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Il brigante Ozziplozzi e il razzo lunare
Il Maresciallo Diplomesso non sa come fare. Il Brigante Ozziplozzi è tornato alla riscossa. Un disastro! Ozziplozzi è il criminale più pericoloso del distretto, e tutti lo sanno. Soprattutto Gaspare e Sebastiano, che sono determinati a catturarlo con un piano geniale: spedirlo sulla Luna! Età di lettura: da 8 anni. -
Fattoria. Ediz. a colori
Una serie di libri colorati e maneggevoli a misura di bambino! Tanti libretti per i più piccini per imparare a riconoscere gli animali della fattoria, gli oggetti legati all'ora della pappa e della nanna o per ascoltare le prime filastrocche. Tutti i libri sono illustrati con lo stile Dami che trasforma ogni animale in un personaggio e ogni oggetto in un tenero giocattolo. Età di lettura: da 1 anno. -
Filastrocche. Ediz. a colori
Una serie di libri colorati e maneggevoli a misura di bambino! Tanti libretti per i più piccini per imparare a riconoscere gli animali della fattoria, gli oggetti legati all'ora della pappa e della nanna o per ascoltare le prime filastrocche. Tutti i libri sono illustrati con lo stile Dami che trasforma ogni animale in un personaggio e ogni oggetto in un tenero giocattolo. Età di lettura: da 1 anno. -
Pappa. Ediz. a colori
Una serie di libri colorati e maneggevoli a misura di bambino! Tanti libretti per i più piccini per imparare a riconoscere gli animali della fattoria, gli oggetti legati all'ora della pappa e della nanna o per ascoltare le prime filastrocche. Tutti i libri sono illustrati con lo stile Dami che trasforma ogni animale in un personaggio e ogni oggetto in un tenero giocattolo. Età di lettura: da 1 anno. -
Leonardo & Firenze. Fogli scelti dal Codice Atlantico
Tra le molte mostre che nel mondo intero vengono dedicate a Leonardo da Vinci nel cinquecentenario della morte, non poteva mancare l'omaggio della città di Firenze. La mostra Leonardo e Firenze, allestita in Palazzo Vecchio a cura del Comune della città toscana è sponsorizzata da Giunti Editore, l'""editore di Leonardo"""" che ha pubblicato nel corso degli ultimi decenni tutta l'opera dell'artista-scienziato. La mostra fiorentina si incentra su dodici fogli del Codice Atlantico, attorno ai quali si svolge una riflessione su altrettanti temi fondamentali nell'arte, nella vita e nella ricerca di Leonardo: il contesto sociale, lo stesso Palazzo Vecchio, i Medici, la Chiesa, gli studi sul volo e sulle acque del territorio, le opere realizzate in città. Temi, tutti, che riconducono al suo rapporto con Firenze, la capitale del Rinascimento che fu anche la """"scuola"""" a cui si formò."" -
Leonardo & Florence. Selected folios from the Codex Atlanticus
Tra le molte mostre che nel mondo intero vengono dedicate a Leonardo da Vinci nel cinquecentenario della morte, non poteva mancare l'omaggio della città di Firenze. La mostra Leonardo e Firenze, allestita in Palazzo Vecchio a cura del Comune della città toscana è sponsorizzata da Giunti Editore, l'""editore di Leonardo"""" che ha pubblicato nel corso degli ultimi decenni tutta l'opera dell'artista-scienziato. La mostra fiorentina si incentra su dodici fogli del Codice Atlantico, attorno ai quali si svolge una riflessione su altrettanti temi fondamentali nell'arte, nella vita e nella ricerca di Leonardo: il contesto sociale, lo stesso Palazzo Vecchio, i Medici, la Chiesa, gli studi sul volo e sulle acque del territorio, le opere realizzate in città. Temi, tutti, che riconducono al suo rapporto con Firenze, la capitale del Rinascimento che fu anche la """"scuola"""" a cui si formò."" -
Kiki Smith. What I saw on the road
Kiki Smith, tedesca di nascita, vive e lavora a New York. Femminista militante, con la sua arte si occupa di tematiche legate al genere e alla sessualità, alla fisicità e alla denuncia sociale. Utilizza tecniche diverse, dall'illustrazione di libri alla serigrafia, alla scultura e alla pittura, al vetro e all'arazzo. Il suo collegarsi strettamente al presente non esclude la presenza, nelle sue opere, di echi lontani, come i riferimenti ai bestiari e alle miniature medievali, ai martirologi e alle fiabe. Le sue opere manifestano un profondo amore per l'aspetto manuale della creatività, in una domensione quasi ""domestica""""."" -
Cento Lanzi per il principe
Per celebrare i cinquecento anni dalla nascita di Cosimo I de' Medici, primo granduca di Toscana, Firenze organizza alcune manifestazioni di rilievo, tra le quali questa mostra agli Uffizi. I Lanzi (o Lanzichenecchi) sono la storica guardia medicea, una milizia fondata alla metà del Cinquecento e rimasta in attività fino al secolo XVIII. Cento armigeri scelti che nel periodo granducale costituivano la truppa adibita alla difesa del principe; la ""Guardia tedesca"""" che diede il nome alla Loggia (dei Lanzi, appunto) che li ospitò a Firenze per qualche tempo e che oggi è una delle attrattive artistiche di piazza della Signoria. Il corpo di guardia – costituito da professionisti nell'arte della guerra provenienti perlopiù da Germania, Austria e Paesi Bassi – lasciò importanti tracce nella storia e nella vita della città. A questa vicenda è dedicata una mostra agli Uffizi, e il catalogo la racconta con una serie di saggi, documenti, opere d'arte."" -
L' arte di costruire un capolavoro: la colonna Traiana
La ricostruzione della straordinaria avventura dell'edificazione della Colonna Traiana, illustrata a partire dalla sua progettazione passando attraverso le tecniche e gli strumenti utilizzati dagli uomini che resero possibile quel risultato. La colonna fu eretta a Roma nel II secolo d.c. per volere dell'imperatore Traiano dopo la conquista della Dacia. Il catalogo analizza la storia e la struttura di questo capolavoro di arte romana, dal punto di vista costruttivo e artistico (lungo tutta la sua superficie si svolge un racconto a bassorilievo delle campagne vittoriose dell'imperatore). Ma ripercorre anche il lungo viaggio dei giganteschi blocchi di marmo dalle cave delle Apuane fino alle ingegnose soluzioni per farli discendere intatti al mare e il loro trasporto sulle navi fino al cantiere della Colonna nel Foro traianeo; vicende che sono illustrate in questo volume attraverso i modelli dei dispositivi tecnici e delle macchine di sollevamento e posizionamento utilizzate dai romani. Decine di spettacolari ricostruzioni grafiche illustrano queste fasi con una ricca galleria di immagini. -
La colonna Traiana. Ediz. inglese
Catalogo della mostra, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Limonaia di Boboli (18 giugno 2019 - 6 ottobre 2019) La ricostruzione della straordinaria avventura dell'edificazione della Colonna Traiana, illustrata a partire dalla sua progettazione passando attraverso le tecniche e gli strumenti utilizzati dagli uomini che resero possibile quel risultato. La colonna fu eretta a Roma nel II secolo dC per volere dell'imperatore Traiano dopo la conquista della Dacia. Il catalogo analizza la storia e la struttura di questo capolavoro di arte romana, dal punto di vista costruttivo e artistico (lungo tutta la sua superficie si svolge un racconto a bassorilievo delle campagne vittoriose dell'imperatore). Ma ripercorre anche il lungo viaggio dei giganteschi blocchi di marmo dalle cave delle Apuane fino alle ingegnose soluzioni per farli discendere intatti al mare e il loro trasporto sulle navi fino al cantiere della Colonna nel Foro traianeo; vicende che sono illustrate in questo volume attraverso i modelli dei dispositivi tecnici e delle macchine di sollevamento e posizionamento utilizzate dai romani. Decine di spettacolari ricostruzioni grafiche illustrano queste fasi con una ricca galleria di immagini. -
Tutti i colori dell'Italia ebraica. Tessuti preziosi dal Tempio di Gerusalemme al prêt-à-porter. Catalogo della mostra (Firenze, 27 giugno-27 ottobre 2019)
Gli Uffizi dedicano una mostra ai tessuti ebraici, una mostra che investe gli ambiti del culto ma anche quelli della storia del tessile, del ricamo, della moda. Dalle antiche vesti sacerdotali e dalle simbologie dell'Arca e del candelabro alle iscrizioni e altre forme decorative che consentivano di superare l'interdizione di raffigurazioni umane e animali, dall'ampia varietà delle vesti femminili agli stemmi, dalla rete dei commerci mediterranei di tessuti e colori ai merletti, fino al Made in Italy tutti gli aspetti di un mondo variopinto e poco noto, quello della cultura visiva ebraica legata ai tessuti. -
I cieli in una stanza. Soffitti lignei a Firenze e a Roma nel Rinascimento
Elementi costruttivi e ornamentali dello spazio interno, i soffitti di chiese e palazzi tra Quattrocento e Cinquecento sono un compendio di tecnica, arte e rappresentazione. In mostra agli Uffizi i disegni, in gran parte provenienti dalla collezione del Gabinetto dei disegni delle stampe, che illustrano prototipi antichi, dalla Domus Aurea al tempio di Bacco a Roma insieme a progetti dei Sangallo, di Vasari, di Michelangelo e altri. Sono presenti inoltre all'esposizione dipinti, incisioni, modelli e autentici lacunari rinascimentali. Il catalogo raccoglie i saggi dei curatori e approfondite schede di tutte le opere in mostra. -
Pietro Aretino e l'arte nel Rinascimento. Catalogo della mostra (Firenze, 26 novembre 2019-1 marzo 2020). Ediz. a colori
Dipinti, sculture, oggetti di arte applicata, arazzi, miniature e libri a stampa, restituiscono un ritratto composito di Pietro Aretino (1492-1556), grande intellettuale, caustico provocatore, attore non secondario sulla scena diplomatica del Cinquecento. Una mostra e un catalogo che, a più voci, attingendo all'italianistica e alla storia dell'arte, restituiscono la sfaccettata identità di un protagonista il cui rilievo storico va ben oltre la fama, pur innegabile, di autore licenzioso. Nell'epoca che vede l'affermazione di Michelangelo e Raffaello a Roma e la diffusione oltre confine della cultura maturata nello sfarzo della corte di Giulio II, Leone X e Clemente VII, l'Aretino vive da par suo fra Arezzo, Perugia, Roma, Mantova e Venezia. Amico di Raffaello e Sebastiano del Piombo come del Sansovino e di Tiziano, protetto di Giulio de' Medici, compagno di Giovanni dalle Bande Nere, a Venezia trova infine una patria ideale. Spregiudicato e riottoso nei rapporti con il potere, mentre primeggiano in Europa Francesco I e Carlo V, il favore dei quali godrà in fasi diverse, ne tesse le trame con grande abilità. Al contempo alimenta la satira popolare dando voce al Pasquino, ed è un virtuoso cultore delle lettere, che declina in chiave parodistica e salace così come di temi d'argomento religioso. Provocatore nato, blasfemo e ricattatore per alcuni, è innanzitutto un eccezionale interprete del suo tempo. Il tempo anche del Bembo e dell'Ariosto, che nel suo poema ricorda «il flagello de' principi, il divin Pietro Aretino». La mostra ""Pietro Aretino e l'arte del Rinascimento"""" è dedicata a un artista, ma innanzitutto a un uomo, vissuto al centro delle cose nel pieno della """"Maniera moderna"""", secondo la definizione di Giorgio Vasari nelle sue Vite, pubblicate nel 1550 e nel 1568. Il catalogo, come la mostra, è scandito in cinque sezioni che illustrano i principali momenti della vicenda di Pietro, e l'avvicendarsi di scenari che vanno dagli esordi tra Arezzo e Perugia, all'approdo alla corte pontificia e al trasferimento nel Nord Italia, dapprima a Mantova e, infine, a Venezia. L'iconografia della pubblicazione è particolarmente ricca, le schede di catalogo si avvalgono delle competenze di 50 autori di diversa estrazione."" -
Ambrogio Lorenzetti. I capolavori delle Gallerie degli Uffizi. Ediz. illustrata
Le Gallerie degli Uffizi conservano tre opere di Ambrogio Lorenzetti (Siena 1290-1348) che hanno avuto un'importanza notevole sugli sviluppi della pittura italiana del Trecento. Si tratta delle Storie di san Nicola (1332-1334), la Pala di san Crescenzio (1342), di cui resta solo la tavola con la Presentazione di Cristo al Tempio, e il Trittico di san Procolo (1332). Gli studi svolti da Max Seidel e Serena Calamai evidenziano il ruolo svolto da questi dipinti anzitutto in ambito senese e poi toscano, propongono approfondimenti sul contesto sociale cittadino, i rapporti con la comunità ebraica. -
Le grottesche degli Uffizi. Ediz. inglese
Pochi alzano la testa per guardare il soffitto, agli Uffizi, ma le volte dei corridoi della galleria fiorentina presentano una decorazione dipinta davvero particolare. Il primo corridoio, quello sul lato Est, fu affrescato fra il 1579 e il 1581 da Antonio Tempesta, inizialmente, e poi da Alessandro Allori e dalla sua bottega. Le decorazioni sono ""a grottesca"""", secondo una moda allora recente ma derivata dall'antichità romana. I soggetti sono apparentemente sfuggenti, ricchi di simbologie complesse ma anche di episodi curiosi e figurine appunto buffe, grottesche, bizzarre: mascheroni, mostri, animali, fauni, strani edifici, paesaggi misteriosi. Il tutto risolto con un grande equilibrio compositivo. La decorazione dei due corridoi successivi (Sud e Ovest), completata nel Seicento con un episodio di intervento settecentesco, raccontano invece le glorie della Toscana granducale. Questo volume, di particolare eleganza, ricchissimo di dettagli e di grandi immagini inedite, racconta la storia della decorazione del complesso architettonico e rivela i segreti significati di ogni campata dipinta, conducendoci in un mondo immaginario, sospeso tra realtà e mitologia."" -
Leonardo e i suoi libri
Catalogo della mostra, Firenze, Museo Galileo - 6 giugno – 22 settembre 2019 Nell'anno delle celebrazioni mondiali del cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, una mostra fiorentina affronta un tema curioso e avvincente: come lavorava Leonardo? Che competenze di studio possedeva? Che libri leggeva e possedeva? Leonardo non era un ""omo sanza lettere"""", come definiva se stesso con un po' di ironia. Era un appassionato lettore, cacciatore e collezionista di libri. Alla fine della sua vita, arriverà a possedere quasi duecento volumi: un numero straordinario per un ingegnere-artista del Quattrocento. La biblioteca di Leonardo è in realtà una biblioteca 'perduta': un solo libro di sua proprietà è stato finora identificato, il trattato di architettura e ingegneria di Francesco di Giorgio Martini conservato nella Biblioteca Laurenziana di Firenze, con postille autografe dello stesso Leonardo.Per la prima volta, la mostra presso il Museo Galileo di Firenze tenta la ricostruzione di questa biblioteca: i documenti della famiglia, i primi libri del giovane Leonardo (Dante, Ovidio), i grandi maestri (Alberti, Toscanelli, Pacioli). Viene inoltre ricostruito lo studio di Leonardo con gli strumenti di scrittura e da disegno da lui utilizzati. La mostra, a cura di Carlo Vecce, è realizzata dal Museo Galileo in collaborazione con Commissione per l'Edizione Nazionale dei Manoscritti e dei Disegni di Leonardo da Vinci, Accademia Nazionale dei Lincei e Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze."" -
Leonardo e i suoi libri. Ediz. inglese
Catalogo della mostra, Firenze, Museo Galileo - 6 giugno – 22 settembre 2019 Nell'anno delle celebrazioni mondiali del cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, una mostra fiorentina affronta un tema curioso e avvincente: come lavorava Leonardo? Che competenze di studio possedeva? Che libri leggeva e possedeva? Leonardo non era un ""omo sanza lettere"""", come definiva se stesso con un po' di ironia. Era un appassionato lettore, cacciatore e collezionista di libri. Alla fine della sua vita, arriverà a possedere quasi duecento volumi: un numero straordinario per un ingegnere-artista del Quattrocento. La biblioteca di Leonardo è in realtà una biblioteca 'perduta': un solo libro di sua proprietà è stato finora identificato, il trattato di architettura e ingegneria di Francesco di Giorgio Martini conservato nella Biblioteca Laurenziana di Firenze, con postille autografe dello stesso Leonardo.Per la prima volta, la mostra presso il Museo Galileo di Firenze tenta la ricostruzione di questa biblioteca: i documenti della famiglia, i primi libri del giovane Leonardo (Dante, Ovidio), i grandi maestri (Alberti, Toscanelli, Pacioli). Viene inoltre ricostruito lo studio di Leonardo con gli strumenti di scrittura e da disegno da lui utilizzati. La mostra, a cura di Carlo Vecce, è realizzata dal Museo Galileo in collaborazione con Commissione per l'Edizione Nazionale dei Manoscritti e dei Disegni di Leonardo da Vinci, Accademia Nazionale dei Lincei e Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze."" -
Leonardo da Vinci e il moto perpetuo
Fin dal Medioevo l'idea di riprodurre con dispositivi meccanici il moto perpetuo delle sfere celesti ha stimolato l'immaginazione e l'ingegno di numerosi studiosi. Leonardo da Vinci cercò di stabilire se fosse davvero possibile realizzare macchine a moto perpetuo, ma comprese presto che il moto perpetuo non può esistere, anticipando così la dimostrazione fornita dallo scienziato James Clerk Maxwell solo nel XIX secolo. Oltre a spettacolari disegni vinciani di dispositivi a funzionamento perenne senza applicazione di forza e a modelli tridimensionali di alcuni di quei meccanismi, sono illustrate simulazioni digitali in 3D per osservare le soluzioni più ingegnose concepite da Leonardo e seguire lo sviluppo dei suoi geniali ragionamenti. -
Leonardo da Vinci and perpetual motion
Fin dal Medioevo l'idea di riprodurre con dispositivi meccanici il moto perpetuo delle sfere celesti ha stimolato l'immaginazione e l'ingegno di numerosi studiosi. Leonardo da Vinci cercò di stabilire se fosse davvero possibile realizzare macchine a moto perpetuo, ma comprese presto che il moto perpetuo non può esistere, anticipando così la dimostrazione fornita dallo scienziato James Clerk Maxwell solo nel XIX secolo. Oltre a spettacolari disegni vinciani di dispositivi a funzionamento perenne senza applicazione di forza e a modelli tridimensionali di alcuni di quei meccanismi, sono illustrate simulazioni digitali in 3D per osservare le soluzioni più ingegnose concepite da Leonardo e seguire lo sviluppo dei suoi geniali ragionamenti. -
Alaska. La resa dei conti
«La paura non può impedirmi di vivere la mia vita»: è quello che si ripete ogni giorno la psichiatra Evelyn Talbot, soprattutto da quando si è trasferita ad Hanover House, la clinica di massima sicurezza in mezzo ai ghiacci dell'Alaska, dove studia le menti dei più efferati serial killer. Chi meglio di lei può guardare il male dritto negli occhi, dopo essere sopravvissuta alle torture di Jasper, il ragazzo che a sedici anni l'ha ridotta in fin di vita, sfuggendo poi a ogni tentativo di cattura? Adesso, a quarant'anni, si sente pronta a realizzare il sogno di avere un figlio con il suo compagno, l'affascinante sergente Amarok. Ma la gravidanza non arriva e nel frattempo, nei dintorni della clinica, cominciano a succedere fatti inquietanti. Una turista è scomparsa durante una bufera di neve, e quando Amarok giunge allo chalet ha subito un pessimo presentimento: la porta del capanno della legna è stata fatta a pezzi con un'ascia. I sospetti cadono sul fidanzato della ragazza, ma quando dalla neve riemerge non un cadavere di donna, bensì due, Amarok inizia a temere che ci sia in giro qualcuno di molto più pericoloso. Qualcuno con lo stesso modus operandi di Jasper. Molti anni prima Evelyn si era fatta una promessa: non essere mai più una vittima. Ma è davvero possibile sopravvivere due volte alla furia di un killer? Il nuovo agghiacciante capitolo della serie bestseller, che ha catturato milioni di lettori in tutto il mondo.