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Missarum liber secundis (1567). Opera omnia. Cofanetto. Vol. 4
L'Edizione Nazionale delle Opere di Pierluigi da Palestrina ha una triplice veste: ciascun volume contiene la riproduzione anastatica dell'opera originale, la sua riproposizione in veste semidiplomatica e l'edizione moderna vera e propria. L'edizione anastatica, riproduzione dell'esemplare antico, anche se priva degli adeguamenti e delle integrazioni, costituisce inoltre lo specimen di riferimento per l'esecutore moderno. Il Secondo Libro delle Messe vide la luce a Roma nel 1567. -
I manoscritti della Biblioteca statale monumento nazionale di Santa Scolastica di Subiaco. Vol. 1: Dal S. S. 1, I al S. S. 113, CX.
Il volume è il primo di tre tomi che vanno a costituire il censimento del fondo manoscritto custodito nella Biblioteca Statale di Santa Scolastica a Subiaco. -
Tarquinia. Le necropoli
Guida alle necropoli di Tarquinia, in cui sono venute alle luce circa seimila sepolture, e soprattutto alle famosissime tombe dipinte con pitture murali di imponenti dimensioni, eccezionali sia per le loro qualità formali che per il loro contenuto. Da essi traspaiono infatti notizie sulla vita, la morte e le credenze religiose del misterioso popolo etrusco. -
Cerveteri
Cerveteri ha diverse necropoli. La più famosa, verso cui confluisce per lo più il flusso di turisti e visitatori, è quella della Banditaccia, che contiene migliaia di tombe disposte come a ricostruire una città, con strade, piazzette e quartieri. Il sito ospita sepolture di diverse tipologie: scavate nella roccia, a tumulo, costruite in pietra a formare case e capanne ricche di dettagli architettonici, che costituiscono l'unica testimonianza giunta fino a noi dell'architettura residenziale etrusca. La guida presenta quindi il territorio Cerveteri e la storia della città in epoca antica e moderna, illustra le caratteristiche salienti dell'architettura funeraria etrusca, passa quindi a descrivere le necropoli ceretane e si conclude con gli apporti dati da Cerveteri alle collezioni museali di tutto il mondo. -
Il Fondo Varano della Biblioteca Nazionale centrale di Firenze
Censimento dell'interessante fondo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze riguardante la vita e l'attività letteraria del poeta Alfonso Varano di Camerino e contenente gli autografi delle opere maggiori come le Visioni e le tragedie, oltre alle numerosissime poesie e al corposo epistolario. Si tratta del nucleo più importante dei manoscritti del poeta ferrarese che, anche attraverso i suoi carteggi, ne restituisce la vita e l'attività letteraria con ricchezza di notizie sulla cronologia e la composizione delle opere. Meritevole di essere citata è anche la ricca raccolta di poesie di autori settecenteschi, in particolare di ambito ferrarese e veneziano, contenuta nel fondo, che aggiunge importanti tasselli alla conoscenza del mondo letterario del XVIII secolo. -
Indice degli autori dei manoscritti in scrittura latina della biblioteca Angelica di Roma
L'Angelica, fondata nel 1604, vanta l'invidiabile primato di essere la prima biblioteca pubblica d'Italia. Al fondo originario, del vescovo agostiniano Angelo Rocca, sono andate sommandosi le cospicue acquisizioni avvenute nel corso dei secoli: l'attuale fondo manoscritto conta pertanto 24.000 documenti sciolti e 2700 manoscritti latini, greci e orientali. Per agevolare il lavoro di studiosi e ricercatori la Commissione Indici e Cataloghi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha quindi promosso l'uscita di questo volume, specificamente dedicato agli autori dei manoscritti in scrittura latina. -
Habiti antichi et moderni
Cesare Vecellio, cugino del pittore Tiziano, è autore del primo trattato di storia della moda. Era difatti il 1590 quando egli pubblicò a Venezia questa raccolta delle vesti usate dai più diversi ceti sociali papi e principi, contadine e soldati, gentildonne e prostitute nelle varie epoche storiche e in ogni parti del mondo allora noto. Il successo della prima edizione lo portò ad ampliare il proprio lavoro nel 1598 aggiungendo una sezione sugli ""habiti"""" delle Americhe. Sebbene Cesare Vecellio avesse ideato il proprio libro principalmente come supporto per pittori, disegnatori e incisori, l'immediata popolarità che esso ebbe attesta l'indiscusso fascino che la moda e il costume da sempre hanno avuto."" -
Catalogo dei manoscritti armeni delle biblioteche d'Italia
Nella cultura armena il manoscritto ha valore non solo per il testo trasmesso, ma anche perché esso è sovente testimone delle vicende storiche di questo popolo di cui mancano veri fondi d'archivio per i secoli più remoti. L'opera di Gabriella Uluhogian censisce per la prima volta il patrimonio di manoscritti armeni custoditi nelle biblioteche pubbliche italiane, formato da codici essenzialmente di natura religiosa e risalenti per lo più ai secc. XVI-XVIII. Per la sua natura specialistica il catalogo è destinato a operatori di biblioteca e a studiosi di codicologia, armenistica e del Medio Oriente e ogni scheda contiene la descrizione esterna del codice, la minuziosa descrizione dell'opera contenuta e la bibliografia relativa. Gabriella Uluhogian ha insegnato per oltre trent'anni lingua e letteratura armena all'Università di Bologna. -
Le residenze di Napoleone. L'imperatore, la famiglia, i notabili
L'Italia è sempre stata, per Napoleone, un Paese dal fascino particolare oltre che un forziere illimitato dal quale prelevare opere d'arte. Non desta quindi meraviglia l'imponente numero di committenze che, da Torino all'Elba e da Faenza a Napoli, sono legate a Bonaparte e ai suoi familiari. Il volume, dopo una introduzione generale sul clima artistico del periodo, si articola in dieci capitoli che esaminano, su base geografica, ville, palazzi e residenze legate all'Imperatore. Chiude il volume una vasta sezione fotografica che visualizza i luoghi che videro l'ascesa e la caduta, fino all'esilio, di Napoleone. -
Lavori in corso in galleria. Restauri IsCR per le opere della collezione Doria Pamphilj
L'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (IsCR), organo tecnico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha individuato la Galleria Doria Pamphilj come modello per la definizione delle linee guida relative alla corretta manutenzione di collezioni e raccolte museali. La collaborazione tra IsCR e Galleria Doria Pamphilj, avviata sin dal 1997, si è nel corso degli anni concretizzata nel restauro di 70 opere interessanti come tipologia di degrado e per le quali erano necessari interventi immediati effettuati, nel corso della normale attività didattica, dagli allievi dell'IsCR sotto la guida di restauratori esperti, autori delle schede tecniche costitutive del catalogo. Il restauro non è stato occasione solo di una azione conservativa delle opere della Galleria, ma anche di un loro rinnovato e approfondito studio, concretizzatosi anche in nuove attribuzioni. Per questa sua duplice valenza, quindi il catalogo si indirizza quindi tanto agli storici dell'arte che ai tecnici del restauro. -
L' area vulcanica dei Campi Flegrei
La guida propone un itinerario nell'area archeologica dei Campi Flegrei, un territorio unico, in cui la natura ha disegnato e ridisegnato il territorio con i suoi elementi più dinamici il fuoco e l'acqua. e dove sono fiorite civiltà da quella etrusca a quella della Magna Grecia a quella romana. -
Codice del governo del territorio
Gli autori propongono una raccolta di testi legislativi che aspira ad offrire un quadro completo sotto un triplice aspetto: nel senso di accogliere una nozione di governo del territorio, come comprendente tutto ciò che ha incidenza diretta sul territorio e quindi non solo le tradizionali discipline dell'urbanistica e dell'edilizia, ma altresì quelle relative alle zone sismiche, alla difesa del suolo, all'ambiente, ai beni culturali e alle opere pubbliche; in secondo luogo nel senso di raccogliere tutti i testi indipendentemente dal grado occupato nella gerarchia delle fonti e anche se tecnicamente non normativi, come nel caso delle circolari, le quante volte siano apparse indispensabili all'applicazione della disciplina; in terzo luogo nel senso che vengono pubblicati i testi più importanti di ciascun settore nella loro integrità, anche se in tutto o in parte abrogati. -
Codice delle votazioni nell'ordinamento costituzionale italiano
Le votazioni pubblicistiche di tipo elettivo e deliberativo del corpo elettorale risultano costitutive dell'ordinamento democratico e già all'Assemblea costituente Costantino Mortati aveva sottolineato l'esigenza di trattarle in maniera unitaria in modo da evidenziare la complessità del circuito democratico rilevabile dal collegamento degli artt. 1, 48, 49, 56, 57, 75 della Costituzione. L'opera si pone in questa specifica prospettiva, è articolata in maniera sistematica per piani ed è corredata per ciascuno di essi dalla giurisprudenza costituzionale, ordinaria e amministrativa. -
Costituzione a misura dello studente e del cittadino
Il compendio della Carta fondamentale è dedicato all'organizzazione dello Stato. Esso vede la luce a seguito della ""stabilizzazione"""" delle norme in parola nella relativa versione risalente alla riforma del 2001 e dopo l'esito negativo del referendum promosso ai sensi dell'art. 138 della Costituzione proprio nel 2006 che prevedeva ulteriori riforme. L'idea - nata dall'esperienza dei seminari svolti con gli studenti liceali - è sempre quella già espressa con il primo volume: favorire una maggiore sensibilizzazione dei cittadini e degli studenti verso il tema della legalità"" -
Manuale di diritto processuale amministrativo
La giustizia amministrativa comprende tutti i mezzi previsti dall'ordinamento per la tutela delle posizioni giuridiche nei confronti dell'attività autoritativa delle pubbliche amministrazioni, sia i rimedi esperibili all'interno delle amministrazioni stesse (c.d. ""tutela amministrativa""""), sia i rimedi giurisdizionali. Se i primi trovano una compiuta disciplina nel D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, la disciplina del processo amministrativo è invece frammentata all'interno di diverse leggi, alcune molto risalenti nel tempo. Il volume ha come scopo primario quello di offrire un quadro esaustivo del processo amministrativo, dalla sua instaurazione fino alla formazione del giudicato ed all'esecuzione, compresi naturalmente i rimedi impugnatori. Sono in tal modo affrontate sia la trattazione dogmatica degli istituti, sia, sotto forma di """"approfondimento"""", le principali problematiche attuali. Il testo si rivolge anzitutto a quanti operano in questo settore a vario titolo, ma per il suo carattere riassuntivo dell'intero processo amministrativo può essere utilizzato anche quale manuale di base per la preparazione di esami e concorsi pubblici."" -
Storie auree dei romani pontefici. Alcune tra le più belle monete d'oro dei papi
"L'autore ha voluto raccontare la storia di un uso particolare dell'oro, quello delle monete papali. Creata da Niccolò V, il primo papa umanista del Rinascimento un po' prima del 1450, la Biblioteca Apostolica Vaticana possiede anche uno dei Medaglieri più ricchi al mondo. Era dunque naturale che si pubblicasse un'opera in cui le monete d'oro, le più significative, fossero presentate e spiegate. Si troveranno, quindi, testimonianze splendide e sorprendenti, la lettura di questo testo permetterà di comprendere l'evoluzione artistica a partire dalle monete antiche, greche e romane, passando per le rappresentazioni più ingenue del Medioevo, fino ai capolavori assoluti come il pezzo che papa Clemente VII fece coniare in occasione del Giubileo del 1525.""""" -
Monete arabe. Collezione di Vittorio Emanuele III
La catalogazione degli esemplari arabo-islamici della collezione di Vittorio Emanuele III amplia il quadro delle conoscenze sulla monetazione araba di Sicilia e delle zecche ad essa correlate, talora con pezzi assai rari. Gli esemplari della Collezione Reale qui pubblicati concorrono, in particolare, alla conoscenza della cronologia e della tipologia delle emissioni arabe di Sicilia. -
La zecca di Camerino (1502-1527). Collezione di Vittorio Emanuele III
Camerino, oggi piccolo centro in provincia di Macerata, nel Medioevo e fino alla prima metà del Cinquecento inserito nei territori della Chiesa, fu sotto la Signoria della famiglia da Varano fino al ritorno effettivo al Papato con il pontificato di Paolo III (1534-1549). La pubblicazione del cospicuo gruppo di monete di Camerino facente parte della Collezione Reale ha permesso di rivederne la cronologia e i nominali alla luce dei nuovi studi sulla monetazione marchigiana e pontificia del Quattro e Cinquecento, in quanto sono pochissimi i documenti noti su questa Zecca. In questa sede verranno prese in esame le monete della Collezione Reale battute a Camerino durante la Signoria di Giovanni Borgia, seguita al massacro della famiglia da Varano nel 1502, e di Giovanni Maria da Varano ritornato in città dopo la morte di Alessandro VI (1492-1503) e la caduta in disgrazia del figlio Cesare Borgia. Sulla base di confronti stilistici, sono state assegnate a Giovanni Maria anche alcune emissioni anonime datate nel Corpus Nummorum Italicorum al Duecento. -
Regno di Napoli. Le zecche minori. Parte I. Collezione di Vittorio Emanuele III
Dopo l'indipendenza della Sicilia, nel Regno di Napoli, rimasto in potere di Carlo I d'Angiò (1266-1285), veniva ridelineato l'assetto amministrativo territoriale, che nel periodo di attività (secoli XIV-XV) delle zecche trattate in questa sede contava 12 province: Terra di Lavoro, Principato Citra, Principato Ultra, Basilicata, Calabria Citra, Calabria Ultra, Terra di Otranto, Terra di Bari, Abruzzo Citra, Abruzzo Ultra, Contado di Molise e Capitanata. Pochissimi anni prima, a seguito della riforma monetaria avviata nel 1278, era cambiata anche la geografia delle zecche, con l'istituzione di una zecca ""centrale"""" nella capitale (Napoli), coadiuvata sporadicamente dalla zecca di Brindisi. Da qui l'esigenza, per i regnanti, di aprire una serie di zecche """"minori"""" per ausilio nei periodi di guerra. Le zecche minori dislocate nelle province settentrionali, confinanti con lo Stato della Chiesa, che oggi comprende parte del basso Lazio, l'Abruzzo e il Molise, sono la maggioranza di quelle attive nell'età angioino-aragonese (secoli XIII-XVI), ma in questa sede non verranno comprese le zecche attive in forma più stabile, Aquila (Abruzzo Ultra) e Gaeta (Terra di Lavoro), oggetto di separata pubblicazione, e Sulmona (Abruzzo Citra), già trattata singolarmente; Tagliacozzo (Abruzzo Ultra), invece, rientrando nello Stato della Chiesa viene inserita in Appendice."" -
Vittorio Bachelet. Gli anni 70 tra speranze e disillusioni
«A quarant' anni dal tragico omicidio di Vittorio Bachelet, assassinato dalle Brigate Rosse il 12 febbraio del 1980, questo libro, fortemente voluto dal CSM e dal MIUR, raccoglie i contributi di intellettuali, economisti, giuristi, storici, giornalisti e politici, ""senza alcuna pretesa di completezza né alcun intento didascalico"""", come afferma il curatore Giancarlo De Cataldo. Accanto agli interventi che delineano la figura di Vittorio Bachelet, Vicepresidente del CSM, professore, uomo politico, altri saggi descrivono il contesto storico, politico e sociale in cui avvenne il tragico evento, riportandoci al clima degli anni 70 con i cambiamenti e i fermenti che li caratterizzarono. Il testo è accompagnato da una serie di scatti fotografici (molti dall'Archivio Riccardi) che aiutano a descrivere lo spirito del tempo, con l'intento di rendere più semplice la narrazione anche a chi, per motivi di età, di quegli anni ha poca o alcuna conoscenza. L'intervento del Presidente Sergio Mattarella apre il volume; fra gli autori dei contributi David Ermini (Vicepresidente del CSM), Alberto Maria Benedetti, Armando Spataro, Massimo Brutti, Carlo Guarnieri, Benedetta Tobagi, Flavia Perina, Gianni Mura, Rosy Bindi e molti altri.»""