragrafo per paragrafo con la circolare del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 21 gennaio 2019, n. 7, recante «Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018» (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 11 febbraio 2019, n. 35 - Suppl. Ord. n. 5). Il testo è stato strutturato in modo da rendere visibile la parte relativa alla Circolare applicativa (C.M. 21 gennaio 2019, n. 7) rispetto a quella delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 17 gennaio 2018). Ad ogni paragrafo delle NTC segue il corrispettivo della Circolare applicativa la cui numerazione è la stessa ma preceduta dalla lettera C. Qualora un paragrafo non sia presente nelle NTC, la numerazione loro attribuita prosegue quella utilizzata nel testo. WebApp con aggiornamento automatico che riporta: Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018, recante «Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni 17 gennaio 2018»; Circolare del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 21 gennaio 2019, n. 7 del Consiglio superiore del Lavori Pubblici, recante «Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018»; Normativa nazionale e regionale di riferimento; Giurisprudenza in materia di progettazione strutturale antisismica Requisiti hardware e software: 1ualsiasi dispositivo con MS Windows, Mac OS X, Linux, iOS o Android; Adobe Reader 11+; accesso ad internet e browser web con Javascript attivo. -
Non legare il cuore. La mia storia persiana tra due Paesi e tre r...
«Ogni filone della storia mantiene la sua identità, in un viaggio che porta da Alessandria all'Azerbaigian, dal presente agli inizi del Novecento.» - l’EspressornIl genero iraniano si concede un caffè e la suocera piemontese ne approfitta per prendere la neonata, salire nella cappella al primo piano della clinica e farla battezzare all'insaputa dei genitori. È l'evento che segna la vita di Farian, figlia di uno dei primi matrimoni misti degli anni Sessanta. Dalle sponde del Tanaro alle rive del Mar Caspio, dai monti Elborz alle colline del Monferrato, Farian cammina su un filo teso tra Oriente e Occidente, scoprendosi discendente dal Profeta Maometto secondo la tradizione sciita, sentendosi bollare come «bastarda» dal professore di religione. Sempre straniera, nomade. Sarà la nascita del figlio Atesh a innescare le domande cruciali sulla fede: per lui, e per se stessa. Così, Farian parte per un viaggio nella memoria e ci porta con sé. Sono mille i colori di questo racconto che intercala lessico persiano e dialetto piemontese, tessendo l'ordito e la trama di una vita che unisce Paesi ed epoche all'apparenza inconciliabili: dall'Italia degli anni di piombo all'Iran della Rivoluzione di Khomeini, e a ritroso nel regno dello scià e nell'Azerbaigian travolto dall'Armata rossa. Quale religione, quale pensiero filosofico, quale appartenenza può comporre le differenze? Forse la libertà che Farian ha fatto sua fin da piccola, in famiglia e con la docente di filosofia del liceo. Una libertà morale e spirituale difesa a oltranza, che trova espressione nel sufismo ma non abita nei dogmi di una confessione. -
I sentieri della grande guerra. Memorie in quota. Itinerari tra s...
Un'opera per conoscere storia, vicende e percorsi della Prima guerra mondiale sulle nostre Alpi. Ventitré proposte di itinerari curati dal Club Alpino Italiano per scoprire i luoghi della Grande Guerra: Adamello, Pasubio, Altopiano dei Sette Comuni, Monte Grappa, Lagorai, Tofane, Monte Piana, Lavaredo, Region Popèra. -
Amsterdam. Le grandi città dell'architettura. Ediz. illustrata
«È la nascita del bike sharing a svelare la natura profonda di questa città capace di rimanere giovane nonostante il passare dei secoli: vivace, all'avanguardia e sempre un po' ribelle.» (Silvia Botti). Le grandi città dell'architettura: un progetto realizzato con il Politecnico di Milano e «Abitare» alla riscoperta delle principali città del mondo. Un'originale lettura delle peculiarità abitative e delle sfide progettuali più recenti, attraverso l'accurata selezione degli edifici e degli interni di maggior rilievo: un vero e proprio itinerario architettonico urbano che esplora i modi di abitare la città. La riflessione critica di tante firme autorevoli dell'architettura contemporanea, anche alla luce dei loro progetti, coglie e decifra la trama dell'evoluzione dal Moderno alla città del futuro. -
I colori delle stelle. L'avventura di Van Gogh e Gauguin
I due mesi che i pittori Vincent van Gogh e Paul Gauguin vissero insieme nella Casa Gialla ad Arles, dal 23 ottobre al 23 dicembre 1888, restano tra i momenti più intensi e decisivi dell'intera storia dell'arte. Intensi e talvolta anche drammatici: Vincent si taglierà un orecchio alla vigilia del Natale, Paul fuggirà a Parigi... Sessanta giorni che questo romanzo ricostruisce attingendo alle fonti, dai giornali alle lettere tra i due artisti, e restituendo con sensibilità non solo la storia ma le atmosfere, le ispirazioni, i moti dell'anima. Alla ribalta come veri e propri protagonisti troviamo anche, naturalmente, le decine di quadri che i due artisti dipinsero nelle settimane passate in Provenza, tra il lavoro en plein air nei campi e lungo i canali e quello nel piccolo studio, al piano terra della casa in place Lamartine. Marco Goldin ci accompagna per mano nei luoghi provenzali, tra notti stellate e campi di grano, tra gli uliveti e le piccole montagne delle Alpilles, in Bretagna e a Auvers-sur-Oise dove Vincent morirà. Fino al momento cruciale della partenza di Gauguin dal porto di Marsiglia, sulla nave Océanien, per Tahiti. È il primo giorno di aprile del 1891 e un pittore va incontro al suo destino. -
Avevo un appuntamento. In viaggio con l'autore di Corto Maltese. ...
Da Rapa Nui alla Nuova Irlanda, il diario di viaggio di Hugo Pratt, che con stupore e meraviglia attraversa i luoghi dei suoi sogni, nati dalle pagine di R.L. Stevenson, Conrad, Melville, Jack London, Somerset Maugham, ma anche dal grande schermo nei volti di Clark Gable, Marlon Brando, indimenticabili ammutinati del Bounty. Ed ecco che le emozioni letterarie e cinematografiche spingono Pratt sulle tracce di quel suo sogno fatto di parole e di immagini: oltre duecento illustrazioni del maestro di Malamocco, infatti, rendono ancora più vivida la sua grande forza narrativa. Con un racconto di Antonio Tabucchi, testi di Omar Calabrese, fotografie di Patrizia Zanotti e di Armin Linke. -
Il regno di Auschwitz 1940-1945
C'è un evento chiave nella storia di Auschwitz. Il 12 maggio del 1942, un convoglio da Sosnowiec scarica 1500 ebrei che, per la prima volta, non vengono né internati, né selezionati per le squadre di lavoro, né picchiati o freddati con un colpo di pistola. Vengono inviati direttamente alle camere a gas. Così si compie il destino di Auschwitz: non più un campo di concentramento né di lavoro coatto, ma una colossale macchina progettata per l'annientamento sistematico di esseri umani. Attraverso le testimonianze dei sopravvissuti e dei carnefici, ""Il regno di Auschwitz"" descrive questa tragica parabola, fino all'evacuazione del gennaio 1945. Nessuno sa quanti abbiano perso la vita dietro quel filo spinato. E nessuno lo saprà mai, visto che i nazisti bruciarono tutti i documenti abbandonando Auschwitz, rendendo incalcolabile il numero effettivo delle vittime. Il comandante del campo Rudolf Höss, processato dopo la guerra, si dichiarò responsabile dell'eliminazione di due milioni e mezzo di persone, più «un altro mezzo milione di morti per fame e malattie». Poi però aggiunse: «Non ho mai saputo il numero complessivo e non ho modo nemmeno di stimarlo». Ma, per quanto suoni terribile dirlo, il punto non è quanti ebrei siano stati uccisi. Il punto è che l'obiettivo era ucciderli tutti. È questo che definisce il genocidio. ""Vernichtung"", annientamento. E Auschwitz ne è il simbolo, il più eloquente di tutti, perché più di tutti gli altri campi dette il suo spaventoso contributo alla Soluzione Finale. È per questo che la storia umana può solo dividersi in un prima e un dopo Auschwitz. Prefazione di Paolo Mieli. -
Vivere. La mia tragedia sul Nanga Parbat
Il racconto sincero e appassionato di una tragica scalata e di una rinascita. Il 25 gennaio 2018, Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz raggiungono la cima del Nanga Parbat, dopo una salita in stile alpino e senza ossigeno. Ma proprio nel momento della vittoria, Tomek, stremato, accusa sintomi gravissimi di edema polmonare e cerebrale. Elisabeth per 24 ore lo aiuta a scendere, arrivano a 7200 metri, si riparano in un crepaccio. Dal campo base la convincono a scendere, a Tomek penseranno gli elicotteri. Dal K2, quattro alpinisti polacchi tentano un salvataggio che miracolosamente riesce. Ma per Tomek, molto più in alto, non c'è nulla da fare. In questo libro Elisabeth Revol racconta la sua amicizia con lo scalatore, la salita, la tragedia, con tutto quello ne è seguito: il senso di colpa, la depressione e un po' per volta, il ritorno alla montagna. -
Enrico Fermi. L'ultimo uomo che sapeva tutto
Poche figure nella storia della scienza moderna hanno il carisma di Enrico Fermi. E poche sono state altrettanto determinanti. Tuttavia, molti aspetti della sua biografia sono ancora poco indagati. Il libro di David N. Schwartz colma questo vuoto, anche grazie a fonti inedite ed esclusive, ricostruendo una vita che fu investita in pieno dalle drammatiche turbolenze della storia del Novecento. Una genialità precocissima, una carriera accademica folgorante, una lista di scoperte che hanno rivoluzionato la fisica corrispondono a una figura privata assai più controversa. Una biografia fatta di luci e di ombre, che vanno dall'ambiguo rapporto con il fascismo all'altrettanto discussa adesione al progetto della bomba atomica. Senza cedere alle opposte tentazioni dell'apologia e dell'ipercritica, Schwartz delinea un personaggio enigmatico dai sensazionali meriti scientifici, che più di ogni altro riflette le complessità del suo tempo. -
Dominicana
Ana ha quindici anni, e non ha mai desiderato l'America. Vive a Santo Domingo, in campagna, con la sua famiglia, povera, rumorosa e dall'incerto futuro. La proposta di matrimonio di Juan Ruiz, che le promette una nuova vita a New York, è un'opportunità che non può perdere. È questa l'idea di sua madre, che vede in questa unione una via d'uscita non solo per Ana, ma per tutti i Canción. Non importa che il promesso sposo abbia il doppio dei suoi anni, non importa che non si sia mai parlato d'amore, fra loro due. Ana Ruiz, con un passaporto che le attribuisce diciannove anni, atterra a New York. Qui l'accolgono il gelo della città e quello di un appartamento al sesto piano di uno squallido condominio, una prigione domestica dove per Ana è impossibile sentirsi a casa. Lontana dai suoi affetti, schiacciata da un paesaggio urbano inospitale e soffocante, sperimenta nella più pesante solitudine la violenza di Juan. Logorata dalla nostalgia e dall'umiliazione, pensa soltanto alla fuga. Ma con César, suo cognato, diverso da Juan come lo sono il giorno e la notte, Ana scopre un'altra America. La sabbia di Coney Island, la Audubon Ballroom. La nuova vita dei suoi gustosi pastelitos, che diventano una fonte di reddito. L'inglese, per capire e farsi capire. La passione, finalmente. Ma questi momenti di felicità, così provvisori e indimenticabili, saranno il preludio alla più difficile delle scelte. Una storia in cui finzione e autobiografia si mescolano, mostrando con crudezza e ironia le ambiguità del Sogno Americano. -
Ho scritto t'amo sulla tela. La storia dell'arte in dodici profil...
«La prima volta che mi sono innamorato è stato nel 1512. All'epoca vivevo a Roma e frequentavo la cerchia di Agostino Chigi, l'uomo più ricco del suo tempo. Allora ne ero convinto davvero, che le persone si potessero catalogare più o meno come le opere d'arte: capolavori, esemplari unici, brutte copie, multipli e falsi d'autore. Io sono un collezionista, e se avevo scelto Roma era perché lì c'erano più capolavori che da qualsiasi altra parte. Uno di questi si chiamava Agostino Chigi. Quell'anno lo stavo accompagnando a Venezia a riscuotere soldi dai suoi debitori, a vendere allume al doge, a fare un salto in qualche postribolo di lusso per poi tornare a Roma con un'avventura in più da raccontare. Non sapevo che da lì a breve mi sarei innamorato di una donna. La sua donna.» Comincia così il racconto del protagonista di questo libro, che reduce da una delusione sentimentale si pone la domanda più vecchia del mondo: perché mi sono innamorato? Per rispondere, decide di interrogare le figure femminili che nel tempo sono state capaci di colpirlo, ammaliarlo, infiammarlo: dalla Galatea di Raffaello a Dora Maar di Picasso, dalla Cleopatra di Tiepolo a Marina Abramovic', passando per il Ritratto della madre di Boccioni e la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. Ciascuna è un incontro, un carattere, un legame, una scoperta e una perdita. Insieme, sono il ritratto di oltre cinque secoli di storia dell'arte. Con uno stile che combina divulgazione e narrazione, Carlo Vanoni ci offre un punto di vista nuovo sui più grandi artisti della nostra cultura, sul mutare del gusto e degli stili, sulle sfaccettature e i significati della femminilità. -
K2. La verità. Storia di un caso
Il 30 e il 31 luglio del 1954, fra i 7345 metri di quota del settimo campo e gli 8616 della cima, il K2 fu il palcoscenico di una grandiosa vittoria dell'alpinismo italiano, che piantò il tricolore sulla seconda vetta del mondo. Ma quelle pareti di ghiaccio furono anche testimoni di una vicenda dai contorni molto meno eroici. Un lato oscuro che il passare degli anni non solo non fece dimenticare, ma anzi trasformò in una rovente polemica e in un «giallo d'alta quota» che emozionò il mondo intero. Contro la versione ufficiale, contro le calunnie che lo avevano colpito (lui, che per dare il suo contributo alla vittoria aveva rischiato la vita), Walter Bonatti oppose per mezzo secolo la propria irriducibile ricerca di giustizia, accumulando, pagina dopo pagina, testimonianze e documenti, svelando manipolazioni e ipocrisie. Fino a riscrivere la storia, nel nome della verità. «Consegno queste mie testimonianze in eredità a un futuro più attento ai valori, affinché con maggiore responsabilità di quanto non ha avuto la mia epoca, possa dare compimento all'impegno che ha segnato gran parte della mia vita: dare verità e giustizia, quindi dignità, alla storia ufficiale della conquista del K2». -
Il giro del mondo dell'arte
Cosa può avvicinare le antiche città della Mesopotamia a Napoli, o l'arte africana alle avanguardie del Novecento? Un incessante vagabondaggio tra culture diverse ma mai distanti che Philippe Daverio ha praticato con convinzione per una vita. Non si stancava di ripetere che ogni mondo dell'arte è legato all'altro, nonostante le differenze evidenti e innegabili. E per questo aveva deciso di dedicare un volume all'arte «degli altri mondi », spesso dimenticata a favore di quella «occidentale» e in realtà fondamentale per capire a fondo la grande cultura europea moderna. Si parte così dagli antichi Egizi e dai Fenici per arrivare alle civiltà del Medioriente e a quelle precolombiane. Si viaggia dal Giappone all'India, dall'Africa alla Cina, dall'Oceania al Sud- Est asiatico e all'America per scoprire il fascino segreto delle più grandi culture mondiali attraverso i capolavori più celebri e i tesori nascosti. Una cavalcata d'autore che è il seguito e il completamento ideale del Racconto dell'arte occidentale: con un occhio sempre attento e fuori dai canoni, pronto a cogliere i dettagli apparentemente minori, ma anche con il senso di un disegno più ampio che lo porta a ricostruire un'esotica storia dell'arte attraverso pittura, scultura e architettura dalla preistoria ai giorni nostri. -
In viaggio da sola e con qualcuno
«Non saremo eroi come i grandi viaggiatori, ma resta il fatto che anche noi dilettanti non siamo niente male. Per quanto orripilante sia stato l’ultimo viaggio, non rinunceremo al prossimo, lo sa Dio perché.»rnFino a un certo momento a Martha Gellhorn non era mai venuto in mente di scrivere di viaggi. E quindi in questo memoir, pubblicato per la prima volta nel 1978, sente di dover produrre delle «credenziali» per il lettore: cinquantatré Paesi visitati, più di un viaggio in ventiquattro di questi, con base di partenza in sette nazioni a undici indirizzi diversi. Da questa statistica desume una raccolta dei «migliori tra i viaggi peggiori», quelli da non dimenticare, quelli in cui la noia non è che una parentesi presto travolta da pericoli, difficoltà, avventure in cui lei, tra l’avventato e il noncurante, sembra sempre sfuggire al peggio per un soffio. Nel 1941 trascina Hemingway, il Compagno Recalcitrante, nella Cina in guerra per incontrare il generalissimo Chiang Kai-shek; nel 1942 naviga nei Caraibi in cerca di inafferrabili sommergibili tedeschi; un «viaggio di piacere» la porta ad attraversare l’Africa da ovest a est con mezzi di fortuna; un «impegno morale» la spinge nell’ostile Unione Sovietica, sedotta dalla prosa di una dissidente; un «libro che non prese mai forma» la conduce in una cisterna abitata da una comunità hippy, in Israele. Con trascinante ironia, la sua penna irresistibile attraversa cinque inferni terrestri, restituendo l’immagine di una donna che prende in giro la vita, mentre in ogni momento la mette a rischio per seguire il suo istinto più antico: guardare tutto con i propri occhi, senza fermarsi mai. -
L' Eneide di Didone
Con audacia e talento, Marilù Oliva entra nei pensieri e nei sentimenti di una delle più appassionate e tragiche eroine della letteratura d’ogni tempo. Arricchendone la vicenda non solo di sfumature e intuizioni, ma di avvincenti e inattese svolte narrative, dimostra ancora una volta l’inesauribile potenza del mito. E delle donne.«È un romanzo femminista perché sovverte la narrazione maschiocentrica antica. Le dee, litigiose e rivali, ricalcano un vetusto modello patriarcale, mentre Didone e alcune altre (le Amazzoni, per esempio) anelano a una sorta di sorellanza.» – Marilù Oliva, intervista a Il Venerdì - la RepubblicaDidone ha conquistato con l’astuzia una terra per il suo popolo, i Fenici, sulle coste africane. Regina senza re, ha fondato Cartagine, l’ha cinta di mura, l’ha dotata di leggi. Ma è assediata dall’avidità dei capi nomadi, stanca delle quotidiane fatiche diplomatiche, preoccupata per il futuro e si sente sola. Un giorno approdano le navi degli stranieri: sono fuggiti da Troia in fiamme e li guida un eroe di cui lei ha udito cantare le gesta, Enea. Comincia così una delle più grandi storie d’amore, tradimento e disperazione mai raccontate, immortalata nell’Eneide di Virgilio. Ma c’è una voce da cui non l’abbiamo mai sentita narrare: quella della protagonista, Didone stessa, donna forte e sopravvissuta a mille traversie che pure si uccise per amore. O almeno, questo è ciò che sappiamo. Ma come sono andate «davvero» le cose? Qual è la versione al femminile dietro alla partenza di Enea da Cartagine e al suo viaggio verso la penisola italica, che portò alla fondazione di Roma? Meglio di chiunque altra lo sanno forse due dee, Giunone e Venere: l’una è la guida agguerrita di Didone, l’altra è l’amorevole protettrice di Enea. E un conflitto divino farà da sfondo a una sorprendente avventura umana sulle due sponde del Mediterraneo, che cambierà le sorti del mondo.