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L'uomo sentimentale
Vincitore del Premio Flaiano 2000, L'uomo sentimentale mette in scena un gioco perverso di cui tutti i personaggi divengono, piú o meno inconsapevolmente, prigionieri; un gioco magistralmente condotto dalla scrittura ironica e suggestiva di uno degli autori piú acuti e affascinanti dei nostri tempi.«""L'uomo sentimentale"""" è una storia d'amore in cui l'amore non si vede né si vive, ma si annuncia e si ricorda» – Javier MaríasIl Leone di Napoli. È cosí che gli appassionati chiamano il protagonista, un famoso tenore catalano. Quando inizia a raccontare, si trova a Madrid, e le sue giornate si dividono tra la solitudine di un albergo e la ripetitività delle prove al Teatro de la Zarzuela, dove interpreterà Cassio nell'Otello di Verdi. Ciò che racconta è una passione d'amore in qualche modo parallela a quella shakespeariana: non è solo in scena che si crea un triangolo amoroso; e non è solo in scena che il Leone di Napoli svolge il ruolo, tutto sommato, di comprimario – mentre il vero protagonista è il suo avversario nella lotta per la diafana, sfuggente, Natalia: il banchiere belga dagli occhi color cognac e dall'inverosimile cappello floscio."" -
In Grecia. Racconti dal mito, dall'arte e dalla memoria
Con un approccio scientifico e narrativo insieme, Donatella Puliga e Silvia Panichi guidano il lettore in un viaggio attraverso il mondo antico, unendo all'illustrazione dei siti archeologici la ricostruzione dei miti cui essi si collegano, le vicende storiche che vi si svolsero, i ricordi dei poeti e dei viaggiatori che vi si ispirarono. Il volume è ricco di pagine in cui storie di monumenti e di eroi, di riti religiosi e di finzioni letterarie si intrecciano in un unico racconto, restituendo la potenza di significato che la terra greca possiede. Il volume, introdotto da un saggio di Maurizio Bettini, è illustrato ed è completato dalla bibliografia essenziale e dall'indice dei nomi e dei luoghi. -
Autobiografia (1809-1882)
Charles Darwin scrisse questi testi autobiografici per i suoi figli, senza la consapevolezza che sarebbero stati un giorno pubblicati. Essi rivelano un uomo modesto che preferiva la compagnia dei famigliari a quella degli eminenti scienziati che lo circondavano. L'edizione completa dell'Autobiografia di Darwin comprende numerosi passi censurati e alcuni importanti documenti inediti che consentono di far avvicinare i lettori all'amabile figura e alla teoria del celebre scienziato. -
L'eterno marito
Questo romanzo racconta la crisi dei quarant'anni di Vel'caninov, un facoltoso, ozioso e mondano proprietario terriero. Soffre d'insonnia, è angosciato da una vago senso di colpa, ha perfino delle allucinazioni o per lo meno crede di averle. Un uomo con un nastro nero di lutto sul cappello lo segue e lo sorveglia. Si tratta di Pavel Pavlovic, un funzionario statale di provincia, la cui moglie, anni addietro era l'amante di Vel'caninov. Un rapido esame convince Vel'caninov che Pavlovic, l'eterno marito, non può sapere che la moglie l'ha tradito con lui. Ma allora perché tanta ambiguità? Così comincia un rapporto bizzarro simile ad un duello portato avanti da due schermitori abili e accaniti... -
Una stanza tutta per sé. Testo inglese a fronte
«La sola cosa che potevo fare era offrirvi un punto di vista: se vuole scrivere romanzi, la donna deve avere del denaro e una stanza tutta per sé.»Nell'ottobre del 1928 Virginia Woolf fu invitata a tenere due conferenze sul tema Le donne e il romanzo. È l'occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creatività letteraria. Risultato è questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna-scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura. -
Poesie
Ormai è pacifico intendere Gozzano come il poeta che ha dato la svolta decisiva alla poesia italiana nel primo Novecento: corrodendo la mitologia dannunziana con l'ironia ha permesso di abbassare i toni e di voltare le spalle alla retorica. Senza Gozzano non sarebbero arrivati Montale e la maggior parte dei post-montaliani. La poesia di Gozzano condensa un forte nucleo emotivo attraverso l' artificio: dei sentimenti, che per essere veri devono sembrare falsi; e formale, come i raffinati giochi sulla metrica tradizionale che la evocano nel momento stesso in cui la mettono in crisi. Per molto tempo considerato riduttivamente il cantore delle ""buone cose di pessimo gusto"""", la rivalutazione di Gozzano è partita grazie a Sanguineti, che sul poeta torinese ha prima scritto un saggio fondamentale (Da Gozzano a Montale, 1955), poi una monografia per Einaudi (1966) e infine, sempre per Einaudi, ne ha curato l'edizione commentata di tutte le poesie nella Nue (1973), poi aggiornata negli Struzzi (1984). Ora riproponiamo per la prima volta nella collana """"bianca"""" questa storica edizione che vuole essere contemporaneamente un omaggio a Gozzano, nel centenario della morte, e a Sanguineti, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto di intelligenza nella cultura italiana."" -
Il filosofo. Una storia in sei figure
Justin Smith individua sei personaggi tipo che hanno svolto il ruolo del filosofo in società molto diverse di tutto il mondo nel corso dei millenni: il Curioso, il Saggio, il Polemico, l'Asceta, il Mandarino, il Cortigiano. Il risultato è allo stesso tempo un'introduzione non convenzionale alla storia della filosofia e un'esplorazione originale di ciò che la filosofia è stata, e forse potrebbe diventare nuovamente. Attraverso casi di studi storici, inserti autobiografici e divagazioni paranarrative, l'autore individua e analizza aspetti del lavoro filosofico dimenticati o trascurati, per dimostrare quanto la filosofia sia un'attività universale, molto più ampia e inclusiva, di quanto in genere oggi si pensi. -
Sete
Harry Hole è tornato. Il nuovo thriller dall'autore crime piú famoso al mondo.rnrn«Il tuo vero te stesso è qui ora, Harry. E si chiede se devi uccidere oppure no. Adesso tocca a te decidere se una persona deve vivere o morire, e godi. Conosci la sete, ammettilo, Harry. E un giorno berrai anche tu».rnrnA tre anni dalle nozze con Rakel, Harry Hole, ormai vicino alla cinquantina, sembra aver trovato un suo equilibrio e la forza per tenersi alla larga dai guai. Da tempo ha chiuso con l'alcol e per lui non ci sono piú casi e indagini sul campo, solo un tranquillo incarico come docente alla scuola di polizia di Olso. Ma in città due donne vengono uccise nella propria abitazione a distanza di pochissimi giorni, e una terza viene ritrovata ferita sulle scale di casa. A collegare le vittime, il fatto che tutte e tre fossero iscritte a Tinder. E un segno inconfondibile, quasi una firma raccapricciante, lasciata sui loro corpi. -
Sete
Un killer beve il sangue delle donne che uccide. Serve una guida brillante e inuitiva per risolvere il caso. Serve Harry Hole.rnrn«L'epica technicolor e di spessore in pieno stile Nesbø. Il romanzo parte piano e finisce accelerando, senza mai rinunciare a una penetrante indagine psicologica» - The GuardianrnrnA tre anni dalle nozze con Rakel, Harry Hole, ormai vicino alla cinquantina, sembra aver trovato un suo equilibrio e la forza per tenersi alla larga dai guai. Da tempo ha chiuso con l'alcol e con le indagini, ha solo un tranquillo incarico come docente alla centrale di polizia di Oslo. Ma in città due donne vengono uccise nella propria abitazione a distanza di pochissimi giorni, e una terza viene ritrovata ferita sulle scale di casa. A collegare le vittime, il fatto che tutte e tre fossero iscritte a Tinder. E un segno inconfondibile, quasi una firma raccapricciante, lasciata sui loro corpi. -
L'uomo di neve
Con la prima neve lui ucciderà ancorarnrnEra bianco e aveva gli occhi e la bocca di ghiaia nera, probabilmente presa dal passo carraio e per braccia due ramoscelli di melo. - Dio santo, - ansimò. - È solo un pupazzo di nevernrnUna notte, dopo la prima neve dell'anno, il piccolo Jonas si sveglia e scopre che sua madre è sparita. La sciarpa rosa che lui le aveva regalato per Natale è avvolta al collo del pupazzo di neve che, inspiegabilmente, quel giorno è apparso nel loro giardino. Ma quando anche una seconda donna scompare nei dintorni di Oslo, i peggiori presentimenti dell'ispettore Harry Hole sembrano prendere davvero corpo. È evidente che si trova a fronteggiare un serial killer per la prima volta in Norvegia. -
La ragazza senza volto
Nessun movente. Nessuna arma del delitto. Il caso ideale per trascinare Harry Hole in un'indagine dai risvolti inaspettatiLa città di Oslo è sommersa da una spessa coltre di neve e tutti, come ogni anno, aspettano con impazienza il Natale. L'Esercito della Salvezza lavora a tempo pieno per raccogliere fondi per i tossici, i rifugiati, i senzatetto, e i bravi cittadini si affrettano a fare donazioni per sentirsi in pace con la coscienza. Solo Harry Hole non si accorge di tutta la smania di bontà che lo circonda; il suo pensiero fisso è come sempre il whisky. Quando, però, durante un concerto di beneficenza, un membro dell'Esercito della Salvezza viene giustiziato in mezzo alla folla, il commissario decide di occuparsi delle indagini. E sulle tracce di un omicida senza scrupoli anche questa volta Harry Hole si immergerà negli angoli più bui e insospettabili dell'animo umano. -
La bambina con il cappotto rosso
«A volte il pensiero peggiore diventa un treno inarrestabile. È stata colpa mia? È stata colpa mia? È stata colpa mia?» rnrn«Un esordio magistrale, che si distingue per l'empatia e l'implacabile precisione con cui tratteggia i personaggi» - Michiko Kakutani, The New York Timesrnrn«Imprevedibile e commovente. La bambina con il cappotto rosso non somiglia a nessun'altra cosa abbiate letto in passato» - Marie Clairernrn«Uno dei rari casi in cui la tensione narrativa si sposa con la bellezza della scrittura» - The Huffington Post rnrn«Nelle prime pagine incontriamo un labirinto, ma a dire il vero tutto il romanzo è un labirinto dal quale ti auguri di emergere il piú tardi possibile. Straordinario che un libro cosí soffuso di grazia e mistero sia opera di un'autrice esordiente» - Matt HaigrnrnCarmel ha otto anni, i capelli ricci che spuntano in fuori come pistilli di un soffione, un cappottone largo del suo colore preferito. Secondo la maestra si scorderebbe anche la testa, se non l'avesse attaccata al collo. Ma per la madre Beth i suoi momenti d'assenza sono esercizi di fantasia, fughe di una mente affamata di storie. Ecco perché un pomeriggio, durante un festival di storie per l'infanzia, Carmel crede anche a quella che le racconta un distinto signore con gli occhialetti tondi. Sua madre ha avuto un incidente, e lui è il nonno che la bambina non ha mai conosciuto e che si prenderà cura di lei per un po'. Mentre Beth continua a cercarla senza arrendersi, Carmel diventa una delle tante ragazzine scomparse che affollano le pagine di cronaca: con l'unica differenza che non sa di essere stata rapita. Tradotto in sedici paesi, La bambina con il cappotto rosso è una trascinante favola nera sulle storie che ci raccontiamo per sopravvivere ai dolori piú grandi – e su quelle che invece possono materializzare le nostre peggiori paure. -
Pavone e rampicante. Vita e arte di Mariano Fortuny e William Morris
L'arte e la vita di due maestri dello stile, Mariano Fortuny e William Morris, lette attraverso lo sguardo sapiente e penetrante di una impareggiabile narratrice di storie. Esistenze lontane, quelle dei due poliedrici artisti-artigiani, e tuttavia unite da forme, colori e passioni che hanno fatto la storia del gusto, del design e della moda.rnrn«Eravamo a Venezia in aprile, e io ero ebbra di luce acquamarina. È una luce impalpabile, che gioca con le superfici mobili e scure dei canali, che luccica sulla pietra e sul marmo fondendoli insieme con molteplici sfumature, sempre acquamarina. Sperimentavo una bizzarra sensazione. Ogni volta che chiudevo gli occhi, vedevo un verde molto inglese, molto piú giallo, un amalgama di luce scintillante sui prati rasati e di pastosa luce verde dei boschi inglesi, una luce che svanisce dentro tronchi nodosi, guizzando fra le ombre su strati di foglie estive. […] Ogni volta che pensavo a Fortuny nel chiarore acquamarino, mi ritrovavo a pensare anche a un inglese, William Morris. Usavo Morris, che conoscevo, per capire Fortuny. Usavo Fortuny per reimmaginare Morris». Nasce cosí questa biografia iconico-letteraria bifronte: nell'ineffabile bellezza della cornice veneziana, l'attenzione di Byatt è catturata dalle atmosfere eccentriche e ombrose di quella «caverna scintillante» che è Palazzo Pesaro Orfei, dimora e laboratorio di Mariano Fortuny. I tessuti unici e preziosi da lui disegnati – le sciarpe Knossos e il plissé Delphos in particolare, punto di riferimento sia per la storia della moda sia per la danza e il teatro europeo di primo Novecento –, il gioco di buio e scintillii delle vaste sale, i dipinti, le lastre fotografiche, lanciano nell'immaginazione della scrittrice un ponte ideale verso le creazioni di quell'altro eclettico artista-artigiano che fu William Morris. Per molti versi i due sembrano antitetici. Figlio borghese della campagna londinese e appassionato di mitologia nordica, Morris; nato da una famiglia aristocratica catalana e radicato in un immaginario ellenico e mediterraneo, Fortuny. Entrambi però, con le loro intuizioni, hanno rivoluzionato il rapporto tra arte e artigianato, portando il bello nella vita quotidiana. A. S. Byatt ne esplora i caratteri, gli ideali, le ambizioni, visita le loro case, osserva gli oggetti che producono e di cui si circondano, racconta l'amore che li uní a due donne fuori del comune, Henriette Negrin, compagna di vita e di lavoro di Fortuny, e Jane Burden, la bellissima e infelice modella che sposò William Morris e fu dipinta e amata da Dante Gabriel Rossetti. Ne nasce una fitta trama di parole e di immagini scelte da Byatt e arricchite da didascalie di suo pugno. Un museo arredato con occhi che sanno guardare, soffermarsi sul dettaglio, connettere. -
I fratelli Kristmas. Un racconto di Natale
È la notte del 24 dicembre, ma il vecchio Niklas Kristmas, alias Babbo Natale, non può consegnare i regali. Ha una febbre da cavallo e una tosse spaventosa. Se uscisse al gelo - sentenzia l'elfo dottore - ci lascerebbe le penne. Così, a malincuore, l'incarico viene affidato a Luciano, il fratello minore di Niklas. I due hanno litigato anni prima, perché Luciano è un uguagliatore: per lui tutti i bambini sono uguali, e vuole portare a ciascuno lo stesso numero di doni. Mentre lo gnomo orologiaio rallenta il tempo, Luciano ed Efisio, il nano picchiatore, partono a bordo della slitta volante. Ma l'avido industriale dei giocattoli Panicus Flynch, che trama per impadronirsi del Natale, ha sguinzagliato sulle loro tracce le feroci valchirie. Ad aiutare Luciano ed Efisio saranno Maddalena e suo fratello Pietro, due bambini di nove e dodici anni. Per portare a termine la missione c'è bisogno del loro coraggio. -
Gli anni al contrario
Vincitore Premio Bagutta opera prima 2016rn«Un racconto senza fondo, che stringe la schizofrenica storia italiana al pulsare dei sentimenti. Un racconto che mi ha legato a sé.» – Roberto Saviano Messina, 1977. Aurora, figlia del fascistissimo Silini, ha sin da piccola l'abitudine di rifugiarsi in bagno a studiare, per prendere tutti nove immaginando di emanciparsi dalla sua famiglia, che le sta stretta. Giovanni è sempre stato lo scavezzacollo dei Santatorre, ce l'ha con il padre e il suo ""comunismo che odora di sconfitta"""", e vuole fare la rivoluzione. I due si incontrano all'università, e pochi mesi dopo aspettano già una bambina. La vita insieme però si rivela diversa da come l'avevano fantasticata. Perché la frustrazione e la paura del fallimento possono offendere anche il legame più appassionato. Perché persino l'amore più forte può essere tradito dalla Storia."" -
Non so niente di te
È un mattino di novembre. Nella sala di uno dei più prestigiosi college di Oxford, centinaia di persone aspettano l'inizio di una conferenza. Dopo qualche minuto entrano - nel silenzio generale - decine e decine di pecore. Bianche, lanose, ordinate, moderatamente belanti. Le guida Filippo Cantirami, giovane economista italiano, che come nulla fosse comincia il suo intervento sulla crisi dei mercati. Inizia così il nuovo romanzo di Paola Mastrocola. Quella incredibile invasione di pecore getterà nel caos i genitori Cantirami, convinti che il figlio modello sia a Stanford a finire un dottorato, e che si ritrovano all'improvviso spiazzati e in ansia. Cosa combina Fil, dov'è finito, chi è veramente? E chi è quel suo compagno Jeremy con il quale ha stretto un patto, che cosa si sono scambiati i due ragazzi, qual è il loro segreto? Fil sembra sparito nel nulla, perduto in un mistero. Imprendibile. E intanto, sullo sfondo, la crisi dei nostri giorni. Ma raccontata da lontano, come guardando il presente dal futuro, tra una cinquantina d'anni. Filippo Cantirami, il giovane rivoluzionario della Mastrocola, è un ragazzo privilegiato, un personaggio scomodo, di questi tempi: eppure è lui - in virtù dei suoi pensieri, dei suoi silenzi, dei suoi gesti e delle sue scelte - che pagina dopo pagina ci apre al sogno di una vita diversa. Un sogno che ci porta a riflettere sull'idea di tempo e sulla possibilità di metterla in discussione, di ripensarla. -
L' amore prima di noi
I miti sono quel che resta dopo la dimenticanza, la rovina, il tempo che passa. Per questo sono eterni, perché sono al fondo di noi. Paola Mastrocola ha trovato una misura miracolosa per raccontarci una volta ancora queste storie infinite: nelle sue pagine la ricchezza e la leggerezza s'incontrano per la gioia pura del lettore, parlando in fondo dell'amore e basta. L'amore per un uomo, una donna, un fiume, una stella. La nostra porzione illuminata, il punto in cui alla nostra vita tocca ancora una parte del divino. L'amore per il mondo, così com'è. Dentro ogni storia c'è una domanda, che va dritta al cuore. In quale forma dobbiamo amare? E la bellezza si può rapire? Si può, amando, non conoscere l'amore? E quanto conta una promessa? E perché a una certa età che chiamiamo giovinezza abbiamo voglia di non concederci a nessuno, e giocare, e stare a mezz'aria, in volo? Le domande pungolano il mito, lo piegano a parlare da sé. Il racconto seduce con la sua forza, muovendosi con naturalezza dal passato al presente, in un tempo indifferenziato, inanellando dialoghi senza virgolette, parole che restano nell'aria. Storie che si richiamano e si inseguono, componendo un unico romanzo. L'amore, come lo raccontano i Greci, è struggente. Non è un sentimento, è di più: è la forza che lega insieme il tutto, il nodo che ci stringe, il cielo che ci sovrasta: ciò che ci determina, ci toglie la libertà ma ci dà senso, nutre la nostra più profonda sostanza di esseri umani transitori, così attaccati alla vita. -
La notte ha la mia voce
Finalista Premio Campiello 2017.rnrnCon questo romanzo asciutto e splendente, Alessandra Sarchi racconta un nodo della propria esistenza, affondando con precisione nella sua stessa carne. E rivela il desiderio di vita che, al di là dei limiti del corpo, perdura in ciascuno di noi.La prima cosa che arriva di Giovanna è la voce: argentina, decisa, sensuale. Fa pensare a qualcuno che avanzi sulle miserie quotidiane come un felino. Ecco perché, fin da subito, l'io narrante la battezza Donnagatto, sebbene Giovanna sia paralizzata, proprio come lei. Al contrario di lei, però, rivendica il diritto a desiderare ancora, sfidando l'imperfezione del mondo. La Donnagatto nasconde un segreto, e forse ha trovato una persona cui confessarlo, consegnandole la propria storia. Una storia dove è solo apparente il confine tra la condanna e la grazia. -
Il meraviglioso mondo dei numeri
Alex Bellos incontra una tribù amazzonica che concepisce solo tre numeri (1, 2 e molti). Vola in Giappone da uno scimpanzè che sa contare. In Germania interroga il più veloce calcolatore mentale del mondo, in India un saggio indù. Risolve il mistero dello zero e dimostra che la diversa percezione del tempo di adulti e bambini è dovuta all'intuizione logaritmica. In uno stile comprensibile e rigoroso, supportato da diagrammi e figure, ""Il meraviglioso mondo dei numeri"""" spazia tra storia, filosofia e matematica, tra paradossi logici e statistici. E dimostra come il mondo della matematica sia molto più variopinto e divertente di quel che immaginavamo."" -
Un divorzio tardivo
Nella settimana che precede la Pasqua, torna in Israele Kaminka, padre di tre figli ormai sposati, e marito di una donna chiusa da anni in manicomio. Abita negli Stati Uniti, ha una nuova compagna e aspetta un figlio. Sono dunque le pratiche del divorzio che Kaminka deve avviare, ma il rientro in patria e in famiglia non avviene senza traumi. Davanti a un avvenimento così grave, vengono a galla i nodi irrisolti, le vecchie ferite, scatenando una crisi progressiva che esplode proprio il giorno di Pasqua. Il dramma della famiglia sconvolta dalla divisione ""tardiva"""" dei genitori si arricchisce di una miriade di particolari che ne fanno un forte affresco di vita contemporanea, non soltanto israeliana.""