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A tradimento
Frammenti di vite che si intrecciano a creare un affresco multicolore in cui i sentimenti, sia quelli negativi che quelli positivi, intessono una fitta trama la cui protagonista è un'umanità variegata, con le sue debolezze e i suoi sentimenti puri e sinceri. A volte è difficile gestire una vita sempre uguale nella sua routine quotidiana, e ognuno trova il proprio antidoto alla monotonia e all'insoddisfazione. Altre volte è l'ambiente in cui si nasce o la sofferenza a portare alla trasgressione. E tutto ciò appartiene all'uomo di ogni tempo, passato, presente e futuro. Così facendo però (quasi) tutti compiono il più vile dei peccati, il tradimento: verso gli altri, verso un'ideologia o, ancor peggio, verso sé stessi. -
L'intervista
Un'intervista alla radio. Paolo è un giornalista vaticanista che si trova improvvisamente alle prese con lo scoop della vita, a colloquio con Gesù. Quel Gesù che lo ha sempre affascinato, l'uomo che ha cambiato la storia e al quale tutti vorrebbero porre domande e soprattutto chiedere risposte. Sta leggendo un libro sull'uomo di Nazaret e da qui nasce un'intervista surreale, che si intreccia con i sentimenti e i turbamenti molto concreti, personali del protagonista, un giornalista ormai un po' deluso dal proprio mestiere e in cerca di riscatto professionale e umano. Il racconto ha una grande forza narrativa, perché alterna la dimensione onirica a quella reale e concreta della vita di Paolo e attraverso la sua specialissima intervista lascia emergere i tratti e le vicende di Gesù, una persona provocante, che si fa vicino all'esperienza e alla storia di ogni donna e uomo, anche oggi. «Il libro di Frei Betto gli aveva fatto ricordare anche questi episodi. L'invenzione letteraria sull'uomo di Nazaret e le sue vicende, viste da una prospettiva ""orizzontale"""", da compagni di strada, lo affascinava e lo portava in quel mondo che aveva tanto studiato. Per mestiere e per passione. Insomma, anche lui si sentiva sulle strade polverose tra Gerusalemme e Gerico, a Cafarnao, nella sinagoga di Nazaret, sulle alture intorno al mare di Tiberiade. Era lì. Tra la folla. E voleva vedere Gesù. Voleva parlargli e farlo parlare.»"" -
Ed eccoci qui…
Luca è un ragazzo intraprendente e coscienzioso. Un gran lavoratore che spesso si ritrova a provare a risolvere problemi causati da persone poco attente… Impresa non facile quando i problemi sembrano all'ordine del giorno. Leila è una giovane ingegnosa, raffinata e molto dolce. Lavora nella stessa azienda di Luca come segretaria del capo. Ha sempre avuto un sorriso e una parola di incoraggiamento per il ragazzo, lo ha preso sotto la sua ala protettiva senza che lui neanche lo sapesse. Insieme si ritrovano a dover intraprendere un viaggio lavorativo sul prototipo di un nuovo veicolo… Ma qualcosa va storto. È così che un evento, drammatico e traumatico, cambia l'ordine delle vite di chiunque sia entrato in contatto con i due giovani, spingendoli ad agire per cercare di salvarli. -
Ti ho voluto, ho combattuto e… adesso ci sei
Il desiderio di maternità accomuna moltissime donne e così è anche per Tiziana, che sin da piccola sognava di sposarsi e avere tanti bambini. Quel che però non immaginava è che un progetto così naturale avrebbe finito per rivelarsi per lei e suo marito così difficile da realizzare, provocandole sensazioni di tristezza, ansia e preoccupazione dalle quali fatica a riprendersi. Finché un giorno, su suggerimento della madre, decide di recarsi in preghiera al santuario di Santa Maria Francesca, il cui culto ha già aiutato in passato altre donne, nella sua stessa condizione, ad avere un figlio. La determinazione di Tiziana è grande e la spingerà a esplorare strade nuove per realizzare il suo sogno. -
I geni e il caso
"I geni e il caso di Filippo de Massa"""" è il libro che non ti aspetti: un meta-romanzo capace di affrontare temi filosofici in un perfetto contesto narrativo, un raffinato intreccio di storie che sfiorano la crime story all'interno di un percorso di crescita non solo personale, si potrebbe dire umana... da intendersi come umanità." -
Casa Barnekow. Un restauro fortunato
Perché il racconto del restauro di un bene culturale quando sarebbe sufficiente un'ordinaria relazione tecnica da mettere agli atti dei diversi soggetti interessati? La risposta è già racchiusa nella domanda. Un racconto non è qualcosa che si protocolla, si guarda, si studia e si mette correttamente agli atti a chiusura di una buona pratica operativa. Un racconto si propone di liberare, cogliere e descrivere emozioni che non hanno canoni preordinati o necessità di protocollo per finire rinchiuse in faldoni di un ufficio pubblico o privato che sia. Filmare emozioni e metterle su carta è operazione sempre azzardata in quanto gioia, sorpresa, meraviglia o dolore non hanno forma, non hanno peso o volume da poter fissare con indiscutibile autenticità. Le emozioni vivono nella leggerezza che non ha confini e albergano nell'intimo paesaggio dell'anima. Il racconto del restauro di Casa Barnekow vuole essere, allora, una sorta di gradevole passeggiata con ogni singolo lettore in un percorso costellato da molteplici forme di bellezza, di soddisfazioni e consapevolezza di responsabilità. Le emozioni che più contano nel racconto non saranno tanto quelle vissute dai protagonisti della meravigliosa esperienza, quanto quelle che si genereranno nel cuore di chi, nel leggere queste pagine, si lascerà contaminare dal fascino di un'opera monumentale di straordinaria bellezza che è patrimonio di ciascuno di noi. -
Linee parallele
Agneta Banèr e Marta Vendramin conducono due vite diametralmente opposte, l'unica cosa che le accomuna è la dolorosa e combattuta convivenza con il passato. Agneta è esausta della propria esistenza, protrattasi unicamente nel patimento a causa di una malattia sconosciuta. Marta respinge ogni remota opportunità verso un'esistenza felice, come un incessante flagello per la morte della madre. Un incidente del tutto fortuito le fa incontrare e, da quel momento, la loro relazione diventa unica e indissolubile, volta alla ricerca morbosa di una nuova vita mai più avvezza al dolore. Ma l'incombenza di un oscuro segreto cambierà per sempre il loro destino. -
La strega Evang
Lette intorno al focolare prima di dormire o per compagnia, da millenni, le fiabe sono le storie che più di tutte, grazie alla semplicità narrativa e alle qualità dei protagonisti, riescono a essere immediate e a regalare ai lettori una morale, un insegnamento che difficilmente dimenticheranno, così come non potranno fare a meno di affezionarsi ai protagonisti. [...] La musicalità con cui si leggono le parole di questa fiaba in versi fa da colonna sonora ai diversi valori dai quali si può trarre una morale: il rispetto per la natura e per tutte le sue creature, la saggezza, l'altruismo, la solidarietà e il perdono. Questi valori accompagnano le avventure della Strega Evang attraverso sette capitoli, in compagnia del suo fedele e saggio gufo Hugus, sempre pronto a insegnarle la cosa giusta da fare, di cibi naturali ed erbe curative come fucus, rosa canina, finocchio, lavanda e noci, di un albero dotato di sensibilità e di tutti i ""non umani"""", come il maialino Margherita. Capitolo dopo capitolo, sarà impossibile non affezionarsi alla Strega Evang, perché tutte le lezioni che impara strada facendo sono un invito a riflettere per diventare """"Umani"""" migliori."" -
Nella vecchia fattoria, io io no!
Un sarcastico antropomorfismo occulta la mala sorte dei buoni e la rivalsa dei furbi imbellettati, in una fattoria che fa da sfondo al caleidoscopico bestiario umano. Con sagacia e ironia l'autrice Amalia Zampaglione dipinge baruffe, cospirazioni, inganni segreti e seggi tarocchi a discapito di una giustizia ben lontana dalla verace Legge che tuteli i Diritti umani. Una burla sapiente che lascia al lettore un sorriso sornione e un invito a riflettere per astenersi da talune alleanze, perseguendo, invece, la luce sui cupi misfatti. -
#Hashtag. Come un gen Z sopravvive nel 2022
Immaginando di rivolgersi a un ipotetico pubblico del 2072 e aiutato dalla disponibilità di tempo a disposizione durante il lockdown, l'autore intavola riflessioni personali sui più svariati argomenti avvalendosi della tecnica del flusso di coscienza. Non è previsto un ordine di lettura, l'importante è essere ""aperti, porosi. Stupitevi."""" """"L'intenzione iniziale era quella di scrivere un libro sugli eroi quotidiani che ogni giorno vediamo senza osservare, poi ho pensato di analizzare i mali che affliggono il mondo e la società, dopo ancora è subentrata la volontà di fare una sorta di diario. La conclusione è che mi sono ritrovato a fare il Joyce della situazione e lasciarmi andare al mio flusso di coscienza, buttando giù pensieri alla rinfusa. C'è chi lo chiama caos, io la chiamo vita."""" È un diario, un pamphlet, come ama definirlo l'autore, ricco di spunti, piacevole alla lettura, rivolto ai posteri ma soprattutto utile per fare autoanalisi, per mettere a fuoco quei concetti che si perdono nella frenesia della vita di tutti i giorni."" -
Somiglianze. Il sogno nel ricordo
L'autrice tratteggia una storia intricata familiare vessata dalle separazioni e dal rancore, da silenzi e da un vuoto riempito di dubbi e paranoie. Molti sono i risvolti psicologici, infatti, l'analisi è soprattutto ricamata sulle emozioni dei suoi personaggi, in particolare da quella di Veronica e di sua figlia Maria Luce, attorno alle quali si stringono i restanti componenti con altrettanti e ben definiti ruoli-cardine e compiti esistenziali. Colpi di scena e inaspettati risvolti tengono con il fiato sospeso… L'abbandono di una moglie e madre di famiglia scatena le sorti di un Universo che sembra voler ricucire le anime dilaniate proprio con lo stesso ago da sarto del papà Ernesto… -
Progetto Icaro
Progetto Icaro, di Damiano Montesanti, è un testo che si affaccia al mondo letterario quasi in sordina, per poi rivelare una grandezza inaudita, una drammaticità e una forza inaspettate. Leo, Max, Tristano, Manfredi e Ophelia, legati da un sentimento fraterno, condividono le loro fragilità adolescenziali e familiari. Leo, incapace di relazionarsi con le proprie difficoltà, le rifiuta e le seppellisce in fondo al cuore; Max è figlio della solitudine e dell'inquietudine, e respinge ogni imposizione socialmente istituita; Tristano, sopraffatto dall'autorità paterna, vive in eterna contraddizione; Manfredi ed Elisabetta sono due fratelli in perenne disaccordo; e infine Ophelia, il collante del gruppo, che è tra i personaggi più controversi del testo. Il nostro giovane Autore descrive il dramma che avvolge l'intera vicenda mantenendo la narrazione, ritmica e costante, tra il reale e il surreale. Interessante come Damiano Montesanti abbia saputo esprimere il disagio esistenziale perfettamente collegato alla caratterizzazione del personaggio, il quale cresce e si evolve assieme alla trama. Progetto Icaro è un libro che non nasce a caso, è il progetto di un giovane pronto a volare con le proprie ali. -
Una bella persona
Il lettore verrà trasportato in una dimensione particolare, in cui verrà pervaso emozioni e investito da una sinergia di onde. Un libro fuori dagli schemi, il racconto di stili di vita emozionali ed emozionanti a trecentosessanta gradi, volti a provocare uno tsunami interiore. Questa breve intensa lettura è fatta di emozioni irrazionali, voli pindarici e suggestioni; il viaggio del lettore va a concludere un percorso fatto di esplorazione interiore, di emozioni estemporanee o volute, attraverso le persone che le hanno rese vive e che hanno transitato in me e per tutte quelle che hanno modellato il mio ""io"""" e il mio essere, tessendo la trama della mia vita e io della loro. Il tutto corredato da punteggiatura minimale, che prende per mano le emozioni, senza mettere barriere, prevaricazioni, differenze o categorie; uno stile il più libero possibile, nel cuore e nella testa: l'allegoria della mia vita."" -
Delitto a Villa delle Rose
In un piovoso weekend autunnale, Sarah Brown riceve i suoi primi ospiti nel B&B Villa delle Rose, ricavato da un antico casale toscano ricevuto in eredità da uno zio. Con Andrea, il suo inseparabile amico chef, ha organizzato per loro delle lezioni di cucina, cominciando da una delle ricette più famose della sua Inghilterra, il filetto alla Wellington. Nella splendida cucina di Sarah il profumo dei cibi in preparazione si mescola al chiacchiericcio allegro dei suoi allievi e all'emozione dell'incontro inaspettato di due vecchie amiche che si ritrovano dopo tanti anni. La serata sta proseguendo serena tra la bellissima biblioteca e il salotto dove, dopo un'ottima cena, gli ospiti si ritrovano per i giochi di società, quando all'improvviso Adalgisa Frangipane, docente universitaria italo - canadese, ha un malore e muore in circostanze sospette. La pioggia e il temporale che continuano a scatenarsi ininterrottamente fanno crollare il ponticello che costituisce l'unica via di accesso alla tenuta e gli ospiti restano isolati. Ma tra di loro ci sono i commissari di polizia Bruno Giordano ed Enrico Pisani, che si occuperanno delle indagini fino all'imprevedibile conclusione della vicenda. -
Il segreto della fenice
In un futuro indefinito, il nostro mondo è profondamente cambiato. Non esistono più gli Stati come li conosciamo, il numero di esseri umani sembra drasticamente diminuito. Il potere è in mano a delle Fazioni che si fanno la guerra da innumerevoli anni. Tre sono già state eliminate, ora rimangono solo Fenice e Leviatano, e non sono intenzionate a mettere fine alle ostilità… D209 è un ragazzino, un giovane che ha passato tutta la sua vita nell'accademia di Fenice. Poco a suo agio nel contatto umano, è cresciuto desiderando di diventare un operativo… Almeno finché non comincia a vedere qualcosa di strano durante le simulazioni di addestramento … -
Presunti versi
«Nella sinteticità di questi scritti ci sono temi che ritornano con frequenza: la natura è presente con notazioni che diventano immagini di un pensiero, narrazioni dello stato d'animo di chi nella natura sa trovare conforto e serenità. Le riflessioni dedicate alla neve sono poesia pura grazie alle parole in libertà che essa suggerisce. È bello ""perdersi"""" così.» (dalla Presentazione di Antonietta Mariotti)"" -
Arcipelaghi
«Ma Arcipelaghi non è solo l'amore inteso come il contrario del male, è antidoto al male: è un'ode alla natura, prepotente e delicata, che penetra nell'anima di chi legge. Di chi sa leggere e sentire. Le poesie di Imma sono ballate dal forte peso specifico, grevi di attualità, in cui la leggiadria delle rime e dell'immancabile musicalità non rinuncia all'invettiva. Invettiva che si fa chiara e scanzonata nella sezione di poesie romanesche.» (Roberto Giorgetti) «Non è poesia pensata la sua è poesia vissuta attimo dopo attimo, di fiore in fiore, di giardino in giardino. È figlia degli sguardi delle persone che incontra, della loro gioia e del loro dolore. Per Imma la vita intera è poesia.» (Renzo Cappellari) -
«Nero su bianco» di un amore
Una leggenda narra che esiste un filo rosso invisibile che unisce indissolubilmente ogni persona alla propria anima gemella, a prescindere dal tempo, dal luogo o dalle circostanze. Con questa raccolta di sentimenti, anime, canzoni e poesie, voglio testimoniare che anche le leggende si possono avverare, così come i sogni; e quando questo succede ti senti riconoscente verso chi, più in alto di te, ha voluto farti un regalo così prezioso. E anche quando tutto finisce per una separazione improvvisa e fatale, tu sai che il filo rosso ti seguirà ovunque, anche fosse in un altro Mondo. Perché il filo rosso può allungarsi, aggrovigliarsi, ma non potrà mai spezzarsi. -
Lo sport, un aiuto contro i disturbi alimentari
Valentina affronta un tema difficile, quello dei Disturbi Alimentari, o DCA, e lo fa, pur prendendo spunto dalla sua esperienza personale, ponendo alla base della sua ricerca una solida preparazione scientifica. Fornendo dapprima una panoramica completa sull'argomento e poi i risultati della ricerca da lei svolta sul campo, l'autrice fornisce un'ipotesi, che può divenire una pratica virtuosa, di lavoro terapeutico sui Disturbi Alimentari, contribuendo a dissipare i pregiudizi e le false credenze che circondano uno dei disturbi più diffusi del nostro tempo. -
Senza preavviso
2 novembre 2020. Giancarlo muore poco dopo il ricovero al Pronto Soccorso del Fatebenefratelli a Roma. Per lui, ancora un uomo in forze e pieno di spirito, non c'è stato nulla da fare. In questo scritto pieno di pathos e di tenerezza, la moglie Samaritana Rattazzi racconta il suo immenso dolore, elaborato fin dall'inizio e vissuto fino in fondo. ""Perché i lutti"""", come ricorda l'autrice, """"non si cancellano, non si rimuovono, non si accantonano, non si dimenticano. Diventano parte di noi e modificano la nostra personalità. È quasi una strategia di sopravvivenza, un omaggio alla memoria, una necessità psicologica per mantenere la salute mentale"""". Senza preavviso testimonia un grande amore, un'intesa intellettuale e una complicità degni delle migliori storie romantiche.""