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Guerra di cuori
Debora ha vent'anni, vive a Salerno e frequenta l'università di Lettere Moderne. È una ragazza sentimentale, simpatica e sensibile, cresciuta nel sogno di vivere una favola come quella della Bella e la Bestia, convinta che anche l'uomo più tenebroso possa innamorarsi e trasformarsi nel principe azzurro. La sua sicurezza, però, vacilla quando incontra l'affascinante Claudio, un ragazzo dai comportamenti contraddittori che a tratti sembra interessato a lei e a tratti sfuggente fino a risultare un po' matto. Ciononostante e al di là di alcune divergenze, la loro complicità è innegabile quando sono insieme. Il cuore di Debora è puro e coraggioso, riemerge ogni volta dopo che lui lo schiaccia. Perché Claudio si comporta così? L'amorevole mamma di Debbi e le amiche fidate tentano di aprirle gli occhi, ma solo durante l'ultimo incontro Claudio ferisce la ragazza al punto da indurla a interrompere ogni contatto. ""Ultimo incontro""""... sino a un certo punto. Dopo sei anni, infatti, i due si rivedono; la vita li ha cambiati, maturati e forse tutto verrà rimesso in discussione. L'autrice, con uno stile dolce, ironico e fluido, ci trascina in una storia romantica e appassionante in cui nulla va dato per scontato e tutto è ancora possibile nonostante gli imprevisti della vita."" -
Di questi tempi si parla con gli occhi
[…] Il diktat ora non è solo sopravvivere fisicamente, ma anche provare a rimanere sani di mente. Già, perché sui social, unica finestra sul mondo, si innalzano forti le voci del complotto, delle multinazionali che vogliono far collassare il sistema economico, dei medici dittatori che iniettano nelle menti il male della falsità. Il coronavirus non esiste. Si rischia il corto circuito della dissociazione mentale. Specie per chi in casa è solo, e magari non ha nemmeno un animale domestico cui aggrapparsi. Sviluppiamo una specie di ritrosia verso i desideri, che teniamo lontani come la peste. Marzo e aprile sono mesi angoscianti, composti di giorni sempre uguali, conditi da frustrazione, sirene di ambulanze, megafoni che ci urlano di ""stare a casa"""". E solitudine. Soprattutto solitudine. E rassegnazione. Ci assalgono i rimorsi per quanto si poteva fare e non si è fatto e magari non si potrà far più. Chi lo sa. Non sappiamo quando finirà, ma una cosa è certa: niente sarà più come prima. […] (Dalla prefazione di Giuseppe Palladino)"" -
Emozioni pubbliche
"[...] Non mancano inoltre delle liriche dal sapore fumettistico o futuristico, in cui il verso, su indicazione dell'autrice, può esser letto in/da direzioni diverse. Un'altra grande lezione antropologica offertaci in maniera giocosa: la realtà non è mai univoca, dipende sempre da quale punto di vista la si osserva. Ognuno, dal suo angolino di mondo, ha una prospettiva differente, ma spesso non è in grado di vedere al di là del suo naso, e preferisce chiudersi nelle botteghe oscure della presunta verità! Situazione oltremodo peggiorata dai social media, depositi supremi di assunti tautologici, in cui ognuno, a colpi di tastiera, dispensa aforismi incontestabili che uccidono il dialogo e fomentano l'odio. Emozioni Pubbliche rema invece controcorrente, vuole essere un luogo di incontro e di comunione con l'altro, di abolizione di ogni settarismo. Questa è una poesia nazional-popolare che desidera arrivare a chiunque sia disposto a mettersi un po' in gioco, a sedersi al tavolo con gli altri per dividere l'enorme quantità di cibo per la mente che la scrittrice ha voluto regalarci."""" (dalla prefazione di Giuseppe Palladino)" -
Ghirigori
"Accoglienti"""" è il primo aggettivo che viene alla mente in relazione a questi quindici racconti. Sì, perché ognuno può ritrovarsi, sentirsi compreso e accettato. Accolto, appunto. Un'umanità varia, ferita ma ottimista, desiderosa di non farsi abbattere, pronta a risorgere, sempre. Ghirigori ha vinto il Premio Speciale della Giuria al 47° Premio Letterario Casentino 2022." -
Io e te in viaggio in oltre 1000 storie per la prima e la seconda infanzia
In un'epoca come quella nella quale viviamo, dominata dall'influenza nella vita individuale e sociale delle tecnologie digitali che prediligono la semplificazione alla complessità, diventa ancora più importante tenere presente che non esiste un'unica verità interpretativa anche delle storie letterarie e delle altre forme della creatività. Vi sono invece verità parziali e punti di vista soggettivi da mettere in relazione con il maggior numero di adulti che svolgono, in diversi ambiti, una funzione educativa e formativa. E tutto ciò è ancora più importante quando il tema riguarda la prima e la seconda infanzia, sulle quali Giovanni Greci si sofferma in questo saggio con l'obiettivo di contribuire a un arricchimento collettivo, grazie a un'analisi imperniata sull'ascolto e sul confronto in relazione alle varie fasi di sviluppo del bambino, nella consapevolezza che ogni storia condivisa è anche fonte di una contaminazione e di una crescita reciproca. -
La vita non è un film
La vita non è un film. Eppure i film riescono benissimo nelle opere migliori a rappresentare le tante pieghe che può prendere una vita. Michael vive a New York ed è un appassionato di cinema, un hobby solitario che ha coltivato sin da piccolo e che lo ha accompagnato a lungo. Ora si spaccia per critico cinematografico, mestiere che non gli rende un granché. Ma l'incontro in piscina con una certa Susy, di famiglia molto benestante, cambierà per sempre il corso della sua vita. Questo però è solo il Primo Tempo del romanzo che state per leggere. Con un inaspettato sliding doors nel Secondo Tempo Michael incontra sì Susy ma non va al di là di un breve scambio di battute. Divertente e pieno di citazioni di film famosi, La vita non è un film è un audace racconto in due parti che mostra l'importanza delle scelte, perché la vita non è solo una questione di fortuna. Un romanzo che cattura il lettore e lo tiene incollato alla pagina come fosse uno spettatore di un film davanti a uno schermo. Il potere delle immagini create dalle parole. -
Sfumature riflesse
«[…] Definirei invece lo stile del Forlani come dotato di forti tratti impressionistici, tanto che si potrebbe quasi parlare di ""acquerelli verbali"""", almeno nella volontà di rappresentare i misteri della natura attraverso il colore e il suono, capaci di evocare sensazioni visive, olfattive e tattili, rese tali dall'utilizzo di sinestesie e sintagmi nominali (mare di seta o onde perlate). La sua tecnica di disegno della natura e degli oggetti è solo in apparenza realistica: lontano dalla tradizione razionalista, che ama rappresentare la realtà in tutti i suoi aspetti e in maniera ordinata e composta, l'autore sembra suggerirci che le cose nascondono sempre un significato che non si può indagare con la fredda logica della coscienza. È come se gli oggetti contenessero un magma misterioso, che il poeta intuisce e riferisce per frammenti, con pennellate rapide sgorganti dalle acque pure dell'inconscio. Ma i dettagli della natura non esprimono qualcosa di preciso, manca un centro di gravità, i punti di vista si sdoppiano e i particolari prevalgono sulla totalità, per comunicare spesso solitudine, angoscia dell'io e il mistero insolubile del creato. […]» (dalla prefazione di Giuseppe Palladino)"" -
Poesia
"Mi chiamo Maria Grazia Valori e sono una vecchia signora di ottantadue anni nata a Viareggio dove sono stata e sono ancora presidente Laureata in economia e commercio all'Università di Pisa in anni in cui le ragazze non frequentavano certo quella facoltà... Ho cominciato a lavorare nella scuola media come insegnate di matematica e scienze e in seguito come preside La mia scelta è stata sempre per scuole di quartiere e gli anni erano difficili !!! da allora sono diventata e continuo ad essere la """"stimata preside Valori"""". Ho una figlia """"grande"""" gioia di vita... e un grande amore: il mare! Da molti anni sono in possesso di molte poesie scritte da un uomo con cui ho avuto un lungo prezioso rapporto di amicizia, durato fino alla sua morte parecchi, anni fa. Dopo tanto tempo, ho (finalmente) deciso di far conoscere i suoi scritti, testimonianze della mia vita e di (quei) tempi lontani.""""" -
Una guarigione consapevole. Dalla paura al coraggio
"In quel letto e per tutto l'anno a seguire ho provato così tanto dolore fisico da poterlo spalmare in molte vite e ad oggi credo di aver fatto un corso accelerato in merito. Questa è una delle ragioni per cui mi sono sentita di scrivere questo libro. L'ho visto, l'ho sentito, l'ho studiato, l'ho percepito fino all'ultimo istante e alla fine ho trovato il modo di uscirne"""". L'autrice ci narra della sua malattia arrivata all'improvviso a deviare la rotta, dell'incontro con il dolore e del suo superamento, perché non si perde mai, si può solo guardare avanti, analizzando sé stessi, aiutati dalla fede e dall'amore degli altri." -
Numero primo. L’arte di essere unici e imprevedibili, nella vita e nel business
"Perché numero primo? Perché è sfida, unicità, infinità, imprevedibilità"""". Essere dei numeri primi richiede sacrifici e avanzare contro corrente, a volte. È una strada in salita ma ricca di soddisfazioni. Con passione e competenza, mettendo a disposizione il suo bagaglio professionale e umano, l'autore ci dona un saggio davvero interessante sulla possibilità di divenire individui unici, operando dei veri cambiamenti in nome di una consapevolezza diversa, nella vita così come nel business." -
Nuda
Nuda di Elettra Zuanazzi, è una silloge i cui componimenti trasmettono principalmente e in modo molto chiaro l'inquietudine che alberga nell'animo dell'autrice. In questa dimensione di incertezza e precarietà nella quale si muovono i versi si avverte un timore verso le aspettative del mondo. Di fronte a ciò, le persone cui sono dedicate e ispirate le poesie rappresentano o hanno rappresentato degli appigli ai quali potersi aggrappare per non lasciarsi trascinare da questa corrente incessante. -
Il mio posto nel mondo
Andrea e Vittoria si trovano sulla loro amata Isola della regione toscana. Non si conoscono, ma senza saperlo qualcosa sta per accomunarli. Andrea discute con la fidanzata, incollerita per la proposta di lavoro da pilota che lo condurrebbe a trasferirsi a Dubai rivoluzionando così la loro relazione. Turbato, dopo una pesante lite, si lascia scappare il bracciale portafortuna appena ricevuto in regalo da una cara amica di sua madre e, troppo preso nel riparare la situazione, neanche si cura di recuperarlo. Il bracciale, composto da pietre lunari portafortuna, viene però ritrovato da Vittoria che pochi minuti dopo si ritrova proprio in quel posto, in compagnia dei suoi migliori amici, per festeggiare l'ultima sera prima della sua imminente partenza universitaria per Londra. Per coincidenza o per merito del destino, dopo più di sei anni, Andrea, che torna in quell'isola che per anni ha volutamente trascurato, e Vittoria, che vi ha fatto ritorno stabilmente per lavorare nell'agenzia di viaggi di famiglia, si incontrano e sembrano colti da un autentico colpo di fulmine. La loro è solo un'attrazione o si tratta di una storia legata inconsapevolmente da qualcosa di più profondo, in grado di scavare a fondo nei sentimenti e in alcuni dolorosi eventi del passato? L'amore può essere più forte delle paure? L'autrice narra le vicende del romanzo alternando il punto di vista dei due protagonisti e di altri giovani personaggi: Ilaria, Lorenzo, Claudia e Luca. Gli amici di sempre, quelli su cui puoi sempre contare, le cui storie si intrecciano alle loro vite, sviluppando grandi storie romantiche e di amicizia, intense, allegre, malinconiche e coinvolgenti. -
Alla ricerca della stella polare verso la pace
In occasione di un viaggio a Barcellona, la protagonista decide di ritrovare Pippo, amico d'infanzia dei suoi genitori, con i quali ha condiviso le gioiose giornate nel paesello di cui sono originari. L'incontro, apparentemente fortuito, è forse invece segnato dal destino: Pippo ha una storia da raccontare, e sarà proprio la protagonista la sua prima lettrice, è a lei che affiderà i suoi ricordi più dolorosi, quelli della campagna in Russia della seconda guerra mondiale. Sono memorie di sofferenza, di uomini abbandonati a loro stessi, stremati dal freddo e dalla fame, dimenticati da chi li aveva obbligati a partire; ma sono anche memorie di grande coraggio e speranza, di solidarietà e amicizia. -
Lo spacciatore di libri e altre storie
In piena pandemia un gruppo di giovani, tre ragazze e tre ragazzi, pensano di rifugiarsi in una casa fuori città per stare insieme senza correre il pericolo di essere contagiati. Come nel Decameron di Boccaccio, decidono di narrare a turno dei racconti che spesso, dietro una apparente leggerezza, nascondono una morale e trattano i mali dei tempi moderni dove ormai si è perso il gusto delle cose semplici che poi sono anche le più importanti. Tra le varie novelle si inserisce la vita dei protagonisti alle prese con qualcosa che ha lasciato tutti interdetti. Riusciranno a volgere in positivo ciò che ha fermato il mondo intero? -
Ombra
L'ombra del faraone Akhenaton è intrappolata in un antico specchio: il suo malvagio desiderio di tornare al mondo e dar vita a un nuovo regno del male sta per compiersi. Le vicende di Mike, un infermiere londinese, di Emily e George, una coppia di Calais, e di Jenny, un'audace hostess, si incroceranno, non senza colpi di scena, fino a condurli ad Amarna, un misterioso villaggio egiziano dalle cui antiche sabbie desertiche sta riemergendo una misteriosa piramide. -
La donna, l'amore e la magia in alcuni racconti fiabeschi di madame d'Aulnoy
M.me d'Aulnoy è stata un'importante scrittrice francese del Seicento, dalla vita travagliata e dalla produzione letteraria molto ricca; è del 1690 il suo primo romanzo sentimentale, in cui già si inquadrano alcuni dei temi che saranno presenti in tutte le sue opere: principi e principesse, paesaggi incantevoli e luoghi incantati, mitologia e folclore - da cui attinge a piene mani per le sue narrazioni e per lo sviluppo delle vicende da lei create. I suoi Contes de fées sono racconti di avventure oltre l'immaginazione, ma caratterizzati da un certo cinismo e una peculiare ironia, attraverso cui M.me d'Aulnoy critica la società del tempo, le sue imposizioni e le sue incoerenze. -
Crisalide
La prima cosa che salta immediatamente agli occhi leggendo Crisalide della Cominardi è l'intensa armonia con la quale sono intrecciati questi versi. I componimenti di Cominardi, infatti, grazie all'abile costruzione stilistica si muovono con delicatezza lungo le pagine di questa raccolta e catturano immediatamente il lettore, tenendolo per mano lungo il cammino poetico che si intraprende. Chi legge queste poesie non si trova davanti un muro ostico, ma viene abbracciato dalla musicalità e dal ritmo di questi componimenti. -
Persōna(l)e
C'è qualcosa nei versi del nostro autore che ci rapisce, è quell'atmosfera che si crea fatta di versi, spesso estesi, quasi a ricordare un ""finto racconto"""", una meta-narrazione poetica, in cui tutto sembra poi asciugarsi - ma mai fino ad evaporare - lasciando una consistenza di senso cristallina. Piacciono, moltissimo, inoltre, questi accostamenti verbali valorizzati ancor di più da una musicalità allitterativa e da una punteggiatura dinamica, che sembrano aggiungere un tono alla lettura, elevarla verso il senso da raggiungere."" -
La Mimma Maia
La volontaria Elisa assiste Maria durante l'ultimo periodo della sua vita. Maria è una donna dal carattere grintoso e un intenso vissuto che sceglie di raccontare proprio a Elisa, anzi fa di più: le affida i taccuini in cui ha scritto di un suo grande amore e le chiede di farne un libro. Dopo la morte di Maria, Elisa sistema gli appunti e ne narra la storia in prima persona: sposata con il chirurgo Alfredo, Maria vive a Venezia, è ligia ai suoi doveri di moglie e madre, mentre Alfredo è spesso assente per via del lavoro. Una sera Maria si ritrova da sola a Lugano per presenziare a una cerimonia e s'imbatte nell'ufficiale Andrea che si pone con lei in maniera iraconda, nonostante i suoi occhi rivelino una profonda fragilità - anche Andrea è sposato, ma sua moglie è una donna pestifera. Tra i due esplode una passione che è impossibile reprimere, il preludio di un amore travolgente che li accompagnerà per sempre e in segreto. Anche un certo ""mistero"""" li accomuna, quello di Mimma Maia, un nome che Andrea pronuncia distrattamente e che a Maria evoca ricordi lontani. La vita di Maria è scandita da distanze e riavvicinamenti, sorprese, imprevisti, nuovi incontri, impegni famigliari, ma con Andrea, quell'uomo solitario di cui lei scopre anche il lato più tenero, il legame non si spezzerà mai."" -
Il caso 07-LA-1664
Alexienne è nata prematura lungo le rive della Senna in una calda e splendente giornata di luglio del 1968. I suoi primi istanti di vita li passa dentro un'incubatrice, sospesa in un limbo che segnerà il suo destino e quello della sua famiglia. Javier ha allora quindici anni e come i suoi genitori ha già in mente ciò che farà da grande. Da tempo è appassionato di macchine artificiali e i suoi studi di medicina lo porteranno a riversare le sue energie verso lo sviluppo di uteri artificiali, capaci di accogliere e di portare avanti le vite in divenire di feti con problemi. La vita però rende le cose più complicate e spesso sofferte e i due protagonisti di questo romanzo intenso e drammatico saranno chiamati a compiere scelte coraggiose e controcorrente. Una storia che abbraccia un tema molto sentito ai giorni nostri, quello delle gravidanze difficili e della possibilità da parte della scienza medica di affrontarle con l'utilizzo di tecnologie innovative e invasive. Non ultimo, il cuore del romanzo tocca l'argomento principe dell'intersessualità e dell'ambiguità dei genitali dei bambini, una questione poco dibattuta ma che tocca le corde dell'anima.