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Manuale di diritto del commercio internazionale
L'opera si focalizza sulle relazioni commerciali transnazionali delle imprese, sia sotto il profilo delle regole che le disciplinano, sia sotto il profilo dei meccanismi di prevenzione e di soluzione delle eventuali controversie. Il libro illustra, inoltre, la disciplina degli investimenti diretti esteri alla luce delle ultime novità normative e giurisprudenziali e, nell'ultima parte, esamina la mediazione e l'arbitrato internazionale, i meccanismi ADR e le norme di diritto processuale civile internazionali più rilevanti per le imprese che operano con l'estero. -
Elementi di diritto penale
Questa Parte speciale costituisce una prosecuzione degli Elementi di diritto penale, Parte generale, pubblicata ad opera degli stessi autori, e di cui ripete i caratteri stilistici improntati soprattutto alla chiarezza espositiva. Anche in questo caso, si sono tenute presenti le odierne esigenze didattiche dei corsi delle Facoltà di Giurisprudenza. L’opera mira così a mediare fra le opposte istanze della completezza e della sintesi, fornendo una introduzione allo studio della parte speciale del codice penale, ed analizzando partitamente tutti i Titoli di cui essa si compone. In questa prospettiva, particolare attenzione viene dedicata ai beni giuridici oggetto della tutela penale, e alle nozioni caratterizzanti i singoli Titoli (es.: i concetti di possesso, proprietà, falso materiale e ideologico, ecc.). Naturalmente, non sono trascurati riferimenti sia a singole fattispecie, che a questioni di parte generale. L’opera, anche per il taglio originale della trattazione, appare fruibile, oltre che dagli studenti, anche da chi prepara esami o concorsi postuniversitari, nonché dagli operatori del settore della giustizia penale. -
Politica economica. Fallimenti macroeconomici e politiche di stabilizzazione
La Grande Recessione ha riportato in primo piano il ruolo degli interventi di politica economica a fini di stabilizzazione, da tempo messo in discussione da alcune scuole di pensiero economico. Partendo dai modelli proposti dalle diverse teorie macroeconomiche, il testo analizza le indicazioni di politica economica che ne conseguono in merito ai principali problemi attualmente al centro del dibattito economico: output gap e disoccupazione, inflazione e deflazione, sostenibilità del debito pubblico. Un’attenzione particolare è dedicata alle più recenti politiche anticicliche dell’Unione Monetaria Europea, delle quali vengono illustrati e discussi modalità, vincoli ed effetti. -
Introduzione al diritto internazionale contemporaneo
Questo volume è rivolto allo studio universitario, ma anche agli operatori pubblici, privati e dell’informazione, che quotidianamente si confrontano con problematiche e quesiti che richiedono una conoscenza di base dei fenomeni di regolamentazione internazionale, spesso carente e confusa. Il diritto internazionale viene presentato nel contesto politico e culturale in costante mutamento e nella pluralità delle sue dimensioni funzionali. In particolare: a) come uno degli strumenti di gestione del mutamento mirato alla salvaguardia dei livelli minimi di stabilità e prevedibilità delle relazioni internazionali; b) come linguaggio e strumento per il raggiungimento dell’accordo; c) come componente di una cultura della legalità al servizio di interessi pubblici e privati e della pace sociale; d) come una delle chiavi di lettura delle dinamiche politico-regolamentari della società internazionale contemporanea. Le tre funzioni su cui si fonda l’ordinamento giuridico internazionale – formazione, accertamento e attuazione coercitiva delle regole – vengono analizzate nella loro dimensione storico-sociale moderna e contemporanea, tenendo conto delle più recenti tendenze “sovraniste”. Tale analisi mette in rilievo come le regole giuridiche internazionali – sebbene elaborate dagli Stati e ad esse indirizzate – incidano sui privati e sul funzionamento degli ordinamenti giuridici nazionali, e viceversa. Varie esemplificazioni sulla formazione, accertamento ed esecuzione del diritto internazionale forniscono indicazioni anche sul contenuto delle sue regole di comportamento, particolarmente sul trattamento degli stranieri e delle loro attività economiche, diritti umani, diritto penale internazionale, uso e protezione dell’ambiente, immunità giurisdizionali, diritto del mare e tutela dei migranti, oltre al divieto dell’uso della forza e al diritto umanitario. Tali tematiche, insieme al fenomeno delle organizzazioni internazionali, sono state altresì schematicamente illustrate in via introduttiva in prospettiva di futuri separati approfondimenti. -
Introduzione al diritto dell'Unione Europea
Il volume vuole essere un supporto per approfondire i temi centrali della natura e dell’ordinamento giuridico dell’Unione. La manualistica di diritto dell’Unione europea tende infatti ad affrontare in modo prevalente, come è giusto, le tematiche delle istituzioni e delle politiche dell’Unione. Per questo motivo in tali volumi non è approfondito in modo organico un tema centrale e logicamente presupposto a questi, cioè cosa sia da un punto di vista giuridico l’Unione europea e quale siano le caratteristiche del suo ordinamento. Questi temi sono logicamente presupposti ai primi, proprio perché necessari per comprendere i motivi dell’esistenza degli specifici istituti giuridici disciplinati dal diritto dell’Unione e necessari, in ultima istanza, al funzionamento dell’Unione europea stessa. -
Manuale di diritto tributario
Questo manuale di diritto tributario costituisce uno strumento di studio per l'approfondimento delle principali imposte del sistema tributario italiano: IRPEF, IRES ed IVA. In relazione ad esse sono stati sviluppati in un'ampia ed approfondita disamina le ispezioni tributarie, gli atti impositivi e le sanzioni amministrative. Il testo, frutto della lunga esperienza professionale degli Autori, si distingue per la pregevolezza dello stile, per la massima chiarezza espositiva e per l'estesa e accurata analisi dei vari istituti e principi giuridici in materia tributaria. Denota altresì una rigorosa impostazione sistematica nel quadro del sistema normativo nazionale ed internazionale. Il testo, aggiornato con la Legge di Bilancio 2023 (n.197/2022), è destinato ad una platea, la più vasta, di operatori del diritto: avvocati, commercialisti, magistrati, funzionari del fisco, ufficiali di Polizia Tributaria, frequentatori di master e studenti universitari. -
Diritto del lavoro dell'Unione Europea
Il manuale Diritto del lavoro dell’Unione Europea, giunto ormai alla nona edizione, si presenta ampiamente rivisto nelle varie parti e dà conto delle diverse novità, normative e giurisprudenziali, intervenute in un periodo profondamente segnato dalla crisi pandemica, che ha sfidato con forza le istituzioni dell’Unione, spingendole a un netto mutamento di rotta sul piano economico-finanziario e alla previsione di inedite forme di solidarietà. Nel triennio trascorso dal precedente aggiornamento un ruolo decisivo sul piano normativo ha occupato la direttiva sui salari minimi adeguati, a cui è dedicato un nuovo capitolo che arricchisce la parte terza del Manuale. Anche in questa nuova edizione è stata prestata grande attenzione alla giurisprudenza della Corte di Giustizia, particolarmente ricca di indicazioni in materia di contratti collettivi europei, distacco transnazionale dei lavoratori, lavori atipici, discriminazioni e orario di lavoro. -
Diritto costituzionale
Il volume offre al lettore una conoscenza dell’ordinamento fondamentale della Repubblica italiana, avvicinandosi ai principi fondanti che la reggono, racchiusi nella costituzione, esaminando l’insieme dei criteri di organizzazione e funzionamento del suo sistema politico, e i rapporti fra tale organizzazione e i diritti di libertà, da sempre essenza del diritto costituzionale. Dal concetto di costituzione si passa a inquadrare l’ordinamento statale in quello più ampio della comunità internazionale, e poi alla trattazione dei temi classici: il concetto di stato e di ordinamento giuridico, le forme di stato e di governo, il sistema delle fonti normative, le situazioni giuridiche soggettive, gli organi costituzionali e le loro relazioni, le autonomie politiche territoriali. La trattazione dà conto sia dei concetti formativi della disciplina, sia del diritto positivo, offrendo al lettore non una semplice esposizione di principi, ma anche una descrizione del diritto costituzionale vigente. I contenuti del volume sono mantenuti ampi, in modo da offrire al lettore una conoscenza documentata degli argomenti, con attenzione alle prassi e alla giurisprudenza. -
La decisione sul reato estinto tra modelli di accertamento e scelte valoriali
Al tempo dell'ibridazione tra esperienze e della destrutturazione dei modelli e degli assiomi che avevano contrassegnato i grandi movimenti della modernità giuridica, la pietra angolare del volume - incentrato sullo studio degli effetti processuali riconducibili all'estinzione del reato e dei relativi modelli di accertamento - si identifica con l'esigenza di verificare se, ed a quali condizioni, lo scrutinio delle caratteristiche della decisione sul reato estinto, soprattutto se a contenuto sanzionatorio, consenta di cogliere i prodromi del processo penale postmoderno, che dovrebbe assommare polimorfismo, polifunzionalità, aspirazione all'efficienza e diritti delle parti. -
Il pericolo di rivendica
La disciplina della possibilità di sospendere il pagamento del prezzo al manifestarsi di un pericolo di rivendica sul bene prevista dall'art. 1481 c.c., nei suoi rapporti storico-comparatistici con gli artt. 1510 c.c. 1865 e 1653 code civil, nonché nei suoi sviluppi sistematici con gli artt. 1482 e 1489 c.c., presenta peculiarità tali da impedire l'instaurazione di una relazione di specialità con le norme di parte generale di cui agli artt. 1460 e 1461 c.c. L'intima connessione con la garanzia per evizione, rivelando l'impossibilità di riportare la genesi del rimedio al principio inadimplenti non est adimplendum , permette infatti di definire connotati di auto-sufficienza rimediale, i quali inducono a ritenere l'art. 1481 c.c. applicabile altresì quando non sussistano gli estremi per ricorrere all'exceptio inadimpleti contractus. Le potenzialità applicative della norma e della relativa tutela dilatoria si manifestano peraltro anche al di fuori dello specifico àmbito di operatività tipologica della vendita, con particolare riguardo ad altri tipi negoziali regolati dal c.c. (permuta, divisione), alla disarticolazione della vicenda traslativa correlata al ricorso al contratto preliminare, nonché alla nuova disciplina della fornitura di beni di consumo, che estende l'obbligazione di conformità ai vizi giuridici del bene. Lo stesso carattere dilatorio del rimedio regolato dall'art. 1481 c.c. può essere a tal stregua meglio puntualizzato, allo scopo di chiarire a quali condizioni sia possibile per l'acquirente ottenere l'immediata risoluzione del contratto. -
La durata delle indagini preliminari. Profili di una patologia
La crisi che colpisce oggi le indagini preliminari traspare in modo inequivoco dai dati ministeriali e dalle statistiche CEPEJ che fotografano frequenti ritardi sulle cadenze di codice, una diffusa penuria di organico e uffici spesso sovraccarichi; fa da contraltare il richiamo all'efficienza che caratterizza la riforma Cartabia, impegnata a rivedere la cronometria investigativa proprio nel senso di garantire un accertamento completo e rapido, che sia utile base per un percorso processuale del pari efficiente. -
Ente e imputato nella procedura penale d’impresa. Conflitti, interferenze, anomalie di sistema
Il modello di imputazione fisiologicamente cumulativa prescelto dal d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 schiude una dimensione in cui i due piani dell'accertamento individuale e del giudizio de societate si fondono dando vita ad una inedita fisionomia processuale ancora in attesa di compiuta sistematizzazione teorica, in cui gli schemi e le cadenze del rito si differenziano sensibilmente rispetto a quelle della procedura penale “classica”. Dopo aver isolato i caratteri di questo modello sui generis lo studio approfondisce le dinamiche inferenziali tipiche del litisconsorzio semi-necessario tra ente e imputato, sede elettiva per lo sviluppo delle dinamiche competitive alimentate dal conflitto d'interessi tra i due compartecipi. L'analisi si dedica anche alla figura di litispendenza anomala discendente dall'inosservanza del principio del simultaneus processus sancito dall'art. 38 del Decreto, dove la separazione si pone alla base di una peculiare declinazione di alcuni snodi del procedere. Costante della speculazione teorica coltivata è una prospettiva orientata ai diritti, tesa a saggiare l'impatto delle diverse manifestazioni del cumulo processuale eterogeneo sulla consistenza delle prerogative delle parti. Giovandosi del metodo comparatistico ci si accorgerà di come i rapporti tra società e persona fisica schiudano opportunità quanto mai accattivanti al fine di emendare la crisi di effettività che attualmente affligge il “sistema 231”, immaginando un assetto funzionale agli obiettivi di politica criminale ma pur sempre rispettoso delle garanzie del giusto processo. -
L' attuazione dell'European green deal: i mercati dell'energia e il ruolo delle istituzioni e delle le imprese
L'attuazione del Green Deal europeo è notoriamente destinata ad incidere in modo rilevante sul settore dell'energia. Come emerge chiaramente anche dal Pacchetto Fit for 55, allo scopo di conseguire gli obiettivi fissati per il 2030 e il 2050 nuove regole saranno introdotte sia per accelerare la realizzazione di impianti FER, di interventi di efficientamento energetico e di siti di cattura e stoccaggio del carbonio, sia per ridurre le emissioni da fonti convenzionali. Gli sviluppi tecnologici e le dinamiche di mercato che le nuove discipline dovrebbero promuovere porranno a loro volta complessi problemi di regolamentazione. Si apre quindi una fase di grandi cambiamenti, su cui è necessario che anche i giuristi inizino a riflettere in modo sistematico e interdisciplinare. -
«Esiguità dell'offesa» vs «colpa di organizzazione» nella responsabilità da reato degli enti
I profili di responsabilità dell'ente collettivo per la commissione di fatti di reato riconducibili al proprio organigramma, e che siano stati motivati da un interesse o vantaggio palpabile, hanno assunto un ruolo nevralgico nel diritto penale dell'impresa contemporaneo. -
Stranieri in Italia. Una riflessione a più voci
Questo volume raccoglie gli atti del convegno Stranieri in Italia. Una riflessione a più voci, tenutosi a Macerata il 25 novembre 2021, a conclusione del progetto di ricerca Diritto, Diritti e Società Inclusiva (strumenti giuridici innovativi per la costruzione di una società multiculturale ) (Innovation4Inclusion), che costituisce una delle iniziative di implementazione del progetto “Dipartimento di Eccellenza” del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo maceratese. Il tema, di grande complessità, viene esplorato dagli Autori sotto due punti di vista, emblematici della condizione dello straniero in Italia e dell’attenzione che gli è riservata dall’ordinamento giuridico: i diritti (nella peculiare prospettiva dei diritti politici e del diritto di “accesso alla terra”); il sistema penale (declinato nella prospettiva penalistica e processualpenalistica). Sotto entrambe le angolazioni, la riflessione schiude uno scenario di grande interesse, fatto di considerazioni sovente amare sui ritardi del legislatore, ma anche di spunti esegetici originali e preziose prospettive di riforma per traghettare l’ordinamento giuridico italiano verso la costruzione di una società multietnica e inclusiva. -
La difficile coesistenza tra i principi contabili nazionali ed internazionali
Nel nostro Paese vi è un certo numero di società per azioni, quotate nei mercati regolamentati o comunque di notevole importanza, operanti in settori strategici dell'economia e della finanza - quali segnatamente le banche - le quali redigono i loro bilanci, d'esercizio e consolidati, in conformità ai princìpi contabili internazionali (Ias/Ifrs); mentre tutte le altre imprese e società li redigono applicando le norme dettate dal codice civile e i princìpi contabili nazionali. I due assetti di regole poggiano su princìpi di redazione e criteri di valutazione essenzialmente diversi, che rendono difficile - per non dire impossibile - comparare fra loro i bilanci predisposti secondo l'uno o l'altro di essi. Il Dipartimento di Economia dell'Università «Ca' Foscari» ha riunito alcuni studiosi ed esponenti delle principali autorità regolatrici della materia (Consob, Banca d'Italia e Ivass, O.I.C.) allo scopo di approfondire - nell'ambito di uno specifico convegno, di cui sono qui raccolti gli atti - lo studio dei due corpi disciplinari dianzi riferiti e per offrire al legislatore e ai cultori del diritto e della tecnica contabile alcune idee mirate a pervenire ad una piena comparabilità dei bilanci redatti secondo i due corpi disciplinari anzidetti. -
Le autorità amministrative indipendenti
Le Autorità amministrative indipendenti sono organismi neutri ed autonomi dotati di poteri che consentono loro di emanare regolamenti specifici parametrati sulle caratteristiche del mercato e di controllarne il rispetto al fine di assicurare la concorrenzialità dello stesso. Il ruolo assegnato alle Autorità amministrative indipendenti dagli stessi principi costituzionali e, quindi, lo sviluppo di questi organismi, ha influenzato l’assetto istituzionale del nostro ordinamento e ha sconvolto il sistema delle fonti di produzione del diritto, sicché il professionista di oggi, nel districarsi fra complessi reticoli di norme di legge deve tenere conto anche degli effetti della produzione regolamentare delle Autorità indipendenti sull’ordinamento generale e della valenza dei suoi provvedimenti sanzionatori sull’attività contrattuale privata. Il presente contributo è una trattazione organica delle principali caratteristiche di questo fenomeno giuridico, ha l’obiettivo di fornire al lettore quelle conoscenze indispensabili che il professionista legale, sia esso avvocato o magistrato, deve avere nell’Italia di oggi, rappresenta, pertanto, uno strumento di studio fondamentale, non solo per lo specialista di diritto amministrativo, ma anche per gli operatori delle altre branche del diritto. -
I partiti politici. Teoria e disciplina
I partiti politici, al di là della definizione della loro natura giuridica, sono un elemento che caratterizza lo Stato rappresentativo e i sistemi costituzionali. Oltre l’ambito del diritto di associazione, ai partiti è stata riconosciuta solo dalle costituzioni del secondo dopoguerra e dalla giurisprudenza costituzionale una specifica rilevanza per il corretto funzionamento del processo democratico. Gli studi di storia costituzionale comparata ci rivelano però che i partiti politici, già prima del loro formale riconoscimento, hanno inciso profondamente sulle dinamiche istituzionali, sulla struttura e sul funzionamento delle varie forme di Stato e di governo. Individuare le loro funzioni costituzionali, innanzitutto attraverso la comparazione diacronica, conferma la rilevanza costituzionale dei partiti, ancora prima di quella sociologica, maggiormente connessa agli studi sul partito di massa. Il volume ripercorre, dal punto di vista storico-costituzionale e in prospettiva comparata, la genesi e l’affermazione del partito politico nelle sue manifestazioni, per poi dedicarsi – nella parte centrale – allo “statuto costituzionale” dei partiti e ai profili della loro “democrazia interna” in vari ordinamenti (incluso quello europeo). Negli ultimi due capitoli ci si concentra sul ruolo e sulle funzioni dei partiti politici nelle società democratiche, con uno sguardo attento in chiave evolutiva. -
Legittimità e digitalizzazione. Per una critica realistica delle politiche di sicurezza dell'Unione europea
Le politiche di sicurezza hanno assunto nel corso degli ultimi decenni un ruolo centrale all'interno dell'Unione Europea (UE) e ne costituiscono attualmente uno dei settori politici più controversi. Esse sono fortemente condizionate dai processi di digitalizzazione, i quali favoriscono l'emergere di nuovi approcci alla sicurezza. Attraverso analisi di pratiche concrete quali l'utilizzo e il potenziamento di grosse banche dati, tra cui il sistema di informazione Schengen (SIS), l'analisi dei codici di prenotazione recentemente introdotti dalla Direttiva PNR e l'incremento dell'interoperabilità tra le banche dati europee, il volume mette in atto un approccio filosofico ""critico-realistico"""", che si ancora nella realtà ma non rinuncia alla normatività e all'elaborazione di proposte alternative."" -
Giuseppe Benedetti e il «governo del forse»
Il volume raccoglie gli interventi svolti in un incontro promosso dagli allievi e dalla Facoltà di Economia della Sapienza di Roma. Il pensiero del Maestro è descritto nel libro, da colleghi e da amici, nel modo più diverso. Il titolo del volume pone in luce uno dei tratti essenziali. Al di là del mito, Benedetti pone in luce l’erosione dell’idea e il valore attuale della certezza nel diritto. Da qui il legame fra l’incertezza e l’interpretazione che non è la riproduzione di un significato prefissato, ma l’esito di un sillogismo critico che utilizza e produce esiti, pratici, logici soggetti a controllo. Il Maestro teorizza tutto ciò parlando di un destino esistenziale del forse che deve trovare risposta nel sistema senza rinunziare alla certezza. Con una precisazione. La stessa legge crea processi veritativi che non coincidono con la verità reale del fatto. Come la confessione e la cosa giudicata. L’incertezza, il forse, sono canoni che invitano a decisioni ponderate. Una tecnica di decostruzione di realtà complesse, necessaria in un tempo che non consente il lusso del disincanto ed esige un linguaggio dialogante, sulla via lunga dell’ermeneutica e della dogmatica, indicate da Ricoeur e Mengoni. Perché la parola giuridica è sempre parola ermeneutica.