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Economia & management (2023). Vol. 1
Rivista della Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Luigi Bocconi fondata da Claudio Demattè. -
YouTube
YouTube è uno dei più conosciuti e discussi siti di media partecipativi, il più utilizzato su Internet per la condivisione di video. Ma come viene utilizzato? Perché è così importante? Quali rapporti ha con le più vaste trasformazioni in corso nella cultura, nella società e nell'economia? Sono tanti e diversi i soggetti che partecipano e contribuiscono a YouTube: dai grandi media proprietari di copyright come i canali televisivi, le società sportive e i grandi inserzionisti pubblicitari, alle piccole e medie imprese in cerca di mezzi economici o alternativi ai sistemi di trasmissione mainstream; dalle istituzioni culturali agli artisti, dai politici agli attivisti e ai produttori non professionali di contenuti mediali, che realizzano video amatoriali. Ognuno di questi usa YouTube con scopi, fini e aspettative diversi, e insieme contribuiscono a plasmare YouTube come un sistema culturale dinamico. Ma molti usano YouTube come se fosse uno spazio progettato solo per loro e come se dovesse rispondere solo ai loro propri interessi individuali, spesso senza riconoscere i ruoli ricoperti dagli altri partecipanti. YouTube offre perciò l'opportunità di affrontare alcuni dei problemi più importanti della cultura partecipativa: il differente peso delle diverse voci e forme di partecipazione, le evidenti tensioni fra interessi commerciali e bene collettivo, e la contestazione delle regole etiche e sociali. -
Innovazione e sviluppo. Miti da sfatare, realtà da costruire
Che l'innovazione tecnologica sia un fattore essenziale per uscire dalle crisi è una ""verità"""" condivisa da tutti. Ma l'innovazione da sola non basta, se non si sa come applicarla: ecco perché è un mito da sfatare quello di ritenere Ricerca & Sviluppo una panacea. Naturalmente, la R&S è importantissima e bisogna farne di più e meglio. La differenza la fa però l'""""ecosistema"""". Se mancano una domanda innovativa, modelli organizzativi adeguati, infrastrutture, imprenditorialità, la R&S conta poco. Oggi ci troviamo di fronte a una strozzatura: siamo in grado di produrre e di esplorare molte idee e progetti industriali, ma sappiamo ancora ben poco su come scoprire se queste idee potranno davvero interessare, diventando prodotti di successo sul mercato. La tesi centrale di questo libro è che il rilancio dei nostri modelli di sviluppo non può prescindere da due aspetti. Il primo è la necessità di concentrarsi non tanto sui fattori visibili, lavoro e capitale, quanto su quelli invisibili, ovvero qualità del lavoro, miglioramento delle capacità manageriali, diffusione dell'informatica in tutti i settori dell'economia e non solo in quelli high-tech. Il secondo è l'attenzione che va prestata non tanto e non unicamente alla Ricerca & Sviluppo e all'innovazione in sé e per sé, quanto a migliorare la capacità di tradurre le innovazioni in usi reali sul mercato e più in generale alla ricerca di applicazioni economicamente rilevanti anche delle tecnologie già esistenti."" -
Il trionfo del corpo
La novità assoluta di questo inizio secolo è proprio il corpo: una durata di vita straordinaria, mai prima sperimentata, una cura e un attenzione spasmodica per la sua bellezza, per la salute, la forma, la felicità. Ilcorpo: la medicina l'ha liberato dalla sofferenza; il benessere economico e la pace duratura hanno raddoppiato in cento anni la sua speranza di vita media; la nuova morale della bellezza e della seduzione gli promettono una giovinezza eterna e invulnerabile; la rivoluzione della moda e delle abitudini non solo l'autorizzano a cercare il piacere a ogni costo, ma lo spingono a farne un dovere. Iltrionfo del nuovo corpo rimette in discussione, almeno nei paesi dell'occidente, il senso del potere, dell'eredità, del patrimonio: stiamo vivendo, e non ce ne rendiamo conto, una nuova condizione umana, con implicazioni etiche, sociali ed economiche inaspettate. -
Comportamenti digitali
Internet ci ha cambiati. E con noi ha cambiato i nostri punti di riferimento, così che stentiamo persino a ricordare come ci comportavamo prima del suo avvento. Come cercavamo un negozio, un indirizzo, un albergo, l'orario di partenza di un treno o un volo? Il cambiamento è stato tale da portare nuovi comportamenti diventati in poco tempo automatici: molti si sono adeguati immediatamente; altri non hanno tenuto il passo e vivono questa cosa con disagio. È cambiata in qualche modo anche la nostra identità. Perché l'identità digitale non è un'identità diversa, che si affianca a quella reale, ma diventa a sua volta reale. E c'è un cambiamento ancora più forte, che riguarda i cosiddetti nativi digitali: per loro la posta elettronica è la posta, la cartacea non esiste più; e le foto digitali archiviate su Internet sono le foto e basta. Il libro confronta le posizioni di nativi e non nativi, per capirsi e venirsi incontro. È un modo per permettere l'integrazione reciproca nella società, nelle istituzioni e nelle aziende. Vecchi e nuovi abitanti di Internet devono fare fronte a concetti che a volte lasciano perplessi entrambi. Le regole di ingaggio non sono chiare, perché il fenomeno è troppo nuovo e le sue dinamiche devono essere ancora comprese. La lettura dei fenomeni sociali attorno a Internet consente in primo luogo di gettare un ponte tra i due mondi. Tra chi ha ""appreso"""" la rete e chi ci è cresciuto dentro. Prefazione di Denny Gioia."" -
La bellezza paga. Tutti i vantaggi dell'essere attraenti
I belli stanno meglio degli altri. Il libro ci dice quanto, grazie a una seria misurazione della bellezza in termini economico-sociali. Sembra ovvio e banale che per i belli sia più facile trovare lavoro. Meno ovvio è che siano pagati meglio; e ancora meno scontato è che per loro sia più facile ottenere prestiti, e con termini più vantaggiosi. Hamermesh ci spiega perché succede questo e che cosa tutto ciò significhi per le persone belle. Ma anche per quelle che invece belle non sono. Pagare di più le persone attraenti rappresenta una discriminazione? Probabilmente sì. Perché la bellezza avrà anche un valore economico positivo; ma esiste comunque un problema di equità e di giustizia sociale verso chi ha la sfortuna di non nascere bello. L'autore non a caso ipotizza la necessità di una protezione legale dei brutti e analizza la fattibilità di politiche specificamente orientate a loro difesa. Prefazione di Francesco Daveri. -
Vertigine digitale
Uno dei contributi fondamentali per discutere con senso critico di Web 3.0, Facebook, Twitter, Google+ e Linkedin come luoghi della massima socialità e della condivlsione totale, dove si può perdere la distinzione tra realtà e irrealtà. -
Delete. Il diritto all'oblio nell'era digitale
Per millenni nel corso della storia umana dimenticare è stata la norma e ricordare l'eccezione. Ma l'era digitale ha cambiato questo rapporto: oggi rimane traccia di tutto, contenuti potenzialmente imbarazzanti restano conservati nel cyberspazio, mentre Google memorizza quando e che cosa abbiamo cercato in Rete. Lo spazio digitale ricorda anche quello che sarebbe meglio venisse dimenticato. Il passato è sempre presente, pronto a essere richiamato con il semplice clic di un mouse. Che cosa possiamo fare per difenderci? -
Internet non è la risposta
Oggi che Internet è arrivato a collegare quasi tutti e tutto sul pianeta, sostenere che si tratti di uno strumento capace di democratizzare gli aspetti positivi dell'umanità e disgregare quelli negativi, creando un modo più aperto e paritario, è una falsa promessa. Di fronte alle tante domande in sospeso - di natura economica, sociale, politica, culturale - sull'odierna società interconnessa, tutti hanno una risposta pronta sul perché tante di quelle promesse non si siano realizzate. Tali risposte, più o meno coerenti e praticabili, si pongono come comprensibili rimedi alla frantumazione collettiva e al dissesto economico della società e sono esse stesse, in un certo senso, la testimonianza del perché Internet non è la risposta. Almeno, non ancora. Almeno fino a quando non avremo affrontato la sfida di dare una forma corretta ai nostri strumenti in Rete prima che siano loro a plasmarci. -
La comunicazione integrata di marketing. Teorie, strategie e politiche operative
Gli studi sulla comunicazione non sono recentissimi, come spesso sono descritti, ma molti studi passati vengono non di rado ignorati o dimenticati. È invece importante recuperare la consapevolezza dello sviluppo delle discipline aziendali e di quali sono i risultati stabili rispetto a quelli episodici e non fondati scientificamente. Solo così facendo è possibile distinguere tra ""mode manageriali"""" e reali opportunità aziendali, al fine di definire strategie che producano valore e vantaggio competitivo per l'impresa. È tuttavia innegabile che soprattutto l'innovazione tecnologica stia trasformando anche il mondo della comunicazione, almeno per quanto concerne l'utilizzo dei media, rendendo opportuno aggiornare e rivedere alcune impostazioni per dare il giusto peso agli elementi emergenti: web 2.0, temporary shop, advertorial, viral marketing, sono solo alcuni esempi delle nuove modalità attraverso le quali è oggi possibile comunicare e che vengono approfonditamente trattati in questo volume insieme ai concetti base della disciplina."" -
Il futuro nelle radici
La lettura attenta della storia è indispensabile per interpretare come nei fatti che avvengono si possano capire le relazioni tra cause ed effetti nei lunghi tempi che attraversano i secoli e come la storia si ripeta non in modo meccanicistico ma seguendo una sorta di pendolo che oscilla sempre tra la spinta verso l'unione e la collaborazione e una opposta verso il conflitto sociale non solo tra Paesi ma anche tra singole persone, come avviene oggi in una sorta di scontro quotidiano. L'alternarsi di questi periodi dimostra la difficoltà di trovare un equilibrio stabile in un dinamismo incessante che fa oscillare il pendolo della storia rischiosamente tra i suoi estremi. Sembra che l'uomo non riesca mai a ricordare la sua storia, così continua ad essere una domanda senza risposta certa se l'uomo riuscirà nel tempo a dominare la sua aggressività genetica e suicida a favore di una maggiore attenzione al senso di solidarietà e di fraternità espresso dall'amore verso gli altri che rimane l'unica via per evitare il caos come si cerca di evidenziare nel presente lavoro. -
Organizzazioni. L'organizing nei contesti e nei cambiamenti
I contesti economici e sociali propongono oggi scenari inediti, che subiranno nei prossimi anni ulteriori cambiamenti. Appare quindi necessario e improcrastinabile ripensare ai modelli con cui si organizza il lavoro delle persone nelle comunità produttive, siano esse di beni o di servizi. Queste ragioni portano a interrogarsi sulle metodologie e sulla pratica della costruzione e della gestione dei sistemi organizzativi, sugli strumenti per l'analisi delle organizzazioni e sui metodi con cui si realizzano il consolidamento e lo sviluppo delle organizzazioni. È allora opportuno rileggere in una chiave attualizzata ai nuovi contesti le teorie organizzative classiche, proporre nuove mappe capaci di sintetizzare le caratteristiche oggi fruibili dei diversi modelli praticati, individuare chiavi di lettura e modelli organizzativi realizzabili in imprese alla ricerca della sostenibilità e che puntano su una nuova organizzazione, su un nuovo «organizzare» fortemente orientato alla valorizzazione delle persone e delle loro competenze perché possano padroneggiare e utilizzare al meglio le tecnologie ormai pervasive. -
Il rischio da interruzione dell'attività di esercizio
Ancora attualmente, l'assicurazione del rischio da interruzione dell'attività di esercizio non è ampiamente diffusa in Italia, contrariamente a quanto accade da sempre all'estero. Al riguardo, un'efficace copertura di tale rischio, essenziale per il mantenimento non solo della continuità gestionale, ma anche del valore di un'azienda nel tempo, ne richiede una preventiva analisi e assunzione in chiave economico-finanziaria, una copertura assicurativa quanto mai personalizzata sulle diverse esigenze gestionali d'impresa e, infine, una liquidazione dell'eventuale danno fondate su ipotesi di lavoro oggettive, imprescindibilmente basate sulle variabili economiche e finanziarie dell'azienda. Rispetto alla precedente edizione, il lavoro riprende, amplia e approfondisce criticamente il rischio da interruzione dell'attività di esercizio, analizzandone le fasi sequenziali della sua valutazione, della sua ritenzione, della copertura assicurativa adottabile e della liquidazione del possibile danno economico da un eventuale sinistro. -
Il futuro al centro. Bambini e adolescenti nella scena mediale contemporanea
Questo volume, rivolto a studiosi e operatori dei media e della comunicazione, ma anche all'opinione pubblica più in generale, intende esplorare i principali cambiamenti dell'offerta mediale e dei comportamenti di fruizione indotti dalle trasformazioni digitali degli ultimi decenni. Il libro si sofferma sulla platea dei minori, che sollecita un surplus di attenzione nel suo rapporto con la cultura digitale. Si pone soprattutto il problema del ripensamento della tutela dei bambini e dei ragazzi, ricontestualizzandola nell'attuale contemporaneità mediale frammentata, caotica, generativa, ma anche insidiosa e di difficile regolamentazione. L'occasione di una compiuta riflessione sulla rilevanza di un rapporto sano tra i minori e i media apre di fatto una finestra sul futuro della società. Un futuro che avrà come abitanti legittimi proprio i bambini e gli adolescenti di oggi, sempre di meno sul piano numerico e a maggior ragione bisognosi di adeguate politiche di tutela e di cura, soprattutto a seguito del vissuto traumatico durante la pandemia da Covid-19 e, successivamente, con l'invasione nella loro sensibilità delle narrazioni sul conflitto russo-ucraino. Prefazione di Marcello Ciannamea. Con un contributo di Camilla Rumi. -
Il costo del capitale unlevered. Preposizione I e II
Con una integrale applicazione della legge di conservazione del valore, il livello del costo del capitale di un'impresa unlevered è governato da due regole: il knowledge leverage e l'intangible leverage. La prima leva dipende - oltre che dal tasso di sconto degli utili normale e dei sovraredditi sulle attività in essere - dai differenziali di redditività riscontrabili fra i competitor operanti in un settore; la seconda regola è correlata al rischio associato alle opportunità di crescita. -
Il lato umano della marca. Un caso delle Banche di Credito Cooperativo
Negli ultimi venti anni si è avuta una profonda trasformazione del marketing, all'interno del quale la marca ha assunto un ruolo centrale come risorsa relazionale e fiduciaria con i clienti (interni ed esterni). Inoltre, il continuo rafforzamento del valore della marca - nella prospettiva dei clienti e degli stakeholder dell'ecosistema di riferimento, oltre che in quella economica - costituisce aspetto sempre più rilevante per lo sviluppo del business. Basato su una ricerca empirica condotta sulle Banche di Credito Cooperativo (BCC) aderenti alla Federazione delle Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria, questo libro tratta il tema della prospettiva umano-centrica della Marca BCC. Essa si fonda sulla capacità delle BCC di essere interpreti e solutori di benefici che vanno al di là di quelli offerti dai prodotti-servizi e di avere, altresì, un ruolo attivo e propositivo rispetto ad ansie, tensioni e cambiamenti sociali nelle comunità di operatività. Come emerge dall'indagine empirica, le BCC sono in grado di intraprendere azioni, fornire strutture culturali e mitologiche al fine di offrire identità individuali e collettive nel lungo termine ai propri clienti. -
Monopoli stories. Con gadget
La storia del Monopoly che conosciamo inizia negli anni della Grande Depressione quando un disoccupato di nome Charles Darrow si presenta alla Parker Brothers e vende quello che diventerà il gioco da tavolo più famoso e diffuso a livello planetario. Darrow si libera dalla povertà e risolleva indirettamente le sorti della Parker Brothers, a quel tempo sull'orlo del collasso finanziano. La storia vera, però, è un po' diversa. Comincia più di trent'anni prima. Alle origini di Monopoly c'è una donna: Elizabeth Magie Phillips detta Lizzie e il suo Landlord's game, ideato come uno strumento didattico per istruire la gente sui pericoli dei monopoli. La vera differenza tra il suo gioco e quello di Darrow era lo spirito: progressista il primo, capitalista l'altro. George Parker acquista comunque da Lizzie i diritti del Landlord's game per cinquecento dollari e senza royalty. Lei si illude che il gioco, brevettato trent'anni prima, potrà essere pubblicizzato e distribuito su vastissima scala. E che potrà diffondersi il messaggio politico: ""Lo scopo del gioco non è solo divertire, ma mostrare come, con le leggi vigenti, i proprietari terrieri siano privilegiati rispetto agli altri imprenditori"""", così raccontava ai giornali dell'epoca."" -
Santa Maria del Popolo. Storia e restauri
La pubblicazione, in due tomi, vede il contributo di autorevoli studiosi e il loro impegno ha consentito di comprendere uno dei luoghi più importanti di Roma, dotato di straordinarie opere d'arte come la Tribuna bramantesca, la Cappella Chigi, la Conversione di San Paolo, la Crocifissione di San Pietro del Caravaggio. L'opera prende in esame la storia della chiesa, le varie trasformazioni dell'area urbana dal XV al XX secolo, analizza le strutture architettoniche, le varie fasi di restauro della facciata, della cupola e di alcune cappelle, oltre a dedicare vari saggi alle opere pittoriche, agli affreschi e alle decorazioni scultoree presenti nella chiesa. -
Atlante del giardino italiano. Dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti
L'opera, oltre a delineare i profili biografici di personaggi illustri, propone schede relative a figure meno note che con il loro lavoro hanno contribuito alla realizzazione dei giardini nelle varie regioni italiane. Le professionalità prese in esame sono molto variegate e comprendono architetti, giardinieri, fontanieri, idraulici, autori di significativi elementi di arredo (grotte, ninfei), ma anche committenti che hanno inciso fortemente nella fase di progettazione. Il volume comprende 1500 voci, il periodo preso in esame va dal 1750 al 1940. -
Architettura del Cinquecento romano
I due tomi della pubblicazione raccolgono i lavori di Sandro Benedetti relativi all'architettura del Cinquecento romano. La finalità è stata quella di riunire in un'opera unitaria e di mettere a disposizione degli studiosi e dei giovani che si accingono ad intraprendere studi di storia dell'architettura, saggi e scritti apparsi nello scenario culturale nell'arco di un quarantennio.