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Si spengono le stelle
"La paura fa germogliare i semi del sospetto; il sospetto apre la strada alla rabbia e la rabbia, lo sanno tutti da qualunque era e generazione, è il primo stadio della follia.""""rn1691. York è un'inquieta città di frontiera da poco annessa alla colonia della Massachusetts Bay, dove la legge è esercitata secondo una rigida morale puritana. Primogenita di Mary e Robert Walcott, capo della corporazione commerciale, Susannah è tormentata da un selvaggio bisogno d'indipendenza che la rende insofferente alle autorità e la porta a rifugiarsi negli antichi insegnamenti della sua vecchia nutrice indiana, Nagi, dalla quale ha imparato a scorgere in ogni cosa la profonda armonia del cosmo. Ma proprio il forte legame con la cultura dei nativi costa a Suze l'avversione dei suoi coetanei, che la accusano di essere strana, pericolosa, e per questo la schivano. Tutti tranne uno, il fragile e misterioso Angus Stone, che appare determinato a sfidare qualunque pregiudizio pur di averla. Le cose cambiano quando Robert viene inviato a Boston per presiedere il Congresso coloniale: mentre a York le stelle della ragione cominciano a spegnersi, Rob realizza di trovarsi nel mezzo di una spietata cospirazione tesa a inasprire odio e paura verso i """"selvaggi"""". Il conflitto tra coloni e nativi assume così il valore di uno scontro fra bene e male che coinvolgerà proprio Susannah, ignara custode di un grande segreto. """"Si spengono le stelle"""" è un thriller sulla Nuova Inghilterra di fine Seicento, che indaga uno dei periodi più cupi della storia americana a colpi di incursioni nei temi classici della letteratura fantastica." -
Riunione di famiglia
Un romanzo brillante che mette a nudo i cortocircuiti tra parenti e ci ricorda che non c'è niente di meglio – e di peggio – di una riunione di famiglia (a Natale). Una commedia divertente e sentimentale nella migliore tradizione inglese.rnrn«Un romanzo che riesce a essere intelligente, divertente ed emozionante allo stesso tempo.» – Library Journalrn«Una commedia irresistibile che rivela molte cose sulla natura umana.» – Publisher’s WeeklyrnrnrnLa villa nel Norfolk piena di spifferi che Emma ha ereditato è perfetta per le festività natalizie e per la prima volta dopo anni è pronta ad accogliere la famiglia Birch al completo. Ci sarà miracolosamente anche Olivia, la figlia maggiore, che di solito è in giro per campi profughi come operatrice umanitaria. In realtà, il ritorno di Olivia non è voluto: in Liberia, durante la sua ultima missione, è scoppiata una terribile epidemia che la costringe a rientrare e a trascorrere una settimana in completo isolamento per assicurarsi di non aver contratto il virus. E quali compagni migliori per questo ritiro forzato che i propri familiari? Chiusi in casa per sette giorni, separati dal resto del mondo senza nemmeno una connessione wi-fi decente, i Birch devono condividere un'inusuale intimità. Resa via via più problematica dai piccoli e grandi segreti che nessuno vuole rivelare fino al termine della quarantena e dai preparativi di matrimonio della figlia più piccola che, all'opposto di Olivia, non è mai entrata in contatto con il benché minimo problema della vita vera. In un'atmosfera sull'orlo della crisi di nervi, che cosa potrebbe peggiorare le cose se non l'arrivo di un ospite decisamente inatteso? Un romanzo brillante che mette a nudo i cortocircuiti tra parenti e ci ricorda che non c'è niente di meglio – e di peggio – di una riunione di famiglia (a Natale). Una commedia divertente e sentimentale nella migliore tradizione inglese. -
Un bosco di pecore e acciaio
Un bosco di pecore e acciaio racconta l'educazione sentimentale del giovane Tamura, e anche un'educazione alla musica, al mistero segreto della natura, alla capacità di accordare i suoni per cercare di ricostruire l'anima del mondo.rn""Davanti a me un grande pianoforte nero. O almeno, avrebbe dovuto essere un grande pianoforte nero. Il coperchio era aperto, e un uomo stava in piedi al suo fianco. Quando toccò alcuni tasti, dal bosco con il coperchio arrivò di nuovo il profumo del fremere degli alberi. La sera avanzò un po'. Avevo diciassette anni.""""rnUna palestra vuota, un grande pianoforte aperto e le dita di un uomo che toccano i tasti facendone uscire una melodia dolce, una melodia che è un fremito di rami e uno stormire di fronde, un odore di bosco sul far della sera. Tamura ha diciassette anni e in piedi, solo, nella palestra deserta, ascolta rapito quei suoni. È una folgorazione. L'uomo non è un pianista, ma un accordatore. Sta chino sul pianoforte con i suoi attrezzi e si piega sulle viscere di legno dello strumento per trarne una musica che a Tamura parla di un mondo lontano, dei boschi della sua infanzia di cui ha una lancinante nostalgia. È l'inizio di una passione, e di un'ossessione. Tamura frequenta la scuola per accordatori e inizia a lavorare sodo: studia materie difficilissime e dedica ogni momento libero alla ricerca di quel suono magico che aveva udito un giorno nella palestra della scuola. Un suono in grado di evocare un mondo intero, il bosco con i suoi odori, la luce filtrata dal verde, il vento tra le foglie, l'acqua sotto le radici, il canto di una ghiandaia e il languore nel cuore del protagonista. Un suono familiare che però gli sfuggirà a lungo, non riuscendo egli ad accordare legno e corde nel modo esatto. Perché per saper accordare la musica è necessario avere un talento e quel talento è qualcosa di similissimo all'amore. Un bosco di pecore e acciaio racconta l'educazione sentimentale del giovane Tamura, e anche un'educazione alla musica, al mistero segreto della natura, alla capacità di accordare i suoni per cercare di ricostruire l'anima del mondo. Attraverso i tentativi del protagonista di afferrare e rievocare quel suono segreto e arcaico celato dietro la musica, Miyashita Natsu riporta alla vita la forza e la fragilità della giovinezza, l'incanto che sempre si accompagna ai sogni del talento, e ci mostra con grazia struggente la nostra dimenticata capacità di accordare i cuori."" -
Uccidete il Camaleonte. Una nuova indagine del commissario Vivacqua
"Chiuse gli occhi, distese la mano sinistra e immaginò la sposa infilare l'anello. Percepì la sensazione del metallo che accarezzava la pelle, incespicava, saliva sull'anulare e si posizionava per restare lì: un gesto sensuale, quasi erotico. «Vi dichiaro marito e moglie» disse rapito. Premette un comando e gli altoparlanti attaccarono la marcia nuziale.""""rn""""In greco il suo nome significa Leone di terra, noi moderni lo chiamiamo camaleonte. È un rettile, un sauro più precisamente, piuttosto lento, capace di attendere la preda in totale immobilità per delle ore. Non è un animale sociale, vive per i fatti suoi, anzi disdegna i propri simili con i quali spesso ingaggia lotte mortali. Sa mimetizzarsi, si adatta perfettamente all'ambiente; alcune tribù ritengono che porti in sé lo spirito maligno dei morti. Noi invece parliamo di un essere umano che uccide, per follia, per rabbia, per comunicare la propria malattia."""" Camaleonte è il soprannome del killer che tiene sotto scacco la città durante una torrida estate. Ama spiazzare i suoi inseguitori, li avvicina camuffato tra la folla, si prende gioco di loro, alle vittime lascia in dono un anello nuziale: perché lo fa? E come le seleziona? Celebra un rito? Un rito molto singolare in cui a ogni matrimonio segue un funerale. Ha ucciso nove donne e non si fermerà. Il questore, detto il Doge, vuole in campo il migliore dei suoi, l'unico che ha già catturato un serial killer: Salvatore Vivacqua. Al burbero commissario non resta che scordarsi delle vacanze in Salento con l'adorata moglie Assunta, i figli e il cane Tommy, e fermarsi in città per dedicarsi alla caccia all'uomo insieme ai suoi collaboratori storici, il goffo """"giraffone"""" Santandrea e l'atletico Migliorino. Sulle prime le ricerche, concentrate intorno a un ambiguo salone di bellezza, arrancano. Il mostro continua a uccidere, gli investigatori non azzeccano una mossa e sfiorano l'esasperazione quando finalmente il fiuto di Vivacqua porta a un insospettabile. I giochi sembrano fatti ma... qualcosa ancora non torna. Il commissario chiede due ore. Le ultime, per dimostrare che talvolta la verità è la peggiore possibile." -
Dawla. La storia dello Stato islamico raccontata dai suoi disertori
Asciutto e spietato come una tragedia classica, avvincente come un action movie, questo libro straordinario ci racconta storie forti, piene di colpi di scena, avventure, sentimenti, rabbia, amore, vita, morte, punti di vista opposti sulla guerra e sul mondo. rnrn“Dawla spiazza fin dalle prime pagine, e ricorda la sorpresa sentita alla prima lettura di Gomorra. In pagine che si leggono come una spy story, Del Grande riesce a farci entrare nel ragionamento dei jihadisti dello Stato islamico. Dawla dà prova che per entrare in questo mondo servono innanzitutto l’ascolto e una narrativa potente.” - Internazionale, Catherine Cornetrnrn""Religione e politica non erano più separate. Adesso Abū Mujāhid ne aveva finalmente la certezza. Quella giustizia che tanto andava cercando non si sarebbe realizzata se non attraverso la sottomissione dell'uomo alla legge di Dio. Per fare sì che ciò avvenisse c'era un unico modo: la guerra. Una guerra totale. Ancora più dura di quella che aveva combattuto fino ad allora.""""rnrnDawla in arabo significa Stato ed è uno dei modi in cui gli affiliati dello Stato islamico chiamano la propria organizzazione. Gabriele Del Grande è andato a incontrarli in un avventuroso viaggio partito nel Kurdistan iracheno e terminato con il suo arresto in Turchia. Questo libro è il racconto delle loro storie intrecciate alla storia più grande dell'ascesa e della caduta dello Stato islamico. rnUn racconto che parte nel 2005 nei sotterranei del carcere di massima sicurezza di Saydnaya, in Siria, e che passa per la rivoluzione fallita del 2011, la guerra per procura contro al-Asad, il ritorno del Califfato e gli attentati che hanno sconvolto l'Europa. rnSenza mai cedere ai toni della saggistica, Del Grande mette in scena una galleria di personaggi le cui vicende si snodano in un intreccio di storytelling e geopolitica. Un manifestante siriano spinto da un'autentica sete di giustizia a prendere le armi e che, davanti alla corruzione dell'Esercito Libero, sceglie di arruolarsi nel Dawla, dove farà carriera come agente dei servizi segreti interni ed emiro della polizia morale, hisba. Un hacker giordano in fissa con l'esoterismo giunto in Siria seguendo le profezie sulla fine del mondo e finito nel braccio dei condannati a morte in una prigione segreta del Dawla. E un avventuriero iracheno ingaggiato da un ex colonnello dell'Anbar che grazie alla propria intraprendenza si addentrerà nel livello più oscuro dei servizi segreti del Dawla, quello responsabile della pianificazione degli attentati in Europa. rnAsciutto e spietato come una tragedia classica, avvincente come un action movie, questo libro straordinario ci racconta storie forti, piene di colpi di scena, avventure, sentimenti, rabbia, amore, vita, morte, punti di vista opposti sulla guerra e sul mondo. rnDawla nasce da un progetto di crowdfunding che ha avuto un appoggio appassionato e generoso da parte dei sostenitori di Del Grande, qui impegnato ad affrontare con la massima competenza e un piglio narrativo eccezionale lo scomodo punto di vista dei carnefici. """"Non per giustificare, non per umanizzare. Ma unicamente per raccontare e, attraverso una storia, cercare una risposta, ammesso che ve ne sia una,... -
Le vite potenziali
Finalista al Premio Campiello 2018rnrnAttraverso lo sguardo di un gruppo di trentacinquenni che cercano timidamente di costruirsi un futuro, Francesco Targhetta si cimenta nell'impresa – ambiziosa – di ritrarre il nostro presente in continuo divenire.rnrn«Francesco Targhetta ha lo sguardo del poeta e il passo del narratore, il che è un dono che hanno in pochi. Le vite potenziali mette insieme l'occhio chirurgico sull'oggi di Houllebecq e la struggente malinconia di Gozzano per le cose che non sono state e che forse non saranno mai. Una specie di miracolo riuscito.» - Andrea Bajanirnrn""La vita, per un paradosso, gli si era di nuovo moltiplicata davanti. E aveva voglia di lasciarla così, immensa.""""rnrnAl centro di questo romanzo ci sono tre vite, tre visioni del mondo, tre modi diversi e complementari di sopravvivere alla contemporaneità. Il loro spazio è la Albecom, azienda informatica che sorge alla periferia di Marghera; l'ha fondata, ancora giovanissimo, Alberto, """"trentaquattro anni, apprezzata abilità nell'assemblare mobili Ikea, una passione per la buona tavola e il culto della chiarezza"""". Tra i programmatori che lavorano per lui c'è Luciano, con cui Alberto condivide l'amore per internet fin dai tempi del liceo. Ma, a differenza dell'amico, Luciano si trova a suo agio dietro le quinte: schivo e paralizzato dalla propria scarsa avvenenza, si rifugia nel lavoro e nel rifocillamento dei gatti randagi di Marghera, tormentato solo, di tanto in tanto, dal desiderio di avere qualcuno da rendere felice. A completare il triangolo c'è Giorgio, il pre-sales dell'azienda, procacciatore di nuovi clienti: """"percorso da un brivido di elettricità sempre"""", tiene nel cruscotto della macchina L'arte della guerra di Sun Tzu, che consulta come un oracolo. E così, mentre Luciano allaccia con Matilde, barista della tavola calda di fronte alla Albecom, un'amicizia presto caricata di nuove speranze e Giorgio riceve una proposta sottobanco da un vecchio collega, le giornate dei tre amici si intrecciano in un groviglio di segreti e tradimenti che si dipana tra la provincia veneta e le città di mezza Europa e che li costringerà, infine, a compiere scelte sofferte e decisive. Francesco Targhetta, già protagonista di un piccolo caso letterario con il romanzo in versi Perciò veniamo bene nelle fotografie, si cimenta ora nell'impresa ambiziosissima di ritrarre il nostro presente in continuo divenire, attraverso lo sguardo di un gruppo di trentacinquenni che – con un piede intrappolato nel mondo del web e uno ben piantato nei sobborghi in cemento di quello reale – cercano timidamente di costruirsi un futuro. Per mezzo di una prosa esatta e al tempo stesso intima, crepuscolare, questo romanzo si interroga su cosa stiano diventando le nostre vite, deviate e attratte ogni giorno da mille potenzialità, e su cosa potremmo diventare noi, chiamati insieme al dovere di essere felici e a quello di accelerare sempre di più la velocità del mondo."" -
Tutto il tempo del mondo
Tutto il tempo del mondo è il racconto appassionato e coinvolgente di un amore totale e impulsivo, spesso insensato e incosciente, che punta dritto al cuore del lettore per non abbandonarlo più.rn""Solo un animale ferito può riconoscerne un altro, e la consapevolezza di quanto lui potrebbe diventare importante per me mi provoca una vertigine.""""rnrnrnAnais Kerper è la ragazza che tutte vorrebbero essere. Bella, intelligente, di famiglia benestante. Ha al suo fianco il ragazzo ideale e davanti a sé un futuro radioso. Eppure, dietro questa patina di perfezione, lei sta andando in pezzi, incapace di ribellarsi a una vita che non le corrisponde affatto. Una vita di cui ha il pieno controllo solo quando, chiusa fra le quattro mura del suo bagno, cerca il dolore per sfuggire alla realtà. Desmond Ward è un ragazzo difficile. Orfano da quando aveva sette anni, ha alle spalle un passato di continui abbandoni e un'anima rattoppata. Nera. Sporca. Marcia. Ma il destino sembra finalmente tornare a sorridergli il giorno in cui una facoltosa famiglia decide di prenderlo in affido, regalandogli così la possibilità di una vita diversa, e forse perfino il sogno di diventare un giocatore professionista di football. Una volta giunto nella loro villa, però, conosce Anais, la sua futura sorellastra, stupenda e fragile. E, subito, quello che è stato il loro mondo fino a quel momento si sgretola. L'uno coglie negli occhi dell'altra il suo stesso tormento e l'attrazione si fa largo dirompente. Incontrollabile. E proibita. Ciononostante Des e Ana non possono smettere di cercarsi, desiderarsi, e amarsi, perché solo l'uno tra le braccia dell'altra, per la prima volta, capiscono cosa significhi vibrare e sentirsi vivi. Ma il mondo """"fuori"""" non si lascia mettere in un angolo, al contrario si fa avanti minaccioso e li costringe a chiedersi fino a dove sono disposti a spingersi per difendere il loro amore. Quella di Anais e Des è una scelta difficile. Un sì o un no che richiederebbero un istante per essere pronunciati. Ma """"la vita è fatta di istanti. E di respiri impigliati in gola, e del cuore in fondo allo stomaco che li precede. E poi c'è il 'mentre': quell'attimo in cui decidi se essere felice o soffrire"""". Tutto il tempo del mondo è il racconto appassionato e coinvolgente di un amore totale e impulsivo, spesso insensato e incosciente, che punta dritto al cuore del lettore per non abbandonarlo più."" -
Rifrazioni
Finalista al Premio Napoli 2018, sezione Poesia.rn ""Rifrazioni"""" è densissimo di pensieri e sensazioni, di frammenti di dolore e gioia, frutto di un cuore esperto eppure sempre aperto alla meraviglia e alle contraddizioni della realtà.rnrn«Un altro tempo corre in questo tempo che contiamo a minuti: è l'ansa dove il sogno della mente non conosce durata, la parola che tenta se stessa esatta, svelata.»rnrnNella ricchezza e varietà dei percorsi, la nuova raccolta di Elio Pecora è come un vasto poema cresciuto su se stesso assorbendo pensieri e figure, momenti di riflessione e frammenti di memoria. Immagini di una realtà personale e storica che riaffiorano e si intrecciano nella limpida classicità di pronuncia di un autore sempre fedele a se stesso e indifferente alle tendenze letterarie dei tempi. Pecora osserva con occhio critico la nostra epoca «che plaude all'urlo e allo scandalo», eppure sa che il destino dell'uomo può essere quello, in certi interstizi della storia, di «annaspare nel fango occhieggiando le stelle». Anche perché sa bene che l'esserci autentico si fonda sull'adesione al presente, poiché «Non si pronuncia la felicità, sta ferma nell'istante», e sebbene precipiti «l'ora, pure è la sola eternità / nella quale attestarsi». Non di meno il «pensiero del cuore», la più fidata guida del poeta, sa che il passato è un'immensa risorsa a cui continuamente attingere e che sempre ci convoca, essendo noi parte, come avrebbe detto Giovanni Raboni, della civile comunità dei vivi e dei morti. Ed ecco allora che Pecora porta sulla scena, nel suo canto e nei suoi affreschi densi di varie aperture cromatiche e sonore, personaggi della nostra letteratura, scomparsi ma ancora vivi nelle loro opere (come Erba, Bellezza, la Morante, Palazzeschi, la Rosselli, Moravia, Wilcock, la Sanvitale, Penna), ma anche più semplici figure anonime della sua memoria familiare o della sua terra."" -
Tutte le poesie (1971-2017)
Sono come le pulci, i poeti acquattati nel pelo del mondo. Invisibili, se ne stanno passivi nelle ore dolci dei vivi ma in un tale loro modo e così a caso dispersi fra i tanti, singoli vanti.rnÈ un lungo, coinvolgente percorso quello in cui ci guida la voce di Biancamaria Frabotta, un percorso di decenni tra i più solidi e duraturi della nostra poesia d'oggi. Nella classica compostezza della sua pronuncia, questa poetessa, tanto amabile e riflessiva, passa dal giovanile ardore, dall'ideologica passione degli esordi, ai mutamenti, lievi quanto essenziali e profondi, di una personale avventura, dentro le lacerazioni e le delusioni dell'epoca, per approdare a un vivo e paziente sentimento dell'esserci. E tutto questo nella luce della poesia, che è il più alto momento di sintesi a sua disposizione e che si evolve nelle progressioni di un viaggio, nella sua bellissima viandanza. Una vicenda poetica, quella di Biancamaria Frabotta, che si muove, sempre in pieno equilibrio di linguaggio e toni, alla ricerca, anche, della meraviglia semplice, nella felice perlustrazione, sempre più fitta, dell'apparentemente minimo o marginale. Fino alla fiducia in una realtà più domestica e del sentimento, quella che troviamo in La pianta del pane che, come scrive Roberto Deidier nella sua limpida postfazione, «è una stanza nuziale ampliata a dismisura, [...] la proiezione della propria identità nello sguardo dell'altro». Ma la piana coerenza di questa autrice trova conferma nell'umanissima, antiretorica saggezza del più recente ""Da mani mortali"""" e nella raccolta, dove si accentua l'adesione aperta alla «serena confidenza / delle cose», che non potrà non coincidere con una piena adesione del lettore alla bellezza saggia e impeccabile, pacata e pure cangiante dell'opera di Biancamaria Frabotta. Nota biobibliografica di Carmelo Princiotta."" -
Greatest poems. Testo inglese a fronte
La più recente e aggiornata antologia di una icona mondiale della poesia dal secondo Novecento a oggirnrnGuidando senza patente un'auto di cartonernal volgere del secolornmio padre cozzò contro mia madrernsu un autoscontro a Coney Islandrndopo che si erano sbirciati mangiandornin una pensioncina francese lì nei pressirnE avendo seduta stante decisornche era tutta per luirnla seguì nelrnluna park di quella serarndove l'incontro veementerndella loro effimera carne su ruoternli fece urtare per semprernrnQuesto libro, la più recente e aggiornata antologia di un autore che è una vera e propria icona mondiale della poesia dal secondo Novecento a oggi, conferma intatta la sua vitalità intellettuale, la sua piena apertura di fronte al mondo, e insieme la capacità davvero unica di cogliere e valorizzare poeticamente gli elementi più disparati del reale e offrirceli sulla pagina. Come scrive Leopoldo Carra, «la poesia di Lawrence Ferlinghetti conquista il lettore grazie a molte seduzioni, una delle quali risiede nell'apparente semplicità di certi versi, nella loro disponibilità giocosa, nel loro contatto vivo e ininterrotto con i sentimenti della gente comune». Ma poi precisa, opportunamente, che «il miracolo di questa poesia è l'essere riuscita a pronunciare con la stessa scioltezza numerose allusioni a una complessa tradizione testuale, innanzitutto in lingua inglese». Ciò significa che il grande interprete della beat generation, il poeta che è anche editore - e tra l'altro di Urlo di Ginsberg -, ha innovato sulla consapevole base di un immenso patrimonio culturale, a partire dal quasi coetaneo Dylan Thomas, per comprendere Pound o Yeats, su su fino a Whitman, ma anche a tutta la grande poesia inglese dell'Ottocento. L'insieme è il variegatissimo messaggio (impegno civile, ambientalismo, descrizione del quotidiano, struggente meditazione sui genitori perduti) di un artista che concepisce il mondo, pur nella sofferenza che tutti coinvolge, come un «bellissimo posto / per nascere», un posto dove «il poeta come un acrobata / si arrampica sui versi». -
Ma io che ne so? Sette strane storie per spiegare l'amore alle rane aliene
Il protagonista di questo racconto a fumetti è un millennial poco più che ventenne che, come tanti suoi coetanei, non è ancora riuscito a dare una direzione precisa alla sua vita. Ancora in casa con i genitori, di cui mal tollera la chioccia presenza, passa le sue giornate tra Netflix, videogame e sonore dormite, in attesa che arrivi una qualche ispirazione su come trasformare la sua esistenza.Un giorno viene rapito da una misteriosa nave spaziale aliena. Le strane creature che lo accolgono a bordo gli raccontano che sono approdate sul nostro pianeta con una missione ben precisa: capire che cosa sia veramente l’amore. Nella loro ultima ricognizione sulla terra, infatti, hanno trovato un libro antico in cui si celebra la “potente arma dell’amore”. Fosse davvero così, sarebbero costretti ad annientare il pianeta terra perché non potrebbero permettere agli uomini di avere un’arma tanto letale tra le mani. Il millennial perciò ha il compito di aiutarli a capire quale sia la natura di questa cosa di cui gli uomini tanto parlano. Peccato che il ragazzo non abbia mai riflettuto a fondo sulla natura e le molteplici declinazioni di questo sentimento e che non sia per niente un fine parlatore. Per fortuna vengono in suo soccorso video, matite e penne... -
The secret
Frammenti di un Grande Segreto sono stati trovati, lungo il corso dei secoli, nelle tradizioni orali, in letteratura, nelle religioni e nelle filosofie. Per la prima volta tutti i tasselli del Segreto si uniscono in un'incredibile rivelazione che trasformerà la vita di coloro che ne faranno esperienza.rn""A mano a mano che imparerai il Segreto, scoprirai come puoi avere, essere o fare tutto ciò che vuoi. Giungerai a sapere chi sei veramente e a conoscere le meraviglie che ti aspettano nella vita.""""rn Con questo libro imparerete a usare il Segreto in ogni aspetto della vostra vita - denaro, salute, relazioni, felicità - e in ogni vostra interazione col mondo. Comincerete a comprendere il potere nascosto e ancora inutilizzato che si trova dentro di voi, e questa rivelazione colmerà di gioia ogni ambito della vostra esistenza. Il Segreto racchiude la saggezza dei maestri del mondo moderno, uomini e donne che l'hanno usato per ottenere ricchezza, salute e felicità. Mettendo in pratica la conoscenza del Segreto essi portano alla luce storie avvincenti che raccontano di malattie sconfitte, ingenti guadagni, del superamento di ostacoli e del conseguimento di obiettivi da molti ritenuti irraggiungibili."" -
Le nostre ore contate
Vincitore Bagutta Opera prima 2019Un romanzo che indaga la forza dell’amicizia, il dramma del tradimento e quel passaggio all’età adulta da cui raramente si esce indenni.rnÈ l'estate del 1985 e a Badiascarna, un minuscolo borgo arroccato sulle colline toscane lontano dalle città d'arte e dai vitigni da cartolina, Sauro Terra inganna il tempo andando a caccia di ramarri e confidandosi con il poster di David Bowie appeso in camera. A quattordici anni non sa che fare della propria vita, ma una cosa gli è chiara: da grande sarà l'esatto contrario di suo padre. Da quando è stato mandato in pensione anticipata dalla centrale geotermica NovaLago, Rino Terra ha tagliato i ponti col mondo e ora si perde tra i boschi declamando strambi opuscoli di militanza comunista. Anche se ancora non può saperlo, i suoi polmoni sono pieni di fibre d'amianto; l'amianto che si è staccato dai vapordotti della NovaLago e che, come una nevicata invisibile, sta ricoprendo tutta Badiascarna. Stufo di stare sempre appresso a quel padre, Sauro convoca i suoi amici - Momo, un mingherlino timoroso di tutto; il Dottore, con gli occhi di ghiaccio e la strafottenza di chi non ha nulla da perdere; e il Trifo, un ragazzo problematico che prima di addormentarsi ha delle visioni inquietanti - e fonda un gruppo punk. Che importa se la loro sala prove è la cella frigo di un mattatoio? O se nessuno di loro sa suonare? Quando alla band si unisce anche Bea, una magnetica ragazza dai capelli di grano, tutto sembra perfetto. La notte prima del concerto d'esordio, però, l'improvvisa scomparsa del Trifo spazza via i sogni del gruppo. Vent'anni dopo, a Badiascarna nulla è cambiato: gli operai della centrale si ritrovano ancora nell'unico bar e i vapordotti scintillano al sole ricordando agli abitanti il destino a cui andranno incontro. Solo Sauro, nel suo appartamento di città, sembra diverso, lontano anni luce dal ragazzo che era. Ma quando una telefonata lo informa che Rino, il padre che nel 1985 lo ha cacciato di casa senza un apparente motivo, sembra svanito nel nulla, Sauro accetta di tornare a cercarlo. Anche se non vuole ammetterlo, quel viaggio è la sua ultima occasione per trovare una risposta alle domande che non hanno mai smesso di torturarlo: perché suo padre lo ha allontanato da casa? Cosa ne è stato del Trifo? E che fine hanno fatto i suoi compagni di allora? -
La grammatica del cuore
Senza un lavoro, senza una casa e senza un fidanzato, una donna torna nella cittadina dove è cresciuta. E dovrà decidere che cosa conta davvero e a cosa dovrà rinunciare per seguire il suo cuore.rnrnRimasta senza fidanzato, senza una casa dove stare e senza lavoro, Grace Hammond, redattrice puntigliosa, decide di lasciare New York e tutte le preoccupazioni alle spalle e ritornare nel Connecticut, nella piccola città di origine dove vivono i suoi genitori. Ma quella che doveva essere una breve visita alla sua famiglia e una pausa di riflessione diventa invece una permanenza sempre più lunga. Bravissima nel dispensare consigli e organizzare la vita degli altri, Grace in realtà non lo è affatto quando si tratta di occuparsi di sé, e non è ancora in grado di definire delle regole per evitare di sbagliare di continuo. Solo facendo i conti con il passato e con la tragica scomparsa della sorella avvenuta molti anni prima, Grace riesce a ridare un senso alla sua vita: incontra dopo tanto tempo Peter, un suo ex conosciuto al liceo, ora famoso regista di Hollywood, che sembra interessarsi a lei e, soprattutto, ha modo di frequentare Mitch, il proprietario del locale negozio di biciclette che la riporta agli anni della sua giovinezza. Ma Grace cosa desidera davvero per sé e dove la porta il cuore? -
Francesco il ribelle. Il linguaggio, i gesti e i luoghi di un uomo che ha segnato il corso della storia
In queste pagine, ricche di testimonianze letterarie e pittoriche, viene presentato il percorso personale di San Francesco, ma anche la sua rivoluzione culturale, per spiegarne il «segreto».rnrn«Questo libro ripercorre le parole, i luoghi e gli incontri di un uomo allo stesso tempo libero e obbediente. Così facendo non solo si descrive il percorso personale di un uomo, ma si delinea una cultura ispirata al Vangelo, in grado di dialogare con tutti.» - Cardinale Pietro PaolinrnrnSan Francesco è oggi più che mai uno dei personaggi chiave per comprendere come si vada configurando il cristianesimo in questo inizio di terzo millennio, a partire dalle parole con cui papa Bergoglio ha spiegato la scelta del suo nome: «Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri! Per questo mi chiamo Francesco, come Francesco da Assisi». Con la semplicità, la mitezza e l'intenso fuoco interiore che hanno contraddistinto la sua vita, ancora dopo otto secoli attrae nel santuario di Assisi migliaia di persone ogni anno. Ma «perché scrivere un altro profilo biografico? Non bastavano le tante biografie, alcune delle quali eccellenti, uscite negli ultimi anni?» si domanda nella Prefazione il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. «La risposta è che questo lavoro ha una sua caratterizzazione specifica. Si potrebbe dire che si tratta di una lettura ecclesiale del santo di Assisi. Padre Enzo Fortunato ha voluto mostrarci tutta l'attualità del pensiero e dell'azione di Francesco, mentre la Chiesa cerca ogni giorno di compiere quel cammino in ""uscita"""" chiestole da papa Francesco, di non essere cioè chiusa nelle sue istituzioni, ma povera e aperta all'incontro, capace di proporre il Vangelo con la parola e con la vita.» In queste pagine, ricche di testimonianze letterarie e pittoriche, si delineano così i luoghi che ha visitato, gli incontri che ha fatto, i gesti e le parole con cui ha formulato il suo messaggio, esplicitando quelli che sono stati il suo percorso personale ma anche la sua rivoluzione culturale, per spiegarne il «segreto». Francesco è l'uomo moderno, come moderna è la lingua che usa sia per la poesia sia per la predicazione. Era «un ribelle, certo, ma un ribelle obbediente. Un uomo obbediente, certo, ma un obbediente sempre libero» continua il cardinale Parolin. «Come non leggere in controluce, nelle pagine di questo libro e nell'umanità di Francesco d'Assisi, il progetto evangelico che papa Francesco sta portando avanti per tutta la Chiesa?» Il merito forse maggiore di questo libro è allora «quello di condurci a riflettere sul """"ribelle"""" Francesco, ma anche quello di farci intravedere il volto del cristianesimo delle prossime generazioni»."" -
Grattacieli
Una sfida all'ultima pagina per costruire il grattacielo più alto.rnrnAgenore Agobaro De' Grandis Riccoraro e Prospero dei Messibene Junior sono due miliardari alle prese con la costruzione delle loro case. Vogliono creare dei veri e propri grattacieli e, in parallelo, fanno a gara a chi lo costruisce più alto, più sfarzoso, più eccentrico. Si sfidano a suon di architetti prestigiosi, ingenieri e materie di prima qualità... fino a che non restano da soli, a sfidare la forza di gravità e la propria follia. -
Miden
«Perché sei venuta a dirmelo ora?» le ho chiesto.rn«Perché non è mai stato punito» mi ha risposto lei.rn«L'avevi denunciato?» ho chiesto.rn«No. Non potevo.»rn«Perché?»rn«Perché allora non lo sapevo. ora lo so.»rn«Cos'è che sai adesso?» le ho chiestorn«Che ho subito una violenza.» rnÈ un mattino cristallino come tanti a Miden. Una ragazza bussa alla porta di una coppia con un'accusa di abuso sessuale. L'accusato è il suo ex professore di filosofia. La compagna del professore aspetta un figlio. Sono entrambi approdati a Miden da un paese straniero, sprofondato nel Crollo: una devastante crisi economica. Miden è la società ideale che li ha accolti, un nuovo Eden di eguaglianza e benessere, una piccola comunità laica e razionalista, tanto solidale quanto inflessibile. Il professore e la studentessa hanno avuto una storia in passato. Ma è solo a due anni di distanza che la ragazza si rende conto di aver riportato un trauma da quel rapporto. La denuncia scuote la felice comunità di Miden, dove ogni anomalia che ne alteri il candore viene dibattuta e corretta, ogni trauma riconosciuto e risolto per il bene comune. I tre protagonisti si ritrovano al centro di un'indagine. Amici e colleghi si trasformano in un tribunale che deciderà delle loro vite. E, nell'attesa del verdetto, tutte le certezze della coppia si corrompono, così come il futuro che sognavano per il loro figlio. -
L' atlante dell'invisibile
In uno stile romantico e inimitabile, capace di portare in poche pagine il lettore dal riso alla commozione più profonda, Alessandro Barbaglia con questo suo secondo romanzo regala a chi lo legge un gioiello che raggiunge straordinarie vette di intensità e poesia.rn""Ti sei mai chiesto dove va a finire tutto quel bianco quando la neve si scioglie? O il vento quando smette di soffiare, o le quattro di pomeriggio quando arrivano le cinque? Ti sei mai chiesto dove vanno a finire le cose infinite quando finiscono?""""rnrnIsmaele, Dino e Sofia hanno quarantadue anni in tre quando nel 1989, in una sera di fine estate, rapiscono la luna in segno di protesta. Vivono a Santa Giustina, un lontanissimo paese fatto di baite di legno ai piedi delle Dolomiti che sta per essere sommerso da un lago artificiale, portandosi dietro tutti i loro ricordi, le gare con le lumache, il prato del castagno, i primi baci. Il progetto della diga risale al 1946. Ai tempi, gli abitanti di Santa Giustina non accettarono di abbandonare le loro case per trasferirsi al """"paese nuovo"""" e rinunciarono ai benefici promessi nel caso di una resa immediata. Si avvicina però il momento dell'esproprio definitivo. Proprio negli anni Quaranta si sono conosciuti Elio e Teresa, e precisamente il 19 marzo 1946, in un bar Sport gremito di una folla accalcata per seguire la cronaca radiofonica della prima Milano-Sanremo del dopoguerra. Senza essersi mai visti né incontrati, Elio e Teresa – ormai anziani e da sempre innamorati l'uno dell'altra e del loro paese vicino a Milano – e i quattordicenni Dino, Ismaele e Sofia sono tormentati dalle stesse domande: """"dove vanno a finire le cose infinite?"""", """"dove si nascondono l'infanzia, l'amore o il dolore quando di colpo svaniscono?"""". E se Elio, per rispondere, costruisce mappamondi dalle geografie tutte inventate e sbagliate – descrivendo così la terra magica dove abita l'invisibile e costringendo Teresa a correggere tutto con puntiglioso realismo –, i bimbi di Santa Giustina via via che crescono si allenano a non smettere di scorgere l'invisibile tra le pieghe del reale e a conservarlo a modo loro, in una sorta di gioco segreto. In una danza fatta di immaginazione, ricordo ed elaborazione del lutto, Teresa incontrerà i bambini diventati adulti nella notte più incredibile delle loro vite: quella durante la quale, per pochi istanti di eternità, riemergerà il paese sommerso di Santa Giustina. E con lui l'amore, il dolore, l'infanzia e tutta la meraviglia che si nasconde nell'invisibile. In uno stile romantico e inimitabile, capace di portare in poche pagine il lettore dal riso alla commozione più profonda, Alessandro Barbaglia con questo suo secondo romanzo regala a chi lo legge un gioiello che raggiunge straordinarie vette di intensità e poesia."" -
I divoratori
Libro candidato da Daria Bignardi al Premio Strega 2021rnNon è una serata come le altre nel prestigioso Palazzo Senso, ristorante gourmet dell'Hotel Principe di Savoia di Milano. I piatti concepiti dallo chef Franco Ceravolo, monumento della gastronomia italiana, atterrano con grazia sui tavoli finemente apparecchiati, trasportando i clienti in un universo sensoriale stroboscopico impossibile da dimenticare. Ma nell'aria serpeggia una strana eccitazione e tutti gli occhi sono puntati verso il centro della sala, lì dove siede ""una creatura di perfezione impossibile, ancestrale, l'uomo più bello che si sia mai visto"""". È Daniel William King, stella assoluta di Hollywood, accompagnato dalla sua bellissima moglie: la coppia di attori più ammirata, invidiata e fotografata del momento, ville da copertina, premi internazionali, figli naturali e figli adottati, ricchezza, successo e due volti assicurati per cifre che basterebbero a pagare un Pollock da Sotheby's: una grandiosa famiglia tradizionale. Condividere con loro il tempo e lo spazio di una cena non è un'opportunità o un colpo di fortuna, ma una responsabilità, un peso capace di cambiare le carte in tavola. A scoprirlo, loro malgrado, saranno Elena e Saverio - che stanno trascorrendo un avventato weekend insieme dopo essersi incontrati al funerale di una comune amica -, Giordano e Frida - uno stimato professore universitario e una sua lettrice di trent'anni più giovane - e un gruppo oscenamente rumoroso, seduto più in fondo, in disparte - la grottesca famiglia del maître, che grazie a una soffiata del figlio non si è fatta sfuggire l'occasione di osservare da vicino Mr e Mrs King. Durante il pasto, mentre in cucina e agli altri tavoli si consumano cattiverie, epifanie e piccoli traumi, al tavolo dei due divi si svolge la scena madre, perché nel cervello dell'attore più bello del mondo, all'oscuro dello sguardo altrui e lontano dalla liturgia dello spettacolo, si annida da tempo un minuscolo seme di follia, """"una specie di fungo, una macchia che comincia ad allargarsi"""" e che devierà senza scampo le traiettorie delle vite di ciascuno dei protagonisti.rnProposto da Daria Bignardi al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione: «Vorrei candidare al Premio Strega il romanzo I divoratori di Stefano Sgambati, uscito per Mondadori. Si tratta di un romanzo molto coraggioso. Tanto disturbante quanto necessario. Fin dalla prima lettura mi ha colpito soprattutto per la sua originalità: è così poco alla moda ed è scritto in modo così personale. È difficile affezionarsi ai personaggi di questa storia, eppure sappiamo che il fastidio che ci provocano ci riguarda profondamente. Il personaggio dell’attore è straordinario: niente di così lontano da noi, eppure condividiamo i suoi pensieri come se li vivessimo in prima persona. Come diavolo avrà fatto Sgambati a immedesimarsi nelle emozioni e nei ragionamenti di un divo di Hollywood? Per me il personaggio di Daniel William King varrebbe da solo il premio. Stimo Stefano Sgambati da quando anni fa lessi Gli eroi imperfetti e da allora penso che sia uno scrittore che meriterebbe più attenzione sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Ora che... -
Canzoni d'amore
Con penna sapiente e delicata, Luca Beatrice ci accompagna in una cavalcata indimenticabile alla scoperta della colonna sonora dei nostri amori.rnLe canzoni sono la colonna sonora di un'esistenza, traduzione perfetta di stati d'animo, parole di altri che sembrano scritte apposta per te.rnrn La musica che ascoltiamo è rivelatrice dei tempi che stiamo attraversando: parte da questa suggestiva teoria l'affascinante viaggio nella storia del nostro paese in cui ci conduce Luca Beatrice. Una canzone per ogni anno, o quasi, dai Sessanta a oggi, per costruire una storia della vita sentimentale degli italiani. Cambia la società, cambiano gli equilibri economici, i valori e le convenzioni, e di pari passo cambia il modo in cui si vivono e si raccontano le storie d'amore: dagli anni del boom economico, in cui dietro famiglie modello si celano spesso relazioni clandestine come quelle evocate nel Cielo in una stanza , agli anni Settanta, in cui Guccini racconta con Eskimo un nuovo rapporto di coppia, trasformato dalla rivoluzione sessuale, passando per la solitudine femminile messa in scena nell' Appuntamento di Ornella Vanoni e per l'amore tra adolescenti raccontato da Mogol e Battisti nella Canzone del sole . Negli anni Ottanta Luca Carboni canta il bisogno di libertà, trasgressione e passione dei ventenni, nei Novanta l'indie rock degli Afterhours dà voce ai trentenni inquieti che vivono amori ai limiti, ""amori molesti"""". Poi arriva il rap arrabbiato e provocatorio di Fabri Fibra, e infine l'estetica hipster e rétro degli anni Dieci, con lo struggente romanticismo di ritorno dei Thegiornalisti. Endrigo, Celentano, Vecchioni, Gaber, Dalla, e poi Gianna Nannini, Renato Zero, Vasco, De Gregori, Zucchero, Mia Martini e ancora Jovanotti, Laura Pausini, gli Articolo 31, Ligabue, gli 883, Battiato, Tiziano Ferro, i Negramaro, Elisa, i Subsonica, Marracash: sono solo alcuni dei nomi che compongono questo straordinario canzoniere d'amore, in cui l'autore si mette in gioco anche in prima persona ripercorrendo la sua educazione sentimentale e indagando com'è cambiato nel tempo il suo modo di vivere le relazioni d'amore e gli affetti familiari. Con penna sapiente e delicata, Luca Beatrice ci accompagna in una cavalcata indimenticabile alla scoperta della colonna sonora dei nostri amori.""