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Il trionfo ermetico. La pietra filosofale vittoriosa
Offrendo ai lettori della Biblioteca Ermetica l’opera di Limojon de Sainct Disdier Il Trionfo Ermetico, li si invita a ricostruire ancora una volta e con più ricco materiale il serico ineffabile ordito di ogni grande metafora alchemica, qui appunto “trionfante”. Non a caso Canseliet ricorda di quanto fosse debitore a questo testo Fulcanelli, uno, tra i moderni, dei maggiori descrittori “per simboli”.Se ci si abbandona al piacere attento della lettura del Trionfo Ermetico si dirozzerà come per incanto la sciatta visione materialistica del simbolismo analogico. Questo perché Limojon offre, come lui stesso ricorda, un testo per “addetti ai lavori”. Questo tipo di opere afferma – non è per coloro che non hanno ancora alcuna infarinatura della Filosofia segreta; i più acuti osservatori noteranno a ragione che si è preferito passar sopra a molte cose che avrebbero forse meritato una spiegazione. Il Trionfo Ermetico non spiega ma dichiara simboli, li offre e li organizza nel sapiente momento del dialogo.L’opera è composta di tre parti: un primo dialogo tra l’Oro e la Pietra, che Limojon tradusse dal tedesco in francese emendando una già esistente traduzione; un secondo dialogo che, protagonisti Pirofilo ed Eudossio, esplicita, ma sempre trasportando in altra chiave simbolica, il primo; una Lettera ai veri discepoli di Hermes che spiega le Sei chiavi della filosofia spagirica. Collegato con saldi fili alla concezione tradizionale dell’alchimia, il Trionfo rimane per forma, eleganza di tasselli simbolici, per giustapposizioni scaltre ed ingenue, per “distrazioni” di conoscenza subito dopo rinserrate nella negazione, secondo l’usuale formula dello scritto alchemico, un barocco gioiello dell’ermetismo; una lettura da convivere anche captandone soltanto le pur folgoranti intuizioni simboliche.Questo testo è ora presentato nella Biblioteca Ermetica, nella nuova, giustamente rispettosa, traduzione di Maurizio Barracano, che lo introduce accompagnandolo, inoltre, dei riferimenti storici necessari. -
Il cristo vero
Giorgio Di Simone in quest'opera propone alla meditazione del pubblico più attento una serie di interventi della ""entità A"". -
Arte medianica. Pitture e disegni dei sensitivi
L'ispirazione artistica costituisce un enigma affascinante e insoluto: l'artista infatti non dispone delle proprie facoltà a piacimento, ma è soggetto all'estro, all'ispirazione, alla suggestione del ""momento felice"" che deve in un certo senso presentarsi da sé. Nel campo del paranormale ci imbattiamo tuttavia in fenomeni che vanno ben al di là di questo carattere di imprevedibilità e di relativa indipendenza, e troviamo produzioni artistiche che sorgono sensa la partecipazione cosciente dell'autore, che è in genere persona ignara d'arte, che si mette improvvisamente a disegnare o dipingere sotto l'impulso di una forza che sente estranea a sé. Le opere di questi specialissimi artisti si producono sovente in condizioni impossibili (al buio, con le tele rovesciate, in stato di trance, ecc.) e senza che l'autore partecipi alla loro creazione: egli assiste stupito a quanto la sua mano viene tracciando, non fa schemi, non corregge, non modifica. L'opera esce di getto, perfetta e rifinita. Il senso di possessione che il sensitivo sperimenta è tanto forte che per lo più egli non attribuisce l'opera a sà, ma a forze esterne, di cui sente di essere lo strumento. Questo libro, unico nel suo genere, presenta una trentina di artisti medianici di tutto il mondo e offre per la prima volta una descrizione e un inquadramento sistematico di questo affascinante fenomeno. Come giustamente ha scritto il critico d'arte Franco Miele nella sua prefazione, ""la critica d'arte che non voglia chiudersi in arbitrari isolamenti non può fare a meno dell'ossigeno di altre discipline e non può quindi ignorare quelle che sono le scoperte della parapsicologia"". Questi artisti, che trascrivono la propria intuizione senza elaborarla, che ignorano, quando cominciano a lavorare, che cosa faranno e come lo faranno, le cui opere spesso presentano contenuti paranormali (telepatici, chiaroveggenti, precognitivi), hanno veramente qualcosa di nuovo da dire sia al critico d'arte che al parapsicologo e allo psicologo. -
La fine di New York
Erik Jan Hanussen, il famoso veggente austriaco che predisse la fine di Hitler e per questo fu da lui eliminato, è autore di questo libro straordinario, creato in circostanze del tutto particolari. Esso è infatti il risultato insieme a illustri studiosi di metapsichica di Berlino, nel corso dei quali il veggente in trance descrisse il mondo del 2300, prevedendo l'atomica, i missili interplanetari, la televisione, l'unione Europea, l'avvicinamento tra gli abitanti della terra e quelli di altri pianeti, la formula per prolungare la vita umana e ridarla dopo il decesso, il trapianto di organi di tante altre ""utopie"" che oggi, a distanza di tanti anni, si sono in parte già realizzate. Viene anche trattato l'argomento della lotta tra il bene e il male con la conseguente distruzione di New York per abuso dell'energia atomica e l'uso da parte dell'uomo di cose più grandi di lui: tema di grande attualità. Particolarmente inquietante è la descrizione della distruzione di New York, predetta da Hanussen nel suo romanzo, il quale ha il fascino e la suspense di un libro giallo, e risulta, a quasi 60 anni dalla stesura, un documento di eccezionale interesse. Il romanzo è corredato da una biografia di Hanussen, in cui sono descritte dettagliatamente le vicende di vita del grande veggente. -
In un roseto d'Oriente. Un messaggio Sufi sull'amore, l'armonia e...
Un messaggio Sufi sull'amore, l'armonia e la bellezza.Questo volume raccoglie discorsi estemporanei dell’Autore degli anni 1918/1920. Essi abbracciano riflessioni di tipo mistico, filosofico e religioso; ma anche di tipo pratico, poiché tali principi vanno applicati nella vita quotidiana, se li accettiamo e se crediamo in essi. Eccone alcuni esempi: – Quel che cerchiamo nella vita, dobbiamo concederlo agli altri; se è la gentilezza, concedetela; se è la bontà, concedetela; se è la solidarietà; concedetela. Il segreto della felicità consiste in questo. – Noi esseri umani amiamo alcuni, proviamo avversione per altri; consideriamo uno degno di molta stima, un altro di nessuna. Per Dio, invece, tutti sono la sua creazione. Dio è amore, e ha creato l’uomo per amore. Egli è pertanto colui che ama e insieme l’oggetto dell’amore. – Tutte le religioni derivano da una sola religione: quella della Natura. La natura insegna ad ogni anima ad adorare Dio in un modo o in un altro, nella forma più adatta a ciascuno. Non importa il modo in cui una persona adora la divinità: importa soltanto la sincerità con cui lo fa; ciò che importa è che il cuore di chi adora sia puro e che la mente sia in contatto con Dio. Dopo aver letto questo libro si capirà che in questo giardino meraviglioso che è la Creazione, in questo roseto pieno di fiori e profumi, il giardino, il giardiniere e i profumi sono la stessa cosa. -
La scienza dei Magi. Vol. 2
""La scienza dei Magi"" è il titolo comune sotto il quale sono stati raccolti gli scritti fondamentali, di Giuliano Kremmerz. -
Dante e la gnosi
Adriano Lanza si inscrive decisamente tra coloro che sostengono la tesi della eterodossia religiosa di Dante. Con questo suo saggio sul Convivio vuol gettare uno scandaglio in questa direzione, proponendo dell'opera di Dante una lettura nuova, impregiudicata, che fornisca inedite aperture di senso. In particolare, egli ritiene che la più ampia e approfondita conoscenza di quella che è stata chiamata la gnosi eterna, che ci vengono fornendo gli studiosi della materia, possa schiudere, con nuovi strumenti, l'accesso al contenuto esoterico dell'opera dantesca, dalla Vita nuova al Convivio alla Commedia. A suo giudizio, il più profondo significato dell'opera di Dante può essere colto quando essa sia letta come la trascrizione di una esperienza personale, attraverso la quale, in virtù di una illuminazione rigeneratrice, al di là di ogni struttura istituzionale, dalla alienazione nel mondo l'anima è restituita alla sua condizione originaria, alla salvezza. -
Le origini dell'alchimia nell'Egitto greco-romano
Uno studio profondo e accurato delle origini alchemiche risalenti all'antico Egitto, con ricerche e metodi sensazionali. Questo volume tratta la teoria e la pratica dell’alchimia nel suo periodo di formazione, che risale a secoli lontani e abbraccia un’area culturale e storica alquanto ampia, benché geograficamente definita. Infatti, nel centro di questo quadro vi è l’Egitto, ma per comprendere tutte le idee e le immagini che corrono verso tale centro, l’Autore considera anche le tendenze generali del pensiero scientifico e filosofico greco, nonché le notevoli influenze derivanti dal mondo iranico dei culti del fuoco e del mazdeismo. Un quadro così complesso e involuto – particolarmente nelle fasi più antiche – rende proprio per questo la ricerca più varia ed interessante. I Greci, peraltro, con le loro ardite e profonde intuizioni filosofiche, delinearono sistemi di pensiero scientifico di cui solo molto tempo più tardi fu possibile dimostrare la fondata esattezza, come i concetti di atomo e di campi di forza, di forze continue e di un continuum coesivo e tensionale. L’Autore attinge ai più noti testi della letteratura e dell’antichità classica, egizi, greci e romani, i quali tutti concorrono a formare un quadro d’insieme completo ed affascinante della scienza più alta, in quanto arte, trasmutatoria della materia e dell’uomo al tempo stesso. Così, con un studio completo dell’Alchimia nelle sue fasi embrionali, gli dimostra che, sia pure tra alcune fantasie e confusioni, i primi alchimisti furono non solo i fondatori della scienza sperimentale, ma concepirono ed espressero idee che ancora oggi appartengono al futuro della scienza. -
Il conte di Montecristo
Gli autori prendono il via da un autografo inedito di Dumas e dall'indagine appassionata di un originale esegeta delle Arti Regie, il poeta napoletano Francesco Gaeta, sbrigativamente eternato dalla storia come ""massone pentito"" e suicida. Così Miccinelli e Animato, attraverso i colori di questa arabescata favola alchemica smascherano la vera identità del protagonista, trovando il bandolo del suo Opus, all'inizio incespicato e reso folle da Antimimos, demone del piombo. -
Gli etruschi parlano. Alla scoperta della lingua etrusca
Alla scoperta della lingua etrusca. Gli autori hanno realizzato questo libro dopo anni di studi e di esperienze, confortati da risultati straordinari già conseguiti nel passato, tutti confermati da valide prove. Sugli stessi luoghi nei quali erano vissuti secoli fa, antichi etruschi sono intervenuti in particolari ""incontri"" di tipo medianico, parlando e scrivendo di se stessi. Fra tutte le straordinarie rivelazioni del volume, la più significativa è quella di ben trecento nuove parole ed espressioni che ampliano il dizionario etrusco fino ad oggi conosciuto. Di tali termini vengono dati anche la corretta grafia e l'esatta pronuncia. Tutto ciò contribuisce ad arricchire non poco il patrimonio di conoscenza circa questa antica e misteriosa civiltà, di cui vengono rivelati anche alcuni usi e costumi. -
La bugia. Rime ermetiche e altri scritti
Grondanti manierismo letterario e, naturalmente, di dubitabile ""impressione"" poetica per l'egemone critica post-romantica – che ammette, quasi si trattasse di una scienza patologo-letteraria, il manierismo –, i testi del Marchese Palombara, che vedono per la prima volta la luce in questa collana, riassumono ciò che lo scritto alchemico nel suo preziosismo alessandrino, se così si può dire, deve avere. Anna Maria Partini porta alla luce attraverso gli scritti finora inediti, raccolti nel codice Reginense lat. 1521 della Biblioteca Apostolica Vaticana e negli archivi dei principi Massimo a Roma, la figura del Palombara. Oltre all'analogia che la curatrice mette in rilievo tra le scritte della ""porta magica"" di Roma e le opere del Marchese, anche la figura del Palombara esce nella sua complessità e nella sua dimensione storica, con l'evidente invito ad ulteriori approfondimenti e discussioni. Si diceva preziosismo alessandrino e, di fatto, nei testi di Palombara si incontrano l'attanagliante e pervicace ""crudeltà"" dell'enigma, il gioco, assunto a paradigma, della parola, la ""fabula"" intrecciata, contorta, segmentata, tramite i più disparati tropi retorici. L'opera del Palombara si presenta quindi come una sorta di ""summa"" di divertimenti alchemici in cui le tracce dell'operatività religiosa, non sono mai appannate dalla mucidità gnomica che appare soltanto come orpello o comodo. Ci si abbandoni quindi, calandosi in esso completamente, al gusto letterario dell'epoca e ci si sbarazzi da ogni poltroneria critica che privilegiando di norma il contenuto, non si rende conto di quanto spesso, come nel caso di Palombara, il vero contenuto sia il contenente. Ci si lasci però cullare dal gusto della forma, si gustino gli apparenti nonsense e le ridondanze: gli echi. Può essere un'operazione ricca d'amore già sufficiente da sola, evidentemente, per un invito alla lettura. -
La via dello yoga. La conoscenza di sé alla luce degli astri
Non soltanto chi abbia uno specifico interesse per lo yoga, ma anche il lettore curioso troverà in questo libro informazioni capaci di aprirgli nuovi orizzonti. L'autrice, infatti, propone una guida dalla quale attingere utili nozioni di facile e concreta applicazione nella vita di tutti i giorni ispirandosi a Sri Aurobindo, secondo il quale l'uomo moderno è al primo gradino della sua scala evolutiva, e lo yoga è una delle vie per la sua salvezza. Lo yoga ha lo scopo di purificare il corpo e la mente, e con l'aiuto dell'astrologia è possibile guidare il praticante alla conoscenza delle sue predisposizioni soprattutto nel campo della patologia medica e porvi rimedio mediante la stessa pratica dello yoga. Gli astri pertanto, illuminando la via dello yogi, lo aiuteranno a individuare i suoi punti deboli sia nel corpo fisico che in quello sottile, mettendo ognuno in grado di conseguire salute, armonia, equilibrio. -
Samadhi
Samadhi significa “supercoscienza”. Attingendo direttamente dalla propria esperienza, in queste pagine Mouni Sadhu spiega come si possa sviluppare un più profondo stato di coscienza, che trascende e supera la dicotomia tra corpo e mente, raggiunge l’autorealizzazione e consegue un senso permanente di spiritualità e di pace interiore. Basato sui metodi usati dal grande saggio indiano Ramana Maharishi, maestro spirituale dell’autore, questo pratico manuale conduce a concetti chiari e scientifici circa le varie forme di coscienza che nel mondo orientale sono dette appunto Samadhi. Il raggiungimento di tale scopo è illustrato nell’opera non con inaccessibili teorie, ma come pratica pienamente realizzabile; pertanto, il presente libro non ha eguali, e si rivela di inestimabile valore per il ricercatore sincero, considerando l’argomento da ogni punto di vista, sia orientale, sia occidentale. Secondo Ramana Maharishi, la supercoscienza del Samadhi, essendo il risultato della realizzazione del vero Sé in noi, non è riservata a particolari nazioni o religioni, ma può essere raggiunto tanto in un appartamento di una grande città occidentale, quanto in un Ashram indiano, un monastero zen o una grotta dell’Himalaya. L’autore, che ha realmente vissuto quanto descrive, in linguaggio semplice e alla portata di tutti offre in quest’opera un valido contributo a quella spiritualità e a quella pace interiore tanto necessaria nella nostra tormentata epoca. -
Sonetti alchemici
È l'autore della Lux obnubilata, Francesco Maria Santinelli (tale tu appunto il nome celato sotto l'anagramma di Fra* Marc'Antonio Crassellame), che si ripropone con versi e scritti del tutto inediti in questo volume.L'epoca di Santinelli è quella in cui la rivoluzione galileiana convive riottosa con una concezione del mondo nel quale l'esperire religioso è ancora tutto descritto sotto la cifra aristotelìco-tolemaSca. La giovane parola scientifica è ibrida, volutamente non adattantesi e lessicalmente incongruente per nuove rappresentazioni cosmogoniche, repleta si di linguaggio «artigianale», di ostinata delucidazione, ma ancora non adatta — ed è naturale — a rappresentare la funambolica vertigine dell'immaginazione alchemica.Lo stile scientifico secentesco è soprattutto uno stile di misurazione, di descrizione, quanto più possibile esatta, della tangibilità. Uno stile che par voglia dimenticare del tutto l'ubriacante riepilogo mitologico tutto teso a decifrare, fino a poco prima, la lezione alchemica. In Santinelli lo stile, che solo a tratti tenta d'affratellarsi ai prolissi vagiti della nuova cultura, s'immerge nel congeniale poiein barocco; a rischio anche, s'intende, di formularsi secondo il canone più noto della poesìa secentesca, ma salvaguardando, nel frattempo, il dettato tradizionale dell'interpretazione alchemìca. Cosi, se è vero che esiste un manierismo della tradizione alchemica, spesso contorto, corroborato da inutili metafore, troppo giocato sull'immagine di un lettore semplice, anzi semplificato, tale che non riuscirebbe a comprendere neanche le più corrive metafore analogiche, esiste anche un «manierismo» leggiadramente divertito, nato da una irriducibile tendenza alla descrizione della Totalità.Tale è il manierismo di Santinelli in cui, ad esempio, la forma del sonetto secentesco, ambiguamente usuale, con le sue consonanze fonetiche, i bisticci allitterativi, gli ornamenti leziosi, la piena ricerca della stupefazione e l'abuso degli effetti, trova pieno riscatto nell'agitare la ricerca e l'indicazione di una cosmogonia alchemica.Un tentativo riuscito che permette per l'insolita bonomia del dettato un immediato apprendimento della simbolizzazione alchemica.Ecco perché questi inediti di Santìnelli, oltre all'intrinseco valore di rarità bibliografica, s'adattano alla richiesta dì un lettore desideroso di riscoprire sotto una cifra ridondante il « semplice » enigma di una corretta interpretazione alchemica, È al lettore il compito di farsi attento a tali enigmi, superando il mite guardiano del dejà-vu barocchistico, quanto attenta è stata Anna Maria Partìni nel ricercare e curare con precìsa ed interessata filologia gli inediti del Santinelli. -
L' agenda di Mère. Vol. 5
Nell'arco di due decenni, in un linguaggio discorsivo, la viva voce di Mère racconta a Satprem, il suo testimone, una miriade di esperienze che la condurranno alla trasformazione-liberazione finale. -
L' agenda di Mère. Vol. 6
Nell'arco di due decenni, in un linguaggio discorsivo, la viva voce di Mère racconta a Satprem, il suo testimone, una miriade di esperienze che la condurranno alla trasformazione-liberazione finale. -
L' agenda di Mère. Vol. 9
(1968) Nell'arco di due decenni, in un linguaggio discorsivo, la viva voce di Mère racconta a Satprem, il suo testimone, una miriade di esperienze che la condurranno alla trasformazione- liberazione finale. -
Astrologia karmica. Vol. 2: La parte della fortuna. Il karma del ...
Reincarnazione e Karma sono due principi oggi generalmente noti e largamente accettati tra tutti coloro che si interessano, sia pure superficialmente, di esoterismo, dottrine orientali e scienze dello spirito. L'Astrologia Karmica è lo strumento più valido di cui il karma si serva per programmare determinati influssi astrali sull'individuo al momento della nascita. L'Autore ha quindi sviluppato una nuova astrologia, che scende nei dettagli di ciascun oroscopo e permette di conoscere in maniera esatta il livello evolutivo della persona in esame e i veri scopi karmici della sua incarnazione. È un'astrologia più affascinante, più viva e meno deterministica, nella quale il relativo libero arbitrio concesso all'uomo acquista maggior valore e significato. Di tutte le parti Arabe, la Parte della Fortuna è l'unica usata dagli astrologi, ma nessuno di essi è riuscito finora a spiegare i principi che governano la sua corretta realizzazione. L'autore tratta della collocazione della Parte della Fortuna nei 12 segni e case, con carte esemplificative e temi di nascita particolarmente rilevanti. Da una parte all'altra, le leggi del Karma sono messe in rapporto con i punti più importanti e misteriosi dell'oroscopo. Il Karma del Presente descrive l'identità dell'Astrologia con la realtà quale essa è, basandosi sulla comprensione del fatto che passato e futuro esistono solo in quanto una persona vi pensa, mentre il presente esiste indipendentemente dal pensiero. -
Azoth
Nel testo che presentiamo, tradotto dall'edizione latina riproposta nelle collezioni tradizionali come il Theatrum chemicum o Bibliotecha chemica curiosa, egli si disvela di fatto come coerente convergenza di un'alchimia ormai corredata dalla pratica paracelsica e di un'ideologia rosacruciana con le sue note asprezze riformiste e antiromane semplicità devozionale nascosto, ma non umiliato dalla lussureggiante foresta metaforica del dettato alchemico. -
Corso di astrologia. Vol. 2
Approccio all’interpretazione del tema natale: considerazioni epistemologiche e indicazioni metodologiche – valore simbolico tradizionaleApproccio all’interpretazione del tema natale: considerazioni epistemologiche e indicazioni metodologiche – valore simbolico tradizionale di segni zodiacali, pianeti, campi e sua derivazione strutturale – metodi interpretativi: individuazione delle “dominanti”, punti cardinali e dignità planetarie, pianeti nei segni, pianeti nei campi, aspetti, valore delle stelle fisse e dei punti sensitivi. Fedele alla sua visione non dogmatica, ma rigorosamente empirica dell’astrologia, l’Autore raccoglie in questo volume tutta la complessa gamma di significati simbolici tradizionali, giustapponendoli ai risultati delle sue ricerche sperimentali che li confermano, li integrano e li gerarchizzano, astenendosi nel modo più assoluto dal proporre arbitrarie generalizzazioni e equivoche ed unilaterali regole interpretative. Si lascia quindi libero spazio alla fantasia, alla creatività, alla sensibilità del lettore, a quanto cioè di “arte” è presente, insostituibilmente, nella pratica astrologica e ci si limita a offrirgli strumenti e contributi validissimi alla considerazione di ogni tema astrologico come un caso a sé stante.Particolare attenzione è dedicata al problema della “libertà” e del “libero arbitrio” nei confronti delle influenze planetarie e stellari. In questo l’Autore dimostra di essere, oltre che un profondo ed esperto astrologo, anche un acuto filosofo della Natura. Egli vuole strappare l’astrologia psicologica, ordinaria e straordinaria, e destinica della “divinazione” per tenerla sul terreno positivo della sperimentazione; vuole che si faccia della previsione una solida scienza, come la chimica analitica, l’elettronica e l’astrofisica. Conclude il volume una lunga e succosa postfazione dove l’Autore, forte della sua esperienza pluriennale, chiarisce quali siano, a suo vedere, l’approccio e l’impiego corretto della diagnosi e della prognosi astrologica. I tre volumi anche in cofanetto.