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La fine del tempo. La rivoluzione fisica prossima ventura
Un saggio che arriva al cuore della fisica moderna, che solleva dubbi sul maggiore contributo di Einstein (il continuo dello spaziotempo) ma che propone anche una soluzione a uno dei più grandi paradossi della scienza contemporanea: la distanza tra la fisica classica e la fisica quantistica. Barbour sostiene che l'unificazione della relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica può determinare la fine del tempo. Il tempo non avrà più un ruolo centrale nei fondamenti della fisica. In questo testo rivoluzionario si aprono squarci affascinanti sui misteri dell'universo: i mondi multipli, i viaggi nel tempo, l'immortalità e, soprattutto, l'illusione del moto. Prima edizione nei ""Saggi"""", 2003."" -
Fare un film
Il regista americano Joseph Losey scrive a Fellini: ""Caro Federico, solo per dirti che la settimana scorsa ho rivisto alla televisione francese La dolce vita. Che film stupendo! Coraggio!"""" E Fellini risponde: """"Caro Joseph, io non rivedo mai tutti i miei film e quando un amico me ne parla perché ne ha visto uno di recente, ho sempre un soprassalto, come se avessero scoperto all'improvviso che non ho pagato le tasse, o come se venissi a sapere che il marito di una bella signora ha scoperto tutto e mi cerca..."""" In questo libro, Federico Fellini ha svelato per la prima volta i legami misteriosi, talvolta inquietanti, che lo avvincono al suo lavoro. Fra divagazioni estrose e vagabondaggi della memoria, egli racconta l'atmosfera in cui ha realizzato i suoi film, gli episodi bizzarri o drammatici, gli incontri che sembravano insignificanti e furono memorabili. Ma soprattutto Fellini racconta come si offre alla sua immaginazione l'idea di un film, a cui è solito accostarsi buttando giù piccoli disegni."" -
Il diavolo in cattedra. La logica da Aristotele a Gödel
La logica è lo studio del logos - cioè del pensiero e del linguaggio - e poiché le più profonde realizzazioni del pensiero e le più sofisticate espressioni del linguaggio si trovano nella filosofia e nella matematica, la logica permea le storie di queste due discipline, come intende mostrare ""Il diavolo in cattedra"""". Con tono scherzoso, ma anche con il rigore e la precisione dell'Odifreddi docente di Logica all'Università di Torino, il libro prende in esame la logica formale, le sue intersezioni con la logica matematica e con la dialettica."" -
I persuasori occulti
Quando nel 1957 Vance Packard, quarantatreenne insegnante di giornalismo all'Università di New York, rivelò al grande pubblico americano e a quello di tutto il mondo che l'alleanza sempre più stretta tra analisi e pubblicità minacciava subdolamente, ma scientificamente, la libertà d'opinione su qualsiasi argomento, venne arruolato nella schiera dei più grandi allarmisti. Ancora oggi, a tanti anni di distanza, I persuasori occulti è un testo urticante con cui fare i conti. Quante previsioni si sono avverate? Perché sì? Perché no? All'edizione originale, nel 1989, lo stesso Packard ha aggiunto un epilogo, che amplia ulteriormente il suo discorso. -
A testa alta. Don Giuseppe Puglisi: storia di un eroe solitario
Tre anni prima di essere ucciso padre Pino Puglisi, che a volte si firmava 3P come un personaggio dei fumetti, accettò l'incarico di parroco nel quartiere Brancaccio di Palermo. Quella scelta gli costò la vita per mano della mafia. Una giornalista di ""Panorama"""" studia l'omicidio (i responsabili hanno confessato), ma soprattutto la situazione tragica del quartiere, l'impegno del prete con i bambini e il suo tentativo di ottenere per Brancaccio almeno le infrastrutture fondamentali del vivere civile."" -
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Con le Ultime lettere di Jacopo Ortis il Foscolo si propone di offrire, in forma di romanzo, la propria esperienza più intima. Così il protagonista diventa quasi un alter ego dell'autore e nei suoi amori e nei suoi sentimenti vediamo adombrati quelli del Foscolo stesso, i suoi innamoramenti, le peregrinazioni per l'Italia contesa e tradita dagli stranieri, l'esilio del 1815 dopo la caduta del Regno Italico. Documento di una nuova sensibilità romantica, l'Ortis ebbe grande diffusione in Europa e ad esso si ispirarono in particolare coloro che combattevano la dominazione napoleonica e per le libertà nazionali. -
Racconti di Pietroburgo
Nei racconti del ciclo pietroburghese la capitale (che all'ucraino Gogol' appare come una città non russa, splendida facciata di un edificio ormai in rovina dove si conduce una vita vuota, esteriore, alienata) si fa al tempo stesso scenario grottesco e sinistro burattinaio di quella ""vita vegetativa"""" verso la quale lo scrittore si sentì sempre attirato, in un duplice atteggiamento di compiacimento partecipe e di beffarda ironia. Il naso, Il ritratto, Il mantello: i racconti più famosi dello scrittore russo. Un barbiere trova un naso nel panino che sta mangiando; un impiegato mite e solitario viene derubato del mantello nuovo e sarà vendicato dal suo fantasma; un uomo solo scrive un diario di fatti e date impossibili... Maestro del realismo fantastico, Gogol' reinventa la vita e ne rovescia il senso in una scrittura vivacissima, di pirotecnica originalità."" -
Satyricon
Ignorato nel medioevo, dal Seicento il Satyricon ha conosciuto un'ininterrotta fortuna: le peripezie dei due amanti, i personaggi emblematici, la scena del banchetto di Trimalcione, dove la pantagruelica cena del parvenu assurge a simbolo di ogni bassezza umana, tornano nella traduzione di Edoardo Sanguineti. -
Lo strano caso del Dr. Jekyll e del Sig. Hyde
Scritto su commissione in due mesi nell'ottobre 1885 per superare un periodo di difficoltà economiche, questo racconto è passato in proverbio come una profetica rappresentazione del ""doppio"""", delle scissioni della personalità di cui è stato ricco il Novecento. Ma per Fruttero e Lucentini la vera controparte di Jekyll non è Hyde, con la sua indefinibile mostruosità, ma Utterson, il legale, l'amico di Jekyll. Questo borghese austero, avaro di parole, poco incline ai sentimenti, incarna il controllo della ragione, in opposizione alle inquietudini faustiane del dottor Jekyll, all'oscura fascinazione per un'avventura distruttiva in cui metterà in gioco tutto se stesso."" -
Vento & flipper
Un giorno, a ventinove anni, Murakami è allo stadio a guardare una partita di baseball quando, osservando la traiettoria della palla finire nel guantone di un giocatore, ha come un'illuminazione: lui, un giorno, diventerà uno scrittore. Tornato a casa, sul tavolo della cucina inizia a scrivere un romanzo e poi un altro ancora: Ascolta la canzone del vento e Flipper, che raccontano la storia di un ragazzo di vent'anni con la voglia sfrenata di scrivere un «romanzo bello». Nel frattempo, però, fuma, beve, pensa alle ragazze con cui in passato ha fatto l'amore. Le cataloga, le evoca. E chiacchiera con un suo amico, ancora più cinico e disilluso di lui, nella convinzione di poter trasformare la realtà con le parole. Ma l'età adulta è li ormai a un passo e il tempo non può fare sconti a nessuno. -
Tigre per sempre. Racconti (1917-1935)
"I migliori personaggi di Quiroga, o meglio di Misiones, sono generalmente 'ex uomini', spesso incrocio di provenienze diverse e di vite possibili, tutte bruciate, frontiere incarnate e non piú riconoscibili. Quiroga trova per loro una figura memorabile, 'nati con l'effetto' li definisce, come le palle di biliardo, che toccano normalmente la sponda ma rimbalzano nei modi piú inaspettati. Ne fa un breve sommario all'inizio del racconto 'Gli emigrati': 'Cosí Juan Brown, che venne a Misiones per qualche ora a vedere i ruderi e ci rimase venticinque anni; il dottor Else, che per colpa del distillato d'arancia scambiò sua figlia per un ratto; il chimico Rivet, che si spense come una lampada, stracolmo di alcol denaturato...' Tornano, questi personaggi, e incontrano pure loro simili in racconti come 'Magione-Tacuara', 'Il tetto d'incenso', 'I distillatori d'arance', sono vite consumate, senza più 'letteratura', vite della disperanza, vite cioè senza speranza ma senza disperazione, elementi naturali con il volto d'uomo. Gli ex uomini di Quiroga non supplicano, non spiegano, non piangono, come gli animali"""". (dalla prefazione di Ernesto Franco)" -
In fondo al tuo cuore. Inferno per il commissario Ricciardi
Immersa nel caldo torrido di luglio, la città si appresta a festeggiare una delle sue ricorrenze più popolari, quella della Madonna del Carmine, quando viene sconvolta da una terribile notizia: la tragica fine di uno stimato medico e professore universitario, caduto da una finestra in circostanze poco chiare. Ricciardi è incaricato di indagare sul caso e, come al solito, ""il fatto"""", l'immagine dell'ultimo istante di dolore del morto, lo perseguita. Ma questa volta il commissario è distratto da uno dei momenti più difficili della propria esistenza. Su di lui incombono l'abbandono e il lutto."" -
Emergenza
A lungo la filosofia ci ha raccontato una storia deprimente. C'è un Io che, con il linguaggio e il pensiero, costruisce il mondo, dunque (se prendiamo sul serio questa favola), anche gli altri io, e, per assurdo che possa sembrare, lo stesso passato. La storia è deprimente perché questa posizione, che si pretende rivoluzionaria, di fatto è profondamente conservatrice: è la reazione pura, è la negazione di ogni evento. Ci insegna che nulla di nuovo potrà mai colpirci, come una minaccia o come una promessa, perché il mondo è tutto dentro di noi. Con un linguaggio creativo e con argomenti ironici e stringenti Ferraris ci racconta una storia diversa e davvero rivoluzionaria. La realtà, e il pensiero che la conosce, provengono dal mondo, attraverso processi ed esplosioni, urti, interazioni, resistenze e alterità che non cessano di sorprenderci. Dal Big Bang alle termiti, dal web alla responsabilità morale, quello che il mondo ci dà (ossia tutto quello che c'è) emerge indipendentemente dall'io e dalle sue claustrofilie. -
Branchie
Protagonista di ""Branchie"""" è Marco Donati, un ragazzo che studia il comportamento dei pesci, malato terminale, con madre ossessiva e fidanzatina. Dall'abulico trascinarsi da una festa all'altra nella Roma dei quartieri alti, Marco precipita in una avventura senza limiti, come un cavaliere senza paura, in un'India che sembra il capolavoro di un falsario pazzo. Road movies, quiz col domandone nei momenti più critici, demenziali sport estremi e molto altro. Tutto frullato come in un """"tramezzino ripieno di baccalà, broccoli, maionese e cipolle al curry""""."" -
Il libro dell'ignoranza sugli animali
Questa esplorazione delle stranezze e assurdità del regno animale permette di scoprire - con il beneplacito della scienza - che reale e fantastico convivono felicemente in ogni angolo del mondo e in ogni sua creatura, mammifero, anfibio o insetto che sia. L'onisco delle cantine che beve dal sedere, gli scorpioni fosforescenti al buio, le bisce che fingono crisi di vomito e svenimenti per allontanare gli estranei, i pinguini maschi che pagano in pietre le femmine in cambio di favori sessuali: il regno animale non ha alcun bisogno della nostra immaginazione per rivelarsi straordinario. Con l'aiuto dei disegni e delle vignette dell'illustratore americano Ted Dewan, e con lo stile frizzante e il rigore scientifico che già caratterizzava ""Il libro dell'ignoranza"""", John Mitchinson e John Lloyd fondono l'obiettività e l'autorevolezza di un manuale di zoologia con il ritmo e di un testo letterario, smentendo categoricamente lo stereotipo secondo cui imparare è noioso."" -
Le storie di Arturo Bandini: Aspetta primavera, Bandini-La strada per Los Angeles-Chiedi alla polvere-Sogni di Bunker Hill
Immigrato, attaccabrighe, ribelle, megalomane, sprezzante e perennemente in lite con tutti. È Arturo Gabriel Bandini, alter ego di John Fante, il protagonista di queste storie. Bandini è l'antieroe per eccellenza che cattura il lettore fin dalle prime pagine di ""Aspetta primavera, Bandini"""" dove, in un inverno desolante, facciamo la conoscenza di questo quattordicenne italo-americano ancora ignaro delle proprie potenzialità e impegnato ad adorare il padre Svevo. Negli altri tre atti della saga raccolti in questo volume, cioè """"La strada per Los Angeles"""", """"Chiedi alla polvere"""", da tutti considerato il capolavoro di Fante, e """"Sogni di Bunker Hill"""", l'aspirante scrittore vive i suoi quotidiani fallimenti senza mai riuscire a coronare i propri sogni di gloria. Come scrive Pier Vittorio Tondelli, la voce di Fante è un impasto di humour, candore e cattiveria, che ne ha fatto uno scrittore amatissimo anche dal pubblico dei più giovani che in lui e nel suo alter ego hanno riconosciuto il prototipo di tutti gli sbandati-sognatori che hanno popolato la letteratura, non solo americana, dei nostri anni. Con uno scritto di Dan Fante."" -
Le straordinarie avventure di Caterina
Elsa Morante non frequentò la scuola elementare e imparò da sola a leggere e scrivere. La sua vocazione di scrittrice si manifestò molto presto con la pubblicazione su giornaletti per bambini di poesie e fiabe da lei stessa illustrate. Nacquero così le storie di Caterina, la sua bambola Bellissima e Tit il Senza-paura, Mariolina e Daddo, la Signora del Pineto, Giovannola, Ultimafata, la stella, tigri, cicogne, folletti, fate... Ecco alcuni degli innumerevoli personaggi che s'incontrano in queste storie e filastrocche, uscite su varie riviste nel corso degli anni Trenta. Tali storie, filastrocche e illustrazioni costituiscono un prezioso documento che evidenzia quale forza inventiva e quale originalità di voce possedesse fin dai suoi inizi quella che si dimostrerà poi essere tra i più grandi scrittori del secolo. Questo volume, scritto quando aveva solo tredici anni, usci per Einaudi nel 1942 con il titolo ""Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina""""; nel 1959 venne ripubblicato con il titolo """"Le straordinarie avventure di Caterina"""". Età di lettura: da 10 anni."" -
Mille anni che sto qui
Vincitore premio Campiello 2007Grottole, nei pressi di Matera: in un Sud poco esplorato, le vicende straordinarie e quotidiane dei Falcone, una famiglia cui il destino dona tutto e non risparmia niente, dalla guerra all'emigrazione, dalla ricchezza alla fame, passando per scandali pubblici e furori individuali. Dal capostipite don Francesco, con isuoi barili d'oro sepolti e non più ritrovati, all'ultima discendente, che fugge di casa un secolo dopo per dimenticare tutto e tutti. Una costellazione di personaggi che emergono per un attimo, colti nei momenti salienti dell'esistenza, poi vengono assorbiti dal vortice del tempo. Il loro scendere o meno a patti con la vita. L'immaginazione usata per accettare la realtà. E poi la fine di un mondo. Padri e figli, ma soprattutto madri e figlie, aspettative e tradimenti. Gli ideali politici, le lotte, le delusioni, le sviste. E la felicità, l'infelicità, la voglia di vivere. Una voglia di vivere conquistata infine al di là di ogni ideologia, credo e religione, sfidando anche l'amore romantico e le sue trappole. -
Una morte dolcissima
La malattia e la morte della madre. Questo è ciò che registra la scrittrice, in un diario che copre un mese di realtà ospedaliera. Con l'avanzare del male, il mondo esterno perde sempre più consistenza, fino a scomparire. Rimane solo la camera d'ospedale in cui tre donne, la madre e le figlie, continuano a combattere una guerra che è impossibile vincere. In questo microcosmo che attende l'imminente catastrofe, Simon de Beauvoir descrive anche altri personaggi: medici, preoccupati di sperimentare sulla paziente la loro scienza; infermiere, impassibili nella sicurezza dei loro gesti professionali e le ombre della vita già trascorsa, delle occasioni perdute, di una borghese vicenda matrimoniale vissuta dalla madre come una grande avventura. -
L' orologio
Un orologio che si rompe dà l'avvio alla storia di tre giorni e tre notti nel dicembre del '45, che cambia il destino dell'Italia. La fine del governo resistenziale di Ferruccio Parri, l'inizio della crisi dei partiti liberale e azionista, l'avvento al potere di Alcide De Gasperi e della Democrazia cristiana, e soprattutto Roma e l'Italia di allora: un complesso intreccio di avvenimenti politici e di condizioni umane raccontano con una tensione e un pathos che coinvolgono il lettore e rivelano la temperatura di una stagione traboccante di vitalità e nello stesso tempo vulnerabile di fronte a tutte le illusioni.