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Millenarismo e New Age. Apocalisse e religiosità alternativa
Di fronte ai ""non-luoghi"""" della tarda modernità, oggi il campo della religiosità alternativa si presenta come un """"luogo"""" di riflessione privilegiato. Dai nuovi movimenti religiosi alla New Age, infatti, i vari segmenti che compongono la galassia della religiosità alternativa si configurano come possibili luoghi di identità, """"resti"""" di un passato che pareva definitivamente sepolto dalla secolarizzazione o prospettive e previsioni sul futuro del nuovo millennio."" -
Quale politica per il Terzo millennio?
Il bilancio del ""secolo breve"""" si rivela più complesso di come apparve all'indomani della caduta del Muro. L'insorgenza di nazionalismi, l'esplosione di conflitti etnici, la guerra del Kossovo sono i segni inquietanti di una storia dell'Occidente tutt'altro che finita. La società globale rappresenta il compimento del progetto moderno della neutralizzazione della politica attraverso la """"singolarizzazione"""" e lo """"sradicamento"""" degli individui. Il controllo delle informazioni ad opera delle élites trans-nazionali produce, altresì, una vera e propria colonizzazione dell'immaginario. Il ritorno della politica potrà perciò avvenire solo quando la globalizzazione avrà disegnato una nuova gerarchia di poteri."" -
I figli di McDonald's. La globalizzazione dell'hamburger
Contrariamente a ciò che si crede, l'hamburger non è un cibo americano per adolescenti, ma rappresenta il primo alimento, senza cultura e senza età, in grado di annullare la diversità delle culture culinarie e distruggere il nostro modo di mangiare. Questo laboratorio dell'alimentazione futura sfrutta la crisi delle istituzioni sociali e familiari per creare, non un prodotto, ma un consumatore standardizzato e infraculturale, perché privo di identità culturale. Un saggio dai molteplici approcci (sociologico, economico, etnologico, psicoanalitico, gastronomico), non un semplice pamphlet anti-McDonald's, ma una lucida analisi di un fenomeno in continua crescita. -
Sviluppo tecnologico e identità personale. Linee di antropologia della tecnica
Rispetto ai processi odierni di iper-tecnicizzazione del contesto di vita si può sviluppare un'analisi che vede in essi uno dei fattori dell'incrinarsi del senso di identità personale, della difficoltà da parte del soggetto a fare dell'eccedenza percettiva, realizzata dai nuovi mezzi di telecomunicazione, un'occasione di autocoscienza autonoma e ben determinata: Paul Virilio è, ad esempio, uno degli esponenti più radicali di questa posizione. Ad essa si contrappone quella di Pierre Lévy, capace di articolare una teoria degli spazi antopologici rivolta ad esaltare l'incidenza dello sviluppo tecnologico sui processi di trasformazione dell'umano, dei suoi assetti e dei suoi piani di realizzazione. -
Un cannibale alla nostra mensa. Gli argomenti del relativismo nell'epoca della globalizzazione
Un libro che si oppone alle pretese egemoniche dell'universalismo globalizzante e alle pretese relativistiche di isolare le singole culture, per pensare a fondo ed apprezzare le differenze tra culture ed esseri umani e la questione della tolleranza delle culture ""altre"""". La trasformazione dell'Italia in paese multietnico e la globalizzazione ripropongono la questione delle differenze tra culture e tra gli esseri umani. Molti paventano che la mescolanza crescente di etnie e culture porti ad un'entropia generalizzata. Dai cannibali descritti da Mointaigne al dibattito attuale all'interno delle neuroscienze, le tesi relativistiche vengono analizzate e messe a confronto con gli argomenti universalistici."" -
Il tempo in frantumi. Sociologia dei tempi sociali
L'autore osserva i profondi mutamenti della percezione del tempo nella società contemporanea in relazione alla perdita di significato del lavoro. Alla frantumazione della figura del lavoro salariato tradizionale corrisponde la trasformazione del significato sociale del tempo e l'esplosione del tempo libero nelle sue varie forme. E' il segno di un mutamento d'epoca, ma anche di una crisi della società che è paradossalmente in ritardo rispetto alle modalità delle sue organizzazioni pratiche. -
Il mobbing in Italia. Terrorismo psicologico nei rapporti di lavoro
Il mobbing, dicono gli autori, non è altro che una forma perversa di ""terrorismo psicologico sul luogo di lavoro"""", ma sta diventando una delle caratteristiche della new economy e colpisce pesantemente proprio i settori più avanzati della produzione. Il mobbing, anzi, è forse il rivelatore più significativo delle forme inedite che assume oggi l'universo del lavoro e se non lo si blocca in tempo tenderà a divenire un anello nella catena di una nuova schiavitù. Occorrono dunque nuove regole nei rapporti aziendali e forme di lotta ancora tutte da sperimentare. Viene pubblicata anche la testimonianza di un'esperienza di mobbing in un'azienda di servizi """"immateriali"""" e informatizzati nel Veneto del """"piccolo è bello""""."" -
Critica del potere. La teoria della società in Adorno, Foucault e Habermas
Il volume esamina i testi principali degli autori presi in considerazione per rilevare in essi il modo in cui hanno cercato di cogliere, nelle rispettive costruzioni teoriche, il modo di formazione e funzionamento del potere, offrendo altresì orizzonti di delegittimazione e di superamento. Secondo Honneth, tuttavia, Adorno, Foucault e Habermas non riescono compiutamente nel loro intento in quanto, a motivo di itinerari differenziati, eludono l'aspetto centrale della forma di strutturazione della società, ossia le modalità immanenti del legami sociali con cui è possibile una società. -
Intervista sull'Islam
Questo libro è al contempo un ritratto, un racconto e un dibattito. Ritratto che i due protagonisti tracciano di loro stessi, confrontando le loro idee e la loro concezione, talvolta antagonista della storia. Racconto che lega intimamente il loro itinerario ai cambiamenti radicali a cui sono soggetti l'Egitto e il Medio Oriente. Dibattito di idee sul mondo come appare oggi, ma anche su un altro mondo possibile di cui ciascuno porta in sé la visione. L'opera si conclude con uno scambio di idee sulla situazione dei musulmani in Europa, e sulla visione che l'Islam ha della laicità. Gli autori concordano su un unico punto: il futuro del mondo si fonda sul dialogo. -
Americanismo senza America. Intellettuali e identità collettive dal 1960 ad oggi
Muovendosi ai confini tra analisi storiografica e problemi storici, tra storia degli intellettuali e storia politica, questa ricerca mira a ricostruire i tempi e i modi di una complessa vicenda della cultura e della società italiana, ma individua anche nel pensiero negativo la cultura contro cui combattere. È intorno al tema del rapporto tra libertà e comunità che si gioca oggi la partita decisiva e, forse, anche il destino dei nuovi movimenti della società civile. -
Terrore infinito. La questione palestinese dalla guerra del Golfo all'Intifada
La raccolta di testi di Noam Chomsky, ripercorre un decennio di attenzione sui problemi mediorientali. Articoli, saggi e conferenze testimoniano non soltanto una continuità d'analisi, ma anche una specifica lucidità di comprensione della complessità degli eventi il cui intrico rappresenta una sfida per l'ordine e la sicurezza dell'intero bacino mediterraneo. -
Alle origini dell'etica ambientale. Uomo, natura, animali in Voltaire, Michelet, Thoreau, Gandhi
Esplorare le possibilità e le condizioni di un umanesimo ecologico, è il progetto che guida la rilettura di quattro pensatori - Voltaire, Michelet, Thoreau, Gandhi - accomunati dall'idea che l'universo sia troppo grande per essere solo la dimora dell'uomo. La filosofia della tolleranza come etica del riconoscimento (Voltaire), la visione del processo rivoluzionario come emancipazione di tutte le creature (Michelet), la teoria e la pratica di un'ecologia della libertà (Thoreau), la concezione della non violenza come rispetto integrale della vita in ogni sua forma (Gandhi) scandiscono, nella diversità dei percorsi, le tappe di un itinerario ideale che procede oltre le mura della città dell'uomo verso la grande società dei viventi. -
Fine della storia e mondo come sistema. Tesi sulla post-modernità
Secondo un ricorrente adagio la storia è finita; chi propugna questa tesi vede nell'accelerarsi degli eventi, nel contrarsi delle epoche come spazi unitari di senso e nel prevalere della dimensione della simultaneità sulla sequenzialità, altrettanti argomenti a favore di essa. Alla fine del mondo storico si accompagna inesorabilmente la fine dell'uomo come centro di imputazione di scelte e come donatore di senso, le azioni dei singoli non veicolando più alcuna sintesi o incarnando alcun universale, ma riducendosi a puro medium di un operare sistematico anonimo e reticolare. Anche il fondamento della democrazia muta. -
Europa sovrana. La costituzione dell'Unione tra guerra e diritti
La decisione dell'Unione di dotarsi di una vera e propria costituzione evoca chiaramente il bisogno dell'Europa di pensarsi finalmente come una compiuta entità geopolitica, geoeconomica e geoculturale. Eppure fortemente diffusa è la sensazione che il progetto di Trattato costituzionale che la Convenzione di Bruxelles si accinge a licenziare sia assai debole quanto a contenuto politico, forza simbolica, legittimità democratica. Il processo costituzionale in corso appare inadeguato rispetto alle grandi sfide che l'Europa ha di fronte. La tesi di questo volume è che oggi, ancor più di ieri, l'ostacolo maggiore all'edificazione di un'Europa autorevole protagonista della scena internazionale sia l'Europa stessa. -
Diritto senza società. Dal disincanto all'indifferenza
Un'intepretazione dell'attualità che ne rintraccia le profonde radici filosofiche e politiche nel paradigma del diritto moderno. Sebbene la dimensione giuridica sia assunta come luogo privilegiato da cui muovere per la comprensione delle logiche, dei significati e dei meccanismi della modernità, è attraverso l'astrazione delle norme giuridiche e la ""vuotezza"""" del diritto inteso come mera procedura che, nell'epoca moderna, si realizza la massima esaltazione della libertà individuale. L'analisi delle istituzioni giuridiche porta alla luce l'intreccio tra il processo di disincantamento del mondo e l'autofondazione dell'ordine giuridico-sociale, da un lato, e il progetto di emancipazione del singolo, dall'altro."" -
I miti della globalizzazione. «Guerra preventiva» e logica delle immunità
A vent'anni dalla ""profezia"""" di T. Levitt riguardo un pianeta senza più né distanze, né confini, gli eventi seguiti all'11 settembre 2001 riflettono l'immagine di un universo solcato e definito da barriere. La pratica sistematica della """"guerra preventiva"""" perseguita dai paesi occidentali, è giunta ad autogiustificarsi addirittura con la riproposizione dell'eterno conflitto tra Bene e Male. La forma-Stato, nata con la modernità e data per obsoleta, appare essersi trasferita con la stessa logica, e la stessa cogenza, nei nuovi e decisivi organismi transnazionali. Il nesso tra Stato, guerra e politica all'origine della cultura occidentale, la questione dell'alternativa e la domanda sul destino dell'""""Homo democraticus"""" sono i temi del volume."" -
La comunicazione interrotta. Etica e politica nel tempo della «rete»
La cosiddetta ""società della comunicazione"""", quella odierna, è caratterizzata da un fenomeno di frammentazione della comunicazione interpersonale. Poter essere sempre raggiungibili costituisce, di fatto, un imperativo categorico a cui subordinare lo stesso atto del comunicare. È necessario, dunque, predisporsi al flusso ininterrotto dei messaggi e delle informazioni, anche quando questo significa spezzare il filo delle conversazioni già in corso. La comunicazione si interrompe nella costante verifica della funzionalità e della rapidità delle possibilità interattive del sistema che articola tecnicamente la comunicazione."" -
Mistero americano. Ipotesi sull'11 settembre
La percezione generale di un radicale cambiamento della realtà dopo l'attentato dell'11 settembre è certamente giustificata dal brusco mutamento degli assetti internazionali e, in particolare, della politica estera degli Stati Uniti. È molto diffusa l'opinione secondo la quale la minaccia del terrorismo islamico è di per sé sufficiente a giustificare i nuovi indirizzi strategico-militari dell'unica superpotenza rimasta. Se la solidarietà con l'America ha coalizzato la maggior parte dell'opinione pubblica, è però necessario andare oltre le immagini delle torri che crollano e interrogarsi su chi fossero i dirottatori, sulla loro provenienza, sul modo in cui sono stati identificati, su chi e come li ha finanziati. -
La democrazia e il potere giudiziario. Il dilemma costituzionale e il giudice Brennan
A partire dalla figura di William J. Brennan Jr. (giudice della Corte suprema USA dal 1956 al 1990), il testo delinea e analizza alcuni tra i problemi principali delle democrazie costituzionali contemporanee. Esso evidenzia quello che l'autore chiama ""paradosso della democrazia costituzionale"""", cioè la compresenza di limiti al potere politico con l'ideale democratico dell'autogoverno e si interroga sul ruolo delle Corti costituzionali e supreme e sul possibile governo dei giudici. Costruito con riferimento alla realtà giuridica e politica americana, questo testo rappresenta un contributo importante anche al dibattito europeo sul significato e le implicazioni della democrazia costituzionale."" -
Homo civicus. La ragionevole follia dei beni comuni
L'onnipotenza del mercato produce la distruzione di tutti i beni pubblici. La prevalenza di un individualismo cieco e distruttivo riempie il mondo di merci, ma lo rende sempre più ingiusto e disperato. In un mondo siffatto la cura e la tutela dei beni che appartengono a tutti sembra una follia: eppure essa costituisce l'unica ragionevole risposta al processo di privatizzazione del mondo, l'unico rimedio per evitare che esso divenga il bottino esclusivo dei più forti. In un mondo in cui sembra che si possa essere solo sudditi o clienti, l'esercizio delle virtù civili e la scommessa della cittadinanza attiva sono l'unico modo per conciliare la difesa della libertà e la cura del bene comune, per sottrarsi alla tirannia degli Stati e a quella del mercato.