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La mente. Complessità e irriducibilità dell'attività mentale normale e patologica
Dalla presentazioneHa grande interesse ed utilità questo scritto di L. Galzigna che incoraggia e approfondisce la riflessione sul fatto che se il cervello è l'organo che assolve le funzioni della mente, mente e cervello non sono la stessa cosa, anzi parlano linguaggi diversi e necessitano di approcci e modelli di lettura diversi.Il testo cerca di inquadrare il problema della mente nella storia del pensiero filosofico sottolineando la sua importanza cruciale in tutti i sistemi di pensiero che si sono succeduti. Vengono poi descritti molti risultati delle neuroscienze attuali oltre alle più rilevanti conoscenze neuroanatomiche e neuro fisiologiche. L'autore riporta anche alcuni risultati del suo lavoro di ricerca e presenta un'ipotesi sulla natura della mente come interazione tra cervello, corpo, ambiente e storia. I riferimenti alla letteratura, alla filosofia orientale e ad elementi del pensiero magico alleggeriscono la trattazione che, a causa del tipo di formazione dell'autore Ë particolarmente focalizzata sugli aspetti neurobiologici e neurochimici dell'attività mentale, considerando anche con attenzione egli effetti di farmaci e tossici sulla stessa.E' comunque indispensabile che la dimensione biologica dellíesperienza venga integrata a quella psicologica in una complementarietà che escluda imperialismi e riduzionismi.Qualsiasi polarizzazione radicale sarebbe infatti negativa per la psichiatria e ancor più per i suoi pazienti, così che la storia clinica deve conciliare la osservazione scientifica e la conoscenza umana.L. PAVAN -
Psicologia generale e clinica
Il volume analizza il mondo articolato della scienza psicologica, che, affondando le radici in un substrato meramente biologico, si sviluppa verso problematiche socio-culturali. Inizia dalla psicologia biologica e si snoda attraverso i grandi temi della psicologia clinica, terapeutica e psicometrica. Il contenuto del testo ha basi prettamente pre-cliniche e cliniche, in quanto dalla psicologia comparata ed etologica e dagli studi su animali di laboratorio, condotti personalmente dagli autori, approda all'uomo e al suo sviluppo dalla vita intrauterina alla vecchiaia, raccontandolo in tutte le sue opportunità bio-fisiologiche e psico-sociali.Particolarmente interessanti risultano gli studi compiuti sugli animali da esperimento e le cui risultanze sono, sia pure in forma ipotetica, estrapolate all'uomo. Studi che implicano sia le funzioni cognitive, quali l'apprendimento, la memoria, sia quelle affettive, quali l'aggressività e le emozioni, sia quadri patologici, quali l'alcolismo, la schizofrenia ecc. Infatti gli AA. presentano un originale percorso scientifico, che inizia con ricerche comportamentali su animali da laboratorio in condizioni anche patologiche (cfr. per es., le ricerche condotte su comportamento e medicina psicosomatica) e proseguono con indagini sull'uomo sia sano che malato (cfr. ricerche cliniche, evolutivi, sociali, epidemiologiche e di statistica psicometrica).Tali ricerche di psicologia e psicopatologica umana vertono non soltanto sul quadro clinico individuale, ma anche sull'ambito sociale di prevenzione alla salute. Inoltre investono trattamenti psicologici ai pazienti in regime di ricovero ed in regime di Day Hospital e l'adeguato sostegno psicopedagogico ai loro familiari. Ciò in quanto gli AA. operano da lunghi anni come psicologi clinici nell'ospedale generale, al fine di prevenire il cronicizzarsi dei disturbi psicologici che spesso accompagnano le varie malattie medico-chirurgiche.Il testo interseca le parti teorico-generali della materia, con la trattazione della sperimentazione effettuata dagli AA. nei loro anni di lavoro e di ricerca, in campo pre-clinico e clinico e in campo didattico. Il corpus delle parti teoriche risulta ben strutturato nella consequenzialità concettuale e temporale dei contenuti scientifici. In sintesi, lo scopo principale del volume è stato quello di chiarire i presupposti scientifici e le modalità clinico-pratiche di applicazione della psicologia ai vari campi della medicina, compreso, analizzandolo anche, il significato del rapporto medico-paziente.Si tratta di un'opera che dalle premesse culturali si addentra ad affrontare i problemi psicologici che il medico non può più oggi ignorare e che, anche per la sistematicità dei contenuti e la chiarezza dell'esposizione, risulta particolarmente indicata per gli studenti dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, nonché per gli studenti dei diplomi di laurea e dei corsi di laurea affini.E un'opera in cui il lettore potrà identificarsi con gli autori nella loro ricerca e nella loro attività e cogliere così il senso profondo dei rapporti fra psicologia e medicina.MARCELLO CESA-BIANCHI -
Medicina ortopedica. In continuità con gli insegnamenti di James Cyriax
La Medicina Ortopedica è divenuta in pochi anni un argomento della fisioterapia. Il dottor James Cyriax è stato uno strenuo assertore del trattamento delle lesioni muscolo-scheletriche, usando una notevole varietà di interventi e tecniche condivise largamente con i colleghi della fisioterapia. Con la sua morte avvenuta nel 1985 si è corso il rischio di veder fossilizzare le conoscenze sull'argomento, ma con piacere bisogna registrare che la sua filosofia ha trovato continuità in due abili fisioterapiste formatesi al St Thomas' Hospital dove Cyriax lavorava. Monica Kesson e Elaine Atkins hanno raccolto il testimone lasciato da Cyriax scrivendo un libro di notevole utilità per i medici ortopedici e per i fisioterapisti, mantenendo così vivo l' approccio Cyriax . Il libro è diviso in due sezioni, la prima riguardante i principi della Medicina Ortopedica, e la seconda la parte pratica.Nella seconda sezione sono descritte a turno varie regioni del corpo e di ognuna si dettaglia l'anatomia attinente, l'esame clinico, le comuni lesioni, e il trattamento. Ciò che rende questo testo originale è la descrizione della tecnica infiltrativa applicabile sia dal fisioterapista sia dal medico chirurgo, dal momento che questa viene considerata parte della pratica fisioterapica per coloro i quali siano opportunamente addestrati. Questo libro completa, e non sostituisce, l'opera del Dr. Cyriax, ma ha un approccio nuovo e stimolante.Mi congratulo con entrambe le autrici per il lavoro svolto. Poteva accadere che, scoraggiate dalla personalità del Dr - Cyriax, evitassero di cimentarsi nell'opera. Sono sicuro che tutti i fisioterapisti interessati alla Medicina Ortopedica troveranno questo testo utile e interessante. E' ben scritto e prodotto e me ne congratulo con tutti coloro che sono stati coinvolti a vario titolo nella sua produzione. -
Dizionario ragionato di erboristeria e di fitoterapia
Dizionario Ragionato di erboristeria e di fitoterapiaIl dizionario di impianto enciclopedico è frutto di molti anni di lavoro che hanno portato gli .autori a strutturare l'opera in più di 75.000 voci con più di 1200 tavole a colori. L'opera contiene una esposizione chiara e concisa del vasto e complesso campo delle piante medicinali e riporta le nozioni essenziali di farmacognosia, fitochimica, botanica, farmaceutica, omeopatia ed erboristeria e dei rimedi naturali per la salute.Il volume, riporta in ordine alfabetico una grande quantità di termini entrati nell'uso corrente e di cui non è sempre facile comprendere il reale significato e la relativa importanza. Il crescente ricorso all'automedicazione e al diffuso uso e consumo delle droghe naturali rende quanto mai preziosa la consultazione di questo dizionario ragionato, elaborato da studiosi e ricercatori altamente qualificati. L'opera, oltre ai dati essenziali delle piante più importanti, ne riporta anche le immagini a colori, schemi riassuntivi sulle loro caratteristiche e le relative indicazioni curative. Essa è particolarmente utile a far comprendere vocaboli oscuri e concetti terapeutici nuovi. -
Le malattie respiratorie da droga
PresentazioneScrivere un libro su argomenti nuovi è un' impresa ardua, più che difficile, perché se da un lato l'opera puó essere apprezzata, dall'altro ha molte possibilità di essere ignorata. Una novità scientifica, infatti. prima di entrare a far parte del mondo delle tematiche conosciute, deve superare alcune difficoltà legate al vaglio delta critica più diversa. Tuttavia, al di là di ogni aspettativa, l'obiettivo principale dell'Autore dev'essere quepo di fornire al destinatario uno strumento che apra la strada all'approfondimento di argomenti sconosciuti. Il Dr. Mario Bisconti, con la sua monografía, ha accettato questa sfida; ma già dal 1995, guando presso la nostra Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Respiratorio, ha cominciato a svolgere dei seminari Bulle patologie da droga non AIDS correlate, ha indicato un filone conosciuto nei paesi stranieri ma non nel nostro, ma che con il passar del tempo sarà sicuramente apprezzato anche in Italia, perché l'interesse scientifico per le malattie da droga è di grande attualità. Perció egli merita il plauso, e l'inserimento di un capitolo da luí redatto dedicato a questo nuovo importante argomento delta medicina, nel Trattato Completo degli Abusi e delle Dipendenze, promosso dall'A.S.L. di Reggio Emilia, è già un segno di apprezzamento per questa sua intuizione. Le Malattie Respiratorie da Droga hanno avuto la loro maggiore diffusione a partire dalla seconda metà del XX secolo. Sebbene la letteratura medica sia ancora in fase embrionaria, essa appare già ricca di casistiche e di spunti per ulteriori e nuove forme di ricerca. Pertanto, si profila la nascita di un nuovo capitolo, quepo delle ""Patologie Emergenti da Sostanze d'Abuso in Pneumologia"""". Le malattie da droga meritano un'attenzione particolare non soltanto da parte del mondo scientifico, ma anche istituzionale, in quanto le conseguenze da esse derivanti, sono oltre che di carattere sanitario anche di rilevanza sociale, perché, se la droga in questi ultimi tem pi ha avuto una diffusione """"epidemica"""", anche le malattie respiratorie ad essa correlate sono in aumento.Tuttavia, a differenza di altri paesi, in Italia esse sono ancora poco studiate; perció, allo scopo di diffonderne la conoscenza, sarebbe utile inserirle nelle ore di didattica da svolgere durante il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e nelle Scuole di Specializzaz]one in Malattie dell'Apparato Respiratorio. Questo libro, che con il tempo sicuramente sarà ampliato, perché gli effetti delle droghe sono ancora in fase di studio e le casistiche sono destinate a diventare sempre più numerose, è destinato agli stu denti di medicina, agli specializzandi in Malattie dell'Apparato Respiratorio e agli Pneumologi con l' auspicio che tali patologie, oltre ad essere ricercate nella pratica clinica, siano debellate insieme con la diffusione della droga. Tuttavia, visto che """"l'industria della droga"""" è sempre più attiva nell'individuazione di nuove sostanze che si affacciano quasi quotidianamente all' orizzonte, e visto il dilagante uso che ne vien fatto ed i rischi alla salute da esse derivanti, diventa necessario, per ogni operatore, conoscere queste nuove cause di malattia, per evitare che egli si trovi di fronte a quadri clinici relativi a patologie di cuí... -
ATM: patologie articolari e muscolo-ligamentose. Guida illustrata alla diagnosi e alla terapia
Nel vasto capitolo della odontostomatologia, la gnatologia è stata a lungo considerata una disciplina esoterica, per la difficoltà di apprendimento e per la mancanza di testi chiari e didattici.Oggi, il volume al quale Guglielmo Gagnesi dà vita rappresenta un'opera idonea per studenti, dottori in odontoiatria e specialisti in ortognatodonzia, che vi potranno trovare importanti informazioni sulle metodologie più in uso per la diagnostica ed il trattamento delle patologie articolari, utili per accrescere il proprio patrimonio di conoscenze. Il volume non si limita, infatti ad una trattazione sistematica dei sintomi e delle modalità per rilevarli, ma chiarisce il loro significato fisiopatologico così da favorire, attraverso l'elaborazione di tutti i dati disponibili, una conclusione diagnostica.Un ampio spazio viene poi dedicato all'azione terapeutica, così da guidare, anche i meno esperti, verso la soluzione del caso. Ogni capitolo è svolto con competenza e caratterizzato da una esemplificazione pratica che trasforma il testo in un mezzo pragmatico ed efficace.Un'opera quindi aggiornata, viva, caratterizzata dalla profonda esperienza dell'Autore, un'opera che merita di essere consigliata ai cultori della disciplina e sicuramente destinata ad incontrare larghi consensi ed ampia diffusione.Prof. Giuseppe Siciliani Direttore della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia dell'Università di Ferrara -
Atlante di anestesia. Vol. 1: Terapia intensiva.
Atlanti di Anestesia collana diretta da Ronald D. MillerVol I Miller/KirbyTerapia IntensivaCap. 1 Risultati delle unità di terapia intensivaCap. 2 Terapia RespiratoriaCap. 3 Supporto farmacologico al paziente sottoposto a ventilazione meccanicaCap. 4 Interruzione o proseguimento della terapia intensivaCap. 5 Rianimazione cardiopolmonare in ospedale: importanza delle unità di terapia intensivaCap. 6 Supporto nutrizionaleCap. 7 Terapia intensiva pediatricaCap. 8 Terapia intensiva neonataleCap. 9 Terapia intensiva neurochirurgicaCap. 10 Terapia idroelettrolitica, colloidale nella terapia intensivaCap. 11 Terapia delle ustioni.Cap. 12 Tecniche e procedure delle unità di terapia intensivaVol II Miller/SchwinnBasi Scientifiche dell'AnestesiaCap. 1 Transduzione cellulareCap. 2 Principi fisici nell'anestesiologiaCap. 3 Farmacocinetica e farmacodinamica per l'anestesistaCap. 4 Il sistema nervoso autonomoCap. 5 Fisiologia e farmacologia cardiovascolareCap. 6 Il polmone durante l'anestesia ed in condizioni avverseCap. 7 Neuroanatomia e neurofisiologiaCap. 8 Trasmissione neuromuscolareCap. 9 Emostasi e trombosiCap. 10 Ferite ed infiammazioneCap. 11 Meccanismi di trasmissione del doloreCap. 12 Principi di biologia molecolareCap. 13 Meccanismi dell'azione anesteticaCap. 14 Farmacologia e fisiologia deli agenti anestetici per via inalatoriaCap. 15 Farmacologia e fisiologia deli anestetici endovenosiCap. 16 Meccanismi dell'azione anestetica localeVol III Miller/LichtorPreparazione Preoperatoria e Monitoraggio IntraoperatorioCap. 1 La stazione di anestesiaCap. 2 Rischio anestesiologicoCap. 3 Valutazione preoperatoriaCap. 4 Malattie concomitantiCap. 5 Medicazione preoperatoriaCap. 6 Monitoraggio cardiovascolareCap. 7 Monitoraggio elettrocardiograficoCap. 8 Monitoraggio respiratorioCap. 9 Cinetica degli anestetici inalatiCap. 10 Il monitoraggio neurofisiologicoCap. 11 Profondità dell'anestesiaCap. 12 Valutazione della funzione renaleCap. 13 Monitoraggio neuromuscolareCap. 14 Monitoraggio della temperaturaCap. 15 La funzione coagulativa e il suo monitoraggioVol IV Miller/TremperPrincipi di Tecniche ed Emergenze AnestesiologicheCap. 1 Sistemi di somministrazione di farmaci per via endovenosaCap. 2 Sistemi di erogazione degli anestetici inalatoriCap. 3 Principi di strumentazione per il monitoraggioCap. 4 Anestesia spinale, epidurale, caudaleCap. 5 I blocchi nervosi perifericiCap. 6 Posizionamento del pazienteCap. 7 Terapia trasfusionale nel periodo perioperatorioCap. 8 Ipotensione controllataCap. 9 Ipertermia malignaCap.10 Emergenze delle vie aereeCap.11 Emergenze emodinamicheVol V Miller/MuravchickAnestesia nelle specialità Cap. 1 Anestesia nella cardiochirurgiaCap. 2 Chirurgia vascolareCap. 3 Trapianto di organiCap. 4 Anestesia ostetrica e rianimazione neonataleCap. 5 OrtopediaCap. 6 Traumi ed emorragie massiveCap. 7 Neurochirurgia e neuroradiologia interventisticaCap. 8 Urologia ed uroradiologiaCap. 9 Chirurgia della testa e del colloCap. 10 Anestesia pediatrica e trattamento del doloreCap. 11 Il paziente anzianoVol VI Miller/AbramTrattamento del DoloreCap. 1 Meccanismi periferici di percezione del doloreCap. 2 Meccanismi di processo del doloreCap. 3 Meccanismi e trattamento del dolore neuropaticoCap. 4 Trattamento del dolore acuto postoperatorio e post traumaticoCap. 5 Dolore al dorsoCap. 6 Dolore simpatico persistenteCap. 7 Dolore visceraleCap. 8 Diagnosi clinica e cura del mal di testaCap. 9 Trattamento del dolore nel cancroCap. 10 Stimolazione del midollo spinaleCap. 11 Aspetto psicologico e terapia nel trattamento del doloreCap. 12 Organizazzione del trattamento del dolore in clinica e nel luogo di . lavoroCap. 13 Riabilitazione fisica in sindrome da dolore cronicoCap. 14 Valutazione dei risultati nel trattamento del doloreCap. 15 Herpes zoster acuto e nevralgia posterpeticaVol VII Miller/GreeleyAnestesia PediatricaCap. 1 Fisiologia del paziente pediatricoCap. 2 Farmacologia pediatricaCap. 3 Trattamento perioperatorioCap. 4 Anestesia regionaleCap. 5 Anestesia neonataleCap. 6 Cardiopatie congeniteCap. 7 Anestesia in neurochirurgia pediatricaCap. 8 Anestesia in chirurgia generaleCap. 9 Chirurgia genitourinaria,... -
Atlante di oftalmologia
PresentazioneHo avuto la fortuna di visitare personalmente per una settimana il Bascom Palmer Eye Institute dell'Università di Miami, e trovo molto coerente, con la quantità e la qualità dell'attività di questo prestigioso Istituto, famoso in tutto il mondo, la pubblicazione di un compendio quale l'Atlante di Oftalmologia. Un plauso va all'Editore ed ai Curatori dell'edizione italiana, che hanno avuto la lungimiranza di rendere più facilmente fruibile a tutti gli oculisti italiani una panoramica tanto ampia e completa della clinica oftalmologica.La struttura dell'Atlante comprende una esaustiva illustrazione dei quadri patologici e delle relative tecniche diagnostiche e terapeutiche appartenenti ad ogni settore dell'oftalmologia; la sua prerogativa sta nella trattazione sintetica, essenziale ed estremamente funzionale ad ogni esigenza di consultazione rapida.L'inquadramento delle patologie risulta in definitiva chiaro e sistematizzato in schemi facilmente comprensibili.Un quadro così completo ed un apparato iconografico così altamente definito risultano utili, in egual modo, alle necessità degli studenti, dei docenti e dei ricercatori universitari e di tutti gli oftalmologi in generale.La pubblicazione dell'edizione italiana esce a solo un anno di distanza da quella originale inglese. Pertanto le trattazioni mantengono integra la loro attualità; e se dovessero emergere necessità di approfondimento, i riferimenti bibliografici giungono utili per ogni ulteriore ricerca.Sono sicuro che ognuno di noi, nella propria pratica clinica, troverà utile questo Atlante, reso ancora più accessibile e snello perché egregiamente tradotto in italiano e mi auguro che contribuisca a far sì che gli scambi ed i contatti tra i centri di ricerca e divulgazione scientifica siano sempre più serrati e proficui.Prof. Emilio BalestrazziPresidente della Società Oftalmologica Italiana (S.O.I.)Direttore della Clinica Oculistica, Ospedale S. Salvatore, L'AquilaDirettore della Cattedra e della Scuola di Specializzazione in OftalmologiaUniversità degli Studi di L'Aquila -
Il criptorchidismo
PrefazioneIl criptorchidismo rappresenta la più frequente anomalia dell'apparato riproduttivo nell'uomo e costituisce, a tutt'oggi, una patologia di particolare interesse per i pediatri, pediatri endocrinologi, chirurghi pediatri, urologi pediatri, andrologi, genetisti, oncologi sia per i molteplici quadri clinici a cui può essere associata questa anomalia, nelle forme a patogenesi complessa, sia per l'aumentato rischio d'infertilità e di neoplasia in età adulta presente anche in caso di criptorchidismo isolato. Per tali motivi questa condizione può essere considerata una vera e propria patologia sociale. Infatti, tenendo presente che risulta affetto da criptorchidismo il 3-5% dei nati a termine e il 9-30% dei nati pretermine e che in Italia nell'anno 2000 le nascite siano state di circa 280.000 maschi, si può calcolare che nel nostro paese siano nati in quell'anno almeno 15.000-30.000 bambini criptorchidi.Sebbene molti di questi neonati presenteranno una discesa spontanea dei testicoli nel 1° anno di vita, teoricamente alcune migliaia di bambini resteranno criptorchidi e necessiteranno di appropriati percorsi diagnostici e terapeutici.Purtroppo al criptorchidismo viene probabilmente dedicata un'attenzione inferiore a quella che realmente merita, basti pensare a quanto siano rari gli studi longitudinali e controllati dall'età pediatrica a quella adulta per verificare l'effettivo risultato delle varie terapie sulla futura fertilità. Inoltre, l'impatto del criptorchidismo sulla vita adulta viene a volte sottostimato dagli stessi medici, per cui i bambini a volte giungono a un preciso inquadramento clinico e/o vengono avviati lungo un razionale percorso diagnostico e terapeutico, troppo tardi. Ancora oggi l'andrologo si trova, infatti, a dover affrontare i problemi di fertilità di adulti ex-criptorchidi che non sono stati adeguatamente trattati in età pediatrica. Vi è quindi la necessità di una sensibilizzazione della classe medica, e forse anche dei genitori, su questo importante problema sanitario.Partendo da queste premesse e tenendo in considerazione i progressi che si sono verificati negli ultimi anni sulle basi fisiopatologiche che regolano la discesa del testicolo, sull'inquadramento clinico della malattia, sulle indicazioni alla terapia ormonale, sulle tecniche chirurgiche e sul follow-up a lungo termine di questi pazienti, abbiamo cercato di condensare in un volume aggiornato, ma nello stesso tempo di facile consultazione, le più recenti indicazioni emerse in letteratura su questo argomento.Ciò non è stato sicuramente facile, considerando, ad esempio, che effettuando una ricerca computerizzata su Medline, limitata agli ultimi 20 anni, alla voce ""cryptorchidism"""" risultano oltre 3600 voci bibliografiche, che spesso riportano dati e/o opinioni contrastanti tra loro.Nell'impostazione e nella preparazione della monografia abbiamo cercato, quindi, di coprire soprattutto gli aspetti clinici pratici, pur non trascurando alcune linee emergenti dal punto di vista della ricerca. Alla stesura dei vari capitoli hanno collaborato qualificati specialisti ed esperti nel campo del criptorchidismo.Ringraziamo sinceramente tutti per l'entusiasmo e l'impegno con cui hanno aderito al nostro invito e siamo certi che la loro fatica sarà adeguatamente ricompensata dall'apprezzamento dei lettori.Ci auguriamo che il volume possa rappresentare un agile strumento di lavoro per coloro che si occupano di criptorchidismo e di aggiornamento per i colleghi che comunque devono, in prima battuta, ricercare e individuare la malattia, come i neonatologi e i pediatri di... -
Chirurgia neonatale delle malformazioni dell'intestino primitivo di maggiore incidenza
PresentazioneQuando voglio saggiare l'effettiva preparazione di uno Studente gli chiedo quali sono le malformazioni viscerali - fatte oggetto di chirurgia neonatale - attribuibili ad errori di sviluppo delle tre componenti dell'intestino primitivo.Nella maggioranza dei casi l'esaminato si trova in grossa difficoltà e spesso fa ""scena muta"""".Eppure egli sa ben rispondere sull'aspetto diagnostico, clinico e terapeutico, di quelle patologie congenite; ma manca di precise conoscenze sui loro raccordi con le varie tappe dell'organogenesi, forse perché, a lezione, né l'Embriologo ha pensato di sviluppare le devianze malformative del disco germinale trilaminare, né il Chirurgo pediatrico ha mai cercato d'inquadrare le principali anomalie dell'apparato intestinale, bilio-pancreatico e broncopolmonare, in riferimento alla loro comune origine dal foglietto germinativo endodermico. Con ciò creando mancanza di comprensione di alcuni aspetti patogenetici quali, ad esempio, la possibile coesistenza di associazioni malformative fra apparati che, pur così distinti e distanti dal punto di vista anatomico, in realtà, sotto quello embriologico, non lo sono affatto: perché sono tutti originari dall'intestino primitivo.Ricordo che Claudio Spinelli aveva avvertito il bisogno di colmare questa lacuna - riportando lo spettro delle principali anomalie congenite viscerali alla loro origine dall'intestino primitivo - fin da quando frequentava le lezioni sulla chirurgia neonatale, in qualità di Specializzando in Chirurgia pediatrica, in Bologna, negli anni '80. E so anche - per i rapporti clinici e scientifici che poi ha conservato col nostro Istituto - che questa necessità di chiarezza si é fatta in lui più immanente quando al crescente personale cimento operativo nella Disciplina si sono aggiunti carici didattici in materie chirurgiche e pediatriche presso l'Università di Pisa.Penso che per Claudio Spinelli la stesura di queste pagine sia costata poca fatica, trattandosi di una """"messa a punto"""" voluta, innanzitutto, per sé stesso: e quindi fatta con tutto il piacere che proviene da un arricchimento culturale.Di questo elaborato io apprezzo l'originalità, per i motivi prima esposti; ed anche la valenza didattica, per l'essenzialità e la qualità del contenuto e per l'ideazione, personalizzata e semplice, dei disegni che corredano il testo.L'opera é un utile rudimento per lo Studente e lo Specializzando in Pediatria (medica e chirurgica); é una piattaforma sulla quale potrà posarsi chi abbia bisogno di un inquadramento generale di queste patologie e dalla quale potrà partire chi voglia entrare nello specifico, attingendo all'elenco di recenti e selezionati riferimenti bibliografici internazionali, consultati dall'Autore e quindi proposti come """"Letture consigliate"""".Spero che questa Monografia """"chirurgica"""", così diversa da tante altre in questo campo - e già a partire dal titolo, volutamente riferito alla sola matrice embriologica, col rischio di risultare poco """"allettante"""" per il clinico e il professionista - possa godere del rispetto che meritano quelle attività editoriali che, più che il profitto, cercano un Lettore giovane, """"curioso"""", col quale entrare in sintonia.Prof. Remigio DòminiOrdinario di Chirurgia Pediatricanell'Università degli Studi di BolognaDirettore della Scuola di Specializzazionein Chirurgia PediatricaBologna, 10 luglio 2001"" -
Microbiologia clinica
Dalla PresentazioneLa.Microbiologia Clinica rappresenta una disciplina molto sviluppata nei Paesi anglosassoni, ma ancora un po' al freno nel nostro Paese, in buona parte perché compressa tra la Microbiologia Medica e le Malattie Infettive. La Microbiologia Clinica, invece, ha tutte le caratteristiche per esigere uno spazio suo anche in Italia, dove deve definitivamente sancire il suo ruolo di punta applicativa a livello clinico della Microbiologia Medica. Ogni sforzo quindi, che porti alla valorizzazione di questa disciplina, mi trova consenziente e partecipe. Sono pertanto particolarmente lieta di poter presentare questo volume, opera del Prof. Roberto Cevenini, Ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica nella Facoltà medica dell'Università degli Studi di Bologna, docente di Microbiologia Clinica, molto attento e stimato dagli studenti, oltreché amico e collega di Istituto, prima, di Dipartimento, poi. Questo testo di Microbiologia Clinica colma una lacuna nel panorama dei testi di Microbiologia italiani ed è stato progettato con razionalità ed evidente esperienza nello specifico settore. I capitoli sono realizzati in modo organico e molto funzionale. Per profondità e completezza dei contenuti e per la chiarezza dell' esposizione, sono certa che questo volume incontrerà il favore degli studenti pre-laurea e degli specializzandi. Ma penso anche che, visto il rapido sviluppo del settore e i non pochi problemi diagnostici tuttora aperti, sarà anche di aiuto ai medici già laureati nell'ambito di quel difficile compito di aggiornamento continuo al quale sono giustamente richiesti di sottostare.Maria Paola Landini -
Physiologie medicale
La physiologie, qui est « la science de la logique du vivant », est enseignée aux étudiants dès les premières années de leurs études universitaires. La physiologie humaine a connu son ère de gloire au dix-neuvième et au vingtième siècle à partir des travaux de Claude Bernard qui a su mettre en exergue le rôle fondamental de l’homéostasie du milieu intérieur. Pendant les années 50, 60 jusqu’aux années 70, 80 du siècle dernier, la physiologie d’organe a su intelligemment intégrer différents outils et concepts venus des disciplines voisines (comme l’anatomie et l’histologie, d’une part, et la biochimie et la biophysique, d’autre part) pour établir les relations entre structure et fonction et pour établir un pont entre les sciences fondamentales et cliniques. Science spécifique et descriptive, la physiologie est également une science singulière, puisqu’elle est probablement la science la plus proche de la médecine, dont elle est indissociable, tout en n’étant pas assimilable à cette dernière, comme l’atteste l’intitulé du prix «Nobel de Physiologie et de Médecine » qu’attribue chaque année la Fondation Nobel aux chercheurs du monde entier. La physiologie accompagne donc la médecine sur le chemin de l’apprentissage, du raisonnement et de la connaissance, la première précédant souvent la seconde (comme lors du cursus des études médicales en France). Un acquis du siècle passé a été l’application en médecine des connaissances sur le fonctionnement de l’organisme issues des recherches en physiologie. Ceci a d’ailleurs fortement contribué à la compréhension de nombreux désordres causés par les maladies et au traitement rationnel de certaines d’entre elles. Il n’en reste pas moins que la physiologie humaine classique est en quelque sorte uniciste ; c’est le fonctionnement de l’organisme normal qui est décrit dans les traités de physiologie alors qu’il existe dans la plupart des domaines, si ce n’est dans tous, une étendue de variations normales entre les individus. Gageons que le futur de la physiologie est de tirer parti des avancées du séquençage et du décryptage du génome pour comprendre les mécanismes de base non seulement des fonctions des organes, des systèmes et de l’organisme, mais aussi de cette diversité biologique. C’est d’ailleurs cette orientation qui se fait jour dans la dixième édition du précis de physiologie qui n’est plus le « GUYTON » mais est devenue le « GUYTON & HALL ».Après Claude Bernard, d’autres figures illustres ont éclairé par leur savoir, leur charisme et surtout leur passion l’enseignement de la physiologie médicale. Arthur Guyton fait indiscutablement partie de ces enseignants exceptionnels dont l’œuvre, tant scientifique que pédagogique, a profondément marqué de nombreuses générations d’étudiants en médecine du monde entier. Il est usuel de dire que la valeur intrinsèque d’un ouvrage se mesure à sa durée d’existence. En étant aujourd’hui à sa dixième édition américaine, le Précis de Physiologie Médicale aura ainsi près d’un demi-siècle d’existence depuis la date de la parution de la première édition, en 1956 . En médecine et surtout en physiologie, la longévité d’un ouvrage n’est possible que grâce à une mise à jour rigoureuse et attentive... -
Dalla natura alla cultura. Principi di antropologia biologica e culturale. Vol. 2
Questa ponderosa opera di Brunetto Chiarelli non è solo un libro destinato ad arricchire la nostra biblioteca. A questo merito non da poco, visto l’effimero del molto che oggi si scrive, si viene a sommare il suo valore di definitivo chiarimento in ordine alla dicotomia: natura vs. cultura, che da Platone in poi ha perimetrato il pensiero occidentale. Rispetto alla Verschwendung scientifica che ha afflitto e ancora affligge ampi settori delle scienze cosiddette umane, il sistematico e coerente discorso di Chiarelli è tranciante. È la dimostrazione in termini non questionabili che natura e cultura sono due aspetti indissociabili del continuum della realtà umana. La supposta antinomia tra natura-non umano vs. cultura-umano risulta pertanto definitivamente obliterata. Senza per questo contestarne il valore in sede analitica, quando non assunta quale fatto oggettivo ma ideologico. Chiarelli infatti fornisce ogni possibile prova che, se queste due realtà fossero realmente antitetiche, non potrebbe esistere l’Uomo che è contemporaneamente natura e cultura. Valga una semplice considerazione.La disposizione a parlare è per noi, da Aristotele a Chomsky, la frontiera fra l’umano e il non umano.Ora, proviamo a risolvere questo dilemma. Se la disposizione a parlare è considerata un fatto innato, cioè di natura, come può produrre la cultura che sarebbe il suo opposto? Al contrario, se la riteniamo un carattere acquisito, cioè di cultura, come spiegarne l’universalità? Secondo Lévi-Strauss, cui non sfugge che “l’Uomo è un essere biologico e contemporaneamente un individuo sociale”, l’opposizione tra natura e cultura consisterebbe nel fatto “che tutto ciò che è universale, presso l’Uomo, appartiene all’ordine della natura ed è caratterizzato dalla spontaneità, e che tutto ciò che è assoggettato ad una norma appartiene alla cultura e presenta gli attributi del relativo e del particolare” (Lévi-Strauss, 1969, 46-47). Accettando per buona questa distinzione, il dilemma posto non trova risposta. Nessuno infatti potrà negare l’universalità della facoltà del linguaggio e quindi la sua condizione di fatto di natura, come nessuno metterà in dubbio che questo è assoggettato a delle norme (resterebbe comunque da stabilire fino a che punto esse sono esterne o interne) e che perciò è un fatto di cultura.Se si nega una di queste due condizioni, si ha, nel primo caso, l’affermazione della totale culturalità del linguaggio e quindi la negazione della sua universalità; nel secondo, l’accettazione della sua totale naturalità e perciò il suo non assoggettamento a norme. Nel primo caso, cioè, la facoltà del linguaggio si verrebbe a configurare come un prodotto storico senza rapporto con l’uomo in quanto essere biologico, nel secondo come un fatto biologico indipendente dalla condizione storica dell’Uomo. È evidente che, assegnando ai termini natura e cultura il significato cui una certa tradizione scientifica ci ha abituato, il dilemma posto risulta irrisolvibile. Se invece, seguendo Chiarelli, consideriamo natura e cultura due aspetti non antinomici dell’unitaria realtà umana, esso non ha bisogno di essere risolto, semplicemente per il fatto che non si pone. Il linguaggio è natura e cultura. Dell’insostenibilità dell’antinomia natura vs. cultura, ha finito per accorgersi anche Lévi-Strauss, uno di coloro che nelle sue... -
Psicologia del neonato e del lattante
PrefazioneLo studio sistematico del bambino è acquisizione relativamente recente; e ancora più vicino ai nostri giorni è lo studio del neonato e del lattante, sebbene l'interesse per queste fasi della vita dell'essere umano abbia da sempre, anche se sporadicamente, mosso a osservazioni e riflessioni più specificamente in campo filosofico e pedagogico.Non estranea a questo ritardo è, più specificamente per la prima infanzia, la carenza di strumenti utili per l'osservazione e la valutazione del comportamento infantile, condizione che in particolare nel primo anno di vita rimanda alla assenza di un linguaggio utile alla comunicazione significativa e articolata da parte del bambino, in grado di veicolare informazioni circa il proprio modo di vedere il mondo e di percepire sé stesso. è a partire dagli anni '40 che l'uso della ripresa dapprima tramite film e successivamente mediante registrazioni video, ha consentito un rapido aumento di accurate descrizioni delle abilità del bambino piccolo, consentendo con opportune metodologie di ricerca di sviluppare nuove conoscenze e formulare ipotesi circa le capacità del bambino e del loro sviluppo nel corso dell'infanzia. Gli stessi progressi tecnologici, in questi ultimi 10-15 anni, hanno consentito di far luce fin nel mondo prenatale, rendendo così accessibili immagini e informazioni sul feto e sulle sue abilità, condizione questa che ha permesso di ridefinire in modo più coerente e continuo il processo di crescita e sviluppo dell'essere umano, dal concepimento a tutta l'infanzia.Così trattando del bambino nel primo anno di vita, ci è sembrato necessario tentare di riannodare i fili di una continuità evolutiva, ormai dimostrata da una grande quantità di dati osservativi, ricavati da una altrettanto intensa ricerca, che hanno sottolineato in modo sempre più obiettivo e convincente la precoce presenza di abilità e la loro progressiva evoluzione a partire dal feto, fino al neonato e al lattante.Il primo anno di vita rappresenta un periodo fondamentale nello sviluppo del sistema nervoso e correlativamente per lo sviluppo delle abilità e delle competenze del bambino. A fronte dell'incremento più rilevante, rispetto a tutto il resto della vita, del cervello, che nel breve arco dei primi due anni di vita aumenta di tre volte il suo peso rispetto alla nascita, assistiamo in questo stesso periodo ad un aumento nella complessità dei comportamenti del piccolo e soprattutto alla comparsa e specializzazione di nuove competenze. Già alla fine del primo anno di vita, periodo di cui ci occupiamo in questo nostro lavoro, siamo di fronte ad un bambino più autonomo, attivo e costruttivo partecipante della vita della propria famiglia e interlocutore competente nelle relazioni con l'ambiente di sviluppo, in poche parole di un individuo psicologicamente complesso. E di questo soggetto abbiamo cercato di fornire allo studente un quadro sintetico e rappresentativo delle sue abilità, che 70 anni di attente osservazioni, a partire da Gesell, Bayley, Brunet e Lézine, Griffiths, hanno tradotto in una conoscenza più corretta e completa del bambino, base essenziale per la preparazione delle migliori opportunità per ciascuno e per il precoce riconoscimento di eventuali anomalie, con l'obiettivo specifico di realizzare al meglio le condizioni... -
Microbiologia clinica per i corsi di laurea in professioni sanitarie
Con l’attivazione in molti Atenei italiani dei nuovi corsi di laurea in Professioni sanitarie si è aperta una nuova fase nell’insegnamento delle varie Discipline.Mentre i contenuti degli insegnamenti sono stati ampiamente dibattuti e individuati nelle linee guida che hanno portato all’istituzione di questi nuovi corsi di laurea, mancano, nella maggior parte dei casi, dei testi che li trattino adeguatamente.Se questo è vero in generale è anche vero, nello specifico, per quanto riguarda la Microbiologia e la Microbiologia Clinica. Infatti è indubbio che i testi di Microbiologia oggi disponibili sono testi rivolti agli studenti del Corso di Laurea in Medicina e male si adattano alle esigenze didattiche dei nuovi corsi.Queste osservazioni ci hanno spinto alla stesura di questo testo che si vuole rivolto agli studenti delle nuove lauree in professioni sanitarie, con una particolare attenzione a quelle per Infermiere, Tecnico di Laboratorio e Ostetrica/o. Nel testo sono trattate in maniera essenziale le caratteristiche di base dei microrganismi causa di malattia nell’uomo, la correlazione tra i diversi quadri patologici ed i possibili agenti eziologici; i procedimenti diagnostici idonei per la diagnosi eziologica delle infezioni di organi e apparati; il meccanismo d’azione dei principali farmaci antimicrobici, l’importanza dei vaccini. La trattazione è accompagnata da tabelle, schemi e da un’ampia documentazione iconografica che si spera possa aiutare nella comprensione e nella memorizzazione della materia. -
Fondamenti di psicologia fisiologica
PrefazioneÈ tutta la vita che desidero sapere come funzionano le cose. Da bambino, smontavo orologi, radio, la macchina da cucire di mia madre e altri marchingegni interessanti, solo per vedere cosa c’era dentro. Con molto sollievo da parte dei miei genitori, in seguito persi l’abitudine (o almeno diventai più bravo a rimettere insieme le cose, dopo averle smontate), ma la curiosità non l’ho persa mai. Dal tempo dell’università, ho cercato di sapere tutto il possibile su come funziona il più intricato macchinario che conosciamo: il cervello umano.Il campo della ricerca in neuroscienze attualmente è molto affollato e produttivo. Un grande numero di scienziati sta cercando di comprendere la fisiologia del comportamento, utilizzando metodi sempre più avanzati e producendo risultati sempre più interessanti. I loro reperti mi danno molto da scrivere. Ammiro la loro dedizione e il lavoro duro che svolgono, e li ringrazio perché mi forniscono qualcosa da dire. Senza i loro sforzi, non avrei potuto scrivere questo libro.Ho scritto la prima edizione del libro sotto richiesta dei miei colleghi docenti, che desideravano una versione più breve del mio Fisiologia del Comportamento, con una maggiore enfasi sulla ricerca sull’uomo.La prima parte del libro è dedicata ai fondamenti della psicologia fisiologica: la storia di questo settore di studi, la struttura e la funzione del neurone, la neuroanatomia, la psicofarmacologia e i metodi di ricerca. La seconda parte si occupa di input: cioè, del sistema sensoriale. La terza parte riguarda ciò che potrebbe essere definito come comportamento “motivato”: il sonno, la riproduzione, il comportamento emotivo e l’alimentazione. La quarta parte tratta dell’apprendimento e della comunicazione verbale. Infine, l’ultima parte è dedicata ai disturbi neurologici e mentali.ILLUSTRAZIONI A COLORILe illustrazioni del libro sono state preparate da Jay Alexander della I-Hua Graphics. Jay lavora anche con il Dipartimento di Psicologia dell’Università del Massachusetts, e da diversi anni collaboriamo alla preparazione dei miei libri. Mi auguro che il risultato del nostro sodalizio consista in un insieme di illustrazioni chiare, adeguate e piacevoli.IN CONCLUSIONECercare di tenersi al passo con i rapidi progressi della ricerca in neuroscienze è una vera sfida per i docenti e per chi scrive i libri di testo. Se uno studente si limita semplicemente a memorizzare quello che al momento riteniamo essere lo stato dell’arte, le sue conoscenze diverranno presto obsolete. In questo libro, ho tentato di includere abbastanza materiale e informazioni di base sui processi fisiologici, in modo che il lettore sia in grado di aggiornare ciò che ha appreso, quando la ricerca fornisce nuovi dati.Ho tentato di rendere il testo il più possibile interessante e informativo, nello sforzo di fornire fondamenta solide per gli studi successivi. Gli studenti che non intraprenderanno studi ulteriori in questo settore, o in settori affini, dovrebbero trarre dal libro la soddisfazione di una maggiore conoscenza del loro comportamento. Inoltre, saranno in grado di apprezzare meglio i progressi futuri della medicina, relativamente ai disturbi della percezione, dell’umore e del comportamento individuali. Mi auguro che gli studenti che leggeranno attentamente questo libro guarderanno il comportamento umano in una... -
Le tachicardie. Dal polso alla terapia
PresentazioneLa nostra è un’epoca confusa. I ruoli tradizionali, quelli che conferivano ad ognuno la certezza e la stabilità del suo essere, sono stati messi in discussione fino a risultare svuotati di senso, e non abbiamo ancora nuove categorie nelle quali riconoscerci. La scuola, ed in particolare l’Università, rispecchiano in modo drammatico questo stato d’incertezza. L’insegnamento universitario della Medicina è stato fino a non molti anni fa regolato da precise norme, la maggior parte non scritte ma note ad ognuno: avevamo il potere assoluto dei “baroni” che governavano Istituti e Cliniche, e in qualche caso (o in molti?) condizionavano negativamente lo sviluppo e la diffusione della cultura. Ma le regole del gioco erano chiare e note a tutti fin dall’inizio; come chi mette gli sci ai piedi sa bene che potrà cadere e riportare fratture, chi entrava nel mondo universitario era conscio del fatto che avrebbe potuto trascorrere tutta la sua carriera nell’ombra. Ma, anche in questa condizione di crepuscolo, c’era abbastanza luce per lui: avrebbe avuto studenti a cui comunicare le proprie idee, laboratori dove provare le sue intuizioni, pazienti da curare anche per tentare di incamminarsi su vie migliori.Oggi queste certezze si sono dissolte. Si chiede ai medici universitari di essere soprattutto dediti all’attività assistenziale, assimilandoli sempre più agli ospedalieri: fra gli emblemi del nuovo paradigma vi sono le “aziende”, i DRG…Ci si potrebbe attendere che in questo panorama, dominato dall’ansia di “produrre”, la didattica conosca un inarrestabile declino, ma per fortuna ciò non accade; paradossalmente, anzi, l’insegnamento/apprendimento della Medicina può risultarne potenziato perché quelli che vi si dedicano non lo fanno per l’uniforme che indossano, ma per l’inarrestabile esigenza di comunicare. E allora si può insegnare indipendentemente dall’essere universitari, e si può riuscire nell’intento sia per l’espansione, prima inimmaginabile, delle possibilità di comunicare, sia perché i detentori usuali dell’insegnamento hanno perduto in gran parte il loro credito, sotto il tiro di chi pianificava l’appiattimento della cultura.Un uomo dedito a questo insegnamento “non tradizionale” è Francesco De Rosa.Chi presenta un libro “scientifico” si sofferma di solito a sottolineare la completezza dell’esposizione, l’originalità della trattazione, la chiarezza dell’iconografia, etc. Quando trovo, all’inizio di un volume, una prefazione di questo tipo, non vado oltre la terza riga, perché mi sembra inutile leggere cose ovvie. Non scriverò quindi parole di lode all’Autore, anche se sarebbero meritate: il consenso gli verrà dal lettore. Ma non posso non soffermarmi sullo spirito che ha governato il lavoro di De Rosa, sul desiderio di offrire ad altri, ben organizzato e “pronto da consumare”, quanto si è faticosamente riuscito ad ordinare e chiarire nella propria mente.Scrivere un libro con finalità didattica è uno dei modi più fruttuosi di insegnare: le parole non restano circoscritte ad un’aula sonnacchiosa popolata da giovani costretti a far atto di presenza, ma si diffondono attraverso la carta stampata, circolano su fotocopia, trasmigrano in dispense, navigano sui fili del telefono…Non è certamente il desiderio di guadagno o di notorietà che spingono a portare a termine un libro sulle tachicardie: chi si è cimentato... -
Neuropsichiatria dell'età evolutiva
DE NEGRIPresentazioneCon questa opera, la Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza italiana può finalmente contare sul suo primo trattato, che spazia in modo ampio ed equilibrato su tutti i principali campi della disciplina. Un'opera ricca, fortemente utile per lo specialista, indispensabile per lo specializzando, accessibile anche allo studente. Con il particolare approfondimento delle conoscenze fondamentali nell'ottica della neurofisiopatologia e psicopatologia dello sviluppo, essa rappresenterà un punto di riferimento per la preparazione di base del neuropsichiatra, capace di guidarlo nell'affrontare clinicamente tutte le problematiche di tipo neurologico, neuropsicologico e psichiatrico dell'età evolutiva, in rapporto a quelli che saranno i suoi compiti clinici, introducendolo peraltro ad eventuali settori preferenziali di intervento clinico e di ricerca.Il trattato rafforza l'impostazione unitaria che la Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza italiana ha sempre avuto e che la differenzia dalle impostazioni di altri paesi europei. Di questa concezione il prof. Maurizio De Negri è stato ed è uno dei più qualificati sostenitori.Il trattato arriva dopo un percorso che ha esordito con le ""Lezioni di Neuropsichiatria Infantile"""", pubblicate a dispense negli anni accademici 1969-1971; arricchitesi nel corso degli anni, diventando ottimi e sempre aggiornati volumi in successive diverse edizioni, fino all'attuale coronamento a livello trattatistico.Questo importante contributo culturale si aggiunge (ed è in qualche modo, oltre che contemporaneo, anche complementare), a quello altrettanto importante che il prof. Maurizio De Negri dà alla Disciplina, dirigendo dal 1998 la rivista scientifica il Giornale di Neuropsichiatria dell'Età Evolutiva, Organo ufficiale della nostra Società. Una direzione che ha dato un forte impulso alla rivista e ne ha fatto un importante strumento di aggiornamento, sia attraverso i fascicoli monografici aggiornati e comprensivi, da lui introdotti e sostenuti, sia con la pubblicazione di studi originali di livello scientifico qualificato.Auguro che quest'opera abbia il massimo successo, convinto che essa contribuirà fortemente a rendere sempre migliori le capacità professionali dei neuropsichiatri infantili italiani.Prof. Carlo CianchettiPresidente della Società Italiana di Neuropsichiatriadell'Infanzia e dell'Adolescenza (SINPIA)"" -
Protesi combinata ad ancoraggio fresato individuale (titanio, leghe d'oro, cromo, cobalto)
PresentazioneIn un'epoca in cui la continuita di un'arcata parzialmente edentula pare ripristinabile in modo ottimale solo attraverso una soluzione protesica impian-tare, la realizzazione di un testo di protesi parziale rimovibile puo sembrare anacronistica.Non si deve pero dimenticare che esistono condizioni di salute generale e anatomiche locali, che rendono tali soluzioni terapeutiche non realizzabili.In queste situazioni l'esecuzione di protesi parziali rimovibili, che utilizzano come ancoraggi, attacchi di precisione, di semiprecisione o fresati individuali, rappresenta lo strumento terapeutico riabilitativo in grado di soddisfare le esigen-ze funzionali ed estetiche del paziente piu esigente. Questa tipologia di manufatto protesico, puo fornire stabilita e ritenzione che si avvicinano a quelle di una protesi fissa, riducendo al tempo stesso il disagio proprio di una protesi rimovibile.Quest'opera si inserisce nel contesto dei manuali che forniscono utili parame-tri, sia teorici che pratici, a quanti si siano gia cimentati o decidano di cimentarsi con la realizzazione di una riabilitazione protesica sicuramente non semplice.E infatti noto come l'accoppiamento di una componente primaria fissa ed una secondaria rimovibile, comporti possibilita di errore che rendono questo tipo di soluzione complessa ed il rischio d'insuccesso elevato.E proprio la necessita di ridurre tale rischio che conduce alla scelta del sistema ad attacchi fresati individuali, rappresentando questa un percorso che mette a dura prova le capacita professionali dell'odontotecnico, ma al tempo stesso fornisce all'odontoiatra lo strumento per sfruttare al meglio lo spazio protetico, suddividendolo equamente fra le singole componenti dell'ancoraggio, senza limitare la realizzazione degli elementi di sostituzione.La capacita di sintesi dimostrata dagli autori, che deriva dalla conoscenza scientifica, clinica e tecnologica dell'argomento, rappresenta uno dei pregi assoluti di questo testo.La qualita dell'iconografia e la progressiva documentazione di numerosi casi clinici rendono quest'opera un indispensabile strumento didattico e di consul-tazione per la professione.Tale opera valorizza le figure dei miei allievi Maurizio Franchi e Sergio Bortolini, ora colleghi universitari, che coniugano la ricerca alla profonda conoscenza clinica dell'argomento.L'alto livello delle riabilitazioni protesiche fruisce della scrupolosa esecuzio-ne di Renato Rossi, che ha da sempre rivolto alla professione odontotecnica una passione e dedizione esemplari.Con quest'opera gli autori colmano una lacuna bibliografica in campo protesico, attraverso un testo atlante che esaurisce lo specifico argomento.ROBERTO SCOTTIProfessore Ordinario di Malattie OdontostomatologicheDocente di Protesi DentariaDirettore del Dipartimentodi Scienze OdontostomatologicheAlma Mater StudiorumUniversita degli Studi di BolognaPREFAZIONEdel Prof. Ugo ConsoloGli autori di questo libro sono riusciti a concretizzare una lunga e meticolosa esperienza professionale focalizzata sulle riabilitazioni protesiche combinate.Nel testo emergono doti di ricerca, esperienza clinica e di laboratorio che fungono da valido ausilio a chiunque intenda migliorare le proprie conoscenze professionali.Oltre che la completa trattazione dell'argomento, fatta con ricchezza di imma-gini che testimoniano l'accuratezza delle soluzioni adottate nei casi clinici pre-sentati, il lettore apprezzera il rigore nella impostazione diagnostica dei casi, ele-mento utile ed essenziale non solo in protesi rimovibile ma anche nelle soluzioni piu moderne ed attuali quali sono la protesi fissa su denti naturali e su impianti.Auguro a questo libro una vasta diffusione, mi congratulo con l'amico e colle-ga Prof. Maurizio Franchi ed in particolare con Sergio Bortolini e Renato Rossi... -
La medicina predittiva
LA MEDICINA PREDITTIVAGenetica e salutedi G. SILVESTRI. Presentazione di J. Dausset. Prefazione di P. Brunetti. Volume di 178 pagine, illustrato anche a colori.“È per me un grande piacere presentare al pubblico italiano il più recente lavoro di uno dei miei primi allievi, il prof. Giorgio Silvestri. L’argomento di questa monografia è tra quelli che più mi stanno a cuore: la Medicina Predittiva…Il lettore di questa pubblicazione si troverà a seguire con interesse l’eccellente sequenza dei capitoli che, muovendo dalle basi biologiche, lo condurrà alle applicazioni cliniche, con rilievo particolare ai problemi etici che accompagnano la Medicina Predittiva e alle responsabilità che ne derivano.”Jean DaussetPremio Nobel per la Medicina 1980“…Il volume di Silvestri va inteso come una introduzione a un modo nuovo di intendere la medicina che muove oggi i primi passi ma che è destinato ad esplodere nel prossimo futuro con la realizzazione di metodi di intervento sempre più individualizzati.Anche se la materia trattata è implicitamente complessa, l’Autore riesce ad esporla con uno stile piano, agile, di grande chiarezza ed efficacia così da abbinare la trasmissione di una mole considerevole di informazioni con una piacevole lettura. Questo obiettivo è stato conseguito senza venir mai meno ad un estremo rigore scientifico che pervade tutto il testo distinguendolo nettamente da una semplice opera di divulgazione ed assimilandolo invece ad un compendio scientifico di alto livello…”Paolo BrunettiDirettore Dipartimento di Medicina Interna,Scienze Endocrine e MetabolicheUniversità degli Studi di Perugia