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Babbo Natale interstellar
Sulla Terra è la sera della vigilia, e di Babbo Natale ancora nessuna traccia. Le ricerche si sono diramate con un'azione coordinata stato per stato, continente per continente. L'hanno cercato nelle catacombe, nell miniere, nei pozzi, sul fondo dei laghi, dei mari e degli oceani. Niente.rnIn Lapponia a inizio ottobre Natale è già nell'aria: è il momento della prima grande ondata di lettere. Peccato che nell'enorme cassetta rossa di Babbo Natale non ce ne sia nemmeno una... Diciamocelo, è ora che Bi-enne, come lo chiamano i ragazzini su YouTube, si modernizzi! Non si mandano più lettere, ma email. Babbo Natale deve stare al passo coi tempi, crearsi dei profili social, svecchiarsi! Così, la notte prima della vigilia, ecco che i tecnici della NASA gli fanno trovare una turboslitta ipermoderna. Il giro di prova, però, non va esattamente come dovrebbe e Babbo Natale, insieme a Greta, la viziatissima figlia del re dei corrieri express, e a Mark, un ragazzino nerd cresciuto in orfanotrofio, si ritrova perso nello spazio. Più precisamente, su Zetazeta, nel buco nero Zeta. Il comitato di accoglienza è composto da strambi alieni dalle forme ancora più strambe e da un nugolo di giovani zetiani che li tempestano di domande. Manca pochissimo alla notte di Natale e Babbo non può deludere i milioni di bambini che lo aspettano sulla Terra... Oh, oh, oh! Come farà a riparare la slitta e a tornare dai suoi amati elfi? Età di lettura: da 6 anni. -
Il guerriero e il profeta. La lotta eroica di due grandi capi indiani per il cuore dell'America
Il 5 ottobre 1813, in un'oscura foresta a nord del lago Erie, un proiettile esploso dal moschetto di un colono del Kentucky poneva fine all'esistenza di Tecumseh, il carismatico capo shawnee che per anni aveva guidato la più grande confederazione panindiana della storia degli Stati Uniti. Temibile guerriero e abile diplomatico, oratore eloquente e cacciatore provetto, Tecumseh godeva di un consenso così ampio tra gli indiani da rappresentare la più grave minaccia all'espansione americana a ovest dei monti Appalachi all'indomani della guerra di indipendenza. Tuttavia, la sua indiscussa leadership politica e militare non si sarebbe mai affermata senza quella rinascita spirituale delle popolazioni native di cui si fece promotore e interprete il fratello Tenskwatawa, il «profeta shawnee». Figura a lungo screditata e relegata nell'ombra – ex alcolista inetto e violento, millantatore bugiardo trasformatosi in santone ispirato e visionario –, Tenskwatawa seppe tuttavia elaborare una dottrina coerente e affascinante, caratterizzata da un sincretismo religioso in cui elementi del cristianesimo si fondevano a miti, leggende e rituali della tradizione indiana. Una dottrina volta a rigenerare la purezza morale e a preservare la cultura, la spiritualità e lo stile di vita di un popolo che l'impatto con la «civilizzazione» dei bianchi rischiava di disperdere per sempre. Fu quindi grazie al Profeta che «il guerriero» Tecumseh riuscì a tessere la tela di quella vasta alleanza intertribale capace di opporsi – seppure fugacemente – alla marcia inarrestabile degli americani affamati di terre altrui verso il cuore del paese. Peter Cozzens, storico militare ed esperto di guerre indiane, con Il guerriero e il profeta affronta una fase della storia degli Stati Uniti oggi in parte dimenticata, un'epoca segnata dalla violenza e dal disprezzo della legge, preludio degli eccessi che mezzo secolo dopo portarono ai massacri di Sand Creek e di Wounded Knee. Un'epopea di sangue e di coraggio, di orgoglio e dignità. Una tragedia che a duecento anni di distanza grava ancora sulla coscienza dell'America. -
La dieta fast & relax. Il metodo innovativo per dimagrire velocemente senza stress e rafforzare il sistema immunitario
La dieta fast & relax alterna le settimane ""rigorose"""" a quelle in cui vengono fatte diverse concessioni, soprattutto a cena, aumentando il buon umore e la qualità del riposo notturno. Rosanna Lambertucci, nel suo infaticabile ricercare nuovi stimoli al benessere, grazie alla fondamentale consulenza del dottor Corrado Pierantoni, ha messo a punto un nuovo e innovativo percorso dietetico che garantisce la perdita di peso perché mantiene costante l'indice glicemico attraverso un intelligente ed equilibrato utilizzo degli alimenti. Per evitare il senso di fame, La dieta fast & relax indica di mangiare più volte durante il giorno: in questo modo si riesce a mantenere la glicemia sempre costante nel corso della giornata, impedendo la richiesta di cibo da parte del cervello e dei muscoli, gli unici due organi che chiedono rifornimento ogni due-tre ore. È questa la ragione degli attacchi di fame, della spossatezza, del nervosismo, anche della confusione, che spesso ci colpiscono: sono i campanelli di allarme che indicano che il nostro organismo sta entrando in ipoglicemia e, quindi, ha bisogno di energia. Seguendo correttamente i consigli della dieta non si è mai colti da un forte senso di fame perché viene placato con i pasti principali e, soprattutto, con tanti spuntini equilibrati. Grande importanza viene data anche all'assunzione di liquidi. Non solo aiutano il processo di idratazione, ma anche la regolarità dell'intestino. E favoriscono il complesso processo digestivo. La dieta dura cinque settimane, ma può essere prolungata fino al raggiungimento del risultato desiderato. Dopo i menu il libro propone una sezione dedicata alle ricette, cui seguono le ricette dei Sorsi di benessere, dove si spiega esattamente l'importanza dell'idratazione dell'organismo. Perché noi siamo quello che mangiamo, digeriamo e assimiliamo. Vogliamoci bene cercando di mangiare bene."" -
Nascoste nella tela. Tra arte e medicina, un'indagine sui segreti delle opere più famose
Un libro illustrato in cui l'arte viene raccontata da un punto di vista totalmente inedito e dunque sorprendente, ricco di dettagli e curiosità sui grandi artisti e la loro epoca.Paolo Zamboni è un grande amante dell'arte. Nei suoi momenti di evasione, tra libri, viaggi e mostre, si è però reso conto che non può fare a meno di rimanere medico anche davanti alle più straordinarie immagini dipinte dai massimi artisti di ogni epoca. È così che ha cominciato a notare i segni clinici delle malattie raffigurate, forse inconsapevolmente, in alcune delle più note opere d'arte. Se analizziamo con attenzione questi dipinti, infatti, scopriamo per esempio che il Bacchino malato di Caravaggio soffriva del morbo di Addison, una malattia che sarebbe stata descritta solo più di due secoli dopo; che sulla mano della Gioconda c'è una cisti tendinea; che il monaco nella cappella Brancacci ritratto da Masaccio o da Filippino Lippi ha un melanoma sul volto e la causa della morte prematura di Battista Sforza potrebbe celarsi in quell'arterite temporale a cellule giganti che Piero della Francesca ha così ben rappresentato nel famosissimo dittico dei duchi di Urbino conservato agli Uffizi di Firenze. L'autore riporta ogni opera al suo contesto storico, per dirci qualcosa di più sull'artista e i personaggi raffigurati. In una vera e propria indagine, a partire dagli indizi visivi e dalle fonti in nostro possesso, risaliamo per esempio alla causa delle difficoltà respiratorie di Rodolfo II d'Asburgo, tipiche dei minatori ma impensabili come conseguenze della vita a corte: l'imperatore, infatti, si dedicava all'alchimia, in minuscoli laboratori senza ricambio d'aria, nel tentativo di trasformare le polveri in oro. Con attento spirito d'osservazione possiamo poi individuare una serie di encefali «nascosti» in alcuni dipinti sacri: scopriamo così che durante il Rinascimento il papa aveva concesso la possibilità di eseguire studi anatomici sui cadaveri, ma non di esporne i dettagli pubblicamente, inducendo alcuni pittori, che collaboravano con i medici nella riproduzione dei segreti del corpo umano, a nascondere una rappresentazione del cervello nelle loro opere, come ha fatto il Bastianino nel Giudizio Universale della cattedrale di Ferrara. Un libro illustrato in cui l'arte viene raccontata da un punto di vista totalmente inedito e dunque sorprendente, ricco di dettagli e curiosità sui grandi artisti e la loro epoca. -
Che fare?
Nella Russia di metà Ottocento Vera Pavlovna, giovane donna intelligente e piena di talento, rifiuta il matrimonio stabilito dalla famiglia e sceglie per sé un destino diverso: si emancipa dal ruolo di oggetto sessuale impostole dalla società, conquista l'indipendenza socio-economica attraverso il lavoro, lotta per il diritto primordiale di ogni essere umano, quello alla felicità. Circondato da un'aura di scandalo e polemiche, Che fare? è noto soprattutto per essere il romanzo rivoluzionario dell'Ottocento russo, fonte di ispirazione, tra gli altri, di Lenin. Pur nella discontinuità dei risultati artistici, permette al lettore di cimentarsi con la più grande utopia dell'epoca moderna, colmando con la sua potenza visionaria il vuoto della fredda dottrina ideologica. -
La figlia degli abissi
«Ecco come funzionano i giorni che ti sconvolgono la vita. Cominciano come un giorno qualsiasi. Non ti rendi conto che il tuo mondo sta per esplodere in un milione di orribili pezzi fumanti finché non è troppo tardi.»È tempo delle temute prove di fine anno alla Harding-Pencroft Academy, che vanta tra i suoi diplomati i migliori scienziati marini, guerrieri navali, navigatori ed esploratori subacquei del mondo, e Ana Dakkar non intende fallire. Dopo la morte dei genitori, l'accademia e suo fratello Dev sono l'unica famiglia che le rimane. Quando però, sulla strada verso il porto, assiste a un attacco letale contro la Harding-Pencroft da parte della loro scuola rivale, tutto le viene strappato via per sempre. Catapultati nella guerra tra i due istituti, Ana e i suoi compagni tenteranno una disperata fuga attraverso l'oceano. È allora che la ragazza scoprirà la verità sulle proprie origini, insieme alla causa per cui i genitori hanno perso la vita: il Nautilus, il leggendario sottomarino del Capitano Nemo. Per Ana è impossibile da credere. Ma quando il nemico li stanerà, sarà costretta a immergersi nei profondi abissi dell'oceano per salvare i suoi amici, e tutto ciò che credeva fantasia diventerà realtà... -
Complici e colpevoli. Come il Nord ha aperto le porte alla 'ndrangheta
Oggi la criminalità organizzata non ha più bisogno di sparare, ha acquisito la capacità di muoversi sottotraccia, senza suscitare clamore o allarme, dilagando, apparentemente senza freni. In Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, così come in Valle d'Aosta, Liguria e Trentino, le mafie raramente sono giunte con le armi in pugno. Si sono piuttosto presentate con il volto rassicurante di figure professionali in grado di offrire servizi e soluzioni a basso costo, a partire dallo smaltimento dei rifiuti fino a una sorta di welfare di prossimità, più efficace rispetto a quello spesso carente dello Stato.«La gente ci descrive come fossimo dei mostri, delle persone senza scrupoli, come se ammazzassimo la gente così a caso. Non è vero. Sappiamo farlo quando serve. Io so essere cattivo, quando serve. Se non serve faccio la persona normale.» Queste parole, pronunciate da un boss calabrese e intercettate dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, sono rappresentative della strategia che da almeno sessant'anni le mafie mettono in campo per infiltrarsi in maniera sempre più capillare nel tessuto socio-economico del nostro Paese. Oggi la criminalità organizzata non ha più bisogno di sparare, ha acquisito la capacità di muoversi sottotraccia, senza suscitare clamore o allarme, dilagando, apparentemente senza freni. In Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, così come in Valle d'Aosta, Liguria e Trentino, le mafie raramente sono giunte con le armi in pugno. Si sono piuttosto presentate con il volto rassicurante di figure professionali in grado di offrire servizi e soluzioni a basso costo, a partire dallo smaltimento dei rifiuti fino a una sorta di welfare di prossimità, più efficace rispetto a quello spesso carente dello Stato. Come ben evidenziano Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, si tratta di un fenomeno che ormai non si può più ignorare nella sua incontestabile pervasività: i 46 «locali» di 'ndrangheta finora scoperti al Nord, i 5 consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose e le 169.870 imprese riconducibili a contesti di criminalità organizzata dimostrano che nessuna zona d'Italia può ritenersi impermeabile alla penetrazione dei clan. Per troppo tempo si è voluto credere alla «metafora del contagio», come se le mafie fossero un virus che infettava territori sani. Tutt'altro. Nelle nuove realtà in cui dettano legge, hanno goduto di una lunga e colpevole sottovalutazione da parte sia del mondo imprenditoriale sia di quello politico, che hanno troppo spesso aperto loro le porte finendo per giustificarne la condotta e diventarne consapevoli complici in nome del denaro e del potere. -
Una volta sola. Storie di chi ha avuto il coraggio di scegliere
Rachele ha trentotto anni quando il tumore che aveva scoperto mentre aspettava il terzo figlio si ripresenta. Da lì la decisione di scrivere qualcosa da lasciare ai suoi bambini, un diario della sua vita. Lo fa mandandomi venticinque messaggi vocali, un racconto senza sconti o giri di parole di tutto quello che ha vissuto e che vale la pena raccontare. Li ho custoditi e poi trascritti. Oggi Rachele non c'è più, ma riascoltare la sua voce e le sue parole ha acceso in me una domanda: per cosa vale la pena vivere? La sensazione più forte dopo la pandemia è di quanto tutto sia precario, mutevole, di quanto la vita sia preziosa e valga la pena alzare la testa. Così ho cominciato a osservare e ascoltare come sta cambiando il mondo e ho cercato persone che potessero regalarmi con l'esempio una convinzione: si vive una volta sola e non si deve sprecare un solo istante. Bisogna essere fedeli a sé stessi, fare scelte coraggiose e appassionate e vivere con intensità, regalandosi ogni giorno la possibilità di scegliere. Per Franco significa, dopo oltre sessant'anni di vita insieme, non lasciare la mano di sua moglie neppure per un giorno. Per Claudia, trovare la forza di ribellarsi al marito camorrista, alle sue regole, e ricominciare da capo. Per Camilla, attraversare l'oceano in cerca delle proprie origini. Per Sami, rispondere con l'impegno e la memoria agli orrori che hanno segnato la sua storia. Per Laura, scegliere la vita, reagire, anziché rinunciare e arrendersi. -
Razionalità. Una bussola per orientarsi nel mondo
Destreggiandosi tra le «ragioni» dell'irrazionalità e quelle della ragione, Steven Pinker ci dimostra quanto la razionalità sia importante, non solo perché ci porta a compiere scelte più vantaggiose per la nostra vita e nella sfera pubblica, ma anche perché rappresenta il vero e insostituibile motore della giustizia sociale e del progresso morale.«La razionalità dovrebbe essere la nostra stella polare in tutto ciò che pensiamo e facciamo. Eppure, in un'epoca benedetta da risorse senza precedenti per il ragionamento, la sfera pubblica è infestata da fake news, terapie di ciarlatani, teorie del complotto e una retorica della ""postverità"""".» Com'è possibile? La domanda è urgente e, da scienziato cognitivo, Steven Pinker rifiuta il cinico cliché secondo cui noi esseri umani siamo semplicemente irrazionali, cavernicoli fuori tempo gravati di bias, fallacie e illusioni. Perché è la razionalità a distinguerci da tutti gli altri esseri viventi. «La nostra specie ha datato l'origine dell'universo, scandagliato la natura della materia e dell'energia, decifrato i segreti della vita, dipanato i circuiti della coscienza e documentato la nostra storia e diversità. Abbiamo applicato queste conoscenze per accrescere la nostra prosperità, alleviando i flagelli che hanno tormentato i nostri antenati per la maggior parte dell'esistenza umana. Abbiamo posticipato il nostro previsto appuntamento con la morte.» Tuttavia, non riusciamo ad approfittare pienamente dei potenti strumenti del ragionamento che abbiamo imparato a conoscere nel corso dei millenni. In questo libro, Pinker guida quindi il lettore attraverso le basi della logica e del pensiero critico, la probabilità, il rapporto tra correlazione e causazione, la teoria statistica delle decisioni, il ragionamento bayesiano, le comuni fallacie logiche e statistiche. Affronta argomenti complessi che di rado capita di approfondire come meritano, li espone con eleganza, rigore ed estrema chiarezza, offrendo straordinari spunti di riflessione, ispirazione e arricchimento. Destreggiandosi tra le «ragioni» dell'irrazionalità e quelle della ragione, Pinker ci dimostra quanto la razionalità sia importante, non solo perché ci porta a compiere scelte più vantaggiose per la nostra vita e nella sfera pubblica, ma anche perché rappresenta il vero e insostituibile motore della giustizia sociale e del progresso morale."" -
Arnoldo Mondadori
In questa biografia del grande editore e imprenditore, Enrico Decleva racconta una pagina dell'industria culturale, la creazione di un mercato di massa per libri e riviste in un secolo fitto di importanti cambiamenti sociali.Nel 1907 il tipografo Arnoldo Mondadori, personaggio controverso e carismatico della storia del Novecento italiano, fondava un'azienda – quella che tutt'oggi porta il suo nome – destinata a diventare in pochi anni la più grande casa editrice italiana. Mondadori è stato l'editore di d'Annunzio e Montale, di Churchill e Thomas Mann, dei fumetti Disney, dei celebri gialli e di molte fortunate riviste. Ha stampato, nel primo dopoguerra, i giornali socialisti ma anche, nonostante i non sempre facili rapporti con il fascismo, i Colloqui di Ludwig e Mussolini e il Topolino autarchico; ha dato spazio a opere di enorme fortuna commerciale ma anche a capolavori destinati a entrare nella storia della letteratura. In questa biografia del grande editore e imprenditore (insignita del prestigioso premio Acqui-Storia), Enrico Decleva racconta una pagina dell'industria culturale, la creazione di un mercato di massa per libri e riviste in un secolo fitto di importanti cambiamenti sociali. -
Il dolore perfetto
Alla fine dell'Ottocento il Maestro, giovane anarchico, parte da una città del Sud per raggiungere Colle, un paesino toscano, dove unisce la propria vita a quella della vedova Bartoli. Dal loro amore nascono Ideale, Mikhail, Libertà e Cafiero: figli dai nomi carichi di speranza che dal padre erediteranno i sogni e la fede nell'utopia. A Colle vivono anche i Bertorelli, ricchi commercianti di maiali che da generazioni portano i nomi degli eroi omerici. Due famiglie che si uniscono quando la dolce e saggia Annina si innamora di Cafiero... Dagli ultimi anni dell'Ottocento alla fine del secondo conflitto mondiale, le vite dei protagonisti si intrecciano alle trasformazioni imposte dal progresso, dalle guerre, dalle lotte sociali in un romanzo-mondo epico e quotidiano. -
Attenti all'intrusa!
Attenti all'intrusa! è la nuova irresistibile commedia di Sophie Kinsella, che con innato senso dell'umorismo e grande spirito di osservazione racconta le incomprensioni e i delicati meccanismi che regolano i rapporti familiari in tono divertito e toccante al tempo stesso.È passato un anno e mezzo da quando i genitori di Effie hanno divorziato e lei, che credeva fossero una coppia felice, ancora non si capacita che sia potuto succedere. Da allora ha progressivamente preso le distanze da suo padre che sta con una donna molto più giovane di lui, Krista, postando foto imbarazzanti su Instagram con hashtag del tipo: #sessoasessantanni e #vivailviagra!. Quando poi Effie scopre che i due hanno venduto la vecchia e stravagante casa di famiglia dove lei è cresciuta e, come se non bastasse, hanno organizzato un party esclusivo per l'occasione, è davvero furiosa. Sua sorella e suo fratello accettano l'invito – quei traditori! – ma lei non intende andarci, finché non le viene in mente che, nascoste sopra un camino, ci sono ancora le sue preziose bambole russe: Effie deve assolutamente trovare il modo di recuperarle senza farsi vedere durante la festa. Sembra un gioco da ragazzi, ma non lo è. Le matrioske sono introvabili e mentre lei le cerca affannosamente, nascondendosi di volta in volta in posti improbabili, si ritrova a tu per tu con Joe, l'ex fidanzato di cui è ancora innamorata, e ascolta suo malgrado conversazioni private scoprendo verità sconcertanti sulla sua famiglia… Nel corso del weekend più rocambolesco della sua vita, Effie inizia a vedere le cose sotto una nuova luce e capisce che deve fare i conti con il suo passato. -
Detransition, baby
Reese aveva tutto, o quasi: l'amore di Amy, un appartamento a New York, un lavoro che non fa troppo schifo. Insomma, la quotidianità borghese che le donne trans delle generazioni precedenti alla sua potevano giusto sognare. Le mancava solo un figlio. Almeno fino a quando Amy non ha deciso di tornare a essere Ames. Neanche Ames è felice: pensava che la detransizione gli avrebbe reso la vita più semplice, e invece ha perso Reese, l'unica, vera famiglia che abbia mai avuto. Sebbene la loro storia d'amore sia finita, non desidera altro che un modo per averla di nuovo nella sua vita. Quando Katrina, il suo capo, la sua amante, gli rivela di aspettare un figlio da lui, ma di non essere sicura di volerlo, Ames inizia a chiedersi se la strada per la felicità possa prendere una direzione inaspettata: e se tutti e tre - Ames, Reese e Katrina - formassero una nuova famiglia molto poco convenzionale e crescessero il bambino insieme? -
Il regno dei Malvagi
Quando si ha a che fare con i Malvagi, niente è come sembra.«L'amore è la magia più potente. Più di ogni altra cosa, non scordarlo mai. Ti indicherà sempre la giusta via.»Emilia e Vittoria sono gemelle; appartengono a una delle tredici famiglie di streghe nascoste a Palermo ma, come tutte, stanno bene attente a celare la loro vera natura. Per questo lavorano da Mare e Vino, il rinomato ristorante di famiglia, come due normalissime ragazze. Una sera, però, Vittoria non si presenta al lavoro. Sarà proprio Emilia a trovare il cadavere profanato della sorella. Distrutta dal dolore, decide che farà di tutto per scoprire chi sia il brutale assassino e vendicarla. Anche a costo di usare la magia nera, da tempo messa al bando. Anche a costo di allearsi con Ira, uno dei sette Principi dell'inferno, i Malvagi. Fin da quando era piccola, le hanno sempre detto di guardarsi da loro, ma Ira giura di essere dalla sua parte, e di aver ricevuto l'incarico di risolvere il mistero degli omicidi che stanno insanguinando la Sicilia. Ciò che Emilia dovrebbe ricordarsi è che, quando si ha a che fare con i Malvagi, niente è come sembra. -
Correre in aria
Figlia, sorella, amica, sportiva professionista, donna, studentessa: Larissa ha solo 19 anni ma è già tante cose. È una ragazza come tutte, con i sogni, le sfide, gli ostacoli di crescita e definizione di sé. Eppure Larissa è anche speciale, salta più lontano rispetto a ogni sua coetanea nel mondo. Larissa ha un talento unico e irripetibile, che comporta fatiche, responsabilità e ambizioni sempre più grandi, nella vita come nello sport. Andare, correre, saltare, provare, riprovare, provare ancora. Partenza, corsa, stacco, salto e poi si ricomincia da capo finché non si trova la formula giusta, centesimo di secondo e millimetro alla volta. Qualcuno dice che è il brutto dello sport, ma invece forse è il suo bello: ripartire ogni volta da capo, ogni volta in pista senza le distinzioni o le etichette predeterminate, tipo quello è bravo, quello non è bravo, quello ha fatto il record, quello è imbattibile, quello è figlio di. Lo sport, come del resto tutta la vita, ci spinge a conoscere i nostri limiti per poi imparare a superarli, ma anche a rispettarli. E il salto in lungo è solo un altro dei mille modi in cui Larissa prova a farlo. Come l'amicizia, l'amore, la moda, lo studio, Firenze e tutti gli altri tasselli che compongono la sua vita. -
Il piano Solo. I servizi segreti, il centro-sinistra e il «golpe» del 1964
Nel 1967 «L'Espresso» rivela che tre anni prima il comandante dei carabinieri de Lorenzo e il presidente della Repubblica Segni avevano predisposto un piano d'emergenza che prevedeva il controllo del Paese da parte dell'Arma e l'arresto di centinaia di attivisti di sinistra: il Piano Solo. Cosa accadde veramente nell'estate 1964? Era davvero pronto un golpe con la regia del capo dello Stato? Nella nuova Prefazione a questa edizione de ""Il piano Solo"""" Mimmo Franzinelli delinea i retroscena di quei fatti, inserendosi nel vivace dibattito storiografico aperto proprio dalla pubblicazione del suo libro. Ne esce un avvincente affresco dell'Italia in un momento critico della sua storia democratica, un Paese che di lì a poco sarebbe sprofondato nella fase delle stragi e del terrorismo."" -
P.P.P. Poesie per Pasolini
Nessun poeta contemporaneo ha mosso le parole dei nostri poeti, nessuno è stato cantato in versi quanto Pier Paolo Pasolini. Omaggi, critiche, dialoghi, liti, derisioni, riconoscimenti, fedeltà, invettive, celebrazioni, anatemi: il ""poeta delle Ceneri"""" ha costituito una fonte straordinariamente feconda d'ispirazione poetica. Ma dire la propria su Pasolini - e non fa differenza se per incensarlo o metterlo al muro - per molti ha significato e tuttora significa dire la propria anche sulla poesia in quanto tale, esplorare la tensione tra parole e cose, tra forma e vita, tra discorso e azione, tra il poeta (o il Poeta) e la poesia (o la Poesia). Poco meno di tutta la poesia italiana dal secondo dopoguerra a oggi - da Arbasino a Zanzotto - viene chiamata in causa da queste poesie e, tanto più, dal rapporto dei loro autori col poeta che è l'oggetto o il destinatario dei versi. Il che è un segno dell'assoluta centralità di Pasolini nelle vicende della nostra letteratura contemporanea, e una prova ulteriore, caso mai ce ne fosse bisogno, della sua dismisura. La maggior parte di queste poesie implica infatti un quadro di rapporti, diramazioni e intrecci - letterari, intellettuali, personali - non solo complesso ma vastissimo. Un po' come accade per Laura nel Canzoniere petrarchesco, anche le poesie che a Pasolini sono state dedicate si potrebbero dividere tra quelle in vita e quelle in morte del poeta. Si vedrebbe allora che le seconde sono più numerose delle prime, che queste ultime sono per lo più critiche (e in genere più rilevanti dal punto di vista degli argomenti poetici) e le altre il più delle volte partecipi, elogiative, e in qualche caso anche agiografiche. Eppure la questione non è così lineare, perché se il tema-Pasolini costituisce, in tutta l'estensione del termine, un tema-poesia, allora si vedrà anche che il discrimine segnato dalla morte, se in certi casi ha offuscato la vista e confuso le parole dei suoi mittenti poetici, in altri li ha aiutati a comprendere cosa fosse davvero in gioco nella sua ininterrotta belligeranza artistica ed esistenziale. Per questo gli omaggi in versi che gli sono stati tributati consistono in genere in una presa d'atto ch'è insieme un rendere atto, a Pasolini ovviamente, del suo tentativo di sovvertire le regole del gioco, d'impiegare la letteratura non come uno scudo ma come una spada, di aprire la porta per spingere la poesia al di là di se stessa, anche a costo di perderla. La maggioranza delle poesie di questa antologia testimonia anzitutto la gratitudine per questo suo impegno. E se nella sua vicenda si può riconoscere un significato anche sacrificale, questo sta tutto nel suo aver sacrificato la poesia e la letteratura (paradossalmente attraverso la poesia e letteratura stessa) in nome di qualcosa di diverso, la si chiami pure vita, o realtà, o magari poesia della vita, poesia della realtà. Non è un caso che chi gli ha dedicato i propri versi sia stato toccato, prima ancora che dalle sue idee particolari o dai singoli risultati espressivi,... -
La città che siamo diventati
Manhattan: uno studente si accorge di non ricordare chi è, da dove viene e persino come si chiama. Riesce però a sentire il cuore pulsante della città.Bronx: la direttrice di una galleria d'arte scopre strani graffiti sparsi per la città, così belli e intensi che sembrano parlarle.Brooklyn: una madre single capisce di poter udire il canto della città, che segue il ritmo dei suoi tacchi Louboutin.La città è viva, e sta chiamando.COME COMINCIACanto la città.Città del cazzo. Sono sul tetto di un edificio in cui non vivo e allargo le braccia e contraggo l'ombelico e ululo idiozie al cantiere che mi blocca la vista. In realtà canto al panorama della città che non si vede. La città lo capirà.È l'alba. Sento i jeans appiccicosi per l'umido, o forse è perché non li lavo da settimane. Ce li ho i soldi per la lavanderia a gettoni, ma non un paio di pantaloni di riserva da mettere mentre vengono pronti. Magari li spenderò per altri pantaloni al Goodwill in fondo alla strada, allora... ma non subito. Prima devo lanciare il mio AAAAaaaaAAAAaaaa (respiro) aaaaAAAAaaaaaa e ascoltare l'eco che ritorna da ogni facciata di ogni edificio intorno a me. Nella mia testa c'è un'orchestra che suona l'Inno alla gioia con un ritmo da Busta Rhymes. La mia voce li sta soltanto mettendo insieme.«Chiudi quella cazzo di bocca!» grida qualcuno, così faccio un inchino e mi ritiro dalla scena.Ho già la mano sulla maniglia della porta sul tetto, ma mi volto con la fronte aggrottata e resto in ascolto, perché per un momento sento qualcosa di remoto e intimo allo stesso tempo che canta in risposta, con la profondità di un basso. Timido, direi.E da ancora più lontano mi arriva qualcos'altro: un ringhio dissonante che cresce. O forse sono i latrati delle sirene della polizia? Niente che mi piaccia, comunque. Me ne vado. -
Monstress. Vol. 5: Guerriera.
Nel quinto capitolo della premiatissima saga nippo-americana, splendide atmosfere art déco si uniscono a fantasiose invenzioni steampunk e a mostruose rievocazioni di antichi miti, in un tripudio di immaginazione che, come ha scritto Neil Gaiman, mostra “cosa significhi essere umani”.rnrnLa guerra tra la Federazione e gli Arcanici sta per riaccendersi. Sarà un conflitto di proporzioni cosmiche. Maika lo sa, ma prima deve sopravvivere alla sua battaglia. Mettendo da parte risentimenti e obiettivi personali per difendere la città arcanica fortificata di Ravenna, si trova a compiere scelte difficili: giustizia o pietà? Sicurezza o libertà? La famiglia o l'intera civiltà? -
Made for love
Il romanzo da cui è tratta la serie Made for Love.Hazel si è appena trasferita nella comunità di pensionati – a dire il vero, è un campo roulotte – in cui vive suo padre assieme a Diane, una bambola del sesso iperrealistica. La convivenza è a dir poco tesa, ma l'alternativa è anche peggiore. Hazel infatti è scappata dal marito miliardario, Byron Gogol, CEO e fondatore delle Gogol Industries, un'azienda che sta facendo di tutto per rendere i suoi prodotti e le sue tecnologie indispensabili nella vita quotidiana di chiunque. Per oltre un decennio, Hazel ha tollerato di essere isolata dalla famiglia e dagli amici, controllata in ogni suo movimento. Ma quando Byron le ha proposto di collegarsi a lui tramite un chip impiantato nel cervello, ha capito che il marito aveva passato il segno ed è fuggita a gambe levate, rendendosi irreperibile. Solo che il mondo in cui ha cercato rifugio è davvero molto diverso dalla bolla asettica in cui ha trascorso gli ultimi anni. Mentre Hazel cerca di ritagliarsi una nuova vita in questo territorio inesplorato, Byron utilizza gli strumenti più sofisticati a sua disposizione per trovarla e riportarla a casa. Le sue minacce diventano sempre più sinistre e Hazel dovrà fare scelte difficili per difendersi e liberarsi del controllo soffocante di Byron una volta per tutte.