Sfoglia il Catalogo illibraccio008
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3681-3700 di 8634 Articoli:
-
Ferenc Puskás. Il campione dei due mondi
“Grande Ungheria” e Real Madrid. I carri armati a Budapest e la Spagna di Francisco Franco. Guerra fredda e cortina di ferro. Due mondi e due vite. Quelli di Ferenc Puskás, che ha vinto e incantato il mondo del calcio anni Cinquanta con il suo piede sinistro. Ma c’è una terza esistenza nella storia di questo campione, tra l’ottobre del ’56 con l’invasione sovietica e l’estate del ’58 con l’arrivo alle Merengues. La più difficile, la meno conosciuta. Braccato da un governo sotto il tacco di Mosca, punito dalla Federcalcio mondiale, il “Colonnello” Puskás guida la squadra dei profughi in esilio per mezzo mondo a caccia di un’amichevole, un ingaggio e la sopravvivenza. Fino all’arrivo in Italia, nella ligure Bordighera, dove le partite si diradano, mentre aumenta la pancia di quello che appare più un signore di mezza età che non il fuoriclasse che ha vinto un’Olimpiade, incantato Wembley, battuto due volte i Maestri inglesi. Ma Puskás non si arrende, la battaglia con la Fifa continua. La squalifica viene ridotta. Troppo tardi a 31 anni con venti chili in più? Non per il visionario Santiago Bernabéu, presidente del Real Madrid, che lo vuole accanto a un altro grande del football, Alfredo Di Stéfano. Resta solo un conto da chiudere. Il suo Paese lo aveva definito “disertore e traditore”. Oggi Ferenc Puskás è sepolto nella basilica di Santo Stefano, come santi e sovrani. Lo stadio di Budapest porta il suo nome. È un eroe d’Ungheria. -
Solarpunk: storie di ecologia fantastica in un mondo sostenibile
Secondo la definizione corrente, il ""solarpunk"" è un movimento culturale e artistico che promuove una versione ottimistica e progressista del futuro, in particolare mediante l'uso di energie alternative e con l'obiettivo della realizzazione concreta di un futuro ecosostenibile. Nel 2012, come manifesto che differenzia nettamente la letteratura solarpunk da quella steampunk e cyberpunk, la brasiliana Editora Draco pubblica l'antologia ""Solarpunk: Histórias ecológicas e fantásticas em um mundo sustentável"", a cura di Gerson Lodi-Ribeiro: precisamente l'opera che viene qui presentata in traduzione. Leggendo i testi contenuti in questo libro, però, la visione ""ottimistica e progressista del futuro"" sembra arretrare ben oltre il secondo piano. L'utopia del futuro sostenibile finisce con lo scontrarsi con la politica, con l'avidità, con il potere, con l'animo umano insomma, e un sano realismo si infiltra nelle storie, che in questo modo assumono una stimolante piega amara. In questa antologia troverete autori dalla fervida fantasia e opere che lasciano col fiato sospeso. Benvenuti nel mondo solarpunk. (Maria Grazia Beltrami) -
Nell'anno del muro. Ediz. integrale
All'inizio degli anni '60, il boom economico in Italia riempiva gli animi di ottimismo. I ragazzi sognavano il mondo e la libertà, e per molti di loro il modo più veloce per rendere concreti i loro desideri era partire per cercare lavoro all'estero. Dall'Irpinia, un treno porta uno di questi giovani verso i cantieri della Germania da ricostruire. Non è una fuga la sua, ma un'esperienza intensa, l'occasione per migliorare la qualità della sua vita. Qual è la vera storia di quel mondo che corre veloce? Se ne rende conto solo dopo essere salito su quel treno: tanti ragazzi, tutti diversi, tutti con la voglia di andare, di ottenere ciò di cui hanno bisogno. Nel viaggio, il giovane porta con sé la voglia di conoscere e un sorriso da regalare anche alle persone più ostili e prevenute nei confronti di quelli come lui. Intanto, nello stesso anno in cui il ragazzo si dà da fare per costruire il suo futuro, un muro viene innalzato, un muro che per tanto tempo dividerà il mondo. -
La verità. Il ciclo dell'eterna fine
Il ritrovamento di un arcaico testo porta a una scoperta così sensazionale da retrodatare la nascita della civiltà a molti millenni prima rispetto a quella assunta dalla dottrina ufficiale e che inquadrerebbe a circa seimila anni fa la formazione in Mesopotamia e nell'antico Egitto delle prime città-stato. Ma il vero mistero che gravita intorno al manoscritto si rivela poi essere non tanto la sua datazione, quanto piuttosto l'orribile verità che, una volta tradotto, avrebbe svelato. Una verità capace di far tremare da cima a fondo le fondamenta del mondo stesso. Nasce così il progetto Genesi, guidato dal professor Mario Bellini e dall'astrobiologa Giulia Ripamonti, impegnato in una corsa contro il tempo nella disperata ricerca dell'unico oggetto che possa fermare la terrificante carneficina che sta per abbattersi sull'intero genere umano. -
Life
Ambientato nell'Inghilterra degli anni Sessanta e Settanta e in quella dei giorni nostri, questo romanzo coinvolgente ed emozionante mette a confronto due generazioni. Un sapiente intreccio, tra manifestazioni di protesta e spettacoli teatrali, che ha sempre come fil rouge la passione più pura, più pregnante, più viva: l'amore. -
Correre nel grande vuoto
Una storia che prende vita nel luogo essenziale: il deserto. Solitudine, fatica, bellezza e immensità hanno lo stesso ritmo di chi lo attraversa correndo.rnrn«Un mito per gli appassionati dell'impossibile» – Corriere della Serarnrn«Marco Olmo è una leggenda vivente della corsa estrema - La Gazzetta dello Sportrnrn«Finché il corpo me lo consentirà, io correrò. D'altronde gli animali fanno così, corrono fino all'ultimo respiro. Ogni gara è come una nuova vita che vivo. Tutte le volte che si riparte da capo, si scoprono gli avversari, ci si riscopre dentro, e si riscopre anche ciò che si ha attorno. Il deserto, ""il più bello e il più triste paesaggio al mondo"", non è mai uguale a se stesso. E sono sicuro che qualche altro deserto, qualche altro grande vuoto, ancora mi sta aspettando.»rnrnQuello di Marco Olmo per il deserto è un amore che nasce più di vent'anni fa quando il corridore piemontese, all'epoca neppure cinquantenne, si è appena affacciato all'universo delle ultramaratone. È il 1996, infatti, quando Marco Olmo riceve la proposta di partecipare alla Marathon Des Sables, nel deserto del Sahara. Marco ha già visto il deserto, ma come un turista, dal finestrino di un'auto e con l'aria condizionata accesa. Ora invece ha l'opportunità di stare là fuori, a correre come già corre fra le montagne di Robilante, il paesino dove vive. Quella Marathon Des Sables è un successo, nella classifica generale si posiziona terzo, facendosi notare dal pubblico e dalla stampa internazionale, e il deserto gli entra dentro, cambiando il suo modo di correre. È da quel momento, infatti, che la sua specialità diventa la lunga distanza, da affrontare prima di tutto con una qualità che diventerà la sua cifra: la resistenza. In questo libro, Marco Olmo ripercorre oltre due decenni di gare nei deserti di tutto il mondo: da quello libico al deserto della Giordania, dalla terribile Valle della Morte in California fino alle zone desertiche dell'Islanda, passando per il deserto di sale della Bolivia, il Sinai e molti altri. Non si possono lasciare tracce nel deserto, Marco lo ha imparato in questi anni: una sola raffica di vento è sufficiente a farle scomparire dalla sabbia. Eppure ogni deserto ha lasciato in lui una traccia incancellabile, alimentando quell'amore di cui sono impregnate le pagine di questo racconto. -
Come le vene vivono del sangue. Vita imperdonabile di Antonia Pozzi
Molto è già stato detto su Antonia Pozzi, ragazza ""imperdonabile"" che, nonostante la sua breve vita, ha lasciato più di trecento poesie, numerose lettere, pagine di diari e circa tremila fotografie, e la cui figura è oggetto di una straordinaria riscoperta di pubblico e di critica. Eppure c'è sempre, quando si parla di lei, l'impressione di qualcosa di incompiuto. Come se la ""troppa vita"" che le scorreva nel sangue non si sia mai voluta lasciare decifrare fino in fondo. Come se ci fosse sempre troppo da dire e nello stesso tempo un'urgenza di silenzio avesse costantemente percorso lei e le persone che le stavano accanto. Per raccontare questo personaggio complesso, profondo e a tratti enigmatico, che ha attraversato gli anni Trenta con intelligenza e passione, sofferenza e determinazione, Gaia De Pascale ha scelto la via del romanzo. Il libro dà la parola alla stessa Antonia, scavando nell'animo della protagonista e restituendo le persone, i luoghi e le atmosfere di un tempo cruciale sotto ogni punto di vista per la storia del nostro Paese. In bilico tra realtà e finzione, «Come le vene vivono del sangue» usa il verosimile come unico mezzo possibile per accedere al fondo segreto dell'esistenza di Antonia Pozzi, e rende omaggio a una figura femminile che ha saputo attraversare con la stessa profondità tanto la vita quanto la morte. -
La ridicola idea di non vederti più. La storia di Marie Curie e la mia
""Uno dei libri più emozionanti di Rosa Montero"" - Fernando Arambururnrn""Il racconto della vita di Marie Curie si intreccia con quello della vita di Rosa Montero e delle tante donne che vogliono amore, sapienza e libertà. Un romanzo struggente e intimo che non rinuncia alla ricerca di un senso dell’esistenza e riconcilia col dolore e con la morte"" - Ritanna Armenirnrn""Forte come la morte è l’amore nel libro di Rosa Montero La ridicola idea di non vederti più, un titolo bellissimo"" - Daria Bignardi rnrnNel 2009 Rosa Montero perde il suo amatissimo compagno di vita. Vorrebbe scriverne, per sublimare il dolore, ma non ha mai raccontato sé stessa nei libri. Ha sempre messo in scena i suoi sentimenti e le sue emozioni nascosta dietro i personaggi dei suoi romanzi. Mentre sta riflettendo al da farsi, si imbatte nel diario di lutto di Marie Curie, la grande scienziata che ha perso il marito, Pierre Curie, nel 1906. Nel diario di questa donna serissima trova un urlo di dolore e di disperazione, un lutto profondo, un amore appassionato. Sente che può utilizzare il personaggio di Marie Curie, così grande e così complesso, come uno schermo su cui proiettare le riflessioni e le emozioni che giravano nella sua testa e nel suo cuore da due anni. Si immaginava che fosse una donna fredda – anche Einstein la descrive così: ‘molto intelligente ma fredda come un pesce’ – ma questo breve diario rivela a Rosa una Marie molto umana, appassionata e molto vicina a lei. Comincia a indagare, accumula documentazione: fotografi e, biografi e, lettere, per tentare di comprendere il mistero di Marie e più si immerge nella sua vita e più percepisce risonanze con la sua. Le storie di Marie e Rosa si intrecciano in questo indimenticabile omaggio alla vita, all’amore e, perché no, anche alla morte. -
Il giardiniere goloso. Le erbe e gli ortaggi che val la pena di c...
Vincitore del Premio Grinzane Giardini Botanici Hanbury, XVI edizione, nella sezione Cura dei giardini e dei fiori.rnQuesto libro ci insegna come fare a coltivare in vaso o in terra (a seconda delle nostre possibilità) verdura e frutta e a conservare e a cucinare il nostro raccolto. Un manuale preziosissimo per il giardiniere e per il cuoco.rn«Un cortile, un lembo di terra, un terrazzo possono trasformarsi in straordinarie stanze all'aperto, quando sono animate dalla verde vita vegetale. Una vita che ci viene restituita arricchendoci perché, se giardino e orto significano indubbiamente duro lavoro e anche impegno economico, grande è il privilegio di poter gustare un frutto appena colto dalla pianta, intenso il piacere di assaporare il profumo di un'erba, un vero dopo il saper godere della bellezza di una pianta, l'esser capaci di osservarla e accudirla fino a diventarne complici. E sarà proprio in questa complicità con le nostre piante che il loro star bene diventerà il nostro benessere.»rnDall'orto alla tavola senza passare dal supermercato: ecco un sogno che si realizza. Poter coltivare quello che mangiamo, vederlo crescere e svilupparsi, maturare, e quando è pronto, non un minuto prima non un minuto dopo, coglierlo e mangiarlo o cucinarlo. I vantaggi sono moltissimi, primo fra tutti la garanzia di freschezza di quello che consumiamo. Ma al primo posto è probabile che dovremmo mettere il piacere del giardinaggio, seguito dal piacere del gusto perché le verdure e la frutta raccolte al punto giusto di maturazione sono più saporite di quelle che vengono separate ancora acerbe dalla pianta. Quindi, rimbocchiamoci le maniche, afferriamo la zappa e seminiamo. -
In America. Viaggi senza John
Un resoconto dal respiro letterario, di grande interesse e godibilità, frutto dello sguardo critico di un osservatore molto raffinato e acuto.rnrn«Solo una mente geniale può dare coerenza a un tale insieme di particolari, senza mai renderli noiosi» - The Guardianrn rn«Geert Mak è l’insegnante di storia che tutti noi avremmo voluto avere» - Financial TimesrnrnÈ il 1960 e John Steinbeck, accompagnato dal fido barboncino Charley, parte alla riscoperta della sua amata America a bordo di un pie wagon riconvertito in camper. Le impressioni e le osservazioni raccolte durante il viaggio confluiranno nel fortunato ""Viaggio con Charley"". Cinquant'anni dopo, il giornalista Geert Mak ripercorre le orme dello scrittore, cercando di capire cosa ne è stato del paese osservato da Steinbeck e del sogno americano in generale. Chilometro dopo chilometro, si addentra in questa terra sconfinata, visitandone le grandi metropoli e i piccoli centri rurali, le aree urbane come Detroit, che per decenni è stata al centro dell'economia e che ormai è una città fantasma, o come New Orleans, devastata dall'uragano. Ma soprattutto parla con storici, giornalisti e gente comune, ne raccoglie pareri e testimonianze, che usa per ricomporre il puzzle più autentico di questa realtà. ""In America"", infatti, è a tutti gli effetti un autorevole affresco della nazione, con le sue tante contraddizioni, le sconfitte a livello politico e sociale, i miti, in gran parte avviati sul sentiero del tramonto, la visione di sé e della missione nel mondo. Un resoconto dal respiro letterario, di grande interesse e godibilità, frutto dello sguardo critico di un osservatore molto raffinato e acuto. -
Dalla misura delle stelle. Testo originale a fronte
Un libro di piccolo formato con testo a fronte.rnAh, non essere separati / non esclusi, per minima parete, / dalla misura delle stelle. / Lo spazio in noi altro non è / che intensità di cielo, / solchi di uccelli, profondità / di venti del ritorno. -
I freudiani eretici. Controstoria della filosofia. Vol. 8
Tre psicoanalisti ""di sinistra"": Fromm, Gross, Reich.«Il colpo di stato effettuato da Freud per far credere che, da solo, ha inventato la psicoanalisi, è riuscito. Freud non è indietreggiato di fronte a nulla perché le cose andassero in questo modo [...]. Tuttavia, esiste una psicoanalisi di sinistra che rifiuta lo schema idealista freudiano di un pensiero inconscio psichico come un ectoplasma misteriosamente trasmesso da uomo a uomo fin dall'era glaciale. Questa psicoanalisi pensa all'inconscio come un prodotto della storia e alle condizioni concrete dell'esistenza degli individui: l'inconscio dei lavoratori, i poveri, i lavoratori, i disoccupati che Freud rifiuta di trattare [...] ha poco a che fare con il subconscio della ricca borghesia oziosa che si precipita nella casa di Freud»: così scrive Michel Onfray. Protagonisti di quest'altra psicoanalisi, trattati in questa nuova puntata della sua grande Controstoria della filosofia , sono lo stravagante Otto Gross, che mescola in maniera originale Nietzsche e Freud; Wilhelm Reich, che crea un nuovo arsenale concettuale al servizio del freudo-marxismo; e infine Eric Fromm che, esiliato negli Stati Uniti, ridefinisce la psicoanalisi in relazione ai fallimenti del freudismo - se il divano cura o no, non è colpa del paziente che resiste ma della dottrina che è difettosa - e offre «una psicoanalisi concreta, più interessata ai pazienti che alla difesa del patrimonio dottrinario freudiano». -
La solitudine. Capirla e gestirla per non sentirsi soli
Siamo abituati a pensare alla solitudine come a qualcosa con due facce, come una medaglia: da un lato la sofferenza e il disagio dell'animale sociale lasciato a sé stesso - tanto più insopportabile nella nostra società iperconnessa - e dal'altro la condizione privilegiata per trovare l'elevazione spirituale, la felicità della creazione artistica, il lampo di genialità dell'inventore e dello scienziato. Quel che è certo è che la ""sofferta solitudine"" si ritrova in tutti i disturbi psichici e comportamentali, di cui può essere di volta in volta causa, effetto o manifestazione. In questo trattato di ampio respiro, oltre a passare in rassegna la cura della ""sofferta solitudine"" nel suo intreccio come le terapie delle diverse psicopatologie, siamo guidati alla sua scoperta come costante della condizione umana: come l'ombra che ci segue e dalla quale non possiamo mai definitivamente liberarci, croce e delizia, limite che diventa risorsa; non qualcosa da cui fuggire, ma il luogo in cui rifugiarci nei momenti peggiori, per recuperare le forze e riprendere il nostro viaggio nella vita. -
Camere e stanze
Questo volume raccoglie tutti i racconti di Francesco Pecoraro, a partire dalla sua prima raccolta del 2007, Dove credi di andare, fino ai molti inediti più recenti. «Con la sua scrittura travolgente riesce a catturare, nella filigrana delle ossessioni di un singolo, il trauma storico di quel ‘groviglio’ che chiamiamo Italia». - Andrea Cortellessa, Tuttolibri - La Stamparn«L’exploit di Pecoraro è aver calato la visione della condizione umana nella storicità perfettamente colta dell’Italia del secondo dopoguerra». - Daniele Giglioli, La Lettura - Corriere della Serarn«Pecoraro ha una visione del mondo e intende metterla nei suoi libri: non sono molti i romanzieri italiani di cui si possa dire la stessa cosa». - Guido Mazzoni, Le parole e le cosernDove credi di andare ha un carattere fortemente unitario: i protagonisti sono manager, funzionari, artisti, avvocati, tutti colti nel mezzo di un incontro con qualcosa o qualcuno che provoca lo sfaldamento del loro mondo di certezze. Una riunione di lavoro in cui si capisce di essere finiti, una festa data per una giovane amante che si trasforma in tregenda… Ma se già con il racconto lungo Tecnica mista – storia di una vocazione artistica che deraglia in terrorismo fondamentalista – il modo di narrare appare molto cambiato, i racconti della terza parte presentano modalità espressive del tutto nuove. Viene sì mantenuta la rappresentazione del disagio e della crisi dell’uomo adulto (Cormorani, Fuori lista), ma a questa si aggiungono la parodia a tinte distopiche del neoliberismo imperante (La Tavolata, La città indiscussa), il racconto dell’infanzia e della preadolescenza (Non so perché, Il Fregno) e ritratti femminili che rimangono impressi per originalità (Antonella ti amo). Lo sguardo di Pecoraro, apparentemente impassibile, è in realtà intensamente partecipe di ogni fenomeno umano, naturale o artificiale, e rende questi racconti un unicum nella nostra narrativa. -
Oryx e Crake
Un virus che sconvolge il mondo, una distopia potente come il Racconto dell'ancella, la nuova serie bestseller di Margaret Atwood, pubblicato precedentemente con il titolo di L'ultimo degli uominirnrn«Imponente e coraggioso. Margaret Atwood meglio di George Orwell» - The New Yorkerrnrn«L'arguzia di Margaret Atwood rende divertente la distopia» - Peoplernrn«Questo libro, straordinariamente avvincente e immaginifico, si unisce al Racconto dell'Ancella nella illustre compagnia di romanzi che guardano avanti per metterci in guardia dai pericoli della miopia umana» - The Timesrnrn«Arguzia, umorismo nero e narrazione avvincente... Arwoood seduce» - Usa TodayrnSnowman vive su un albero vicino al mare, avvolto in un lenzuolo sporco. Non sa che ore sono, nessuno lo sa più, dopo la pandemia. Cerca cibo e medicine nelle terre desolate e infestate da ibridi di animali. Fruga fra i resti e rimugina sulle scelte che hanno portato la Terra al tracollo, in nome di una scienza onnipotente. Si abbandona al ricordo di Oryx, donna enigmatica e quieta, e al rancore per l'amico Crake, responsabile del disastro. Le loro esistenze si erano intrecciate nel più classico e tragico dei triangoli. Snowman cerca una spiegazione, per sé e per i «figli di Crake»,unica forma di vita intelligente sopravvissuta sulla Terra, frutto esemplare dell'ingegneria genetica. Sono tante le cose che vogliono capire, ignari come sono dell'insensatezza degli uomini. Come hanno dimostrato Orwell, Huxley, Vonnegut e la stessa Atwood (nel ""Racconto dell'Ancella""),la rappresentazione letteraria di un'utopia fallita può aprirci gli occhi più di innumerevoli verità sullo stato del pianeta. Quello di Oryx e Crake è un mondo che potrebbe essere a pochi anni, a poche folli decisioni di distanza da quello in cui viviamo. -
Il toro non sbaglia mai
In un pomeriggio di sole bruciante, per le vie di Cadice, Rafael Lazaga Julia, ex torero poco più che trentenne, incontra un coetaneo partito dall'Italia per svelare l'enigma di quel rito fuori dal tempo che chiamiamo corrida. Nonostante l'indole sospettosa, Rafael accetta di aiutare lo straniero introducendolo in un mondo sospeso fra valori eterni e quotidiane meschinità. Mentre «l'italiano», come è da tutti ribattezzato, cerca di immergersi nella grande ricerca di verità che sembra il cuore della fiesta, l'oscura carriera di Rafael e la sua famiglia si prendono la ribalta spingendo l'ospite a ridiscutere i suoi pregiudizi. Che ruolo ha la paura rispetto alla vigliaccheria e al coraggio? In che senso l'umiltà e la vergogna forgiano il bisogno di essere autentici? Quali inganni sono necessari alla sincerità? Sulle strade polverose di una Spagna dalla bellezza accecante, fra campagne incontaminate e ritrovi dove vecchi appassionati snocciolano storie bevendo birra fredda, noi stessi ci ritroviamo scaraventati in una dimensione perduta, in cui le certezze della nostra epoca vengono sovvertite. Le domande a cui veniamo consegnati, mentre il passato di Rafael viene via via alla luce, girano attorno al destino, alla volontà e al tempo. Non troveremo risposte, però, se non accetteremo la legge che la modernità ha voluto mettere da parte: vivere non ha senso fuori da un quotidiano corpo a corpo con la morte. -
Il grande bluff. Abilità. Fortuna. Controllo. Giocare a poker per...
«Questo libro non parla di come giocare a poker, ma di come giocare il gioco della vita.»«Una micela esplosiva di ragionamento holmesiano e neuroscienze moderne» – The New York Times«""Il Grande Bluff"" è un gran bel libro soprattutto perché Maria Konnikova è una grande scrittrice e un'ottima osservatrice dello strano mondo in cui ha deciso di immergersi» – The Daily Telegraph«""Il Grande Bluff"" è la migliore rappresentazione che abbia mai letto sul gioco del poker e sulle capacità di pensiero che insegna» – Nature«Leggere questo libro è importante perché tutti noi potremmo muoverci con maggiore comprensione nell'incertezza e imparare come pensare sotto pressione attraverso le regole del poker» – The Washington PostQual è il nostro reale controllo sul mondo che ci circonda, sulle scelte che compiamo e – in definitiva – sul nostro destino? Qual è il confine tra merito e fortuna? Quando conviene perseverare in una scelta, e quando invece rinunciare? Queste sono le domande che Maria Konnikova, psicologa e scrittrice, si pone in un momento difficile della sua vita. Le risposte le trova nel gioco del poker, dove caso e controllo si equilibrano, e dove è possibile mettere in pratica i processi decisionali, la gestione delle emozioni, la concentrazione, la capacità di comprendere sé stessi e gli altri. In tre anni, con l'aiuto del campione Erik Seidel, Maria Konnikova passa – attraverso fortune alterne – dall'essere una dilettante assoluta ai tornei online, fino a partecipare al campionato del mondo. Una storia eccitante e fuori dagli schemi, inserita in un racconto di formazione in cui lei stessa è il personaggio. Iniziato come un'indagine sulla possibilità di affrontare la fortuna – o la sfortuna – mantenendo il controllo, nonostante l'alternarsi delle carte, l'esperimento si trasforma in un nuovo approccio alla vita e, dentro e fuori dal gioco, una superficiale sicurezza rischia di rivelarsi il più grande dei bluff. -
Creare dal nulla. Imparare a inventare e a inventarsi
Creare dal nulla, immaginare il «mai visto prima», è la tecnica più importante anche per rinnovare sé stessi, per crescere, uscire dalle crisi.«Creare dal nulla» è il settimo dei Trentasei stratagemmi, il trattato di strategia militare più famoso e antico della Cina, che prevede l'inventarsi qualcosa di inesistente per realizzare un concreto cambiamento della situazione, un percepire la realtà da prospettive non ordinarie, che fa scoprire alternative non contemplate dal solo ragionamento. Giorgio Nardone prende spunto proprio da questo stratagemma, già citato in Cavalcare la propria tigre, per riflettere sull'invenzione, quella strada nascosta che nessuno riusciva a vedere e che compare solo quando intelligenza e intuizione riescono a lavorare in accordo, sostenendosi a vicenda. Nella prima parte di questo libro si ripercorre l'euristica dell'inventare e del creare: si parte dalla scuola Alessandrina per arrivare ai giorni nostri, passando da Erone, Archimede, Ipazia, Newton, per arrivare a Steve Jobs, sino al proporre, nella seconda, un metodo per imparare a inventare. Creare dal nulla, dunque, immaginare il «mai visto prima», è la tecnica più importante anche per rinnovare sé stessi, per crescere, uscire dalle crisi. E trovare rimedio alle sofferenze personali, alla tristezza, alla demotivazione, attraverso la realizzazione dei propri talenti e, pertanto, di sé stessi. -
Utero. Storia intima del luogo da cui tutti veniamo
«Cosa fa l'utero quando non si prepara per ospitare un bambino, non nutre un bambino, non partorisce un bambino e non si sta riprendendo dopo aver ospitato un bambino?» In questo libro rivoluzionario, Leah Hazard parte da questi interrogativi per mettere in discussione luoghi comuni, narrazioni troppo a lungo condivise, affermazioni che poco hanno di scientifico, per guidarci alla scoperta della «vera storia del posto da cui veniamo», e lo fa avvalendosi di una vastissima letteratura scientifica ma anche attingendo a testimonianze dirette. Il punto di partenza è che nel modo in cui questo organo viene trattato si riflette un'idea del femminile e della femminilità, con tutte le conseguenze del caso e le ricadute sul modo in cui affrontiamo temi come il concepimento, la gravidanza, il parto, ma anche il ciclo o la menopausa. Prepariamoci dunque a guardare con altri occhi cose che davamo per scontate o che, semplicemente, abbiamo rimosso, e a sorprenderci scoprendone di nuove, accompagnati da una scrittura brillante, ironica, vibrante di passione e, in certi momenti, di giusta indignazione. -
Storia di un comunista
La storia di Toni Negri, uno dei filosofi italiani più noti nel mondo, raccontata dalla viva voce del protagonista, attingendo a una vasta documentazione e a una memoria che la restituisce alla sua verità umana, storica e politica.